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Anna Muzio

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Lidl lancia My Lidl Shop, l’app che unisce gioco, esperienza in store e realtà virtuale

Guarda avanti come ha spesso fatto nelle sue strategie di marketing Lidl che punta sulla gamification e lancia l’app My Lidl Shop: un supermercato da costruire e arricchire passo passo come in un gioco di simulazione, in un dialogo che unisce mondo digitale ed esperienza in store. Obiettivo: coinvolgere il cliente e (pure) rendere la shopping experience più appassionante. Come in un gioco.

La game app, disponibile gratuitamente da ottobre per Ios e Android, è un inedito gioco di simulazione in stile cartoon dedicato a tutta la famiglia che unisce realtà virtuale ed esperienza in punto vendita in una sfida ambientata nel mondo del retail.

Disponibile in 14 Paesi europei, l’app punta a intrattenere e a interagire attivamente con il cliente, promuovendo una customer experience sempre più connessa ed emotivamente coinvolgente. Il gioco, infatti, trasforma l’esperienza d’acquisto in store, rendendola più emozionante, e dà vita ad una innovativa opportunità di fidelizzazione del consumatore.

 

Dal mondo digitale…

In My Lidl Shop, infatti, protagonista diventa il cliente. Ogni giocatore è chiamato a creare il proprio negozio Lidl e a gestirlo al meglio, partendo da un semplice locale e arrivando a un supermercato sempre più completo e accessoriato. Portando a termine le attività quotidiane e aumentando di livello, l’utente potrà arricchire e personalizzare sempre di più il proprio store virtuale, inserendo nuovi prodotti, aggiungendo elementi decorativi, ampliando il parcheggio, o assumendo collaboratori che lo aiutino a far crescere il proprio market.

Tutte queste nuove funzioni potranno essere sbloccate attraverso punti extra, che si ottengono raggiungendo gli obiettivi giornalieri e garantendo la massima soddisfazione dei consumatori. Dai bambini agli anziani, dagli uomini d’affari agli sportivi, ognuno dei clienti di “My Lidl Shop” ha le proprie esigenze e una lista della spesa personalizzata. È quindi essenziale assicurare loro esattamente ciò che cercano: prodotti sempre freschi e un negozio pulito e ordinato, in linea con i valori dell’Insegna.

 

Al punto vendita reale

“My Lidl Shop”, inoltre, porta l’entertainment anche all’interno dei punti vendita Lidl: la app, infatti, offre la possibilità di incrementare il punteggio scannerizzando con il proprio device il codice a barre di alcuni prodotti selezionati ad hoc dall’assortimento dell’insegna.

La prima release prevede quattro livelli, a cui seguiranno ben presto ulteriori aggiornamenti per rendere “My Lidl Shop” ancora più articolato e appassionante.

La app è scaricabile gratuitamente da Google Play e dall’App Store ed è utilizzabile anche offline su smartphone e tablet.

Dal caffè alle pile, i 15 nuovi Dash button di Amazon: Mulino Bianco è il più utilizzato

Caffè, soprattutto, ma anche biscotti, pellicole per stampe istantanee, prodotti per la casa e per l’infanzia: sono 15 i nuovi Dash Button che entrano nel “portfolio” di Amazon, avanguardia delle spese immediate e senza pensieri. I clienti Prime infatti possono ordinare i prodotti preferiti (tutti nell’ordine degli prodotti d’uso comune e di marca) semplicemente premendo un pulsante e sfruttando la connettività Wi Fi.

A quasi un anno dal lancio di Dash Button in Italia, Amazon ha ampliato il numero dei prodotti che possono essere acquistati tramite questo dispositivo. Le new entry sono Nescafé, Nescafé Dolce Gusto, Café Borbone, Nesquik, Plasmon, Daygum, L’Or, Hag, Fujifilm, Lenor Unstoppable, Napisan, Swiffer, Mellin, Nidina e Duracell arrivando a un totale di 38 prodotti.

 Durante l’ultimo anno i 10 Dash Button più venduti in Italia sono stati:

  1. Mulino Bianco
  2. Dash
  3. Finish
  4. Gillette
  5. Barilla
  6. Durex
  7. Pampers
  8. Lines
  9. Fairy
  10. Ace 

«I Dash Button sono un modo conveniente, facile e affidabile per ordinare i propri prodotti preferiti semplicemente premendo un pulsante, e i clienti li amano – ha affermato Jorrit Van der Meulen, vicepresidente, Amazon Devices International -. L’entusiasmo per i Dash Button continua a crescere. I clienti vogliono più pulsanti, nuovi brand vogliono essere coinvolti, e oggi siamo entusiasti di aggiungerne di nuovi, tra cui Nescafé, Plasmon e Swiffer».

