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Tag: ristorazione

BC Partners entra in Cigierre (Old Wild West)

I fondi assistiti da BC Partners, società leader del private equity a livello internazionale con fondi assistiti per oltre 12 miliardi di euro, hanno raggiunto un accordo per acquisire una quota di maggioranza in Cigierre, leader Italiano nella ristorazione casual dining, dal fondatore e Amministratore Delegato Marco Di Giusto, L Capital e Paladin Capital Partners. L’operazione è soggetta all’approvazione delle autorità competenti e il closing è atteso per l’inizio 2016.

Fondata nel 1995 a Udine, Cigierre è leader in Italia nello sviluppo di ristoranti tematici a gestione diretta e in franchising, presente sul territorio nazionale con oltre 180 ristoranti e offre cibi di diverse cucine internazionali a prezzi accessibili attraverso vari formati, inclusi le insegne Old Wild West e Wiener Haus.

Cigierre, caratterizzata da una forte politica di espansione sul territorio che prevede l’apertura di circa 25 punti vendita all’anno, ha registrato negli ultimi quattro anni un’importante crescita, aprendo circa 70 nuovi ristoranti e registrando una crescita dei ricavi ed EBITDA pari al 40% annuo.

Nikos Stathopoulos, Managing Partner di BC Partners, ha dichiarato: «Cigierre rappresenta una delle società Italiane a più alto tasso di crescita ed è una delle catene della ristorazione più innovative nel panorama europeo. Siamo lieti di diventare partner del fondatore e Amministratore Delegato, Marco di Giusto, e di supportare il suo management nell’ulteriore espansione dei formati esistenti, così come nello sviluppo e acquisizione di altri formati in Italia e all’estero».

Marco Di Giusto, fondatore e Amministratore Delegato di Cigierre ha così commentato: «Ringrazio i soci uscenti, ed Andrea Ottaviano, che hanno sostenuto lo sviluppo di Cigierre fino ad oggi e do il benvenuto a BC Partners che, forte di una lunga storia di investimenti in Italia e di un eccellente know-how nei settori retail e della ristorazione, sarà il partner ideale per la prossima fase di crescita di Cigierre».

BC Partners opera in Italia da oltre 30 anni. Di recente ha investito nel value fashion retailer leader in Italia OVS – quotato con successo alla Borsa di Milano all’inizio di quest’anno – e ha una forte esperienza nel settore della ristorazione casual dining avendo acquisito Côte Restaurants, una delle catene a più alto tasso di crescita nel Regno Unito.

Spontini, la pizza soffice amata dai milanesi va alla conquista del mondo, con un nuovo format

Chi vive a Milano non può non conoscerla, la pizza di Spontini: morbida, con la mozzarella che cola, venduta a fetta, grande o piccola. Dopo oltre mezzo secolo dall’apertura (la prima pizzeria, in via Spontini angolo Buenos Aires, debuttò nel 1953) e l’apertura di altri cinque punti vendita in città e di uno nella vicina Monza, la svolta. Il nuovo format, testato nel punto vendita di via Santa Redegonda, presso Piazza Duomo, è più veloce e “easy”: qui il trancio si consuma da asporto o in piedi presso un bancone, e cambiano anche i colori, dal tradizionale rosso dell’insegna a un nero e oro molto fashion. Obiettivo, dichiarato, è quello di esportare il format in tutto il mondo, prima tappa Tokyo Omotesando.

“Proporremo il nuovo format, Point, in franchising all’estero partendo da due locali a Tokyo e uno a Kuwait, per poi espanderci in Medio Oriente – spiega Massimo Innocenti, titolare di Spontini -. In Europa pensiamo invece a un’espansione diretta, e puntiamo ad avere un pdv in ogni capitale. L’obiettivo è aprire 60 locali nei prossimi dieci anni”.

Una realtà storica dunque e di successo che pensa all’espansione, puntando su un solo prodotto Made in Italy e di successo. Quali i punti di forza? “Proponiamo un prodotto unico, il trancio di pizza, a un prezzo giusto, con un servizio veloce e puntuale. Nel nostro locale di via Santa Redegonda l’anno scorso abbiamo servito 500mila persone, in piedi, e la location centrale ci ha dato grande visibilità anche presso la clientela straniera”.

Massimo Innocenzi al Retail Food Service di Popai.
Massimo Innocenti al Retail Food Service di Popai.

Immancabile la domanda su Expo: come si sta riflettendo sulla ristorazione in città? “Expo è stata una grande opportunità per la città che è stata messa a posto, penso al restyling della Darsena ad esempio. Però noi stiamo perdendo anche il 15/20% di fatturato: di giorno i turisti raramente si fermano in città, mentre i milanesi approfittano dell’apertura serale di Expo a 5 euro per andare a mangiare in uno delle centinaia di ristoranti interni”.

