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Birra: serve gestire (l’altissima) pressione promozionale e curare la comunicazione

Il fattore promo è ormai un convitato di pietra nel LCC. E se la media nazionale si attesta intorno al 28%, esistono però categorie che superano di gran lunga questa quota.

La Birra, come emerge dalle analisi IRI, è una di queste.

Su questo mercato, infatti, il livello di pressione promozionale (uno dei più alti del Largo Consumo) è arrivato al 51,7% sul totale (+1,2pti rispetto al 2017). E non basta: sono stati anche incrementati gli investimenti per attività sui Punti Vendita mirati ad evidenziare il prodotto tramite isole dedicate, frigoriferi e floorstand «brandizzati». Il tutto accompagnato da un livello medio di sconto in crescita.

Nei segmenti Standard e Premium, dove si concentra la presenza di quasi tutte le grandi marche, la promozione ha superato di gran lunga la metà dei volumi venduti (57,3% per le Standard e 61,5% per le Premium).

Gestire le promo

Viste queste premesse, è chiaro come l’affollamento promozionale nel punto vendita, soprattutto nel periodo stagionale, abbia ormai raggiunto livelli di guardia. L’attenzione all’esecuzione nel punto vendita diventa quindi un fattore critico di successo per gli operatori del settore. Le soluzioni di IRI, quali Marketing Mix Modeling, che consentono di misurare l’efficacia delle attività promozionali possono orientare le scelte aziendali nella giusta direzione.

Nel 2018, l’Industria della Birra ha lavorato anche in un’altra direzione per fare in modo che i consumatori prendessero in considerazione il consumo di questa bevanda in diversi momenti della giornata (come le Birre Analcoliche) e raffinando il consumo di categoria con prodotti innovativi nel gusto (Birre Speciali/Artigianali).

E’ questo l’approccio migliore per incrementare il valore di una delle categorie più strategiche di tutto il Largo Consumo.

Il ruolo della comunicazione

In questo scenario la comunicazione può e deve avere un ruolo centrale: raggiungere il consumatore con appropriati messaggi è elemento essenziale e determinante per affermare valori e distintività delle marche.

La differenziazione dei mezzi di comunicazione utilizzati diventa importante per la variabilità dell’offerta ed il raggiungimento di target molto diversi.

Lo sviluppo dei nuovi media digitali costituisce in tal senso un’opportunità interessante per differenziare la strategia di comunicazione e personalizzare i messaggi su specifici target di consumatori.

Quest’anno, i produttori più importanti del mercato hanno mantenuto una massiccia attività sul punto di vendita al fine di proteggere la fedeltà alla marca e comunicare un nuovo approccio alla categoria. Si tratta per lo più di attività mirate a rendere più visibile il prodotto all’interno dei punti di vendita tramite teatralizzazioni con regalo annesso o Floorstand.

Altre attività come i frigoriferi all’interno dei punti di vendita hanno agito invece per allargare i momenti di consumo.

La cultura del prodotto

Prezzo e promozioni sono importanti, ma i consumatori guardano anche al valore del prodotto.

Conoscere i criteri di scelta che sottendono l’atto di acquisto del consumatore, attraverso gli studydi Shopper Insights di IRI può essere un supporto efficace per le aziende produttive.

E in termini di valore le «Birre Speciali» rappresentano la più grande opportunità di categoria perché coniugano una maggiore marginalità per tutta la filiera ad una disponibilità nei confronti del segmento da parte del consumatore.

Alcuni produttori di categoria stanno facendo crescere la cultura di prodotto tramite l’educazione ad una Birra di qualità, la degustazione e l’allargamento dei momenti di consumo.

Su questi fattori le grandi aziende operanti nel settore sono chiamate a fare ingenti sforzi in termini di innovazione di prodotto e di comunicazione al fine di trasferire consumatori dal segmento Mainstream al segmento Specialty.

