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Mare Aperto riconferma l’impegno a favore dell’ambiente

Sabato prossimo 5 febbraio in Italia si celebra la Giornata nazionale di Prevenzione dello spreco alimentare, ideata e istituita nel 2014 dalla campagna Spreco Zero di Last Minute Market insieme all’Università di Bologna – Dipartimento di Scienze e Tecnologie Agroalimentari e con il Ministero dell’Ambiente. Una ricorrenza importante in occasione della quale Mare Aperto, tra i principali produttori nel comparto delle conserve ittiche, ribadisce il suo impegno a favore del pianeta e dell’ambiente, oltre che della sensibilizzazione dei consumatori contro gli sprechi inutili di cibo.

Quello dell’azienda, che fa capo alla casa madre spagnola Jealsa, è un impegno costante e ribadito sia attraverso i suoi prodotti sia attraverso azioni volte a promuovere buone pratiche. Tra quest’ultime c’è sicuramente la sottoscrizione del Patto contro lo spreco alimentare promosso da Too Good To Go, avvenuta lo scorso anno.

L’adesione all’iniziativa ha confermato la natura di Mare Aperto come azienda consapevole per cui è da sempre fondamentale sensibilizzare e informare i propri consumatori finali sui temi dello spreco alimentare. Mare Aperto, infatti, nel pieno rispetto del suo programma di sostenibilità e responsabilità sociale We Sea, utilizza e valorizza il 100% delle materie prime coinvolte nel processo produttivo. Ad esempio, gli scarti del pescato vengono trasformati in prodotti destinati a industrie come l’acquacoltura, la farmaceutica e la cosmetica, essendo gli scarti del tonno ricchi di molecole attive come Omega3 e collagene.

Ma l’impegno di Mare Aperto si esprime anche nella realizzazione delle sue referenze, come l’ultimo Tonno “Solo un goccio di acqua minerale naturale e fior di sale”, una nuova proposta con solo tonno pinne gialle certificato MSC – Marine Stewardship Council, appartenente cioè a specie marine non sovrasfruttate, pescate secondo metodi sostenibili che rispettino gli oceani, i mari e le risorse marine, in linea con il 14° obiettivo dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite.

“Solo un goccio d’acqua minerale naturale e fior di sale” fa parte della gamma di prodotti Mare Aperto “low drain”, che non richiedono di essere sgocciolati prima dell’uso, a beneficio dell’ambiente.

Vino, calo di vendita nella Gdo, rallenta anche l’e-commerce

Dopo la galoppata del 2020, le vendite di vino in Italia nel canale off-trade (Iper, Super, Piccole superfici a libero servizio, Discount, Cash&Carry ed E-commerce dei siti generalisti) chiudono l’anno appena trascorso tirando un po’ il fiato. Secondo il Report Nomisma Wine Monitor realizzato in collaborazione con NielsenIQ, il consuntivo 2021 mostra una riduzione a volume dell’1,2% rispetto all’anno precedente a fronte però di una crescita nei valori del 5%. Messi a confronto con il 2019 – e quindi prima dello scoppio della pandemia – gli stessi dati segnalano comunque un aumento a volume del 5% e di oltre il 13% a valori, a testimonianza di una premiumisation dei consumi di vino che va avanti da diversi anni.

“Questo spostamento degli acquisti in Gdo verso vini di fascia di prezzo più elevata si verifica sia all’interno della stessa categoria che tramite uno spostamento dei consumi tra tipologie differenti e a maggior valore unitario” sottolinea Denis Pantini, Responsabile Agroalimentare e Wine Monitor di Nomisma. Basti infatti pensare che le vendite a volume di spumanti e Champagne crescono a doppia cifra percentuale (+23%) mentre i vini fermi chiudono il 2021 in calo del 4,5% a volume ma con un +0,3% a valore. “Il riposizionamento qualitativo dei consumi dei vini fermi si desume soprattutto dalle vendite a valore in Iper e Super dove crescono i vini a denominazione Dop – +5% a valore -a fronte di un calo di quelli generici (-10%)” aggiunge Pantini.