I Dash Button dei nuovi brand sono disponibili al costo di 4,99 euro su www.amazon.it/dashbutton. I clienti che li acquistano riceveranno uno sconto dello stesso importo sul prodotto associato, dopo il primo utilizzo.

Chi lo usa, apprezza il fatto di non doversi più preoccupare di uscire di casa per andare a comprare i prodotti di tutti i giorni come il caffé, le batterie, prodotti per la pulizia della casa, il detersivo per la lavastoviglie o i pannolini. Quando uno di questi prodotti sta per esaurirsi, basta premere il Dash Button per effettuare l’ordine.
Con i pulsanti Dash, i clienti Prime ricevono i prodotti con le spedizioni Prime illimitate, senza costi aggiuntivi. Nel momento in cui viene effettuato un ordine, i clienti ricevono sullo smartphone una notifica di conferma del prodotto, con la data di consegna e il prezzo. Come avviene con gli acquisti effettuati con modalità 1-Click, c’è la possibilità di rivedere, modificare o cancellare l’ordine in modo semplice. Dash Button viene dotato di un adesivo riutilizzabile e un gancio estraibile per appenderlo, incollarlo o posizionarlo in qualunque luogo il cliente desideri.
I brand attualmente in vendita con questa modalità sono: 
Ace, Barilla, Biorepair, Brabantia, Café Borbone, Dash, Daygum, Derwent, Duracell, Durex, Fairy, Finish, GBC, Fujifilm, Gillette, Hag, L’Angelica, Lenor Unstoppable, Lines, Lines Specialist, L’Or, Mellin, Mulino Bianco, Napisan, Nerf, Nescafé, Nescafé Dolce Gusto, Nesquik, Nidina, Nobo, Pampers, Plasmon, Pellini, Play-Doh, Rexel, Swiffer, Scholl, Tampax.

Contemporaneamente nel Regno Unito la dotcom di Bezos ha portato a 106 i “bottoni” disponibili. A un solo anno dall’introduzione tramite i Dash Button sono state già ordinate 160.000 tazze di caffè e quasi 300.000 rotoli di carta igienica. Ma il mercato, si sa, per l’eCommerce è assai più maturo: le vedite online sono al 19% del totale contro il mostro 6% (scarso).

Corsi di cucina (e di salute) da ottobre a gennaio da Tigros

Una necessità, oltre che un piacere: la buona cucina e la buona alimentazione si coniugano, com’è ormai consapevolezza comune e condivisa, e si uniscono nell’iniziativa di Tigros, che rinnova per il quinto anno consecutivo l’appuntamento con i suoi corsi di cucina gratuiti.

I corsi che si svolgeranno presso i ristoranti Buongusto di Busto Arsizio, Buguggiate e Solbiate Arno (Varese) che fanno capo a Tigros. Sono previsti 12 incontri suddivisi in quattro appuntamenti per sede, dalle 17 alle 19.

 

Cibo buono  e salutare

La nuova stagione si annuncia ricca di sapori, ma soprattutto di contenuti attuali e socialmente rilevanti come il tema delle relazioni tra abitudini alimentari e salute. Gli appuntamenti saranno dei veri e propri momenti di divulgazione di una sana cultura alimentare che aiutano a valorizzare il cibo di qualità, ad applicare regole dietetiche virtuose e a sperimentare modalità di preparazione che favoriscono il benessere e la salute.

La struttura dei corsi, al via lunedì 23 ottobre, vedrà gli chef affrontare dal punto di vista della scelta delle materie prime, delle ricette e delle tecniche di preparazione tematiche quali alimentazione e celiachia, ipertensione, disturbi cardiovascolari o alle vie urinarie in lezioni teorico-pratiche svolte in collaborazione con l’ATS Insubria – Agenzia di Tutela della Salute dell’Insubria, l’AIC Associazione Celiachia, laFondazione Iseni y Nervi e qualificati medici e nutrizionisti, cui spetterà il compito di rendere accessibili le informazioni medico-scientifiche di base.

L’iscrizione ad ogni singolo appuntamento, per cui è richiesta esclusivamente la Tigros Card (gratuita), può essere effettuata online visitando il sito www.tigros.it, oppure telefonicamente al numero verde 800 905033.

Con questa iniziativa, Tigros conferma la sua storica expertise di alimentarista sulla qualità dei prodotti, ma soprattutto dimostra concretamente la propria vicinanza alla quotidianità e all’evolversi delle esigenze della clientela, trasformando un appuntamento consolidato come i suoi corsi gratuiti di cucina in un progetto di educazione alimentare messo a disposizione del territorio.

