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Tag: ristorazione

Sapori d’Italia, la Coop svizzera lancia un nuovo format per i prodotti made in Italy

Un angolo d’Italia in un supermercato svizzero: vuole essere questo Sapori d’Italia, i nuovo format di 200 metri quadri lanciato dalla Coop elvetica nella stazione di Aarau, dove la focaccia viene sfornata sul posto, i cornetti al cioccolato e l’espresso preparato con la macchina originale Cimbali 

La cucina italiana è una delle più apprezzate in Svizzera. Da qui la decisione di pensare a un punto vendita interamente dedicato alle specialità di casa nostra.

«Abbiamo voluto creare un negozio di autentiche specialità italiane. Per farlo ci siamo confrontati con i nostri fornitori, produttori e partner commerciali in Italia. Con Sapori d’Italia siamo ora in grado di offrire ai nostri clienti un assortimento delle più apprezzate specialità del Bel paese e altri prodotti di uso quotidiano» spiega il presidente della Direzione generale di Coop Joos Sutter.

Tra le proposte peperoncini ripieni di formaggio fresco perfetti come antipasto, pasta in tutte le sue declinazioni, focacce appena sfornate e, per concludere, specialità stagionali come il panettone. Ma anche chinotto, focaccia, mortadella, a richiamare le vacanze trascorse sulla costiera amalfitana, all’isola d’Elba o sul lago di Garda.

Nell’ortofrutta ci sono prodotti tipici italiani, come i fichi d’India dalla Sicilia, ma anche frutta e verdura a chilometro zero svizzera.

 

Dalla focaccia al caffè
L’impasto per focaccia realizzato esclusivamente per Sapori d’Italia acquisisce un particolare aroma grazie alle 24 ore di lievitazione. Le focacce vengono quindi cotte in negozio e arricchite con rucola, prosciutto di Parma appena tagliato o mozzarella. Non mancano gli antipasti, le insalate e i prodotti di pasticceria quali cannoli, amaretti, cantuccini e brutti e buoni. Sapori d’Italia offre inoltre un’ampia scelta di vini italiani e bibite tipiche come la gazzosa, nonché pasta, risotti, sughi e olio d’oliva.

Occhi puntati anche su un’altra eccellenza made in Italy che ha fatto il giro del mondo: il caffè. Per garantire il massimo del gusto, i grani di caffè vengono torrefatti direttamente in negozio. Solo se i grani vengono tostati appena prima della macinatura, infatti, possono sprigionare al meglio i loro circa 800 aromi diversi. Grazie all’abilità del barista e alla macchina originale Cimbali, i grani si trasformano quindi in un meraviglioso ristretto, espresso, cappuccino o latte macchiato. Il negozio dispone di circa 20 posti a sedere dove i clienti possono gustare il caffè e le altre specialità direttamente in loco.

Riapre Auchan Fanocenter con 53 attività e la nuova food court; 18 milioni investiti

Cambio di nome e di passo per il Centro Commerciale Auchan Fano, che diventa Fanocenter e amplia l’offerta con i più noti marchi di moda, un reseller ufficiale Apple presto in arrivo, una galleria più grande e importante novità in fatto di ristorazione, che porta tutti i visitatori in un viaggio nel tempo alla scoperta di gusti e sapori della tradizione e innovativi.

Al via dal 13 ottobre, in 12 mesi il Centro è stato ampliato di 6.608 metri quadri, arrivando a una superficie affittabile (GLA) di 11.200 metri quadri, e conta 31 nuovi negozi, di cui sei medie superfici, per un totale di 53 attività e un rinnovato ipermercato Auchan. Le nuove medie superfici ospitano i brand internazionali e nazionali Terranova, Bershka, Stradivarius, Zuiki.

Quasi la metà dei negozi è dedicata alla moda: gli arredi dell’intera galleria e la stessa facciata esterna richiamano i tessuti della tradizione artigiana delle Marche.

