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Mareblu lancia il tonnetto striato certificato MSC

Mareblu lancia il tonno skipjack (tonnetto striato) certificato MSC Pesca Sostenibile, una referenza che rappresenta una grande novità per il mercato nazionale.
Infatti MSC è uno dei programmi di etichettatura e certificazione più importanti al mondo per la pesca sostenibile, che soddisfa i più alti standard e costituisce una garanzia e un riferimento per i consumatori che desiderano acquistare prodotti provenienti da pesca sostenibile.
Il nuovo tonno Mareblu MSC sarà a scaffale a partire dal mese di ottobre 2016.
“Ormai da diversi anni noi di Mareblu stiamo lavorando a un miglioramento costante delle nostre performance di sostenibilità, ottenendo sostanziali progressi in ogni ambito: dal monitoraggio delle attività a bordo dei nostri pescherecci e sui fornitori, alla tracciabilità del prodotto” – dichiara Matteo Scarpis, Direttore Generale Mareblu. “Oggi rilanciamo ulteriormente, introducendo in Italia una referenza di tonno certificata MSC Pesca Sostenibile. Questo è solo il primo passo di un percorso concreto di sostenibilità, la nostra ambizione è infatti lanciare altre referenze certificate già nel 2017, per arrivare entro il 2020 ad avere tutti i nostri prodotti Mareblu provenienti da pescherecci che rispettano gli standard MSC o che hanno intrapreso progetti di miglioramento della pesca (FIP, Fishery Improvement Projects) volti a raggiungere la certificazione”.

Spreco alimentare: Carrefour promuove la nuova legge

Anche Carrefour esprime il suo plauso per la legge contro lo spreco alimenatre, giudica grande alto di civiltrà e valido contributo in un percorso virtuoso che l’insegna ha da tempo intrapreso.
“Accogliamo con favore e soddisfazione – puntualizza infatti Flavia Marè, Responsabile Assicurazione qualità e coordinatrice CSR Carrefour Italia – l’approvazione della legge sugli sprechi alimentari che regolamenta e incentiva le buone pratiche relative alla gestione delle eccedenze. Riteniamo infatti la legge, così come strutturata in Italia, sia ad oggi il migliore esempio a livello europeo. Quella italiana infatti, rispetto a quella francese, è una legge basata sugli incentivi e sulla valorizzazione delle buone pratiche, sulla capacità di creare relazioni durature tra i soggetti coinvolti che tengono conto delle esigenze e capacità reciproche. In questo modo sarà sempre più possibile sviluppare reti virtuose di raccolta ed utilizzo delle eccedenze evitando obblighi e costrizioni formali che rischiano di creare flussi totali di difficile gestione di eccedenze alimentari verso le Onlus. Un tema, quello al centro della nuova legge, che da sempre coinvolge attivamente il Gruppo Carrefour nella continua ricerca di ridurre tutte le forme di spreco di risorse al fine di ottenere la massima efficienza con la minor influenza sull’ambiente. Carrefour Italia, in particolare, è proattivamente coinvolta in iniziative per combattere lo spreco del cibo attraverso attività di prevenzione alla creazione di eccedenze, attraverso un gruppo di lavoro espressamente dedicato alla revisione e miglioramento dei flussi aziendali, e di valorizzazione dei prodotti a rischio con attività quali il taglio prezzo dei prodotti prossimi alla scadenza o la la vendita della frutta matura per macedonie. Inoltre,  già da diversi anni ha attivato importanti partnership, prima tra tutte quelle con il Banco Alimentare, per consentire la raccolta delle eccedenze e la loro distribuzione alle persone in difficoltà economiche tramite enti presenti sul territorio dei punti di vendita”.
Il Gruppo Carrefour ha deciso di dedicare al tema della lotta allo spreco alimentare l’annuale iniziativa “La Grande Sfida dei Fornitori” che coinvolge i 650 fornitori di prodotti a marchio aziendale valorizzand le loro iniziative e buone pratiche su questo importante aspetto.

