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Ki-Best 2020. Ki-Retail is ready

Kiki Lab organizza il webinar ‘Ki-Best 2020. Ki-Retail is ready’ il prossimo 13 ottobre (16.00-19.00).

[Not a valid template]Testimonianze aziendali

Jonathan Wang, CEO 7Fresh – JD.com (Cina)

Giuseppe Zuliani, Dir. Customer Mark. e Com. Conad

Valerio Valenti, Country Retail A.M. Ikea Italy

Tea della Pergola, Dir. Marketing Cisalfa Sport

Diego Toscani, Amm. Unico Gruppo Promotica

Neil Stern, Senior Partner McMillan Doolittle (USA e Corea)

Angelo Brunati, Dir. Merchandising Leroy Merlin

Martin Urrutia, Dir. Retail Innovation Lego Group (Danimarca)

Alessandro Taffo, Dir. Commerciale Taffo Funeral Services e Riccardo Pirrone, CEO Kirweb (Taffo)

Testimonianza partner

Anand Remtolla, Head of new projects Ceetrus

Luciano Roznik, Founder e CEO AllWays

Fabrizio Valente, founder Kiki Lab-Ebeltoft Italy, nel suo intervento ‘Ki-Retail is ready’ presenterà una selezione di casi rappresentativi dal Monitor specifico sul Retail creato negli ultimi mesi dal consorzio Ebeltoft Group: di seguito alcune immagini dei casi che verranno presentati nel corso dell’evento.

 

Evento a pagamento

Inviti per Retail, Brand e Real Estate (disponibilità limitata)

Per info e iscrizioni: kiki@kikilab.it

 

Partner: AllWays, Ceetrus, Conrotto Progetti, Proxima

Consumi post- Covid, le 7 priorità individuate da PwC Italia

I consumi vanno rilanciati: i mesi bui della pandemia deono essere in qualche modo riscattati. Questo il principale assunto al centro del quinto digital event “Italia 2021–Competenze per riavviare il futuro” organizzato da PwC Italia, trasmesso in diretta TV sul canale Active 501 di Sky e su tutte le piattaforme social di PwC, a cui hanno partecipato le principali Istituzioni, Associazioni di categoria e imprese del settore da cui sono emerse 7 priorità d’azione.

In Europa, secondo la Global Consumer Insight Survey Pulse Survey 2020 di PwC, che ha coinvolto 4.500 consumatori in 9 Paesi (Italia, Francia, Germania, Spagna, Paesi Bassi, UK, Svezia, Middle East e Cina) emerge un contesto a due velocità. Nei paesi del Nord i redditi delle famiglie sono stati meno colpiti (solo il 34% in Germania, 38% in Olanda) e i consumatori ridurranno le spese nei prossimi mesi (25% in Germania, 30% in Olanda).  Al contrario in Spagna e Italia circa il 60% ha subito una riduzione delle entrate. La spesa per grocery è aumentata per il 64% degli italiani (seguita dal 35% su spese Entertainment & Media e dal 27% su food delivery o pickup). Abbigliamento il più penalizzato in Italia (58% dei consumatori ha ridotto il budget).

Erika Andreetta, Partner PwC Italia, ha spiegato: “Negli scenari post COVID-19, ci attendiamo: lato consumi sempre più acquisti Made in Italy, in un’ottica di solidarietà collettiva, la preferenza per prodotti “sicuri” oltre che gratificanti e un balzo in avanti decisivo per l’e-commerce, specie nell’e-grocery. Lato business un incremento della collaborazione per far ripartire l’economia nel Paese. Made in Italy, reshoring e sostenibilità saranno gli elementi differenzianti”.

Nel “new normal” le aziende consumer e retail avranno 7 priorità:

  1. Azioni di sistema sulle filiere Moda e Food

Nel Food le aziende hanno perso 3 anni di fatturato. L’intervento “bonus filiera Italia” inserito nel DL agosto per 600 milioni di euro è un buon esempio, ma servono anche il taglio di oneri fiscali e sociali. Per la moda si attende una contrazione del fatturato del -18,6% rispetto al 2019 (Prometeia e Direzione Studi e Ricerche di Intesa Sanpaolo). L’Italia, primo produttore di moda di lusso al mondo e nel tessile, abbigliamento e accessori in Europa (con il 41% della produzione), deve difendere il suo primato anche con misure straordinarie.

  1. Supporto al Made in Italy

Il crollo dei consumi in Italia per il 2020 è stimato al -10,9% con 116 miliardi di euro persi, di cui 22,6 miliardi in Lombardia e serviranno cinque anni per tornare ai livelli di spesa del 2019 (Fonte: Confcommercio). L’OCSE stima per l’Italia una contrazione dell’export di beni e servizi tra il -14,4% e -17,8% nel 2020. A giugno è stato siglato un percorso strategico la ripresa del commercio internazionale che prevede: una campagna di comunicazione internazionale a favore del Made in Italy, lo sviluppo dell’ecommerce attraverso accordi con le piattaforme internazionali, una finanza potenziata e semplificata a vantaggio delle imprese.

