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Partnership tra Granarolo e CGBI per produrre energia pulita

Il Gruppo Granarolo e la Confederazione dei bieticoltori-CGBI annunciano il lancio di “Biometano di filiera”, un progetto in ottica di sostenibilità ed economia circolare che vedrà la realizzazione di 10 nuovi impianti di biometano nell’arco di 3 anni – dislocati in Emilia-Romagna, Lombardia, Friuli e Puglia -, con lo scopo di ottenere energia pulita, ridurre i costi di trasformazione del latte e produrre fertilizzanti.

In un momento di grande difficoltà in cui versa il mondo allevatoriale, con i prezzi alle stelle per energia, mangimistica, altre competenze e la gestione quotidiana delle aziende agricole, il Gruppo Granarolo, la più grande filiera italiana del latte, e CGBI, gruppo al vertice del comparto italiano dell’energia rinnovabile con 23 impianti biogas realizzati e oltre 200 gestiti in service, hanno deciso di unirsi nel segno di una partnership importante che spazia dal nord al sud dell’Italia per dare una risposta e un aiuto concreto al caro energie di cui tutti, imprese e famiglie, siamo vittime.

Così il Presidente di Granarolo, Gianpiero Calzolari: «Da tempo abbiamo intrapreso un percorso per il ridurre il nostro impatto sull’ambiente, dove i nostri soci-allevatori sono chiamati a giocare un ruolo rilevante nella transizione sostenibile. Questa partnership con una realtà che negli anni ha maturato una grande competenza, partendo dal mondo agricolo, ci permetterà di dare vita a un’esperienza virtuosa di economia circolare, producendo energia per alimentare il processo produttivo, sia in stalla sia in stabilimento, e al contempo fertilizzante organico in un momento in cui l’attenzione alla sostenibilità diventa una priorità assoluta mentre il concime in commercio ha raggiunto quotazioni pari a +87% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Puntiamo a diventare autosufficienti sul piano energetico, eliminando CO2 dal territorio e ottimizzando la gestione agronomica dei terreni, con un notevole risparmio di costi e una miglior qualità del prodotto».

Gabriele Lanfredi, presidente della Confederazione dei bieticoltori-CGBI, che rappresenta nel Paese oltre 5.200 aziende agricole e zootecniche, sottolinea: «Il progetto con Granarolo si aggiunge agli altri due già avviati con Coprob – Italia Zuccheri e con Fruttagel per contrastare la crisi energetica ed efficientare la produzione alimentare, sostituendo una quota importante di gas russo con il biometano ottenuto dai nuovi impianti. Le energie rinnovabili sono il presente su cui investire, per raggiungere l’autonomia energetica e risparmiare sulla bolletta di luce e gas dando un valore economico-ambientale ai sottoprodotti agricoli e agroindustriali».

Nello specifico, in ogni nuovo impianto di biometano Granlatte, la più grande cooperativa d’allevatori d’Italia, che controlla Granarolo, conferirà reflui zootecnici come letami e liquami forniti da alcuni dei propri soci-allevatori nei territori di Lombardia, Friuli e Puglia, mentre Granarolo destinerà scarti della lavorazione del latte come resi da mercato e sottoprodotti (siero e scotta) dai propri stabilimenti di Pasturago di Vernate (MI), Usmate Velate (MB) e Ramuscello (PN).

La Confederazione dei bieticoltori provvederà al recupero di seminativi, colture di secondo raccolto e sottoprodotti agricoli attraverso i propri soci delle cooperative del Nord Italia.

In sintesi, 3 sono i contributi importanti attesi dal processo produttivo dei nuovi impianti:

un importante abbattimento e riduzione dei costi energetici;

la produzione di biometano, prodotto in forma gassosa o liquefatta, utilizzabile parzialmente o totalmente dai soggetti della filiera attraverso l’allacciamento alla rete nazionale sostituendo una quota importante dei consumi interni di metano fossile;

la produzione di digestato, prezioso fertilizzante che darà un aiuto importante al mondo agricolo, costretto al momento, a causa del forte rincaro dei prezzi, ad acquistare concimi a costi enormi (basti pensare all’aumento dell’urea del +120% rispetto al 2021), e che sarà distribuito sui terreni delle aziende agricole conferenti in sostituzione ai concimi chimici, con una particolare collocazione e valorizzazione in agricoltura biologica e secondo le migliori pratiche agronomiche e ambientali, attraverso un’attività di ritiro e distribuzione centralizzata.

