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Anna Muzio

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Sei tendenze che stanno trasformando il mercato globale, secondo Mintel

Quale sarà il futuro dei consumi globali? Una domanda da un milione di dollari, in realtà molti di più, cui cerca di rispondere la società di ricerche di mercato Mintel che ha rivelato sei tendenze chiave che avranno un impatto sulle industrie e sui mercati di tutto il mondo, identificando come si svilupperanno nei prossimi anni.

Nel 2019 e oltre, il panorama globale dei consumi evolverà come mai prima, spinto da temi quali individualità, sostenibilità e benessere, comodità e connettività vissuta nella sua doppia anima di creatrice di valore e di drammatiche dipendenze.

Nella fotogallery i sei trend con i commenti di Simon Moriarty, direttore di Trends EMEA.

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Settimane del commercio equo Fairtrade, al via dal 13 al 28 ottobre

Una maggiore convenienza nell’acquisto dei prodotti equsolidali, in vista di una loro maggiore diffusione e conoscenza da parte del consumatore: è questo il senso delle Settimane Fairtrade, che tornano quest’anno dal 13 al 28 ottobre.

Al motto “Fai la spesa cambia il mondo”, migliaia di consumatori potranno beneficiare di promozioni e iniziative speciali in centinaia di supermercati e ipermercati di tutto il territorio nazionale per acquistare prodotti “giusti”, che rispettano i diritti dei lavoratori nei Paesi in via di sviluppo e sono ottenuti con pratiche ambientali sostenibili. Lo assicura Fairtrade, il Marchio internazionale del commercio equo.
Grazie a Fairtrade, infatti, i contadini e i lavoratori ricevono per il loro raccolto un prezzo minimo tale da coprire i costi medi di una produzione sostenibile, il cosiddetto Prezzo minimo Fairtrade. Inoltre, viene corrisposto loro il pagamento di un margine di guadagno aggiuntivo, il Premio Fairtrade, per sostenere progetti di sviluppo democraticamente decisi dalle comunità. Si tratta ad esempio di programmi sociali, sanitari, di salvaguardia dell’ambiente o di miglioramento della produzione.
Caffè, banane, zucchero, cacao e molto altro ancora. La scelta dei prodotti è molto ampia e riguarda sia prodotti alimentari sia prodotti non food, tutti ottenuti nel rispetto dei diritti dei lavoratori.
Una ricerca di mercato Nielsen, presentata lo scorso maggio, conferma che il 29% del campione intervistato tende ad acquistare sempre di più i prodotti del commercio equo (con una crescita di 6 punti percentuali rispetto ad una analoga indagine svolta nel 2014), e che in generale, le persone tendono a comprare con maggiore frequenza i prodotti “etici” all’interno dei punti vendita tradizionali: supermercati, ipermercati, discount e negozi al dettaglio.

Settore immmobiliare, nel mondo investimenti per 1800 miliardi di dollari (+18%)

Si continua a investire nell’immobiliare, con una crescita a due cifre: 18 punti percentuali, per la precisione, che hanno permesso di toccare il nuovo record di 1.800 miliardi di dollari nei 12 mesi precedenti giugno 2018. Lo ha stabilito “Winning in Growth Cities”, il rapporto annuale pubblicato da Cushman & Wakefield che analizza l’attività di investimento nel settore degli immobili commerciali e classifica le città in base alla loro capacità di attrarre capitali.

 

Londra supersexy per gli investitori, New York esce dalla Top 5, Milano prima in Italia

Se New York si conferma la città con il mercato immobiliare più importante al mondo, seguita da Los Angeles e Londra, una Parigi in forte ascesa al quarto posto e Hong Kong, tra gli investitori internazionali è Londra la città più attraente, mentre New York scivola dal secondo al sesto posto della classifica, risentendo dei prezzi elevati, del dollaro forte e di una domanda locale molto competitiva e dinamica.

