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Sfida La Nonna, parte il concorso lanciato sui social da Gruppo Fini

Chi riuscirà a fare ricette buone come quelle della nonna? Lo sapremo nei prossimi mesi, quando conosceremo i vincitori del concorso lanciato sui social media di Le Conserve della Nonna. I temi scelti per le ricette con cui partecipare seguono le 4 portate principali di un pasto: l’antipasto (ottobre e novembre), il primo piatto (dicembre e gennaio), il secondo piatto (febbraio e marzo), il dessert (aprile e maggio). Ogni mese, un influencer lancerà la sfida realizzando un piatto e invitando gli utenti a partecipare al gioco facendo lo stesso e caricando la ricetta sul sito www.sfidalanonna.it. La regola è solo una: interpretare con creatività il tema del mese utilizzando un prodotto Le Conserve della Nonna.

I vincitori saranno selezionati mensilmente da una giuria e potranno aggiudicarsi: una box di prodotti, la pubblicazione della ricetta in un esclusivo ricettario firmato dall’ex direttore progetti speciali del Cucchiaio D’Argento, Stefano Caffarrie una giornata tra campi e stabilimento per assistere alla raccolta e lavorazione delle amarene, un modo unico per immergersi nel mondo autentico de Le Conserve della Nonna.

“Con questa attività vogliamo diffondere il più possibile la conoscenza dell’ampia gamma dei prodotti Le Conserve della Nonna e farne apprezzare ai nostri consumatori qualità e versatilità in cucina. Per raggiungere questo obiettivo abbiamo deciso di investire fortemente sul digitale, prima facendo il restyling del sito internet e poi con questa sfida che vedrà coinvolti 8 influencer e un’importante firma del mondo della Gastronomia come quella di Caffarri. E non vediamo l’ora di far vivere una giornata unica ai vincitori” ha dichiarato Luigi Famulari, Responsabile Marketing di Gruppo Fini.

“È una sfida ambiziosa: da sempre la cucina della nonna è considerata insuperabile, grazie ai sapori e ai profumi che appartengono alla nostra infanzia e, per questo, portatori di un valore affettivo intoccabile. Vogliamo che il concorso sia percepito come un gioco alla portata di tutti gli appassionati, più che come una competizione. In fondo Le Conserve della Nonna sono sinonimo di buona cucina e convivialità” ha spiegato invece Linda Botti, Content Strategist di BTREES.

Sipo presenta la nuova linea di ortaggi in radice

Sipo prosegue nell’ottica della specializzazione dell’assortimento per categorie di prodotto e lancia la nuova famiglia delle Radici. Dopo i funghi, le Verdure di Romagna, le erbe aromatiche e spezie, entrano in casa Sipo anche gli ortaggi in radice, ovvero gli ortaggi la cui parte commestibile si trova al di sotto del terreno. Per lo sviluppo della nuova linea, l’azienda ha messo a punto un piano di produzione che si avvale della collaborazione di coltivatori nelle aree più vocate del territorio italiano.

Le radici possiedono importanti proprietà antiossidanti, basso indice glicemico, basso apporto calorico, ottimo apporto di fibre e potassio. Un aspetto fondamentale è quello legato alla freschezza.

La famiglia è composta da carote viola ed arancioni, carote con ciuffo, ravanelli a mazzi, rapa rossa lunga e tonda, rapa bianca lunga e tonda, patata americana, topinambur e cavolo rapa. Gli ortaggi sono disponibili sfusi in cassette ed in formati flow-pack e in vassoio a seconda delle diverse tipologie. Sono 100% italiani e coltivati nelle zone vocate di produzione.

Müller, nuovo formato da 500g di Passione alla Greca Bianco Naturale

Müller amplia la gamma di Passione alla Greca proponendo il nuovo formato da 500g per il gusto Bianco Naturale.

