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Anna Muzio

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Deregulation no grazie? Sei italiani su 10 bocciano le aperture nei giorni di festa

Porte aperte degli esercizi commerciali nei giorni di festa (e il primo maggio è una delle più controverse): sì o no? Come la pensano gli italiani? A questa domanda risponde un Sondaggio Confesercenti SWG sulle liberalizzazioni del commercio.  Dal quale emerge come lo shopping nei giorni di festa non convinca affatto gli italiani: il 59% si dice favorevole a introdurre una limitazione delle aperture delle attività commerciali almeno in occasione delle principali celebrazioni nazionali: Natale, Capodanno, Pasqua, 25 aprile e, appunto, 1^ maggio, giornata in cui solo 2 intervistati su 10 progettano di fare acquisti.

La liberalizzazione delle aperture delle attività commerciali, introdotta dal governo Monti a partire dall’1 gennaio 2012, prevede la possibilità di rimanere aperti sempre, anche a Pasqua e Natale. Obiettivo dichiarato del provvedimento, l’aumento delle occasioni d’acquisto per i consumatori e il conseguente impulso a consumi ed occupazioni.

Ad oggi, in media, un consumatore approfitta delle liberalizzazioni 10 giorni l’anno, ma sono 60 le giornate rese disponibili dalla deregulation, tra domeniche e feste comandate. Non solo: Lo spostamento dello shopping dai giorni feriali a quelli festivi non ha prodotto lo sperato aumento degli acquisti: nel 2017 le vendite del commercio al dettaglio sono ancora inferiori di oltre 5 miliardi di euro rispetto ai livelli del 2011, ultimo anno prima della liberalizzazione.

 

Gdo (e online) pigliatutto, soffrono gli indipendenti

Anche l’effetto sull’occupazione è stato nullo: se è vero che nella Gdo sono state assunte circa 30mila persone, il provvedimento è stata una catastrofe per i negozi indipendenti. Che, a partire dal fattore lavoro, non sono stati in grado di competere con le aperture 24 ore su 24, sette giorni su sette, praticate dalla grande distribuzione. E sono stati costretti a chiudere: secondo le stime Confesercenti, dal 2012 ad oggi l’aumento di competizione innescato dalla deregulation ha portato alla cessazione di almeno 90mila piccoli negozi.

La deregulation ha di fatto spostato ulteriori quote di mercato verso la grande distribuzione, l’unica in grado di stare aperta 365 giorni l’anno, a scapito dei piccoli esercizi, che dal 2011 hanno visto travasare circa 7 miliardi di euro di vendite nella Gdo. Il tutto in un contesto già messo sotto pressione dalla concorrenza del commercio online al retail tradizionale: tra il 2011 ed il 2017 il fatturato dell’e-commerce è infatti cresciuto di 3,7 miliardi. In media, i consumatori acquistano cinque volte l’anno via web.

 

La proposta di legge: aprire solo se necessario

Per riportare una situazione di equilibrio concorrenziale nella distribuzione commerciale, Confesercenti ha presentato nel 2013 una proposta di legge di iniziativa popolare per un regime di aperture in base alle necessità reali dei territori, riportando la decisione ai sindaci in accordo con le associazioni. È chiaro che lì dove c’è bisogno, come nelle mete turistiche, è necessario che le attività commerciali siano aperte. Ma dove non c’è bisogno, la deregulation si è trasformata in un obbligo competitivo che ha favorito i grandi e schiacciato lavoratori e piccoli imprenditori.

“La nostra è una proposta equilibrata – sottolinea Confesercenti – che ha già raccolto il favore di alcune forze politiche. Il testo è alla Camera e adesso, con il nuovo Parlamento, è tornato in cima alla lista delle leggi che aspettano il prossimo esecutivo: deve solo essere trasformato in legge”.

