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Bio made in Italy, è boom nei Paesi scandinavi

Danimarca e Svezia, ottavo e nono mercato al mondo per vendite di prodotti bio, con un incremento rispettivamente del +183% e del +176% negli ultimi 10 anni e un tasso di penetrazione del bio dell’87%, sono tra i mercati più promettenti per il bio Made in Italy – come confermato anche dal panel di imprese alimentari e vitivinicole italiane intervistate da Nomisma. Il dato emerge dalla survey sui consumatori danesi e svedesi presentata in occasione del quarto forum Ita.Bio, la piattaforma online di dati e informazioni per l’internazionalizzazione del biologico Made in Italy curata da Nomisma e promossa da ICE Agenzia e FederBio.

IL RUOLO DELL’EXPORT NEL BIO MADE IN ITALY
Molto positiva la performance dell’export agroalimentare bio: nel 2022 le vendite di prodotti agroalimentari italiani bio sui mercati internazionali hanno raggiunto i 3,4 miliardi di euro, mettendo a segno una crescita del +16% (anno terminante a giugno) rispetto all’anno precedente. Il riconoscimento del bio made in Italy sui mercati internazionali è testimoniato anche della crescita di lungo periodo (+181% rispetto al 2012, un valore quasi triplicato) e dalla quota di export sul paniere Made in Italy, con un peso del 6% sull’export agroalimentare italiano totale nel 2022. La gran parte delle esportazioni riguarda il food ma è rilevante anche il ruolo del vino.

I NUMERI CHIAVE DEL BIO IN SCANDINAVIA
Tutti i numeri del bio in Scandinavia sono positivi. La Danimarca è l’ottavo mercato al mondo per valore delle vendite di prodotti bio sul mercato interno con 2.240 milioni di euro e una quota di vendite bio sul totale della spesa alimentare pari a ben il 13% (quasi raddoppiata rispetto al 2010). Segue a pochissima distanza la Svezia – nono consumatore mondiale di prodotti bio – con un valore di 2.193 milioni di euro e un peso del bio che sfiora quasi il 9%. Per non parlare della spesa pro-capite per prodotti bio: 384 euro in Danimarca e 212 euro in Svezia che fanno sì che i due Paesi si collochino ai vertici della classifica mondiale, rispettivamente al secondo e quinto posto.

IL CONSUMATORE BIO IN SCANDINAVIA (DANIMARCA & SVEZIA)
I dati della consumer survey originale realizzata Nomisma confermano un forte interesse per il bio in Scandinavia: quasi 9 famiglie su 10 hanno consumato un prodotto alimentare o una bevanda a marchio biologico nel corso del 2022. Tra gli altri fattori che fanno della Scandinavia un mercato ad alto potenziale per il bio ci sono, da un lato, la quota di heavy user (il 40% delle famiglie acquista bio in ogni spesa o quasi) e, dall’altro, la centralità della caratteristica bio come driver di scelta, tanto che 1 consumatore su 5 dichiara di considerare il marchio bio come primo criterio di scelta quando acquista prodotti alimentari, quota che aumenta per alcune categorie di prodotti come ortofrutta fresca, olio extra-vergine di oliva, alimenti per bambini e formaggi.

Dalla survey di Nomisma risulta anche che la sostenibilità ambientale e sociale rappresenta la principale motivazione dei consumatori scandinavi alla base della scelta di prodotti biologici e coinvolge quasi ben la metà degli user. Gli ulteriori motivi che guidano gli acquisti di prodotti bio tra i consumatori di Svezia e Danimarca sono la sicurezza per la salute e le qualità e le proprietà nutrizionali differenti rispetto ai prodotti convenzionali.

Il marchio biologico non è l’unico attributo che conta nella scelta dei prodotti da mettere nel carrello e il consumatore richiede coerenza e sostenibilità a 360°. A conferma di ciò, ben il 28% degli user bio ritiene importante che la confezione sia eco-friendly o che il prodotto sia stato fatto rispettando l’ambiente (minori emissioni di CO2, zero sprechi, uso di energia rinnovabile ecc …).

“Supportare i protagonisti dell’agroalimentare biologico italiano è il primo obiettivo della piattaforma Ita.Bio dove Nomisma rappresenta la struttura di market intelligence in grado di monitorare dimensioni, trend e opportunità dei principali mercati internazionali” dichiara Silvia Zucconi, Responsabile Market Intelligence Nomisma S.p.A. “Il forum è stato dedicato ai Paesi scandinavi, mercati dove il bio italiano ha un’importante opportunità di sviluppo: la Danimarca è prima per quota di consumi bio sul totale (12%) con un consumo pro capite che sfiora i 400 euro, la sostenibilità è primo driver di scelta dei prodotti agroalimentari – precedendo l’interesse verso prezzo e convenienza, l’Italia è il primo Paese a cui i consumatori riconoscono alta qualità delle produzioni alimentari – premesse che unite al supporto del desk dedicato attivato da ICE Agenzia e FederBio rappresentano formidabili opportunità per le imprese italiane”.

