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Salumificio Rosa punta sulla qualità artigianale

Negli ultimi anni la notorietà dei salumi calabresi è andata crescendo, di pari passo con l’apprezzamento da parte dei consumatori del resto d’Italia e non solo. Indubbiamente si tratta di una buona notizia per i produttori di quel territorio, che però ora sono a un bivio: cavalcare l’onda e inseguire i volumi o restare fedeli alle logiche artigianali del passato, quando la competenza della clientela locale imponeva di attestarsi su livelli qualitativi elevati per potersi differenziare dalla concorrenza? Il Salumificio Rosa la sua scelta l’ha fatta: “Noi abbiano deciso di puntare sulla qualità, continuando un percorso avviato dal mio bisnonno Michele nel 1920 – spiega Giuseppe Borelli, Direttore Commerciale del Salumificio Rosa ed esponente della quarta generazione della famiglia proprietaria, primo a sinistra nella foto in alto –. Utilizziamo solo carne fresca italiana certificata e produciamo direttamente tutto ciò che commercializziamo. L’offerta è composta da una dozzina di referenze, tra le quali ovviamente spiccano quelle più richieste e che costituiscono una sorta di etichetta della Calabria, come la ‘Nduia, la Salsiccia e la Soppressata. Proponiamo però anche specialità come il Guanciale o il Salamino Sersale, che è a pasta bianca, cioè senza salsa di peperone e quindi più vicino ai gusti classici del Nord Italia. Inoltre, ci piace aggiungere sempre qualcosa di nuovo alla gamma, come il Salamino Sersale al Tartufo”.

In Italia il canale di elezione per il Salumificio Rosa è il dettaglio tradizionale: botteghe, gastronomie, piccoli market. “Collaboriamo con commercianti che apprezzano e riconoscono la nostra qualità – aggiunge Borelli – e soprattutto sanno raccontarla al loro cliente. Al momento non serviamo la grande distribuzione, che con il tempo sta mostrando maggiore attenzione ai prodotti tipici con un posizionamento qualitativamente elevato. In occasione del recente Tuttofood, a cui abbiamo partecipato come espositori, è nato qualche contatto con operatori della Gdo. Noi siamo aperti a qualsiasi collaborazione, a patto che vengano riconosciute le caratteristiche distintive del prodotto”.

Peraltro, la famiglia Borelli ha uno storico consolidato nell’ambito del dettaglio: il fondatore dell’azienda, Michele, era un allevatore che nel 1920 aprì un piccolo spaccio di carni e salumi a Sersale, ai piedi della Sila Piccola, in provincia di Catanzaro. Oggi i Borelli hanno cinque macellerie a insegna Orocarni, quattro delle quali in Calabria, mentre la quinta – inaugurata a gennaio di quest’anno – si trova a Ponte San Pietro, in provincia di Bergamo. “È la nostra prima esperienza di vendita al dettaglio nel Nord Italia – racconta Giuseppe Borelli – e intendiamo esportare il nostro saper fare, ma al tempo stesso apprendere dalla gente del luogo e dai consumatori”.

Gruppo Beretta, raffica di novità e fatturato oltre il miliardo di euro

Prima il Covid, poi l’esplosione dei costi legata anche al conflitto scatenato dalla Russia contro l’Ucraina, infine l’inflazione generalizzata e galoppante. Guardando al contesto, verrebbe da dire che non è mai un buon momento per innovare, soprattutto in una categoria come i salumi, che scontano una naturale diffidenza del consumatore verso le novità. Ma un capitano di categoria per restare tale deve assumersi i suoi rischi ed è quanto ha fatto il Gruppo Beretta, presentando in occasione di Tuttofood una raffica di nuovi prodotti. Nato nel 1812 a Barzanò, in Brianza, come negozio di salumeria, il gruppo ha superato nel 2022 – complice l’inflazione – la soglia del miliardo di fatturato, attestandosi a 1.087 milioni di euro.