Il programma completo è consultabile all’indirizzo Tigros è presente con 61 punti vendita nelle province di Varese, Novara, Verbano, Cusio, Ossola, Como e Milano,

Gdo online il podio a ottobre non cambia, Iper Essselunga e Coop al top

Sempre loro sul podio e in cima alle preferenze delle insegne della Gdo online: sono Iper, EsselungaCoop che anche ad ottobre secondo le rilevazioni di Bem Research si guadagnano il podio dei migliori brand. Rispetto allo scorso mese, la catena di supermercati italiana vede peggiorare il suo indice di performance online, ma riesce comunque a mantenere la vetta della classifica. Esselunga, con un indice di performance stabile, conserva la seconda posizione, così come invariati rispetto alla classifica di settembre sono il terzo, quarto e quinto posto, ovvero Coop, Decathlon e Bricocenter. Più vivace risulta la classifica nelle successive posizioni. Supermercati Dem scala diverse posizioni e si attesta in sesta posizione, seguito daGameStop, Unieuro, Mediaworld e Auchan.

Nel complesso, la media del BEM Rank a ottobre 2017 per i 29 brand del settore GDO considerati è pari a 26,2 punti, in flessione rispetto allo scorso mese. Stabili le tendenze di ricerca su Google dei termini relativi alla grande distribuzione.

Osservando la dinamica dell’indice di performance online dell’ultimo anno si nota come Ipermercati Iper sia sempre riuscito a conservare la prima posizione, evidenziando però una fase di flessione soprattutto nella prima parte dell’anno in corso. Ad aprile 2017 Ipermercati Iper è riuscita a recuperare buona parte del terreno perso in precedenza, ma nei mesi successivi si è avviato verso un profilo decrescente. Più stabile Esselunga, con una prestazione che ha oscillato di poco intorno al valore medio di 45,5 punti. In crescita da inizio anno risulta invece l’indice di Coop, che da luglio 2017 è riuscito a raggiungere stabilmente la terza posizione della classifica precedentemente occupata da Decathlon.

Carrefour pensa alla salute dei milanesi, screening gratuiti e visite davanti al market

Un vaccino, uno screening gratuito, un consulto, perfino una visita specialistica: quelle tipiche cose anche non si ha mai temp di fare, e allora perché non cogliere l’occasione della spesa? Un “incrocio magico” reso possibile dalla collaborazione tra Carrefour market e il Centro Medico Santagostino di Milano che, fino all’11 novembre, staziona il suo Camper presso il punto vendita di via Carlo Farini a Milano, mettendo a disposizione i propri medici a tutti i milanesi che desidereranno fare uno screening gratuito. Sarà possibile inoltre fare una visita specialistica o un vaccino, su prenotazione, alle tariffe calmierate tipiche del Centro Medico Santagostino.

Svariati gli ambiti toccati, attinenti a tutte le fase della vita: ogni giorno sarà dedicato ad un diverso ambito clinico così come diversi saranno gli specialisti disponibili. Si va dalla nutrizione, ortottica per bambini fino agli 8 anni, screening per la maculopatia con test di Amsler, screening per il glaucoma e per le malattie della retina, consulenza sull’allattamento, dermatologia, odontoiatria, podologia; in aggiunta, ogni giorno sarà possibile farsi rilevare la misurazione dei parametri vitali: pressione e saturazione.

Carlo Farini è solo la prima tappa di un tour che vedrà il Santagostino Camper toccare altri Carrefour market nella città.

L’iniziativa, prima del suo genere in Italia e fortemente sostenuta da Carrefour Italia nell’ambito dei progetti #cipensamarket, testimonia l’impegno dell’insegna in ambito sociale, per rendere sempre di più il punto vendita un luogo di socialità e aggregazione per l’intera comunità urbana di riferimento. Offrendo servizi innovativi a target di clienti differenti e con esigenze diversificate (come anziani, giovani o bambini): Scopo di Carrefour Market è riqualificare, ogni giorno di più, il territorio circostante fornendo ai propri clienti servizi che vanno al di là del mero concetto di fare la spesa.

«Siamo orgogliosi – afferma Stephane Coum, direttore supermercati Carrefour Italia – di aver realizzato, per primi nel nostro settore, anche questa iniziativa per la città di Milano con un partner importante e riconosciuto come il Centro Medico Santagostino. Come Carrefour market lavoriamo quotidianamente per cercare di offrire il miglior servizio possibile ai nostri clienti e crediamo che dare loro la possibilità di tenere sotto controllo la propria salute in modo semplice possa essere anche un messaggio importante ed educativo verso l’intera cittadinanza. Un’iniziativa che rientra in una strategia ben precisa di Carrefour market, una realtà sempre più al servizio della città che a Milano si è distinta recentemente per “Estate a Casa market” dando la possibilità agli anziani rimasti in città nel mese di agosto di usufruire dei punti vendita come luoghi di divertimento, ristoro e socializzazione».

