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Food waste: Epta e Gruppo Abate insieme per recuperare le eccedenze

Food waste,  le cifre sono da paura e panico: ben 88 milioni di tonnellate. A tanto ammonta, infatti, lo spreco alimentare annuo degli Stati membri dell’Unione Europe. E ciò comporta una perdita stimata di 143 miliardi di euro. A dirlo è una recente ricerca di FUSIONS, progetto finanziato dall’European Commission Framework Programme 7.

Serve muoversi. E in fretta. Per questo, in linea con gli obiettivi di Sviluppo Sostenibile adottati dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite nel Settembre scorso, il traguardo fissato dall’UE è dimezzare entro il 2030 i rifiuti alimentari pro capite della Grande Distribuzione e dei nuclei domestici, che insieme generano circa il 60% degli sprechi.

Epta e Gruppo Abate

Nel nostro Paese, lo scorso marzo, è stata approvata alla Camera la Legge anti spreco (si attende il passaggio al Senato), che favorisce il recupero delle eccedenze, prevede che anche gli enti pubblici, e non solo le onlus, potranno essere considerati “soggetti donatori” e stabilisce (in virtù di un emendamento) che si potranno donare anche i cibi e farmaci con etichette sbagliate, purché le irregolarità non riguardino la data di scadenza del prodotto o l’indicazione di sostanze che provocano allergie e intolleranze.

Nel nostro paese, sensibile al tem, ci si è mossi per limitare il food waste e le sue ricadute economico-sociali.

Bene lo stestimonia l’accordo tra Epta con il suo marchio Costan e il Gruppo Roberto Abate, associato a Selex, che dal 2015 combatte lo spreco alimentare donando tutte le eccedenze ai bisognosi grazie ad un accordo con Banco Alimentare. I prodotti, in prevalenza freschi, vengono ritirati nei punti vendita e distribuiti agli assistiti con pasti preparati nelle mense dei poveri e nelle strutture residenziali o offerti alle famiglie in difficoltà. Nel 2016 Roberto Abate ha incrementato il numero di supermercati coinvolti, includendo anche il nuovo superstore Famila di Siracusa, realizzato insieme a Costan. Un punto vendita dove efficienza e solidarietà si incontrano grazie alla scelta di banchi refrigerati all’avanguardia, che migliorano la shelf life delle referenze, mantenendo inalterate le proprietà nutritive e le qualità organolettiche dei cibi.

William Pagani, Group Marketing Director di Epta commenta: “Siamo molto orgogliosi di aver partecipato a questo importante progetto, che ci permette di dimostrare la nostra capacità di offrire sistemi di refrigerazione integrati in grado di soddisfare ogni esigenza della committenza, rispondendo, al contempo, agli obiettivi comunitari di lotta agli sprechi, in linea con la nostra strategia di diffondere una cultura del valore del cibo e della sua corretta conservazione, nel pieno rispetto delle norme igieniche e di sicurezza alimentare.