Per un singolo impianto di dimensioni medie, si stima di produrre 3.000.000 mc di biometano, con un risparmio previsto di CO2 eq di circa 6.000 tons, e 50.000 tonnellate di digestato.

Parte di questi impianti, il cui investimento totale è di 70 milioni di euro, verrà finanziato attraverso il PNRR, mentre la gestione sarà affidata a società agricole consortili costituite dai soggetti promotori, nell’intento comune di realizzare un modello di economia circolare, sostenibile e certificato in grado di generare valore economico e ambientale per tutta la filiera.

Paglieri si affida a BPress per riposizionamento online

Paglieri, azienda familiare che produce e commercializza prodotti per la cura delle persone e della casa, ha scelto l’agenzia di comunicazione BPress per avviare un percorso di riposizionamento attraverso una strategia di media relations e reputation building.

Oltre alla gestione dell’ufficio stampa, BPress si occuperà dello sviluppo del canale Linkedin per contribuire ad aumentare le interazioni tra lo storico brand alessandrino e le community di riferimento attraverso il racconto della nuova Future Vision aziendale fondata su quattro pilastri: Governance, Cultura, Sviluppo e Innovazione.

“La nostra storia rappresenta per noi una grande eredità, ma anche la consapevolezza di un’importante responsabilità verso le persone, il pianeta e il territorio in cui operiamo” – commenta Debora Paglieri, Amministratore Delegato di Paglieri Spa. “Oggi l’evoluzione dei mercati e i rinnovati bisogni delle persone ci pongono di fronte a nuove sfide e vogliamo perpetuare la nostra presenza storica con strategie a lungo termine per segnare i prossimi 200 anni e oltre. Abbiamo quindi deciso di affidarci a mani esperte nel dialogo con i media proprio per raccontare quello che stiamo facendo e dove stiamo andando”.

Nel commentare l’acquisizione del nuovo incarico Diego Biasi, Fondatore e Presidente di BPress ha dichiarato: “Le aziende familiari rappresentano un grande patrimonio del Made in Italy e siamo davvero felici di mettere la nostra esperienza a disposizione di una tra le realtà più longeve e conosciute del nostro Paese. La nuova Paglieri avrà tanto da condividere: innovazione, sostenibilità, ma anche tradizione, famiglia e cura delle proprie persone. Siamo a bordo per contribuire al racconto di questa bellissima storia”.

Paglieri è una storica azienda italiana, con sede nella provincia di Alessandria, presente in più di 50 Paesi con un’ampia gamma di prodotti per la cura della persona come quelli delle linee Felce Azzurra, Cleo e Labrosan, e per la cura del bucato e della casa, come i prodotti del marchio Mon Amour.

La Linea Verde torna a Fruit Attraction

Il Gruppo La Linea Verde torna a Fruit Attraction, una delle fiere più importanti al mondo del settore ortofrutticolo, in programma dal 4 al 6 ottobre a Madrid. Una kermesse di primissimo piano per il comparto, cui l’azienda, una delle protagoniste nel settore IV gamma in Europa, non poteva mancare.

La partecipazione è curata dalla società del Gruppo con sede in Spagna, “Vegetales Linea Verde Navarra” (STAND 9C02), nata nel 2008.

La Linea Verde, fondata nel 1991, oltre a tre siti produttivi dislocati in Italia, ha oggi altri cinque siti produttivi in Europa: tre in Spagna (due in Navarra e uno nella Murcia), uno in Serbia e, dal 2020, un altro a Sénas nel sud Francia.

In tutte le sedi viene applicato il format “La Linea Verde”, in modo da garantire il monitoraggio dell’intera filiera agroalimentare con il massimo rigore. Altra caratteristica comune a tutte le sedi è lo spirito d’innovazione, la fiera sarà infatti un’occasione per incontrare i buyer storici, nuovi clienti e la stampa di settore per presentare e far degustare le novità di prodotto.

Caro pasta, botta e risposta tra Coldiretti e Unione Italiana Food

Una recente analisi della Coldiretti su dati Istat ha fotografato gli effetti dell’aumento dei prezzi della pasta, il prodotto alimentare maggiormente presente sulle tavole degli italiani. Il conto salatissimo, pari a quasi 800 milioni di euro in più rispetto al 2021, «grava in primis sulle famiglie povere per cui la pasta ha una incidenza più elevata sulla spesa quotidiana» sottolinea la Coldiretti. «Se a Milano un chilo di pasta di semola può costare fino a 3,18 euro, a Roma si viaggia sui 3,20 euro, a Bologna 3,26 euro, a Palermo 2,48 euro e a Napoli 3,18 euro».

