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Anna Muzio

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Oggi è il “Fast Food Workers’ day”, i lavoratori chiedono più tutele

Una giornata internazionale per chiedere maggiori tutele in un settore che spesso riscontra problemi a livello di retribuzioni, orari e salari: dal 2014 il 4 settembre è la Giornata Internazionale dei Lavoratori dei Fast Food in cui che in tutto il mondo hanno unito le forze in una crescente campagna internazionale. Sono previsti presidi e volantinaggi all’esterno dei ristoranti fast food di moltissime catene nazionali e multinazionali. Obiettivo: informare clienti e passanti sulle rivendicazioni in corso.

Coinvolti i sindacati nazionali affiliati a IUF (Associazione internazionale dei sindacati dei settori ristorazione, alberghi, catering e agricoltura) che si occupano di questioni quali il diritto di aderire o di formare un sindacato, il pagamento di salari bassi e inadeguati al lavoro svolto, contratti applicati unilateralmente senza orari minimi garantiti e occupazione precaria.

 

In lotta per salari e contratti, dall’Uk all’Indonesia
Recentemente, nel Regno Unito, una lunga campagna del sindacato BFAWU contro i “contratti a zero ore” ha portato McDonald’s a stipulare contratti fissi con un numero minimo di ore garantite; in Germania, il sindacato NGG è in conflitto con i datori di lavoro sulla giusta remunerazione e sul salario per i lavoratori dei fast food; in Indonesia, FSPM è impegnato a far rispettare i diritti fondamentali per i lavoratori della catena dei fast food locali di Champ Resto; in Nuova Zelanda, Unite Union ha vinto un accordo con McDonald’s che prevede aumenti salariali rispetto al salario minimo orario.
A sostegno di queste campagne e per dimostrare il sostegno ai lavoratori dei fast food che combattono e si organizzano in molti Paesi, i sindacati affiliati a IUF, in particolare quelli con iscritti del settore ristorazione, si sono organizzati per attirare l’attenzione sulle condizioni di lavoro, generalmente povere, nei fast food.
I membri dell’IUF saranno mobilitati in tutto il mondo: le proteste che sostengono le rivendicazioni dei lavoratori dei fast food sono organizzati in Italia, Indonesia, Regno Unito, Germania e in molti altri Paesi. Negli Stati Uniti, sempre il 4 settembre, è previsto uno sciopero nazionale per la campagna “FightFor15” (15 dollari l’ora di salario minimo garantito) con azioni in tutte le principali città.
Secondo Filcams Cgil (affiliata a IUF), che organizza i momenti di protesta all’esterno dei Fast Food delle principali catene in Italia, “la situazione complessiva dei lavoratori italiani non è certo più rosea che altrove: il contratto collettivo nazionale è scaduto da più di 4 anni e Fipe Confcommercio, fino ad oggi, ha sempre vincolato l’eventuale raggiungimento di un accordo ad un netto taglio del costo del lavoro da ottenere peggiorando le condizioni normative e salariali del quasi un milione di addetti che operano nel settore ristorativo”.

Da Nova Coop il 9 settembre c’è il “banco scolastico” con “dona la spesa per la scuola”

Sono tante le iniziative della Gdo per la scuola ma particolarmente originale e tutta nel segno della solidarietà è quella di Nova Coop, che propone anche all’avvio di questo anno scolastico una raccolta di materiale di cancelleria a favore delle famiglie in difficoltà. L’iniziativa ricorda quella, più nota e diffusa, del Banco alimentare e va nel segno di coinvolgere i clienti a donare qualcosa quando fanno la spesa a chi è più in difficoltà. In questo caso non prodotti alimentari o di cura della persona, ma risme di carta, colla stick, quaderni, gomme, evidenziatori, cartelline trasparenti, correttori, forbici, temperamatite calcolatrici, pennarelli, penne a sfera e matite colorate.

L’inziativa avrà luogo sabato 9 settembre, per tutta la giornata, in 58 punti vendita della rete Nova Coop (Piemonte e alta Lombardia) e coinvolgerà i Soci Coop volontari, in collaborazione con le principali Onlus del territorio.

Gli acquisti di materiale scolatico sono diventati estremamente impegnativi e difficili da sostenere per un numero crescente di famiglie. I prodotti donati saranno consegnati alle famiglie direttamente dalle singole Onlus partner dell’iniziativa, garantendo così un ottimo utilizzo di tutta la merce donata. Nova Coop rendiconterà ai propri Soci e clienti circa l’entità della raccolta.