Spostando l’analisi ai diversi format distributivi, Iper+Super+Piccole superfici a libero servizio (che pesano per il 64% dei volumi dell’intero canale off-trade) accusano una riduzione a volume di quasi il 2% a fronte però di un incremento a valore del 5,2%. Sono le bollicine a spingere le vendite, con gli spumanti Metodo Classico a registrare le dinamiche più rilevanti, con una crescita a valore del +26%, seguiti dagli Charmat secchi (+19%), dallo Champagne (+16%) e dagli Charmat dolci (+12%). Sul fronte dei vini fermi e frizzanti, le vendite nel medesimo format risultano in calo a valore per i frizzanti (-4,3%) mentre aumentano nel caso dei fermi (+1,8%).

In merito agli altri format, si segnala una diminuzione delle vendite sia a valori che a volumi per il Discount (rispettivamente -2% e -4%), mentre al contrario il Cash&Carry mette a segno una crescita di quasi il 20% nelle vendite a valori a fronte di un +15% nei volumi, a dimostrazione della ripresa dei consumi avvenuta – seppur a singhiozzo -in bar e ristoranti nel 2021.

Infine, l’e-commerce. Dopo l’esplosione delle vendite avvenute nel 2020 anche a seguito dei lockdown e delle limitazioni e chiusure nell’Horeca, il 2021 si è chiuso con un’ulteriore progressione degli acquisti di vino da parte degli italiani nei siti generalisti (catene retail e Amazon): +22% a valore e +19% a volume rispetto all’anno precedente. Occorre tuttavia segnalare come l’ultimo trimestre 2021 ha visto ridursi le vendite in e-commerce – rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente- del 13% a volume, anche se questa riduzione è soprattutto legata al “boom” di acquisti on-line che si era manifestato nel 2020 a causa delle chiusure dei ristoranti e della conseguente “costrizione” imposta agli italiani di festeggiare Natale e Capodanno tra le mura domestiche.

Sprechi alimentari, Felsineo recupera 3mila prodotti con Too Good To Go

3mila prodotti recuperati attraverso le Super Magic Box e 43mila utenti raggiunti tramite la comunicazione sui canali social. Sono questi gli obiettivi conseguiti da Gruppo Felsineo nell’ambito del Patto contro lo Spreco Alimentare promosso da Too Good To Go.

In occasione del primo anniversario di questa importante iniziativa, Gruppo Felsineo conferma il proprio impegno sociale e ambientale sia attraverso azioni dirette, come la disponibilità dei prodotti per le box destinate ai consumatori, sia con iniziative di sensibilizzazione affinché si possa contenere sempre di più la quantità di cibo che ogni giorno viene sprecata.

Tra queste ultime, il Gruppo alimentare ha attivato campagne informative e webinar interni sulla corretta lettura di etichette e scadenze, primo passo fondamentale per supportare i dipendenti nel diventare consumatori capaci di compiere scelte di acquisto consapevoli.

“L’adesione al Patto contro lo Spreco Alimentare promosso da Too Good To Go è senza dubbio un’attività che ci consente di tradurre in azioni concrete l’impegno del Gruppo sui temi della sostenibilità, sancito anche dalla nostra recente trasformazione in Società Benefit. In un contesto dove ancora esiste un iniquo accesso alle risorse alimentari, vedere gettate enormi quantità di cibo ancora buono è un aspetto che dispiace profondamente. Da qui il nostro entusiasmo per questa collaborazione con Too Good To Go che ci auguriamo cresca ancora in futuro”, ha commentato Emanuela Raimondi, Amministratore Delegato di Gruppo Felsineo.