NOTA METODOLOGICA
Tema del sondaggio: soggetto realizzatore: SWG Spa Committente e acquirente: Confesercenti Nazionale
Data di esecuzione: 16-18 aprile 2018 Metodologia di rilevazione: sondaggio online CAWI su un campione casuale probabilistico stratificato e di tipo panel ruotato di 1000 soggetti maggiorenni, distribuito su tutto il territorio nazionale. Il campione intervistato online è estratto dal panel proprietario SWG. Tutti i parametri sono uniformati ai più recenti dati forniti dall’ISTAT. I dati sono stati ponderati al fine di garantire la rappresentatività rispetto ai parametri di sesso, età e macro area di residenza. Margine d’errore massimo: ± 3,0%

Consilia (Gruppo Sun), la private label entra ancora nella casa del Grande Fratello 2018

Anche per l’edizione 2018 saranno i prodotti Consilia, la private label del consorzio SUN – Supermercati Uniti Nazionale, a sfamare i protagonisti della Casa del Grande Fratello. Il management dell’insegna ha sottoscritto, nei giorni scorsi, il contratto con il gruppo Mediaset per la sponsorizzazione di Grande Fratello. Nell’edizione di quest’anno, iniziata il 17 aprile, sono 18 i concorrenti entrati in Casa per rimanere sotto le luci dei riflettori per sette settimane. Dalla metà di aprile il reality andrà in onda nelle varie reti del gruppo Mediaset per sette settimane.

“Dopo il successo ottenuto da Grande Fratello Vip – ha detto il direttore generale del consorzio SUN Stefano Rango – abbiamo deciso di rinnovare il contratto di sponsorizzazione anche per l’edizione di Grande Fratello iniziata nei giorni scorsi”.

Come è stata la riposta dei consumatori dei prodotti Consilia? “Abbiamo avuto modo di verificare un incremento delle vendite dei prodotti Consilia nel periodo di programmazione di Grande Fratello Vip. Il successo del programma, quindi, è stato per noi direttamente proporzionale all’aumento delle vendite. Il programma ha raggiunto lo scopo di interessare una larghissima fetta di pubblico appartenente alle diverse fasce d’età. Sulla base dei dati Auditel Grande Fratello Vip ha segnato ascolti da record nella seconda edizione e ha avuto un grandissimo successo anche sul fronte social, interessando anche il target dei cosiddetti Millenials, che stiamo costantemente monitorando come target di consumatori”.

Saranno a disposizione dei concorrenti di Grande Fratello tutti i prodotti a marchio Consilia nelle diverse declinazioni di linea ovvero Saper Scegliere, Scelte Premium, Scelte su misura Per te e Scelte dalla Natura.

Come faranno i concorrenti della Casa a fare la spesa? “Ogni settimana riceveranno i prodotti che avranno scelto da un’apposita lista e per la prima volta insieme al brand Consilia sulle confezioni compariranno anche i marchi delle insegne dei soci del consorzio SUN – Supermercati Uniti Nazionali che sono: Italmark, Cadoro, Oasi e Tigre, Gros – Gruppo Romano Supermercati e Gulliver che offriranno i prodotti che entrano nella Casa di Grande Fratello”.

Sainsbury’s e Asda (Walmart), una fusione creerà la più grande insegna Uk?

Sono la seconda e la terza insegna del Regno Unito e starebbero per accordarsi su una fusione: stiamo parlando di Sainsbury’s e Asda, dal 1999 il “braccio” britannico di Walmart. L’accordo già definito “epocale” varrebbe 10 miliardi di sterline (11,35 miliardi di euro) e creerebbe una supercatena di 2.800 punti vendita e 50 miliardi di sterline (56,7 miliardi di euro) di fatturato con una quota di mercato del 31,4%, più del leader di mercato Tesco che detiene il 27,6%.

In una nota, Sainsbury’s, insegna storica fondata a Londra da una drogheria nel 1869 e il cui maggiore azionista con il 21% di quote è oggi il fondo sovrano del Qatar,  ha confermato di essere in “discussioni avanzate riguardo alla combinazione tra gli affari di Sainsbury’s e Asda”. I due marchi dovrebbero rimanere separati anche dopo la fusione.

Un accordo di questo tipo porterebbe un deciso scossone al mercato della grande distribuzione britannica, per anni detenuto dai “Big 4” Tesco, Sainsbury’s, Asda e Morrisons e che negli anni passati è stato di fatto rivoluzionato dall’arrivo dei discounter tedeschi Lidl e Aldi, che hanno guadagnato quote di mercato sempre maggiori. Sullo sfondo poi c’è l’incertezza per gli accordi con l’Unione europea a seguito della Brexit, con possibili conseguenze sui prezzi al consumo.