Tra le top 10 per investimenti globali figurano sei città degli Stati Uniti, due città europee e due asiatiche. Nonostante l’incertezza politica sull’esito della Brexit, Londra si è confermata il mercato più importante in Europa, grazie in particolare ad alcune transazioni che hanno riguardato spazi direzionali di alto profilo. Per la nona volta in 10 anni, la capitale britannica si conferma la città con più appeal per gli investimenti internazionali nel mercato immobiliare. Gli investitori asiatici, con un aumento dei volumi delle transazioni a Londra del 47% su base annua, hanno raggiunto quota 10,9 miliardi di dollari, rappresentando la fonte più importante di investimenti cross-border nella città britannica, con investimenti quasi esclusivamente concentrati negli spazi direzionali: il settore attrae infatti una quota di mercato del 94% dei flussi di investimenti della regione APAC diretti verso Londra.

Il mercato asiatico più forte è Hong Kong, in crescita del 68% rispetto al 2017, che scala tre posizioni diventando la prima città della regione a entrare nella top 5 mondiale da tre anni a questa parte. L’attività di investimento nelle città asiatiche rimane in gran parte prerogativa di capitali domestici, nonostante la quota di mercato degli investitori regionali sia aumentata rispetto all’anno precedente.

L’Europa ha ben quattro città su cinque nella top 5 delle città con maggiore appeal per i capitali internazionali, con Parigi e Amsterdam che si confermano al terzo e quarto posto per il secondo anno consecutivo, mentre Madrid entra per la prima volta nella top 5 dal 2009. L’unica città tedesca nella top 10 è Berlino, in controtendenza rispetto al 2017, quando la Germania, con tre città in classifica, aveva ottenuto il migliore risultato di sempre. Le città tedesche, comunque, continuano a registrare una domanda molto vivace, che conferma il loro buon posizionamento nella top 25 delle città con maggiore appeal per gli investitori cross-border.

Milano, il principale mercato di investimenti immobiliari in Italia, pur non rientrando nelle top location per volumi a livello gobale, si conferma tra i target degli investitori per il 2018/2019 sia per uffici, retail e logistica, settori tradizionali, sia per settori “alternativi” con particolare attenzione al settore alberghiero e al segmento dello “student housing”. Tutte le categorie di investitori guardano con interesse all’Italia con strategie e target diversi, e Milano rappresenta sicuramente la città “gateway” di questo mercato.

 

Buone prospettive se…

Dando uno sguardo globale, l’incremento degli investimenti dunque va attribuito principalmente all’Asia, sia come provenienza dei capitali sia come destinazione degli investimenti. In questo continente gli investimenti hanno rappresentano il 52% del totale e il 45% di quelli cross-border è da attribuire agli acquirenti asiatici.

“Non si registrano flessioni nei capitali destinati al mercato immobiliare in tutte le aree geografiche e per tutti i profili di rischio. Stiamo invece assistendo a un incremento dell’attività nel settore immobiliare da parte di numerosi investitori, che stanno perfezionando le proprie strategie di investimento per consentire una maggior flessibilità rispetto alla diversificazione dell’offerta e dei margini di rischio – ha detto Carlo Barel di Sant’Albano, responsabile Global Capital Markets di Cushman & Wakefield – . Questi sono i fattori chiave da cui dipenderà la potenziale crescita dei volumi anche nel prossimo anno; se il contesto resterà invariato, il prossimo anno potrebbe registrarsi una crescita del 2% rispetto ai livelli attuali. Sarà determinante in tal senso l’attività da parte di capitali globali, anche se gli investitori dovranno monitorare con attenzione i cambiamenti strutturali nel mercato occupazionale, per individuare in anticipo opportunità e sfide.”

David Hutchings, responsabile Investment Strategy, EMEA Capital Markets di Cushman & Wakefield, autore del rapporto, ha commentato: “Ci sono chiari e, a detta di molti, crescenti rischi nel contesto macroeconomico. Tuttavia, pochi sono i segnali che indicano la fine dell’attuale ciclo di mercato o che si stia profilando all’orizzonte una recessione. L’inflazione si sta rivelando una minaccia meno grave di quanto si temesse e la crescita economica rimane costante. Tuttavia, basteranno segnali d’allarme sul fronte dei prezzi per confermare la politica di stretta monetaria delle banche centrali nella maggior parte dei settori, confermando di conseguenza il lento ma continuo aumento nei tassi di interesse e la riduzione della liquidità generata dal Quantitative Easing. Ciò che potrebbe cambiare il prossimo anno è il potenziale aumento dell’offerta: alcuni investitori infatti cambieranno strategia e proveranno a monetizzare, altri sentiranno gli effetti dell’aumento del costo del denaro e avranno necessità di raccogliere capitali, mentre sempre più investitori cercheranno partner per progetti di investimento e sviluppo.”

