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Novità Ferrero: arrivano le tavolette Rocher Nocciola & Mandorla

È tempo di una nuova variante di tavolette di cioccolato per Ferrero: dopo le prime lanciate a settembre del 2021, arrivano le Ferrero Rocher Nocciola & Mandorla. Realizzate con ingredienti accuratamente selezionati, queste nuove tavolette offrono un’armonia di consistenze e sapori, grazie a un sottile guscio di cioccolato con granella di nocciole, ispirato alla specialità Ferrero Rocher e un ripieno vellutato e croccante con granella di nocciole e mandorle che garantisce un’esperienza di gusto equilibrata, ideale non solo per le occasioni speciali, ma anche per piccoli momenti di relax o serate in compagnia.

La tavoletta Ferrero Rocher Nocciola & Mandorla arricchisce l’attuale gamma, che include i gusti cioccolato al latte, cioccolato fondente e cioccolato bianco e le tavolette Raffaello, al cocco e mandorla. Queste varianti permettono ai consumatori di vivere il piacere distintivo di Ferrero Rocher in una forma diversa, mantenendo la qualità e l’artigianalità che contraddistinguono il marchio. Tutte le tavolette Ferrero Rocher e Raffaello presentano una caratteristica cupola sulla superficie che richiama la forma sferica della specialità originale, invitando a scoprire i diversi strati: una conchiglia di cioccolato avvolge un ripieno cremoso, arricchito dalla croccante granella di nocciola o mandorla.

Come per tutti i prodotti Ferrero, la qualità e il gusto delle tavolette sono garantiti dall’uso di ingredienti attentamente selezionati e dalla cura per i dettagli in ogni fase del processo produttivo, in linea con la filosofia aziendale di Ferrero. Le nuove tavolette Ferrero Rocher Nocciola & Mandorla e le altre referenze della gamma sono disponibili in tutti i canali della grande distribuzione.

Il nuovo spot dedicato alla gamma sarà on-air sui principali canali tv nazionali sino a febbraio 2025.

4 nuove aperture per Action, in Abruzzo, Campania e Lombardia

Continua l’espansione in Italia di Action, la catena di discount non food: sono quattro le nuove aperture, due in Abruzzo, una in Campania e una in Lombardia.

Sabato 9 novembre ha aperto sia lo store de L’Aquila, all’interno del Centro Commerciale Globo, che quello di Chieti, con 991 metri quadrati a disposizione. Lo stesso giorno ha inaugurato pure il nuovo punto vendita in Campania, a Sant’Antimo, in provincia di Napoli, e quello in Lombardia, a Boltiere, in provincia di Bergamo: entrambi dispongono di un’ampia superficie di vendita di oltre 1000 metri quadrati.

Con queste aperture, gli abitanti delle zone interessate potranno godere della “Formula Action”: 6.000 prodotti di buona qualità suddivisi in 14 categorie merceologiche (dai giocattoli e il fai da te, ai prodotti per la casa, al giardinaggio, al bricolage e cibo), al prezzo più basso possibile. Action offre un assortimento in continua evoluzione, con 150 nuovi prodotti sugli scaffali ogni settimana. Più di 1.500 prodotti hanno un prezzo inferiore a 1 euro e più di due terzi di tutti i prodotti è al di sotto di 2 euro. Action inoltre si sente responsabile del miglioramento continuo dei suoi prodotti, della sua catena di approvvigionamento e delle sue emissioni di Co2. I prodotti migliorano riducendo la loro impronta di carbonio e aumentando la loro circolarità. Il 100% dei prodotti in cotone e il 94% dei prodotti in legno di Action, ad esempio, provengono già da fonti sostenibili. Action prevede di raggiungere l’obiettivo del 100% di approvvigionamento sostenibile per i prodotti in legno entro la fine del 2024.

“Continueremo a rafforzare la nostra presenza in Italia poiché sempre più persone vogliono vivere l’esperienza di Action” afferma Philippe Levisse, Direttore Generale di Action in Italia. “Siamo orgogliosi del nostro successo che ha la sua natura nell’impegno dei nostri team. Voglio ringraziare tutti coloro che hanno contribuito a questo risultato: i nostri dipendenti, i nostri clienti e i nostri fornitori” conclude il manager.

Acquisti natalizi: italiani più propensi e con maggiore budget ma cauti

Gli italiani sono più propensi agli acquisti in vista delle prossime festività: secondo l’Annual Holiday Shopping Survey di Accenture, il 79% degli intervistati manterrà stabile (47%) o aumenterà (32%) il proprio budget rispetto allo scorso anno. Una percentuale in crescita se confrontata con il 2023, quando solo l’11% dichiarava di essere disposto a spendere di più. Rimane costante rispetto allo scorso anno invece la propensione a effettuare acquisti cauti e ragionati. Il 49% degli italiani dichiara che andrà alla ricerca di promozioni e presterà più attenzione a confrontare i prezzi. Il 33% definirà un budget specifico da destinare a questa tipologia di acquisti, che per il 48% sarà complessivamente inferiore a 280 euro. Per non ritrovarsi senza regali sotto le feste, il 42% degli italiani ha pianificato di anticipare lo shopping natalizio al mese di novembre, potendo così contare su sconti e promozioni che caratterizzano il periodo del Black Friday e del Cyber Monday.