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illycaffè inaugura a Les Halles il suo quinto punto vendita a Parigi

Dopo le aperture di Rue Auber, Opéra, Odeon e Beaugrenelle,  illycaffè inaugura il suo quinto punto vendita diretto a Parigi, in una zona storica della città in piena fase di trasformazione e ammodernamento: il quartiere di Les Halles.
Il nuovo illy Caffè è situato al 62 di Rue Saint-Denis all’angolo con Rue De La Cossonerie e si
sviluppa su 87mq interni con un dehors di oltre 29mq, che verrà inaugurato nella primavera
del 2019. Lo spazio è allestito secondo i canoni che hanno reso il brand riconoscibile in tutto il
mondo, in particolare il bancone, anima del locale come nella migliore tradizione dei caffè
italiani; l’iconico poster che riprende l’illustrazione di Xanti Schawinsky realizzata per illy nel
1934 e lo scenografico chandelier, composto da circa 100 tazzine della illy Art Collection,
firmate da alcuni dei più grandi artisti e designer contemporanei.
illy Caffè Les Halles promette di diventare il nuovo punto d’incontro di tutti gli amanti del
gusto e dell’arte, con un’offerta ricca e diversificata studiata per ogni momento della giornata:
dalle prime ore del mattino per iniziare con l’aroma unico del blend illy e la piccola pasticceria,
ai light lunch e alle pause veloci con proposte dolci e salate, e una ricca offerta di tè Dammann
Frères e cioccolata Domori. All’interno del locale poi, è presente un angolo retail con una
selezione di prodotti del mondo illy.
“L’apertura di illy Caffè Les Halles rappresenta un altro importante tassello del nostro progetto
di espansione internazionale, cui seguiranno sempre nel 2019 nuove aperture in Arabia
Saudita, Austria, Corea del Sud, Marocco e Romania. L’obiettivo per il marchio è quello di
rafforzare e consolidare mercati già avviati e strategici come quello francese” ha dichiarato
Massimiliano Pogliani, Amministratore Delegato di illycaffè.

Iri racconta la Birra in GDO. Consumi sempre più polarizzati tra mainstream e premium

Il clima nel 2018 non è stato propizio. Ma nonostante le difficoltà  derivanti da una stagionalità “anomala”, la Birra (dopo anni di continua crescita) si conferma ancora tra le categorie più dinamiche dell’intero Largo Consumo Confezionato. Senza peraltro mai smettere di essere terreno fertile in termini di opportunità e sviluppo per le aziende visto che i consumi pro-capite sono ancora decisamente inferiori rispetto alla media Europea (anche rispetto a paesi di pari tradizione vinicola come la Francia).

Ecco in proposito alcuni insight di IRI, che raccontano di un andamento forse un po’ altalenante nel corso dell’anno, ma nel complesso positivo.

Come anticipato, anche il 2018, nonostante l’estate meno favorevole, mostra una positività dei volumi (+1,7% nel progressivo a Novembre; +2,7% a valore). La categoria conferma la graduale destagionalizzazione evidenziando trend negativi a Giugno, Luglio ed Agosto e positivi in tutti gli altri mesi dell’anno. Il dato di penetrazione in famiglia ha ancora margini di miglioramento e mostra una sostanziale stabilità rispetto al 2017 (93%) mentre, sul punto di vendita, aumentano i metri quadri dedicati alla categoria (soprattutto quelli a scaffale) e le campagne declinate sui Volantini.

La dinamica espressa dai segmenti mostra sempre maggiore allineamento di prezzo tra le Birre Premium e le Birre Standard, un fenomeno che si spiega facilmente con l’incremento della promozionalità sulle prime. Il risultato di queste manovre ha come conseguenza una crescita di interscambiabilità tra le marche ed una polarizzazione dei consumi: da una parte i consumatori mainstream (75% dei volumi e 64% del valore) e dall’altra i consumatori di Birre Speciali (15% dei volumi e 26% del fatturato).