Cresce il carrello della spesa sostenibile, lo studio di Osservatorio Immagino

La sostenibilità guida le scelte d’acquisto degli italiani, ma soprattutto permea le politiche delle aziende del largo consumo, che stanno affrontando su più fronti la “transizione ecologica” e lo comunicano sempre più spesso ai consumatori. È quel che emerge dalla nuova edizione dell’Osservatorio Immagino, che ha rilevato ben 35 indicazioni “green” leggibili sulle etichette di oltre 30 mila prodotti venduti in supermercati e ipermercati di tutta Italia. Un paniere significativo e multiforme, che ha superato gli 11,5 miliardi di euro di vendite, mettendo a segno un aumento di +3,2% rispetto ai 12 mesi precedenti e contribuendo per quasi il 30% al sell-out di tutto il paniere rilevato dall’Osservatorio Immagino.

«Questa crescita si deve all’aumento dell’offerta di prodotti dalle caratteristiche sostenibili, che rappresentano ormai il 23,9% delle 125.431 referenze monitorate in questa decima edizione dell’Osservatorio Immagino» spiega Marco Cuppini, research and communication director di GS1 Italy.

Ma come stanno cambiando i prodotti di largo consumo per diventare sempre più sostenibili? Su quali fronti si concentrano gli sforzi delle aziende? E come scelgono di comunicare queste innovazioni sulle etichette dei prodotti? Per rispondere a queste domande, da gennaio 2020, l’Osservatorio Immagino intercetta e individua tutti i claim e le certificazioni relativi allo sfaccettato mondo della sostenibilità, misurandone la presenza numerica a scaffale e l’andamento del sell-out.

«Rispetto alla prima rilevazione abbiamo visto crescere tutti gli indicatori: il numero dei claim presenti sulle etichette e gli aspetti su cui sono focalizzati, la numerica dei prodotti e il loro giro d’affari, e dunque l’incidenza dei prodotti sostenibili sul fronte della produzione, della distribuzione e dei consumi» prosegue Cuppini. «La sensazione, quindi, è quella di un’onda verde che sta modificando in modo rapido e pervasivo il mondo del largo consumo, alimentare e non, e che sta agendo su molti e diversi aspetti della filiera».

Per affrontare un mondo tanto sfaccettato e in rapida evoluzione, l’Osservatorio Immagino ha scelto di suddividere i claim “green” presenti sulle etichette dei prodotti di largo consumo in quattro aree tematiche:

Management sostenibile delle risorse: la più rilevante, con quasi il 10% dei prodotti e con una quota del 15,7% sul giro d’affari totale del paniere rilevato.

Agricoltura e allevamento sostenibili: accomuna il 2,3% dei prodotti che contribuiscono per il 4,0% al sell-out totale.

Responsabilità sociale: coinvolge quasi il 6% delle referenze e incide per quasi il 10% sulle vendite complessive.

Rispetto degli animali: è un valore espresso sul 10,6% dei prodotti rilevati, che rappresentano il 7,5% delle vendite totali.

Se complessivamente, nell’anno finito a giugno 2021, il mondo dei prodotti sostenibili ha registrato un aumento di +3,2% delle vendite, tre dei suoi quattro panieri hanno avuto un andamento sopra media, superiore a +5,5%, e solo quello dei prodotti ottenuti nel rispetto degli animali ha mostrato una crescita più tiepida (+1,4%).

Tra i 35 claim o certificazioni green individuati dall’Osservatorio Immagino in termini di numero di prodotti il più diffuso è Biologico/EU Organic (6,6% delle referenze), seguito dalla certificazione FSC (4,7%) e dalle indicazioni “sostenibilità” (2,6%) e “riciclabile” (2,3%).

In termini di performance, nell’arco dei 12 mesi rilevati, i claim che hanno messo a segno un maggior aumento del sell-out in supermercati e ipermercati sono stati il claim Mater-Bi (+48,0%), la certificazione Ok-Compost (+44,3%) e le indicazioni “compostabile” (+25,6%) e “senza antibiotici” (+17,8%).