Tra mercato italiano ed estero c’è stata una perfetta parità – dichiara Enrico Farina, Direttore Marketing di Gruppo Beretta – mentre la produzione complessiva ha raggiunto le 160.000 tonnellate. In base ai dati Circana, nell’ambito del largo consumo in Gdo, comprensivo di cura casa e persona, siamo la 23esima azienda per fatturato, a fronte del 25esimo posto di due anni fa. Il gruppo ha 3.500 dipendenti in ben 29 siti produttivi nel mondo, anche perché è quello con il maggior numero di Dop e Igp prodotte internamente e non solo commercializzate, il che impone di produrre nelle aree tipiche. Ai tre stabilimenti negli Usa a breve se ne aggiungerà un quarto, a mezz’ora circa da New York, mentre quello cinese sta raddoppiando la sua capacità produttiva. Infine, siamo la marca più conosciuta nei salumi in Italia, con il 40% di Top of mind, a fronte del 9% del secondo competitor. Nella notorietà spontanea arriviamo al 64%, mentre nostri concorrenti si fermano al 28% circa. E siamo noti anche per l’innovazione”.

E qui arriviamo alle novità, a cominciare da Puro Beretta, linea nata nel 2018 che oltre a essere senza antibiotici, ora è anche senza conservanti. La nuova ricetta delle tre referenze – Il Cotto, Il Crudo e Il Pollo – sostituisce il conservante nitrito di sodio con una miscela di estratti naturali derivanti da alcuni frutti e ortaggi del Mediterraneo, particolarmente ricchi di polifenoli, in grado di assolvere alle stesse funzioni. La shelf life resta identica, mentre il packaging è stato rivisto per comunicare ancora più efficacemente le informazioni principali al consumatore, aumentandone la leggibilità. “Non è il primo prosciutto cotto senza conservanti – precisa Farina – ma è il primo senza antibiotici e conservanti, passaggio fondamentale, anche perché siamo riusciti a mantenere intatte le caratteristiche organolettiche, così come il colore roseo e la consistenza”.

Referenza simbolo di Beretta sono i Salamini: “Il segmento dei salami snack cresce a doppia cifra – sottolinea Farina – ed è l’unico in controtendenza in un mercato del libero servizio che dall’inizio del 2023 ha cominciato ad arretrare non solo a volume, come accaduto nella parte finale del 2022, ma anche a valore”. Due i nuovi formati proposti: Salamini Aperibag è una confezione da 112 g, richiudibile, ideata per i momenti di condivisione, come le feste e gli aperitivi casalinghi; Salamini Pocket è un formato da 5 Salamini (28 g) da portare con sé per uno snack o una merenda in tutte le occasioni di consumo. Inoltre, la famiglia degli Originali Salamini Beretta si allarga con gli Snack di Bovino con Bresaola, variante pensata per ampliare il target di riferimento con uno prodotto ad alto contenuto proteico, visto che ha 37 g di proteine per 100 g.

A cavalcare il trend delle proteine è soprattutto Protein, una nuova linea di snack composta da tre referenze in stick a base di carne di bovino, suino e tacchino con grammature comprese fra i 48 g e i 52 g e un elevato apporto proteico per porzione in evidenza sulle confezioni: 23 g per gli stick di tacchino, 22 g per gli stick di suino e 19 g per gli stick di bovino. La linea Protein si contraddistingue per un packaging chiaro, dai colori impattanti, che consente di conservare i prodotti fino a 22°C rendendoli adatti al consumo fuori casa e dunque anche al canale vending. Nell’ambito degli aiuti in cucina arrivano Stick di pancetta affumicata, Stick di pancetta dolce, Listarelle di guanciale 100% Italiano, in vaschetta monodose da 100 g caratterizzata da una creatività colorata e sviluppata in verticale, a rappresentare una ricetta e quindi un possibile utilizzo.