Müller Passione alla Greca Bianco Naturale è lo yogurt colato alla greca, senza grassi, ricco di proteine e senza zuccheri aggiunti con una consistenza densa, cremosa ed avvolgente ed un gusto delizioso, perfetto per i consumatori che sono alla ricerca di un prodotto semplice ma con tutto il piacere Müller.

Müller Passione alla Greca Bianco Naturale – senza grassi e con 49gr di proteine per confezione – si rivolge ad un target di persone, in costante crescita, che prestano attenzione agli ingredienti e ai valori nutrizionali degli alimenti. Con il formato da 500g di Müller Passione alla Greca Bianco Naturale, si arricchisce la linea composta da altre 4 referenze disponibili nel formato da 150g: bianco naturale, fragola, pistacchio e nocciola.

Olio di palma sostenibile, un alleato contro il riscaldamento globale?

L’olio di palma sostenibile può essere una soluzione alla lotta al riscaldamento globale? Quali sono le opzioni più efficaci e coerenti per perseguire l’obiettivo deforestazione zero? Questi i quesiti di partenza dell’evento “Olio di palma sostenibile per il clima: obiettivo zero deforestazione e certificazione di filiera” organizzato dall’Unione Italiana per l’Olio di Palma Sostenibile nell’ambito del Festival della Sostenibilità di ASVIS e inserito nel programma All4Climate – Italy 2021, promosso dal Ministero della Transizione Ecologica in vista della COP26, dedicata alla lotta contro i cambiamenti climatici.

Sono stati presentati i primi risultati dell’analisi LCA condotta dalla Fondazione CMCC sugli impatti ambientali della filiera dell’olio di palma da cui emerge che le emissioni generate per la produzione dell’olio di palma sostenibile sono inferiorisia a quelle dell’olio di palma convenzionale che a quelle di altri oli vegetali, come soia, colza o girasole: “Il grande vantaggio dell’olio di palma è la sua elevata resa, per cui a parità di input e superficie utilizzata, le emissioni per unità di prodotto sono minori rispetto agli oli alternativi. Inoltre, la deforestazione evitata grazie alla certificazione di sostenibilità comporta un notevole vantaggio in termini di riduzione delle emissioni per la produzione dell’olio di palma sostenibile. Tuttavia, specifica la Dott.ssa Maria Vincenza Chiriacò, ricercatrice del CMCC, è altrettanto importante che anche gli altri oli sostitutivi provengano da coltivazioni certificate che non hanno causato deforestazione, altrimenti spostare i consumi dall’ olio di palma verso altri oli non certificati potrebbe voler dire addirittura amplificare le emissioni”.

“La certificazione è un elemento fondamentale nella strada verso una produzione a basso impatto ambientale. Sono diversi gli strumenti che RSPO mette a disposizione dei propri soci per migliorare la gestione delle coltivazioni in chiave responsabile. Uno di questi è il PalmGHG Calculator, strumento che consente ai soci di stimare e monitorare le loro emissioni nette di gas serra e infine ridurre il loro impatto ambientale” spiega Francesca Morgante, Market Development Manager Europa RSPO. “Attraverso l’implementazione dei Principi e Criteri RSPO del 2018, i coltivatori soci di RSPO hanno identificato e preservato aree forestali ad alto valore di conservazione, rendendo possibile il risparmio, dal 2019 ad oggi di 191,254 t di emissioni di CO 2, equivalenti a 41,594 veicoli passeggeri guidati per un anno”.

Sebbene produttori e utilizzatori si stiano muovendo verso un cambiamento di passo con soluzioni e scelte sempre più sostenibili, come mostrano anche i più recenti dati sull’andamento della deforestazione nei paesi produttori di olio di palma, in calo per il quarto anno consecutivo (Fonte: World Resources Institute), il consumatore, stenta ad orientarsi fra i mille messaggi che riceve e che trova sulle etichette dei prodotti. Inoltre con l’affollarsi dei messaggi, spiega il Prof. Davide Pettenella, Università di Padova, se aumenta il livello complessivo di informazione del consumatore, si allarga anche il gap tra conoscenza e percezione del problema e comportamento effettivo di spesa. È stato infatti rilevato che non sempre un consumatore molto informato è un consumatore che nelle scelte di acquisto si comporta coerentemente”.