  1. Digitalizzazione: ora o mai più

L’e-commerce vola: durante il lockdown è esploso nel retail food. La GCIS Pulse 2020 di PwC rivela che il 31% di italiani ha scelto il canale on-line per il grocery e l’85% di questi continuerà a usarlo. È auspicabile che vengano potenziate misure per favorire investimenti sul digitale ed e-commerce (es. deducibilità degli investimenti sul digitale ed e-commerce), oltre che misure per evitare situazioni di oligopoli.

  1. Puntare sulla sostenibilità

Il percorso verso il 2030 prevede catene del valore tracciabili, maggiori centralità e coinvolgimento del consumatore e un’ottima strategia comunicativa. È opportuno agevolare gli investimenti nell’economia circolare. Va in questa direzione il Decreto attuativo del MISE di luglio che mette a disposizione 140 milioni di euro di agevolazioni per progetti di R&S ad elevato contenuto di innovazione tecnologica e sostenibilità.

  1. Miglior accesso alla liquidità.

Secondo Istat oltre la metà delle imprese (51,5%, con un’occupazione pari al 37,8% del totale) prevede una mancanza di liquidità fino alla fine del 2020, con con rischi legati alla solvibilità nei confronti di dipendenti e fornitori. Il 42,6% di imprese italiane ha scelto di accendere un nuovo debito bancario. Più di 4 imprese su 10 hanno richiesto accesso alle misure di sostegno (rilevazione Istat tra l’8 e il 28 maggio). La frequenza di ricorso è più elevata per le imprese di dimensione minore (43% di microimprese) rispetto alle grandi (23,6%). L’attuale scenario economico suggerisce un rischio di insolvenze lungo le filiere, con un incremento della probabilità di default o ondate di acquisizioni. Sarebbe opportuno favorire l’accesso alla liquidità alle aziende, snellendo le procedure di emissioni di linee di credito e rafforzando fondi di garanzia che aiutino le banche a dilazionare le scadenze dei mutui e congelare gli interessi, oltre che accelerando i pagamenti dei debiti delle Pubbliche Amministrazioni.

  1. Reshoring & Industry 4.0

In Italia, il tema del reshoring è molto sentito nella moda, con la necessità di avere una supply chain corta, ma soprattutto è percepita la leva strategica del Made in Italy. Un’azienda su due sta accelerando i processi d’automazione e rendendo lo smart working una modalità permanente. Un primo passo è stato compiuto grazie ai finanziamenti previsti dal piano Industria 4.0, che sarebbe opportuno rilanciare e potenziare, insieme ad ulteriori incentivi che favoriscano l’innovazione e gli investimenti in R&S.

  1. Attenzione alle nuove generazioni

Secondo una survey condotta da PwC nel 2019 su 2.069 giovani (Millennials e Gen Z), l’elevato tasso di disoccupazione giovanile in Italia, tra i più alti in Europa, sembra la ragione per cui volano all’estero per lavorare, anche se il 74% di loro preferirebbe trovare il prossimo lavoro in Italia (solo il 26% invece dichiara invece di volersi spostare all’estero). Per riequilibrare la domanda/offerta di competenze dei giovani sono necessari sforzi sia delle istituzioni che del privato per rendere il sistema d’istruzione e formazione più reattivo ai cambiamenti, per finanziare idee e progetti dei giovani e per i giovani, oltre che per riconoscere l’esigenza di includere una rappresentanza under 35 ai tavoli di decisione

Unieuro e UniCredit insieme per il welfare

Unieuro e UniCredit hanno avviato una partnership finalizzata a migliorare la qualità della vita privata e lavorativa, nonché il bilanciamento delle stesse, degli oltre 38.000 dipendenti italiani della banca. Nell’ambito del piano d’azione del Family Board, che integra il programma di welfare aziendale, Unieuro renderà disponibile ai beneficiari la migliore tecnologia scontatafino al 25% del prezzo di listino, oltre a offrire sconti, validi fino al 27 settembre, su una serie di prodotti specificamente correlati alle necessità dettate dall’attuale momento storico: lo smart working, l’adeguamento tecnologico dell’abitazione e le esigenze di una mobilità sostenibile.“Siamo onorati di supportare una grande e prestigiosa realtà quale UniCredit nel programma destinato ad accrescere il benessere e la motivazione dei propri dipendenti. La forza commerciale, il know-how tecnico in ambito B2B2C e la qualità di servizio che solo il Gruppo Unieuro è in grado di mettere a
disposizione dei partner hanno fatto e faranno ancora una volta la differenza” –
ha commentato Gabriele Gennai, Chief Commercial Officer di Unieuro.
“Abbiamo ascoltato con attenzione la voce delle nostre persone, il loro bisogno di maggiore flessibilità, di supporto ai colleghi con figli in età scolare e di un’innovazione continua quando si tratta dei nostri nuovi modi di lavorare. Grazie alla collaborazione con Unieuro, questi obiettivi sono più vicini” – concludeEmanuele Recchia, Responsabile Relazioni Industriali e Welfare di UniCredit.
La collaborazione, già attiva e che sarà valida fino al marzo 2021, consente a tutti i dipendenti UniCredit di beneficiare delle condizioni esclusive loro dedicate semplicemente presentando il proprio badge aziendale o altra idonea documentazione che comprovi l’appartenenza al Gruppo presso i punti vendita Unieuro aderenti all’iniziativa, parte della più capillare rete di negozi specializzati in elettronica ed elettrodomestici d’Italia. Unieuro e Unicredit stanno lavorando affinché la partnership venga estesa al canale online, sfruttando l’expertise di Monclick, centro d’eccellenza in ambito Business-toBusiness-to-Consumer del Gruppo Unieuro. Monclick metterà a disposizione di UniCredit e dei suoi dipendenti l’ampio catalogo online, il know-how tecnico e la capacità di servizio che ne hanno costruito e consolidato negli anni la leadership italiana anche nel segmento B2B2C.