Delle difficoltà potrebbero essere avanzate dalla Competition and Markets Authority, l’Antitrust britannica.

Un ulteriore annuncio circa la fusione potrebbe arrivare giù lunedì mattina secondo la BBC.

 

 

“Io Siamo”, la nuova campagna crossmediale di Gruppo VéGé

Torna la comunicazione di Gruppo VéGé con una nuova campagna crossmediale radio e digital denominata “Io Siamo”. Articolata in quattro flight, sarà on air sino al 24 giugno prossimo su alcune delle emittenti più ascoltate d’Italia e sui canali social del Gruppo.

La campagna nasce con l’obiettivo di veicolare con forza i valori e i punti di forza competitiva che distinguono il Gruppo da altri protagonisti del Retail nazionale. In particolare, mette l’accento sulla pluralità: 29 imprese diverse, che operano in ambiti regionali e con insegne differenti, rappresentanti complessivamente oltre 3.000 punti vendita dislocati in modo capillare sul territorio nazionale ma che Gruppo VéGé fa crescere armonicamente. La vocazione a unire storie, attitudini, intelligenze e competenze per ottenere, come squadra, risultati che altrimenti sarebbero al di là della portata dei singoli è stata sintetizzata ed espressa efficacemente nell’assertivo “IO SIAMO”.
Ed è proprio l’identità plurale che esalta le specificità delle singole insegne e allo stesso tempo comunica il senso e il vantaggio di appartenere a Gruppo VéGé il fil rouge creativo dell’intera campagna.
In particolare, IO SIAMO è al centro del filone comunicazionale, costituito dagli spot in onda nella programmazione giornaliera di emittenti radio quali Radio Italia, Radio Margherita, Radio Kiss Kiss, Radio Norba, Radio Norba Music, Radiolina e Radio Arcobaleno e sui canali social di Gruppo VéGé.

All’interno della nuova campagna, la comunicazione è stata declinata in tre versioni. Nella prima, il messaggio portante va ad esaltare aspetti valoriali quali senso della tradizione, convenienza, cortesia e tecnologia.
Nella seconda, il focus è sulle offerte promozionali periodiche (sconti, sottocosto, taglio prezzi).
La terza versione, infine, consolida la Marca del Distributore VéGé in quanto elemento ormai fondamentale dei consumi.
“La collaborazione con l’agenzia creativa è stata più che formidabile, specie nell’approcciare una comunicazione radio di tipo istituzionale – dichiara Mauro De Feudis, Responsabile Comunicazione di Gruppo VéGé -. L’invenzione dell’Io Siamo, infatti, è una sintesi verbale che proprio nell’apparente scorrettezza racconta in modo espressivo, appropriato e allo stesso tempo curioso, l’essenza della nostra identità di Gruppo, ovvero la capacità di far coesistere pluralità di imprese e capacità di operare come un’unica squadra vincente”.

Il video di Kiabi e le iniziative per festeggiare i 40 anni, con al centro il cliente

Una storia lunga 40 anni quella di Kiabi, marchio fast fashion francese che festeggia l’importante anniversario con una serie di iniziative. A partire da questo video, che punta su uno dei valori chiave della comunicazione del brand francese: la felicità e il rapporto con i clienti, ai quali dedicherà iniziative speciali. Ad esempio, l’azienda ha pensato di rendere protagonisti sia i propri dipendenti sia i propri clienti grazie ad un concorso casting internazionale e i vincitori selezionati potranno realizzare uno shooting speciale diventando per un giorno modelli KIABI.

“Vogliamo festeggiare i nostri primi 40 anni insieme ai nostri clienti che ringraziamo per essere parte fondamentale dei nostri successi. Il nostro obiettivo come azienda è quello di offrire un’esperienza di acquisto originale e servizi sempre più vicini alle esigenze dei nostri clienti – racconta Massimo Pozzi, Direttore Sviluppo KIABI Italia -. Per raccontare le principali tappe del successo di KIABI saremo presenti al forum Retail Mapic Italia, in programma a Milano il prossimo 23 maggio. L’incontro rappresenta per noi un’occasione importante non solo per parlare della nostra evoluzione ma anche per analizzare in generale il settore Retail e gli scenari futuri”.