Il calendario completo è su www.cmsantagostino.it/camper

Conad si impegna per l’ambiente aderendo al manifesto del WWF

Ridurre al massimo l’impatto sull’ambiente rendendo operativi – per quanto di sua competenza – gli accordi della comunità internazionale, in particolare l’Agenda 2030 e l’Accordo di Parigi;: è l’impegno preso da Conad che aderisce al manifesto appello lanciato dal WWF.

Conad aderisce al manifesto appello lanciato da WWF Italia “Un SOS per un futuro umano sostenibile”. Il manifesto per uno Spazio Operativo e Sicuro (SOS, appunto) impegna a contribuire all’attuazione della strategia nazionale per lo Sviluppo sostenibile (presentata all’High Level Political Forum delle Nazioni Unite lo scorso luglio e coordinata della presidenza del Consiglio) declinandola in azioni concrete e efficaci per raggiungere gli obiettivi dell’Agenda 2030. Tra i firmatari del manifesto appello del WWF ci sono anche Barilla, Mutti, Novamont, Sofidel, Unilever Italia e Wind Tre.

L’obiettivo è un’economia planetaria che “consideri le nostre città, i nostri territori e il nostro pianeta come casa comune e luogo per realizzare un benessere equo e sostenibile”. Principio che fa da quinta ai 17 obiettivi per lo sviluppo sostenibile di Agenda 2030 – per un totale di 169 traguardi da raggiungere nei prossimi 15 anni – e all’accordo globale sui cambiamenti climatici raggiunto a Parigi a fine 2015, con un piano di azioni per limitare, a partire dal 2020, il riscaldamento globale al di sotto dei 2°C.

Il manifesto è anche un invito ad avviare processi produttivi nuovi, capaci di ridurre scarti, rifiuti e inquinamento, valorizzando le attività finalizzate al benessere delle persone e all’equilibrio degli ecosistemi.

 «Nel Paese sta crescendo una forte sensibilità ai temi dell’ambiente e a quelli sociali. Dobbiamo essere pronti a dare risposte a questa nuova domanda; l’adesione al manifesto di WWF Italia sottolinea questa nostra attenzione – afferma l’amministratore delegato di Conad Francesco Pugliese –. Le sfide che abbiamo di fronte sono epocali: anche noi siamo chiamati a dare il nostro contributo per fare della sostenibilità una ragione di sviluppo, rendendola al contempo un vantaggio per le persone e per il sistema Italia nel suo complesso. Siamo a fianco del WWF Italia perché convinti che il manifesto contribuirà allo sviluppo di un modello di economia rispettosa dell’ambiente e, al contempo, dei bisogni reali delle persone».

 

Le azioni di Conad

Risparmio energetico, riciclo degli imballaggi e dei rifiuti, riduzione delle emissioni sono temi su cui Conad è impegnato sia nell’attuazione di politiche di sostenibilità sia partecipando ad attività specifiche legate alle comunità in cui opera.

  • Nel 2016 ha distribuito 320 milioni di sacchetti biodegradabili e compostabili in Mater-Bi e 3 milioni di borse riutilizzabili in plastica e in cotone, tanto che un cliente su due si serve abitualmente di una borsa riutilizzabile. Ciò ha permesso un risparmio di circa 4.100 tonnellate di plastica tradizionale, corrispondenti a circa 22 mila tonnellate di CO2 non immesse in atmosfera.
  • Per i volantini pubblicitari Conad si serve esclusivamente di carta UPM certificata PEFC (36 mila tonnellate) con un contenuto di carta riciclata del 79%. Carta certificata FSC o PEFC (462 milioni di sacchetti e fogli carta da imballo; 1,7 milioni di rotoli cassa; 150 mila rotoli di carta) anche per i materiali di consumo e confezionamento all’interno dei punti di vendita.
  • A partire da quest’anno, i 3 milioni di sacchetti e carte da imballo della linea Sapori&Dintorni sono realizzati con carta accoppiata MaterBi o altri materiali compostabili e biodegradabili eliminando del tutto i film in materiale plastico.
  • Due le novità del 2018: Conad sostituirà i sacchetti per frutta e verdura in plastica tradizionale con quelli biodegradabili e compostabili, riducendo di circa 24 mila tonnellate la quantità di CO2 emessa.
  • Per i rotoli cassa saranno utilizzate carte termiche senza bisfenoli (BPA e BPS) anticipando il Regolamento europeo che prevede a partire da gennaio 2020 il divieto dell’utilizzo di carta termica con contenuto di bisfenoli superiore allo 0,02%.