Arriva Onozono, il sanificatore per il retail

Tre Spade,lancia Onozono, il generatore professionale di ozono realizzato interamente in Italia e ideale per sanificare qualunque ambiente.

“Dopo la fine del lockdown hanno riaperto molti bar, ristoranti, hotel, negozi. Tutti però sono tenuti al rispetto delle nuove norme e delle pratiche richieste: la sanificazione e l’igienizzazione dei locali, spiega Flavio Fascio Pecetto, General Manager FACEM Spa – Tre Spade Food Tech Division. Per andare incontro a questa esigenza abbiamo deciso di riconvertire una parte della nostra produzione realizzando ONOZONO, il primo sanificatore a ozono per ambienti della nostra storia”.

ONOZONO è studiato per sanificare i locali destinati al pubblico: stanze di alberghi, ristoranti e cucine, bar e negozi, barche e stabilimenti balneari, officine. Destinato, quindi, a tutti quegli esercenti che devono rispettare precise norme di sanificazione. Ma è perfetto anche per un utilizzo privato, per abitazioni, uffici, abitacoli di auto, taverne e cantine.

Le principali caratteristiche di ONOZONO sono:

  • Sanificazione fino a 160 m³ (corrispondente ad esempio a un locale di 40 m² alto 4 metri)
  • Dimensioni compatte: 36 x 27 x 28,5 cm
  • Peso contenuto: 3,9 kg escluso l’imballo
  • Basso consumo: solo 90 watt di potenza assorbita
  • Ottima trasportabilità grazie alla maniglia che rende facili gli spostamenti
  • Utilizzo sicuro, immediato e intuitivo
  • Design italiano

ONOZONO igienizza in tutta sicurezza grazie all’utilizzo dell’ozono, uno dei più potenti igienizzanti naturali esistenti, addirittura migliore rispetto ai detergenti chimici in commercio. Il suo potere ossidante lo rende un ottimo igienizzante per l’aria e le superfici. L’ozono riesce in breve tempo a rendere inattivi virus e batteri e a eliminare muffe, funghi e cattivi odori.

All’interno della confezione di Onozono è presente un volantino adesivo che si può esporre all’ingresso dell’attività commerciale per informare che i locali sono sanificati regolarmente con trattamento ad ozono.

Per garantire la massima sicurezza, Onozono prevede un ritardo nell’avvio della produzione di ozono che permette all’operatore di abbandonare l’ambiente in tutta tranquillità. Grazie al suo ciclo automatico, Onozono può facilmente essere utilizzato di notte, durante le pause di chiusura, nei week end e in ogni momento in cui l’ambiente non sia occupato da persone, animali o piante. La durata del singolo trattamento dipende dal volume del locale da sanificare, da un minimo di 5 minuti fino ad un massimo di 60. Lo spazio tornerà accessibile in poco tempo, igienizzato, sanificato e senza cattivi odori, al termine del ciclo di attesa necessario al decadimento dell’ozono.

 

Scaldasole lancia gli yogurt Frutta e Fiori, senza lattosio

Scaldasole rinnova completamente la sua offerta e lanciando gli yogurt Senza Lattosio, della linea Frutta e Fiori.

Il brand punta ad arricchire, con abbinamenti esclusivi e naturalmente biologici, un mercato che offre un assortimento poco variegato in termini di gusto. Da qui, la volontà di appagare tutti quei consumatori che cercano nei prodotti delattosati una maggior attenzione ad ingredienti nuovi e a ricette originali.

Il mercato degli yogurt Senza Lattosio, del resto, presenta una crescita significativa del 7,2% a volume a fine 2019 (fonte dati IRI, dicembre 2019), inoltre, risulta che un consumatore su quattro, secondo il rapporto Eurispes Italia 2019, dichiari di acquistare alimenti ‘lactose free’.

La gamma Frutta e Fiori di Scaldasole non è solo una proposta fatta di ingredienti delattosati, ma è prima di tutto un’esplosione di sapori, a volte intensi e sorprendenti, altre volte morbidi e delicati, a base di yogurt magro con estratti di fiori e senza aromi.