Certificazione BREEAM per IGD

“IGD – Immobiliare Grande Distribuzione SIIQ S.p.A., uno dei principali player in Italia nella proprietà e gestione di Centri Commerciali della Grande Distribuzione Organizzata e quotata sul segmento STAR di Borsa Italiana, rende noto che il Centro Commerciale Sarca ha ottenuto, dopo l’intervento di restyling, la certificazione ambientale BREEAM, fra i primi ad ottenerla in Italia su un Centro già in funzione. Questa certificazione rappresenta uno degli standard internazionali più importanti e riconosciuti per la sostenibilità ambientale degli edifici e si caratterizza per la particolare attenzione verso il miglioramento complessivo del benessere di chi li frequenta. La BREEAM al Centro Sarca, che si aggiunge alla certificazione ambientale UNI EN ISO 14001 ottenuta nel 2013, è stata raggiunta in virtù dell’attenzione alle istanze ambientali nella gestione del cantiere (con una significativa differenziazione dei rifiuti prodotti ed una particolare attenzione al loro smaltimento) e negli interventi effettuati sia internamente (il Centro è interamente illuminato con tecnologia LED) che esternamente (è possibile accedervi tramite una nuova ciclabile). Complessivamente, il Centro (inaugurato nel 2003) è stato sottoposto ad un restyling sia interno che esterno, in modo da poterlo adeguare alle esigenze di un visitatore sempre più attento alle novità, alla funzionalità ed al confort, per il quale l’attenzione all’ambiente rappresenta un plus significativo. Terminati alla fine del  2015, i lavori hanno permesso un miglioramento delle performance: un esempio è la crescita delle vendite degli operatori (+21,5% nei primi 5 mesi dell’anno rispetto allo stesso periodo del 2015). ‘L’ottenimento di questa certificazione è un passaggio significativo all’interno del percorso di sostenibilità che IGD ha intrapreso dal 2010 ed un obiettivo importante del nostro Piano di Sostenibilità 2015-2018. Testimonia un impegno verso la sostenibilità ambientale a 360 gradi, sia nella fase di realizzazione/restyling delle strutture che in quella gestionale. Questa certificazione, infatti, va di pari passo con il lavoro che stiamo svolgendo per certificare UNI EN ISO 14001 il 90% dei nostri Centri entro il 2018.’ ha commentato Roberto Zoia, Direttore Patrimonio e Sviluppo IGD SIIQ”. (Fonte: www.gruppoigd.it, “IGD SIIQ SPA ottiene la certificazione BREEAM per il Centro Sarca”, 1 luglio 2016).

San Benedetto: arriva a Milano la mostra che celebra i suoi 60 anni

Dopo il successo di Venezia presso gli spazi espositivi dell’Università Cà Foscari, la mostra “Un futuro che nasce da una grande storia”, con cui San Benedetto celebra il suo 60° compleanno, è approdata a Milano al Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia Leonardo da Vinci (dall’11 al 19 Giugno). In occasione dell’inaugurazione della mostra, il giornalista Nicola Porro ha “duettato” sul palco con Enrico Zoppas, Presidente e Amministratore Delegato di San Benedetto, alla presenza di Fiorenzo Galli, Direttore Generale del Museo della Scienza e della Tecnologia, Stefano Peccatori, Direttore di Mondadori Electa e Luca Masia autore del libro “Un lungo sorso di freschezza”, presentato per l’occasione.

La mostra

Il percorso espositivo è stato declinato in aree tematiche, sviluppate attraverso documenti, immagini e contributi video, che raccontano le vicende dell’Azienda veneta sin dalla sua nascita, a metà degli anni ‘50. Dall’innovazione intesa come valore alle grandi partnership internazionali che hanno resoCopertinaLibro San Benedetto player in tutto il mondo. Il materiale di repertorio in esposizione evidenzia l’impegno che da sempre l’Azienda mostra su più fronti: l’ambiente, l’innovazione, l’espansione internazionale, la comunicazione, l’attenzione continua per il consumatore.

Il libro

Durante l’evento inaugurale è stato riproposto agli ospiti milanesi il libro “Un lungo sorso di freschezza” edito da Mondadori, con testi di Luca Masia e prefazione di Ferruccio De Bortoli, che descrive la storia del più grande Gruppo Italiano nel settore delle bevande analcoliche.  Il libro valorizza documenti d’epoca alternandoli a immagini di attualità: segno di un’attitudine dell’Azienda ad essere sempre all’avanguardia nei sistemi di produzione e dei prodotti. Il concetto di lavoro, raccontato nei testi e nelle fotografie raccolte, viene esplicitato sottolineando in particolare il valore, l’impegno e la qualità delle persone che hanno fatto diventare San Benedetto l’Azienda di oggi.

Retail & Food Energy, una quarta edizione all’insegna del networking

Grande soddisfazione è stata espressa dai partecipanti alla quarta edizione di Retail & Food Energy, l’evento ideato e organizzato da IIR – Istituto Internazionale di Ricerca dedicato alla gestione dei piani di investimento energetico all’interno dei punti vendita.