Si è posto anche il quesito di quale sia il confine tra l’area di intervento delle istituzioni e dell’Ue, che ha allo studio diverse ipotesi di misure volte a ridurre la deforestazione importata, quali ad esempio l’introduzione dell’obbligo di due diligence e la definizione di criteri per considerare un prodotto “deforestation-free”, e gli ambiti di iniziativa della società civile. Interessante e in un certo senso provocatoria la testimonianza della Presidente degli Amici della Terra Onlus – Monica Tommasi – che già da alcuni anni approfondisce il tema dell’olio di palma in seguito alla campagna denigratoria verso questo prodotto “Nonostante i risultati positivi che si ottengono tramite la certificazione molte aziende alimentari fanno ancora proprio lo slogan “senza olio di palma” che non attesta affatto la sostenibilità del prodotto e altre, che invece utilizzano olio di palma sostenibile, non hanno ancora il coraggio di inserire il marchio di certificazione e questo a discapito della consapevolezza del consumatore. In tutto questo non si rileva nessun intervento istituzionale di controllo che pure sarebbe dovuto visto che l’etichetta senza olio di palma gode dell’indebita fama di attestare un pregio ambientale. Ci auguriamo che le autorità di controllo e scientifiche pongano rimedio al più presto smascherando il greenwashing operato attraverso questa stucchevole affermazione”.

Con l’evento di oggi, commenta Giuseppe Allocca, presidente dell’Unione Italiana per l’Olio di Palma Sostenibile, volevamo contribuire ad aumentare conoscenze e consapevolezza sui temi dello sviluppo sostenibile, condividere buone pratiche e stimolare idee e politiche finalizzate a mantenere gli impegni sottoscritti con la firma dell’Agenda 2030 e dell’Accordo di Parigi.

Per rispondere ai quesiti di partenza, alla luce delle testimonianze raccolte, possiamo concludere che la produzione ed il consumo di olio di palma sostenibile certificato sono certamente la risposta allo sforzo collettivo di fermare la distruzione del nostro ecosistema e contrastare i cambiamenti climatici a vantaggio di pratiche sostenibili, rispettose del contesto in cui vengono applicate e delle popolazioni locali. La sfida che ci vede impegnati è quella di soddisfare il previsto aumento della domanda internazionale di olio di palma, già oggi l’olio vegetale più consumato al mondo, promuovendo la completa transizione della filiera verso modelli di sviluppo, produzione e consumo più responsabili. La certificazione è lo strumento sul quale puntare nell’ambito di uno smart mix di misure obbligatorie e volontariee, ove necessario, di regolamentazione complementare ed interventi per affrontare il problema della deforestazione importata (per maggiori informazioni vedi il position paper della Tropical Forest Alliance sottoscritto da 50 organizzazioni internazionali, tra cui l’Unione Italiana per l’Olio di Palma Sostenibile).

Tonitto 1939 partecipa ad Anuga per rafforzare l’export

Tonitto 1939 sarà presente ad Anuga 2021, la più importante fiera internazionale di food & beverage che si svolgerà a Colonia (Germania) dal 9 al 13 ottobre. Presso il Padiglione 4.1, Stand D059, l’azienda ligure esporrà all’interno di uno spazio esclusivo e rinnovato. La fiera sarà l’occasione per Tonitto 1939 per rafforzare l’export e presentare ai clienti internazionali le proprie novità,in linea con la filosofia aziendale che prevede una costante innovazione sul prodotto, sulle materie prime e sul packaging.

Le nuove tecnologie riguardano il mondo Vegan, 100% Allergen Freecon gusti tradizionali e innovativi, Senza Zucchero, High Protein ai gusti cioccolato, amarena e crema che prevedono un alto contenuto di proteine perfetto per un target sportivo e le vaschette di gelato a strati progettate dal reparto Ricerca & Sviluppo dell’azienda, oltre ad altri progetti che verranno presentati durante la fiera.