Importante la novità nell’offerta enogastronomica: la nuova food court Degu-Stazione (ne abbiamo parlato qui: GCI-Immochan scende in campo nella ristorazione: due nuovi format a Fano e Mestre) accoglie i visitatori in una antica stazione ferroviaria di inizio ‘900 con mattoncini rossi e lampioni vintage. In ogni “vagone” è possibile gustare le eccellenze enogastronomiche proposte da ristoranti e bar, con menù di qualità: dalla pasta tirata a mano alle carni pregiate, dalla pizza gourmet ai grandi vini, con la presenza di sommelier.

Per realizzare il nuovo Centro sono stati investiti 18 milioni di euro: Gallerie Commerciali Italia, filiale italiana di Immochan (Auchan Holding), ha scelto così di continuare a valorizzare una galleria amata da tutti i clienti del territorio, permettendo l’inserimento di 200 nuovi posti di lavoro.

Il legame con la comunità locale è confermato dalla volontà di affidare ai clienti, agli operatori e agli utenti Facebook la scelta del nuovo nome Fanocenter, risultato di un contest che ha coinvolto circa 2000 partecipanti.

«Fanocenter è un Centro commerciale di nuova concezione, dove lo shopping fa parte di un’esperienza a 360 gradi, passando per un’offerta enogastronomica che si differenzia da quella di tutti gli altri Centri in Italia. La nuova ristorazione tailor-made è a misura di cliente, un cliente che cerca varietà, qualità, cibo gourmet e tradizionale» spiega Edoardo Favro, Amministratore delegato Gallerie Commerciali Italia.

 

Anche Ipermercato Auchan si rinnova

L’Ipermercato Auchan di Fano, completamente rinnovato, fa dei prodotti freschi il suo punto di forza. La nuova panetteria con la produzione propria, la pasticceria, il reparto macelleria con un banco carne a servizio, la gastronomia con la sua vasta gamma di offerte e il bar che vuole dare la giusta accoglienza, esprimono tutta la passione di Auchan per il cliente.
Grande enfasi è stata poi data ai localismi, tanto nel mondo dei freschi quanto in quello dei prodotti di grande consumo.

Riapre, infine, il settore della tecnologia, con un rinnovato servizio al cliente su elettrodomestici, telefonia e tv.

 

Degu-Stazione: la nuova food court

Su un’area di oltre 900 metri quadri, nasce la nuova food court Degu-Stazione, in collaborazione con Vacanze Romane. Aperta dalla colazione alla cena, la Degu-Stazione propone un’offerta gastronomica che varia a seconda dei momenti della giornata. Con oltre 250 coperti, la food court coinvolge 11 operatori del settore (10 per il food e 1 per la proposta vitivinicola), proponendo una ricca offerta gastronomica: primi e secondi piatti, vini, focacce, piadine, pizze cotte nel forno a legna, proposte di fritti, gelati, ma anche polli allo spiedo, hamburger, fino alla cucina asiatica, offrendo anche uno spazio bar. La proposta gastronomica comprende prodotti locali, biologici, ma anche vegani e vegetariani, prodotti senza glutine e per chi ha qualche intolleranza alimentare.

 

53 attività tra moda, cosmesi ed elettronica

Sul fronte della moda., tra i migliori brand internazionali e nazionali si trovan Bershka, Stradivarius, Terranova, Zuiki, Aw Lab, che si aggiungono ad Ovs; Cotton & Silk, Jack&Jones, Conbipel, Hermitage; per il bambino Nucleo, Okaidi. Per l’abbigliamento sportivo arriva la marca King Sport, mentre nel settore dell’intimo Tezenis si aggiunge a Intimissimi e Calzedonia. Non solo abbigliamento, ma anche calzature, con Il Laccio, Primadonna, accessori moda come le borse O bag, Anna Virgili, i gioielli Pandora e Bluespirit, gli occhiali da sole e da vista Grand Vision, che si aggiunge a Salmoiraghi & Viganò. La proposta commerciale della Galleria si estende anche alla cosmesi, con l’arrivo di un nuovo parrucchiere fashion, alla profumeria ed erboristeria, con L’Erbolario che si aggiunge a L’Isola Verde e Limoni. Arriverà presto anche un punto Mac Cosmetics. Per la casa arrivano a Fanocenter i divertenti accessori della danese Tiger, e i tradizionali elementi d’arredo di Thun. Per la telefonia arriva un negozio Tim, oltre ai già presenti 3 store e Wind; mentre è imminente l’arrivo di un reseller ufficiale Apple.