Le sfide all’acquisto: sovraccarico informativo e ‘Buyers Block’
L’eccessiva quantità di informazioni a cui sono quotidianamente sottoposti origina in molti il cosiddetto “blocco all’acquisto” (o buyers block). Il 48% degli italiani dichiara infatti di sentirsi “bombardato” dalle pubblicità; il 42% travolto dalle troppe opzioni a disposizione e il 41% frustrato dalla quantità di tempo necessaria per prendere la giusta decisione. Anche il processo stesso di acquisto si sta complicando: il 40% evidenzia come il numero di passaggi necessari per completare un ordine stia rendendo l’intera esperienza più stressante. Di conseguenza il 39% degli italiani teme di fare acquisti di cui si potrebbe pentire. Per ovviare al problema del sovraccarico informativo, il 55% preferisce recarsi in retailer fisici per vedere e scegliere i prodotti di persona; privilegiare brand già conosciuti o utilizzati in passato (46%) o affidarsi alle raccomandazioni di amici e familiari (46%).

Maggiore utilizzo dell’AI Generativa
L’intelligenza artificiale sta avendo un impatto crescente nella pianificazione degli acquisti da parte dei consumatori. Il 50% degli italiani dichiara che utilizzerà l’AI generativa per farsi aiutare nella scelta dei regali, un dato che non solo in Italia, ma anche nei vari Paesi, risulta essere trainato soprattutto dai giovani tra i 28 e i 35 anni (62%) e tra i 18 e i 27 (59%) L’AI generativa viene apprezzata per la sua capacità di semplificare il processo di scelta dei regali, con il 60% che apprezza le raccomandazioni e indicazioni fornite da questa tecnologia e ritiene che possa aiutare a trovare opzioni migliori (60%). Tuttavia, il 39% è ancora spaventato dal fatto che affidarsi troppo a questi strumenti possa sostituire e ridurre le interazioni umane.

Sempre più vantaggi nell’utilizzo del canale online
I consumatori italiani continuano a mostrare una forte predilezione per il canale digitale. Il 62% degli intervistati in Italia ha dichiarato che effettuerà i propri acquisti online e il 50% lo utilizzerà anche per svolgere l’intero processo di ricerca precedente all’acquisto. Numerosi sono i vantaggi indicati dai consumatori per l’online: il 54% degli italiani è convinto di trovare prezzi migliori e più promozioni, il 42% ritiene di riuscire a confrontare meglio i prezzi, il 27% lo ritiene un canale più comodo, che consente di evitare il sovraffollamento che caratterizza i negozi fisici sotto le feste. Tuttavia, l’esperienza in-store continua a essere considerata importante dal 38% dei consumatori italiani, che privilegiano ancora la valutazione dei prodotti di persona. Di questi però il 26% ha già preventivamente svolto ricerche sui prodotti sui vari siti web.

Gift Card ed Esperienze Regalo
Le gift card continuano a essere una scelta popolare per i regali: 7 italiani su 10 dichiarano di essere interessati all’acquisto di esperienze e viaggi, a dimostrazione di una crescente attenzione per i regali non materiali e dal forte valore emotivo. Il 49% degli italiani intervistati ha ricevuto una gift card durante le festività precedenti; tuttavia, nel 49% dei casi il budget a disposizione non è stato ancora utilizzato completamente, principalmente perché le opzioni incluse non garantivano la flessibilità sperata (33%), richiedevano di registrarsi o aderire a programmi fedeltà (31%) o potevano essere usufruite solo attraverso un unico canale (31%).

“Nonostante la pianificazione delle spese per il periodo natalizio evidenzi uno scenario in lieve miglioramento per i consumatori rispetto allo scorso anno, ai brand viene richiesto un impegno maggiore nel creare esperienze di acquisto che rispondano a delle aspettative sempre più elevate. È fondamentale offrire percorsi fluidi e personalizzati, sia online che nei negozi fisici. L’adozione crescente di tecnologie come l’intelligenza artificiale generativa da parte dei consumatori rappresenta un’opportunità per i retailer che possono intercettare meglio i bisogni dei loro clienti e testare sul campo una tecnologia fondamentale per ridisegnare l’intera catena del valore” commenta Andrea Ruzzi, Responsabile Consumer & Manufacturing Industries di Accenture Italia.