«Tornare a partecipare in presenza a una fiera del calibro di Anuga è per noi fondamentale nel nostro processo di crescita internazionale – sottolinea Alberto Piscioneri, Sales & Marketing Director Tonitto 1939. In più in era post Covid abbiamo deciso di raccogliere e presentare le nostre tecnologie e innovazioni sviluppate negli ultimi anni, il tutto per aumentare maggiormente la nostra visibilità internazionale e consolidare quel processo di crescita sul mercato estero che entro il 2023 vedrà l’export pesare sul 60% del fatturato, rispetto al 40% attuale».

Di fronte ai 7.972 espositori provenienti da tutto il mondo, 169.653 visitatori da 201 Paesi e 154.000 mq di area espositiva, Tonitto 1939 porterà ad Anuga 2021 anche ricette migliorate per i gelati allo yogurt e senza zucchero e ovviamente i nuovi sorbetti realizzati con packaging riciclabile e in plastica riciclata (R-Pet) ai gusti Spritz, Rossini, limoncello, limone e menta e chinotto.

Un tema quello della sostenibilità da sempre caro a Tonitto 1939 che si ispira da ormai qualche anno agli obiettivi di sviluppo sostenibile o Agenda 2030, dell’ONU, un impegno che l’azienda sta cercando di rispettare e che ha inserito all’interno del piano strategico quinquennale fino al 2025.
Oltre ad Anuga, Tonitto 1939 che è già presente in 30 Paesi del Mondo col proprio marchio o con private label, sarà protagonista anche di PLMA, il più importante salone dedicato al Private Label-Marchio del Distributore, in programma i prossimi 14 e 15 dicembre ad Amsterdam.

Codè Crai Ovest, presente positivo e futuro incoraggiante

30 milioni di investimento e 30 nuove aperture entro i primi mesi del 2022; sono i numeri dello sviluppo di Codè Crai Ovest, la cooperativa nata a Torino che riunisce tutti i punti vendita a marchio della zona nord ovest d’Italia. Oggi Codè Crai Ovest è formata da 220 soci distribuiti fra Piemonte, Liguria, Valle d’Aosta e Lombardia, per un totale di oltre 400 punti vendita. In continua espansione la cooperativa serve anche un Cedis a Malta che annovera diversi punti vendita sul territorio maltese. La sede di Leinì è il centro direzionale e il centro distributivo operativo di Codè Crai Ovest: 25.000 m² per il secco, 3000 m² per i surgelati, 10.000 m² per il fresco, oltre 30.000.000 di colli movimentati ogni anno, più di 8.000 referenze, oltre 1200 prodotti a marchio, 90 mezzi dedicati per le consegne giornaliere.

Per Codè Crai Ovest il 2020 è stato un anno decisamente positivo che ha permesso di registrare un + 25% di fatturato (oltre 70 milioni di euro in più rispetto al 2019), superando i 340 milioni di Euro. Ma anche il 2021 si chiuderà con risultati decisamente positivi: + 15% rispetto al 2019. Merito del successo del negozio di prossimità e di quartiere, un modello che piace ai consumatori, sempre più spesso preferito alle grandi estensioni.

Interessante anche il dato delle assunzioni. Oggi Codè Crai Ovest conta 1900 dipendenti tra dipendenti diretti, dipendenti delle cooperative, delle aziende di trasporto e dipendenti dei punti vendita. Anche grazie alle 30 nuove aperture Codè Crai si prepara ad assumere più di 400 persone nel prossimo trimestre. Importanti gli investimenti nel green. Proprio in questi giorni Code Crai Ovest porta a termine un importante processo di rinnovo delle attrezzature e di ottimizzazione degli impianti nell’ottica del risparmio energetico. Un percorso iniziato circa 5 anni fa anni fa con investimenti che hanno coinvolto la sede Codè Crai Ovest di Leinì ma anche i punti vendita a marchio nel nord ovest d’Italia. L’impegno della cooperativa è quello di sviluppare un modello di impresa sempre più responsabile a partire proprio dalla propria sede centrale, cuore pulsante di Codè Crai Ovest.

