Obiettivo quota 100: Pam local accelera lo sviluppo prevedendo un serie di inaugurazioni nelle maggiori città italiane. Solo nel mese di settembre sono infatti previste otto nuove aperture a Bologna, Padova, Milano, Roma e Torino. I nuovi negozi andranno a rafforzare una rete già consolidata nelle principali città del Nord e Centro Italia in cui l’attenzione ai nuovi trend e il crescente bisogno di praticità potranno trovare risposta concreta.
Praticità, comodità e convenienza sono infatti le tre caratteristiche distintive del format che, unite alla qualità dell’offerta Pam Panorama e all’orario di apertura prolungato, contraddistinguono l’offerta di Pam local. In store di soli 250 metri quadri, sono disponibili oltre 3.500 prodotti che rispondono alle esigenze di tutti i consumatori: dai prodotti base, utili nella quotidianità, alle referenze più ricercate in linea con gli ultimi trend (bio, Veg&Veg, etnico), fino ad una selezione di freschi tra cui spiccano le eccellenze IGP e DOP della gastronomia italiana.
Il ricco assortimento di Pam local è in continuo sviluppo e, tra le ultime novità, è possibile trovare anche un’ampia offerta di prodotti integrali e ricchi di fibre: dai biscotti alle fette biscottate e cereali per la prima colazione, alle farine per preparare dolci e lievitati, al pane a cassetta, fino alla pasta, al riso e ad una selezione di cereali.
“In tutte e cinque le città, il format Pam local è presente da tempo ed è stato accolto con entusiasmo dagli abitanti che riconoscono nella nostra missione un’idea semplice ma essenziale: la possibilità di fare una spesa facile, comoda e veloce – dice Andrea Zoratti, Direttore Divisione Prossimità di Pam local. – Come dimostra questa nuova e importante tranche di aperture, il nostro obiettivo è quello di offrire un servizio di qualità, pensato per soddisfare le esigenze di spesa di tutti, incrementando, allo stesso tempo, la nostra presenza sul territorio”.
Anna Muzio
Pam Local, otto nuove aperture in cinque città a settembre
Back to School (and to Work) all’insegna di autococcole e promozioni
È stata una vacanze poco rigenerante e probabilmente anche troppo breve (quale non lo è?) quella di metà degli italiani, che affrontano il trauma da rientro e l’inevitabile Back to School. DoveConviene, piattaforma leader di servizi di drive to store e shopper marketing che guida il percorso di acquisto nei punti vendita fisici di 30 milioni di consumatori nel mondo, ha realizzato un sondaggio per capire come gli italiani stiano o abbiano vissuto il rientro dalle vacanze, e come i genitori affrontino le spese del back to school.
Finite le ferie, il ritorno alla quotidianità rimane un momento difficile da affrontare anche perché per la metà degli italiani (50%) le vacanze non sono state sufficienti per rigenerarsi ed eliminare lo stress. C’è anche chi però si sente riposato (24%) o chi dichiara di esserlo abbastanza, affermando che sono solo i primi giorni di rientro a essere i più impegnativi (25%).
Il trauma da rientro insomma pesa. E le strategie messe in atto per superarlo sono varie. Se nel 2017 il mantra era concentrarsi sulla pianificazione del lavoro e iniziare a strutturare al meglio fin da subito tutte le attività quotidiane (era la risposta di un italiano su quattro), quest’anno l’organizzazione retrocede (20%) per lasciare spazio all’idea di approfittare del proprio tempo libero e dei ritmi ancora soft per stare con amici e famiglia (46%). C’è poi chi si è “coccolato” togliendosi sfizi (16%), programmando subito nuovi week end e gite fuori porta (14%) e pianificando acquisti (10%). In media con il trend del 2017 anche chi ha deciso per rimedi pragmatici, come rientrare a metà settimana per una partenza più tranquilla (11%).