Il Centro offre anche numerosi servizi: un punto Bluvacanze, un fotografo e all’esterno un parcheggio ampliato con 350 nuovi posti arrivando a un totale di 1.450 posti auto.

 

 

Gallerie Commerciali Italia S.P.A. (GCI) è uno dei principali leader dell’immobiliare commerciale in Italia. Filiale italiana di Immochan (Auchan Holding), GCI opera attualmente in 48 centri commerciali con circa 2.200 negozi, 600.000 metri quadri di superficie affittabile (GLA) e circa 160 milioni di visitatori all’anno. 

GCI-Immochan scende in campo nella ristorazione: due nuovi format a Fano e Mestre

La ristorazione nelle gallerie commerciali è una grande opportunità, ma lascia settori scoperti e potrebbe essere sfruttata meglio se vuole superare la fase del mero servizio e diventare reale motivo di attrazione di una clientela anche del tutta nuova: con questa idea Gallerie Commerciali Italia (Gci), filiale italiana di Immochan (Auchan Holding) che opera già in 48 centri commerciali in Italia, avvia un nuovo business, con un’offerta di ristorazione che punta sia a valorizzare la filiera locale sia a portare nei centri commerciali un cibo gourmet e di altissima qualità, avviando due progetti che esaltano l’artigianalità, la cultura della buona tavola e il benessere delle persone. Partner dell’iniziativa, che partirà nei centri commerciali di Fano e Mestre, Gruppo Ethos e Vacanze Romane. GCI ha una quota al 51% con entrambi i partner e ha investito oltre 5 milioni di euro nel progetto.

 

Un progetto in evoluzione

Abbiamo chiesto a Edoardo Favro, Amministratore delegato GCI, come è nato il progetto: «La ristorazione nelle nostre gallerie era buona ma non aveva seguito l’evoluzione dei tempio. Ormai è importante per tutte le categorie dei clienti non è più solo una risposta a un necessità ma è un momento di socialità o di aver piacere di mangiare o ddi bere un buon bicchiere. permane la funzione servizio ed è giusto mantenerla ma abbiamo visto che dovevamo evolverci. A questo punto abbiamo avo l’idea di fate una cosa che stupisse. siamo andati a vedere le realtà che ci sono in giro per il mondo, abbiamo visto i progetti di Eataly, il mercato di Firenze, siamo andati a Barcellona ai vecchi docks del porto. Abbiamo visto ciò che piace al cliente e abbiamo cercato di dargli una nostra interpretazione. A questo punto dovevamo trovare il partner industriale, e ne abbiamo trovati due che hanno portato avanti il progetto, ognuno dando la sua interpretazione».

Progetti di espansione?

«Senz’altro, e con gli stessi partner: li abbiamo cercati a lungo, e li abbiamo anche posizionati uno nel centro-sud Italia l’altro al Nord,  con questa logica perché trovare un partner che riesca a seguire tutta l’Italia è alquanto difficile. Potrebbero però anche interagire tra loro in alcuni progetti».

Il rapporto dei nuovi spazi con le food court esistenti?

«Ottimo, perché la food court esistente continua a dare una risposta a un servizio che viene richiesto. Il ragazzo, lo studente con tanta fame e pochi soldi va nella food court classica e ha la sua risposta, di qualità per quella cifra. Non toglie target ma aumenta target. è un’offerta complementare a ciò che c’è già siamo andati ad aggiungere un pezzo che mancava e non abbiamo intenzione di togliere l’altro».

 

 

Gruppo Ethos a Mestre con “Officine Italia” e Vacanze Romane a Fano con “Degustazione”

I due progetti debutteranno nei centri commerciali di Mestre e Fano. Per differenziare il format della proposta food attualmente presente nei centri commerciali italiani, piuttosto anonima e molto standardizzata, l’idea di base è quella di guardare al territorio. Ethos per il progetto di Mestre e Vacanze Romane per il progetto di Fano hanno interpretato in modo diverso la linea guida richieste dai GCI, che era quella di valorizzare al meglio le eccellenze locali. Proponendo allo stesso tempo format nuovi e innovativi. Le due proposte sono in fondo de ristoranti a se stanti, con uno degli ingressi e degli orari indipendenti da quelli del centro commerciale. Un modo per diventare attrattiva in sé più che servizio per i visitatori.