Le conseguenze della promozionalità: formati e assortimenti

In una situazione di questo tipo  l’industria ha deciso di investire sui volumi tramite i marchi mainstream e  sul valore con la ricerca di nuovi momenti di consumo (e quindi nuovi pack size) e nuovi target (Birre speciali, Analcoliche).

Il risultato di queste strategie è una crescita delle bottiglie da 33 (o comunque dei formati più piccoli) e delle Birre Speciali (+17,1% a Volume e +12,6% a Valore).

Ovviamente anche l’offerta è molto sensibile alle dinamiche di mercato e favorisce l’ampliamento dell’assortimento di categoria (circa 5 referenze in più: da 128 a 133 concentrate sulle Birre Speciali).

Una novità è, invece, rappresentata dalla crescita delle Birre Analcoliche sulle quali si è concentrata parte dell’innovazione finalizzata all’allargamento dei target e dei momenti di consumo (Pranzo).

Il 2018 conferma inoltre il continuo ridimensionamento del segmento delle Birre aromatizzate (-11,9% a Volume) ma anche delle Birre Economy che mostrano trend fortemente negativi da molti anni.

 

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Bevande penalizzate dall’andamento delle categorie stagionali. L’analisi di Iri

Dopo 3 anni di crescita, nel 2018 le cose sono un po’ cambiate: i volumi del Largo Consumo e delle Bevande, nello specifico, non sono infatti stati ”generosi” (-0,6% nel progressivo a Novembre). Più consolante, invece,  il trend del fatturato che mostra un leggero incremento (+0,2%). Il fattore che ha maggiormente influenzato i volumi è un andamento negativo delle categorie stagionali che hanno subito forti perdite durante un’estate meno calda e secca rispetto a quella del 2017. Inoltre la forte negatività del mese di Gennaio ha pesato in modo decisivo sul trend totale del comparto.

Nell’ultimo trimestre l’industria ha cercato di recuperare tramite uno sforzo promozionale superiore alla media che ha alleggerito il calo dei volumi agendo su una diminuzione dei prezzi a scaffale in controtendenza con l’inflazione media dei primi 9 mesi dell’anno.

In questo contesto, il settore Bevande è risultato negativo in termini di Volumi da Gennaio ad Agosto e solo negli ultimi 3 mesi è riuscito a tornare in territorio positivo.

All’interno di questo macro-comparto, la maggior parte delle categorie è stata fortemente penalizzata dalla stagionalità estiva meno favorevole con forti perdite di fatturato durante il trimestre Giugno -Agosto 2018: Acqua (-24 Mio €; -4,0%), Bevande Gassate (-12 Mio €; -7,5%), Succhi e Nettari (-16 Mio €; -8,8%), Bevande Piatte (-8 Mio €; -4,9%).

Anche le Birre, nel trimestre estivo, hanno perso circa 5 Mio € di giro d’affari (-1,0%) ma la categoria conferma la graduale destagionalizzazione mantenendo una decisa positività di fatturato nel consuntivo a Novembre 2018 (+3,2%).

Vino e Champagne/Spumanti presentano nell’anno progressivo a Novembre 2018 un incremento nella spesa rispettivamente pari a +3,7% e +2,0%.

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Giochi preziosi in vetta alla classifica Top Brands, sul podio anche Cranio Creations e Lego

Anno nuovo, nuovi temi. Ed ecco che la Top Brands* di Blogmeter inaugura il 2019 parlando di Giocattoli & Giochi in scatola. Ma c’è una novità. Oltre alla tradizionale classifica per total engagement, la Top Brands ha voluto inaugurare una seconda classifica dedicata esclusivamente al canale YouTube. Quindi per i 28 brand presi in esame nel trimestre che va dal 1° ottobre al 31 dicembre 2018 sono stati creati due rating: il primo con i cinque brand risultati migliori per interazioni totali su Facebook, Instagram e Twitter e l’altro riportante i cinque brand migliori per engagement su YouTube.