Voglia di cambiamento: cambio stagione e accessori per la casa cima agli acquisti
Concentrarsi sugli acquisti permette di svagarsi, pensando ad altro oltre al lavoro e allo stress da rientro. Le attenzioni sono rivolte principalmente al cambio di stagione con acquisti di capi di abbigliamento e scarpe (70%) o a tutti gli articoli per rendere la propria casa ancora più accogliente (35%). Non ci si dimentica nemmeno delle ultime novità per quanto riguarda l’elettronica ne dell’acquisto di libri per svagare la mente (17%). In ascesa rispetto al 2017 (1%) anche l’acquisto di corsi per l’autunno (14%) per dimostrare attenzione verso se stessi e il proprio tempo libero fin da subito.
Per il Back to School è caccia all’offerta
Con calma e cautela: è l’approccio dei genitori italiani che devono affrontare le spese del ritorno sui banchi di scuola. Se il 66% dei genitori non ha ancora acquistato tutto l’occorrente, la maggior parte ha già iniziato a prepararsi agli acquisti consultando le offerte (69%) principalmente sullo smartphone (68%). Il mobile si conferma il tool primario per la ricerca delle informazioni, ma gli store fisici rimangono il luogo d’eccellenza per gli acquisti (78%). Le previsioni di spesa, esclusi i libri, sembrano essere piuttosto moderate e in linea con lo scorso anno senza particolari rincari: tra i 100 e i 200 euro per il 79% degli italiani (vs il 76% del 2017) e tra i 200 e i 300 euro per il 15% (vs il 14% del 2017). Solo un 3% (vs il 10% del 2017) prevede di spendere più di 300 euro.
Alla survey, lanciata da DoveConviene, hanno partecipato 1000 maggiorenni, distribuiti in tutta Italia: Nord (42%), Sud (36%) e Centro (22%). Il campione è rappresentato in prevalenza da utenti donne (61%) rispetto agli uomini (39%) e ha coinvolto principalmente la fascia 41-60 (44%) e la fascia 32-40 (30%) seguita dalla fascia 26-31 (13%).
Un nuovo U2 Supermercato apre a Torino
È inserito nel suggestivo contesto di Cascina Fossata il nuovo U2 Supermercato che debutta oggi, mercoledì 12 settembre, in via Fossata angolo via Sospello a Torino.
Nel punto vendita, che si estende su un’area di 900 metri quadri, i cittadini potranno trovare i reparti gastronomia, macelleria e pescheria servite, l’ortofrutta sfusa e la panetteria self – service. Inoltre presso l’U2 Supermercato di via Fossata è disponibile il servizio Wi-fi gratuito e la postazione per ricaricare il cellulare, un ampio parcheggio coperto di oltre 80 posti per fare la spesa in tutta comodità, con sei postazioni per la ricarica delle auto elettriche.
E per festeggiare l’apertura del nuovo supermercato, fino a domenica 16 settembre i clienti riceveranno in omaggio una pratica shopper firmata U2 Supermercato e 6 euro in buoni spesa.
In via Fossata sono disponibili oltre 7.500 referenze tra le quali 300 di gastronomia/panetteria, 300 di ortofrutta, 250 di carne e pesce, un vasto assortimento di latticini (800 referenze), surgelati (450 referenze), scatolame (3.700 referenze) e prodotti non food (1.900 referenze). I clienti potranno scegliere tra i prodotti esclusivi firmati da Unes: il Viaggiator Goloso, U! Confronta e Risparmia, la linea ecologica per la casa Green Oasis, oltre ai prodotti di marca industriale.
Come da tradizione per l’insegna, anche il nuovo supermercato aderisce alla formula Every Day Low Price di U2 Supermercato che coniuga la qualità dell’assortimento con una linea prezzi competitiva e un approccio controcorrente: non realizza promozioni, non stampa né distribuisce volantini promozionali, non ha un programma di fidelizzazione con tessere a punti o simili contribuendo così ad un minor impatto ambientale e ad una spesa più consapevole.
L’attenzione verso l’ambiente e la sostenibilità sono del resto caratteristiche fondamentali del punto vendita che propone borse in TNT riutilizzabili e sacchetti interamente biodegradabili e compostabili, oltre a confezioni d’acqua senza il tradizionale imballo in plastica che permette di risparmiare ogni anno più di 300 camion di plastica da smaltire.