Il conflitto in corso sul fronte russo-ucraino ha indubbiamente moltiplicato manovre speculative e pratiche sleali sui prodotti alimentari, appesantendo la situazione dell’Italia, Paese che importa dall’estero il 44% del grano duro destinato alla pasta.

Allo scenario nefasto dipinto da Coldiretti però si contrappone la visione meno pessimistica di Unione Italiana Food che, pur confermando il rincaro medio della pasta, parla di un aumento pari alla metà o persino meno rispetto a quello stimato da Coldiretti. Elaborando una previsione su dati Nielsen, Unione Italiana Food ridimensiona l’allarmismo e porta il rincaro a meno di 7 euro in più all’anno a persona, praticamente un’inezia.

Secondo Unione Italiana Food, «la pasta continuerà ad essere un alimento accessibile a tutti, anche in un momento difficile per gli italiani. Con mezzo chilo di pasta e pochi altri ingredienti, si riesce a preparare un pasto gustoso, nutriente e bilanciato per una famiglia di cinque persone, e questo con meno di due euro».

Si tratta di numeri e visioni parecchio divergenti ma, ad oggi, né Coldiretti né Unione Italiana Food hanno chiarito nel dettaglio le modalità di calcolo del rincaro, pur specificando le fonti dati utilizzate.

Melinda e Novamont ancora insieme nel nome della sostenibilità

In occasione di Fruit Attraction, tra le fiere più importanti al mondo per il comparto dell’ortofrutta che si tiene in questi giorni a Madrid, Melinda e Novamont hanno presentato la loro collaborazione finalizzata alla realizzazione di packaging sempre più ecofriendly.

Consapevole di come la riduzione dell’impatto degli imballaggi, l’economia circolare e la bioeconomia siano asset sempre più centrali e strategici, qualche anno fa Melinda ha avviato una collaborazione con Novamont. Il primo frutto di questa partnership è stato un film in bioplastica che insieme a vassoio, bollini ed etichette ha reso totalmente compostabile il vassoio 4 frutti della linea Melinda BIO.

Ora le due aziende stanno sperimentando un nuovo sacco in Mater-Bi dotato di buona trasparenza e ottima resistenza, compostabile in conformità alla norma internazionale EN 13432, che risponde alla logica della seconda vita dei prodotti: infatti, potrà essere riciclato con la raccolta della frazione organica dei rifiuti per essere trasformato in compost, ossia concime per il terreno, dopo il trattamento in appositi impianti industriali. Nell’ottica del learning by doing, Melinda e Novamont hanno avviato anche un progetto di ricerca sull’utilizzo degli scarti della lavorazione della mela della filiera Melinda per l’estrazione di zuccheri di seconda generazione che, nelle intenzioni delle due aziende, saranno utilizzati per il processo produttivo della bioplastica stessa.

“Siamo onorati e orgogliosi di poter collaborare con un’altra azienda italiana che condivide i nostri stessi valori e fornisce soluzioni per il packaging che sono coerenti con il nostro impegno per la sostenibilità e la bioeconomia. Insieme abbiamo già raggiunto risultati importanti e guardiamo al futuro con obiettivi ancora più ambiziosi”, dichiara Paolo Gerevini, Direttore Generale Consorzio Melinda. “La sostenibilità fa parte del DNA di Melinda, che da sempre e ogni giorno mette in campo azioni concrete e tangibili a difesa dell’ambiente. Intendiamo impegnarci per continuare a sviluppare soluzioni innovative per una frutticoltura moderna e sempre più ecofriendly”.

“Con il marchio Mater-Bi Novamont produce e commercializza un’ampia famiglia di bioplastiche biodegradabili e compostabili secondo lo standard EN 13432 ottenute grazie a tecnologie proprietarie nel campo degli amidi, delle cellulose, degli oli vegetali e delle loro combinazioni, usate in tanti ambiti della vita quotidiana” spiega Rosa Puig Moré Marketing Manager di Novamont Iberia. “Sottrarre gli imballaggi alimentari alla discarica e all’incenerimento avviandoli al compostaggio, consente di ridurre le emissioni dirette di CO2 e di dare un formidabile contributo alla rigenerazione dei suoli. Il compost è, infatti, un ammendante in grado di apportare al terreno elevati benefici agronomici quali l’incremento della sostanza organica del suolo. Siamo contenti di poter lavorare a questo progetto insieme a Melinda, certi di proseguire una collaborazione proficua a favore dell’ambiente”.