I brand vincenti sui tre social

Sul gradino più alto della prima classifica si piazza Giochi Preziosi, l’azienda italiana produttrice di giochi per bambini dal lontano 1979. Con quasi 450 post pubblicati sui suoi canali social nel periodo di riferimento e un engagement complessivo pari a 70 mila interazioni, Giochi Preziosi può vantare una strategia social indubbiamente vincente. Tra i contenuti più apprezzati del brand svettano i give aways di giocattoli pubblicati su Facebook.

Secondo posto per Cranio Creations, l’azienda milanese specializzata nella produzione e commercializzazione di giochi da tavolo. Grazie ad una comunicazione principalmente veicolata tramite la sua pagina Facebook, Cranio ottiene oltre 54 mila interazioni. L’hashtag più engaging del periodo è #thisisbarrage dedicato al nuovo gioco da tavolo lanciato dal marchio milanese sulla piattaforma di crowfunding, Kickstater.

In terza posizione si classifica il famoso marchio danese di mattoncini assemblabili Lego. Con oltre 51 mila interazioni, raccolte pubblicando appena 24 post sui suoi canali, Lego conferma il suo indiscusso primato nelle costruzioni per bambini anche sui social. Il contenuto più apprezzato dagli utenti del brand è il video che mostra come nascono i mattoncini Lego, un viaggio all’interno della fabbrica delle costruzioni più famose del mondo, condiviso ben 12 mila volte dai fan della pagina Facebook.

Quarta posizione per Trudi, il produttore di peluche nato nel 1954 a Tarcento. Trudi, che nell’anno passato è balzato ad onor di cronaca grazie alle simpatiche mascotte prodotte per il matrimonio dei Ferragnez, ha raccolto 32 mila interazioni. In quinta posizione si attesta, invece, Hasbro Gaming, il marchio americano produttore di giocattoli e giochi in scatola, che con solo 26 post pubblicati sul suo canale Facebook ottiene oltre 25 mila interazioni.

Il rating di Youtube

Su YouTube ad aggiudicarsi la medaglia d’oro è IMC Toys Italia, il gruppo spagnolo che produce e distribuisce giocattoli in tutto il mondo. Grazie al video dedicato alla bambola Baby WOW, IMC Toys si aggiudica anche il premio per il most viewed content, con oltre 626 mila visualizzazioni, su un totale di quattro milioni di interazioni raccolte nel periodo di analisi sul solo canale YouTube.

Con un milione di engagement è Sbabam a salire sul secondo gradino del podio. Grazie ai video dedicati alle sue linee collezionabili, commercializzate in edicola, Sbabam guadagna oltre cinque mila nuovi iscritti sul canale YouTube, nel periodo di riferimento.

Clementoni, lo storico produttore di giocattoli di Recanati, si piazza terzo con 346 mila interazioni, la maggior parte ottenute con il singolo video dedicato alla sua Linea Baby, che raccoglie oltre 300 mila views. In quarta posizione si attesta Crayola, l’azienda americana specializzata in articoli per il disegno, che guadagna ben 293 mila interazioni. Quinta posizione, infine, per la già citata Giochi Preziosi, che con i suoi cartoni ad episodi con protagonisti i personaggi più amati del marchio, conquista anche YouTube.

 

 

*L’indagine ha utilizzato la piattaforma integrata di social intelligence Blogmeter Suite per analizzare le performance di tutte le pagine ufficiali di Facebook, Twitter, Instagram e YouTube dei brand del settore Giocattoli presenti sul mercato italiano e che si rivolgono allo stesso.

Arriva GOfredo, l’unico dispositivo che monitora temperatura e umidità nei frigoriferi

Arriva sul mercato italiano GOfredo, l’unico dispositivo autoinstallante per monitorare temperatura e umidità nei frigoriferi e nelle celle frigorifere, in grado di compilare automaticamente i registri HACCP per la catena del freddo. Ad annunciarne il lancio sono stati Sensor Chain for Business, con Federico Sestan e Fulvio de Grassi (che di GOfredo sono gli ideatori), insieme a Rossana Bettini e Francesco Razzetti di White Sheep, responsabili dello sviluppo strategico e commerciale.