 

Tra le insegne della Gdo che si sono impegnate a un approccio proattivo e sostenibile c’è
Wal-Mart che lo scorso aprile ha lanciato una “piattaforma sostenibile” che invita i fornitori a unirsi alla più grande catena al mondo per impegnarsi a tagliare le emissioni di gas serra dalle oprazioni e dalle supply chain. Con il “Project Gigaton” Wal-Mart doterà i fornitori di un “toolkit per la riduzione delle emissioni”. Obiettivo: ridurre di un gigatone le emissioni entro il 2030: l’equivalente delle emissioni prodotte da 211 milioni di automobili per un anno.

 

 

Cos’è l’economia della “ciambella”

Elaborata dall’economista britannica Kate Raworth è una delle basi del manfesto. Come si spiega nello stesso: “esistono sia un confine esterno all’utilizzo dei sistemi naturali, una sorta di “tetto”, oltre cui il degrado ambientale diventa inaccettabile e pericoloso per l’intera umanità, sia un confine interno, una sorta di “pavimento“ al di sotto del quale la deprivazione umana diventa inaccettabile e insostenibile. Lo ”Spazio Operativo e Sicuro” può essere definito come l’area compresa tra il “tetto” e il “pavimento” sopra indicati (una sorta di “ciambella”), al cui interno si possono determinare e praticare condizioni economiche e sociali rispettose dell’ambiente ed eque, cioè in grado di creare una nuova prospettiva di sviluppo sostenibile per il futuro dell’umanità”.

Carne pulita, Coop passa ai bovini, sabato 28 ottobre 10 allevamenti aprono al pubblico

Se carne deve essere, che almeno sia sana e certificata: è la strada intrapresa da Coop, che dopo il pollo allevato senza uso di antibiotici, le uova e i primi prodotti di suino, passa con la campagna “Alleviamo la salute” alle filiere di carne bovina, vitellone e scottona, a marchio Coop.

Sono 350 gli allevamenti coinvolti per 200.000 animali. E per “toccare con mano”, sabato 28 ottobre 10 allevamenti fornitori di Coop apriranno le porte e metteranno a disposizione i propri esperti per la prima edizione di “Allevamenti Aperti”.

L’obiettivo è ridurre e – ove possibile – eliminare l’uso di antibiotici negli allevamenti di animali da reddito. Per i bovini ad esempio sarà evitato l’uso di antibiotici negli ultimi quattro mesi di vita. I primi prodotti derivanti da questo protocollo arriveranno a scaffale a fine ottobre. Dato che si tratta di filiere complesse e con animali longevi, il percorso avviato da Coop punta alla totale eliminazione di antibiotici nel 2018. 

Sugli scaffali è già disponibile un prosciutto cotto da suino danese antibiotic free dalla nascita. La materia prima infatti arriva da fattorie danesi a conduzione familiare (8550 allevatori) che hanno da tempo attivato un Protocollo estremamente rigoroso e tale da escludere fin dalla nascita il ricorso a antibiotici, e assicurano un’alimentazione degli animali vegetariana e una serie di accorgimenti innovativi dal punto di vista del benessere. La Danimarca del resto è Paese all’avanguardia per l’allevamento senza uso di antibiotici, esiste consapevolezza da parte dei consumatori e gli allevatori sanno di poter ottenere un prezzo superiore se seguono queste pratiche. Sotto la lente l’uso di antibiotici negli allevamenti che ha portato a casi di antibiotico resistenza specie al pericolosissimo (per l’uomo) Staphylococcus aureus.

 

Nuovi traguardi

Prima dell’estate sugli scaffali figuravano sia il 100% della filiera avicola a marchio Coop (35 referenze della linea “Origine” con etichetta “Allevato senza uso di antibiotici”, in totale quasi 400 mila polli a settimana) sia le uova antibiotic free, un caso unico in Italia. In totale, a regime, ad essere allevate senza antibiotici sono almeno 2 milioni di galline con una produzione di più di 189 milioni di uova all’anno. Avevano inoltre già fatto la loro comparsa i prodotti suini della linea “Fior Fiore” da animali allevati allo stato brado in due allevamenti toscani (sulle colline del Chianti e in Maremma). In tali condizioni gli animali impiegano molto più tempo per raggiungere il peso stabilito, con conseguente maggiore qualità delle carni e lavorazione artigianale dei prodotti. Attualmente in questa specifica linea sono coinvolti più di 3000 suini.

L’impegno complessivo di Coop è comunque di lunga scadenza, e ha l’ambizione di generare una vera e propria rivoluzione nei metodi di allevamento: complessivamente saranno coinvolti oltre 20 milioni di animali ogni anno e oltre 1.600 allevamenti in Italia.