 

Dal Nord della Francia l’espansione in 32 Paesi

Il primo punto vendita KIABI ha aperto nel 1978 nel nord della Francia. Grazie a collezioni originali, accessibili e dedicate a tutti, l’azienda cresce e nel 1993 il gruppo si diffonde a livello internazionale, prima in Spagna e poi, nel 1996, in Italia. Per quanto riguarda il territorio italiano è nel 2008 che l’azienda entra a far parte del “mondo” digitale inaugurando il suo primo sito di e-commerce che, ad oggi, serve 32 paesi in tutto il mondo. Negli anni 2000 KIABI inizia un importante percorso di innovazione e sviluppo. Oggi l’azienda è riuscita a superare il traguardo di due miliardi di euro di fatturato con una crescita annuale di quasi il 4,6% e buona parte del giro d’affari globale proviene proprio dalla cross-canalità generata con il canale web.

Il brand è nato per iniziativa della famiglia Muliez, gruppo che ha fondato Auchan, Decathlon, Leroy Merlin e Pimkie.

L’app di Casino, pagamenti veloci, dilazionati e a rate sulla spesa quotidiana

È davvero innovativa Casino Max, l’app dell’insegna francese Casino e lo sarà sempre di più tra pochi giorni, quando entrerà la possibilità, grazie a Banque Casino, del pagamento dilazionato (con scelta di data di accredito, fino a 31 giorni dall’acquisto) oppure diviso in quattro rate. E – questa è la grande novità – le agevolazioni saranno possibili non solo per grosse cifre, ma anche per la spese di tutti i giorni: secondo Le Monde, che ha anticipato la notizia ora ufficiale, il minimo di scontrino per attivare le dilazioni è di 20 euro per il pagamento dilazionato e 50 per la rateizzazione. L’applicazione sarà attivata in 106 ipermercati Géant e 310 supermercati Casino.

L’app lanciata nell’ottobre dell’anno scorso è già stata scaricata da 700mila utenti ed è allo stesso tempo una carta fedeltà elettronica, promozioni personalizzate, pagamenti e servizi innovativi. 

A cominciare dai pagamenti: l’opzione Scan Express dell’app consente di scansionare i prodotti della spesa e pagarli in cassa senza bisogno di estrarre carte o mostrare la spesa. Ma può anche pagare direttamente con l’applicazione e mostrare un codice a barre alla cassa, mentre lo scontrino viene registrato in digitale sul telefono. Non proprio uscita libera ma quasi, senza bisogno di portafoglio e senza scontrino cartaceo. Disponibile per ora in 15 punti vendita sarà estesa a 200 entro giugno.

Un risparmio deciso di tempo, importante per l’insegna: secondo un sondaggio Casino ha rilevato come una coda troppo lunga alle casse porta otto francesi su dieci a rinunciare agli acquisti, situazione che si presenta almeno una volta al mese nel 15% dei casi.

Prosegue il piano finanziario di rilancio di Valbona

A sei mesi dal ricorso per concordato prosegue nel segno della continuità il percorso di Valbona, storica azienda veneta produttrice di conserve vegetali. Problemi di liquidità nel quadro di un’azienda sana, con un fatturato in crescita, avevano spinto l’azienda a ricorrere lo scorso 3 ottobre al concordato concesso dal Tribunale di Rovigo e finalizzato a definire la ristrutturazione finanziaria: ora l’azienda rilascia una nota per chiarire la situazione “in linea con il desiderio dell’azienda di essere il più trasparente possibile”.