GOfredo è un dispositivo estremamente semplice, composto da sensori autoinstallanti, indipendente da collegamenti elettrici, telefonici, centralini e altri ausili, che misura e trasmette in tempo reale – attraverso il sito e sull’app dedicata – i dati delle aree refrigerate monitorate, conservando il registro giornaliero delle temperature, con marca temporale conforme alla normativa vigente HACCP.

In caso di anomalie o guasti GOfredo invia immediatamente un allarme sotto forma di mail o sms al contatto fornito in fase di registrazione.

La conformità del sistema è validata dall’Università di Trieste, Laboratorio Merceologico del DEAMS, che svolge ricerca sui nutrienti presenti negli alimenti e sulla loro corretta conservazione.

Pensato in prima istanza per il mercato dell’HO.RE.CA, a garantire trasparenza e limitare i rischi legati alla catena del freddo e al deperimento degli alimenti, le future possibilità di applicazione di GOfredo sono molteplici, dal settore farmaceutico ed ospedaliero ai privati al settore dell’archivistica, conservazione dei beni culturali e collezionismo.

Siamo emozionati e orgogliosi di lanciare il nostro prodotto sul mercato italiano” ha dichiarato Federico Sestan  Presidente di Sensor Chain for Business. “L’idea è nata da un gruppo di professionisti del settore, spinti dalla necessità di avere un costante e sicuro monitoraggio degli ambienti refrigerati e dall’esigenza di semplificare la gestione dei dati nel rispetto della normativa HACCP. Per la realizzazione abbiamo scelto di appoggiarci a realtà completamente italiane, dalla produzione del dispositivo, fino al suo confezionamento, così da realizzare un prodotto interamente Made in Italy”.

GOfredo si appoggia infatti a partner di eccellenza tutti italiani. Oltre all’Università di Trieste per la validazione, Nettrotter, azienda leader per la connessione di oggetti, fornisce la rete di trasmissione Sigfox e i sensori, mentre l’associazione Cerradi Autism Disability si occupa di confezionare e spedire i sensori.

Vileda strizza l’occhio al design e lancia Design Collection 3 pz

FHP di R. Freudenberg sas – filiale italiana di Freudenberg Home and Cleaning Solutions, società del gruppo multinazionale tedesco Freudenberg, attiva in Italia con i marchi Vileda, Wettex, Marigold, Gimi e Framar – presenta il nuovo panno spugna Vileda Design Collection 3pz: un prodotto esclusivo e straordinario che strizza l’occhio al design, senza rinunciare all’ elevata capacità assorbente garantita dai panni spugna Vileda.

Esclusività, tecnologia ed innovazione: questi i punti di forza di  Vileda Design Collection 3pz, il nuovo panno spugna ideale per chi è alla ricerca di prodotti per la pulizia di elevata qualità e caratterizzati, allo stesso tempo, anche da un’estetica accattivante.

L’unicità di Vileda Design Collection 3pz è rappresentata dall’esclusiva tecnologia: infatti, FHP è l’unica azienda presente sul mercato dei panni spugna a poter vantare prodotti con decori colorati stampati direttamente sul panno e realizzati con inchiostro naturale a base d’acqua. Il tema grafico di Design Collection è contraddistinto da una miriade di bolle multicolore su sfondo bianco, che ne valorizzano e ne esaltano l’aspetto estetico. A garanzia della qualità, inoltre, su ogni panno è stampato anche il logo Vileda.

Il panno spugna Vileda Design Collection 3pz, ideale per assorbire efficacemente acqua e liquidi su tutte le superfici della casa, è 100% biodegradabile, in quanto è composto da fibre naturali: cotone e cellulosa. Lavabile in lavatrice con ciclo normale fino a 60°.