 

 

A Pavia aperto il primo Burger King a gestione diretta

Ha aperto oggi a San Martino Siccomario in provincia di Pavia il primo locale a gestione diretta Burger King Restaurant Italia: il locale è su due piani, con King Drive, Playground e refill di bevande.

Approdato in Italia nel 1999 con il primo ristorante a Milano Duomo, nel 2013 Burger King ha festeggiato l’apertura del centesimo locale. Con quello inaugurato oggi sale a 127 il numero dei ristoranti attualmente operativi. Ma il Gruppo ha in programma un consistente piano di sviluppo che prevede in Italia circa 350 nuove aperture in 3 anni, che porteranno alla creazione di almeno 5000 nuovi posti di lavoro diretti e altrettanti non diretti.

Eataly raddoppia a Roma in Piazza della Repubblica in collaborazione con il Gruppo Ethos

Il palazzo dove apre Eataly in piazza della Repubblicaa roma, di fianco al Boscolo Esecra Hotel (foto: via Boscolo Hotels)

Tutto è quasi pronto per l’inaugurazione del secondo store di Eataly a Roma in Piazza della Repubblica, dove l’inaugurazione inizialmente prevista per il 9 luglio è stata spostata al 14 per problemi tecnici, proprio là dove fino a poco tempo fa c’era un McDonald’s. Una vera nemesi, un avvicendamento gravido di significati!

Ultimi giorni di lavoro per Eataly Repubblica
Ultimi giorni di lavoro per Eataly Repubblica

1500 mq, che comprendono 7 luoghi di ristoro: il ristorante dei salumi e formaggi, l’area pizza e focaccia al taglio con la pasticceria di Luca Montersino e il bar, il ristorante della carne, del fritto, della pasta e della pizza e la gelateria Lait; 2000 prodotti di alta qualità in vendita nel reparto mercato e una sala eventi; il reparto enoteca e la birreria.

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Eataly Repubblica nasce dalla collaborazione tra Eataly e il Gruppo Ethos, azienda già affermata nel settore enogastronomico lombardo. Gruppo Ethos nasce nel 1988 con la Trattoria Sanmauro, nel cuore della Brianza, e diventa poi un gruppo di sei ristoranti nelle province lombarde di Lecco, Monza e Brianza e nella città di Milano.

Gli “Alti Cibi” di Eataly saranno affiancati dall’approccio sostenibile del gruppo Ethos alla ristorazione e all’alimentazione, con l’intento di far camminare insieme l’educazione al palato, il racconto del cibo e l’educazione alimentare.

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Beppe Scotti, Amministratore Delegato di Gruppo Ethos, commenta così questa collaborazione:

«Per noi che siamo ristoratori, l’opportunità di confrontarci con uno dei più riconosciuti player per la vendita e somministrazione di alimentari su scala mondiale è una straordinaria opportunità di crescita: potremo sperimentare un modello di business diversificato in cui la ristorazione è affiancata al mercato. Un format che abbina la distribuzione organizzativa all’artigianalità e all’eccellenza, che è un po’ lo stesso principio che guida lo sviluppo strategico del Gruppo Ethos».

Il Presidente di Eataly, Francesco Farinetti è entusiasta di questo incontro, che porterà sicuramente un valore aggiunto sia alla storia delle due aziende, sia alla Capitale: «La qualità delle aziende nasce dalla qualità delle persone che vi lavorano. Da qui nasce l’incontro con il Gruppo Ethos con cui da subito abbiamo trovato comunità di valori e di intenti. Siamo molto contenti di poter portare la qualità di Eataly nel centro di Roma in una location affascinante che siamo sicuri conquisterà un pubblico ancora più vasto».

Pizza Hut trasforma il cartone di pizza in un proiettore

È proprio vero non ci sono limiti alla creatività umana quando si tratta di vendere. Pizza Hut, nota catena di ristorazione fast con locali in tutto il mondo, ha lanciato ad Hong Kong un servizio di consegne davvero originale: la pizza ordinata non solo arriva a casa in una scatola a scelta tra quattro “temi”, ma si trasforma in un proiettore che consente di guardare un film.
Proprio la coppia pizza e film, amata in tutto il mondo evidentemente, è stata la molla che ha fatto scattare l’idea dei creativi dell’agenzia Reed Collins: perché non fornire al cliente entrambi, in una volta sola?

Dentro la scatola c’è una lente per proiettare sulla parete, sistemata nell’apposito slot del cartone, le immagini del film scelto, visualizzate dal proprio smartphone grazie a un QR Code. Il cartone è, ça va sans dire, a tema cinematografico: fantascienza, romantico, horror o avventura. Nel video è svelato il funzionamento del tutto.