 

70mila articoli donati nel 2016

«Le nostre attività nell’ambito delle iniziative sociali – spiega Ernesto Dalle Rive, Presidente Nova Coop -, con particolare riferimento ai volumi raggiunti dalle campagne volte al sostegno della scuola pubblica, sono state un momento per noi utile a meglio comprendere le reali opinioni dei nostri Soci che hanno manifestato un generale e convinto apprezzamento per i risultati della cooperativa. La sinergia derivante dalla collaborazione tra Coop e le Onlus, sommata alla generosità di Soci e Consumatori, già gli scorsi anni è diventata una forma di risposta alla difficoltà economica delle famiglie italiane con 70.000 articoli di cancelleria donati soltanto nel 2016. Confidiamo quanto meno di ripetere gli ottimi risultati di raccolta dell’anno precedente. La scuola, infatti, è da sempre un terreno di massima attenzione per il mondo Coop».

Per le scuole pubbliche e paritarie di ogni ordine e grado, a fronte di tagli alle risorse, Nova Coop assieme a Coop Liguria, Coop Lombardia e Coop Vicinato Lombardia promuove “Coop per la scuola” attiva dal 31 agosto al 13 dicembre 2017. L’iniziativa prevede per le famiglie la possibilità di raccogliere, per ogni acquisto effettuato, gli appositi bollini da donare alle scuole che li utilizzeranno per ricevere gratuitamente i premi contenuti in un ricco catalogo. Le scuole così potranno richiedere dal catalogo materiale utile sia per l’innovazione tecnologica che per le normali attività didattiche.

 

Ecu, un discount rinnovato riapre a San Polo D’Enza, 16° pdv della provincia

Un discount di 450 metri quadri, ampliato e interamente rinnovato, caratterizzato dalla qualità e dalla convenienza che da sempre contraddistinguono l’insegna Ecu, ha riaperto le porte a San Polo D’Enza (RE)Il punto vendita rappresenta il sedicesimo della provincia e vedrà impiegato al suo interno tutto il personale già presente prima degli interventi di rinnovamento e ampliamento.

Gestito da Sigma Canalina snc, socio di Realco S.C., società cooperativa operante da oltre 50 anni nel settore della grande distribuzione organizzata proprietaria dell’insegna, conta un’offerta di circa 2.400 referenze alimentari e non, contraddistinte dalla qualità e dalla convenienza. 

A livello espositivo sono presenti le principali aree merceologiche tra cui ortofrutta, pane con produzione interna, surgelati, latticini e salumi, gastronomia pronta, carne confezionate, a cui si aggiunge una vasta offerta di prodotti del territorio e tanti prodotti esclusivi per Ecu. A disposizione di tutti i clienti inoltre un comodo parcheggio gratuito.

L’inaugurazione, avvenuta alla presenza dello staff e della direzione di Realco, ha previsto per tutti i clienti in omaggio un gadget e un aperitivo di benvenuto.

All’interno del negozio sono impiegate cinque persone, mantenute interamente in segno di continuità.

L’insegna Ecu ha oltre 50 negozi tra Emilia Romagna, Toscana, e Piemonte, e unisce la convenienza della formula discount alla qualità dell’offerta dai supermercati.

Accordo Melinda e la Trentina, le mele trentine ora corrono insieme

Una filiale commerciale condivisa entro fine anno: è questo il frutto dell’accordo firmato tra Melinda e La Trentina, le due principali realtà della melicoltura regionale (con una produzione di 400mila e 57mila tonnellate di mele all’anno, rispettivamente).

Una firma attesa, cercata, auspicata da tutti, che impegna i firmatari a costituire – a breve – una comune organizzazione per la commercializzazione dei prodotti, pur rispettando e anzi valorizzando i rispettivi marchi. Ed è proprio la nuova filiale commerciale la formula più pratica e utile allo scopo, e consentita dalla normativa vigente.

 

Influenze sul commercio ma anche sulla produzione

Una collaborazione significativa per il futuro del comparto melicolo trentino da cui deriveranno molteplici vantaggi per entrambe le compagini sociali, dal miglioramento della gestione delle vendite e del servizio al mercato all’ottimizzazione delle risorse interne, oltre ad essere l’occasione di una ridefinizione dell’assetto varietale che consentirà di selezionare la migliore qualità dei frutti di queste due realtà del territorio, oggi accomunate in un progetto dagli interessi e obiettivi condivisi volti ad una sempre maggiore sostenibilità delle produzioni.