Due proposte molto diverse non sono nell’estetica ma anche nel concetto. Quella di Mestre affidata a Gruppo Ethos – che ha già collaborato con Eataly e NaturaSì per altri progetti -si chiamerà Officine Italia. Su 2.150 metri quadri complessivi, è l’undicesimo ristorante del gruppo, come gli altri con un’identità completamente propria ma internamente gestito. Avrà un’offerta multiforme con i piatti e i prodotti locali a partire da materie prime biologiche o da agricoltura sostenibile che va dal servizio al tavolo al servizio veloce o take away che si dipana su un lungo bancone con varie aree: dalla caffetteria propone dal caffè biologico e monorigine alla gelateria artigianale, dalla cioccolateria alla panetteria con pane e pizza appena sfornata. Debutto previsto per il 25 settembre.

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Di tutt’altro segno Degu-stazione, il progetto di Vacanze Romane per Fano che aprirà il 13 ottobre. In un ambiente molto particolare e connotato, ispirato a una stazione ferroviaria degli anni ’20, agiranno 13 realtà della ristorazione artigianale locale, che proporranno dalla focaccia alla piadina, dalla pasta fresca al fritto, dalla pizza al gelato.

«Qualità della materia prima, lavorazione artigianale, attenzione al dettaglio, cortesia nel servizio – spiega Francesco Anastasio Pugliese, Amministratore delegato di Vacanze Romane – trovano casa nella food court “DeguStazione” di Fano. Dalla pasta tirata a mano all’enoteca dove il sommelier consiglia gli abbinamenti con i formaggi, gli operatori che abbiamo coinvolto in questo progetto hanno visione imprenditoriale e approccio artigianale alla ristorazione. Divertiremo e accontenteremo un pubblico di clienti che conoscono già prodotti affermati e li incuriosiremo con proposte nuove».

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La prossima tappa del progetto, già individuata, sarà Rescaldina. “Ci sarà la food court fast food e lo slow food, chiamiamola così. I tempi? Io desidererei che partisse per Natale 2019”. Poi si vedrà. L’idea di base è che tutte le food court abbiano una propria identità. E questo progetto non sarà presente in tutti i centri commerciali, “stiamo verificando dove sarà possibile – ha detto Claudio Ghidotti, Direttore commerciale Gci – . Oggi ad esempio si inaugura il restyling della food court di Cuneo: in questo caso, non è cambiata l’offerta gastronomica, ma gli spazi sono più moderni e accoglienti”.

 

 

 

Oggi è il “Fast Food Workers’ day”, i lavoratori chiedono più tutele

Una giornata internazionale per chiedere maggiori tutele in un settore che spesso riscontra problemi a livello di retribuzioni, orari e salari: dal 2014 il 4 settembre è la Giornata Internazionale dei Lavoratori dei Fast Food in cui che in tutto il mondo hanno unito le forze in una crescente campagna internazionale. Sono previsti presidi e volantinaggi all’esterno dei ristoranti fast food di moltissime catene nazionali e multinazionali. Obiettivo: informare clienti e passanti sulle rivendicazioni in corso.

Coinvolti i sindacati nazionali affiliati a IUF (Associazione internazionale dei sindacati dei settori ristorazione, alberghi, catering e agricoltura) che si occupano di questioni quali il diritto di aderire o di formare un sindacato, il pagamento di salari bassi e inadeguati al lavoro svolto, contratti applicati unilateralmente senza orari minimi garantiti e occupazione precaria.