L’appuntamento si è articolato in quattro sessioni parallele che hanno approfondito le tematiche relative al Retail & GDO Energy, Food Energy, Ho.Re.Ca. Energy e Fashion Energy.

Tanti e di peso gli appuntamenti che hanno animato la giornata di lavori e che hanno coinvolto circa 60 Speaker 17 Sponsor e 26 Media Partner.

La giornata ha visto il susseguirsi di importanti dibattiti, in aula e fuori, come l’Inspirational Speech relativo alla rivoluzione energetica di Greenpeace che si è svolto durante il VIP Lunch oppure il Talk Show sul palco dell’area espositiva che ha affrontato tematiche inerenti lo Store Design. Numerosi i contributi che hanno conquistato l’interesse della platea, come la testimonianza del Consorzio Melinda inerente le celle ipogee, oppure l’intervento di Epta che ha presentato Waterloop, l’unità condensante a ricircolo d’acqua perfettamente integrabile e modulabili in varie tipologie di store.

Inoltre, importanti spunti di confronto e riflessione sono emersi dalla tavola rotonda “Gas o No Gas?” che ha visto la partecipazione della Direzione Generale Clima ed Energia del Ministero dell’Ambiente che ha affrontato la regolamentazione dei nuovi F-Gas.

La premiazione

Istituto Internazionale di Ricerca, con il supporto di una giuria di esperti selezionati, ha indetto il primo Best Energy Manager Award valutando una serie di profili professionali che si sono contraddistinti per l’impegno e i risultati raggiunti nel settore realizzando progetti dall’alto valore di efficientamento energetico. Il premio è stato vinto da Jacopo Vaja Zurli, Energy Manager di AB Mauri, per i progetti realizzati presso lo stabilimento di Casteggio.

L’edizione 2016 ha visto il coinvolgimento di un Advisory Board, costituito da esperti autorevoli in ambito Energy del mondo Retail, Fashion e Ho.Re.Ca. Le aziende coinvolte sono: Ikea, F&B Autogrill Europe, Inres Coop, Carrefour, Oviesse.

Conad e Lagambiente firmano un protocollo e lanciano “Conad verso Natura”

Conad e Legambiente onlus hanno sottoscritto un protocollo d’intesa per sostenere di comune accordo l’agricoltura sostenibile, condividendo e contribuendo a implementare le filiere ad alto valore ambientale e, dunque, la qualità delle produzioni.
Conad ha deciso di avvalersi della collaborazione di Legambiente onlus per dare ulteriore impulso alle proprie iniziative finalizzate a valorizzare il patrimonio agroalimentare italiano e a tutelare le risorse ambientali. Un obiettivo che l’insegna si prefigge da tempo come dimostrano, ad esempio, la linea di eccellenze tipiche regionali Sapori&Dintorni, la provenienza nazionale del 100 per cento del latte e derivati, del pomodoro, di altri vegetali in scatola e del 95 per cento dell’ortofrutta e l’adesione ai progetti Energia a km 0, Fonti rinnovabili e efficienza energetica, Riciclare conviene promossa assieme a Tetra Pak .
Impegno forte dimostra Conad anche nei capitolati di fornitura, che, oltre a “disciplinare” le produzioni nella direzione richiesta, hanno un peso positivo nella lotta ai cambiamenti climatici, nella riduzione del ricorso alla chimica, nello sviluppo di un’economia rispettosa del ruolo di tutti gli attori delle diverse filiere.
Legambiente onlus, da parte sua, si è impegnata a segnalare le filiere che ritiene più interessanti per rafforzare l’offerta di prodotti a forte valenza ambientale e etica e a sostenere, ad esempio, il lancio della nuova marca Conad Verso Natura, in programma dopo l’estate.
«Nelle persone sta crescendo una forte sensibilità ai temi ambientali e sociali; perciò dobbiamo essere pronti a soddisfare questa nuova domanda valorizzando e dando forza all’agroalimentare sostenibile», ha sottolineato l’amministratore delegato di Conad Francesco Pugliese. «Il nostro Paese ha filiere ad alto valore, ma occorre che tutti gli attori – dalla produzione alla trasformazione e alla distribuzione – si assumano la responsabilità di essere imprese che fanno della sostenibilità una ragione di sviluppo, ma anche un vantaggio per le comunità e il sistema Italia. L’accordo con Legambiente non mancherà di contribuire allo sviluppo di un modello di economia rispettoso dell’ambiente e per valorizzare le produzioni locali di qualità».
«Il protocollo di intesa con Conad – ha dichiarato la presidente di Legambiente Rossella Muroni – è un importante progetto di sostenibilità e realizzarlo con la più grande organizzazione di cooperative di imprenditori della grande distribuzione è per noi un segnale molto positivo, perché potrà contribuire ad indirizzare le politiche di produzione di ampia parte del mercato. Investire in qualità sociale e ambientale significa, infatti, investire sul futuro mirando anche ad un ritorno economico diretto, per esempio adottando misure di risparmio energetico, ottenendo anche il rafforzamento in azienda della cultura della responsabilità e trasmettendo ai clienti il valore aggiunto dell’impegno civico e ambientale. In tal senso, particolare attenzione verrà data al tema dell’economia circolare, settore in crescita in Italia, grazie al quale, i “rifiuti” di qualcuno possono diventare “risorse” per qualcun altro».