Tre gli abbinamenti di gusto: Lamponi e Gelsomino; Pesca, Mango e fiori di Sambuco e infine Agrumi e fiori d’Arancio.

Lamponi e Gelsomino è l’accostamento armonioso, intenso e raffinato. La nota pungente del lampone incontra quella delicata del fiore di gelsomino.

Pesca, Mango e fiori di Sambuco è un bouquet di sapori freschi e delicati, che ricordano le atmosfere d’estate.

Agrumi e fiori d’Arancio è la miscela sublime fatta di profumi mediterranei. Il gusto della frutta si unisce a quello dei fiori in uno yogurt leggero ma avvolgente nel gusto.

I tre yogurt Frutta e Fiori sono proposti nel nuovo formato singolo da 130g, pensato per concedersi un piacevole e leggero fuori pasto. Anche il packaging presenta un’identità tutta nuova: colori vivaci, freschi che permettono un’immediata riconoscibilità a scaffale.

Completa la proposta dei delattosati di Scaldasole, lo yogurt bianco Senza Lattosio nel vasetto singolo da 180g. Candido e cremoso, regala un momento puro e leggero, per chi non vuole rinunciare al piacere dello yogurt.

La via scandinava al minimarket senza personale

Lifvs – Svezia – Location periferiche ‘a grappoli’ e coinvolgimento dei clienti: un caso tratto dalla ricerca Retail Innovations 15 di Kiki Lab – Ebeltoft Group.

Il tema dei negozi alimentari senza personale è ormai di grande attualità e risponde a un duplice obiettivo: modalità semplici e veloci di shopping per i clienti e riduzione dei costi per i retailer. Il precursore è stato Auchan in Cina, con i suoi BingoBox, poi ribattezzati Auchan Minute, che però sono ormai in via di smantellamento, anche per un errore strategico nella scelta delle location, che prevedevano aperture anche nei parcheggi degli ipermercati, con una duplicazione poco attrattiva.

In Europa la prima a lanciare nel 2019 questo concept è stata l’azienda svedese Lifvs Scandinavia, in collaborazione con Expohouse, azienda di retail design specializzata in negozi pop-up, che ha progettato un punto vendita di qualità, funzionale, già pre-montato, facilmente trasportabile e installabile. Le prime aperture sono state realizzate in aree poco urbanizzate, ma di passaggio fra Uppsala e Stoccolma. Lifvs ha l’obiettivo di aprire in location periferiche, lontane da altri negozi, e intende creare una rete a ‘grappoli’ di cinque negozi abbastanza vicini fra di loro per ottimizzare la logistica.

Rational experience

Il processo di acquisto è semplice e veloce, oltre che essere disponibile 7 giorni su 7 e 24 ore al giorno. È necessario prima scaricare l’app, che consente di entrare in negozio e usare il cellulare come un lettore di codici. Si scelgono i prodotti fra le 400 referenze disponibili che includono anche un’ampia selezione di prodotti freschi. Si esce e l’app addebita l’importo della spesa effettuata sul conto o sulla carta di credito comunicati. Il cliente può anche decidere di fare il self checkout alla fine della spesa nella postazione cassa presente vicino all’uscita.

Interattività

In alcune ore della giornata è prevista la presenza di un responsabile, per supportare i clienti e offrire spiegazioni sul funzionamento del processo (soprattutto nella fase di lancio) e stoccare il negozio due giorni alla settimana. Già in questa prima fase di lancio l’uso dei social media è diventato uno strumento importante per comunicare le aperture e coinvolgere i clienti, ad esempio con un concorso per la ricetta autunnale migliore che ha premiato la vincitrice con un buono di 50€.

Commento finale Kiki Lab Ebeltoft Group

I negozi senza personale sono una delle risposte alla veloce evoluzione delle aspettative e degli stili di vita dei clienti in tutto il mondo. Lifvs sembra rispondere bene al contesto scandinavo, caratterizzato da scarsa densità abitativa: il format è utile in particolare in aree periferiche dove questo tipo di esperienza di acquisto veloce era precedentemente impossibile. Gli obiettivi del progetto sono ambiziosi: dopo i 5 negozi aperti nel 2019 sono previste 200 aperture entro tre anni, con aperture anche in Danimarca, senza escludere lo sviluppo in franchising.

Sfida: sviluppare velocemente la rete per ottimizzare i costi di logistica e riuscire a offrire prezzi competitivi.