Quality Award alla pralina Vanini Blue Rose

Per il secondo anno consecutivo, la pralina Vanini Blue Rose si aggiudica il premio Quality Award, attribuito ai prodotti di largo consumo a seguito di rigorosi test di performance effettuati dai consumatori in modalità “blind”.

Promosso da Marketing Consulting (società specializzata in consumer analysis) in collaborazione con laboratori indipendenti su tutto il territorio italiano, il Quality Award è l’unico premio che coinvolge ampi campioni di consumatori italiani heavy user per specifiche tipologie di prodotto, in un’esperienza di valutazione. Selezionati direttamente dai laboratori l’obiettivo di rappresentare il potenziale mercato di riferimento, i consumatori hanno espresso un giudizio da 0 a 10 sulla base di specifici parametri: aspetto esterno ed interno, esperienza olfattiva, consistenza, croccantezza, scioglievolezza, sapore e gradimento globale.

Vanini Blue Rose si è posizionata così, per il secondo anno consecutivo, oltre i requisiti minimi richiesti dal Premio, con una disponibilità all’acquisto dichiarata dal 70% dei consumatori in target.

Un ulteriore riconoscimento all’impegno di ICAM che, da tre generazioni, produce cioccolato e semilavorati del cacao di eccellente qualità e dal contenuto tecnico altamente performante. Una missione che è da sempre molto forte per l’azienda lecchese e che viene riconfermata per il 2022 con ancora più convinzione, attraverso una semplice frase – Chocolate by Nature – che rappresenta in 3 parole, la profonda conoscenza del cacao che la famiglia alla guida di ICAM ha da sempre.

Olio Zucchi, alleato perfetto per le fritture di carnevale

Se è vero che “a carnevale ogni scherzo vale”, è altrettanto vero che in tema di dolci golosi il carnevale non scherza. La frittura la fa da padrona, tra dorate castagnole, chiacchiere croccanti e profumate frittelle di mela extra soffici, e l’olio di semi di girasole altoleico 100% italiano da filiera tracciata e certificata Zucchi è l’alleato ideale per rendere ancora più squisite queste prelibatezze carnevalesche.

Grazie al suo alto punto di fumo e alla sua composizione in acidi grassi, è perfetto per fritti leggeri e croccanti, e per qualsiasi tipologia di cottura ad alta temperatura. Il prodotto è acquistabile nei migliori supermercati e sull’e-shop Zucchi.

Mescolando pochi e semplici ingredienti si ottiene una cremosa pastella con cui ricoprire le mele. Basterà poi tuffare la golosa preparazione nell’olio di semi di girasole altoleico 100% italiano da filiera tracciata e certificata Zucchi e le mele si trasformeranno, con l’aggiunta di una spolverata di zucchero e cannella, in uno spuntino sfizioso e facile da preparare.

Non resta dunque che godersi la festa più divertente dell’anno insieme a Oleificio Zucchi, assaporando una delle ricette più golose della tradizione italiana.

Germinal Bio, un’ampia gamma di prodotti senza glutine

I prodotti “gluten free” sono entrati a pieno regime nel paniere dei nostri acquisti, spinti non solo da un aumento d’incidenza della celiachia nella popolazione mondiale, ma anche dai nuovi trend di consumo che hanno visto negli anni la riscoperta di farine alternative, dall’alto profilo nutrizionale e prive di glutine. Proprio da questa volontà nasce la linea Senza Glutine di Germinal Bio che offre ai consumatori delle alternative diverse in grado di soddisfare i gusti di tutti, attraverso proposte non solo salutistiche, funzionali e certificate, ma anche buone per il palato.

La scelta di realizzare prodotti naturalmente privi di glutine ha spinto l’azienda a sperimentare l’utilizzo di farine e materie prime spesso trascurate, arricchendo così la propria gamma con prodotti alternativi, ideali non solo per le persone celiache ma anche per chi è interessato a variare la dieta di tutti i giorni, alternando, per esempio, un biscotto di avena ai classici frollini di grano.