Couponing: raggiunti 1,7 milioni di clienti col lancio di Serum Le duo da Esselunga

Come fare a ingaggiare gli shopper fedeli trasformando il drive to store in una strategia in-store per il retail? Il progetto di campagna integrata realizzato da AdKaora e Hej! (digital company internazionali del Gruppo Mondadori specializzate in mobile advertising e marketing conversazionale) per il lancio del prodotto Serum Le duo di L’Oréal Paris, ha utilizzato diversi canali per coprire tutti i livelli del funnel di marketing e colpire gli utenti nei pressi dei punti vendita Esselunga: dalla brand awareness fino all’acquisto, dove l’interazione mobile e l’incentivo del coupon digitale hanno giocato un ruolo chiave per spingere il consumatore all’azione.

Durante un workshop organizzato in occasione di “Intersections 2024”, Paolo Ingrosso, Chief Revenue Officer MarTech Hub Mondadori Media, e Walter Ferrari, Chief Marketing Officer MarTech Hub Mondadori Media, hanno illustrato la strategia insieme ad Agostino Massara, Performance Media Manager – Consumer Products Division di L’Oréal Italia, e Martina Conte, Digital Lead di Wavemaker Italy. L’obiettivo è stato potenziare la consapevolezza degli utenti sul prodotto, trattandosi di un nuovo lancio, stimolandone la consideration e l’intenzione di provarlo e acquistarlo.

La campagna, on air dal 24 settembre al 13 ottobre, è stata realizzata insieme a Wavemaker Italy: un progetto ad hoc che ha mirato a costruire engagement e a migliorare l’esperienza cliente fino all’ultimo miglio, obiettivi centrati grazie al conversational marketing di Hej!; mentre i formati display custom, il formato click to web sulla app di Stocard e la pianificazione social, hanno garantito visibilità e impatto visivo. Attraverso l’integrazione in cassa della tecnologia di Savi, partner AdKaora per le strategie di mobile couponing, è stato possibile intercettare i consumatori negli ultimi step, trasformando l’interesse in acquisto tramite l’utilizzo di coupon digitali.

Grazie alla pianificazione cross-channel, ad un’ulteriore profilazione tramite Stocard, applicazione che permette di caricare le carte fedeltà di diverse industry, e alla proximity suite di AdKaora, è stato possibile stimolare i clienti fedeli di Esselunga, donne di 25-54 anni, spingere i download del coupon, usufruendo dell’offerta sul prodotto, e attivare un effettivo drive to store nei punti vendita dove il prodotto era presente. Le soluzioni tecnologicamente avanzate di AdKaora e Hej! hanno intercettato, quindi, il target in prossimità dei punti vendita d’interesse, grazie ad una profilazione precisa e accurata, comunicato l’offerta all’attivo, avviato una raccolta di lead qualitative a partire da diversi canali, permesso di retargetizzare gli utenti sulla base dei loro comportamenti. I risultati sono molto evidenti: 1,7 milioni di clienti Esselunga raggiunti con l’advertising. Sui formati creativi che comprendono la display di AdKaora, il Click to Web di Stocard e la pianificazione social di Hej!, è stato registrato tra il 2,8% di Click through rate, mentre il 7,1% di utenti ha riscattato i coupon utilizzandoli negli store (risultato che ben riflette i benchmark di mercato).

“Grazie a questo progetto di comunicazione, abbiamo visto che il target di riferimento non solo è stato stimolato nella fase di consideration, ma soprattutto nella fase intent to purchase, dimostrando che un acquirente fedele, come in questo caso quello Esselunga, va a compiere delle azioni multicanali, se incentivato da una maggiore consapevolezza del prodotto e da una offerta in atto. Inoltre, gli insight raccolti sul comportamento del consumatore, grazie al conversational marketing di Hej! e al mobile couponing, potranno essere utili per ragionare su come eventualmente scalare la strategia anche su altri brand della divisione e per lavorare in ottica integrata con le altre funzioni commerciali, in sinergia su obiettivi di business e crescita condivisi” ha detto Agostino Massara, Performance Media Manager e Consumer Products Division di L’Oréal Italia.

“Trattandosi di un lancio prodotto per Serum Le Duo, abbiamo voluto pensare insieme ad AdKaora e Hej! ad una strategia che andasse ben oltre la product awareness, ma che potesse incentivare l’acquisto del prodotto grazie al coupon digitale. Tutti i canali coinvolti nella strategia hanno lavorato, infatti, in sinergia per intercettare i consumatori nelle diverse fasi del processo decisionale e i risultati ottenuti hanno confermato l’efficacia del progetto” ha commentato Martina Conte, Digital Lead di Wavemaker.