IL MADE IN ITALY BIO PER IL CONSUMATORE SCANDINAVO
Nel confronto internazionale, l’Italia si posiziona al primo posto tra i Paesi che producono i prodotti bio di maggiore qualità: a pensarla così è il 38% degli user bio. Nel caso della Svezia, il nostro Paese si contende la leadership con la Danimarca: in tal caso la quota di user che indica l’Italia quando pensa ai prodotti bio di maggiore qualità è pari al 37%. A ulteriore conferma dell’ottima reputazione del bio italiano, per ben 6 consumatori scandinavi su 10 i prodotti alimentari bio Made in Italy hanno una qualità superiore rispetto ai prodotti di altri Paesi mentre per 7 consumatori 10 il bio italiano ha un percepito maggiore anche sul fronte delle garanzie di tracciabilità e di metodi produttivi rispettosi dell’ambiente. Grazie a questa ottima percezione, i prodotti bio italiani trovano larga diffusione in Scandinavia: il 65% delle famiglia ha acquistato un prodotto alimentare made in Italy a marchio biologico nel corso del 2022 e il 30% li ha acquistati almeno una volta a settimana.

Quali sono i prodotti più promettenti per il bio Made in Italy?
Olio extra vergine d’oliva, formaggi, conserve di pomodoro, salumi, formaggi e vino sono i prodotti italiani a marchio bio più acquistati dai consumatori scandinavi ma anche le categorie per i quali il consumatore è più interessato al binomio bio-made in Italy.

IL RUOLO DEL VINO BIO
Dal rapporto presentato da Nomisma risulta anche che il vino è uno dei prodotti bio più diffusi sul mercato scandinavo. Se ci si focalizza sul mercato svedese – sulla base dei dati del Systembolaget, il monopolio svedese che gestisce le vendite di bevande alcoliche (vino incluso) – ben un quarto delle vendite di vino è costituito proprio da vini a marchio bio per un valore di 600 milioni di euro nell’ultima rilevazione. In tale scenario, l’Italia è leader assoluto con un peso sul totale delle vendite di vino bio del 42% sia a valore che a volume nel 2021; un successo da ricondurre in primis all’ottimo posizionamento di alcuni territori quali Veneto (grazie al Prosecco che rappresenta la denominazione a marchio bio più venduta in Svezia), Sicilia e Puglia.

«Il vino italiano gode di un’ottima reputazione sul mercato scandinavo e l’Italia figura al primo posto tra i Paesi che producono i vini di maggiore qualità. Tale forte apprezzamento nei confronti del vino made in Italy trova riscontro anche con riferimento al biologico: ben il 38% degli wine user beve vino a marchio bio di origine italiana e il 20% lo fa con cadenza settimana. E le opportunità per le aziende vitivinicole italiane sono ancora ampie su tale importante mercato, al punto che quasi la metà dei consumatori sarebbe interessato a provare un nuovo vino italiano a marchio bio mentre in un terzo dei casi sarebbe disposto a spendere un differenziale di prezzo superiore al 5% rispetto ad un vino italiano non bio” afferma Emanuele Di Faustino, Responsabile Industria, Servizi e Retail Nomisma S.p.A.

IL POTENZIALE DEL MADE IN ITALY BIO
Nessun ostacolo per il binomio bio e made in Italy neanche per il futuro: il 30% dei consumatori si dice interessato all’acquisto di un prodotto alimentare italiano a marchio bio, quota che sale al 46% in merito al vino. Gli indecisi sarebbero attratti, oltre che da promozioni e prezzi bassi, anche da brand famosi, da informazioni sul basso impatto ambientale e dalla presenza di confezioni eco-sostenibili. Più della metà degli attuali non user vino, infatti, non ha ancora mai provato il bio italiano perché non lo trova in assortimento mentre in 1 caso su 5 non ne conosce ancora le caratteristiche distintive. Le stesse motivazioni del mancato acquisto riguardano anche i prodotti alimentari: il 26% di chi non consuma food bio made in Italy dichiara di non conoscerne le caratteristiche distintive e, in 1 caso su 10, non li trova nei punti vendita abituali.