 

In lotta per salari e contratti, dall’Uk all’Indonesia
Recentemente, nel Regno Unito, una lunga campagna del sindacato BFAWU contro i “contratti a zero ore” ha portato McDonald’s a stipulare contratti fissi con un numero minimo di ore garantite; in Germania, il sindacato NGG è in conflitto con i datori di lavoro sulla giusta remunerazione e sul salario per i lavoratori dei fast food; in Indonesia, FSPM è impegnato a far rispettare i diritti fondamentali per i lavoratori della catena dei fast food locali di Champ Resto; in Nuova Zelanda, Unite Union ha vinto un accordo con McDonald’s che prevede aumenti salariali rispetto al salario minimo orario.
A sostegno di queste campagne e per dimostrare il sostegno ai lavoratori dei fast food che combattono e si organizzano in molti Paesi, i sindacati affiliati a IUF, in particolare quelli con iscritti del settore ristorazione, si sono organizzati per attirare l’attenzione sulle condizioni di lavoro, generalmente povere, nei fast food.
I membri dell’IUF saranno mobilitati in tutto il mondo: le proteste che sostengono le rivendicazioni dei lavoratori dei fast food sono organizzati in Italia, Indonesia, Regno Unito, Germania e in molti altri Paesi. Negli Stati Uniti, sempre il 4 settembre, è previsto uno sciopero nazionale per la campagna “FightFor15” (15 dollari l’ora di salario minimo garantito) con azioni in tutte le principali città.
Secondo Filcams Cgil (affiliata a IUF), che organizza i momenti di protesta all’esterno dei Fast Food delle principali catene in Italia, “la situazione complessiva dei lavoratori italiani non è certo più rosea che altrove: il contratto collettivo nazionale è scaduto da più di 4 anni e Fipe Confcommercio, fino ad oggi, ha sempre vincolato l’eventuale raggiungimento di un accordo ad un netto taglio del costo del lavoro da ottenere peggiorando le condizioni normative e salariali del quasi un milione di addetti che operano nel settore ristorativo”.

Anche Spontini coniuga il food con il travel e parte da Milano, stazione Centrale

Si butta a capofitto nel settore travel Spontini, la catena milanese di pizzerie che il 17 agosto apre il suo primo punto vendita in una stazione. E non poteva che essere la stazione Centrale di Milano, in particolare davanti ai binari 1, 2 e 3, quelli del Malpensa Express. Un locale che, anche per il fatto di trovarsi all’interno dell’area partenze, e quindi dopo il controllo biglietti, è stato pensato proprio per il viaggiatore. Un format leggermente diverso dagli altri ventitré punti vendita Spontini (15 gestiti direttamente e 8 in franchising), anche nell’utilizzo degli spazi, pensati in termini di funzionalità e spazi per una clientela particolarmente frettolosa. Il ristorante copre una superficie di 180 metri quadri e ha 90 posti serviti oltre a una zona posizionata frontalmente rispetto ai binari per il take away e per il consumo in piedi. Il wifi sarà libero e ci sarà un’area per la ricarica di smartphone e tablet. L’architettura rispetta quella originale di un luogo simbolo di Milano e l’atmosfera richiama ambientazioni anni Cinquanta, quelli in cui nasceva Spontini (che è del 1953). La pizzeria sarà aperta tutti i giorni dalle 10 alle 23.

«Siamo molto felici di inaugurare la nuova pizzeria Spontini a Milano Centrale – dice Massimo Innocenti, ceo di Spontini Holding – un luogo simbolo di Milano sia a livello storico sia a livello urbanistico. l’ingresso nel settore travel, che per noi significa sviluppo in grandi stazioni e aeroporti, è uno dei segmenti di mercato sul quale puntiamo e che sarà fondamentale per l’espressione del marchio nei prossimi anni».

Spontini a ottobre aprirà anche un ristorante al terminal 1 dell’aeroporto di Malpensa.

Altra novità in casa Spontini è l’apertura di un ristorante nel centro commerciale Milanofiori ad Assago. La pizzeria, al via il 12 agosto, conta su 60 posti a sedere, in parte all’interno del locale in parte nella food hall. Le novità confermano le quattro linee di sviluppo del marchio milanese, dal 1977 nelle mani della famiglia Innocenti: presenza capillare in differenti zone di Milano, allargamento a città differenti sia in Lombardia sia nel resto dell’Italia e nel mondo, grandi centri commerciali e travel.