 

Chiquita si fa rosa per aiutare la ricerca sul tumore al seno

Sensibilizzare circa la prevenzione del tumore al senso e aiutare la ricerca: con questo obiettivo a ottobre, tradizionale mese della prevenzione per questa patologia, duecento milioni di banane Chiquita in tutto il mondo si vestiranno di rosa.

Con milioni di nuovi casi ogni anno, il cancro al seno èil tumore piùcomune tra le donne in tutto il mondo, rappresenta infatti il 28% delle neoplasie femminili (rapporto Aiom-Airtum – “I numeri del cancro in Italia 2017”).
La banana èuno dei frutti piùpopolari al mondo e viene consumata in varie modalitàquasi ogni giorno. “È lo spuntino ideale per giovani e meno giovani ed èpresente in quasi ogni famiglia. Ed èproprio per questo che abbiamo deciso di cambiare colore al Bollino Blu. Sfruttiamo questa presenza così capillare e la mettiamo al servizio di una buona causa, accendendo i riflettori sul cancro al seno per riaffermare l’importanza della prevenzione e di uno stile di vita equilibrato e sano” spiega Bettina Stier Scatamachia, Global Marketing Director dell’azienda.

 

Sensibilizzazione su tre fronti
Chiquita ha messo in campo diverse azioni e partnership per sensibilizzare sul tema del cancro al seno, in tutti i Paesi, dagli Stati Uniti all’Europa. Il suo sostegno alla causa si focalizza in tre aree differenti: finanziare la ricerca per trovare una cura, aumentare la consapevolezza sull’importanza della diagnosi precoce e promuovere il benessere generale accompagnato a uno stile di vita attivo e da una corretta alimentazione per aiutare la prevenzione.
La campagna prevede una pianificazione adv attiva a partire dal 15 ottobre nei digital totem di Milano a cura di Armando Testa e vede inoltre il coinvolgimento di Chiara Maci in qualità di ambassador Chiquita.

Ammanchi in Gdo: Asda adotta la soluzione Shrink Managment as a Service di Tyco

Ammanchi, antico problema della Gdo cui oggi grazie alla tecnologia cloud è possibile dare risposte concrete: ad esempio Asda, insegna britannica, ha deciso di adottare in tutti i suoi 642 punti vendita la soluzione Sensormatic Shrink Management as a Service di Tyco Retail Solutions che garantisce visibilità sui sistemi antitaccheggio (EAS) e di loss prevention.

Sensormatic SMaaS è un servizio basato sul cloud di Google che consente la gestione dei dispositivi e offre analisi predittive per controllare gli ammanchi, indirizzando al contempo le principali cause che li determinano. Con dashboard di facile navigazione, la soluzione aiuta a interpretare i dati permettendo ai retailer di individuare anticipatamente i problemi e prendere decisioni aziendali migliori.

L’implementazione di SMaaS per Asda fa parte di una più ampia strategia quinquennale che uno dei principali retailer britannici sta attuando con Tyco Retail Solutions al fine di ammodernare le sue soluzioni EAS e il suo ecosistema di tagging, nonché migliorare il sistema di segnalazione e di alert sul punto vendita. Utilizzando SMaaS, gli esperti di prevenzione degli ammanchi di Asda ricevono notifiche automatiche basate sulle eccezioni in tempo reale per individuare con maggior facilità eventuali problemi che richiedono un’attenzione immediata. Adottando misure preventive, Asda può iniziare a razionalizzare le attività, assicurando il futuro dei propri investimenti con iniziative mirate a centralizzazione dei processi di gestione, ottimizzazione del personale sul punto vendita e identificazione di possibili gap formativi.

“Grazie ai sistemi EAS ora disponiamo di nuove informazioni e di una gestione centralizzata che rendono più efficienti le nostre apparecchiature antitaccheggio e ci consentono di concentrare i nostri sforzi e gestire in modo più proattivo i nostri 642 punti vendita. Il vero vantaggio sarà realizzato quando potremo agire in modo predittivo per supportare i nostri punti vendita con il nuovo livello di visibilità garantito da SMaaS” ha detto Andrew Rees, senior manager Asset Protection di Asda.