Conad e Legambiente: obiettivi e strategie

Sulla marca Conad la collaborazione verterà sugli indirizzi produttivi, sulla responsabilità sociale e sulla lotta ai cambiamenti climatici. Le aree di lavoro condivise riguardano l’utilizzo di energia verde e l’autonomia energetica, l’utilizzo dell’acqua nelle coltivazioni, la collaborazione nell’ottimizzazione dell’uso degli imballaggi e nell’uso di materiali a basso impatto ambientale. Altri ambiti riguardano, in materia di allevamenti, il rispetto delle normative, il benessere animale, il divieto dell’uso di ormoni, la certificazione del processo produttivo – e il sostegno alle filiere ad alto valore, ad esempio i prodotti di Conad Percorso Qualità e Sapori&Dintorni.

Per quanto riguarda i punti di vendita, sarà sviluppata una strategia comune per migliorare l’efficienza energetica, organizzare sessione di formazione sulla direttiva Etichetta Energetica, confrontarsi sulle modalità per rendere sostenibile la mobilità dei clienti verso i punti di vendita, valorizzare l’uso di bio-shopper e shopper di plastica riciclata e lo sviluppo del consumo sostenibile degli altri materiali di consumo.

La collaborazione tra Conad e Legambiente verterà, infine, anche su alcuni eventi di valorizzazione delle produzioni locali di qualità, tra cui Ambasciatori del territorio e Orti in festa. Si tratta di campagne di comunicazione e progetti territoriali che hanno l’obiettivo di valorizzare le piccole economie locali.

Tetra Pak lancia il tappo 100% vegetale

Bio-based TwistCap

Un altro passo verso la realizzazione di confezioni completamente rinnovabili: lo ha annunciato Tetra Pak presentando il primo tappo di origine vegetale per confezioni gable top. È realizzato in polietilene ad alta densità (HDPE) derivato daIla canna da zucchero, ed è la versione di origine vegetale di TwistCap OSO 34. Nel 2013, l’azienda ha consegnato 1,1 miliardi di tappi di origine vegetale in tutto il mondo, un amento di oltre l’80% rispetto aIl’anno precedente.

 

+4% di materiale rinnovabile nella confezione

L’80% del materiale in un cartone Tetra Rex è rappresentato da cartone, ricavato dal legno, una fonte rinnovabile. Con l’introduzione del nuovo tappo di origine vegetale, il contenuto di materiale rinnovabile neIla confezione aumenta di un ulteriore 4%, contribuendo a migliorare ancora di più le prestazioni ambientali deIla confezione, senza compromettere la funzionalità o la riciclabilità.