“La copertura dell’ “ultimo miglio” grazie all’integrazione in cassa, ha permesso di convertire la consideration in atti di acquisto in modo fluido ed efficace, intercettando i consumatori proprio nel momento decisivo della loro esperienza d’acquisto. Questo progetto è un esempio di come un approccio tecnologico avanzato e una strategia di marketing ben orchestrata possano generare un impatto significativo, rafforzando il legame tra brand e cliente. Anche in questa occasione si conferma il nostro impegno per connettere sempre più retailer alla nostra piattaforma per semplificare l’uso dei coupon digitali per i clienti e offrire ai brand uno strumento tecnologicamente all’avanguardia per ottimizzare gli investimenti pubblicitari” ha aggiunto Andrea Zermian, Sales and Marketing Director di Savi.

“La campagna progettata per L’Oréal Paris rappresenta un best case nell’intrecciare la brand awareness con il drive to store, per poi trasformare il proximity marketing in una strategia retail dove l’ultimo miglio della customer journey viene stimolato attraverso il mobile couponing di Savi. Grazie a una profilazione precisa e guidata dai dati, siamo riusciti a colpire il target di acquirenti fedeli Esselunga e fare un’attività di lead generation multi-canale, raccogliendo lead qualitative e interessate a utilizzare il coupon digitale per generare conversioni” ha concluso Davide Tran, Direttore Polo MarTech di Mondadori Media.

Cappuccino Day: Parmalat indaga sulle preferenze degli italiani e lancia Latte Barista

In occasione del Cappuccino Day che si celebra l’8 novembre, Parmalat ha esplorato il legame che unisce gli italiani e il cappuccino. Attraverso un’indagine su un panel di consumatori e amanti del latte, Parmalat ha raccolto le preferenze, le abitudini e i segreti che gli italiani mettono in pratica tutti i giorni per creare il cappuccino perfetto e trasformare ogni tazza in una coccola quotidiana per iniziare la giornata con il piede giusto.

Oltre il 91% degli intervistati dichiara il proprio amore per il cappuccino, che ognuno prepara e gusta a modo suo: c’è chi predilige tanta schiuma, chi la preferisce più leggera, e chi semplicemente non può rinunciare al cappuccino in qualsiasi sua forma. Il 38% lo consuma quotidianamente e si ritiene un “master cappuccinatore” in grado di creare il cappuccino perfetto. Altri, invece, lo riservano per i giorni più impegnativi. In ogni caso, per l’82% degli italiani il cappuccino è la bevanda ideale per iniziare la giornata e in particolare per la colazione, momento che il 78% dei rispondenti preferisce gustare a tavola, considerandola un rituale imprescindibile per affrontare la giornata.

No al cappuccino dopo mezzogiorno, sì al cappuccino d’estate
La tradizione italiana parla chiaro: il cappuccino si beve la mattina. Anche gli intervistati di Parmalat confermano questa regola, con il 58% che non lo consumerebbe mai dopo pranzo. Eppure, tra gli amanti della tradizione, c’è anche un 17% di ribelli che sceglie di sfidare le convenzioni e si concede un cappuccino a qualsiasi ora. Un ulteriore 24% ammette di averlo bevuto almeno una volta dopo le 12, raccontando di essersi sentito osservato o di aver provato un sottile brivido, consapevole di star sfidando un’imprescindibile regola non scritta della tradizione. Non ci sono invece norme che stabiliscano in che periodo dell’anno gustare il cappuccino: il 71% degli intervistati lo apprezza in ogni stagione, anche nei mesi più caldi, ma c’è anche chi preferisce sostituirlo con alternative più fresche durante l’estate.

Esperti del cappuccino, soprattutto a casa
Gli intervistati di Parmalat si dimostrano veri esperti nella preparazione del cappuccino perfetto a casa: oltre il 60% ha trovato il proprio metodo grazie a numerose prove e sperimentazioni, sviluppando una ricetta che è diventata personale e unica. Anche gli strumenti di preparazione variano: il 45% degli intervistati preferisce il montalatte elettrico, mentre altri scelgono il tradizionale frullino manuale o la comodità della macchina da caffè. Non manca il dibattito sulla temperatura del latte: c’è chi inizia con latte freddo, chi preferisce quello a temperatura ambiente e chi lo scalda prima di montarlo. Anche le aggiunte sono molto divisive: il 29% ama il cappuccino al naturale, il 30% aggiunge zucchero, e il 31% arricchisce la schiuma con una spolverata di cacao. Le combinazioni di passaggi e ingredienti sono infinite e rendono ogni cappuccino unico.