Tante le azioni concrete per ridurre al minimo l’impatto ambientale, tra le più importanti citiamo:

• Ristrutturazione e riorganizzazione generale dei 10.000 m² del magazzino del fresco di cui con l’installazione di centrali frigorifere di ultima generazione ad alto rendimento che hanno permesso una riduzione sensibile dei consumi di energia elettrica.

• Installazione di una pompa di calore ad alta efficienza per il magazzino del fresco che permette il riscaldamento per tutto il periodo invernale della zona uffici consentendo la dismissione di due centrali termiche a GPL.

• Sostituzione di una centrale termica a GPL del magazzino del secco con una centrale termica a condensazione a ridotto impatto ambientale.

• Sostituzione dell’impianto di illuminazione a tubi fluorescenti del magazzino del secco con un nuovo impianto a tecnologia LED comprendente sensori di presenza e di illuminazione ambientale ed un sistema di analisi e monitoraggio informatico continuativo e permanente dei consumi che consente una elevatissima riduzione del dispendio energetico e un continuo processo di efficientamento energetico.

Adyen, 5 soluzioni per fidelizzare la clientela online

Il comportamento e i processi decisionali dei consumatori online sono in continuo mutamento: in questo ambiente così fluido, il fenomeno del “carrello abbandonato” – ovvero il non completamento della procedura d’acquisto – rappresenta ancora oggi uno dei maggiori fattori di rischio per le mancate vendite del settore e-commerce. Nell’era della shopping experience, i consumatori danno priorità all’efficienza e alla fluidità del percorso durante l’intero processo d’acquisto. Tutto deve svolgersi senza intoppi, eliminando il maggior numero possibile di fonti di attrito. Questo vale ancora di più al momento di pagare un prodotto. L’ottimizzazione della fase di checkout rappresenta dunque un’opportunità per offrire ai consumatori un’esperienza di acquisto fluida, sicura e veloce, evitando che escano dal sito prima di aver concluso la transazione.

Adyen, la piattaforma di pagamento scelta da molte tra le più importanti aziende a livello globale, spiega come ottimizzare la Checkout Experience attraverso cinque semplici passaggi da introdurre al momento del pagamento, favorendo così l’aumento delle entrate e dei tassi di conversione.

1. Offrire un’esperienza di pagamento coerente, anche in caso di re-indirizzamento
L’esperienza dell’utente con la pagina di pagamento rappresenta l’ultimo passaggio prima della finalizzazione dell’acquisto. Per questo è necessario adattarla a ciascun canale di vendita, assicurando rapidità, sicurezza e coerenza al momento della transazione. Dall’integrazione di soluzioni di pagamento mobile-friendly fino alla gestione della sicurezza, sono diverse le strategie da adottare per assicurare al cliente finale un’esperienza ottimale.

Nel caso in cui si offrano diversi canali di acquisto, come chatbot, social media o telefono oltre all’e-commerce, la soluzione ideale è reindirizzare verso una pagina di pagamento tramite Pay by Link, un sistema facile e veloce da integrare, personalizzabile con l’esperienza e l’immagine proposta dal brand. Tramite una semplice URL che porta ad una pagina dedicata, è possibile ospitare l’intero flusso e processo di pagamento sul sito web dell’azienda, evitando che il cliente abbandoni la pagina e mantenendo l’intero percorso di pagamento in un unico ambiente: se si rimane all’interno del sito del brand, il consumatore si sentirà più rassicurato, favorendo la conclusione dell’acquisto e la crescita delle conversioni.