Frodi fiscali nella Gdo, la precisazione di Margherita Distribuzione

In riferimento alla notizia di poche settimane fa, relativa alla maxi frode fiscale che ha coinvolto Carrefour e Auchan, Margherita Distribuzione (ex Auchan S.p.A.) ritiene opportuno fare alcune precisazioni.

L’azienda fa sapere che già nel 2019, quando il management nominato dai nuovi soci venne a conoscenza delle pratiche contestate, si è prontamente attivata al fine di interrompere ogni condotta potenzialmente illecita.

Inoltre, con il coinvolgimento fattivo di Auchan Retail, suo precedente unico azionista, Margherita Distribuzione ha fornito piena collaborazione alla Agenzia delle Entrate ed ha condiviso tutta la documentazione disponibile, nonché già versato tutti gli importi contestati. Margherita Distribuzione e Auchan Retail continueranno pertanto a collaborare con le autorità al fine di far luce sugli eventi contestati e perseguire i responsabili della frode.

Come già evidenziato da Instoremag.it, a Margherita Distribuzione il giudice ha sequestrato circa 34 milioni di euro per il periodo 2015-2019, contestualmente a Gs (oltre 26 milioni) e 200 milioni di euro a 15 indagati legati ad altre nove società coinvolte nell’inchiesta. Margherita Distribuzione ha già chiuso, nei mesi passati, una transazione con l’Agenzia delle Entrate e questo accordo potrebbe portare alla restituzione delle somme sequestrate.

Pan Piuma, arriva la Christmas Edition 2022

A partire dal mese di novembre sugli scaffali arriverà, in una particolare confezione, la Christmas Edition di Pan Piuma per festeggiare con allegria il momento più speciale dell’anno. 

La Christmas Edition Pan Piuma coinvolge tutte le referenze della linea Classica nella versione richiudibile da 400g: Pan Piuma con farina di grano tenero dal sapore classico e genuino, Pan Piuma con farina di grano duro dal gusto più deciso e saporito, Pan Piuma con farina integrale che offre tutte le proprietà delle fibre naturali senza rinunciare alla morbidezza e infine Pan Piuma Fiocchi di Cereali con aggiunta di fiocchi di avena, farro, orzo, segale e semi di girasole.

Le fette di Pan Piuma sono soffici e genuine perché realizzate con pochi semplici ingredienti. Grazie alle materie prime selezionate, Pan Piuma presenta il vero sapore di pane e la lunga lievitazione lo rende morbidissimo.

Le fette sono inoltre senza lattosio e prive di zuccheri, coloranti, conservanti e additivi. Un prodotto sano e all’avanguardia che grazie alla genuinità degli ingredienti, alla sua morbidezza e all’allegria delle confezioni è sempre più apprezzato anche dai più piccoli.

Da provare per realizzare aperitivi o antipasti delle feste, come i rotolini al forno, canapè o cestini di pane, ma anche per pietanze dolci come il tiramisù o lo strudel dolce. Sul sito www.panpiuma.it è disponibile una vasta scelta di ricette.

Ricordiamoci di Salvare l’Italia, riparte la raccolta fondi del FAI

Per il tredicesimo anno consecutivo le insegne del Gruppo Finiper – Iper La grande i, U2 Supermercato, U! Unes Supermercati e il Viaggiator Goloso – sostengono “Ricordiamoci di salvare l’Italia 2022”, la campagna nazionale di raccolta fondi promossa dal FAI – Fondo per l’Ambiente Italiano con l’obiettivo di fornire un sostegno concreto alle attività di tutela e valorizzazione del patrimonio culturale e paesaggistico italiano.

Dal 3 al 31 ottobre 2022, il Gruppo Finiper coinvolge attivamente i clienti dei propri punti vendita che possono aggiungere alla spesa una cifra a partire da 2 euro che viene devoluta interamente al FAI e che consente di ricevere la FAI Donor Card. La Card dà diritto a un ingresso gratuito in uno dei 54 Beni del FAI aperti al pubblico su tutto il territorio nazionale per vivere un’esperienza unica in luoghi speciali immersi nella bellezza.