«Il lancio di tappi di origine vegetale è stato apprezzato da clienti come Valio, un produttore lattiero-caseario finlandese, che è stato il primo a utilizzare la nuova versione di TwistCap OSO 34 per i suoi prodotti – ha dichiarato Christina Chester, Product Director per Tetra Pak -. Siamo davvero lieti che i clienti apprezzino il valore degli sforzi che compiamo per aiutarli a migliorare il loro profilo ambientale.”

I clienti Tetra Pak che usano il TwistCap OSO 34 standard possono facilmente passare ai tappi di origine vegetale senza ulteriori investimenti o modifiche aIle proprie macchine riempitrici esistenti.

Acqua Minerale San Benedetto celebra il suo 60° compleanno con una grande mostra

Acqua Minerale San Benedetto S.p.A., che nel 2016 taglia l’importante traguardo dei 60 anni, ha celebrato la ricorrenza presso i prestigiosi spazi espositivi dell’Università Cà Foscari, dove è stata inaugurata la mostra dedicata alla storia del Gruppo di Scorzé, dal titolo “Un futuro nato da una grande storia”. Grandissima la partecipazione da parte di autorità locali e nazionali che hanno voluto omaggiare l’Azienda e il suo Presidente, Enrico Zoppas, in un giorno così importante. La mostra, che sarà aperta al pubblico dall’11 al 16 maggio con ingresso gratuito e replicata dall’11 al 19 giugno a Milano, presso il Museo della Scienza e della Tecnologia, è stata concepita anche come un’occasione per documentare il successo di un’idea oltre che per ringraziare le persone che da 60 anni, con passione e impegno, costruiscono ogni giorno il futuro di San Benedetto.

Il percorso è stato declinato in aree tematiche, sviluppate attraverso documenti, immagini e contributi video, che raccontano le vicende dell’Azienda veneta sin dalla sua nascita, a metà degli anni ‘50. Dall’innovazione intesa come valore, che ha permesso la realizzazione di progetti all’avanguardia, alle grandi partnership internazionali, che hanno reso San Benedetto player in tutto il mondo. Il materiale di repertorio in esposizione evidenzia l’impegno che da sempre l’Azienda mostra su più fronti: l’ambiente, certificato dall’accordo con il Ministero dell’Ambiente; l’innovazione, tecnologica e di servizio, di prodotto e di processi produttivi; l’espansione internazionale cui si affiancano i continui investimenti in Italia; la comunicazione, come testimoniano le campagne pubblicitarie, in particolar modo l’ultima che ha per protagonista la super top model Cindy Crawford; l’attenzione continua per il consumatore che ha permesso a San Benedetto di interpretare e anticipare negli anni il cambio delle abitudini di consumo.

Presentazione LibroLa cerimonia d’inaugurazione è stata l’occasione per presentare “Un lungo sorso di freschezza”, il libro edito da Mondadori, creato per lasciare una testimonianza indelebile di un momento storico così importante per l’Azienda. Con i testi di Luca Masia e la prefazione di una firma d’eccellenza del giornalismo italiano, Ferruccio De Bortoli, la monografia, attraverso foto e materiali sapientemente recuperati dagli archivi, descrive la storia del più grande Gruppo Italiano nel settore delle bevande analcoliche. Un caso di successo dove, l’innovazione tecnologica e l’applicazione “precoce” dei principali strumenti di marketing strategico hanno consentito delle evoluzioni importanti del mercato, in primis quello del beverage analcolico,  ritenuto poco incline al cambiamento.

Il libro valorizza documenti d’epoca alternandoli ad immagini di attualità: segno di un’attitudine dell’Azienda ad essere sempre all’avanguardia nei sistemi di produzione e dei prodotti. Il concetto di lavoro, raccontato nei testi e nelle fotografie raccolte, viene esplicitato sottolineando in particolare il valore, l’impegno e la qualità delle persone che hanno fatto diventare San Benedetto l’Azienda di oggi.

L’evoluzione e la crescita costante, non hanno alterato la natura di San Benedetto e la propria componente valoriale: essere un’azienda familiare, legata al territorio e soprattutto attenta custode di una risorsa preziosa, l’acqua, che preserva grazie alla costante attenzione all’ambiente e alla sua tutela.