 

Analisi puntuale

Sensormatic Shrink Management as a Service fornisce un quadro chiaro delle attività nei singoli punti vendita, per zona, regione e persino a livello d’impresa per isolare i dati e confrontare le metriche relative alle prestazioni. La mappa della criminalità organizzata nel retail, ad esempio, fornisce ai rivenditori informazioni sull’attività ORC in un’area geografica specifica, tenendo conto degli allarmi per la rilevazione di fogli di metallo e dispositivi jammer. Identifica i gruppi di negozi che hanno subito lo stesso evento ORC, consentendo ai retailer di effettuare analisi per prendere decisioni proattive e misure preventive.

Questo servizio innovativo contribuisce alla riduzione degli ammanchi e a una migliore operatività delle apparecchiature. Minimizzando i tempi di inattività, gli esperti in prevenzione degli ammanchi possono ridurre i tempi di gestione di sistemi e dispositivi e dedicare più tempo e risorse al miglioramento della store performance e dell’assistenza al cliente.

Pagamenti senza portafogli, Bennet diventa partner di Google Pay

Si potrà pagare anche nei punti vendita Bennet con Google Pay, il sistema che permette di gestire le carte di credito/debito direttamente nell’Account Google, consentendo di pagare in sicurezza su app e siti web in tutti i punti vendita e negozi che supportano i pagamenti contactless e su tutte le property Google (inclusi Google Play e YouTube).

Con la nuova app Google Pay, gli utenti Android possono infatti effettuare pagamenti in pochi secondi. La app è compatibile con dispositivi dotati di sistema operativo Android (Android 5+) e con smartwatch Wear OS, dotati di tecnologia NFC.

Nei negozi e nei punti vendita lo smartphone diventa un vero e proprio portafoglio. Per iniziare è sufficiente scaricare l’app Google Pay e aggiungere una carta di credito, di debito o prepagata emessa da una qualsiasi delle banche supportate. Gli utenti possono attivare il servizio anche direttamente nell’app di mobile banking della propria banca.

Al momento di pagare basterà attivare lo schermo del telefono e appoggiarlo al terminale per effettuare il pagamento contactless, grazie alla tecnologia Near Field Communication (NFC).

“Continua la nostra attenzione verso l’innovazione, in particolare con Google Pay diamo la possibilità ai nostri clienti di rendere ancora più veloce la spesa, semplificando il momento del pagamento” commentano dalla sede di Bennet.

Esselunga lancia l’e-commerce anche a Roma

Al via anche a Roma: sa lunedì 8 ottobre il servizio di e-commerce di Esselunga, Esselungaacasa, è disponibile anche in alcune zone della città di Roma.

i romani possono registrarsi sul sito www.esselungaacasa.it oppure sull’app Esselunga online e inoltrare i primi ordini. Il contributo di consegna è gratuito per tutti i nuovi registrati. Inizialmente il servizio sarà aperto solo su alcune zone centrali della città: Pinciano, Flaminio, Villa Borghese, Nomentano e Tiburtino, ma sarà nei prossimi mesi esteso a tutta la capitale

La consegna della spesa avviene direttamente al piano dell’ abitazione e può essere prenotata già dal giorno successivo all’inoltro dell’ordine in fasce orarie di due ore, dalle 15 alle 23. Successivamente la consegna sarà disponibile anche in mattinata.

La spesa viene trasportata in furgoni gialli di ultima generazione Euro 6 “vestiti” Esselunga e a temperatura differenziata (per surgelati e fresco) in modo da garantire uno scrupoloso rispetto della catena del freddo. L’attenzione per l’ambiente è massima: ogni furgone con le spese di EsselungaaCasa equivale a 30 auto in meno in giro per le strade di Roma. Le spese sono inoltre confezionate in sacchetti composti all’80% di plastica riciclata.

Sono oltre 15.000 i prodotti tra cui scegliere, dai freschissimi come la carne, il pesce, la frutta e la verdura, il pane fresco, i piatti pronti di gastronomia ai surgelati, i prodotti alimentari confezionati, un ricco assortimento di vini, i detersivi, ai prodotti di profumeria e igiene personale usufruendo delle stesse promozioni dei negozi.