«È un momento storico per la frutticoltura provinciale – ha detto il presidente della Cooperazione Trentina Mauro Fezzi -. Il movimento cooperativo rappresenta uno strumento in mano ai produttori, che deve essere utilizzato dalle persone. La cooperazione nasce con l’esigenza di integrare i piccoli, per fare in modo che diventino più grandi. È il mercato che richiede soggetti sempre più grandi. Un domani potrebbero aprirsi le porte anche ad altri operatori trentini».

«A livello mondiale si sono piantate parecchie piante di melo – spiega Michele Odorizzi, presidente del Consorzio Melinda -. La concorrenza è alle porte, le nubi all’orizzonte sono tante. Con questo primo passo dobbiamo coordinarci e dare risposte al territorio. La collaborazione non riguarderà solo aspetti commerciali ma anche l’organizzazione della produzione. E sarà solo un primo passo per affrontare decisi il mercato. La strada è segnata, e in futuro c’è spazio anche per altri produttori e altre realtà con le giuste sinergie».

L’accordo si divide in una parte transitoria (valida per il 2017), e una definitiva che riguarda il futuro. «L’obiettivo finale è quello di costituire una entità che gestisca per entrambe le Op tutta la fase commerciale – dice il presidente de La Trentina Rodolfo Brochetti –. In capo ai produttori rimane la parte industriale. Per la parte commerciale, si aprono grandi opportunità per valorizzare le produzioni vocate dei territori. Non dimentichiamo che produciamo anche le susine di Dro, i kiwi. L’accordo permette di presentarci sul mercato dove i nostri clienti si stanno attivando in maniera importante».

Altra colonna è l’assortimento varietale. In collaborazione con Apot si sta ragionando per proporre un diverso assortimento, con una diminuzione delle golden nelle zone meno vocate sostituendole con nuove varietà.

Sull’onda del successo del precedente “test” riguardante le ciliegie, i presidenti di Melinda Michele Odorizzi e de La Trentina Rodolfo Brochetti hanno firmato l’intesa in Federazione, alla presenza del presidente di Federcoop Mauro Fezzi, dell’assessore provinciale Michele Dallapiccola, del presidente di Apot Ennio Magnani, di amministratori e dirigenti e dell’avv. Fabrizio Marchionni che ha curato la complessa architettura contrattuale.

 

Oltre 457mila tonnellate di mele l’anno

Il Consorzio Melinda è costituito da oltre 4.000 famiglie di frutticoltori riunite in 16 cooperative che coltivano circa 6.700 ettari di meleti nella Val di Non e Val di Sole in Trentino. La produzione media annua di mele Melinda è di oltre 400.000 tonnellate, circa il 20% della produzione italiana, 1300 i dipendenti e un fatturato di 250 milioni di euro.

Sono a oggi circa 1200 i soci di OP La Trentina distribuiti in cinque cooperative e cinque comuni con una produzione di 57.000 tonnellate di mele per 1200 ettari coltivati, 250 gli addetti e un fatturato di circa 31 milioni di euro.

A Parigi Naturalia apre tre store vegan, con solo 2000 referenze “mirate”

Tre punti vendita interamente dedicati alla clientela vegan, che dunque possono proporre un assortimento limitato – 2000 referenze di origine interamente vegetale – ma estremamente centrato: è la scelta di Naturalia, insegna francese di supermercati biologici appartenente a Monoprix e Gruppo Casino.

I tre Naturalia Vegan, convertiti da punti vendita già appartenenti all’insegna,  sono stati aperti a giugno a rue de Rome e rue Merlin a Parigi e in avenue de Paris a Vincennes.

I vegani, che sarebbero circa il 2% dei francesi, non consumano prodotti, alimentari e non, di origine vegetale: non solo carne quindi ma anche cuoio e lana, miele e latticini. Come specificato nel sito dell’insegna “NATURALIA Vegan propone un assortimento di qualità rispettoso dell’ambiente e della cultura vegana, he garantisce tutti i benefici dell’agricoltura biologica. Ogni marca partner si è impegnata a garantire il rispetto di questa modalità di consumo, bio e vegana, per ogni suo prodotto”.