Euronics in Lombardia: Nova Spa affitta i 10 punti vendita dal ramo d’azienda Castoldi

Euronics, Gruppo leader nella distribuzione di tecnologia, elettronica di consumo ed elettrodomestici, apre il nuovo anno positivamente: Nova spa, socio romano del Gruppo, ufficializza l’affitto del ramo d’azienda da Castoldi, socio storico dell’insegna. I dieci punti vendita lombardi – punto di riferimento per gli acquisti di tecnologia a Milano e in Brianza – sono adesso gestiti attraverso la nuova azienda fondata da Stefano Caporicci, Binova Spa.
L’operazione permetterà il rilancio dei dieci negozi e la salvaguardia dei relativi livelli occupazionali – pari a circa 140 posti di lavoro – e testimonia la coesione e la forza di un Gruppo di cui fanno parte nove imprenditori costantemente focalizzati a sviluppare sinergie organizzative, commerciali e di marketing sotto un’unica insegna.
La decisione di Nova Spa persegue due principali obiettivi: continuare ad assicurare la presenza dell’insegna Euronics in una delle aree più importanti a livello nazionale e a incrementare lo sviluppo della società presieduta da Stefano Caporicci al di fuori della Capitale e del Lazio, dove oggi detiene una posizione di leadership e un numero di punti vendita molto elevato.
Stefano Caporicci, Presidente di Nova Spa, ha commentato: “ll know how sviluppato su una metropoli come Roma ci fa guardare con grande fiducia all’opportunità di approdare a Milano e al suo grande hinterland”. Caporicci ha poi concluso: “Questo passo potrà portare valore aggiunto alla nostra società e all’intero Gruppo Euronics, confermandone la rilevanza nel panorama del retail di elettronica di consumo e elettrodomestici”.
Il fatturato a regime dei dieci nuovi negozi è stimato per circa 70 milioni di euro che poteranno quindi il perimetro delle società controllate dal socio Euronics Nova Spa ad avvicinarsi a un giro d’affari complessivo di circa 300 milioni di euro, confermando la rilevanza del gruppo d’acquisto anche in un momento di concentrazione del canale dei technical goods.

MD presenta a MARCA la nuova linea di prodotto Lettere dall’Italia

MD presenta a MARCA Lettere dall’Italia®, la nuova linea che verrà lanciata ad aprile e che è destinata a esprimere nei contenuti e nella forma tutto il valore dei prodotti che rendono grande il nostro Made in Italy, ma anche una novità significativa nel mondo della distribuzione.  

Lettere dall’Italia comprenderà una selezione del meglio della gastronomia italiana, regione per regione. Un’etichetta che ospiterà DOP, DOC E IGP, ma anche prodotti che per tradizione e storia sono tipicamente italiani e “fatti bene”. Tutti garantiti da MD attraverso il controllo dell’intera filiera. Tanto che il Gruppo ha deciso di firmare personalmente Lettere dall’Italia® apponendo il proprio marchio Front Pack e creando quindi la sua prima vera linea a marchio insegna o MDD.

L’operazione viene presenta da MD in anteprima a MarcabyBolognaFiere il 16 e 17 gennaio. Uno scenario perfetto, visto che la 15ma edizione della fiera bolognese è incentrata proprio sulla Marca del Distributore, con diverse ricerche che ne tracceranno la crescita all’interno della GD collocandola addirittura tra le voci più significative del PIL Nazionale. 

La presenza di MD a Marca apre anche il programma di celebrazioni per i 25 anni dell’insegna fondata dal Cavalier Patrizio Podini e che nel 2018 è arrivata ad esprimere un incremento del 7,7% sul fatturato rispetto all’anno precedente su circa 750 punti vendita in tutta Italia. Una partecipazione significativa anche per dimostrare, una volta di più, che le differenze di format tra canale moderno e discount oggi si sono assottigliate.