Ogni prodotto in assortimento è accompagnato da una scheda informativa che contiene tutte le indicazioni presenti in etichetta: caratteristiche, ingredienti, valori nutrizionali, origine per la frutta e verdura, tracciabilità per la carne e il pesce e presenza di eventuali allergeni.

Il sito Esselungaacasa.it è ricco di contenuti: centinaia di ricette con gli ingredienti necessari per la loro preparazione che si possono acquistare direttamente, un’area dedicata ai prodotti biologici con un assortimento di oltre 600 articoli esclusivamente con certificazione biologica, e oltre mille prodotti per i vegani, integrali, free from senza lattosio o glutine.

I clienti possono scegliere tra una vasta gamma di promozioni a loro dedicate. Il contributo di consegna pari a 7,90 euro (6,90 euro per ordini superiori ai 110 euro) si azzera o si riduce all’acquisto di determinati articoli evidenziati, che cambiano ogni 15 giorni.

Anche l’attenzione per il sociale è massima: il contributo è gratuito per i disabili e scontato per gli over 70. Il sito è inoltre accessibile attraverso tecnologia Screenrider ai clienti non vedenti e ipovedenti.

Consilia cresce ancora, +12,8% nei primi mesi otto mesi del 2018

I prodotti a marchio del distributore Consilia sono sempre più apprezzati dai consumatori italiani e hanno visto una crescita a due cifre nel periodo compreso tra gennaio e agosto del 2018, aumentando del 12,8%. Nei primi otto mesi del 2018 invece il trend delle private label negli Iper e Super ha fatto registrare in Italia un +2,4%. I dati emergono dall’analisi periodica condotta dalla La Business Intelligence istituita all’interno del Consorzio SUN – Supermercati Uniti Nazionali che associa Italgros, Gruppo Gabrielli, Alfi (Gulliver), Cadoro e Gros Gruppo Romano Supermercati che ha analizzato l’andamento del trend delle vendite sulla base dei dati di Iri.

L’analisi intrena ha anche evidenziato quali sono stati i prodotti più gettonati, confrontati con il dato nazionale (di seguito riportato tra parentesi). Le bevande a marchio Consilia sono aumentate 14% (-0,9%); il freddo del 6,6% (+0,6%); il Fresco del 12,9% (7%); la Drogheria Alimentare del 16,4% (1,4%); l’Ortofrutta del 13,3 (4,9%); la Cura Persona del 10,1% (-0,6%); la Cura Casa del 6,8% (-3,4%) e il Pet Care del 12,7% (-1,4%).

Nel solo mese di agosto il trend delle vendite dei prodotti a marchio Consilia è stato pari a 7,7% contro il 2,1% reigistrato a lievello complessivo. Lo scenario dei consumi a ottobre, secondo le rilevazioni Nielsen evidenzia che ad agosto 2018 la quota della Marca del Distributore rimane stabile al 18,7%.

“Consilia continua a mantenere trend di crescita considerevoli ben superiori a quelli della media italiana – ha detto Stefano Rango, direttore generale del consorzio SUN – . Il dato di sintesi evidenzia in maniera eloquente la validità delle scelte strategiche del management Consilia che hanno permesso la realizzazione di linee di prodotto che hanno trovato un ampio consenso tra i consumatori che riconoscono un importante mix tra prezzo e qualità percepita. Inoltre in questo periodo abbiamo deciso di intensificare ulteriormente la promozione dei nostri prodotti con la sponsorizzazione del reality tv Grande Fratello Vip. I concorrenti della “casa” avranno a disposizione i prodotti Consilia”.

Bilancio di condivisione: Nova Coop punta sui giovani

Presenza sul territorio, impegno con i giovani per l’inclusione e l’avviamento al lavoro, progettualitàin nuovi settori di servizio al consumatore, sviluppo e attenzione alle persone, siano clienti o soci, e riduzione dell’impatto ambientale: sono questi i principali impegni e risultati raggiunti che emergono dal Bilancio di Condivisione 2017, edizione annuale del Bilancio di Sostenibilita di Nova Coop giunto alla IX edizione.