La coccola quotidiana
Sei persone su dieci descrivono il loro cappuccino come un piacere goloso, infatti il 59% ama gustare la schiuma al cucchiaino per apprezzarne la consistenza soffice, paragonata dal 46% dei rispondenti a una soffice nuvola primaverile. Il cappuccino è percepito proprio come una coccola per affrontare al meglio la giornata, talmente apprezzata che i rispondenti hanno desiderato di provare quella sensazione avvolgente anche nei contesti più insoliti. Un 34% confessa di aver desiderato un cappuccino durante una riunione di lavoro importante o prima di un esame, mentre un 26% sogna di sorseggiarlo a bordo di un aereo, guardando fuori dal finestrino con occhi sognanti, e un 19% lo immagina perfetto per accompagnare un rilassante massaggio in spa. Infine, i viaggiatori nostalgici lo vorrebbero gustare anche all’estero, dove, immancabilmente, “non è mai come in Italia.”

La novità: il Latte Barista
Per gli esperti nella preparazione del cappuccino a casa e per chi, invece, non ha ancora trovato la sua ricetta perfetta, Parmalat ha creato Latte Barista, il primo latte vaccino UHT pensato per creare la schiuma del cappuccino. Parmalat Latte Barista è un latte parzialmente scremato, creato appositamente con un alto contenuto in proteine per essere perfetto da montare. Non contiene conservanti, addensanti o additivi. Parmalat Latte Barista è il compagno perfetto per un cappuccino come quello del bar, facile da montare con un montalatte o un cappuccinatore, per una schiuma soffice e consistente.

Maiora: al via il progetto Benessere 360 a supporto della vita lavorativa del personale

Già certificata Equal Salary e Top Employer, Maiora prosegue il piano di azioni rivolte al miglioramento della qualità di vita lavorativa e personale delle proprie risorse umane, lanciando il progetto “Benessere 360” in partnership con Welfood.

Si tratta di un servizio di supporto al benessere globale dei lavoratori e delle lavoratrici dell’azienda, tramite consulenze individuali, gratuite e riservate. La piattaforma online prevede la possibilità di un ciclo di colloqui ad personam, consentendo a ogni dipendente di scegliere tra i professionisti della squadra di Welfood, specializzati in diversi settori. In tal modo, i collaboratori e le collaboratrici di Maiora possono incontrare, a seconda della loro scelta, una delle seguenti professionalità: psicologo, nutrizionista, counsellor per la genitorialità, counsellor per caregiver, terapista anti-fumo, sport coach, educatore posturale ed eco-counsellor.

I percorsi offerti dalla piattaforma “Benessere 360” sono totalmente personalizzati e, proprio per questo motivo, particolarmente efficaci in merito ad abitudini quotidiane alimentari, sociali, psicofisiche e psicologiche. Inoltre per i beneficiari sarà possibile anche accedere alle sezioni “Academy” ed “Eventi live”, per approfondire le tematiche di interesse. “Questo progetto rappresenta un ulteriore passo significativo nel nostro impegno per un ambiente il più favorevole possibile per tutta la popolazione aziendale – spiega Lucia Zitoli, Responsabile Formazione di Maiora. Il benessere di ogni singolo componente della grande famiglia Maiora è il cuore pulsante della nostra realtà. Welfood, con la sua consolidata esperienza nel settore, condivide pienamente la nostra visione a tal proposito, e per questo siamo entusiasti di questa collaborazione, nella convinzione che possa generare effetti positivi e grande valore”.

Prosegue il Progetto Benessere di Iper La Grande i: arrivano gli esperti di nutrinclick

Va avanti l’iniziativa dedicata al benessere lanciata da Iper La grande i, parte del Gruppo Finiper Canova, per promuovere consapevolezza sull’importanza di una nutrizione equilibrata e della cura della persona. In collaborazione con nutrinclick di Innovabiohealth, specializzata in soluzioni avanzate e digitali per la salute, Iper La grande i ora mette a disposizione dei clienti un nuovo servizio di consulenza personalizzato con esperti qualificati nel campo della nutrizione e del benessere.

Dal 7 novembre, presso i punti vendita di Varese e Montebello della Battaglia (PV), sarà possibile usufruire della cabina Infinity360 BeWell, che integra un ecosistema certificato di teleconsulto per monitorare lo stato di forma e nutrizionale. Per un periodo di sei mesi, gli esperti nutrizionisti di nutrinclick, saranno presenti anche in loco per offrire gratuitamente alla clientela un servizio di consulenza. Dopo la prima consulenza gratuita, sarà anche possibile acquistare un pacchetto entry level, a €19,99, che include un questionario e un video-consulto dedicato all’integrazione alimentare, oltre a un voucher per l’acquisto dei prodotti raccomandati a marchio Iper La grande i ed eventualmente Nutramis, marchio dell’azienda proprietaria del brand Vitaminstore.