La linea Senza Glutine di Germinal Bio contempla prodotti dolciari da forno, ma anche pasta, preparati per pane, pizza e dolci, paste ad alto contenuto proteico, porridge, zuppe e vellutate. Ogni prodotto nasce con una connotazione specifica, frutto di uno scrupoloso controllo degli allergeni e un’approfondita ricerca di ingredienti e formulazioni in grado di conferire caratteristiche nutrizionali peculiari.

Le materie prime utilizzate provengono da coltivazioni biologiche certificate, oltre che da filiere corte e controllate, come quella dell’avena. Questo cereale, in particolare, dalle invidiabili proprietà nutrizionali, seppur naturalmente privo di glutine, lungo la sua filiera produttiva corre spesse volte il rischio di entrare in contatto con altri cereali che possono contaminarlo. Da qui, la scelta di Germinal Bio di creare una filiera completamente dedicata all’avena soggetta a rigidi standard qualitativi e di controllo: dalla coltura alla raccolta, passando attraverso la lavorazione del cereale fino al prodotto finito.

Grazie a questi alti standard produttivi, tutti i prodotti della linea Senza Glutine di Germinal Bio sono stati notificati al Ministero della Salute e rientrano quindi tra i prodotti per i quali è prevista l’erogabilità e la rimborsabilità per chi soffre di celiachia.

Da portavoce della sostenibilità ambientale, Germinal Bio è impegnata anche in una progressiva eliminazione della plastica da tutte le confezioni: nel caso della linea Senza Glutine, i sacchetti interni dei cereali sono stati sostituiti da un materiale innovativo biodegradabile e compostabile, ottenuto da sostanze completamente vegetali e certificato ‘Ok Compost’.

Alcuni dei prodotti top seller sono: Flakes Quinoa, Granola Cioccolato e Cocco, Tortino Grano Saraceno Mandorla e Crostatina Albicocca Grano Saraceno.

Flakes Quinoa
La colazione ha il gusto del benessere con i Flakes Quinoa: petali dorati che racchiudono il sapore autentico e aromatico di un alimento antico quale la quinoa. Senza glutine e ricco di proteine, fibre, vitamine e minerali, la quinoa biologica di Germinal Bio regala una carica di energie fin dalle prime ore della giornata. Da provare con latte, yogurt e frutta o come base per preparazioni più elaborate. Sacchetto interno in materiale compostabile.

Granola Cioccolato e Cocco
Grazie alla cottura in forno della componente cereale e alla presenza dello sciroppo di riso, che la rendono più croccante e sfiziosa del muesli, la Granola sa donare quella coccola in più che al risveglio non guasta mai. La Granola Cioccolato e Cocco di Germinal Bio è un goloso mix di cereali senza glutine, arricchito dal gusto avvolgente delle gocce di cioccolato e dal profumo esotico delle scaglie di cocco. Una proposta biologica che strizza l’occhio alla gola, ma che mantiene la sua componente funzionale e salutistica. Sacchetto interno in materiale compostabile.

Tortino Grano Saraceno Mandorla
Ha tutti gli ingredienti per essere una merenda alternativa e dall’alto valore nutrizionale. Il grano saraceno, naturalmente senza glutine, si caratterizza per l’elevato contenuto di proteine. La sua soffice lievitazione cattura ed esalta la dolcezza delle mandorle, che rappresentano una straordinaria fonte di energia e rendono così il Tortino Grano Saraceno Mandorla uno spuntino senza glutine fragrante e ricco di gusto, adatto sia per chi soffre di celiachia, sia per chi è alla ricerca di prodotti biologici ricercati e di qualità.

Crostatina Albicocca Grano Saraceno
Una piccola delizia da concedersi quando arriva la voglia di dolce. La frolla, preparata con farina di grano saraceno, alimento ricco di numerosi elementi nutrizionali importanti, si sposa con le note fresche e profumate dalla confettura all’albicocca. La formulazione senza glutine e senza latte è perfetta sia per chi non assume questi componenti, sia per chi cerca prodotti dall’alto valore nutrizionale. La pratica confezione monoporzione ne facilita il consumo fuori casa, a scuola, in palestra o a lavoro.