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Nestlé Vera arriva sugli scaffali con una nuova veste

Nestlé Vera, brand del Gruppo Sanpellegrino, si presenta sugli scaffali di tutta Italia con una veste rinnovata, in grado di esprimere al meglio l’identità e i valori del brand. Un nuovo logo, una nuova etichetta e nuovi pack per evidenziare origine e affidabilità del prodotto.

Protagonisti della nuova etichetta sono i tre valori chiave del brand: famiglia, qualità e sostenibilità. Attraverso nuovi visual e messaggi, Nestlé Vera racconta il suo gusto adatto a tutte le età e le sue caratteristiche di “amica” dei bambini, testimoniati anche dal riconoscimento ministeriale di acqua indicata per la preparazione degli alimenti dei lattanti, conferito all’acqua naturale proveniente dalla fonte “Naturae”[1], e di acqua indicata per l’alimentazione dei neonati e per la preparazione degli alimenti dei neonati per l’acqua naturale “In Bosco”[2]. Un sigillo che rende la gamma Nestlé Vera ideale per assicurare una corretta idratazione davvero a tutta la famiglia. La nuova etichetta garantisce maggiore visibilità anche all’impegno per la tutela dell’ambiente, grazie ai messaggi di sensibilizzazione che invitano i consumatori alla raccolta differenziata. Un’attenzione particolare è dedicata, sulle etichette e i fardelli da 6 bottiglie provenienti dalla fonte “Naturae”, al tema della riduzione dei combustibili fossili, totalmente azzerati presso il nuovo stabilimento di Castrocielo (FR) che utilizza il 100% di energia proveniente da fonti rinnovabili.

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Grande evidenza in etichetta è riservata all’indicazione della provenienza dell’acqua, che valorizza le qualità delle diverse fonti dalle quali sgorga l’acqua Nestlé Vera e il suo ’approccio multiregionale.

A caratterizzare fortemente la nuova etichetta è il legame con il Gruppo Nestlé, garanzia di qualità, origine e sicurezza del prodotto. Anche il nuovo logo, che vede un riequilibrio delle proporzioni, dedica uno spazio più evidente alla presenza del marchio Nestlé, mentre rimangono immutati gli elementi iconici che rappresentano l’identità di Nestlé Vera: l’acqua e la famiglia.

Nestlé Vera celebra, inoltre, i 150 anni di storia del Gruppo Nestlé con uno speciale logo dedicato all’importante anniversario presente sui fardelli di Nestlé Vera. Un’occasione straordinaria per celebrare un secolo e mezzo di qualità e benessere insieme ai consumatori che ogni giorno scelgono l’acqua Nestlé Vera per prendersi cura di sé della propria famiglia e che quotidianamente si affidano al Gruppo Nestlé, da 150 anni garanzia di qualità, affidabilità e innovazione.

Lidl sceglie: elettricità solo da fonti rinnovabili

Lidl Italia compie un importante passo in avanti in ambito green scegliendo un approvvigionamento elettrico derivante interamente da fonti rinnovabili.

La lungimirante conversione energetica dell’Insegna è iniziata nel 2015 e attualmente si riflette su tutte le pertinenze Lidl distribuite sul territorio italiano: dalla Direzione Generale di Arcole alle 10 Direzioni Regionali, toccando gli oltre 570 punti vendita. Grazie all’accordo contrattuale con C.V.A. Trading ed alla certificazione del GSE che attesta la provenienza da fonte rinnovabile dell’energia tramite il rilascio dei titoli di Garanzia di Origine, la Catena può affermare di contribuire allo sviluppo delle rinnovabili per un futuro sempre più ecosostenibile.

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Lidl Italia ha già dimostrato grande sensibilità in tema di sostenibilità ambientale ed efficientamento energetico nella realizzazione di punti vendita di nuova generazione in classe energetica A+, dotati di impianti fotovoltaici e costruiti con materiali altamente coibentanti.

La certificazione dei propri consumi di energia elettrica come provenienti interamente da fonti rinnovabili costituisce per Lidl Italia una scelta coerente con la propria politica energetica e con le misure di sostenibilità ambientale già intraprese poiché permette di limitare il proprio impatto sull’ambiente.