Area chiave: Rational experience

Tendenze complementari: Interattività

Info chiave

Minimarket senza personale

2019: prima apertura

5 negozi (aperti a fine 2019) – 200 negozi previsti entro 3 anni

25 – 33 mq

400 referenze

7/24 apertura

Fabrizio Valente,

fondatore e amministratore di Kiki Lab

– Ebeltoft Italy

 

Prossimo evento Kiki Lab + Gruppo Promotica

Ki-Best 2020. Ki-Retail is ready

Webinar, 13 ottobre 16.00 – 19.00

Ki-Retail is ready

Fabrizio Valente, Founder Kiki Lab 

Moderazione

Armando Garosci, Giornalista Largo Consumo

Testimonianze aziendali

Jonathan Wang, CEO 7Fresh – JD.com (Cina)

Giuseppe Zuliani, Dir. Customer Mark. e Com. Conad

Valerio Valenti, Country Retail A.M. Ikea Italy

Tea della Pergola, Dir. Marketing Cisalfa Sport

Diego Toscani, Amm. Unico Gruppo Promotica

Neil Stern, Senior Partner McMillan Doolittle (USA e Corea)

Angelo Brunati, Dir. Merchandising Leroy Merlin

Martin Urrutia, Dir. Retail Innovation Lego Group (Danimarca)

Alessandro Taffo, Dir. Commerciale Taffo Funeral Services e Riccardo Pirrone, CEO Kirweb

Testimonianza partner

Anand Remtolla, Head of new projects Ceetrus

Luciano Roznik, Fouder e CEO AllWays

Partner: AllWays, Ceetrus, Conrotto Progetti, Proximaogetti

Webinar a pagamento, inviti per Retail, Brand e Real Estate (disponibilità limitata).

Per informazioni e iscrizioni: kiki@kikilab.it – 030 22 16 81

 

Ritorno a scuola: è boom per l’elettronica. L’analisi di idealo

Back to school: come si sono attrezzate le famiglie italiane? Se lo è chiesto idealo, raccogliendo le seguenti evidenze.

Per capire se l’esperienza della scuola da remoto nei mesi di lockdown abbia influito sulle scelte d’acquisto delle dotazioni scolastiche per i propri figli, idealo ha messo a confronto l’interesse online degli italiani verso i prodotti di elettronica di consumo utili per lo studio e la didattica a distanza nelle settimane che precedono il ritorno a scuola quest’anno rispetto allo stesso periodo del 2019.

Dall’analisi emerge che in queste ultime settimane precedenti il “ritorno a scuola” l’interesse online nei confronti dei device elettronici ha registrato un boom rispetto allo stesso periodo del 2019 con una crescita di interesse del +155,5% nei confronti dei monitor, +151,5% nei confronti delle Stampanti multifunzione e +114,8% per i Notebook. Nella classifica dei prodotti che hanno registrato un maggiore aumento rispetto al 2019 figurano anche i PC all-in-one (+88,3%), i Tablet (+58,4%), gli Smartphone (+48,7%), i Router (+25,4%) e le Cuffie (+20,1%). Da segnalare, infine, il netto calo dell’interesse online verso gli Zaini scuola, con il -29,8% in meno di intenzioni di acquisto.

Gli acquisti si fanno online

In base al sondaggio, il 15,2% dei rispondenti ha dichiarato di avere già tutto quello di cui ha bisogno per il ritorno a scuola mentre gli indecisi sono solo l’1,9%. Invece, tra coloro che acquisteranno un dispositivo elettronico per scopi didattici, cioè l’82,9% del campione), 5 su 6 acquisteranno anche online gli strumenti elettronici per la didattica dei propri figli

Chi si occupa degli acquisti online dei prodotti per la scuola in famiglia?

Secondo i dati di idealo, il 67,4% delle ricerche è stato effettuato dagli uomini e solo il 32,6% dalle donne. Il motivo è da ricondurre al peso crescente delle categorie dell’elettronica di consumo nel Back to School ai tempi della pandemia di COVID-19. Si tratta, infatti, di categorie le cui intenzioni di acquisto sono dovute per due terzi agli uomini (63,4%) e per un terzo alle donne (36,6%). Tuttavia, se consideriamo solo gli Zaini scuola questo trend è diametralmente opposto con il 72,6% per le donne e il 27,4% per gli uomini.

L’età media di chi, in primis, cerca online per effettuare l’acquisto di prodotti per la scuola è tra i 25 e 34 anni (24,3%) e tra i 35 e 44 anni (22,3%), ma è rilevante anche la percentuale degli stessi studenti, quelli più grandi, tra i 18 ai 24 anni (15,9%).

Schizzano i prezzi dei prodotti di elettronica

È proprio sui prodotti più richiesti per il ritorno a scuola “digitale” che si sono fatti registrare gli aumenti dei prezzi maggiori: le Stampanti multifunzione, ad esempio, hanno registrato in queste ultime settimane un balzo nei prezzi del +121,7% rispetto allo stesso periodo del 2019. Aumentano del +49,0% i prezzi dei Router, i dispositivi che permettono di sfruttare al meglio il segnale Wi-Fi in tutta la casa, eliminando le “zone d’ombra”. Crescono anche i prezzi dei Tablet (+35,0%), dei Computer (+20,7%) e dei Notebook (+4,2%).

Tra i prodotti necessari per la scuola ma non “elettronici”, invece, gli aumenti più consistenti sono quelli per i Diari e le Agende (+92,0%), i Pennarelli e i Colori (+66,0%), gli Evidenziatori e i Marcatori (+38,2%) e gli Zaini di tutte le tipologie (+28,9%, con +1,8% per gli Zaini scuola).