Per diffondere l’iniziativa, sabato 28 ottobre parte Allevamenti Aperti”: 10 allevamenti fornitori di Coop tra Piemonte, Veneto, Lombardia, Emilia, Marche, Toscana e Puglia apriranno le porte e metteranno a disposizione i propri esperti ai consumatori interessati. Prenotazioni al numero verde 800912195

Un mondo di bene: i prodotti Fairtrade nel 2016 hanno raggiunto 7,88 miliardi di euro

Foto: Roger van Zaal / Archivio Fairtrade.

Le vendite mondiali di prodotti Fairtrade nel 2016 hanno raggiunto 7,88 miliardi di euro, con una crescita per tutti i principali prodotti certificati: caffè +3%, cacao +34%, zucchero +7%, banane, tè, fiori e piante +5% ciascuno. Dall’altra parte del mondo produttori e lavoratori del network hanno ricevuto 150 milioni di euro di Premio Fairtrade, una somma di denaro aggiuntiva rispetto al Prezzo Fairtrade assicurato dalla certificazione, per avviare progetti sociali, ambientali, di miglioramento della produttività. Ne hanno beneficiato 1,6 milioni di piccoli agricoltori e lavoratori di Asia, Africa e America Latina, raggruppati in 1.141 organizzazioni di 73 Paesi.
Di tutto questo parla il nuovo rapporto annuale di Fairtrade International “Creating Innovations, Scaling Up Impact”. A vent’anni dalla sua nascita, il sistema internazionale di certificazione del commercio equo continua a lavorare nell’interesse delle comunità dei Paesi in via di sviluppo, offrendo nuove opportunità commerciali agli agricoltori e aiutando i lavoratori stipendiati ad ottenere un salario migliore.
«Nel 2016 abbiamo adottato una nuova strategia globale e avviato un ambizioso piano di crescita – ha detto Dario Soto Abril, CEO di Fairtrade International -. La grande sfida che ci proponiamo ora è quella di riuscire a migliorare in modo significativo i salari dei lavoratori entro il 2020».

Da sempre Fairtrade si concentra sulla necessità dei produttori agricoli e dei lavoratori di vendere ad un prezzo più equo, tale da coprire i costi medi di una produzione sostenibile. Parallelamente a questo obiettivo, si impegna a operare una svolta affiancando i lavoratori dipendenti affinché siano in grado di negoziare salari migliori e aiutando i produttori ad ottenere un reddito adeguato al proprio sostentamento. Nel corso del 2016, nell’ambito delle strategie per il calcolo di un valore di riferimento per il salario dignitoso, sono state eseguite delle ricerche finalizzate a determinare un valore minimo di riferimento per consentire una dignitosa qualità di vita ai lavoratori dipendenti.
Uguaglianza di genere, lotta al lavoro minorile, cambiamento climatico e tutela dei diritti dei lavoratori: sono questi i temi fondamentali affrontati in questo ultimo anno da Fairtrade attraverso una serie di iniziative di formazione sul campo e con programmi di supporto per le cooperative di produttori,. Un esempio? Il progetto “Women’s School of Leadership” per le produttrici di cacao in Costa d’ Avorio e il progetto “Youth-Inclusive Community-Based Monitoring and Remediation (YICBMR)” sviluppato in nove Paesi per contrastare il lavoro minorile e il lavoro forzato.
Nell’ultimo anno, coinvolgendo numerosi stakeholder, è stato intrapreso lo studio di un progetto finalizzato ad ampliare le opportunità commerciali per le aziende che intendono soddisfare la crescente domanda di prodotti sostenibili. A partire dal 2018, dei nuovi servizi, complementari al lavoro con il Marchio di Certificazione FAIRTRADE, offriranno ai partner commerciali nuove chance di business attraverso partnership di lunga durata.
«Fairtrade si sta impegnando a cambiare lo scenario del commercio sostenibile – dice Soto Abril -. Stiamo traendo benefici dal successo degli ultimi 20 anni. Siamo ottimisti per quello che ci riserverà il futuro».

Fairtrade Italia rappresenta Fairtrade International e il relativo Marchio di Certificazione nel nostro paese dal 1994. Attualmente in Italia sono in vendita più di 750 prodotti certificati e il valore del venduto è di 110 milioni di euro. 

Nascono i franchising scuola di cucina Sale&Pepe e ludoteca Focus Junior Play Lab

Dalla carta al “brick and mortar”, passando per il franchising: è il viaggio di Sale&Pepe e Focus Junior, brand del Gruppo Mondadori, che hanno presentano due nuovi format per l’apertura di scuole di cucina (con il marchio Sale&Pepe) e nuovi spazi educativi e di gioco per bambini (firmati Focus Junior).