“Non è soltanto la quantità di energia consumata ad essere un dato rilevante, ma anche la fonte rappresenta un fattore decisivo per la tutela dell’ambiente” – dichiara Emilio Arduino, membro del CDA –  “Per questo Lidl Italia ha scelto una strategia energetica che punta sulle rinnovabili, che non pregiudichi le risorse naturali e possa contribuire a ridurre le emissioni di gas serra.”

L’obiettivo a lungo termine di Lidl Italia è di ridurre i consumi energetici attraverso la razionalizzazione dei processi aziendali, la sensibilizzazione dei collaboratori sui temi energetici e la gestione più attenta delle risorse. Per fare questo l’Azienda ha scelto di certificare il proprio Sistema di Gestione dell’Energia secondo i requisiti della norma ISO 50001 entro la fine del 2016.

Milkman lancia la “sua” logistica verde: veicoli elettrici e spedizioni intelligenti

Milkman, la startup italiana che (tramite l’omonima App) permette agli utenti di “personalizzare” le consegne, promuove la logistica “verde”.

Due le soluzioni adottate da Milkman per abbassare l’impatto di questo inarrestabile trend sull’ambiente: la prima è una flotta di veicoli elettrici, riconoscibili grazie al colore verde anice e al logo del “lattaio che corre”, già operativa sulle strade di Milano: prima città in cui il servizio è disponibile.

La seconda è la possibilità di consolidare le proprie consegne. Non tutti i pacchi, infatti, sono così urgenti da dover essere consegnati uno per uno. La App Milkman, tra le sue diverse funzionalità, permette all’utente di aspettare che tutti gli acquisti online siano arrivati in giacenza presso il magazzino della startup, per poi programmarne la consegna in un’unica soluzione, allo stesso prezzo, evitando che decine di furgoni entrino in città, spesso col vano di carico semi-vuoto.

Chi è Milkman
Niente servizio di portineria? Meglio non ricevere pachi personali sul posto di lavoro? Dire basta agli avvisi di mancata consegna? Ci pensa Milkman e lo fa grazie alla “armi” della nuova tecnologia. Raccogliendo, cioè, in una sorta di “nuvola” fisica gli acquisti e consegnandoli a qualsiasi ora: in giornata o la sera, in fasce orarie scelte dall’utente, fino a 60 minuti.

Come funziona Milkman
Basta registrarsi per creare un indirizzo Milkman e indicarlo sempre come indirizzo di consegna al momento del check-out dalla sessione di shopping online. Non appena Milkman riceve la merce ordinata, invia una notifica al cliente sullo smartphone. La app comunica inoltre, attraverso notifica “push” con accuratezza crescente, l’esatto momento in cui avverrà la consegna.
A partire da euro 1,90. Il servizio è attivo dal lunedì al venerdì (presto anche il sabato) fino alle 22:00.

 

Agras Pet Foods pubblica il suo primo bilancio di sostenibilità

Agras Pet Foods, azienda italiana leader nel settore pet food con i marchi Schesir, ADoC, Stuzzy e Dreesy, ha reso disponibile il suo primo bilancio di sostenibilità. Si tratta di un’iniziativa pressoché inedita, che nasce dall’attenzione dell’Azienda verso la sostenibilità in tutte le sue accezioni.

Crediamo che l’uso sostenibile delle risorse consumate dall’azienda nei propri processi sia un obiettivo non solo etico, ma anche economico” – sottolinea Pietro Molteni, Amministratore Delegato di Agras Pet Foods nella lettera di accompagnamento. “Abbiamo voluto evidenziare, in particolare, l’impegno per la conservazione delle risorse naturali, che da anni è tra i nostri obiettivi principali, perché se sfruttiamo le risorse naturali senza pensare al futuro mettiamo a rischio la produzione stessa dei nostri prodotti e, dunque, il futuro della nostra azienda”.

Un impegno forte che si allinea con l’orizzonte valoriale dei nuovi consumatori, come ben dimostra l’”Osservatorio Nazionale sullo stile di vita sostenibile” (marzo 2016), promosso da LifeGate in collaborazione con Eumetra Monterosa. Dallo studio emerge infatti che il 62% degli italiani dichiara un forte interesse per la sostenibilità. Inoltre, il 45% è disponibile a spendere di più per un acquisto sostenibile e, tra le motivazioni che spingono a fare scelte sostenibili, figura nel 94% dei casi l’amore per gli animali.