“Negli ultimi 10 anni, le esportazioni di biologico made in Italy sono letteralmente esplose (+ 181%), facendo diventare l’Italia il principale esportatore di alimenti bio a livello internazionale dopo gli USA. I Paesi Scandinavi sono mercati dove la richiesta di prodotti biologici made in Italy è in crescita, prodotti che uniscono attenzione alla sostenibilità con la qualità elevata delle produzioni agroalimentari italiane e incorporano valori culturali, sociali e ambientali riconosciuti e apprezzati in tutto il mondo. La piattaforma Ita.Bio, nata dalla collaborazione fra l’Agenzia ICE e FederBio con il supporto del Ministero Affari Esteri e Cooperazione Internazionale, intende supportare le imprese anzitutto fornendo informazioni e conoscenza dei mercati indispensabili per potervi operare e mettendo a disposizione una piattaforma integrata di iniziative promozionali. Anche attraverso questa iniziativa FederBio conferma il proprio impegno per supportare lo sviluppo del settore biologico italiano e la sua internazionalizzazione” dichiara Paolo Carnemolla, Segretario Generale di FederBio.

“In Scandinavia l’attenzione ai prodotti biologici è molto elevata e le vendite di prodotti bio superano il valore di 2 milioni di euro sia in Svezia che in Danimarca. L’export italiano nel settore è in costante crescita negli ultimi anni ed ha superato i 3 miliardi di euro nel 2022; i nostri prodotti biologici godono di un’ottima reputazione sul mercato scandinavo e di quote di mercato rilevanti, sia nel settore agroalimentare che in quello del vino. Il Focus Nomisma Svezia/Danimarca rappresenta un’ottima occasione per illustrare trend e dinamiche del settore, al fine di approfondire la conoscenza dei due mercati ed evidenziarne le opportunità commerciali. L’ufficio ICE di Stoccolma può sostenere nel modo più efficace le imprese italiane nel cogliere al meglio tali opportunità e rafforzare la loro presenza sul mercato scandinavo, con la propria offerta di servizi personalizzati ed attività promozionali dedicate” dichiara infine Andrea Mattiello, direttore dell’ufficio ICE di Stoccolma.

Conta su di noi, parte la nuova campagna promozionale di Despar

È partita ieri, domenica 29 gennaio, e proseguirà fino a sabato 11 febbraio la nuova programmazione della campagna ADV di Despar “Conta su di noi” che prevede un media mix articolato in TV, piattaforme online e il ritorno sulle principali emittenti radiofoniche nazionali con l’obiettivo di raccontare l’offerta dell’insegna dell’abete e accrescere l’awareness dei prodotti a marchio nei quali il cliente può trovare la vera convenienza fatta di qualità e risparmio.

Gli spot TV, in diversi formati, saranno on air per due settimane sui canali Rai, Mediaset, con oltre 700 passaggi, e su Sky on Demand. La campagna sarà poi diffusa nel mondo degli online video con la programmazione sulle piattaforme più utilizzate dal pubblico web: Youtube, Rai Play e Mediaset Infinity. Novità del 2023 è inoltre il ritorno di Despar sulle principali radio nazionali: dal 5 al 11 febbraio, infatti, sono previsti 450 passaggi dello spot “Conta su di noi” sulle emittenti radiofoniche più rilevanti per il target individuato dall’agenzia.

Con un tono di voce diretto e familiare, lo spot e la creatività si sviluppano sulla valorizzazione del prodotto a marchio, fondamentale elemento differenziante dell’offerta Despar, e sul posizionamento di Despar come brand di fiducia, un partner su cui contare per chi cerca la convenienza nella spesa quotidiana. Lo spot dà vita per immagini all’offerta Despar, che viene raccontata catturando momenti della quotidianità e della vita familiare, la preparazione di un piatto, la colazione, la cena informale, le pulizie: Despar rende unico ciascuno di questi momenti grazie ai suoi prodotti a marchio – oltre 3.000 in totale – che garantiscono convenienza, intesa come qualità a un buon prezzo. In chiusura dello spot, per questo primo flight, sarà presente un codino promozionale dedicato all’attività nazionale di sconto 20% su moltissimi prodotti a marchio Despar attiva nei punti vendita Despar, Eurospar, Interspar fino all’11 febbraio.

La creatività e lo spot video sono stati realizzati nel 2022 da KleinRusso, con la regia di Two Men Band e produzione Filmmaster, mentre lo spot radio è stato realizzato da AD010. La pianificazione media è stata curata da Initiative.

“Per il 2023 Despar Italia ha scelto di investire in un piano di comunicazione ancor più forte ritornando sui principali canali TV, online e radio – ha commentato Ombretta Putzu, Responsabile Marketing e Comunicazione Despar Italia. La campagna “Conta su di noi”, nata già lo scorso anno, verrà portata avanti con diversi momenti di comunicazione anche nell’anno appena iniziato raccontando ai clienti attuali e potenziali il DNA di Despar come un brand di fiducia su cui poter contare per trovare una convenienza di valore, fatta di prodotti di qualità ad un buon prezzo”.