“In questi mesi la struttura industriale ha proseguito la sua attività a pieno ritmo – spiega la proprietà Cristina Marchetti –. Il mercato ha compreso che si è trattata di una complessa situazione transitoria, sia a causa del default di alcuni operatori della Gdo sia per le politiche di austerity imposte da alcuni importanti istituti bancari.”
Il quadro di qualche mese fa è emerso per una serie di circostanze tra cui i fallimenti di due clienti primari nel 2016 e nel 2017, una controversia giudiziaria con un’azienda fornitrice di capsule e stati di insolvenza legati a rapporti bancari con istituti in difficoltà economica e perdita di altri clienti rilevanti, pure loro in procedura concordataria: difficoltà manifestatesi per lo più all’indomani di rilevanti investimenti tecnologici e di Ricerca e Sviluppo.

 

Presentato il piano industriale ad aprile, 2017 in crescita a doppia cifra

Come previsto dal percorso scelto, l’azienda ha presentato a inizio aprile un piano industriale di sostegno finanziario in grado di garantire la miglior soddisfazione dei creditori e, al contempo, proseguire con i progetti futuri di crescita. “Tale sostegno – prosegue Cristina Marchetti – sarà garantito dal partner finanziario Europa Investimenti Spa, che abbiamo individuato in quanto operatore specializzato in interventi di simile natura”.

Pur in un mercato tradizionale e statico come quello dei sottoli e dei sottaceti, i piani industriali dell’azienda stanno dando buoni risultati. A dimostrarlo sono i numeri: Valbona ha chiuso il 2017 con una crescita del fatturato a doppia cifra, un dato che dimostra la dinamicità dell’azienda e la propria capacità di reazione e di presidio industriale. Anche la presenza sui mercati esteri è aumentata: nel 2017 si è attestata intorno al 30%, con prospettive di ulteriore crescita.

Entro il prossimo autunno il Piano di Concordato sarà sottoposto al vaglio dei creditori (prevalentemente finanziari) che potranno avvalersi della garanzia fidejussoria messa a disposizione dal partner finanziario per l’esecuzione del piano stesso, la cui omologa è prevista per fine anno.

L’attuale proprietà continuerà a rimanere alla guida dell’azienda, condividendo con il nuovo partner i progetti futuri per espandere e consolidare la propria posizione sul mercato domestico e oltre confine.

“Continuare a garantire l’occupazione e la crescita dei nostri dipendenti è il mio obiettivo fondamentale –conclude Cristina Marchetti – dimostrando ai clienti e fornitori che la loro fiducia è ben riposta. Sono convinta che, grazie al percorso intrapreso con il sostegno di tutti, potrò dare un futuro positivo all’azienda“.

Tris di aperture per Carrefour Express a Milano

Punta ancora su Milano Carrefour Italia nella sua strategia di sviluppo rete, e lo fa aprendo il 26 aprile tre nuovi punti vendita a insegna Carrefour Express nell’area cittadina. In tre zone “strategiche”: corso di Porta Romana 54, via Maddalena 9 (presso piazza Missori) e in via Martiri della Libertà 8 a Melegnano (MI).

I tre punti vendita sono caratterizzati da un ampio assortimento di prodotti di qualità, con speciali corner dedicati ai prodotti Terre d’Italia e al biologico. Il focus poi è sui servizi, in logica di prossimità urbana: nei mercati di Porta Romana 54 e via Maddalena 9 sarà possibile usufruire di servizi di lavanderia, fax e fotocopie. L’Express di Melegnano, dotato di un vasto reparto di gastronomia e di freschi e aperto tutti i giorni dalle 7.00 alle 22.00, sarà una realtà commerciale unica nella zona. Nei nuovi Express sarà, inoltre, possibile pagare con i ticket restaurant e richiedere consegne a domicilio.

“Siamo lieti di continuare un percorso di crescita e sviluppo della rete Express, entrando nel tessuto urbano di Milano con altri tre nuovi punti vendita – ha commentato :John Agostini, Direttore prossimità Carrefour Italia ha commentato: . Il format di prossimità, con tutti i servizi aggiuntivi che offre, è stato pensato per venire incontro alle esigenze di praticità e qualità dei nostri clienti, sia nelle zone centrali delle grandi città che in realtà più piccole come può essere quella di Melegnano. Oggi più che mai è una strategia vincente ed è inoltre un’occasione unica e bellissima per essere a contatto diretto con gli abitanti e le attività di quartiere”.