2. Diversificare i metodi di pagamento
A livello globale, I metodi di pagamento variano in base al luogo di provenienza del cliente finale e a seconda del luogo primario di attività del brand. Per evitare che il consumatore si trovi disorientato nella fase di checkout, è dunque necessario offrire i metodi di pagamento locali più utilizzati nei diversi paesi, con l’obbiettivo di ottimizzare l’esperienza cliente e al contempo favorire l’internazionalizzazione del business. Grazie alle integrazioni disponibili per i diversi metodi di pagamento on line a livello globale, le soluzioni di Adyen permettono alle aziende di integrare nel proprio sito una vasta varietà di offerta di pagamenti digitali scelti sulla base di posizione, dispositivo, valore del carrello e ulteriori altri parametri.

3. Abilitare e testare dei pagamenti su dispositivi diversi
Con oltre 6 miliardi di utenti smartphone nel mondo e un numero che si prevede raggiungerà i 7 miliardi entro il 2023, i pagamenti tramite cellulare, tablet o qualsiasi altro dispositivo mobile continueranno a crescere. Per questo è importante abilitare e testare il funzionamento della fase di checkout su dispositivi e sistemi operativi diversi. Inoltre, si possono introdurre alcuni ulteriori accorgimenti, quali la riduzione dei campi richiesti e dei passaggi necessari per finalizzare una transazione. Infine, se si dispone di un’app, è consigliabile optare per soluzioni di pagamento all’interno dell’applicazione, piuttosto che reindirizzare ad una pagina esterna.

4. Collegare i pagamenti ai programmi fedeltà
Il riconoscimento automatico dei dati dei clienti ricorrenti aumenta le possibilità di finalizzazione dell’acquisto, in quanto velocizza e semplifica l’esperienza nella fase di checkout. Per questo è importante offrire ai nuovi clienti la possibilità di salvare i propri dati per acquisti futuri, che potranno essere autenticati tramite password, CVV o impronta digitale. Questa soluzione permette inoltre di offrire vantaggi e offerte personalizzabili ai clienti più fidelizzati, ad esempio attraverso l’introduzione di premi collegati all’utilizzo delle carte di pagamento, che potranno essere applicati a tutti i canali di vendita. In questo modo, i clienti non dovranno più preoccuparsi di dimenticare la carta fedeltà o di doversi autenticare ogni volta che visitano il sito, facendo ottenere ai merchant al contempo un risparmio di denaro e risorse rispetto a programmi fedeltà tradizionali

5. Valutare la gestione del rischio
Il rafforzamento degli strumenti per la prevenzione dei rischi e la diminuzione delle frodi è tra gli obiettivi principali di migliaia di merchant in tutto mondo. Tuttavia, ottenere il giusto equilibrio tra prevenzione delle frodi e libertà dei clienti è fondamentale. Adyen ha sviluppato prodotti per la sicurezza come 3D Secure 2 e Revenue Protect, che consentono ai merchant gestire il rischio utilizzando una combinazione di controlli basati su regole e apprendimento automatico. Analizzando ogni fase dell’esperienza del cliente, si garantisce che il flusso dei pagamenti sia il più rapido e sicuro possibile. È infatti necessario proteggersi dalle frodi senza compromettere la fluidità dell’esperienza della fase pagamento in quanto potrebbe portare a perdite maggiori.

“La fase del check-out rappresenta un fattore chiave per l’aumento delle conversioni durante la customer journey. Nel momento del check-out il cliente ha oltrepassato la fase decisionale ed è pronto a finalizzare l’acquisto” commenta Philippe De Passorio, Country Manager di Adyen Italia. “Per poter andare incontro alle esigenze in continuo cambiamento dei consumatori è necessario avvalersi di un partner tecnologico che possa tradurre i desideri dei clienti in soluzioni. Soluzioni come quella offerta da Adyen, gestiscono l’intero flusso dei pagamenti in un’unica piattaforma per qualsiasi canale di vendita, permettendo ai merchant di avere maggiore controllo sul proprio business, e in ultimo, favorendo l’aumento della reddittività”.

Nutkao acquisisce la belga Boerrineke NV

Nutkao s.r.l. – società italiana leader internazionale nel contract manufacturing che da più di 30 anni crea e produce creme e cioccolati conto terzi con oltre 180 milioni di fatturato accelera il piano di ampliamento grazie all’acquisizione della belga Boerrineke SV.