Inoltre, per chi avesse esigenze specifiche, saranno disponibili percorsi personalizzati con diversi gradi di profondità sviluppati da nutrinclick: dal percorso nutrizionale standard, ai percorsi più approfonditi con test nutrigenomico o con test del microbioma intestinale. Ogni percorso nutrizionale verrà adeguato secondo le esigenze specifiche del cliente in termini di dimagrimento, sport, veg, educazione alimentare, problemi, allergie e intolleranze, gravidanza e allattamento.

Un’ulteriore novità riguarda tutti i punti vendita. Presso la sezione dedicata ai prodotti per il benessere, i clienti potranno scansionare un QR code per accedere a un servizio di consulenza gratuita con un nutrizionista di nutrinclick, che prevede la compilazione di un form online oltre a un video-consulto dedicato all’integrazione alimentare. Il servizio on demand è attivo tutti i giorni dalle 8:00 alle 21:30.

Inflazione e smart working frenano il vending: fatturato a -1,77%

Dopo due anni consecutivi positivi, il settore della distribuzione automatica – per cui il nostro Paese è leader a livello internazionale – registra la prima frenata sia di fatturato (-1,77%,) sia di consumazioni (-3,41%): in termini assoluti, il ricavato si attesta a 1,19 mld di euro mentre le vendite a 2,9 mld. Il dato emerge dalle anticipazioni sullo studio sul settore della distribuzione automatica realizzato da Ipsos per Confida, Associazione Italiana Distribuzione Automatica, associazione di categoria che rappresenta a livello nazionale il comparto.

Il calo dei consumi: inflazione e smart working
Contrariamente al percepito, il lavoro da remoto in Italia nel 2024 non ha subito una battuta d’arresto, ma è stabile con oltre 3,55 milioni di lavoratori che lo praticano e con stime di crescita per il 2025. Questo influisce negativamente sul comparto dato che le vending machine si trovano principalmente nelle pubbliche amministrazioni, negli uffici, oltre che nelle scuole e negli ospedali. Inoltre, nonostante la distribuzione automatica sia tra i settori che ha aumentato di meno i prezzi al consumo, i gestori si sono ritrovati ad affrontare da un lato la crescita dei prezzi delle materie prime (specialmente del caffè che rappresenta il 57% delle consumazioni del settore) e dall’altro il ridursi delle consumazioni a causa della contrazione del potere d’acquisto degli italiani per via dell’inflazione.

Specchio di questa situazione l’andamento dei consumi nei primi nove mesi del 2024: il caffè, da sempre re delle consumazioni alle vending machine, perde il -2,92% rispetto al medesimo periodo del 2023. Male anche le bevande fredde (acqua minerale naturale e altre bevande fredde) che registrano un calo del 3,65%, gli snack (-2,81%) e i gelati (-34,35%). I prodotti a registrare un andamento positivo sono gli energy drink (+0,89%), le bevande a base di frutta con bassa (+8,95%) o alta (+3,12%) concentrazione di frutta, gli snack dolci (+4,77%) e salati (+0,52%), e il confectionery (+5,21%).

Transizione 5.0: Confida chiede una semplificazione al Ministero
La riduzione dei consumi, insieme all’aumento dei costi delle materie prime e dei prodotti e alla diminuzione degli incentivi dell’Industria 4.0, ha ridotto anche la vendita delle vending machine (-20,9% nei primi 6 mesi del 2024) che sono fabbricate in Italia ed esportate in tutto il mondo. Pertanto, l’accesso ai nuovi incentivi del piano Transizione 5.0 rappresenterebbe un’importante occasione per il settore del vending. Purtroppo, però, quest’ultimo contiene delle difficoltà burocratiche e interpretative che ad oggi rende impossibile per le aziende del settore accedere agli incentivi. Tutto questo nonostante il fatto che da anni, la distribuzione automatica sta vivendo una vera e propria rivoluzione digitale: il 30% delle oltre 830mila vending machine d’Italia è dotato di app di pagamento; molte delle macchine di nuova generazione sono dotate di schermi touch (+ 20% solo nell’ultimo anno), sono interconnesse con l’azienda di gestione e in grado di ridurre i consumi energetici sia attraverso l’utilizzo di gas più sostenibili sia con una migliore coibentazione della macchina.

“Le imprese di gestione del vending sono state inserite a pieno titolo tra i beneficiari del Piano di Transizione 4.0. Oggi però, pur avendo tutte le caratteristiche per rientrare anche nella Transizione 5.0, comprese quelle di risparmio energetico, non vi possono accedere a causa di alcune disposizioni fortemente restrittive e di difficoltà interpretative. Chiediamo pertanto al Ministero delle Imprese una semplificazione per salvaguardare una produzione importante del nostro Paese che è un simbolo di eccellenza anche all’estero, qual è quella delle vending machine e per rilanciare l’innovazione in un canale distributivo alimentare che conta più di 3.000 imprese e oltre 33mila occupati in tutta Italia” ha commentato Massimo Trapletti, Presidente di Confida.