Forte dell’expertise maturata con il Bacon Fette, prima referenza di mercato nel mondo delle pancette affettate, Fratelli Beretta ora presenta Bacon x Burger, la cui caratteristica distintiva è il taglio: la pancetta affumicata si presenta in sei fette più spesse per ottenere un effetto croccantezza ancora maggiore. Realizzato con materia prima 100% italiana, Bacon x Burger è disponibile in vaschette da 40 g, quantità ideale per comporre due hamburger e ridurre gli sprechi, ed è caratterizzato da un packaging che richiama lo street food a stelle e strisce. Il suggerimento di Beretta ai retailer è di prevedere per questa referenza una doppia esposizione, rispettivamente tra i salumi a libero servizio e nel banco macelleria. Infine, novità anche per i piatti pronti Viva La Mamma Beretta: il brand rilancia nel segmento dei risotti pronti, in cui rivendica la leadership con circa un 50% a volume, e propone un Risotto ai Formaggi (prezzo consigliato 3,49 euro), aggiungendo poi alla gamma anche gli Spaghetti alla Carbonara (3,89 euro) e una Insalata di Pasta (3,99 euro) da poter consumare calda o fredda.

Consorzio Tutela Mortadella Bologna, Guido Veroni confermato Presidente

L’Assemblea Generale del Consorzio italiano tutela Mortadella Bologna ha confermato all’unanimità, alla carica di Presidente, Guido Veroni per il triennio 2023-2026. Nel ringraziare l’Assemblea per la rinnovata fiducia accordatagli, il Presidente ha colto l’occasione per anticipare quelle che saranno le linee guida strategiche del prossimo triennio, da portare avanti in sinergia con il Consiglio d’Amministrazione.

“Per i prossimi tre anni saremo impegnati ad aiutare le aziende consorziate a mettere in atto strategie qualitative e di marketing sulla Mortadella Bologna IGP” dichiara Guido Veroni. “Sul fronte interno verrà proseguita l’azione di informazione sulle caratteristiche distintive del prodotto IGP e la sua promozione attraverso le Pubbliche Relazioni, la creazione di eventi sul territorio, la comunicazione digital sul sito web e quella sui canali social Facebook e Instagram. Sul fronte estero continueremo a portare avanti programmi di promozione della Mortadella Bologna IGP con il contributo dell’UE che saranno, inizialmente, focalizzati su Francia, Spagna e Belgio, con la ripresa del progetto di promozione su Hong Kong a partire da settembre di quest’anno. I dati dei primi due mesi (produzione +5,6% e vendite +4,7%) ci inducono, infine, a ben sperare circa il comportamento del consumatore finale che, in questo momento di contrazione dei consumi, può ritrovare, attraverso la Mortadella Bologna, il giusto modo di godersi la vita”.

L’Assemblea ha anche rinnovato il Consiglio d’Amministrazione composto da:

Alberto Bellegotti – Giuseppe Citterio S.p.A.
Stefano Bettinardi – Villani S.p.A.
Alfonso Campone – Cesare Fiorucci S.p.A.
Lorenzo Cantagalli – Agricola Tre Valli S.p.A.
Gianluca Cardelli – Felsineo S.p.A.
Tiziano Ferrarini – Salumifici GranTerre S.p.A.
Marianna Leoncini – Leoncini S.p.A.
Mauro Marchetti – Baldo Industrie Alimentari S.r.l.
Dino Negrini – Gianni Negrini S.r.l.
Francesco Palmieri – Salumificio Mec Palmieri S.p.A.
Marco Riva – Salumificio F.lli Beretta S.p.A.

Arriva Bresaolino, il nuovo snack di bovino prodotto da Panzeri

Il salumificio valtellinese Panzeri lancia Bresaolino, un salamino a base di carne bovina salata e stagionata, altamente proteico e ideale per aperitivi, antipasti e snack.

Pensato per coloro che amano l’equilibrio nel gusto, Bresaolino ha un sapore delicato, leggermente aromatico e moderatamente saporito, vanta una consistenza soda ed elastica e un aspetto al taglio compatto e omogeneo. Prodotto senza glutine e senza allergeni, è OGM free e quindi adatto anche a chi presta particolare attenzione all’alimentazione. Grazie all’alto contenuto proteico e al basso tasso di carboidrati, inoltre, è ideale per gli atleti.