Il supermercato ha sei casse e 34 addetti ed è aperto 7 giorni su 7 dalle 8 alle 21.
L’olio Sagra più classico ora è anche in formato spray
Piacerà ai gourmet appassionati di cucina la novità Sagra, storico marchio italiano di olio sempre attento all’innovazione, che propone sugli scaffali della Gdo il suo best seller, l’Extra Vergine Il Classico, nel nuovo formato spray. Obiettivo: trasformare il tradizionale “filo d’olio” in una nuvola leggera in grado di donare ai cibi un condimento delicato e uniforme.
Proprio per il suo gusto delicato, frutto di una accurata modulazione delle note di amaro e piccante, calibrati con straordinaria sapienza dai master blender Sagra, l’Olio Extra Vergine di Oliva Il Classico è particolarmente apprezzato dai consumatori, adatto per cotture brevi e condimenti leggeri. Da questa versatilità è nata l’idea della versione spray, che lo rende disponibile anche nei momenti come i pic-nic, le scampagnate e in generale nelle occasioni in cui un contenitore più pratico e meno ingombrante ne facilita l’utilizzo rispetto alla classica bottiglia di vetro.
L’innovativo spray Sagra si caratterizza per una grande versatilità, grazie infatti al suo moderno erogatore è possibile calibrare in modo molto efficace la quantità di prodotto da irrorare sui cibi, garantendo una nebulizzazione precisa e mirata. Inoltre, il pack in alluminio garantisce una conservazione ottimale del prodotto e una resistenza superiore agli urti.
Il nuovo packaging in formato spray permette una varietà di utilizzi più ampia rispetto alla classica bottiglia e un’esaltazione del sapore senza precedenti.
Rinascente estende il personal concierge su WeChat e punta a un miliardo di cinesi
Obiettivo Cina, e per affronatre il mercato cinese Rinascente punta ancora sulla tecnologia: dopo il successo di On Demand, il servizio di instant messaging che consente di cercare nel flagship di Milano i prodotti richiesti e a spedirli ovunque desideri il cliente, l’insegna presenta WeChat On Demand. L’obiettivo èestendere il servizio di personal concierge, lanciato quasi un anno fa sul canale WhatsApp, anche alla piattaforma WeChat. Stiamo parlando di numeri da capaogiro: un miliardo di utenti attivi al mese in Cina, di cui l’83% fa acquisti on line.
“I clienti stranieri rappresentano circa il 50% del totale fatturato di Rinascente – spiega Pierluigi Cocchini, Amministratore Delegato Rinascente -. In particolare quelli di nazionalitàcinese sono i primi nel ranking delle top nationalities. Lo scontrino medio èdi circa 250 euro ed èin continua crescita e solo in questa prima metàdell’anno si contano piùdi 275 mila loro transazioni. Con il riposizionamento del nostro Department Store verso il lusso accessibile, il nostro pubblico si è arricchito e diversificato. L’introduzione del servizio WeChat On Demand dimostra come Rinascente non sia solo il luogo dove vivere un’esperienza di shopping unica e gratificante, ma sia anche una realtà impegnata quotidianamente a intercettare le esigenze di tutti i target e a superarne le aspettative.”
La fruizione del nuovo servizio èla stessa di On Demand, ma mentre WhatsApp viene utilizzato dal cliente per inoltrare la propria richiesta e ricevere le informazioni necessarie per effettuare l’acquisto, WeChat offre un’esperienza più: viene infatti impiegato da Rinascente anche per condividere informazioni e promozioni. Rappresenta quindi un ulteriore passo verso una relazione omnichannel, intesa come capacità di interagire con il cliente utilizzando tutti i canali disponibili: fisici e digitali.