De’ Longhi, crescita record per i ricavi preliminari 2021

Il Gruppo De’ Longhi ha conseguito nel 2021 ricavi consolidati per ca. € 3.217 milioni, con una significativa accelerazione sul 2020 del +36,8% (+38,2% a cambi costanti) e del +24,1% a perimetro omogeneo . A questa performance ha contribuito il quarto trimestre dell’anno con un solido ritmo di espansione del +21,6%, (+10,9% a perimetro omogeneo).

Commenta l’Amministratore Delegato Massimo Garavaglia: “Dopo un 2020 in forte crescita, il 2021 è stato un anno estremamente favorevole, in cui la preferenza accordata dai consumatori ai nostri brand – in un contesto di un radicato cambiamento negli stili di vita in ambito domestico – ha offerto importanti opportunità di crescita in tutti i principali mercati che abbiamo saputo cogliere facendo leva sull’aumento degli investimenti in comunicazione, innovazione e marketing che il Gruppo ha pianificato a supporto degli obiettivi di crescita futura.

Il 2021 tuttavia ha anche presentato un contesto di mercato che ha visto via via crescere le complessità per l’intero settore dei consumer goods. In particolare, è stato grazie agli straordinari sforzi dei nostri team, al supporto dei partners ed ai continui investimenti nel miglioramento ed ampliamento della capacità produttiva, che il Gruppo è stato in grado di gestire le difficoltà nell’ambito produttivo e distributivo, superando con grande flessibilità e reattività le criticità emerse a livello globale sul lato della supply chain. Guardando all’anno appena iniziato, nonostante le sfide che il quadro sopra descritto ci presenta, riteniamo di poter continuare il nostro percorso di sviluppo e di conseguire vendite in crescita organica ad un tasso mid-single-digit, proseguendo nella strategia di rafforzamento della nostra presenza globale e di aumento degli investimenti in comunicazione, innovazione e marketing“.

Ricavi 2021 per area geografica e per linea di prodotto

Il 2021 ha visto una costante espansione del business in tutti i trimestri dell’anno, con una crescita annuale dei ricavi a perimetro omogeneo a doppia cifra in tutte le macro aree di riferimento. Tutte le maggiori famiglie di prodotto hanno evidenziato un incremento di fatturato nei dodici mesi, superando in modo significativo lo sfidante confronto con il precedente anno.

In termini di evoluzione dei ricavi a perimetro omogeneo:

L’Europa sud-occidentale ha conseguito una performance a doppia cifra sia nei dodici mesi che nel quarto trimestre, grazie ad una significativa e collettiva espansione dei principali paesi come Germania, Francia, Italia e penisola Iberica;

• dinamica simile ha evidenziato l’area dell’Europa nord-orientale, con crescita a doppia cifra nell’anno e nel trimestre. Nello specifico, si rileva che la quasi totalità dei paesi della regione ha conseguito una crescita a doppia cifra nei dodici mesi, mantenendo un significativo ritmo di espansione anche nel trimestre finale dell’anno;

• l’area MEIA ha registrato un andamento in crescita nei dodici mesi pari al 42,1%, superiore alla media di Gruppo, grazie al contributo positivo di tutti i paesi dell’area, ma in flessione nel quarto trimestre;

• l’area America ha conseguito un’importante espansione nel 2021, realizzando una crescita a doppia cifra sostenuta da una significativa accelerazione del segmento del caffè, confermata anche dalla crescita del quarto trimestre;

• infine, la regione Asia Pacific ha ottenuto una crescita del 10,3% nel 2021, grazie all’espansione ad un tasso double digit nei principali mercati quali China ed Hong Kong, Australia e Nuova Zelanda. In particolare, nel quarto trimestre, il ritmo di crescita a doppia cifra di Cina e Hong Kong ha accelerato, supportando così la crescita dell’intera regione (+ 9.9% nel trimestre).