Carrefour inaugurerà i due Express del centro città con un buffet dalle 11:00 alle 14:00 nel punto vendita di via Maddalena 9, e con un open bar analcolico dalle 17:00 alle 20:00 nel punto vendita di corso di Porta Romana 54. Per gli abitanti di Melegnano invece, è stata organizzato a partire dalle 10:30 il taglio della torta e brindisi, seguito da una ricca degustazione di prodotti Carrefour e Terre d’Italia.

Bennet, al via il decimo drive a Pavone Canavese: entro fine 2018 saranno venti

Prosegue la strategia di Bennet verso l’e-commerce versione drive, con l’apertura del decimo punto di raccolta: si tratta del Bennet Drive di Pavone Canavese al debutto giovedì 26 aprile.

Con questo servizio l’insegna intende venire incontro alle esigenze della clientela per agevolarla in un momento fondamentale della vita di tutti i giorni, quello della spesa. Si rivolge infatti a chiunque abbia la necessità di fare la spesa in modo pratico e rapido, scegliendo comunque e sempre i prodotti migliori e di qualità offerti da Bennet.

Il suo utilizzo, gratuito, è molto semplice: basta cliccare su www.bennetdrive.it da qualunque dispositivo 24 ore su 24, scegliere i prodotti da portare a casa e passare a ritirarli nell’apposita piattaforma in qualsiasi momento della giornata. La spesa viene caricata direttamente in macchina da un addetto senza costi aggiuntivi. È possibile effettuare il pagamento alla consegna tramite Pos, evitando di scendere dall’auto.

Sul drive dell’insegna comasca sono disponibili le stesse offerte presenti nel punto vendita, con la possibilità di ordinare anche i prodotti freschissimi (ortofrutta, macelleria, pescheria) e i prodotti di produzione Bennet (panetteria, pasticceria, rosticceria e cucina).

Il lancio del Bennet Drive di Pavone Canavese è supportato da un’intensa attività di comunicazione e da una dinamica promozionale dal forte impatto commerciale che prevede dal 26 al 29 aprile il rimborso del 25% in buoni sconto utilizzabili sul totale della spesa dal 30 aprile al 13 maggio, presentando la Carta Bennet Club, con una soglia minima di spesa pari a 50 euro.

 

Venti entro fine 2018

Il servizio Bennet Drive tocca ancora il Piemonte in una nuova provincia, Ivrea, dopo Nichelino e Chivasso nell’area di Torino, ed è già realtà anche nei punti vendita di Anzano del Parco e Cassina Rizzardi nel comasco, Vaprio d’Adda, Cornaredo e Vanzaghello nel milanese, San Martino Siccomario in provincia di Pavia e Lentate nella provincia di Monza Brianza. A maggio è prevista l’attivazione nei punti vendita di Cantù e Tavernola.

“Vogliamo estendere questo servizio ad oltre 20 punti vendita entro il 2018 – fanno sapere dalla sede di Bennet – la nostra strategia è arrivare ad attivare gradualmente il servizio su tutta la rete aziendale”.

 

 

 

Carrefour via Bezzecca sarà ridisegnato da giovani designer Ied: il progetto vincitore

Carrefour via Bezzecca a Milano si rifà il look e guarda al futuro: con un progetto che è anche una nuova idea di punto vendita realizzato di giovani designer dello IED – Istituto Europeo di Design. Ormai è un fatto che il retail è un campo in cui si giocano le sorti del futuro, tecnologico ma anche, di conseguenza, sociale e sociologico: il design, inteso a tutto tondo come organizzazione degli spazi e loro destinazione, fa parte di questo futuro e le soluzioni si moltiplicano in una continua evoluzione. Facile pensare che dunque un terreno così fertile veda impegnate anche le scuole di design e da qui nasce “The Carrefour’s neighbour”, il progetto realizzato da Carrefour Express e IED con il coinvolgimento di team interdisciplinari di studenti per la definizione di nuovi layout espositivi e sistemi di retail del punto vendita Carrefour Express di via Bezzecca, a Milano.