Le famiglie italiane cercano online l’offerta migliore per risparmiare, soprattutto per i device di elettronica, per i quali il risparmio desiderato va dal 5,0% per i PC a oltre il 20,0% per i Router, con una media del 15,9%.

Quali sono le regioni italiane dove è cresciuto maggiormente l’interesse per i dispositivi elettronici per la didattica?

Il Lazio è la regione dove è cresciuto maggiormente nelle ultime settimane l’interesse online per i prodotti di elettronica a sostegno della didattica o per la scuola a distanza (+68,6% rispetto allo stesso periodo del 2019). Seguono l’Umbria (+62,9%), l’Abruzzo (+58,8%), la Toscana (+52,9%) e al quinto posto la Campania (+52,1%).

La Lombardia si trova solo alla sest’ultima posizione tra le Regioni italiane (+20,9%) e all’ultimo posto si trova la Liguria (+1,9%).

I brand e i modelli preferiti dagli studenti italiani

Per i device di elettronica le preferenze degli studenti italiani si concentrano sui prodotti a marchio Apple: l’iMac 21,5 pollici con display Retina 4K per i PC all-in-one, il MacBook Air 13″ peri Notebook, l’iPad Pro 11 per i Tablet e gli AirPods2 per gli auricolari.

Per quanto riguarda, invece, le attrezzature per la scuola non elettroniche, il prodotto più desiderato dagli studenti italiani, è lo zaino Seven ADVANCED con tasca per tablet o PC e con il Selfie Remote Control per scattare i selfie premendo il dispositivo sullo spallaccio.

“L’esperienza della didattica a distanza nei mesi di lockdown ha sensibilizzato le famiglie italiane a dotarsi di apparecchi di elettronica per far fronte alle nuove esigenze scolastiche e, di fronte alle incertezze per il prossimo anno scolastico, non ci si vuole far trovare impreparati. – ha dichiarato Filippo Dattola, Country Manager di idealo per l’Italia – Lo evidenzia la crescita ridotta, se non proprio una decrescita, di strumenti propri della scuola tradizionale, come gli zaini, e quella marcata di dispositivi utili ad una possibile ripresa a distanza come monitor e stampanti; sintomo che anche il mondo della scuola, come quello del lavoro, sta cambiando volto e diventa sempre più digitale per far fronte agli eventi.”

 

2020: le vacanze mordi e fuggi sostengono i prodotti del LCC. L’analisi di Iri

2020: senza dubbio l’anno delle vacanze lampo.C ome precisa Coldiretti, infatti, anche se gli italiani che si sono concessi un periodo di riposo nelle settimane a cavallo di Ferragosto 2020 sono stati  più o meno lo stesso numero dell’anno scorso (oltre 27 milioni), la durata del viaggio è stata mediamente molto contenuta (pochi giorni), tanto che già il 16 Agosto si registrava una massiccia ondata di rientri.

Inoltre, sempre secondo Coldiretti, la maggioranza dei vacanzieri ha scelto di riaprire le seconde case o di alloggiare in quelle di parenti e amici oppure di prenderne una in affitto; il tutto a scabito degli alberghi.

Queste vacanze “mordi e fuggi” e la minor frequentazione di Bar, Ristoranti, Alberghi, Stazioni di Servizio ecc. sostengono gli acquisti domestici per Prodotti Confezionati di Largo Consumo nel periodo di Ferragosto. Infatti, nelle due settimane a cavallo del 15 Agosto la Distribuzione Moderna ha registrato un incremento del +4,4% dei ricavi di Largo Consumo, quasi interamente dovuto all’aumento degli acquisti in volume (+3,9%), visto l’inflazione mediamente molto contenuta (+0,5%). Il tasso di crescita è significativo perchè segue a un mese di Luglio decisamente sotto tono, con un tendenziale dei ricavi attorno al +1%.

Inoltre, si registra un progresso della pressione promozionale (+0,7%), che torna a risalire dopo i cali consistenti registrati durante i mesi più colpiti dall’epidemia,

C’è poi il sospetto che la ripresa dei contagi da Coronavirus stia in qualche misura influenzando il «livello di allarme psicologico» dei consumatori, riflettendosi anche nei loro comportamenti di acquisto.

Infatti, il grafico proposto nella tavola a seguire pone un altro interrogativo sui motivi dello spunto delle vendite di prodotti di Largo Consumo nel periodo di Ferragosto. Si può osservare come il rialzo delle vendite coincida con la ripresa dei nuovi contagi da Covid-19. All’apparenza si nota una relazione fra i due fatti, anche se per confermarla o meno dovremo aspettare l’evoluzione del fenomeno epidemiologico nel nostro Paese nelle prossime settimane.

Certo è che non possiamo escludere a priori che la ripresa dell’epidemia (anche se i numeri sono ben lontani dai mesi del lockdown e la manifestazione dei casi sia ad oggi soprattutto asintomatica) possa aver toccato «nervi scoperti» in una parte della popolazione, portandola a rinunciare in extremis ai propri piani di viaggio o a ridimensionarli. Questo significa: più persone rimaste a casa e/o indotte a restare più a lungo nel contesto domestico e quindi un limite alla frequentazione dei punti di ristorazione.