Massimiliano Ceresini è il nuovo head of marketing di Acetaia Giusti

Acetaia Giusti ha un nuovo head of marketing, Massimiliano Ceresini. Ceresini vanta una lunga esperienza in ambito marketing e comunicazione, principalmente nel settore dei prodotti di largo consumo e con particolare esperienza maturata nell’agroalimentare.

“Sono orgoglioso di entrare in Acetaia Giusti” dichiara Massimiliano Ceresini, “una realtà in continua evoluzione e riconosciuta come eccellenza in tutto il mondo, dove metterò a disposizione le mie competenze e tanto entusiasmo per affiancare l’AD, Claudio Stefani Giusti, e tutto il resto del team nello sviluppo del brand in Italia e all’estero e nel potenziamento e sviluppo dei rapporti con i clienti, attuali e potenziali”.

Ceresini, nel corso della sua carriera, ha collaborato con importanti realtà del settore food ed elettrodomestici per la cucina di alta gamma, dove ha rivestito ruoli di responsabilità, sviluppando competenze che spaziano dal product&brand management alla comunicazione, al CRM e alla customer experience. Prima di entrare in Acetaia Giusti, Ceresini ha ricoperto la carica di head of marketing in Dispensa Emilia, importante realtà nel settore food retail, dove ha ulteriormente sviluppato la sua professionalità in ambito consumer focalizzandosi in particolare sugli aspetti di brand building e customer experience. È stato inoltre nominato tra i 100 top chief marketing officer da Forbes Italia nel 2021.

“Con Massimiliano c’è stata fin da subito condivisione di valori, passione e visione; il suo ingresso rappresenta un passaggio importante di consolidamento e arricchimento della nostra struttura con l’obiettivo di lavorare in modo ancora più ampio e intenso sul posizionamento del brand, sulla valorizzazione della nostra offerta e sullo sviluppo delle attività di customer marketing” dichiara Claudio Stefani Giusti, AD di Acetaia Giusti.

La Regione Calabria partecipa a Identità Golose 2023

La Calabria Straordinaria quest’anno parteciperà alla 18esima edizione di Identità Golose, vetrina importantissima per promuovere al target internazionale al quale l’evento di Milano si rivolge, l’importante paniere di produzioni agroalimentari locale ed attraverso di esso le esperienze e le emozioni di una terra identitaria e distintiva, inedita ed inesplorata.

Per l’evento di Milano, destinato ad un target internazionale e di qualità, appassionato di cucina ed enogastronomia d’autore, la Regione Calabria si avvarrà del contributo di uomini e donne, artigiani del gusto, pluripremiati chef e ambasciatori dei sapori della nostra cultura, apprezzata in tutto il mondo. Saranno loro a raccontare, attraverso ricette e degustazioni, l’incontro tra tradizione ed innovazione, binomio tra i punti di forza del brand Calabria.

Uno spazio emozionale, accogliente ed ospitale. È così che è stato pensato lo stand dedicato alla Calabria: una finestra aperta sulla bellezza della nostra biodiversità. La stessa cura è stata utilizzata per gli ingredienti che comporranno la dispensa: ingredienti ed icone dell’agroalimentare, prodotti certificati DOP e IGP e vini ad accompagnare la Calabria Straordinaria a tavola.

“La nostra terra – commenta l’Assessore regionale all’Agricoltura, Gianluca Galloci sarà, con orgoglio, forte delle sue eccellenze agroalimentari e del talento dei suoi figli, chef rinomati a livello internazionale ed ora anche ambasciatori delle ricchezze calabresi e simbolo della narrazione di valori e risorse che raccontano di una Calabria diversa dai soliti stereotipi, quella autentica e genuina che il mondo – proprio attraverso i prodotti di qualità e la buona tavola – sta dimostrando di apprezzare sempre più, conoscendone ed ammirandone ogni giorno di più anche la storia, le bellezze culturali, le nobili tradizioni”.

“Come già in occasione di Artigiano in Fiera – sottolinea dal canto suo l’Assessore regionale allo Sviluppo Economico, Rosario Varìci si muove sinergicamente per esaltare al meglio e presentare in maniera adeguata al mondo i veri punti di forza della Calabria, assi portanti di una crescita che segue le direttrici della valorizzazione di risorse e talenti tutti con radici rigorosamente calabresi, secondo un modello di sviluppo endogeno che rompe, anche idealmente, un vecchio schema di dipendenza da aiuti e fattori esterni, proponendone uno nuovo e diverso, sostenibile e possibile”.