Analizzando nel dettaglio i segmenti di prodotto, evidenziamo una crescita a doppia cifra sia nei dodici mesi che nel quarto trimestre del segmento delle macchine per il caffè, sostenuta da una robusta espansione durante tutto l’anno sia dalle superautomatiche che dalle macchine manuali. In sostanziale crescita anche la partnership con Nespresso in entrambi i periodi analizzati, che completa uno scenario positivo per tutta la categoria in oggetto.

Il segmento della cottura e preparazione dei cibi ha chiuso il 2021 con una crescita a doppia cifra, trainato da un’espansione delle principali categorie di prodotto come le kitchen machine e gli hand blender, entrambi in progresso a doppia cifra sia nei dodici mesi che nell’ultimo trimestre dell’anno. Per quanto riguarda i rimanenti segmenti, segnaliamo la crescita nell’anno del comparto comfort (climatizzazione domestica) e la sostanziale tenuta del comparto home care (pulizia domestica e stiro).

Infine, Capital Brands ed Eversys hanno contribuito alla crescita del Gruppo apportando ricavi per € 299,4 milioni nell’anno e per € 93,7 milioni nel quarto trimestre, con un andamento in linea con le aspettative del management.

Riso Gallo, riconoscimento per l’impegno eco-friendly

Prosegue con un ulteriore e importante riconoscimento il percorso di sostenibilità intrapreso da Riso Gallo, una delle più antiche riserie di Italia.

L’Azienda infatti ha ricevuto menzione nella classifica “Le 100 aziende più attente al clima 2022”, basata sullo studio del tasso di Carr (Compound annual reduction rate), cioè la capacità di ridurre le emissioni di CO2 in relazione al fatturato. Riso Gallo è l’unica azienda risiera e tra le sette imprese del settore “Alimentare e bevande” ad essere rientrata in classifica, consolidando il proprio posizionamento quale realtà italiana concretamente impegnata in ambito sostenibilità.

Il ranking è stato stilato da Statista, la piattaforma digitale tedesca che gestisce uno dei principali portali di statistica e business intelligence al mondo, e la sezione Pianeta 2030 de Il Corriere della Sera. La classifica è stata strutturata sulla riduzione del rapporto tra consumi di anidride carbonica e fatturato. In particolare, le 100 aziende selezionate e inserite nella classifica sono quelle che, in base ai dati del biennio 2018-2020, sono state in grado, in relazione ai ricavi, di ridurre le proprio emissioni di C02. Un dato che si assesta all’11,04% per Riso Gallo, che ha anche raggiunto la terza posizione tra le aziende del settore alimentare.

“Siamo molto orgogliosi del risultato raggiunto, che ci rende ancora più consapevoli e fiduciosi nei confronti dell’importante percorso di sostenibilità intrapreso. In Riso Gallo, infatti, ci siamo posti l’obiettivo di diventare la prima azienda risiera italiana a sposare a pieno i valori della sostenibilità, un concetto che riteniamo riguardi l’intera filiera e tutti gli stakeholder” – ha commentato Carlo Preve, Consigliere Delegato Riso Gallo. “Consapevoli dell’importanza di portare risposte concrete a beneficio dell’ambiente, abbiamo scelto di andare oltre la misurazione degli indicatori ambientali, abbracciando tutta la filiera a partire dalla fase agricola, laddove abbiamo implementato i protocolli dell’agricoltura sostenibile e creato la prima community di agricoltori certificati. L’attenzione si è poi allargata alla progettazione di confezioni riciclabili ed alla promozione di un modello di economia circolare, capace di generare valore anche grazie alla creazione di una rete di persone e imprese sensibili a queste tematiche”.