Presente sul mercato da oltre 70 anni e con sede nei pressi di Anversa, Boerrineke è il secondo brand di creme spalmabili al cioccolato del Belgio e conta oggi su una distribuzione fortemente radicata nel territorio e nell’Europa settentrionale. L’acquisizione di Boerrineke si inserisce nella strategia di crescita commerciale e produttiva di Nutkao in Europa con focus specifico sui mercati di Paesi Bassi, Belgio, Francia e Germania, mercati nei quali il Gruppo piemontese trova riscontri molto positivi. A guidare l’azienda in qualità di co-Ceo sono stati nominati i fratelli Daniel e Marcel Peeters da poco entrati nel Gruppo Nutkao, dove Daniel ricopre il ruolo di Sales Director Retail di Nutkao, e Marcel quello di Direttore dello sviluppo del settore Industria e Food Service in Europa.

«Boerinneke è un’acquisizione strategica per il Gruppo al fine di consolidare la crescita in Europa dove i clienti conoscono e riconoscono la qualità dei prodotti Nutkao. Boerrineke ha un’importante presenza nel mercato belga, mercato universalmente riconosciuto per la qualità e la maestria nella lavorazione del cioccolato. Inoltre, con l’arrivo di Daniel e Marcel in Nutkao, è stato per noi naturale prevedere il loro diretto coinvolgimento come co-CEO di Boerrineke, per una nuova struttura aziendale al fine di rafforzare il dialogo e l’aderenza ai mercati locali.In linea con la strategia del Gruppo, Boerinneke, si inquadra nella visione di specializzare sempre di più prodottie servizi, nel rispetto dei valori propri di ogni singola realtà locale. Con Italia, Ghana, Belgio e Stati Uniti, il Gruppo punta oggi ad una capillarità ed integrazione della filiera che cattura e mantiene la tipicità e la storia diogni luogo in cui lavoriamo e del “saper fare”. Con questa acquisizione il Gruppo si arricchisce di nuove competenze e di una piattaforma industriale sempre più vicina ai mercati di riferimento e alle esigenze dei consumatori e dei clienti industriali» commenta Federico Fulgoni, CEO di Nutkao.

Distribuzione locale e forte attaccamento al territorio sono le parole d’ordine in Nutkao, gruppo che dal 2015 ha attivato una forte campagna di espansione sempre nel segno della valorizzazione di risorse locali. Dopo il primo stabilimento in Nord Carolina (US) per la produzione di creme per retail ed industria americani, arriva nel 2018 l’apertura del polo produttivo di Accra in Ghana, dove si lavorano fave di cacao esclusivamente ghanesi di primascelta. Ad oggi il Gruppo Nutkao, il cui head quarter è a Canove di Govone in Piemonte, conta su una distribuzione in 80 paesi del mondo, toccando tutti i continenti. Boerrineke diventa così una società controllata al 100% da Nutkao portando in dote il know-how e la tradizione centenaria del cioccolato belga in Piemonte.

Sarchio acquisisce Vital Nature e consolida il posizionamento nel biologico

Sarchio cresce per linee esterne. L’azienda di Carpi, che dal 1982 propone un’alimentazione sana e naturale a base di prodotti biologici, senza glutine e vegan, ha annunciato di aver finalizzato, in data 1° ottobre, il processo di acquisizione di Vital Nature, società modenese che, con un fatturato di 5 milioni di euro, rappresenta una realtà storica nella commercializzazione di alimenti bio. Le linee di prodotto Vital Nature verranno realizzate nei plant produttivi Sarchio.