“Bresaolino è un vero salame, realizzato con materia prima bovina” spiega Nicolò Panzeri, oggi a capo dell’azienda di famiglia, che aggiunge: “la materia prima viene trattata con la medesima cura che contraddistingue le nostre produzioni: le migliori carni selezionate e gli stessi aromi della bresaola, la differenza sta nella lavorazione e nei tempi di stagionatura”.

Disponibile in pack da 85 gr., due confezioni separabili da 42,5 gr. l’una, con una shelf life di 90 giorni (55 alla consegna) Bresaolino si conserva anche fuori dal frigo, a 22 gradi fino all’apertura (dopo la quale resta per tre giorni in frigorifero).

Sarà in vendita nelle principali catene distributive dal 1° marzo.

Felsineo, 4 milioni di euro per il nuovo impianto di macinatura 4.0

Il prodotto resta lo stesso – la mortadella di alta qualità – ma a cambiare è il processo produttivo, ora più digitale ed efficiente. Gruppo Felsineo ha inaugurato nel suo stabilimento di Zola Predosa (BO) un nuovo impianto di macinatura, basato su sistemi di controllo e supervisione in linea con il piano d’impresa 4.0. I benefici vanno dall’efficienza energetica e idrica alla riduzione delle emissioni inquinanti, passando dalla produttività, aumentata di circa il 16%, senza che questo comporti una riduzione dell’organico composto da 136 dipendenti. Il progetto, avviato circa un anno fa, ha richiesto un investimento intorno ai 4 milioni di euro e si caratterizza innanzitutto per il sistema di carico della materia prima, cioè la carne congelata, mediante sollevatori dotati di rilevazione automatica del peso. Le informazioni sulla chiamata dalla ricetta sono consultabili dagli operatori sui display installati nelle diverse postazioni, permettendo così la verifica del corretto approvvigionamento. La carne viene macinata a bassa velocità tramite una tecnologia a vite di spinta e un gruppo di taglio ad estrusione.

Sono stati rinnovati anche i tritacarne raffinatori, in grado di lavorare la carne in maniera più rispettosa. “Da fori di 12-20 millimetri si arriva al foro finale di 0,8 millimetri – spiega Andrea Raimondi, Presidente di Gruppo Felsineo – da cui esce la pasta rosa della mortadella. Successivamente nelle impastatrici vengono aggiunti gli altri ingredienti per arrivare alla mortadella nel suo involucro finale, pronta per la cottura. La capacità produttiva dell’impianto si attesta tra le 50 e le 60 tonnellate al giorno su un unico turno”.

Tutti i motori principali della linea sono dotati di inverter, che consentono di controllare la potenza erogata, affinché venga utilizzata solo l’energia necessaria all’effettiva lavorazione del prodotto, e monitorare lo stato di salute delle macchine. Il software di gestione è infatti in grado di scambiare in tempo reale i dati di funzionamento, rendendo così possibile la riduzione dei fermi produttivi per rotture accidentali, l’ottimizzazione del flusso del prodotto e il monitoraggio dei consumi energetici. “Grazie alla possibilità di inserire automaticamente i dosaggi e di tracciare, lotto per lotto, le fasi di avanzamento della lavorazione, i parametri legati alla materia prima e alle successive trasformazioni – continua il Presidente dell’azienda –, è possibile ottenere prodotti sempre più contraddistinti dal marchio d’eccellenza qualitativa di Felsineo”.

La nuova linea di macinatura rappresenta il raggiungimento di un sub-obiettivo importante lungo la nostra via della filiera – afferma Emanuela Raimondi, Amministratore Delegato di Gruppo Felsineo –. Con la trasformazione in Società Benefit (avvenuta a dicembre 2021, ndr) ci siamo presi l’impegno, tra gli altri, di ‘Contribuire all’innovazione attraverso attività di ricerca e di sperimentazione e mediante l’adozione di nuove soluzioni nei processi, nei prodotti e nelle formule organizzative’. Il nuovo impianto racchiude in sé tutti questi aspetti ed è quindi la più bella dimostrazione di quanto il lavoro di tutti, all’interno del nostro gruppo, sia focalizzato a 360° su questa visione strategica, dando ampie e concrete prospettive alla crescita sostenibile della nostra realtà. È proprio così che, insieme ai nostri stakeholder, desideriamo camminare a passo spedito verso un mondo più verde e un futuro più rosa”.