 

Scuola di cucina due format: fissa e itinerante

La prima scuola di cucina di Sale&Pepe è nata nel 2015 a Milano, frutto dell’esperienza maturata dal magazine punto di riferimento nel mondo gastronomico in 30 anni di attività editoriale. Sale&Pepe nel tempo ha saputo ampliare la propria offerta, dando forme diverse ai propri contenuti e diventando anche un punto di incontro dove la passione per il cibo prende vita. La scuola di cucina presenta durante tutto l’anno un’ampia scelta di corsi per adulti e bambini, con proposte anche per il pubblico internazionale, eventi per privati e aziende, showcooking e serate a tema.
Grazie alla nuova offerta in franchising sarà possibile da oggi aprire anche in altre città una scuola di cucina potendo contare sulla forza del brand Sale&Pepe. Due i format proposti: il primo prevede uno spazio fisso allestito con postazioni per lo chef e banchi di lavoro attivi per i partecipanti, come nella sede storica di Milano; il secondo presenta un innovativo modello di scuola di cucina itinerante: un prototipo di “cooking station”, utilizzabile per organizzare corsi ed eventi in tour, all’interno di locali o in aree pubbliche.


Il progetto è rivolto a tutti coloro che hanno la passione per la cucina e vogliono trasformarla in un lavoro duraturo e profittevole. Il valore aggiunto del modello proposto da Sale&Pepe consiste nell’offrire agli affiliati, oltre all’allestimento e all’utilizzo del marchio Sale&Pepe, anche un piano di comunicazione continuativo su magazine, sito e social network; corsi di formazione professionali; un piano didattico trimestrale e la possibilità di coinvolgimento del punto vendita in attività sul territorio promosse dalla testata.

 

Focus Junior punta sull’edutainment

Novità anche sul fronte bimbi: la ludoteca Focus Junior Play Lab prevede la realizzazione di punti di incontro educativi e di gioco, pensati per accogliere bambini e ragazzi dai 3 ai 12 anni e accompagnarli nel periodo di crescita.
Nei Focus Junior Play Lab i bambini e i ragazzi potranno trascorrere il proprio tempo alternando attività ricreative con progetti educativi e di apprendimento, in linea con la filosofia di Focus Junior. Uno spazio che si differenzia rispetto all’attuale offerta di mercato grazie a un approccio edutainment, caratterizzato dallo studio di attività per stimolare le capacità dei bambini, come laboratori scientifici, di disegno, di cucina, di giornalismo digitale e molto altro.
Gli spazi sono personalizzabili a seconda delle esigenze degli imprenditori affiliati, in quanto studiati per essere totalmente movibili, facilmente trasportabili e dotati di tecnologia, come monitor touch e tablet, per rendere gli spazi “ludoteche 2.0”.
Come per la scuola di cucina di Sale&Pepe, anche per questo progetto il valore aggiunto della proposta di affiliazione riguarda il fatto di offrire ai franchisee, oltre all’allestimento completo della ludoteca a seconda dei metri quadri a disposizione, un piano didattico annuale ideato da Focus Junior, la formazione degli operatori e incontri di aggiornamento con i partner delle ludoteche, un piano di comunicazione dedicato su magazine, sito e social network, e la possibilità di coinvolgere il punto vendita affiliato in attività sul territorio promesse dal brand e accordi con partner tecnici per lo sviluppo delle attività laboratoriali.

Riapre Auchan Fanocenter con 53 attività e la nuova food court; 18 milioni investiti

Cambio di nome e di passo per il Centro Commerciale Auchan Fano, che diventa Fanocenter e amplia l’offerta con i più noti marchi di moda, un reseller ufficiale Apple presto in arrivo, una galleria più grande e importante novità in fatto di ristorazione, che porta tutti i visitatori in un viaggio nel tempo alla scoperta di gusti e sapori della tradizione e innovativi.

Al via dal 13 ottobre, in 12 mesi il Centro è stato ampliato di 6.608 metri quadri, arrivando a una superficie affittabile (GLA) di 11.200 metri quadri, e conta 31 nuovi negozi, di cui sei medie superfici, per un totale di 53 attività e un rinnovato ipermercato Auchan. Le nuove medie superfici ospitano i brand internazionali e nazionali Terranova, Bershka, Stradivarius, Zuiki.

Quasi la metà dei negozi è dedicata alla moda: gli arredi dell’intera galleria e la stessa facciata esterna richiamano i tessuti della tradizione artigiana delle Marche.

Importante la novità nell’offerta enogastronomica: la nuova food court Degu-Stazione (ne abbiamo parlato qui: GCI-Immochan scende in campo nella ristorazione: due nuovi format a Fano e Mestre) accoglie i visitatori in una antica stazione ferroviaria di inizio ‘900 con mattoncini rossi e lampioni vintage. In ogni “vagone” è possibile gustare le eccellenze enogastronomiche proposte da ristoranti e bar, con menù di qualità: dalla pasta tirata a mano alle carni pregiate, dalla pizza gourmet ai grandi vini, con la presenza di sommelier.