L’idea alla base di Lettere dall’Italia® trasmette un importante valore aggiunto: uno storytelling ben evidente sul pack che mette l’accento su quegli elementi che rendono ancora più speciale la tavola degli italiani. Di ogni prodotto si racconta la storia e il legame con il territorio di provenienza presentato anche con bellissime immagini; si spiega, anche attraverso curiosità e aneddoti, come la cultura e il lavoro abbiano trasformato le materie prime in una eccellenza. 

Storie che MD conosce bene proprio per la sua capillare presenza in ogni regione italiana e per l’attenzione che si traduce nella oculata ricerca di fornitori e di prodotti buoni e di elevata qualità su ogni territorio.

Lettere dall’Italia consacra e oggettiva la filosofia di MD – spiega il Cavalier Podini, Presidente del gruppo MD – riassume in sé valori come qualità, sicurezza e italianità che hanno decretato il successo del nostro marchio in questi primi 25 anni rivolgendosi a un consumare consapevole del valore che rappresenta il Made in Italy per noi.  Di sicuro possiamo dire che questa linea sarà distintiva per definire il profilo dell’insegna MD del futuro”.

La linea verrà lanciata ad Aprile 2019 con i primi 25/30 prodotti sugli scaffali di tutti i punti vendita che, secondo il piano di espansione del gruppo, saranno già prevedibilmente 800.  Da maggio a dicembre 2019 la linea crescerà fino a rappresentare tutte le categorie merceologiche e tutti i territori regionali italiani. Avrà una doppia esposizione sui punti vendita, sia in aree dedicate a forte impatto visivo sia all’interno delle categorie di riferimento. La comunicazione in store spiegherà ed evidenzierà la linea e i prodotti; verranno inoltre realizzati volantini dedicati, pubbliredazionali, campagna advertising. Sul versante digital, MD sperimenterà proprio su questa linea le attività più innovative, proponendo su diversi canali social momenti di interazione e approfondimento per generare una grande condivisione di storie, valori ed emozioni che da sempre questi prodotti sanno evocare.    

Il posizionamento di prezzo è in linea con la qualità. Ma la logica commerciale di MD, fatta di efficienza dei processi logistici e di gestione permetterà anche su questa linea di essere estremamente competitivi con le linee analoghe dei canali Iper e Super e di offrire come sempre La Buona Spesa al miglior prezzo  

 

La Marca del distributore continua a crescere con un impatto positivo sul sistema paese

La Marca Del Distributore continua a crescere, anche nel 2018, raggiungendo – come evidenziato da Giorgio Santambrogio, Presidente di Associazione Distribuzione Moderna (ADM)- “i 10,3 miliardi di Euro e una quota di mercato passata dall’11,3% nel 2003 a oltre 19% nel 2018”.
“La Marca del Distributore sostiene una filiera di fornitura diffusa – stavolta a sottolinearlo è  Valerio De Molli, Managing Partner e CEO di The European House – Ambrosetti – fatta di 1.500 imprese, soprattutto PMI ad alto tasso di ‘italianità’”.

Sono queste alcune delle evidenze emerse nel corso del convegno di apertura di MarcaByBolognaFiere “Sicurezza, Tracciabilità e Qualità della Marca del Distributore per la tutela del Consumatore”, tenutosi a Bologna.

Il ruolo economico della MMD

The European House – Ambrosetti ha sottolineato il valore e il ruolo per il sistema-Paese della Marca del Distributore, attraverso il modello proprietario dei «Quattro Capitali», che quantifica e analizza il contributo che la Marca del Distributore apporta al capitale economico, sociale, cognitivo e ambientale del Paese. Solamente tra il 2016 e il 2017 il fatturato della Marca del Distributore è cresciuto del 2,8% e rappresenta un terzo della crescita del settore alimentare negli ultimi 14 anni.