Due aziende dal DNA green, tra i pionieri del biologico: Sarchio è stata fondata a Carpi 39 anni fa, mentre Vital Nature è attiva a Modena dal 1989. L’idea alla base della fondazione delle due società è la promozione di uno stile di vita che parte da una corretta alimentazione a base di cibi biologici, coltivati senza sostanze chimiche di sintesi, nel pieno rispetto della fertilità del suolo, della salute dell’uomo e dell’ambiente. L’acquisizione del 100% di Vital Nature consente, inoltre, a Sarchio di rafforzare ulteriormente il proprio posizionamento integrando il marchio Vital Nature, che sarà rilanciato nel 2021 attraverso un intenso piano di comunicazione e di valorizzazione che prevede il lancio di proposte biologiche innovative.

“Sono particolarmente orgoglioso di annunciare l’acquisizione di uno dei marchi storici del biologico della nostra regione. L’accordo è stato perfezionato in un periodo difficile, come quello attuale, caratterizzato dall’emergenza sanitaria. È stato un percorso lungo, ma sono felice dell’integrazione in Sarchio di una realtà importante come Vital Nature che condivide i nostri stessi valori, promuovendo uno stile di vita fondato su un’alimentazione sana e naturale, senza rinunciare al gusto. Grazie a questa operazione l’area modenese consolida il proprio ruolo come punto di riferimento nel settore del biologico. Per noi era importante che Vital Nature continuasse a restare nel territorio emiliano romagnolo e non venisse acquisita da gruppi internazionali” ha commentato Cesare Roberto, Presidente di Sarchio.

Getir, il delivery ultra veloce per la spesa, sbarca in Italia

Getir, la prima azienda al mondo a proporre un servizio di delivery ultra-veloce della spesa, continua la sua espansione Europea e arriva in Italia. Getir ha rivoluzionato la delivery di “ultimo miglio” proponendo per prima il servizio di consegna della spesa entro 10 minuti dall’ordine, mettendo a disposizione dei suoi utenti un’ampia selezione di prodotti da supermercato disponibili in pochi minuti. E da oggi, il team di Getir è pronto a consegnare anche a Milano, a bordo di scooter e bici elettriche.

“Consideriamo l’arrivo in Italia una tappa fondamentale del nostro processo di espansione internazionale. Offriamo un servizio conveniente, rapido e amichevole che ci auguriamo rappresenti un valore aggiunto per il settore della consegna ultra-veloce in Italia: l’obiettivo è offrire la migliore esperienza ai clienti, semplificando la quotidianità e aiutandoli a risparmiare tempo da dedicare a sè stessi” spiega Nazim Salur, founder di Getir.

Fondata nel 2015 a Istanbul, Getir, che è stata la prima azienda al mondo ad offrire un servizio di consegna di spesa ultra-veloce, è cresciuta rapidamente negli ultimi anni. L’azienda, infatti, ha iniziato il suo processo di espansione con Londra (Gennaio 2021), per poi raggiungere Amsterdam (Maggio 2021) Berlino e Parigi (Giugno 2021), Madrid e Barcelona (Settembre 2021), fino a lanciare oggi l’Italia e Milano. Ma non solo: oltre alla rapida crescita in Europa, Getir si prepara allo sbarco negli Stati Uniti, con il lancio previsto in diverse città americane entro la fine dell’anno; Getir punta dunque a chiudere l’anno con nove paesi attivi, per consolidare la sua posizione di brand leader nella consegna ultra-veloce.

“Siamo molto felici di essere in Italia e siamo pronti a partire da Milano. Anche in Italia, come in tutti i paesi in cui operiamo, stiamo costruendo un team basato sulla nostra cultura aziendale che è fatta di apprezzamento e rispetto verso le persone, e la migliore qualità del lavoro: abbiamo a cuore tutti coloro che lavorano con noi e la sicurezza dei nostri team member è una nostra priorità. Sono valori centrali, che si riflettono nel servizio che ogni giorno offriamo ai clienti, sia con le consegne che attraverso il nostro customer care” commenta Vishal Verma, General Manager di Getir in Italia.

L’App di Getir è disponibile sia in versione iOS che Android, e può essere scaricata dall’Apple Store, dal Google Store e dalla App Gallery di Huawei.

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