Non è la prima volta che Pizza Hut utilizza la tecnologia per migliorare l’esperienza del cliente, intrattenendolo. Come con la pizza costruita e ordinata su un tavolo con schermo touch screen. Si chiama entertainment (o pizza-tainment com è stato chiamato). Buona visione!

 

Ristorazione, una crescita da cogliere con attenzione al cliente e al territorio

Ha senso oggi in Italia investire nella ristorazione? A questo domanda ha cercato di rispondere il convegno “Fare ristorazione oggi. La “via” giusta per lo sviluppo”, organizzato dalle riviste inStore e Mixer in collaborazione con DGM Consulting all’interno di Tuttofood. Dal 2014 al 2019 è previsto un aumento del 2,6% e un fatturato annuo di 25 miliardi di euro. Il problema è capire come affrontare la crescita e dove si trovano le opportunità.

Meloni
Goianluca Meloni

Presentata la ricerca svolta da Gianluca Meloni, founder di DGM Consulting e docente alla Sda Bocconi sull’argomento. Innovazione, indirizzo, location: sono questi i tre cardini sui quali si sviluppa la “via italiana” alla ristorazione. Innanzitutto domanda e offerta secondo Meloni non hanno la stessa dinamicità. In futuro le determinanti della crescita saranno diverse rispetto agli anni passati, sarà necessario adattarsi all’offerta. Se le famiglie crescono, diminuisce infatti il budget allocato per pranzi e cene fuori casa. Se la domanda ambia, rimane sostanzialmente ferma l’offerta, con una quota minima di catene (che dal 2008 aumentano solo del 2,8%) e una quota maggioritaria ai ristoranti full service. Il più foret tasso di crescita va ai fast food e ai chioschi, “è un percorso di cambiamento lento” dice Meloni, con dinamiche diverse nelle varie regioni, che hanno modelli di consumi e fabbisogno diversi”.con regioni “star” con alti consumi  alta spesa, come Lombardia ed Emilia Romagna. Tra le zone più interessanti c’è invece il Lazio. È dunque importante profilare il target a seconda del territorio. A livello di province, il 50% del mercato è accentrato in sole 15 aree. Milano è stata dopo il 2012 superata da Roma, che ha avuto una crescita di famiglie maggiore. È dunque necessario un approccio adattivo che tenga conto non solo dell’area di esercizio ma anche delle zone limitrofe.

Scarica ricerca DGM Consulting relativa alla ristorazione in Italia

Meloni ha poi parlato delle opportunità assai ampie della ristorazione italiana nel mondo dove la domanda di Made in Italy si sta spostando dal tradizionale mercato di sbocco europeo all’Asia. Se i ristoranti che richiamano la cucina italiana nel mondo sarebbero circa 8 milioni, solo 72mila sarebbero realmente “italiani” ovvero presentano un menu che rispecchia realmente la tradizione nazionale. “C’è molto spazio all’estero e vale la pena puntare molto sull’italianità, che però andrebbe certificata per differenziarsi dai “falsi”.

Scarica ricerca DGM Consulting riguardante la ristorazione italiana nel mondo

Gianandrea Gropplero, Cigierre
Gianandrea Gropplero, Cigierre

Sono stati poi presentate tre case history di successo, due catene e un fornitore.

Gianandrea Gropplero di Cigierre, leader del foodtainment con marchi quali Old Wild West e Wiener Haus, ha spiegato come dalle location storiche nei centri commerciali e nei multisala si stia gradualmente spostando nei centri città o con stand alone con grandi parcheggi lungo vie di comunicazione a grande percorrenza.

Scarica presentazione Cigierre

Fabio Mascese, McCain Foodservice Italia
Fabio Mascese, McCain Foodservice Italia

Fabio Mascese di McCain, leader nella fornitura di patate surgelate per frittura (che “firma” un terzo delle patate fritte vendute nel mondo) ha parlato della necessità di “un nuovo approccio” dove il fornitore diventa anche partner del ristoratore, “l’attitudine alla spesa è cambiata, il prodotto non basta più, dobbiamo conoscere il consumatore capire cosa vuole il cliente e trovare una soluzione comune. Va cambiato il modo di presentare il prodotto e vanno ideate nuove soluzioni di vendita”.