Nell’ambito del suo percorso di sostenibilità, Riso Gallo si impegna quindi a passare da una prospettiva di “riso sostenibile” a una di “riso che sostiene”, capace cioè, partendo dalla cura dell’ambiente e del territorio, di andare anche oltre l’ambito agricolo, allargando lo sguardo a monte, ossia alla selezione delle materie prime e al benessere dei lavoratori della filiera. Un impegno che si trova anche riassunto all’interno del Manifesto Riso Gallo “Il riso è sostenibile quando sostiene”, un documento programmatico che parte dalla consapevolezza che la sostenibilità è un ecosistema di valori, in grado di impattare positivamente e in maniera rilevante su tutto ciò che riguarda la filiera, le persone e il territorio.

L’Azienda ha già tradotto tutto ciò in una linea di risi da agricoltura sostenibile, che comprende oggi le principali varietà consumate in Italia: Carnaroli, Arborio, Roma, Nero, Rosso, Integrale e Basmati, varietà per la quale Riso Gallo è il primo brand di riso in Italia e in Europa ad aver introdotto una versione da agricoltura sostenibile.

Chocobella, la famiglia si allarga con diverse novità

È possibile coniugare golosità, attenzione alla salute e sostenibilità? È la scommessa di Damiano, che dal 1964 produce e trasforma nel suo stabilimento in Sicilia la migliore frutta secca biologica. Una scommessa che oggi si traduce in una grande novità: Chocobella, la crema spalmabile realizzata solo con nocciole italiane provenienti da agricoltura biologica e cacao fairtrade, diventa una vera e propria famiglia allargata con ben sette diverse referenze, cui si aggiungono le due referenze della nuova Linea Golosa a base di cioccolato bianco, rispettivamente alla nocciola e al pistacchio, anch’esse, ovviamente, prodotte col 100% di frutta secca biologica.

In occasione del lancio della famiglia allargata di Chocobella, Damiano, oltre a migliorarne le caratteristiche di cremosità e spalmabilità, ha messo a punto un restyling dell’etichetta che pone l’accento sull’origine biologica delle materie prime e, per la linea Chocobella Noir, dell’assenza di latte, che la rende un perfetto prodotto vegan. In particolare, Chocobella Noir viene proposta in cinque differenti varianti: la classica, Chocobella Noir alla cannella, all’arancia, al peperoncino e al sale di Trapani IGP, tutte realizzate con il 45% di nocciole italiane. Chocobella tradizionale, invece, viene proposta in due referenze: la versione classica e quella con l’aggiunta di cioccolato di Modica IGP.

Altra grande novità è il lancio della nuova Linea Golosa a base di crema bianca al latte che si compone, al momento, di due referenze: la crema spalmabile Golosa alla Nocciola realizzata col 30% di nocciole italiane e la crema spalmabile Golosa al Pistacchio, con il 40% di pistacchi.

Realizzate con frutta secca biologica, cacao e zucchero di canna provenienti da coltivazioni fairtrade, le creme spalmabili Damiano costituiscono una scelta che coniuga piacere e attenzione alla sostenibilità. È sufficiente, infatti, aprire il vasetto la prima volta per cogliere la differenza con tutto ciò che si è provato fino ad oggi: la bontà e la qualità delle sue materie prime, accuratamente selezionate, si avverte grazie a una fragranza unica, intensa e avvolgente. Un profumo che cambia con ciascuna delle nuove versioni, tutte realizzate senza l’uso di olio di palma.

Quando poi arriva il momento di spalmarle (su una fetta di panettone, di pane o una fetta biscottata) se ne apprezza tutto il sapore pieno e rotondo che si accompagna alla consapevolezza di un prodotto sano, biologico e gluten free. Un piacere in Chocobella Noir (realizzate senza l’utilizzo di latte) è l’ideale anche per tutti i consumatori che hanno fatto la scelta vegan. Ne basta appena un accenno per deliziarsi il palato e assaporare, per merenda o a fine pasto, un piccolo istante di felicità.

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