Con un impegno concreto verso la campagna “Ricordiamoci di salvare l’Italia 2022”, dal 2010 al 2021, Finiper ha permesso di raccogliere e devolvere oltre 1.200.000 di Euro a sostegno del FAI. Una collaborazione che rispecchia le politiche sociali del Gruppo, impegnato da sempre nel sensibilizzare il cliente al rispetto del patrimonio ambientale e culturale del nostro Paese, tramite iniziative di solidarietà e tutela.

“Siamo felici di confermare il nostro impegno e di poter supportare anche quest’anno una causa che riguarda tutti noi, il nostro patrimonio storico, artistico e paesaggistico. L’Italia è uno dei Paesi che offre il più grande e importante patrimonio culturale e credo che ognuno di noi possa in qualche modo preservarlo e custodirlo – dichiara Christophe Mosca, direttore generale di Finiper Canova Group Spa. Siamo fieri di affiancare la missione del FAI e di contribuire a tutelare e valorizzare la ricchezza del nostro Paese sensibilizzando i nostri clienti e dipendenti a partecipare a questa iniziativa, sostenuta dal Gruppo da ben 13 anni, facendo sinergia tra le nostre insegne Iper La grande i, Unes, U2 Supermercato e il Viaggator Goloso”.

Stick Mania, la nuova linea di solubili di Caffè Borbone

Dopo il lancio della gamma “Nuove Emozioni di Gusto” declinata nei tre sistemi a capsula, il restyling e l’ampliamento delle cialde aromatizzate, nello specifico: espressi, tè e tisane; Caffè Borbone lancia “Stick Mania” la linea di solubili tascabili, pratica e veloce da preparare in ogni momento.

Le ricette sono quattro: Nocciola un cappuccino al gusto di nocciola, Ginseng impreziosito dal caffè, Superciock al sapore intenso di cioccolato, e la novità assoluta Amorlatte una bevanda unica al gusto di latte.

Basta un bollitore, ma è anche possibile preparare una bevanda solubile in pochi istanti utilizzando proprio la macchina a cialde. Non a caso, questa rivoluzionaria linea in stick è stata ideata per completare questo sistema fino ad oggi sprovvisto di una linea dedicata alle bevande calde.

Ottenere un’ottima bevanda dalla macchina espresso a cialde è semplicissimo: basta versare il contenuto dello stick in una tazza, aggiungere 60ml di acqua calda erogata dalla macchina espresso e infine mescolare, ma per un risultato veramente cremoso si può utilizzare un piccolo frullino domestico. Per chi invece ama anche sperimentare e preferisce un gusto di caffè più intenso, c’è la versione Maxi Gusto, basta erogare e aggiungere al proprio solubile preferito una cialda Caffè Borbone.

Stick Mania è presente solo nei migliori negozi specializzati d’Italia.

Alessandra Balocco è il nuovo presidente e AD di Balocco SpA

Alessandra Balocco è il nuovo Presidente e Amministratore Delegato di Balocco SpA: è lei a prendere in mano le redini dell’azienda di famiglia dopo la prematura scomparsa del fratello Alberto, morto in un tragico incidente in montagna alla fine dello scorso agosto.

Terza generazione della famiglia, Alessandra Balocco, entra in azienda nel 1990. L’esperienza trentennale le ha consentito di conoscere tutti gli aspetti che caratterizzano la vita in Balocco; una figura importante che garantisce la stabilità nell’oggi e la continuità necessaria verso il domani.

“Le contingenze attuali rendono questo periodo storico particolarmente complesso, una vera tempesta perfetta” dichiara Alessandra Balocco. “Con grande orgoglio, impegno e consapevolezza, prendo il timone dell’azienda, forte della mia esperienza, certa del prezioso aiuto di mio marito Ruggero, di mia cognata Susy e del grande appoggio di collaboratori e dipendenti. Assumo questo nuovo importante ruolo in continuità verso chi mi ha preceduto, nel rispetto della nostra storia, dei nostri valori, e pronta a traghettare l’azienda verso il domani. A tal proposito, nel mese di ottobre, entrerà in azienda mia nipote Diletta, la primogenita di mio fratello Alberto”.

Rimane salda la consapevolezza dell’importanza del territorio in cui l’azienda ha sede e del valore dei dipendenti che vi lavorano: un team di oltre 500 persone che mai come ora è unito e pronto ad affrontare le sfide del futuro per continuare a portare sulle tavole del mondo l’eccellenza Made in Italy di Balocco.

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