Wagamama vola ancora, il secondo locale apre in autunno a Malpensa

Un format di successo (è nato a Londra nel 1992 e ha oggi oltre 170 ristoranti in 22 Paesi nel mondo), e che sembra piacere anche in Italia, a vedere dai primi numeri: è quello di Wagamama, catena di ristoranti fusion asiatici che ha debuttato lo scorso maggio nell’estensione di Oriocenter ad Orio al Serio (BG), e ora annuncia l’apertura del secondo locale all’aeroporto di Malpensa, Terminal 1. Nel primo locale di Orio sono stati serviti 14mila coperti come spiega Maurizio Raviolo, Managing Director di wagamama Italia: «Dopo più di un anno e mezzo dedicato alla meticolosa preparazione dell’ingresso in Italia, siamo molto felici del riscontro ad oggi ricevuto. L’entusiasmo dei clienti e i numeri registrati ad Oriocenter ci danno la carica per proseguire lungo questa direzione e dare la possibilità a tutti gli italiani di gustare il curatissimo menu wagamama. Per questo oggi siamo già all’opera per la nuova apertura di Milano Malpensa che conterà 200 coperti su 600 metri quadri.”

Dopo l’accordo siglato da Percassi Food & Beverage srl con SEA e la pianificazione dei lavori, l’inaugurazione ufficiale è prevista per il prossimo autunno. A capo della gestione operativa sarà sempre W Italia.

Wagamama si è distinta proponendo un menu di piatti preparati al momento e serviti in un ambiente ricercato, per una proposta ispirata alla filosofia del “positive living” che si accompagna al “positive eating” e racchiusa nell’iconico motto “diffondere positività dalla scodella all’anima”.

Wagamama Oriocenter è inserito all’interno della food court su 360 metri quadri e 160 coperti, e intercetta sia i visitatori del più grande centro commerciale d’Italia sia i viaggiatori in partenza dall’aeroporto bergamasco.

Tra ramen, profumate zuppe di noodles con carne o verdure, gyozas (tipici ravioli giapponesi) e tante altre specialità ispirate ai sapori del Giappone, wagamama propone piatti ricchi di verdure, l’ideale per la stagione estiva. Ma anche nove centrifughe ideali per una pausa ricca di vitamine e minerali: un mix di frutta e verdura, spremuta e centrifugata al momento.Non mancano proposte per i vegetariani e per i più piccoli: dai ramen ai noodles, dal riso al tipico chicken katsu curry (petto di pollo accompagnato da riso bianco e coperto di salsa curry) cucinato alla griglia o con leggera impanatura. Alla base solo ingredienti selezionati e freschissimi.

Lo “sbarco in Italia” è avvenuto grazie all’accordo di partnership siglato a luglio 2016 da wagamama con W Italia srl – società nata dalla collaborazione tra Percassi Food & Beverage, la holding di Percassi attiva nel settore della ristorazione e Migebar srl, società di Giacomo Moncalvo e Maurizio Raviolo.

Domino’s Pizza apre la prima pizzeria italiana fuori da Milano, a Bergamo

Si è fatta conoscere anche da noi per l’uso smart della tecnologia e le consegne veloci e ora Domino’s Pizza, insegna storica americana che ha usato Milano come “testa di ponte” per il suo ingresso in Italia due anni fa, apre il primo punto vendita fuori dall’area metropolitana milanese, anche se non di molto: a Bergamo, in via Broseta 65. È il nono punto vendita italiano.

Aperto 7 giorni su 7 (dal lunedì al giovedì dalle 12 alle 23, dal venerdì alla domenica dalle 12 alle 24), oltre al servizio di consegna a domicilio, il locale dispone di oltre 20 posti a sedere, connessione wi-fi gratuita e ampia disponibilità di parcheggio esterno. La pizzeria di Bergamo occuperà oltre 15 persone sin dall’inizio, portando ad oltre 150 il numero di impiegati in tutti i locali italiani.