Ogni giorno allo stand della Calabria si alterneranno tante degustazioni, curate da una decina di professionisti dell’alta gastronomia provenienti da tutta la regione.

SABATO 28 GENNAIO
Dalle ore 10,30 alle ore 12 la colazione sarà servita da Pino Lucanto dell’omonima Pasticceria di Crotone.

Sono due i turni del ristorante: uno dalle ore 12,30 alle 13,30; il secondo dalle 13,30 alle 14,30. Per la degustazione del menù si alterneranno ai fuochi Caterina Ceraudo del ristorante Dattilo di Strongoli (KR) e Antonio Biafora del ristorante Hyle di San Giovanni in Fiore (CS)

Dalle ore 14,45 alle ore 16 sarà protagonista dello stand Calabria Antonio Oliva di Pizzamore di Acri (CS); dalle ore 16,15 alle ore 17,30, il bartender Luca Angeli Four Seasons di Milano che presenterà il Vermut per Spirito Rurale con le tapas di Caterina Ceraudo

DOMENICA 29 GENNAIO
La colazione, dalle ore 10,30 alle ore 12 è con Antonio e Fiorella Staglianò della Pasticceria Morè di Soverato (CZ).

Per la seconda giornata di Identità Golose, per il momento Ristorante, dalle ore 12,30 alle ore 14,30, insieme a Caterina Ceraudo del ristorante Dattilo, ci sarà Luca Abbruzzino del ristorante Abbruzzino di Catanzaro.

Dalle ore 14,45 alle ore 16 lo spazio sarà tutto dello chef Roberto Davanzo di Bob Alchimia a spicchi di Montepaone (CZ). Alle 16,15 lo lascerà, poi al bartender Antonio Cristofaro di Brezza fish and chill di Soverato (CZ).

LUNEDÌ 30 GENNAIO
Il momento colazione è con Domenico Spadafora di Spadafora Dessert, Pavia (dalle 10.30/12.00).

Dalle ore 12,30 alle ore 14,30, invece, a curare il menù per la degustazione saranno lo chef Luca Abbruzzino e Luigi Lepore di Lamezia Terme (CZ).

Nel primissimo pomeriggio toccherà a Daniele Campana di Pizza in teglia 1990 di Corigliano-Rossano (CS) e dalle ore 16.15 alle 17.30 al bartender Gianfranco Cacciola Head Barman di Cipriani Belmond Hotel, di Venezia.

A Pisa apre i battenti il nuovo polo logistico di Penny

A Cascine di Buti, in provincia di Pisa, apre la nuova piattaforma logistica di Penny Italia destinata a servire i punti vendita dell’insegna in Toscana e del centro-nord Italia, per un totale di oltre 90 store. I lavori, iniziati nel maggio 2021 e terminati poco più di un anno e mezzo dopo, sono il risultato di un investimento di 32 mln di euro.

L’immobile del centro di distribuzione, di circa 23mila mq, è stato realizzato su un’area di 86mila mq con un ulteriore capacità edificatoria di 10mila mq ed è situato nella zona industriale di Cascine di Buti, lungo la strada Bientinese che collega il comune di Altopascio al comune di Pontedera. Il nuovo magazzino sostituirà il deposito di Altopascio, che riforniva circa 60 negozi e la cui forza lavoro sarà riassorbita totalmente nella sede di Buti. Obbiettivo della nuova struttura, dove lavoreranno più di 120 addetti, è quello di aumentare la capacità di stock e rendere più efficiente e capillare quella operativa.

L’efficienza energetica e la struttura interamente sostenibile sono solo alcuni dei punti di forza del nuovo Ce.Di. realizzato in linea con una politica di logistica green. Sono state prese in considerazione tecnologie a basso impatto ambientale, dall’energia che viene utilizzata all’occupazione del suolo, dal consumo idrico alle emissioni prodotte.

L’impianto fotovoltaico, della capacità di 400Kwh per autoconsumo, è progettato per soddisfare circa il 35% del fabbisogno dei processi; l’utilizzo di pompe di calore in sostituzione delle caldaie a gas; refrigeranti naturali come Ammoniaca e Co2 per gli impianti frigo, che hanno rispettivamente un GWP su 100 anni pari a 0 e ad 1 rispetto gli attuali refrigeranti freon con GWP > a 1774. L’efficientamento energetico ed il basso impatto sull’ambiente sono garantiti inoltre dal recupero del calore termico prodotto dagli impianti per il riscaldamento e acqua calda e dal recupero delle acque dai pozzi freatici per l’impianto antincendio e di irrigazione. Per l’edificio è sono stati utilizzati solo materiali alternativi al calcestruzzo, destinato alle sole strutture principali, pavimento, pilastri, travi. Inoltre, sono stati piantati più di 200 alberi e destinati a verde circa 20mila mq di aree. Anche l’ubicazione del Centro è stata ponderata basandosi su una logica di vicinanza alla rete commerciale, che permetterà di abbassare le percorrenze e di conseguenza le emissioni di Co2 nell’atmosfera.