Partner del progetto è Digital Retex, trusted partner di Tencent, gruppo cinese leader globale nell’innovazione digitale, che nel 2011 ha lanciato WeChat. L’azienda è speicalizzata nella gestione nelle azioni necessarie per portare brand europei in Cina, facendo leva sulle potenzialità della piattaforma. Il nuovo servizio viene quindi comunicato attraverso engagement digitale e in store, tramite totem touch screen e QRcode. Sul punto vendita sono inoltre presenti sei concierge di nazionalità cinese per facilitare l’onboarding del progetto.
Il nuovo servizio viene quindi comunicato attraverso engagement digitale e in store, tramite totem touch screen e QRcode. Sul punto vendita sono inoltre presenti sei concierge di nazionalità cinese per facilitare
Rinascente conferma dunque la volontàdi ampliare il concetto di customer care e di estendere sempre piùi propri orizzonti internazionali.
Aperture domenicali: “inaccettabili” le proposte di legge per Ancd Conad
Posizioni sempre più divise sulle aperture domenicali dopo l’accelerazione dichiarata dal ministro dello Sviluppo Economico, Luigi Di Maio che ha dichiarato l’approvazione “sicuramente entro l’anno” di una legge che impone lo stop nei fine settimana e nei festivi a centri commerciali, con delle turnazioni e l’orario che non sarà più liberalizzato.
Una posizione netta è stata espressa da Ancd Conad, che in una nota parla di “una proposta totalmente insensata e disancorata dalla realtà e dai bisogni reali dei consumatori e del mondo produttivo”.
Oltre a “limitare fortemente la libertà di impresa, la concorrenza e la libertà di scelta dei consumatori riportando il Paese indietro di diversi anni”, ci sarebbero ricadute negative sui consumi e sul Pil., ma anche sukl’ocupazione, con 50mila posti di lavoro a rischio come ha affermato il presidente Conad Francesco Pugliese a La7.
Sarebbero circa 19,5 milioni gli italiani che approfittano dei giorni festivi per fare acquisti, mentre gli occupati della Gdo sono attualmente circa 450 mila addetti, a cui vanno aggiunti quelli dell’indotto. “Stupisce, anzi, che in un momento di grandi difficoltà economiche le organizzazioni a tutela dei lavoratori non mostrino preoccupazione a fronte di una proposta che mette a rischio migliaia di posti di lavoro” continua la nota.
Altro elemento di criticità riguarda la possibilità, prevista nelle proposte di legge, di affidare alle Regioni il compito di regolamentare orari e giorni di chiusura, che avrebbe come diretta conseguenza quella di peggiorare un quadro normativo già frammentato, e che già oggi costituisce uno dei principali ostacoli allo sviluppo economico del nostro Paese.
Grande beneficiario di una norma di questo ripo sarebbeto i Big dell’e-commerce che riceverebbero “uno straordinario regalo”.
Contro questa decisione per noi inaccettabile – conclude la nota – poiché priva di buon senso e concepita al di fuori delle logiche di sviluppo ci opporremo in tutte le sedi, fino ad arrivare, se sarà necessario, alla Corte di Giustizia dell’Unione Europea”.
Commentando i dati stagnanti Istat sul commercio al dettaglio relativi al mese di luglio 2018 anche il Presidente di Federdistribuzione, Claudio Gradara, ha sottolienato come “Le vendite al dettaglio mostrano due facce completamente diverse: da un lato l’e-commerce che continua a svilupparsi a due cifre, dall’altro il commercio tradizionale che arranca. In questo scenario, alterato in termini concorrenziali a favore delle vendite on line che non sono sottoposte a vincoli su promozioni e sottocosto che invece limitano il dettaglio off line, si ricomincia a discutere su ulteriori freni al commercio fisico, come potrebbero essere le eventuali chiusure domenicali e festive dei negozi. Un’impostazione che non tiene conto della reale situazione in cui versa il commercio facendo un ulteriore regalo all’e-commerce, che toglie servizio ai consumatori e che avrà inevitabili impatti in termini occupazionali e di minori consumi”.