Per realizzare il nuovo Centro sono stati investiti 18 milioni di euro: Gallerie Commerciali Italia, filiale italiana di Immochan (Auchan Holding), ha scelto così di continuare a valorizzare una galleria amata da tutti i clienti del territorio, permettendo l’inserimento di 200 nuovi posti di lavoro.

Il legame con la comunità locale è confermato dalla volontà di affidare ai clienti, agli operatori e agli utenti Facebook la scelta del nuovo nome Fanocenter, risultato di un contest che ha coinvolto circa 2000 partecipanti.

«Fanocenter è un Centro commerciale di nuova concezione, dove lo shopping fa parte di un’esperienza a 360 gradi, passando per un’offerta enogastronomica che si differenzia da quella di tutti gli altri Centri in Italia. La nuova ristorazione tailor-made è a misura di cliente, un cliente che cerca varietà, qualità, cibo gourmet e tradizionale» spiega Edoardo Favro, Amministratore delegato Gallerie Commerciali Italia.

 

Anche Ipermercato Auchan si rinnova

L’Ipermercato Auchan di Fano, completamente rinnovato, fa dei prodotti freschi il suo punto di forza. La nuova panetteria con la produzione propria, la pasticceria, il reparto macelleria con un banco carne a servizio, la gastronomia con la sua vasta gamma di offerte e il bar che vuole dare la giusta accoglienza, esprimono tutta la passione di Auchan per il cliente.
Grande enfasi è stata poi data ai localismi, tanto nel mondo dei freschi quanto in quello dei prodotti di grande consumo.

Riapre, infine, il settore della tecnologia, con un rinnovato servizio al cliente su elettrodomestici, telefonia e tv.

 

Degu-Stazione: la nuova food court

Su un’area di oltre 900 metri quadri, nasce la nuova food court Degu-Stazione, in collaborazione con Vacanze Romane. Aperta dalla colazione alla cena, la Degu-Stazione propone un’offerta gastronomica che varia a seconda dei momenti della giornata. Con oltre 250 coperti, la food court coinvolge 11 operatori del settore (10 per il food e 1 per la proposta vitivinicola), proponendo una ricca offerta gastronomica: primi e secondi piatti, vini, focacce, piadine, pizze cotte nel forno a legna, proposte di fritti, gelati, ma anche polli allo spiedo, hamburger, fino alla cucina asiatica, offrendo anche uno spazio bar. La proposta gastronomica comprende prodotti locali, biologici, ma anche vegani e vegetariani, prodotti senza glutine e per chi ha qualche intolleranza alimentare.

 

53 attività tra moda, cosmesi ed elettronica

Sul fronte della moda., tra i migliori brand internazionali e nazionali si trovan Bershka, Stradivarius, Terranova, Zuiki, Aw Lab, che si aggiungono ad Ovs; Cotton & Silk, Jack&Jones, Conbipel, Hermitage; per il bambino Nucleo, Okaidi. Per l’abbigliamento sportivo arriva la marca King Sport, mentre nel settore dell’intimo Tezenis si aggiunge a Intimissimi e Calzedonia. Non solo abbigliamento, ma anche calzature, con Il Laccio, Primadonna, accessori moda come le borse O bag, Anna Virgili, i gioielli Pandora e Bluespirit, gli occhiali da sole e da vista Grand Vision, che si aggiunge a Salmoiraghi & Viganò. La proposta commerciale della Galleria si estende anche alla cosmesi, con l’arrivo di un nuovo parrucchiere fashion, alla profumeria ed erboristeria, con L’Erbolario che si aggiunge a L’Isola Verde e Limoni. Arriverà presto anche un punto Mac Cosmetics. Per la casa arrivano a Fanocenter i divertenti accessori della danese Tiger, e i tradizionali elementi d’arredo di Thun. Per la telefonia arriva un negozio Tim, oltre ai già presenti 3 store e Wind; mentre è imminente l’arrivo di un reseller ufficiale Apple.

Il Centro offre anche numerosi servizi: un punto Bluvacanze, un fotografo e all’esterno un parcheggio ampliato con 350 nuovi posti arrivando a un totale di 1.450 posti auto.

 

 

Gallerie Commerciali Italia S.P.A. (GCI) è uno dei principali leader dell’immobiliare commerciale in Italia. Filiale italiana di Immochan (Auchan Holding), GCI opera attualmente in 48 centri commerciali con circa 2.200 negozi, 600.000 metri quadri di superficie affittabile (GLA) e circa 160 milioni di visitatori all’anno. 

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