“Stiamo procedendo al rinnovo della nostra rete logistica in quanto il territorio italiano nella sua totalità è per Penny un obiettivo strategico di estrema importanza – sottolinea Gotthard Klingan, Chief Operations Officer di Penny Italia – e questa inaugurazione, che segue di pochi anni quella del centro logistico di Pantano d’Arci, nel catanese, ne è conferma. Siamo flessibili ai cambiamenti che il mercato e le gli accadimenti sociali, politici e ambientali ci impongono, ottimizzando ed efficientando la rete vendita, che è l’anello di congiunzione con la nostra clientela. Ritengo che questo nuovo assetto vada inquadrato in questa direzione, ma più in generale possiamo dire che responsabilità e innovazione sono in questo momento le nostre priorità”.

Low FODMAP, la nuova linea di alimenti a base di tofu

I prodotti Alifree Fodmap entrano nella famiglia Compagnia Italiana creando la linea Low FODMAP. Questo è l’acronimo inglese di Fermentable Oligo-Di-Monosaccharides And Polyols, che indica un gruppo di carboidrati a catena corta scarsamente assorbiti dalle pareti intestinali e fermentati dai batteri dell’intestino stesso, provocando così gonfiore di pancia.

Studi a livello mondiale condotti su persone affette da intestino irritabile, dimostrano che un’alimentazione a basso contenuto di FODMAP favorisce una regressione della percezione di “pancia gonfia” dopo i pasti, riduce lo stress e consente un transito intestinale più regolare.

Sono tre i prodotti Low FODMAP di Compagnia Italiana: “Mini burger di tofu alla mediterranea”, “Burger di tofu alla parmigiana” e “Bastoncini di tofu alle carote”. A base di tofu, ottenuto da soia 100% made in Italy, i tre piatti pronti sono arricchiti con curcuma, spezia dalle proprietà antiossidanti e antinfiammatorie. 

I “Burger di tofu alla Parmigiana” ricordano sia per colore, sia per sapore la tradizionale “parmigiana”, ma sono totalmente vegetali e facilmente digeribili. Grazie a un’attenta ricerca di ingredienti a basso contenuto di FODMAP, i Burger sono preparati con formaggio stagionato a pasta dura con caglio microbico e senza lattosio.

I “Mini burger di tofu alla Mediterranea”, nutrienti, gustosi e facili da digerire, sono il risultato di una ricetta semplice per un gusto pieno: accanto al tofu, solo verdure selezionate per un piatto dal sapore delicato e completamente vegetale.

Croccanti e leggeri, i “Bastoncini di tofu alle carote” sono pratici finger food pronti in pochi minuti e rappresentano uno spuntino vegetale, sano e gustoso.

Primark sbarca in Puglia a fine gennaio

Prosegue il processo di riqualificazione della commercializzazione per il Gruppo Ethos (consulting company partecipata da Conad Adriatico e PAC2000A) che ufficializza un progetto in cantiere da oltre un biennio ma la cui concretizzazione è stata rallentata dalla pandemia: il prossimo 31 gennaio Primark arriverà al Centro Commerciale Casamassima, a pochi chilometri da Bari. Brand irlandese fondato nel 1960 e presente in 14 Paesi tra Europa e Stati Uniti, Primark apre dunque il suo quarto punto vendita nel Sud Italia dopo Catania, Chieti e Caserta: 14 in tutta Italia.

Questa apertura rientra in un progetto più ampio che ha coinvolto anche l’attuale ristrutturazione dello Spazio Conad. Ethos ha affrontato temi complessi: dalla commercializzazione all’assistenza nelle azioni di marketing territoriale, dalla gestione dei rapporti nella multiproprietà dell’asset alla gestione delle promiscuità fisiche della struttura sino alle operazioni di apertura e al pilotage dell’unità.