Rapporto Coop 2018, crescono le diseguaglianze e impattano sui consumi
Ripresa sì, ma iniqua, incostante, difficoltosa. È la prima e principale evidenza del Rapporto Coop 2018, come sempre ricchissimo di spunti, dati e suggestioni sulle tendenze dei consumi in Italia. Ne parleremo nelle prossime settimane, ma ci sembrava giusto partire proprio da questo dato, il più generale ma che tanto impatto ha poi sulla vita di tutti i giorni e sui consumi di milioni di persone. Perché il fatto che la forbice tra ricchi e poveri si allarghi, non solo tra Paesi ma anche all’interno degli stessi, è gravido di conseguenze.
[Not a valid template]Chiare le richieste alla politica, cui si chiede di aiutare le famiglie tramite politiche di sostegno al reddito e all’occupazione. Netta contrarietà è stata espressa contro l’aumento dell’IVA, che colpirebbe indistintamente tutti i consumi, anche quelli in calo delle fasce più deboli. Richiesta a Di Maio di aprire un tavolo sulla questione delle aperture (“se no rischiamo di cadere in un Far West dove ogni Regione vara una legge regionale diversa”) E massima attenzione ai temi della legalità (a partire dal caporalato) e dell’ambiente (“siamo stati gli unici a prendere impegni per ridurre l’inquinamento da plastica del mare nella Ue, aspettiamo gli altri”).
Marco Pedroni nell’intervista ci spiega come Coop ha deciso di affrontare questo mercato, rimanendo ferma sulle sue posizioni. Non è un mistero che la maggiore cooperativa nazionale stia soffrendo (vedi Coop ancora in testa nel 2017, 13,4 miliardi nel retail Gdo (+2,6%)) ma, come ha ricordato Stefano Bassi presidente Ancc-Coop durante la conferenza, “siamo una cooperativa e, per nostra struttura e proprietà, abbiamo obiettivi di redditività diversi da una società per azioni”).
La versione integrale del Rapporto Coop 2018 è scaricabile su http://www.italiani.coop
PepsiCo annuncia che la metà delle bottiglie in Europa sarà riciclata entro il 2030
PepsiCo intende raggiungere l’uso del 50% di plastica riciclata (rPET) nelle sue bottiglie entro il 2030 in tutta l’Unione Europea, con uno step intermedio del 45% entro il 2025. Così facendo, l’azienda aumenterà di oltre tre volte la quantità di plastica riciclata utilizzata, che equivale a più di 50.000 tonnellate di rPET.
L’annuncio arriva a supporto della campagna di impegni su base volontaria lanciata dalla Commissione Europea che promuove il riutilizzo della plastica, per assicurare che entro il 2025 nel mercato dell’Unione Europea vengano usate almeno 10 milioni di tonnellate di plastica riciclata per realizzare nuovi prodotti. L’impegno coprirà tutti i Paesi che dovrebbero essere membri dell’Unione Europea entro il 2025, coinvolgendo tutti i brand di bevande in PET del gruppo (il materiale più usato nella realizzazione delle bottiglie), inclusi Pepsi, Pepsi MAX, 7Up, Tropicana e Naked. L’obiettivo si applicherà alle operazioni di Beverage di PepsiCo, incluse le società di proprietà e quelle in franchising.
L’obiettivo rientra nella più ampia visione globale di “Performance with Purpose” di PepsiCo, che tende a progettare il 100% delle sue confezioni in modo tale da essere riciclabili, compostabili o biodegradabili e ridurre l’impatto di carbonio entro il 2025. La società stima che attualmente il 90% delle sue confezioni di bevande in tutto il mondo sia completamente riciclabile.
PepsiCo è già un fondamentale utilizzatore di plastica riciclata per uso alimentare (rPET) nell’UE, avendo fatto ricorso a circa il 13% di rPET per le sue attività nel settore delle bevande in Europa nell’arco del 2017.
“In PepsiCo prendiamo la responsabilità di proteggere l’ambiente seriamente e siamo determinati nel nostro impegno a trovare soluzioni sostenibili per creare i nostri prodotti – ha detto Silviu Popovici, Presidente di PepsiCo Europa & Africa Sub-Sahariana -. Ci siamo prodigati in Unione Europea per promuovere una cultura che incoraggi e sostenga imballaggi di recupero e riciclati. Oggi sono molto felice di annunciare che d’ora in poi ci spingeremo ancora oltre nell’utilizzo della plastica riciclata nelle nostre confezioni, poiché lavoriamo per soddisfare e superare questo nuovo obiettivo negli anni a venire.”