“La distribuzione automatica non è più soltanto una questione di “pausa caffè”. Il vending oggi è competenza, innovazione e sostenibilità e sta sempre più andando verso “un vending 5.0”, competitivo, moderno e responsabile. Certo l’accesso all’innovazione non è sempre privo di ostacoli. Penso al Piano Transizione 5.0, che è uno strumento di grande potenzialità. Talvolta, però, le imprese della distribuzione automatica, a causa delle loro specificità e delle complessità burocratiche del piano, incontrano delle difficoltà nell’accedere ai benefici. È fondamentale, quindi, lavorare insieme per superare queste barriere e creare un sistema di supporto che faciliti l’accesso ai finanziamenti e alle agevolazioni” ha aggiunto Carlo Sangalli, Presidente di Confcommercio.

Mancanza di competenze: Confida lancia un progetto di recruiting e formazione con Randstad
In un contesto di mercato già complesso, si aggiunge anche la cronica mancanza di personale specializzato nel settore e in particolare di due figure professionali che rappresentano circa il 70% delle risorse umane impiegate in un’impresa di gestione del vending: gli addetti al rifornimento e i tecnici manutentori dei distributori automatici. Da un recente studio condotto da Confida in collaborazione con l’agenzia per il lavoro Randstad è emerso che la maggior parte di queste figure (56%) si ricercano al Nord e che le prime cinque regioni con maggior necessità di collaboratori sono a Lombardia, l’Emilia-Romagna, il Veneto, il Piemonte e il Lazio. Per cercare di risolvere questa problematica, Confida insieme a Randstad ha dato vita a una campagna di recruiting in tutta Italia, seguita poi dall’organizzazione di corsi di formazione gratuiti finanziati dal Fondo Forma.Temp. In uno scenario caratterizzato da un tasso di disoccupazione basso (6,8%) e un numero di occupati in crescita, il progetto contempla anche alcuni aspetti sociali molto rilevanti, quali iniziative di mobilità territoriale (favorire il trasferimento dei lavoratori dalle zone in cui c’è più offerta di lavoro a quelle in cui c’è più domanda), di recruiting e formazione di personale proveniente da Paesi extra europei oltre a opportunità per ex detenuti.

Rigoni di Asiago chiude il 2023 a 144 milioni e scommette sui cereali

Rigoni di Asiago archivia il 2023, anno del suo centenario, con un fatturato complessivo pari a 144.058.502 euro, segnando un incremento del 4% rispetto al 2022. I prodotti di punta, come la Nocciolata, hanno visto una crescita del 4%, mentre il brand Fiordifrutta ha mantenuto una posizione stabile. Il marchio emergente Natù ha avuto un aumento significativo nelle vendite raggiungendo 4.193.858 euro. Ad oggi Rigoni di Asiago conta 319 dipendenti, di cui il 51% in Rigoni di Asiago Italia, seguita dalla Bulgaria, dove sono impegnate circa il 26% delle risorse umane, e dalla Francia, con il 23%. La restante parte dell’organico (meno dell’1%) si divide tra USA e le regioni del Benelux (Belgio, Olanda e Lussemburgo).

L’azienda è orientata all’innovazione e all’espansione sui mercati internazionali. Nel 2022 il gruppo ha acquisito la francese Saveur & Nature specializzata nella produzione di cioccolato con sede a Nantes. Più recentemente invece è stata finalizzata l’acquisizione della quota di maggioranza di Ambrosiae, società benefit italiana attiva nella produzione di granole e prodotti base cereali. L’Italia rimane il mercato principale, con un fatturato di oltre 80 milioni di euro, seguita dall’Europa e dagli Stati Uniti.

Bio e sostenibilità le parole chiave
Parole come sostenibilità e biologico non sono una scelta di moda bensì valori aziendali identitari. La conferma in tal senso la si ritrova sia nell’innovazione industriale tesa a rendere sostenibile gli ambienti di lavoro e i processi di produzione sia nel comportamento assunto da tutti coloro che prendono parte all’azienda, che con le loro azioni quotidiane contribuiscono a costruire e mantenere un ambiente di lavoro armonioso e un approccio aziendale responsabile. Il Gruppo Rigoni di Asiago si impegna a orientare le attività aziendali in particolare verso sette Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDGs), nell’accoglienza dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite. In questo cammino sono incluse anche le nuove società Saveurs & Nature e Ambrosiae. L’impegno verso la sostenibilità si riconferma ancora una volta, nella scelta degli imballaggi compostabili e riciclabili, così come nella selezione dei fornitori, di cui l’88% sono locali o hanno sede Italiana a garanzia di una filiera corta e sostenibile. Significativi i progetti come il recupero degli scarti produttivi che ha dato vita a nuovi ingredienti per la nutraceutica e la cosmesi, e altrettanto rilevante la nuova linea di produzione di succo di mela biologico, ingrediente fondamentale per la realizzazione di Fiordifrutta. Nel 2023 inoltre sono state introdotte novità come le nuove monodosi compostabili di Mielbio, Nocciolata e Fiordifrutta che rappresentano una risposta concreta e pratica alla domanda di alternative più sostenibili alle confezioni di plastica sul mercato delle monoporzioni.