Oltre alle circa 2000 referenze giù presenti nei punti vendita Naturalia, nei tre Vegan sono presenti circa 300 novità.

Un passo ulteriore dunque rispetto ad esempio ai supermercati Karma, 100% biologici lanciati lo scorso giugno dalla Coop svizzera, con una proposta ancora più selezionata.

I prodotti che si rifanno a uno stile di vita biologico e vegano del resto guadagnano di anni in anno posizioni, anche tra i non intransigenti: gli alimenti bio nel 2016 hanno registrato un +20% di vendite solo nella Gdo (Nielsen) e un +15% di vendite nei negozi specializzati. E la Gdo sui 3 miliardi di euro di ricavi in Italia registra la quota maggioritaria: 1.191 milioni di euro, 39% del totale, con un balzo del 20,1% rispetto al 2015. In aumento anche il numero di famiglie che ha acquistato almeno una volta in un anno bio, dal 55% del 2013 al 74% del 2016, con un incremento di 1,2 milioni. E si moltiplicano le MDD dedicate al bio, al vegetariano e al vegano.

 

 

Il Viaggiator Goloso raddoppia a Milano 3 Basiglio con un nuovo store

foto: Twitter.

Un nuovo store, il secondo dopo quello di Milano via Belisario, ad insegna il Viaggiator Goloso, marchio d’alta gamma di Unes e U2 Supermercati, ha aperto oggi in Piazza Marco Polo a Milano 3 – Basiglio. Il punto vendita, all’interno del centro commerciale di Milano 3, presenta alcune novità: oltre ai reparti gastronomia e macelleria servite, all’ortofrutta sfusa e alla pescheria, sarà infatti presente il panificio biologico che sforna ogni giorno pane fresco preparato utilizzando unicamente grani integrali, antichi e biologici e lievito madre. Impasti naturali lasciati riposare per almeno due giorni e cotti nel forno a legna, proprio come una volta. Sviluppato su 1180 metri quadri, ha otto casse, 45 addetti ed è aperto 7 giorni su 7.

 

Degustazioni, freschi tutti i giorni, locker Amazon

Non poteva mancare, poi, il reparto sushi e sashimi, dove saranno sempre disponibili preparazioni di pesce curate nei minimi dettagli e capaci di conquistare anche i palati più esigenti. Inoltre, il nuovo punto vendita sarà dotato di un’area degustazioni dove, ogni settimana, sarà possibile assaporare eccellenze gastronomiche selezionate. E per gli amanti dei prodotti freschissimi, tra le novità del reparto ortofrutta ci saranno le macedonie, le spremute e i frullati preparati quotidianamente e pronti per essere gustati.

Presso il reparto macelleria servita sarà possibile acquistare una selezione di carni pregiate che spazia dalle costate riposate per almeno due mesi nella cella di maturazione sino a specialità come il pollo di Bresse DOP, l’Angus allevato in Italia e la carne marezzata di Wagyu.

Presso il reparto gastronomia sarà disponibile una ricca selezione di salumi e formaggi, pasta fresca e prodotti gastronomici della tradizione nostrana e internazionale come ad esempio il caviale.

Il reparto pescheria, gestito da Orobica Pesca, partner con oltre 50 anni di esperienza, tra i pionieri del pesce crudo e delle ostriche francesi, offrirà un’ampissima scelta giornaliera di pesce fresco e preparazioni gastronomiche di propria produzione.

Infine l’enoteca metterà a disposizione un ricco assortimento di etichette italiane e straniere, dagli champagne più pregiati alle bollicine nostrane tra cui Franciacorta e Prosecco di Valdobbiadene, vini rossi D.O.C. e D.O.C.G, passiti e vini dolci da abbinare ai dessert.

Oltre all’intera gamma de il Viaggiator Goloso, ai reparti freschi e alle referenze alimentari selezionate, completano l’assortimento i prodotti dedicati alla cura della casa e della persona (per un totale di 9.000 referenze disponibili tra cui 2.000 a marchio il Viaggiator Goloso). Tra i servizi offerti dal punto vendita vi sono inoltre la lavanderia, il Wi-Fi gratuito, le colonnine per la ricarica dei cellulari e il punto di ritiro self-service Amazon Locker.

Per la realizzazione del punto vendita sono state coinvolte maestranze specializzate di ben 15 nazionalità differenti. La costruzione del forno a legna ad esempio, fiore all’occhiello del punto vendita, è stata seguita da professionisti specializzati, utilizzando materiali che consentono di mantenere una temperatura costante di cottura del pane.