Nova Coop intende mettere le nuove generazioni al centro delle sfide dei prossimi anni coinvolgendo i giovani in un processo di inclusione e partecipazione e trasformandoli in protagonisti attivi e ambasciatori di temi quali la sostenibilita, l’eticità, la responsabilità sociale, la legalitàe l’innovazione nella loro vita professionale e personale.

Per questo il Bilancio di Condivisione èstato presentato in una sala piena di giovani, in rappresentanza di 36.858 tra ragazzi e ragazze coinvolti nei progetti promossi dalla Cooperativa nel 2017.

I progetti di Nova Coop rivolti ai giovani sono:

Coop Academy Percorso di coinvolgimento organizzato in collaborazione con la Cooperativa Proteina sul territorio piemontese con l’obiettivo di sostenere i giovani rafforzando le loro competenze formali e informali attraverso la partecipazione a progetti sfidanti. Il progetto coinvolge i territori di Alessandria, Tortona (Al), Novara, Verbania (Crevoladossola/Gravellona Toce), Biella, Settimo Torinese (To), Beinasco (To), Chieri (To), Canavese (To), Vercelli (Università del Piemonte Orientale).

Bella Meta Gruppo di giovani tra i 16 e 23 anni nato per dare continuitàall’esperienza dei campi estivi organizzati in collaborazione con Libera e condividere idee, progetti, e iniziative dedicati ai temi della legalità, della lotta alle mafie e al caporalato.

Educazione al Consumo Consapevole È la proposta articolata in laboratori e percorsi didattici attraverso cui Nova Coop mira a rendere i consumatori del futuro piùconsapevoli delle implicazioni legate all’alimentazione, della provenienza dei prodotti e del loro impatto a livello globale o di temi quali legalitàe lotta allo spreco. Nel 2017 sono state realizzate 787 iniziative che hanno coinvolto 16.630 ragazzi afferenti a 860 classi di 280 scuole in 142 comuni. Sono stati 16 i progetti speciali che hanno interessato 2.084 giovani di 106 classi.

#100 volti contro lo spreco Progetto speciale che si inserisce nell’ambito delle iniziative di Educazione al Consumo Consapevole, coinvolge studenti delle scuole superiori nella produzione di video tematici contro lo spreco alimentare, uno dei valori fondanti per Nova Coop.

Project Management  Ispirando la propria organizzazione aziendale al Project Management, sistema gestionale dei processi orientato ai risultati, Nova Coop ha coinvolto nella discussione interna i dipendenti più giovani invitandoli a esprimersi su temi specifici. Il seminario da cui è nato il confronto ha dato vita a nuovi progetti e all’implementazione di quelli già avviati. Ne èun esempio il superstore, format particolarmente innovativo di via Botticelli a Torino, che apriràa fine novembre e che èstato co-progettato insieme ai giovani dipendenti della Cooperativa.

Welfare e borse di studio Nel 2017 Nova Coop ha messo in palio 110 borse di studio in favore dei figli dei dipendenti.

Nel 2017 la Cooperativa ha superato il miliardo di ricavi e si èconfermata, per la terza volta consecutiva, l’insegna piùconveniente nei territori in cui opera, principalmente in Piemonte. L’impegno di Nova Coop, nel 2017, si è tradotto in 5.800.000 euro investiti in iniziative in favore dei Soci, in 6.950.000 euro di iniziative a favore del territorio, in oltre 4 milioni di euro di merce donata alle Onlus del territorio (+ 13% rispetto al 2016). Sul versante della sostenibilità ambientale la cooperativa ha incrementato la quota di raccolta differenziata portandola all’84% (82% nel 2016) e recuperando 9.098 tonnellate di rifiuti sulle 10.892 complessivamente prodotte e ha ridotto del 5,1% i consumi di energia elettrica.

La politica di welfare ha generato un risparmio di 1 milione di euro per i dipendenti e i loro familiari. Un risultato raggiunto grazie allo sconto del 5% su ogni spesa effettuata, alla concessione di tre buoni sconto del 10% all’anno, l’assegnazione di 110 borse di studio per un valore complessivo di 50.000 euro per i figli dei dipendenti, il micro-prestito personale fino a 3.000 euro e a una serie di convenzioni. A questo si aggiungono le 14.800 ore di formazione in materia di sicurezza dei luoghi di lavoro.