«Partendo dalla prima apertura di Milano meno di due anni fa, oggi proseguiamo il nostro piano di sviluppo, con l’obiettivo di ampliare la rete di Domino’s Pizza prima in Lombardia e poi nel resto d’Italia – spiega Alessandro Lazzaroni, master franchisee di Domino’s Italia -. Il Belpaese è per Domino’s Pizza uno dei mercati più importanti al mondo e puntiamo ad espanderci facendo leva su tre elementi che ci contraddistinguono: prodotti innovativi cucinati in maniera tradizionale e con ingredienti di elevata qualità, l’eccellenza nel servizio, che garantisce velocità e puntualità nella consegna della pizza e la nostra tecnologia che permette di svolgere tutte le operazioni, dall’ordine al pagamento online, oltre che seguire in tempo reale lo stato dell’ordine».

Fondata in Michigan nel 1960 Domino’s è oggi la seconda più grande catena di pizzerie nel mondo e la prima catena di pizza a domicilio: ha oltre 14.000 pizzerie in oltre 85 Paesi. 

Illy Caffè inaugura il flaghip in via Montenapoleone, gourmet da mattina a sera

Uno spazio gourmet griffato Illy. Il flagship store milanese dell’azienda leader mondiale del segmento del caffè di alta qualità, in via Monte Napoleone 19, ha aperto dal 1° aprile, in occasione del Salone del Mobile, il suo gourmet all-day-dining. Un’ampia offerta gastronomica di alto livello, studiata per accompagnare la clientela milanese e internazionale in ogni momento della giornata: dalle prime ore del mattino con la piccola pasticceria, fino a sera con una cucina elegante e sofisticata senza dimenticare il lunch time e aperitivo pomeridiano con piatti leggeri e gustosi. Il flagship store chiude ogni sera alle 23. Il menù si rivolge anche alla clientela vegana e prevede per alcuni piatti le versioni gluten free. Naturalmente qualche piatto è ispirato al mondo del caffè, come l’Orzotto al caffè con baccalà e maggiorana fresca e l’Illymisù, un dolce da completare con un espresso Illy a scelta.

L’inaugurazione dell’Illy Caffè di via Monte Napoleone, celebrata lo scorso 23 maggio dopo qualche settimana di rodaggio, ha visto come ospiti d’onore gli chef stellati Claudio Sadler e Luigi Taglienti che hanno coadiuvato il resident chef Luca Mussi, presentando inedite creazioni a base di caffè, realizzate per la particolare occasione, come il Cappuccino ai funghi e il Tartufo al caffè targati Taglienti e la Fregola con ragù di polpo e spuma al caffè bianco e il Cremoso di caffè, cioccolato, pistacchio e spuma di limone preparati da Sadler.

Il menu continuativo prevede Cheviche con chips di pane, la Battuta di fassona piemontese con riduzione di balsamico di Modena e cipolla caramellata, il Riso al salto con spinacini e quartirolo, la Calamarata con melanzane, salsa di pomodori e ricotta salata, il Maialino al miele con agretti, pomodori confit e chips, il Baccalà mantecato con crema di broccoli, pomodori secchi e maionese al nero di seppia, il Cremoso di fiordilatte con riduzione di pomodoro e crumble al basilico.

«Ispirato all’eredità dell’autentico bar italiano, luogo sociale per eccellenza, le cui radici affondano nell’Illuminismo e nel caffè letterario – commenta Massimiliano Pogliani, amministratore delegato di Illycaffè – questo nuovo flagship milanese aspira a diventare un punto di riferimento per il ‘global nomad’ alla ricerca della vera esperienza del lifestyle italiano e dei suoi prodotti di altissima qualità».

Illy è un’azienda a conduzione familiare fondata nel 1933 a Trieste. È il brand di caffè più diffuso al mondo e produce un unico blend 100 per cento Arabica combinando nove delle migliori qualità al mondo. Illy serve ogni anno sette milioni di tazzine in oltre 140 Paesi del mondo.