Queste informazioni sono ulteriormente avvalorate dalle rilevazioni di mercato, che segnalano come i proprietari dei circa 14,4 milioni di cani e gatti censiti in Italia siano sempre più attenti alla salute e al benessere dei loro animali; un atteggiamento che all’atto dell’acquisto si traduce nella preferenza per gli alimenti di alta qualità e ad alto contenuto di funzionalità, considerati i più idonei a garantire al pet una dieta sana ed equilibrata.

I temi caldi

Il bilancio di sostenibilità di Agras Pet Foods ha il pregio di affrontare in modo chiaro e puntuale le criticità più note del mercato globale del pet food:

  • Provenienza delle materie prime: tutto il pesce, e in particolare il tonno utilizzato nella preparazione dei prodotti, proviene da pesca sostenibile. I tonnetti appartengono a specie non sovrasfruttate (Bonito e Skipjack) che raggiungono più rapidamente la maturità riproduttiva. Inoltre, Agras Pet Foods ha ottenuto la certificazione MSC (Marine Stewardship Council) sulla sostenibilità delle attività di pesca, considerata la più autorevole a livello mondiale.
  • Fornitori: selezionati e confermati nel tempo sulla scorta di oggettive credenziali qualitative e in conformità a codici etici e alle normative sulla sicurezza e salute del personale impiegato sia direttamente sia presso i subfornitori.
  • Supply chain: nel 2015 Agras Pet Foods è intervenuta riducendo l’approvvigionamento dai Paesi lontani e ripartendo le produzioni su fornitori europei, così da accorciare la supply chain e contemporaneamente avvicinarsi all’obiettivo aziendale di spostare la logistica su rotaia.
  • Attenzione all’impatto ambientale: dal 2014, Agras Pet Foods monitora la propria carbon footprint e lavora attivamente alla realizzazione di un packaging a “zero emissioni”. L’Azienda, inoltre, in collaborazione con AzzeroCO2, ha attivato iniziative di compensazione dell’anidride carbonica rilasciata dalla produzione dei cartoncini.

Obiettivi 2016

Per l’anno in corso, Agras Pet Foods individua tre direttrici di miglioramento delle performance aziendali di sostenibilità. Il primo obiettivo consiste nell’aumento della quantità di merci movimentata su rotaia, sia in entrata che in uscita. L’Azienda, inoltre, intende ottenere un’ulteriore riduzione del packaging utilizzato nel confezionamento dei prodotti. Il terzo obiettivo consiste nell’incrementare la quantità di materiale da riciclo e riciclabile impiegato nei supporti di comunicazione stampati

 

 

 

 

 

Angry Birds: dal grande schermo alla limited edition di Issima

Angry Birds, il film già campione d’incassi (tratto dall’omonimo videogico), ha appena debuttato sul grande schermo. Ed ecco che, a fare da corollario a questo exploit, Levissima propone una sua personale interpretazione, vestendo Issima, la bottiglietta di acqua minerale pensata per i più piccoli, con nuove etichette dedicate al trio dei protagonisti. I famosi “pennuti arrabbiati”, trasformati dalla matita di Francesca Natale in veri e propri personaggi 3D, diventano quindi i nuovi eroi dei più giovani. Alla limited edition è abbinato un concorso che permette ai giovani fan di Angry Birds di vincere con modalità instant win un tablet ASUS o partecipare all’estrazione per trascorrere due notti per quattro persone all’Holiday Club nel parco divertimenti Activity Park Angry Birds Gran Canaria, per immergersi completamente nel mondo del famoso videogioco.

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L’arrabbiatissimo trio

Tre i personaggi scelti per Issima: Chuck, l’uccello giallo che parla più velocemente di qualsiasi altro esemplare sull’isola, Bomb, il volatile nero pronto ad esplodere quando è troppo sotto pressione o colto di sorpresa, e Red, il vero eroe della storia che, imparando a gestire la propria rabbia, salva l’intera comunità degli uccelli dagli inganni di malvagi maialini verdi, colpevoli di aver sottratto le loro uova.