“In qualità di leasing manager sono orgoglioso di aver avuto l’opportunità di lavorare in prima linea su questo progetto che nasce a fine 2019, quando sono stati attivati i primi contatti con Primark. L’operazione è quella di una più ampia azione di real estate di Conad Adriatico che, anche tramite Ethos, si è occupato come soggetto principe della nuova valorizzazione della quota di proprietà dell’asset, con investimenti diretti e non limitati alla sola commercializzazione. Parliamo quindi anche del progetto di restyling completo del punto vendita a marchio Spazio Conad, con l’inserimento all’interno del reparto della ristorazione, un’operazione che rafforza la fiducia e la scelta fatta sull’asset” dichiara Fabio Spinozzi, Responsabile Leasing Ethos.

Per fine gennaio dunque l’asset gestito da Ethos presso il Centro Commerciale Casamassima comprenderà Spazio Conad e il nuovo store Primark per una G.L.A. complessiva di circa 26.000 mq di cui 6.000 mq assorbiti dal nuovo tenant.

Cresce il numero di consumatori motivati a combattere gli sprechi alimentari

In occasione della giornata nazionale di prevenzione dello spreco alimentare in programma il 5 febbraio, Babaco Market – il servizio di e-grocery 100% made in Italy – invita a riflettere sulla tematica attraverso i dati emersi da una ricerca commissionata a BVA-Doxa che restituiscono una sorta di identikit dei consumatori. L’obiettivo è offrire una visione sulle attitudini degli italiani verso lo spreco di cibo.

L’analisi ha permesso di individuare 4 differenti tipologie di profili degli italiani con una specifica visione nei confronti dello spreco alimentare e diversi atteggiamenti rispetto al consumo di frutta e verdura.

1. I VIRTUOSI (30%): “Mi organizzo e faccio tutto il possibile per non sprecare il cibo”
Consapevoli dell’entità dello spreco alimentare e dei suoi effetti sull’ambiente, ritengono molto importante l’obiettivo ONU per la sua riduzione entro il 2030. Presentano un’elevata attenzione a non sprecare cibo, per questo sono molto organizzati: acquistano piccole quantità di cibo, adottano un menù settimanale per regolarizzare acquisti e consumi. Amano molto la frutta e la verdura fresca, sono attenti alla stagionalità e l’origine italiana è prioritaria nelle scelte di acquisto. Meno sensibili al prezzo, sono i più propensi a usare siti e app che supportano cibi made in Italy e pratiche antispreco.

2. I BEN INTENZIONATI (21%): “Cerco di non sprecare, ma non ogni tanto capita…”
Conoscono il problema dello spreco alimentare e il suo impatto sul cambiamento climatico. Ritengono molto importante agire in prima persona per ridurre gli sprechi e sono molto attenti a non buttare via cibo. Tuttavia, qualche volta può succedere: più spesso perché si dimenticano di consumarlo, oppure perché ne acquistano in eccesso. L’azione che adottano più frequentemente per contrastare lo spreco alimentare è porzionare e congelare il cibo. Amano frutta e verdura fresca, soprattutto perché sono considerate parte di una dieta sana. Non sono disposti a spendere di più per prodotti di marca quando acquistano frutta e verdura, ma sono poco attenti alla lista della spesa e alla programmazione settimanale. Per realizzare una migliore organizzazione, hanno un interesse positivo verso siti e app che supportano cibi made in Italy e pratiche antispreco.

3. I PARSIMONIOSI (16%): “Non spreco per risparmiare”
Sono meno consapevoli dell’entità dello spreco alimentare e del suo impatto sull’ambiente. Ma prestando massima attenzione a non sprecare cibo per questioni di risparmio, non buttano via niente grazie ad un’organizzazione delle scorte per data di scadenza e all’acquisto di prodotti durevoli. Sono poco amanti di frutta e verdura fresca e più sensibili al prezzo.

4. I NON CURANTI (33 %): “Conosco il problema, ma non mi attivo particolarmente”
Hanno consapevolezza del problema relativo allo spreco alimentare, ma ritengono meno importante contrastare questo fenomeno. Prestano scarsa attenzione allo spreco di cibo e capita spesso che ne buttino via. Hanno una gestione degli alimenti poco oculata: si dimenticano di consumare il cibo, ne acquistano troppo o in formati troppo grandi e ne avanzano quando cucinano. Sono poco amanti di frutta e verdura fresca, stagionalità e provenienza dei prodotti non gli interessano. Acquistano spesso verdure surgelate o conserve e sono poco organizzati: non hanno l’abitudine di fare una lista della spesa o una programmazione dei consumi alimentari.

A sostegno della prevenzione dello spreco alimentare, a partire dal prossimo 30 gennaio Babaco avvierà una campagna di comunicazione dedicata al tema “C’è un supereroe in ognuno di noi”.