Per festeggiare l’apertura dello store, fino a domenica 3 settembre i clienti riceveranno in omaggio una pratica shopper in TNT e l’etichetta da viaggio firmata il Viaggiator Goloso, insieme a 15 euro in buoni spesa. Mentre i food trucks firmati il Viaggiator Goloso saranno presenti sabato 9 e domenica 10 settembre in occasione della Festa di Basiglio, dove offriranno gustosissimi prodotti.

Il primo punto vendita permanente ad insegna il Viaggiator Goloso è stato inaugurato lo scorso 23 novembre, in viale Belisario 1, a Milano. 

 

 

 

 

 

 

 

Maxi Zoo debutta con nuovi store a Garbagnate Milanese e Alessandria

Punta sull’Italia la più importante catena retail europea dedicata ad alimenti e accessori per animali, Maxi Zoo, parte del gruppo tedesco Fressnapf, con due aperture in pochi giorni: un grande store a Garbagnate Milanese (MI) e uno ad Alessandria.

Il nuovo punto vendita di Garbagnate Milanese sarà inaugurato da giovedì 31 agosto a lunedì 4 settembre e si qualifica come uno store speciale grazie alle grandi dimensioni (1.045 metri quadri) e all’assortimento di 15.000 articoli, di cui 3.000 a marchio esclusivo, e a un’offerta di oltre 600 specie di animali vivi tra pesci, roditori e volatili.

Fedele al proprio impegno di offrire solo il meglio per gli animali, Maxi Zoo garantisce anche nella vendita di animali vivi un alto sistema di qualità e la sicurezza che ogni animale sia allevato e controllato in base alla proprie esigenze e nel pieno rispetto dei più elevati standard. Fin dalla scelta degli allevamenti Maxi Zoo segue criteri di qualità rigorosi e si affida solo ad allevatori di eccellenza capaci di garantire agli animali una crescita sana, standard igienici elevati e regolari controlli veterinari. Massima attenzione anche al trasporto dall’allevamento al negozio che viene effettuato nel più ampio rispetto e controllo: Maxi Zoo seleziona solo allevatori vicini ai negozi e assicura che i box per il trasporto siano stabili e ben arieggiati per evitare agli animali viaggi stressanti. Giunti in negozio, il personale qualificato e specializzato Maxi Zoo accoglie gli animali e si preoccupa di mantenere, insieme a un veterinario, il loro buono stato di salute. Il cliente all’acquisto del nuovo pet riceve un passaporto personale comprensivo di tutte le informazioni per ricostruire il percorso dell’animale a garanzia del rispetto della Promessa di Maxi Zoo di assicurare un trattamento ottimale.

Nel punto vendita prenderà servizio uno staff di dieci persone che hanno in comune la passione per gli animali e una solida formazione fornita dal programma di training della Maxi Zoo Academy per i nuovi dipendenti. Grazie a questa formazione specifica, lo staff saprà consigliare i clienti su tutte le diverse situazioni di vita quotidiana con il proprio animale. La formazione, che nasce da programmi formativi messi a punto per tutti i dipendenti dei 1.400 punti vendita Maxi Zoo in Europa, coinvolge un veterinario e uno psicologo e prevede, oltre all’affiancamento con colleghi esperti, programmi di e-learning e 15 giornate all’anno di sessioni in aula.

Il negozio Maxi Zoo di Garbagnate Milanese si trova in Viale I Maggio, vicino a Esselunga e Biobottega. Per tutta la durata dei cinque giorni di festa inaugurale, verranno applicati sconti esclusivi dal 20% al 45% su tutti i prodotti in assortimento (esclusi gli articoli già in promozione).
Inoltre, da giovedì 31 agosto a domenica 3 settembre gli educatori di PetPRO metteranno a disposizione la propria competenza nell’educazione degli amici a quattro zampe con svariati incontri dedicati a come relazionarsi con i propri pet e a rendere sempre più divertente e sicuro il tempo passato insieme. Durante tutte le giornate, inoltre, verranno fornite consulenze personali gratuite a tutti gli interessati. Maxi Zoo invita tutti a portare con sé i propri pet per festeggiare questa occasione speciale.