“Parlare di valore condiviso per un’impresa cooperativa come Nova Coop ha diverse accezioni. Il valore generato dall’attivitàcaratteristica di Nova Coop èun valore realmente condiviso con moltissimi interlocutori: i dipendenti, cui viene offerta una buona occupazione in un’impresa sana; i Soci e i clienti, che possono accedere a prodotti, beni e servizi di buona qualitàad un giusto prezzo; i fornitori, che trovano in Nova Coop un partner commerciale con cui confrontarsi e la societànel suo complesso – ha detto il presidente di Nova Coop Ernesto Dalle Rive – . Da questo Bilancio di Condivisione, oltre ai positivi dati economici, emergono le sfide su molti fronti della cooperazione che intendiamo affrontare valorizzando l’apporto del mondo giovanile. Rispetto alle nuove generazioni abbiamo anche la responsabilità di trasmettere, così come l’abbiamo ricevuta, una cooperativa solida, in grado di rispondere al meglio alle esigenze di mercato.”

Come Amazon: in Uk Waitrose consegna la spesa nel frigo, quando il cliente è fuori casa

È proprio il re della consegna del futuro Amazon, che negli Stati Uniti testa le soluzioni più bizzarre e poi sei mesi dopo ecco le vediamo arrivare anche da noi, nel Vecchio Continente, come nulla fosse. La compagnia di Bezos sembra specializzarsi, oltre che nelle soluzioni più avanzate (i droni ad esempio quando pochi sapevano perfino cosa fossero) anche nell’infrangere i tabù. Uno di questi è l’inviolabilità della casa. Lasciare le chiavi ad uno sconosciuto sembrava una follia solo due anni fa. Ora si fa, eccome. Abbiamo già parlato di Edeka, che ha proposto il servizio in Germania. E ora arriva Waitrose, insegna britannica, è la prima nel Regno Unito a proporre il servizio.

Inizialmente in fase di test per sondare la domanda, il nuovo servizio, che si chiama ‘While You’re Away’, partirà con 100 clienti situati nell’area di consegna del suo centro di sviluppo digitale a Coulsdon, nel sud di Londra.

Utilizzando la serratura intelligente di Yale, il cliente dà accesso a un driver Waitrose impostando un codice di accesso temporaneo che viene inviato tramite un’app sicura. Il codice viene quindi inviato al dispositivo del conducente al momento della prenotazione della spesa e viene eliminato una volta conclusa la consegna.

Il fattorino si premurrà di riporre gli articoli freschi o surgelati nel frigorifero, e lascerà altri generi alimentari sul tavolo della cucina o nel luogo indicato dal cliente. L’intera consegna verrà filmata da una microcamera indossata sul petto dal conducente (con buona pace di sindacati e braccialetti), con il video disponibile su richiesta per il cliente il giorno lavorativo successivo.

Per ora c’è un ordine minimo di 25 sterline (28,43 euro) e sei ordini dato il numero limitato di clienti coinvolti in questa fase.

Se la sperimentazione avrà esito positivo, Waitrose & Partners prevede di rendere disponibile il servizio a più di 1.000 clienti nella primavera del 2019.

“C’è una crescente richiesta da parte dei nostri clienti di rendere lo shopping con noi ancora più comodo nell’adattarsi al loro stile di vita frenetico – da detto Archie Mason, responsabile dello sviluppo del business di Waitrose & Partners -. Piuttosto che aspettare una consegna o impiegare tempo per mettere tutto via, il servizio offre ai clienti la possibilitò di usare quel tempo in modo diverso, come cucinare e mangiare il cibo che hanno comprato”.

“Collaborare con Waitrose & Partners per sviluppare il primo servizio di consegna a domicilio nel Regno Unito è una premessa entusiasmante per Yale, poiché cerchiamo di capire in che modo i prodotti intelligenti possono migliorare la vita quotidiana e proteggere la tua casa. La nostra eredità e priorità è nella sicurezza, ma le tecnologie con le quali stiamo lavorando ora ci consentono anche di collaborare con aziende come Waitrose per sviluppare servizi adatti alla vita moderna” ha detto Nigel Fisher, Managing Director di Yale UK.

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