Fratelli Branca Distillerie avvia un programma di Yoga Coaching per i suoi dipendenti

Fratelli Branca Distillerie avvia un programma di Yoga Coaching studiato ad hoc per i suoi dipendenti. Il progetto è stato fortemente voluto da Niccolò Branca, Presidente e Amministratore Delegato dell’azienda, con l’obiettivo di offrire ai propri collaboratori un prezioso strumento per coltivare e sviluppare il proprio livello di auto consapevolezza.
La meditazione, disciplina che Niccolò Branca pratica da 24 anni, è infatti da sempre il filo conduttore della sua vita personale e professionale, come ha raccontato nel libro “Per fare un manager ci vuole un fiore. Come la meditazione ha cambiato me e l’azienda”, edito da Mondadori.
Per Branca, l’applicazione dei principi olistici all’organizzazione dell’impresa è diventato un vero e proprio modello organizzativo in cui l’azienda è concepita come una “rete”, un organismo vivente basato sul concetto di consapevolezza: nella produzione, nel rispetto dell’ambiente, delle persone, delle risorse, del profitto che genera prosperità collettiva.
Branca illustrerà il progetto e la sua visione dell’azienda nell’ambito del convegno “Il benessere dell’anima”, in programma dal 13 al 15 maggio a Rimini. Durante il suo intervento spiegherà perché implementare in azienda l’Economia della Consapevolezza può portare benefici significativi, primo fra tutti un ambiente di lavoro più sano, dove i vari elementi sono in relazione armoniosa tra di loro.
I programmi di Yoga sono stati studiati per Branca da Alessia Tanzi, consulente di strategia aziendale e insegnante di Kundalini Yoga, in modo da permettere ai partecipanti di ottenere benefici rapidi integrando un approccio di Yoga Coaching di gruppo alla pratica individuale, a casa o in ufficio. Sono pensati per uomini e donne d’azienda, vengono trasmessi attraverso un linguaggio a loro familiare e permettono di raggiungere i risultati in poco tempo: 5-10 minuti al giorno sono sufficienti. La disciplina del Kundalini Yoga si presta particolarmente alla pratica nel contesto lavorativo, poiché si differenzia dai tipi più diffusi di Yoga per la velocità della sua efficacia e perché è stato originariamente concepito per chi ha una vita piena di responsabilità e di sfide. Gli esercizi comprendono specifiche combinazioni di respiro, posture e movimenti, mantra e focalizzazione visiva o mentale e portano a forti benefici per lo stress management, l’aumento dell’energia, la motivazione e la realizzazione.

Dossier Efsa: Coop toglie 120 prodotti all’olio di palma dagli scaffali

Coop, a seguito della condanna dell’Efsa, Autorità per la sicurezza alimentare europea circa la presenza nell’olio di palma di “contaminanti da processo a base di glicerolo” che risulterebbero genotossici e cancerogeni, ha deciso di togliere dalla vendita 120 prodotti che contengono il grasso sotto accusa. Inoltre, coerentemente con il “principio di precauzione”, Coop ha sospeso la produzione dei prodotti a proprio marchio che contengono olio di palma, accelerando il processo di sostituzione di tale ingrediente con olio extravergine di oliva o olii monosemi.

Coop ha già sostituito l’olio di palma in oltre 100 prodotti a marchio Coop , come quelli delle linee destinati per bambini (la fascia più a rischio di sovraesposizione secondo l’Efsa) “Crescendo” e “Club 4-10”, i prodotti della linea “Viviverde” e la crema spalmabile Solidal Coop. I prossimi mesi vedranno la sostituzione dell’olio di palma nei rimanenti 120 prodotti private label.

In un comunicato e in un volantino già visto in alcuni punti vendita, l’insegna si scusa con i clienti e i soci “per le mancanze temporanee di alcuni prodotti. Coop tutela i consumatori applicando i concetti di corretta ed equilibrata alimentazione. L’odierna decisione di eliminare l’olio di palma rientra in queste scelte di fondo”.