 

 

 

 

Ma quali sono stati i prodotti con i maggiori incrementi delle vendite? La classifica della crescita vede ai primi posti i reparti “chimici” grazie alla domanda per prodotti “be safe” e per la pulizia degli ambienti e delle stoviglie. Ma anche i prodotti legati alla convivialità (Aperitivi, Spumanti, Birre, Liquori) hanno sviluppato incrementi importanti delle vendite. Da sottolineare, l’impennata delle vendite di prodotti Usa e Getta, corredo necessario per le gite fuori porta, i pic-nic e l’utilizzo nelle case vacanza.

Anche formulazioni alimentari che facilitano le preparazioni (Surgelati, Carni Fresche Confezionate, Conserve Animali, Salumi e Formaggi) hanno registrato crescite significative della domanda. Anche il Ferragosto un po’ più caldo rispetto all’anno passato ha dato il suo contributo spingendo la domanda di categorie stagionali come birre e gelati.

 

I tassi di crescita eccezionali di Disinfettanti e Sanificatori sono la cartina tornasole che la popolazione italiana continua ad adottare un comportamento volto alla cautela. Per fare alcuni esempi: Disinfettanti e i Prodotti da Parafarmacia, nel periodo analizzato (2 settimane terminanti al 23 agosto 2020) vedono un incremento delle vendite pari a 8,3 milioni di euro (+318,6% rispetto allo stesso periodo del 2019); l’Alcool Denaturato registra un aumento delle vendite a valore di 2 milioni di euro, + 234,7% vs il corrispondente periodo dello scorso anno e le vendite di Prodotti per la Pulizia delle Piccole Superfici, con +1,6 milioni di euro ricavi, crescono del 18,5%.

Contemporaneamente si osservano dei tassi interessanti di crescita di prodotti legati a momenti di convivialità, quest’anno probabilmente più all’interno di gruppi ristretti di familiari e amici (magari qualche grigliata o pic nic, piuttosto che la tavolata al ristorante). Un esempio sono le Birre con un incremento delle vendite di 10,6 milioni di euro (+11,2% vs stesso periodo del 2019), le Bollicine e gli Spumanti, oppure, come già accennato, gli Accessori da Tavola Usa e Getta (+2,6 mio €, pari ad una variazione percentuale di +15,7%).

Post- Covid: crescono del 10% i supermercati. L’analisi di Repower

Nello scenario post lockdown Repower ha affidato al Sole24 ORE e Infodata la ricerca “PMI. La ripresa post-Covid in 8 focus”, ricerca in cui vengono indagati 8 settori chiave del nostro tessuto imprenditoriale attraverso altrettanti focus dettagliati.

Ogni focus è composto da un sommario iniziale, da un’analisi dei vari cluster di cui si compone il settore, con numeri e dati aggiornati, e si conclude con i 10 consigli per battere il Covid-19 nei diversi business.

Il focus relativo a retail e gdo comprende circa 141.000 imprese appartenenti sia alla grande distribuzione organizzata (centri commerciali, ipermercati, supermercati e punti vendita analoghi) sia alla parte terminale della filiera automotive: autosaloni e concessionari, servizi di manutenzione, riparazione e commercio di accessori e ricambi.

Le evidenze rivelano che il settore della GDO, tra il 2010 e il 2018, ha visto una crescita per il comparto supermercati (negozi destinati alla vendita di beni alimentari, di solito di oltre 400 mq) di quasi il 10%, arrivando a superare i 45,5 miliardi di euro, mentre nello stesso periodo gli ipermercati (esercizi con superficie maggiore di 2.500 mq e che vendono anche il non- food) hanno invece registrato una flessione dello 0,23%, portando la cifra complessiva degli scontrini a 21,7 miliardi. I discount e la grande distribuzione specializzata negli ultimi venti anni hanno invece vissuto una crescita inarrestabile dovuta alla crisi economica a discapito dei piccoli negozi, che dal 2007 al 2015 hanno perso il 15% e dal 2016 al 2019 un ulteriore 3%. Come prevedibile, il commercio elettronico è volato, con un +60% registrato tra il 2015 e il 2019 anche a causa della modesta base di partenza.

Per quanto riguarda il settore automotive, dopo un’impennata di immatricolazioni nel 2017 secondo l’ACI e una brusca discesa nei 6 anni successivi, si è assistito ad un cambiamento delle abitudini del consumo soprattutto per i millennials delle grandi città, per i quali hanno preso piede forme flessibili di possesso e l’utilizzo sempre più diffuso del car sharing. Nel comparto auto elettriche, le immatricolazioni crescono a ritmi vertiginosi (+115% nel 2019), come evidenziato anche nel White Paper Repower “La mobilità sostenibile e i veicoli elettrici”, ed è destinato a mantenere e superare questi dati per parecchi anni, con una previsione di successo del mercato delle vetture elettriche che si riflette anche nella domanda di servizi correlati, come riparazioni e ricarica.