 

Il nuovo punto vendita di Alessandria si trova in Via San Giovanni Bosco 31/M, zona centro Commerciale Panorama, e si sviluppa su una superficie di 625 metri quadri e offrirà più di 8.000 articoli, di cui 3.000 a marchio esclusivo, per tutte le tasche e le esigenze. Inoltre, al fine di migliorare e facilitare il rapporto tra pet e proprietario, saranno presenti specifici corner dedicati agli accessori, alla cura e al benessere dell’animale. In questa occasione speciale, per tutta la durata dei cinque giorni di festa inaugurale, verranno applicati sconti esclusivi dal 20% al 45% su tutti i prodotti in assortimento (esclusi gli articoli già in promozione).

Nel punto vendita prenderà servizio uno staff di sette persone, tutti professionisti appositamente assunti e provenienti dalla zona di riferimento, che hanno in comune la passione per gli animali e una solida formazione.

Il nuovo store Maxi Zoo di Alessandria è provvisto di un ampio parcheggio riservato ai clienti di fronte al punto vendita e, come in tutti i negozi della catena, è possibile trovare servizi dedicati agli amici a quattro zampe come l’area picnic con acqua fresca e cibo di ottima qualità e la bilancia per cani per controllare in modo facile e veloce il peso del proprio pet. Tutti gli store inoltre offrono il servizio di incisione medagliette. Infine è presente una donation box, in cui è possibile lasciare alimenti di prima necessità che saranno devoluti alle ONLUS locali del settore.

 

Nato in Germania nel 1990, oggi il Gruppo Fressnapf è presente in 11 Paesi e conta oltre 1.400 punti vendita in tutta Europa. In Italia Maxi Zoo ha aperto anche quattro store XXL, ognuno con un’offerta di circa 15.000 articoli, stabilendo un nuovo standard di eccellenza nell’attenzione alla vendita di piccoli animali da compagnia (pesci, roditori, volatili). Nel 2016 gli store Maxi Zoo in Italia hanno raggiunto le 75 unità.

Fico Eataly World, l’agriparco di Farinetti al via il 15 novembre

Ormai la data è ufficiale: debutterà al pubblico il prossimo 15 novembre FICO Eataly World, il più grande parco agroalimentare del mondo voluto e ideato da Oscar Farinetti, fondatore di Eataly. La data di inaugurazione è stata decisa dal Comune di Bologna, promotore del progetto, con FICO Eataly World – la società di gestione del Parco -, la Fondazione FICO per l’Educazione alimentare e alla Sostenibilità, Prelios Sgr, che ha istituito e gestisce il Fondo Pai (Parchi agroalimentari italiani) per la sua realizzazione, e con CAAB – Centro Agroalimentare Bologna.

Il Parco, ad ingresso gratuito, punta ad attrarre milioni di visitatori da tutto il mondo, racchiudendo l’eccellenza dell’enogastronomia italiana, dal campo alla forchetta. I lavori di allestimento sono in dirittura d’arrivo, e nelle prossime settimane verranno ultimati per assicurare il taglio del nastro nella data prefissata.

 

Fico in numeri

La Fabbrica Italiana Contadina su 10 ettari racchiuderà la meraviglia della biodiversità italiana, attraverso 2 ettari di campi e stalle all’aria aperta, ed 8 ettari coperti che ospitano 40 fabbriche, oltre 40 luoghi ristoro, Botteghe e mercato, Aree dedicate allo sport, ai bimbi, alla lettura e ai servizi, 6 aule didattiche, 6 grandi “giostre” educative, teatro e cinema, un centro congressi modulabile da 50 a 1000 persone e una Fondazione con tre università.

FICO, su un percorso chilometrico e all’interno di 100 mila quadri offrirà svariate possibilità di divertimento educativo: per capire l’agricoltura italiana visita a 2 ettari di campi e stalle con più di 200 animali e 2000 cultivar. Per capire la trasformazione alimentare: visita alle 40 fabbriche contadine per vedere la produzione di carni, pesce, formaggi, pasta, olio, dolci, birra. Per la degustazione del cibo: il ristoro di FICO con una scelta di 40 offerte diverse. Per farsi un giro in “giostra”: visita delle sei “giostre” educative dedicate al fuoco, alla terra, al mare, agli animali, al vino e al futuro. Per divertirsi e imparare: 30 eventi e 50 corsi al giorno tra aule, teatro, e spazi didattici. 