Rafforzarsi nel segmento cereali
Attualmente l’azienda sta esplorando un nuovo segmento merceologico, quello dei cereali. Lo fa scegliendo Natù, la marca nata nel 2022 dedicata al benessere, arricchendo la sua linea di confetture Senza Zuccheri Aggiunti e creme Fonte di Proteine Vegetali, con due novità: Granole e Porridge, con cui combinare colazioni e creare spuntini. Il brand punta a rafforzare la propria presenza nel mercato e a divenire il player di riferimento nel mondo della prima colazione. Sugli scaffali della grande distribuzione si aggiungono le linee Granola e Porridge Senza Zuccheri Aggiunti e Fonte di Proteine Vegetali, contengono pochi ingredienti rigorosamente bio, ricchi di fibre e fonte di ferro, magnesio e potassio; perfetti per tutte le diete alimentari in quanto plant based e gluten free. Tutti i prodotti della marca Natù sono approvati dall’accreditata Associazione Italiana Nutrizionisti (A.I.Nut).

Solidarietà e responsabilità sociale
Rigoni di Asiago si dimostra inoltre un alleato affidabile nell’impegno a favore dell’inclusione sociale collaborando con la Cooperativa Altopiano 7C, che dal 2021 si occupa di confezionare e assemblare i prodotti, oltre a partecipare a eventi come Pittarosso Pink Parade e StraWoman che promuovono la ricerca scientifica per la lotta e la sensibilizzazione alla prevenzione contro il cancro. E per ultimo, ma non certo per importanza, l’azienda cura il restauro di opere del patrimonio artistico italiano, confermando la sua responsabilità sociale con il suo progetto “La natura nel cuore di…” di Rigoni di Asiago, in collaborazione con Fondaco Italia. Il percorso è iniziato nel 2015 con l’intervento di recupero dell’Atrio dei Gesuiti (l’entrata storica del prestigioso Palazzo di Brera a Milano); nel 2016/2017 con il restauro dell’originale della statua di San Teodoro (il primo Patrono di Venezia) in Palazzo Ducale; nel 2018 con il restauro della fontana “Venezia sposa il mare” nel cortile di Palazzo Venezia a Roma; nel 2019 con il restauro della Chiesa rupestre di San Giovanni in Monterrone a Matera; nel 2020 con i dipinti delle lunette lato est ed angolo sud del Chiostro Grande di Santa Maria Novella a Firenze; nel 2021/2022 con il restauro della Fontana Contarini in Piazza Vecchia a Bergamo; nel 2023 con il restauro della fontana in pietra rossa al MANN Museo Archeologico Nazionale a Napoli. Per il 2024 un’altra opera avrà presto una nuova vita.

Osservatorio GS1: social network decisivi per gli acquisti di Millennial e GenZ

Nel corso dell’ultimo biennio oltre un italiano su tre ha comprato un prodotto non food o un servizio perché lo ha visto sui social media: a rivelarlo è l’indagine svolta per l’Osservatorio Non Food 2024 di GS1 Italy da Metrica Ricerche. I più coinvolti in questo comportamento d’acquisto sono i giovani: se la media nazionale è del 37,4%, nella Generazione Z sale al 46,7% e tra i Millennial al 42,7%.

Dall’Osservatorio Non Food 2024 di GS1 Italy emerge inoltre che i social che veicolano più frequentemente gli acquisti sono Instagram (55,9%) e Facebook (53,2%), seguiti a una certa distanza da TikTok (14,5%). È soprattutto la Generazione Z ad acquistare tramite Instagram (72,7%) e TikTok, mentre i Baby Boomer preferiscono Facebook (64,6%).

Abbigliamento, calzature, intimo e accessori (47,9%, tra la Generazione Z sale al 55,6%), profumeria e cosmesi (31,9%) ed elettronica di consumo (30,2%, tra i Baby Boomer sale al 39,7% e al 34,2% tra i Millennial) sono le categorie non alimentari con la maggior percentuale di acquirenti trainata dai social.

Nel 73,3% dei casi l’acquisto viene effettuato direttamente online, attraverso un sito o il social su cui è stato visualizzato il prodotto, e solo nel 17,1% avviene in negozio. Ma su questo fronte le generazioni evidenziano comportamenti differenti anche in funzione delle diverse categorie di prodotto acquistate.

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