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Il concorso

Fino al 31 dicembre 2016, dunque, acquistando una bottiglietta formato borraccia di Levissima, i giovani fan di Angry Birds avranno la possibilità di vincere dei bellissimi premi. Il consumatore che, strappando il sigillo di garanzia dalla bottiglietta, troverà la scritta “Hai vinto”, porterà a casa un tablet ASUS. E chi non avrà vinto, ma vorrà tentare comunque la fortuna, potrà partecipare a un’estrazione finale per immergersi a 360° nel mondo di Angry Birds trascorrendo due notti per quattro persone nel parco divertimenti Activity Park Angry Birds Gran Canaria, nel sud della Spagna.

Food waste: Epta e Gruppo Abate insieme per recuperare le eccedenze

Food waste,  le cifre sono da paura e panico: ben 88 milioni di tonnellate. A tanto ammonta, infatti, lo spreco alimentare annuo degli Stati membri dell’Unione Europe. E ciò comporta una perdita stimata di 143 miliardi di euro. A dirlo è una recente ricerca di FUSIONS, progetto finanziato dall’European Commission Framework Programme 7.

Serve muoversi. E in fretta. Per questo, in linea con gli obiettivi di Sviluppo Sostenibile adottati dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite nel Settembre scorso, il traguardo fissato dall’UE è dimezzare entro il 2030 i rifiuti alimentari pro capite della Grande Distribuzione e dei nuclei domestici, che insieme generano circa il 60% degli sprechi.

Epta e Gruppo Abate

Nel nostro Paese, lo scorso marzo, è stata approvata alla Camera la Legge anti spreco (si attende il passaggio al Senato), che favorisce il recupero delle eccedenze, prevede che anche gli enti pubblici, e non solo le onlus, potranno essere considerati “soggetti donatori” e stabilisce (in virtù di un emendamento) che si potranno donare anche i cibi e farmaci con etichette sbagliate, purché le irregolarità non riguardino la data di scadenza del prodotto o l’indicazione di sostanze che provocano allergie e intolleranze.

Nel nostro paese, sensibile al tem, ci si è mossi per limitare il food waste e le sue ricadute economico-sociali.

Bene lo stestimonia l’accordo tra Epta con il suo marchio Costan e il Gruppo Roberto Abate, associato a Selex, che dal 2015 combatte lo spreco alimentare donando tutte le eccedenze ai bisognosi grazie ad un accordo con Banco Alimentare. I prodotti, in prevalenza freschi, vengono ritirati nei punti vendita e distribuiti agli assistiti con pasti preparati nelle mense dei poveri e nelle strutture residenziali o offerti alle famiglie in difficoltà. Nel 2016 Roberto Abate ha incrementato il numero di supermercati coinvolti, includendo anche il nuovo superstore Famila di Siracusa, realizzato insieme a Costan. Un punto vendita dove efficienza e solidarietà si incontrano grazie alla scelta di banchi refrigerati all’avanguardia, che migliorano la shelf life delle referenze, mantenendo inalterate le proprietà nutritive e le qualità organolettiche dei cibi.

William Pagani, Group Marketing Director di Epta commenta: “Siamo molto orgogliosi di aver partecipato a questo importante progetto, che ci permette di dimostrare la nostra capacità di offrire sistemi di refrigerazione integrati in grado di soddisfare ogni esigenza della committenza, rispondendo, al contempo, agli obiettivi comunitari di lotta agli sprechi, in linea con la nostra strategia di diffondere una cultura del valore del cibo e della sua corretta conservazione, nel pieno rispetto delle norme igieniche e di sicurezza alimentare.