L’itinerario può essere percorso a piedi o in bicicletta, libero o assistito dagli Ambasciatori della biodiversità italiana, guide appositamente formate per narrare l’agroalimentare italiano.

Penny Market ecco il nuovo punto vendita di Catania, altri 25 in arrivo quest’anno

Si chiama “Ambiente 3.0” il layout di Penny Market progettato per offrire ai clienti un’esperienza di acquisto di grande qualità ed efficienza. Un concetto seguito anche nel nuovo punto vendita di Catania, in Via Pietro Mascagni, 116 con accesso anche dal Viale Africa, il 354° punto vendita Penny Market della rete italiana (27° in Sicilia).

Il nuovo store è in grado di offrire ai clienti un’ampia scelta di prodotti di qualità a prezzi concorrenziali all’interno di una struttura accogliente e confortevole, per una spesa facile e veloce ogni giorno. Questa apertura, insieme alle altre 25 previste per quest’anno, fa parte del progetto di espansione di Penny Market Italia, all’interno di un piano d’investimenti che tocca i 200 milioni di euro per il biennio 2017-2018, di cui 96 milioni per il 2017. Il punto vendita di Catania prevede l’inserimento di nuovo personale che andrà ad aggiungersi agli oltre 3.000 dipendenti italiani.

Il nuovo punto vendita ospita un vasto assortimento dedicato ai prodotti tipici regionali forniti da aziende strettamente integrate nel territorio, in particolare per le categorie Freschissimi Salumi e Formaggi, Pane Fresco e Vini e, come tutti i punti vendita Penny Market, ha in assortimento circa 60 prodotti a marchio privato CUOR DI TERRA con le migliori tipicità dei prodotti italiani.

L’impegno nell’offrire ai clienti prodotti che corrispondano ad alti standard qualitativi ha un focus specifico sulla stagionalità, garantendo sempre Frutta e Verdura di stagione Siciliana a marchio “Vicino” e comunque 100% Italiana con un vasto assortimento, grazie alla continua selezione e al monitoraggio dei prodotti.

In quest’ottica si inserisce anche l’attenzione verso la territorialità e la tradizione italiana: all’interno del punto vendita sarà presente la Macelleria a libero servizio, dove i clienti potranno apprezzare il meglio dei prodotti regionali disponibili e un banco Gastronomia dove trovare sfiziose specialità ogni giorno. Il pane verrà sfornato durante tutto l’arco della giornata e la cantina di vini, con circa 100 tipologie di vino in assortimento, sarà all’insegna dell’italianità attraverso la vendita di prodotti di fascia elevata provenienti da fornitori diretti, con evidenziazione del territorio e della regionalità.

L’edificio che ospita il primo Penny della città e il quarto Penny della provincia, nasce in un contesto di riqualificazione urbana che ha avuto come oggetto il recupero a Catania di un’area produttiva dismessa. Il nuovo punto vendita si inserisce all’interno del contesto cittadino e più precisamente nella zona del lungomare tra la Stazione Centrale e Piazza Europa. La struttura è stata realizzata secondo le più recenti tecniche costruttive che conferiscono all’edificio caratteristiche di isolamento termico per una maggior efficienza energetica. L’obbiettivo di ottenere la massima qualità riducendo i consumi è stato perseguito utilizzando la tecnologia al Led per l’illuminazione del negozio ed introducendo nuove soluzioni per gli impianti di refrigerazione; questi accorgimenti contribuiscono a risparmi annui fino a 32.000 Kwh che si possono tradurre in circa 8,98 tonnellate equivalenti di petrolio non bruciate, con una mancata emissione di CO2 in atmosfera pari a 19,20 tonnellate.

Al taglio del nastro l’Assessore all’Urbanistica, Decoro Urbano e Manutenzioni Salvatore Di Salvo, l’Assessore al Commercio Nuccio Lombardo, e il Responsabile dell’Area Vendite, Ruggero Romano di Penny Market Italia.

«L’apertura di un nuovo punto vendita a Catania si inserisce perfettamente nella nostra strategia: negozio di prossimità attento ai bisogni dei consumatori, in grado di offrire ogni giorno un vasto assortimento a prezzi contenuti e concorrenziali. – commenta Ruggero Romano –. Siamo infatti convinti che una buona spesa debba necessariamente essere conveniente, facile e di qualità, caratteristiche che noi di Penny Market garantiamo in tutti i nostri store».