Margarine e ‘dolci e torte’ sono le principali fonti di esposizione a tutte le sostanze secondo l’Efsa, che ha fissato una dose giornaliera tollerabile (DGT) di 0,8 microgrammi per chilogrammo di peso corporeo al giorno (µg/kg di peso corporeo/giorno) per le sostanze incriminate 3-MCPD e i suoi esteri degli acidi grassi sulla base delle evidenze che collegano questa sostanza a un danno d’organo nei test sugli animali, mentre “le informazioni tossicologiche sono troppo limitate per stabilire un livello di sicurezza per 2-MCPD”. L’organismo ricorda come “la stima della media e le esposizioni elevate al 3-MCPD di entrambe le forme per le fasce di età più bassa, adolescenti compresi (fino a 18 anni di età), superano la DGT e costituiscono un potenziale rischio per la salute”.

Giuseppe Allocca, Presidente dell’Unione Italiana per l’Olio di Palma Sostenibile, promotrice di una recente campagna di “difesa” del controverso ingrediente, e di cui fanno parte aziende “consumatrici” quali Ferrero, Unilever Italy Holdings, Nestlé Italiana e Unigrà, ha commento: “Fa piacere vedere che l’EFSA riconosce gli sforzi fatti fin qui dai produttori, a livello volontario, che si è tradotto in un deciso miglioramento dei processi di raffinazione con conseguente significativo abbattimento delle sostanze potenzialmente nocive. La recente indicazione dell’EFSA pone nuovi e più ambiziosi obiettivi e rappresenta un ulteriore stimolo al lavoro dell’industria alimentare nella ricerca e adozione di processi di raffinazione ancora più sicuri di tutti i grassi vegetali e animali, e, quindi, anche dell’olio di palma. Intendiamo proseguire con rinnovato impegno su questa strada”.

A seguito della la ministra della Salute Beatrice Lorenzin ha chiesto al Commissario europeo per la salute e la sicurezza alimentare Vytenis Andriukaitis una valutazione della questione nei gruppi tecnici competenti presso la Commissione, per considerare l’eventuale necessità di procedere all’adozione di misure, anche in via precauzionale, finalizzate alla tutela della salute dei cittadini europei.

Sacchetti per il pane 100% biodegradabili e compostabili: parola di U2

Sacchetti per il pane 100% biodegradabili e compostabili: ecco il nuovo impegno di U2 Supermercato, coerente con l’obiettivo salvaguardare l’ambiente.
Sacchetti dalla “doppia vita”: prima contenitori del pane acquistato durante la spesa e poi utili – in quanto  biodegradabili – per la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti organici (purché dal sacchetto venga eliminata l’etichetta adesiva del prezzo, non compostabile).
I sacchetti biodegradabili di U2 Supermercato, realizzati in collaborazione con la Taghleef Industries, presso lo stabilimento di San Giorgio di Nogaro (Friuli) che produce i film per imballaggio di alimenti NATIVIA®, sono ecosostenibili evolantini expo plexi multitasca certificati compostabili. Questa gamma di film è realizzata con bioplastiche derivate da fonti rinnovabili, che rispettano l’ambiente e offrono più opzioni a fine vita: incenerimento, riciclo e compostaggio. I nuovi sacchetti per il pane di U2 Supermercato infatti, se non utilizzati come contenitori per la raccolta dei rifiuti umidi, possono essere smaltiti insieme ai rifiuti organici.
Da sempre attento alla salvaguardia dell’ambiente, U2 Supermercato sostiene e promuove soluzioni e iniziative utili alla divulgazione di comportamenti e stili di vita eco attenti: con l’introduzione dei sacchetti per il pane in PLA 100% biodegradabili e compostabili, U2 compie, insieme ai propri clienti, un passo in più verso l’obiettivo di riduzione spreco. Come sostiene l’insegna dal 2014: “E’ Stupido Sprecare, è bello Scoprirlo”.

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