 

 

 

 

Nasce a Roma il primo Avocado bar d’Italia, per foodie salutisti

Nasce a Roma l’Avocado bar, il primo locale in Italia che ha come protagonista questo frutto esotico la cui ricchezza di fibre e di vitamine e le cui proprietà (tra cui quelle di fare assorbire meglio i nutrienti e di contrastare i depositi di colesterolo) ne fanno un vero e proprio superfood. Quello che un tempo era noto da noi soprattutto come ingrediente principe del guacamole, oggi è un ingrediente gustoso e versatile, fresco e burroso, perfetto per l’abbinamento con alcuni degli ingredienti principali della dieta mediterranea.

Il locale capitolino aprirà a fine giugno nell’affascinante rione Monti, in via Madonna dei Monti, dove si svolge una movida tra le più frizzanti di Roma. Qui tutti gli “avocado lovers” potranno gustare il frutto preferito in un ampio assortimento di piatti e bevande che possono trasformare una pausa pranzo, uno spuntino o un aperitivo in un momento in cui conciliare gusto e salute. Il locale è stato ideato da un gruppo di amici che volevano unire tradizione e innovazione, made in Italy e cultura straniera portando nel nostro Paese le più recenti tendenze del cibo healthy e creando, con l’Avocado Bar, una vera a propria “food experience” che allinea Roma ad altre grandi metropoli (Amsterdam, Londra e New York) che hanno già da tempo scoperto l’avocado come protagonista di una alimentazione sana ed equilibrata. Quello romano dovrebbe essere solo il primo di una serie di spazi in tutta Italia. Sono già in programma apertura a Milano, Napoli e Bologna.

Il prodotto, per le sue caratteristiche, si presta peraltro ottimamente per la consegna a domicilio, garantendosi un posizionamento come ottimo food delivery salutare, idoneo ad offrire un menù che esprima già nella ricerca estetica la brillantezza del frutto sano per eccellenza.

Mozzarella Bistrò di Fattorie Garofalo debutta in Francia, a Evry 2, il 31 maggio

Il Bistrò di fattorie Garofalo in via Marghera a Milano.

È stata fissata per il 31 maggio prossimo l’inaugurazione del primo Mozzarella Bistrot di Fattorie Garofalo fuori dall’Italia, nel Centro Commerciale Regionale di Evry 2.

Non lontano dall’area metropolitana di Parigi, il centro ha una superficie di 90mila metri quadrati, 225 negozi e conta circa 20 milioni di visitatori all’anno. Il bistrot avrà 14 addetti e, come di consueto,  si punta molto sulle pietanze a base di mozzarella di bufala, carne e salumi di bufalo, grazie al quale attrarre una numerosa clientela.

L’insediamento di un Fattorie Garofalo Mozzarella Bistrot ad Evry 2 è il frutto di un accordo tra Fattorie Garofalo, , e la multinazionale Shopping Center Company. Scc è una società indipendente, leader di mercato in Europa nella gestione di attività commerciali per conto di terzi in 5 paesi: Belgio, Emirati Arabi Uniti, Spagna, Francia ed Italia. Il suo portafoglio comprende più di un centinaio di beni gestiti.

Fattorie Garofalo, azienda a capo di un gruppo imprenditoriale con base a Capua (Caserta) impegnato nella filiera bufalina, dalla produzione di latte alla commercializzazione di Mozzarella di bufala campana Dop, carne ed altri derivati bufalini nel 2016 ha fatturato 70 milioni di euro e sta investendo in media 6 milioni all’anno nello sviluppo della propria rete di retail diretto, Il Bistrò avrà una superficie di 300 metri quadrati, per un investimento di circa 600mila euro.

Dopo Evry, il successivo Fattorie Garofalo Mozzarella Bistrot che aprirà i battenti sarà nella stazione ferroviaria di Milano Centrale, mentre resta vivo l’interesse del gruppo per nuove localizzazioni in Europa.

La strategia di sviluppo del brand Fattorie Garofalo in questa fase continua ad essere legata alla crescita del retail diretto mediante l’acquisizione di spazi da destinare alla somministrazione in centri commerciali, stazioni ferroviarie, aeroporti e luoghi di grande transito ed interesse sociale e culturale, come nel caso del bistrot aperto a gennaio 2017 a via Marghera a Milano, nel cuore di uno dei più importanti Mondadori Megastore (vedi la nostra fotogallery).

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