La pandemia ha colpito in modo diverso i settori GDO e automotive: i dati di marzo e aprile 2020 vedono una crescita della distribuzione del settore food, con la grande distribuzione a +6,9% mentre il settore non alimentare ha visto più che dimezzare il valore rispetto allo stesso mese dell’anno precedente, con una crescita del 27% del commercio elettronico.

Di segno diametralmente opposto, invece, il mercato dell’auto, con il settore del noleggio in generale e di quello a breve termine in particolare fortemente colpiti, ma la vendita a privati scesa relativamente meno degli altri settori (-35,2%). Continua la forte crescita delle vetture elettriche (+54,9%) e delle ibride plug-in (+145%).

La seconda metà del 2020 sarà fortemente segnata dall’impatto della crisi sull’economia: la riduzione del potere d’acquisto degli italiani e la crisi delle imprese potrebbe comportare un ulteriore abbassamento dei consumi, che per il settore food e retail sarà aggravato anche dalla diversa gestione della socialità.

Per ripartire sarà necessario concentrarsi di più sulla sicurezza del cliente, offrire possibilità di pagamento dilazionate o condizioni vantaggiose per incentivare gli acquisti, ampliare la gamma di prodotti e favorire delivery e commercio elettronico, anche con soluzioni innovative quali il pagamento senza casse. La sostenibilità sarà un fattore di scelta cruciale da parte dei consumatori, e la mobilità elettrica probabilmente beneficerà di questa nuova tendenza.

Checkpoint Systems presenta NS40, contro i furti in cassa

Checkpoint Systems aggiunge NS40, ulteriore alternativa al portfolio della gamma NEO. NS40 offre ai retailer alimentari e supermercati una protezione dai furti discreta ed efficace nelle corsie vicine alle casse. Progettata per essere installata in cassa, NS40, basata su tecnologia NEO, è caratterizzata da un design ultra sottile, brevettata con una tecnologia con un raggio d’azione di 360 gradi, che insieme ai vantaggi della connettività Bluetooth ne permettono una facile installazione e spostamento a seguito di remodeling del punto vendita senza la necessità di dover forare il pavimento. Inoltre il suo design innovativo libera integralmente la vasca della cassa semplificando e velocizzando la preparazione dei sacchetti da parte dei clienti migliorandone quindi la customer experience.

L’antenna NS40 può essere adattata ad ogni tipo di configurazione del punto checkout e grazie al suo design innovativo, può essere montata su superfici di metallo senza conseguenza sulla rilevazione.

Estremamente sicura, grazie alla connettività Bluetooth, l’antenna garantisce un’installazione agevole dal momento che non sono necessari interventi nel pavimento tra i diversi banchi cassa.  Inoltre, offre ai retailer la possibilità, se necessario, di riposizionare e rimodellare lo spazio delle casse senza ricorrere ad un nuovo cablaggio o ad interruzioni del servizio. NS40 fornisce rilevazioni eccellenti e ad alte prestazioni, avvalendosi di una tecnologia funzionante su 360°. Localizzata al margine della zona di checkout, dopo che i prodotti sono stati scansionati e gli accessori antitaccheggio disattivati, l’antenna è in grado di riconoscere efficacemente le etichette non disattivate e quelle nascoste.

Grazie al sistema di illuminazione a LED e ai file audio personalizzabili, il sensore consente all’operatore della cassa di gestire gli allarmi in piena efficienza. Questo allarme tempestivo aiuta a fronteggiare gli incidenti dovuti ad una mancata disattivazione, riducendo l’imbarazzo dei clienti, e in caso ci si trovi davanti a un tentativo di furto, consente al retailer di recuperare con successo la merce prima che raggiunga l’uscita.

Disponibile nella sua versione standard in acciaio satinato, NS40 può essere fornita anche dipinta, vernicia a polvere o ricoperta in vinile per adattarsi al meglio con il design complessivo dello store. Messaggi vocali personalizzati, suoni differenti e LED colorati possono essere creati per diversi tipi di allarme.

Inoltre, la connettività di NEO fornisce dati storici dei trend attraverso il servizio di SaaS Cloud, offrendo ai retailer una ricca fonte di dati per migliorare i risultati delle differenze inventariali e aiutare a monitorare le performance del punto vendita, fornendo anche un supporto proattivo per la manutenzione, con oltre il 50% dei problemi tecnici risolti in remoto.

Simon Edgar, Senior Director of Product Management di Checkpoint Systems, spiega: “L’antenna NS40 offre ai retailer un design rivoluzionario per i loro sistemi antitaccheggio nei pressi delle casse. La nuova antenna NS40 è già stata sperimentata con successo in Spagna e i feedback dei consumatori sono stati cruciali durante la realizzazione di questo progetto al fine di far coincidere il prodotto finale con i requisiti di utilizzo dei retailer. Il design, la capacità di identificare eventuali anomalie e la facilità di installazione fanno indubbiamente dell’antenna NS40 un prodotto leader del mercato”.

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