Citterio a FICO Eatalyworld con la Mortadella Bologna IGP

Per tutto il mese di settembre Citterio sarà presente con la sua Mortadella Bologna IGP a FICO Eatalyworld, il parco tematico di Bologna dedicato al settore agroalimentare e alla gastronomia. Il Consorzio italiano tutela Mortadella Bologna ha proposto all’azienda milanese la possibilità di essere presente, nella fabbrica con vetrate a vista, con la propria Mortadella.

I visitatori avranno la possibilità di assistere alle fasi più importanti della produzione della mortadella, che saranno compiute a vista nella fabbrica presente all’interno del parco, aperto dal giovedì alla domenica: si partirà dalle operazioni di insacco e di legatura, fino alla cottura nelle apposite stufe ad aria secca, la docciatura e il raffreddamento.

Citterio inoltre avrà l’opportunità di far assaggiare ai visitatori del parco la sua personale ricetta della Mortadella Bologna IGP, con e senza pistacchio, che in etichetta riporterà il logo Citterio. Anche dietro il banco vendita una locandina informerà i visitatori che la mortadella sarà esclusivamente prodotto Citterio.

Oltre all’opportunità di visionare il parco tematico che conta 30 attrazioni, 7 aree a tema dedicate a salumi e formaggi, pasta, gioco e divertimento, vino, olio e dolci, oltre a 13 fabbriche del cibo con proiezioni e show multimediali, i consumatori che entreranno a Fico Eatalyworld avranno la possibilità di visionare le tecniche di preparazione della mortadella, di degustarla e acquistarla proprio attraverso diverse modalità: verrà proposta in panini, focacce e altre preparazioni da street food, nel formato ovale da un chilogrammo, in tranci da 350 grammi, in “fette” alte 1 cm da 600 grammi circa oppure nella classica versione affettata.

“Essere presenti all’interno di uno dei parchi tematici più importanti d’Italia è per noi un grande riconoscimento – sottolinea Alessandro Riva, direttore marketing Citterio. Il Consorzio ci ha voluto dare questa opportunità che abbiamo colto al volo, che ci permetterà di offrire un servizio di conoscenza e di gusto al consumatore. La bontà della nostra Mortadella Bologna IGP è infatti garantita dall’esperienza centenaria di Citterio che fornisce una qualità riconosciuta in tutto il mondo per il suo sapore unico e delicato, grazie alla selezione delle materie prime, all’attento mix di aromi scelti e alla cura nella lavorazione”.

Visti a Cibus: il nuovo Bacon e il Salame Gentile di Citterio

Durante il Cibus di Parma, la più importante fiera dedicata all’agroalimentare, Citterio ha presentato due importanti novità nella linea affettati e il rinnovamento della linea Bio. La novità principale è il Citterio Bacon, un prodotto 100% italiano affumicato naturalmente con legno di faggio, realizzato in un formato da 80 grammi per 8 fette inserite in due scomparti apribili separatamente.

“Il bacon è un salume che non appartiene alla nostra tradizione gastronomica, ma in realtà è sempre più consumato dalle famiglie Italiane – sottolinea Alessandro Riva, direttore marketing Citterio. E’ un ingrediente fondamentale per la preparazione di hamburger nelle principali catene di ristorazione, sia nei fast food sia nei concept maggiormente Gourmet. Questo tipo di preparazione viene infatti ripresa anche a casa per cene conviviali e in famiglia, luogo dove il bacon non può mancare. Non è però l’unica occasione di consumo, infatti il bacon è ormai un ingrediente indispensabile per la colazione salata o il brunch domenicale in cui sovente si accompagna alle uova, con un mercato che in volume vale oltre 1700 tonnellate e oltre 26 milioni di euro di fatturato. Per questo abbiamo deciso di indirizzarci verso tale scelta con un formato separabile che permetterà a famiglie, soprattutto giovani, mono e bicomponenti, di avvicinarsi a un segmento emergente, senza sprechi, e con un prodotto di alta qualità, 100% Italiano”.