Per valutare l’impatto dell’attività della Marca del Distributore sulle aziende copacker, The European House – Ambrosetti ha analizzato i bilanci di un campione rappresentativo di 350 aziende negli ultimi 10 anni. I risultati dimostrano che le aziende della filiera alimentare che fanno Marca del Distributore hanno performance economiche, reddituali e occupazionali migliori delle altre aziende, grazie al contributo della Marca del Distributore al rafforzamento della loro dimensione industriale e competitiva.

Si riscontra anche una performance migliore per le imprese a più alta intensità di Marca del Distributore (più del 50% del fatturato realizzato con prodotti a Marca del Distributore) rispetto a quelle a intensità inferiore (meno del 50% del fatturato).

Il tema della sicurezza

Tra i temi caldi della giornata, una mezione speciale va a quello della sicurezza dei prodotti  a Marchio d’insegna.

E’ infatti emerso come il supermercato sia il punto vendita più sicuro per gli acquisti food dei consumatori. Grazie ai due milioni e trecentomila controlli che vengono effettuati ogni anno nei ventiseimila supermercati italiani. I controlli vengono effettuati da ventuno enti diversi (dalle Asl ai Nas) dipendenti da quattro Ministeri (Salute, Agricoltura, Ambiente, Economia) e dall’ente europeo EFSA. A questi controlli e verifiche, si aggiungono i test di autocontrollo delle catene distributive, affidati ad enti esterni indipendenti. I prodotti alimentari a Marca Del Distributore (MDD) sono dunque controllati dalle industrie fornitrici, dalle catene distributive e dagli enti pubblici preposti.

Investimenti in sicurezza

Le catene distributive hanno duplicato i loro investimenti nel settore negli ultimi dieci anni arrivando, in alcuni casi, fino a cinque milioni di euro l’anno per insegna. Sono previsti investimenti nelle nuove tecnologie: dal QR Code per migliorare il controllo sullo stato di conservazione dei prodotti (smart label) alla Blockchain per migliorare la tracciabilità; dal Rating dei prodotti venduti on line al Cloud per l’integrazione dei database e dei parametri per valutare i fornitori. Questo il quadro che emerge dal convegno di apertura di MarcaByBolognaFiere “Sicurezza, Tracciabilità e Qualità della Marca del Distributore per la tutela del Consumatore”, tenutosi a Bologna.

Il sistema dei controlli

Nel corso del convegno è stato presentato il Position Paper di The European House – Ambrosetti che ha evidenziato i controlli a cui sono sottoposti i punti vendita della Distribuzione Moderna: più di 143 mila controlli effettuati dalle autorità competenti; oltre 100 mila verifiche ispettive commissionate a enti esterni; oltre 2,3 milioni di test sui prodotti e superfici di lavoro, pianificati in autocontrollo. La Marca del Distributore svolge poi un ruolo “attivo” nella garanzia della qualità e sicurezza della filiera dei propri prodotti, attraverso circa 2.000 controlli all’anno sulle aziende di copackaging e di fornitura dei prodotti freschi e freschissimi.

Il personale dedicato ai controlli

Una survey sul ruolo della Marca del Distributore nel contesto della qualità e sicurezza alimentare è stata realizzata da The European House – Ambrosetti, che ha interpellato i responsabili sicurezza e qualità delle insegne della Distribuzione Moderna in Italia rappresentative del 67% dell’intero settore. Il 64% delle insegne dichiara che il numero delle persone coinvolte nella divisione dedicata alla sicurezza e qualità è aumentato negli ultimi 10 anni e il 44% del campione si aspetta un ulteriore incremento nei prossimi 3/5 anni. Nelle insegne più grandi, si arriva anche a 50 collaboratori impegnati nell’ufficio interno di sicurezza e qualità e circa il 70% delle insegne si avvale anche di collaboratori esterni.

Dalla survey emerge inoltre che la struttura sicurezza e qualità è una componente strategica per le insegne della Distribuzione Moderna, secondo il 100% dei rispondenti.

 

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