Certificazione BREEAM per IGD

“IGD – Immobiliare Grande Distribuzione SIIQ S.p.A., uno dei principali player in Italia nella proprietà e gestione di Centri Commerciali della Grande Distribuzione Organizzata e quotata sul segmento STAR di Borsa Italiana, rende noto che il Centro Commerciale Sarca ha ottenuto, dopo l’intervento di restyling, la certificazione ambientale BREEAM, fra i primi ad ottenerla in Italia su un Centro già in funzione. Questa certificazione rappresenta uno degli standard internazionali più importanti e riconosciuti per la sostenibilità ambientale degli edifici e si caratterizza per la particolare attenzione verso il miglioramento complessivo del benessere di chi li frequenta. La BREEAM al Centro Sarca, che si aggiunge alla certificazione ambientale UNI EN ISO 14001 ottenuta nel 2013, è stata raggiunta in virtù dell’attenzione alle istanze ambientali nella gestione del cantiere (con una significativa differenziazione dei rifiuti prodotti ed una particolare attenzione al loro smaltimento) e negli interventi effettuati sia internamente (il Centro è interamente illuminato con tecnologia LED) che esternamente (è possibile accedervi tramite una nuova ciclabile). Complessivamente, il Centro (inaugurato nel 2003) è stato sottoposto ad un restyling sia interno che esterno, in modo da poterlo adeguare alle esigenze di un visitatore sempre più attento alle novità, alla funzionalità ed al confort, per il quale l’attenzione all’ambiente rappresenta un plus significativo. Terminati alla fine del  2015, i lavori hanno permesso un miglioramento delle performance: un esempio è la crescita delle vendite degli operatori (+21,5% nei primi 5 mesi dell’anno rispetto allo stesso periodo del 2015). ‘L’ottenimento di questa certificazione è un passaggio significativo all’interno del percorso di sostenibilità che IGD ha intrapreso dal 2010 ed un obiettivo importante del nostro Piano di Sostenibilità 2015-2018. Testimonia un impegno verso la sostenibilità ambientale a 360 gradi, sia nella fase di realizzazione/restyling delle strutture che in quella gestionale. Questa certificazione, infatti, va di pari passo con il lavoro che stiamo svolgendo per certificare UNI EN ISO 14001 il 90% dei nostri Centri entro il 2018.’ ha commentato Roberto Zoia, Direttore Patrimonio e Sviluppo IGD SIIQ”. (Fonte: www.gruppoigd.it, “IGD SIIQ SPA ottiene la certificazione BREEAM per il Centro Sarca”, 1 luglio 2016).

San Benedetto: arriva a Milano la mostra che celebra i suoi 60 anni

Dopo il successo di Venezia presso gli spazi espositivi dell’Università Cà Foscari, la mostra “Un futuro che nasce da una grande storia”, con cui San Benedetto celebra il suo 60° compleanno, è approdata a Milano al Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia Leonardo da Vinci (dall’11 al 19 Giugno). In occasione dell’inaugurazione della mostra, il giornalista Nicola Porro ha “duettato” sul palco con Enrico Zoppas, Presidente e Amministratore Delegato di San Benedetto, alla presenza di Fiorenzo Galli, Direttore Generale del Museo della Scienza e della Tecnologia, Stefano Peccatori, Direttore di Mondadori Electa e Luca Masia autore del libro “Un lungo sorso di freschezza”, presentato per l’occasione.

La mostra

Il percorso espositivo è stato declinato in aree tematiche, sviluppate attraverso documenti, immagini e contributi video, che raccontano le vicende dell’Azienda veneta sin dalla sua nascita, a metà degli anni ‘50. Dall’innovazione intesa come valore alle grandi partnership internazionali che hanno resoCopertinaLibro San Benedetto player in tutto il mondo. Il materiale di repertorio in esposizione evidenzia l’impegno che da sempre l’Azienda mostra su più fronti: l’ambiente, l’innovazione, l’espansione internazionale, la comunicazione, l’attenzione continua per il consumatore.

Il libro

Durante l’evento inaugurale è stato riproposto agli ospiti milanesi il libro “Un lungo sorso di freschezza” edito da Mondadori, con testi di Luca Masia e prefazione di Ferruccio De Bortoli, che descrive la storia del più grande Gruppo Italiano nel settore delle bevande analcoliche.  Il libro valorizza documenti d’epoca alternandoli a immagini di attualità: segno di un’attitudine dell’Azienda ad essere sempre all’avanguardia nei sistemi di produzione e dei prodotti. Il concetto di lavoro, raccontato nei testi e nelle fotografie raccolte, viene esplicitato sottolineando in particolare il valore, l’impegno e la qualità delle persone che hanno fatto diventare San Benedetto l’Azienda di oggi.

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