La seconda novità presentata durante la fiera è l’ampliamento della linea di Salami affettati in vaschetta. Dopo il Riassunto Citterino e la Salsiccia Piccante, l’azienda ha completato la gamma con la novità Salame Gentile, un prodotto di qualità superiore dal gusto dolce, consistenza morbida e la caratteristica forma allungata, 100% italiano, stagionato naturalmente. Realizzato nel formato da 52 grammi che lo rende ideale per uno snack veloce o un aperitivo da condividere, pronto all’uso e senza sprechi.

Infine Citterio ha lavorato anche alla rivisitazione della linea dei salumi Bio che, oltre ad avere un nuovo orientamento sullo scaffale, da orizzontale a verticale, così da ottimizzare l’esposizione e risparmiare spazio, ha un claim rinnovato: “tracciabilità garantita, allevamento e carni selezionate” che si aggiunge a quello sulla sostenibilità “Eco Pack -60% dì plastica, Vassoio riciclabile nella carta”, che la contraddistingue da sempre.

All’interno dello stand personalizzato sono stati esposti anche tutti i prodotti dedicati allo snacking, al wellness, oltre a uno spazio riservato sia ai prodotti di origine sia al Biologico.

La Prosciutta “I Malafronte”, un salume premium

La Prosciutta “I Malafronte”, marchio acquisito recentemente da Molino Spadoni, è un salame di prosciutto a ridotto contenuto di grassi: il 50% in meno rispetto a un salame tradizionale del brand. Realizzata nello storico salumificio in provincia di Ferrara, La Prosciutta è un salume lavorato con attenta cura e maestria artigianale, in grado di soddisfare i palati più esigenti, attenti al gusto e alle nuove tendenze nutrizionali.

Il salame di prosciutto “I Malafronte” deriva da sole carni pregiate di suini italiani. Nello specifico, il taglio di carne utilizzato è la parte interna della coscia, che garantisce un prodotto finale meno grasso e più proteico. La carne macinata con una grana fine viene impreziosita dal sale marino integrale di Cervia, rendendo La Prosciutta ancor più pregiata. Il salame, con una stagionatura minima di 30/40 giorni, viene insaccato in una tela di cotone che gli conferisce una forma più grande e tondeggiante rispetto al classico avvolgimento in budello naturale. Altri plus importanti del prodotto sono l’assenza di glutine, latte e derivati.

Il prodotto è disponibile presso il banco gastronomia nel formato intero da taglio (4Kg circa) oppure presso il libero servizio nella nuova vaschetta premium salvafreschezza da 90 grammi. All’interno della confezione conserva gusto e texture originari, come fosse appena stato affettato. L’affettamento avviene a temperatura positiva, procedura che permette di esaltarne le caratteristiche organolettiche, valorizzandone sapore e aroma. Inoltre, le fette sono riposte nella vaschetta a mano in modalità “a ciuffo”, per una presentazione naturale e invitante, portando sulle tavole dei consumatori il caratteristico effetto mosso, soffice e artigianale dei salumi tagliati al banco. In questo modo, le fette sono anche facilmente separabili, particolare che conferisce una maggior premiumness.

La Prosciutta i Malafronte è disponibile presso i migliori punti vendita della GDO nei formati da 4Kg ca.

I Malafronte, i nuovi salumi acquisiti da Molino Spadoni

I Salumi di Filiera “I Malafronte”, nuovo brand acquisito recentemente da Molino Spadoni, nascono dalla collaborazione con l’allevamento Cura Natura del Gruppo Ferri, una filiera controllata, certificata e attenta al benessere animale in provincia di Modena. Prodotti principali della linea sono il Salame e la Salsiccia passita di Filiera, da poco disponibili anche affettati nelle nuove vaschette premium da 90 grammi, perfetti per chi desidera avere sempre in frigorifero salumi di alta qualità.