Amazon applica la sua strategia a Whole Foods, ed è guerra dei prezzi nel bio

Guerra dei prezzi nel mondo del cibo bio. A scatenarla l’acquisizione da parte di Amazon di Whole Foods Market, la catena di alimentari salutisti, per una cifra di 13,7 miliardi di dollari (circa 11,5 miliardi di euro). Il colosso americano dell’e-commerce fondato da Jeff Bezos non ha perso tempo e già lunedì 28 agosto, nel giorno del perfezionamento dell’acquisto, annunciato già nel giugno scorso, ha messo in atto una politica aggressiva di riduzione dei prezzi per alcuni articoli di grande consumo freschi: le banane, gli avocado, le uova, il salmone allevato sostenibilmente, la carne magra da allevamenti sostenibili, il burro di mandorle, le mele bio Gala e Fuji, il pollo arrosto bio, il burro bio. Ma presto il cartellino dei prezzi sarà ritoccato al ribasso anche per molti altri articoli. «Siamo intenzionati a rendere l’alimentazione sana e biologica più accessibile al grande pubblico. A tutti dovrebbe essere consentito consumare i prodotti Whole Foods e noi abbasseremo i prezzi senza che questo voglia dire rinunciare all’impegno storico di Whole Foods per l’alimentazione di qualità» è la promessa di Jeff Wilke, numero uno di Amazon Worldwide Consumer.

Una notizia accolta con grande favore dai clienti di Whole Foods Market, la catena fondata nel 1980 ad Austin, in Texas, e che da allora si è estesa fino a contare oltre 400 negozi negli Stati Uniti, in Canada e in Gran Bretagna e a dar lavoro a 91.000 dipendenti. Whole Foods era nel 2014 al numero 30 nella lista dei più grandi retail degli States. Finora considerata una catena piuttosto cara ed esclusiva, ora potrebbe dunque “democratizzarsi”. Ma non sorridono allo stesso modo i concorrenti del mercato degli alimenti biologici, i quali dovranno adeguarsi alla politica di abbattimento dei prezzi per non essere tagliati fuori.

La paura di una guerra dei prezzi nel mercato del cibo bio ha già provocato conseguenze sul piano finanziario. Si calcola che negli ultimi giorni si siano volatilizzati ben 11 miliardi di dollari di capitalizzazione di mercato di alcuni dei più grandi operatori della grande distribuzione. Alla Borsa di Londra, il titolo di Tesco è calato dell’1,8% e quello di Sainsbury dell’1%. E questo solo di fronte alla prospettiva che Whole Foods Market, finora poco presente sul mercato britannico, possa irrompere prepotentemente a Londra rinforzando il servizio di consegna a domicilio.

Inoltre i prodotti con il brand 365 di Whole Foods e gli alimenti per animali saranno tutti disponibili su Amazon.com, su AmazonFresh, su Prime Pantry e su Prime Now. Amazon potrebbe inoltre utilizzare alcuni store Whole Foods come centro di consegna dei prodotti acquistati sul sito di e-commerce. L’idea è quella di installare in alcuni negozi situati in aree strategiche degli armadietti dotati di una serratura dove i clienti potranno ritirare il loro ordine. 

L’acquisizione di Whole Foods Market da parte di Amazon è stata uno shock nel mercato dell’alimentazione bio, ma non è giunta del tutto a sorpresa. Il colosso di Seattle infatti aveva già da tempo manifestato interesse per il settore alimentare con il lancio di AmazonFresh. Due aziende che ora opereranno in sinergia, ma abbastanza differenti da respingere al mittente le accuse fatte da molti concorrenti circa l’acquisizione di una posizione dominante da parte di Amazon, che non a caso ha avuto il via libera all’acquisizione da parte della Federale Trade Commission, l’agenzia indipendente del governo di Washington che vigila per impedire, in nome dell’interesse del consumatore americano, su pratiche commerciali scorrette o monopolistiche.
Ma l’abbassamento dei prezzi è solo il primo passo del cambiamento di Whole Foods Market da parte del colosso di Seattle. Nei progetti di Amazon c’è un’integrazione di Whole Foods nel sistema di fidelizzazione del cliente attraverso l’abbonamento Prime, che garantisce al cliente benefit come la spedizione e la consegna gratuita e lo streaming gratuito di una libreria di film e shot televisivi. E presto i clienti Prime potranno contare su offerte speciali dedicate e altri vantaggi negli store Whole Foods.

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