Giunto alla fase finale in concomitanza con la Milano Design Week, il progetto vincitore è stato annunciato venerdì presso il Carrefour Express Urban Life di Corso Garibaldi, sponsor ufficiale del Fuorisalone 2018.

Due le idee presentate da altrettanti team di studenti, simili per livello qualitativo e per l’idea di organizzazione dei flussi di clienti, diverse nel concept di negozio, nelle scelte materiche e nei servizi offerti alla clientela: Taste and Share, risultato vincitore, e Re Lab.

 

Taste and Share, tre percorsi di spesa e dinamiche social

Il progetto prevede la divisione del percorso all’interno dello store in tre aree concettuali/esperienziali, con una attenzione anche alla multimedialità e alla condivisione social. 

Le tre aree agevolano ii percorso dei clienti all’interno dello store, in base a quantità e qualità della spesa necessaria: Vita, dove si possono trovare piatti freschi e pronti insieme a snack e bevande; Essenza, in cui sono presenti quei prodotti specifici per l’utenza prevalente nel quartiere (la cartoleria ad esempio, per gli stessi studenti); e infine Dispensa, provvista di tutti i prodotti indispensabili, da avere sempre a casa.

La nuova esperienza all’interno dello store prevede una maggiore chiarezza di esposizione dei singoli prodotti e una ottimale fruizione dello spazio, con l’originale aggiunta di una bacheca interattiva in grado di accogliere diverse funzioni e plus per il consumatore: una sezione che spiega la raccolta punti PayBack, un’altra appositamente dedicata alle ricette e un’altra ancora ai servizi offerti dallo store.

Fulcro del nuovo supermercato è, inoltre, il sistema bancone che, posto nella prima area di ingresso, offre più servizi, tra cui la possibilità di acquistare in maniera veloce e diretta dall’esterno dello store, grazie ad un’apertura e un affaccio su strada della vetrina centrale. Adiacente all’uscita è prevista infine una piccola ma comoda area consumazione degli alimenti e dei pasti acquistati in loco.

Interessante anche lo studio delle dinamiche social all’interno del supermercato: il punto vendita diventa cuore di un confronto generazionale che si sviluppa attraverso la condivisione online di foto con l’hashtag #tasteandshare, e offline attraverso consigli proposti da chi vive nel quartiere. L’utilizzo dell’hashtag è utile anche all’attivazione dello store e alla connessione tra gli utenti per quel che riguarda la partecipazione a brevi contest legati al food (la votazione del piatto della settimana, proposto e preparato dai singoli clienti e riproposto poi all’interno della gamma dei piatti pronti Carrefour durante la settimana successiva).

Gli autori di Taste and Share sono Luca Santoro ed Elena Beri al 3° anno del corso di Interior Design IED Milano; Giorgia Apreia al 2° anno di Interior Design; Valentina Barelli al 2° anno di Design della Comunicazione – Copy Content; Gianluca Sigismondi e Gregorio Bertolini al 2° anno di Product Design.

 

Re Lab, laboratorio d’esperienze

Il secondo progetto, Re Lab, trova il suo fulcro nel concetto di creatività e mira a trasformare il punto vendita in un laboratorio esperienziale (estensione dell’adiacente laboratorio di modellistica IED Milano) attraverso nuovi servizi e l’attivazione del punto vendita tramite l’interazione con il consumatore.

Entrambi i team di studenti sono stati premiati da Carrefour con un assegno in denaro, in segno di apprezzamento per la qualità delle proposte presentate.

«Per ridisegnare spazi, layout espositivi, servizi e percorsi di fruizione di un supermercato sono necessarie molte figure professionali, sotto il segno della progettazione. Non sono implicati solo aspetti e dinamiche inerenti la grande distribuzione e il marketing, ma l’Interior design, la comunicazione, il branding, l’attenzione al prodotto. Grazie all’approccio trasversale che caratterizza l’offerta formativa IED siamo stati in grado di coinvolgere studenti di corsi diversi nel formulare una soluzione a 360 grandi per il marchio Carrefour, verso il quale siamo molto riconoscenti per la fiducia accordataci» ha commentato Anna Cantaro, Responsabile Comunicazione e Progetti Speciali IED Milano.

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