“Sviluppare un approccio efficace e a lungo termine per packaging sostenibili richiede uno sforzo multiforme e PepsiCo è impegnato a collaborare con i numerosi interlocutori coinvolti per assicurare che nel futuro si riesca a sviluppare un’economia circolare per le materie plastiche. Considerata la grave carenza nell’offerta di materie plastiche riciclate a prezzi accessibili adatte per il confezionamento degli alimenti, chiediamo agli stakeholder pubblici e privati del sistema di riciclaggio, compresa la Commissione Europea, di unirsi a noi e fare gli investimenti necessari per espandere la capacità di riciclaggio. A patto che vengano compiuti i giusti progressi nell’aumentare i tassi di recupero degli imballaggi e nel migliorare la tecnologia di ritrattamento, punteremo ad andare addirittura oltre il nostro attuale impegno.”
In aggiunta all’impegno annunciato oggi da PepsiCo, l’azienda collabora già con diversi soggetti a supporto della sostenibilità degli imballaggi, incluso l’essere membro della New Plastics Economy, un’iniziativa su base triennale guidata dalla Fondazione Ellen MacArthur per dare avvio a un sistema di materie plastiche che funzioni.
Una parte cruciale nell’aumentare la disponibilità di plastica riciclata adatta per il riutilizzo negli imballaggi, è garantire che le bottiglie vengano collocate nel sistema di riciclaggio, e non finiscano a inquinare l’ambiente. Oltre a partecipare agli schemi di Responsabilità Estesa del Produttore (PER) in tutta l’UE, PepsiCo collabora a programmi per aumentare i tassi di recupero e riciclaggio e ad iniziative per promuovere ed educare i consumatori al riciclaggio.
“Ok Google, parla con Esselunga”: e la spesa la fa l’Assistente Google
Arriva la spesa “vocale”, sotto dettatura anche in Italia: da qualche giorno, Esselunga “parla” con i propri clienti anche grazie all’Assistente Google, disponibile in italiano su tutti i device con esso compatibili: smartphone, tablet Android e iOS e dagli smart speaker Google Home e Google Mini, recentemente lanciati in Italia.
I clienti possono infatti compilare la propria lista della spesa attraverso l’assistente virtuale di Google.
Basta chiamare la app Esselunga con “Ok Google, parla con Esselunga”, perché l’Assistente Google inizi a prendere appunti. Le liste sono disponibili sul sito “Esselungaacasa.it”, sulle app di Esselunga, pronte per essere consultate per fare la spesa in negozio o tramite il servizio di e- commerce.
Lista e ordini senza mani e senza bigliettini
A casa, in auto, in qualsiasi momento con semplici comandi vocali èpossibile dettare la propria lista, aggiungere i prodotti desiderati, indicare la quantitànecessaria ed essere avvisati se un prodotto è giàstato inserito. Ogni utente puo chiedere al proprio Assistente Google di elencare i prodotti già presenti in ciascuna di esse.
L’Assistente Google ècapace di riconoscere il nome dei prodotti (ad esempio biscotti, acqua) da aggiungere alla lista di preferenza. Così un’incombenza non sempre gradita specie nei suoi aspetti routinari (chi si diverte a comprar, per dire, detersivi e carta igienica?) come la spesa diventa piùpratica, veloce e personalizzata.
Questo èil primo di una serie di servizi che tramite l’Assistente Google offrirànuove opportunitàai clienti Esselunga all’insegna dell’innovazione, del miglioramento e della semplificazione della spesa.
Google già dall’anno scorso collabora con Walmart per formire servizi come la spesa vocale, in un’alleanza che a molti è sembrata una mossa per contrastare lo strapotere di Amazon, che spopola con l’assistente vocale Alexa, non ancora disponibile in Italia.