L’iniziativa, all’insegna della valorizzazione dell’unicità in chiave antispreco, vedrà protagonisti tre ortaggi e frutti particolari (Supercedro, Capitan Radicchio e Wonder Pomodoro) presentati come eroi insieme ai loro coltivatori, poiché hanno combattuto condizioni climatiche avverse prima di arrivare nelle Babaco Box.

Farina di grillo negli alimenti, gli scettici dovranno ricredersi

Come annunciato pochi giorni fa, l’Unione Europea ha dato il via libera all’uso della polvere sgrassata di acheta domesticus (il comune grillo) che potrà essere utilizzata nei prodotti alimentari e arriverà sugli scaffali dei nostri supermercati.

Cinque anni fa solo in pochi si sarebbero immaginati che questo potesse succedere per davvero: come confermava una ricerca BVA Doxa per Rentokil, azienda specializzata nel monitoraggio e controllo degli infestanti, quasi il 60% degli italiani pensava che gli insetti non sarebbero mai stati accettati come alimenti in Italia.

Il novel food, che porta sulle nostre tavole nuovi alimenti tra cui insetti e aracnidi come cavallette, grilli, coleotteri, bruchi e scorpioni, era visto come un’ipotesi non percorribile sulle nostre tavole e il pensiero di trovare su uno scaffale o nel banco frigo un prodotto a base di insetti suscitava una reazione di disgusto nel 63% degli intervistati. Percentuale in linea anche nel caso dei ristoranti: trovare un piatto nel menù a base d’insetti non sarebbe stato gradito al 60% dei rispondenti.

La tanto discussa sicurezza alimentare era un elemento che già preoccupava gli italiani cinque anni fa. Il 73% degli italiani infatti pensava che la produzione degli stessi richiederebbe maggiori attenzioni in termini di sicurezza alimentare e pratiche igieniche, e il 55% era molto preoccupato dal punto di vista sanitario per le pratiche che possano essere utilizzate o meno nella lavorazione degli insetti ad uso alimentare.

Quello che era considerato il cibo del futuro è ormai diventato realtà e la rivoluzione nel piatto ha decisamente avuto una spinta importante. Sarà il tempo a dire se gli italiani si ricrederanno e come risponderanno a questi nuovi trend alimentari.

Probios, pane biologico e nuova granola per colazioni healthy

Probios lancia sul mercato il primo keto bread bio, disponibile con semi o nella versione alla barbabietola, adatto sia a chi ha deciso di intraprendere una dieta chetogenica, sia a chi non vuole rinunciare alla bontà del pane controllando calorie e salute.

Con il 65% in meno di carboidrati rispetto alla media dei pani morbidi a fette, il keto bread è prodotto con farina di tapioca e disponibile nella confezione “apri e gusta”. Oltre a essere low carb, il nuovo pane confezionato è anche senza glutine e mutuabile dal sistema sanitario nazionale.

Novità anche per la linea senza zuccheri che si amplia con due nuove tipologie di granola di avena biologiche: una con nocciole e l’altra con mandorle al gusto di mela, coniugando il gluten free al senza zuccheri aggiunti.

“Se davvero siamo quello che mangiamo, scegliere prodotti biologici e sostenibili, frutto di quella continua ricerca e innovazione che caratterizza i prodotti Probios, significa migliorare di giorno in giorno il nostro benessere e l’ambiente che ci circonda, spiega Renato Calabrese, direttore generale Probios. “La sfida più grande è unire i diversi claim per assecondare diversi stili ed esigenze alimentari: con il keto bread abbiamo unito il gluten free e il low carb. Ampliando la nostra linea sugar free con le granole miriamo invece a sottolineare l’importanza di una colazione sana e gustosa, valorizzando il rito del pasto più importante della giornata”.

Nuova Granola di avena e noci e granola di avena e mandorle al gusto mela
Per 9 italiani su 10 la colazione è un’abitudine consolidata. Lo confermano i dati dell’Osservatorio Doxa – Unionfood, che hanno sottolineato l’importanza del primo pasto della giornata, a partire dalla pandemia. Farla in maniera più sana è però più di un buon proposito dell’anno, ma una priorità. Per questo l’azienda toscana amplia ulteriormente la sua linea senza zuccheri, sviluppando due nuove referenze che si aggiungono alle tante opzioni di colazione.

La granola di avena e noci e la granola di avena e mandorle al gusto mela, come tutta la linea senza zuccheri, contiene l’eritritolo biologico, dolcificante naturale estratto dalla fermentazione del mais. Due prodotti ideali per una colazione sana e ricca di fibre per iniziare al meglio la giornata. Adatti per chi desidera ridurre l’assunzione di zuccheri, sono prodotti gluten free (e mutuabili dal sistema sanitario nazionale), ideali per chi è intollerante al glutine.

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