Scarica presentazione McCain

Alessandra De Gaetano, Autogril
Alessandra De Gaetano, Autogril

Alessandra De Gaetano, Concepts Industrialization Director Autogrill Group ha parlato di come lo storico gruppo italiano nato sulle autostrade nazionali si sia negli ultimi anni totalmente rinnovato e riposizionato sui mercati esteri e sulla creazione continua di nuovi format tarati (o accordi con brand esistenti in loco) sul luogo e le abitudini della clientela locale. Se in un’Italia duramente colpita dalla crisi la chiave è stata di concentrarsi sull’attenzione (peraltro “storica” del marchio) ai territori e alla filiera e alla qualità del cibo, ma anche sulle pratiche di lavorazione artigianali “perché il cliente vuole autenticità”, all’estero c’è grande richiesta di Made in Italy. Tra i trend principali De Gaetano individua l’ibridazione tra retail e ristorazione, la centralità del cliente e la componente ludica: “il cliente vuole essere attratto”.

Scarica presentazione Autogrill.

Il convegno si è chiuso con una interessante tavola rotonda cui hanno partecipato Gianandrea Gropplero di Troppenburg di Cigierre, Alessandro Urbani di Metro Italia, Fabio Mascese di McCain e Filippo Schianchi di Nagel Italia, operatore di logistica.

Da sinistra Meloni, Gropplero, Urbani, Schianchi, Mascese
Da sinistra Meloni, Gropplero, Urbani, Schianchi, Mascese

Quest’ultimo  ha sottolineato la crescente richiesta dei partner di aprirsi all’HoReCa internazionale, per i quali la logistica diventa fattore determinante. Il mercato logistico risulta però ancora immaturo, frammentato e incapace di offrire quella omogeneità di servizio che si riscontra in Nord Europa, dove è un mano a pochi, grandi player. Secondo Metro c’è la necessità di targettizzare una clientela che sta cambiando, sperimentare nuovi format perché sono diverse le attitudini di spesa in varie parti d’Italia. Innovazione e tecnologia sono mezzi ormai imprescindibili per dialogare con la clientela, come ha confermato Gropplero. Ma anche permettono percentuali di crescita maggiori. e possono avere due approcci: assecondare il territorio (è il caso di Bistrot di Autogrill) o piegarlo alla propria proposta “forte” (come fa Old Wild West): ciò richiede, oltre che innovazione, anche collaborazione lungo la filiera.

Fini apre quattro punti di ristoro nei centri commerciali Il Gigante

Fini, la storica azienda modenese, oggi di proprietà per il 90% del Fondo Paladin e per il 10% della Banca Popolare dell’Emilia Romagna, apre i primi quatro ristoranti in altrettanti centri commerciali del Gruppo Supermercati Il Gigante, grazie all’accordo stipulato con Commercialunione Prima srl, l’azienda di ristorazione del medesimo Gruppo.

I primi 4 ristoranti si torvano a Vimercate presso il Centro Commerciale Torri Bianche, Affi presso il Centro Commerciale Grand’Affi, a Sesto San Giovanni presso il Centro Commerciale Vulcano, a Bellinzago presso il Centro Commerciale La Corte Lombarda.

Nei ristoranti si può gustare la pasta fresca ripiena e liscia Fini cucinata direttamente sul posto e presentata al pubblico in diverse ricette e combinazioni di prezzo.

In Italia la distribuzione dei prodotti Fini avviene per l’80% attraverso la Gdo e per il 20% attraverso il canale tradizionale. Nel 2013, la quota di mercato ha raggiunto il 7,5 % a volume e il 6,8% a valore. L’export rappresenta l’8% del fatturato e i Paesi di maggior presenza sono Francia e Germania. Per il 2014 si prevede un fatturato in crescita del 4%.

Il Gruppo Il Giganteè attivo con 53 ipermercati e supermercati e occupa 5.500 dipendenti. Recentemente è entrato a far parte di Selex. Commercialunione Prima è operativa con 57 punti di ristoro tra bar, ristoranti, pizzerie e fast food prevalentemente situati nei centri commerciali.

Il pollo fritto di KFC arriva in Italia

Il pollo del colonnello Sanders sbarca in Italia e il 20 novembre sbarca a Roma il primo punto vendita KFC al Centro Commerciale Roma Est in via Collatina. Il locale, in franchising, doveva essere inaugurato a settembre, ma l’apertura era stata rinviata, annunciando grandi sorprese.

Non è la prima assoluta di KFC nel Bel Paese.  Qualche attività era presente negli anni Settanta a Napoli e a Milano, ma poi aveva cessato. Attualmente ci sono due ristoranti  KFC all’interno di basi americane in Sicilia e in Campani che, attualmente sono aperti anche al pubblico civile (dietro permesso).

KFC è una delle  maggiori catene di ristoranti al mondo, con 19 mila negozi in 118 Paesi e fa parte di Yum! Brands , proprietaria anche di Taco Bell e Pizza Hut.

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