Il Salame di Filiera, con una stagionatura di 30-40 giorni, è connotato da profumi intensi e un colore rosso rubino, regalando sin dal primo assaggio una rivelazione di sapori per il palato. La Salsiccia passita di Filiera, stagionata per 20-25 giorni, è una vera golosità dal sapore delicato, perfetta per chi ama concedersi prodotti tipici della tradizione contadina. Entrambi sono avvolti in budello naturale legato rigorosamente a mano e si caratterizzano per l’utilizzo di sale marino integrale di Cervia, spezie e aromi naturali. Altro importante plus di questi salumi è l’assenza di conservanti, glutine, latte e derivati.

I suini della filiera Cura Natura sono alimentati secondo una ricetta mangimistica certificata ad alto contenuto di Omega3: nel primo 40% della loro vita hanno accesso libero al cibo, mentre per il tempo successivo sono alimentati con porzioni definite e regolamentate. Questa specifica alimentazione, unita alle pratiche di allevamento di Cura Natura, permette di ottenere una carne con contenuto di acidi grassi polinsaturi, più tenera, saporita e gustosa.

Un sistema di allevamento basato su un alto livello di biosicurezza, dove i suini sono allevati con spazi all’aperto e senza l’uso di antibiotici negli ultimi 4 mesi di vita, con l’obiettivo di trovare dei processi sempre più sostenibili per l’uomo, l’animale e l’ambiente.

Visto che l’italianità è una caratteristica di forte spinta all’acquisto, la territorialità è un importante punto di forza del brand. L’allevamento è situato in Emilia-Romagna e lo stesso vale per lo storico salumificio I Malafronte, brand che oggi sotto la guida di Molino Spadoni continua il suo sviluppo all’insegna dell’eccellenza e dell’innovazione applicata alla gastronomia.

Nelle vaschette preformate salvafreschezza da 90 gr, il Salame di Filiera e la Salsiccia Passita di Filiera conservano gusto e forma come da banco taglio, risultando particolarmente invitanti per il consumatore. L’affettamento avviene a temperatura positiva, procedura che permette di esaltare le caratteristiche organolettiche del prodotto, valorizzandone sapore e aroma. Inoltre, la deposizione manuale delle fette è affidata a esperti che le adagiano con cura nelle vaschette, portando in tavola un salume come fosse appena affettato. Dettagli che conferiscono maggior pregio al prodotto e che danno conto della sua premiumness.

Etichette in Braille, Carrefour prima alla meta con tre referenze Terre d’Italia

Sempre più la Gdo si attiva per facilitare la spesa anche ai clienti con difficoltà o malattie invalidanti: un esempio viene da Carrefour, prima insegna a lanciare ha pensato di un progetto pilota, realizzato in collaborazione con Salumificio Fratelli Beretta e Fondazione LIA, che prevede l’etichettatura in Braille di tre prodotti a marchio Terre d’Italia, all’interno dell’assortimento dei salumi.

Il progetto, realizzato con il supporto di Fondazione LIA che si impegna nella diffusione di una cultura dell’accessibilità dei consumatori non vedenti, si aggiunge ad una serie di iniziative che Carrefour Italia sostiene a supporto della diversity e dell’inclusione.

«Grazie a questo progetto, l’etichettatura diventa uno strumento inclusivo, facilmente consultabile dai consumatori non vedenti, garantendo quindi una funzione ulteriore rispetto a quella, fondamentale, della trasparenza. Siamo orgogliosi di collaborare con Fondazione LIA e vogliamo ringraziare il Salumificio Fratelli Beretta che si conferma un partner attento e innovativo e con il quale condividiamo l’obiettivo di ampliare il numero di referenze coinvolte e rendere l’esperienza Carrefour sempre più accessibile» ha detto Gabriele Di Teodoro, Direttore Commerciale Carrefour Italia.

Interessante anche la partnership tra distribuzione e produzione. «Questa non è la prima attività orientata all’innovazione che ci vede collaborare con Carrefour, – conferma Enrico Farina, Direttore Marketing Salumificio Fratelli Beretta – e siamo lieti di poter essere così frequentemente coinvolti in progetti nei quali il consumatore, in qualsiasi condizione si trovi, possa beneficiare di una fruizione sempre più facilitata ed agevole della nostra proposta dei migliori prodotti della salumeria italiana».

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