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Moda e accessori: i trend on line raccontati da Idealo

Sul web è più facile, ed anche più abbordabile. Il settore del fashion, infatti, vive on line una vita parallela che lo rende meno elitario. Ecco quanto è emerso dall’indagine di idealo realizzata in occasione della Fashion Week milanese (18 – 24 febbraio). Il primo dato è che le donne cercano online più degli uomini (50,6% vs 49,4%). Considerando invece tutte le categorie presenti su idealo la quota femminile scende al 38,3% mentre quella maschile è del 61,7%.

Ma per quali articoli di moda viene utilizzata maggiormente la comparazione prezzi online? Secondo idealo gli articoli maggiormente cercati nell’ultimo anno, che hanno fatto registrare una crescita delle intenzioni di acquisto in Italia del +87,0%, sono stati scarpe, borse e valigie, moda uomo, orologi, accessori, moda donna e infine gioielli. Ma non solo, queste stesse categorie sono state anche quelle a maggiore crescita rispetto al 2018: moda uomo (+225,3%), scarpe (+103,7%), moda donna (+82,1%), accessori moda (+69,3%), borse e valigie (+32,4%) e orologi (+22,5%). I gioielli, invece, hanno vissuto una lieve decrescita delle intenzioni di acquisto: -8,3%.

Le possibilità di risparmio online

Tra i principali prodotti maggiormente scontati online in 8 casi su 20 si tratta di articoli da donna, nel dettaglio: guanti (-76,5%), calze da donna (-58,1%), sciarpe e foulard (-54,0%), berretti   (-46,9%), camicette da donna (-44,4%), biancheria da notte femminile (-44,2%), collane (-41,3%). cravatte (-41,0%), vestiti da donna (-40,6%), leggins (-38,9%), borse da donna (-36,2%) e borse a tracolla (-36,0%) giacche e cappotti ancora da donna (-35,7%) e infine bracciali (-35,5%), stivali (-34,9%), anelli (-34,2%), gonne (-34,0%) e pantaloni da donna (-32,7%). In generale, la media dei risparmi massimi medi per tutte le categorie presenti in “Moda & Accessori” sul portale italiano di idealo è pari al -29,7%.

Gli articoli in assoluto più cercati

Per le scarpe, il modello più cercato in assoluto – come riportato anche in passato da altri studi di idealo – sono le Dr Martens da donna. Tra le borse vi è la Michael Kors Jet Set Travel, tra gli orologi l’Apple Watch e tra gli accessori per lui e per lei gli occhiali da sole Ray Ban Aviator. A livello di genere, per gli uomini il prodotto più cercato è risultato essere il giubbotto Napapijri Jacket Rainforest Winter Men, per le donne invece i leggins Adidas Originals 3-Stripes.

Moda: donne più “cercatrici”

I più interessati a questi articoli sono compresi nella fascia di età tra i 25-34 e 35-44 anni (27,6% per ognuna) seguono poi gli adulti tra i 45 e i 54 anni (20,0%) e in ultima posizione i giovanissimi 18 – 24 (11,2%). Nel 78,7% dei casi le ricerche vengono effettuate da mobile, solo nel 17,6% dei casi da desktop e nel 3,7% da tablet. Il giorno preferito per comparare i prezzi di articoli di moda è la domenica (nel weekend +12,1% di intenzioni di acquisto) ; l’orario è quello serale (tra le 21 e le 23).

Analizzando, infine, le regioni italiane con più di un milione di abitanti e con un interesse a maggior crescita nel mondo del fashion, queste sono: Friuli-Venezia Giulia (+249,9%), Trentino-Alto Adige (+210,6%), Piemonte (+202,9%), Puglia (+201,5%) e Sicilia (+193,0%).        

                                                                  

Grazie ai dati ricavati è stato particolarmente interessante scoprire che le donne – alle quali spetta il primato in termini di comparazione prezzi per prodotti di moda – spesso scelgono online anche per l’uomo, quasi due volte di più rispetto alla controparte maschile – ha commentato Antonio Pilello, Responsabile PR e Comunicazione di idealo Italia – Se infatti parliamo di una quota del 21,8% per gli uomini che cercano online prodotti da donna, la percentuale sale al 37,7% nel caso contrario, ovvero per le donne che cercano online prodotti da uomo. Molto spesso l’online viene utilizzato per fare regali al partner, grazie anche alle possibilità di risparmio che nel caso del comparto moda si aggirano intorno al -29,7%, considerando la media di tutti i prodotti presenti nella categoria.

Everlane, USA: un progetto di abbigliamento nato online e ora multicanale

Con un posizionamento coraggioso, che condivide in modo trasparente con i clienti aspetti in genere riservati dell’attività (dai margini dei prodotti alle condizioni di lavoro nelle fabbriche produttive) Everlane – retailer americano di abbigliamento è nato con un progetto chiaro: offrire stile con un approccio etico e valoriale – dimostra che la ‘trasparenza radicale’ può contribuire fortemente al successo.

Per il 5° anno, Coca-Cola è Top Employer

Coca-Cola HBC Italia è per il quinto anno consecutivo Top Employers Italia, grazie al proprio impegno in particolare nelle aree “Pianificazione forza lavoro”, “Gestione delle carriere e delle successioni”, “Cultura Aziendale” e “Leadership Development”.

Coca-Cola HBC Italia investe continuamente nelle proprie persone: nel corso del 2018, infatti, agli oltre 2.000 dipendenti dell’azienda sono state erogate più di 48.000 ore di formazione complessiva, circa il 15% in più rispetto l’anno precedente, con l’obiettivo di accrescerne le competenze e svilupparne le professionalità e oltre 8.000 ore di formazione incentrate esclusivamente su tematiche relative alla sicurezza sui luoghi di lavoro. 

Particolare attenzione è data al rapporto tra vita privata e lavorativa: l’azienda, infatti, offre la possibilità ai propri dipendenti di poter conciliare al meglio il proprio equilibrio vita-lavoro grazie al Remote Working, ovvero la possibilità di lavorare da casa 7 giornate lavorative totali ogni mese e alla Registrazione unica in entrata che rileva la presenza in azienda una sola volta all’ingresso così da calibrare la giornata secondo le proprie esigenze.

CHEP: Top Employer per il terzo anno consecutivo

CHEP ha ottenuto nel 2020 la certificazione Top Employer Europe per il terzo anno consecutivo a conferma dell’eccellenza delle condizioni di lavoro offerte dall’aziende ai propri dipendenti.

Come ha spiegato David Plink, CEO di Top Employers Institute: “Per essere riconosciuta come Top Employer, un’azienda deve dimostrare come l’applicazione delle sue strategie HR influisca positivamente sull’esperienza lavorativa dei dipendenti. Le aziende premiate rappresentano un brillante esempio di sviluppo ed implementazione di pratiche per la gestione delle risorse umane che coinvolgono e responsabilizzare i dipendenti, offrendo loro una migliore esperienza lavorativa.”

Piers Hollier, Vice President, Human Resources, CHEP Europe, ha dichiarato: “La certificazione Top Employer è un traguardo estremamente prestigioso per l’intera attività europea di CHEP, in quanto presuppone il raggiungimento ogni anno di standard rigorosi in materia di buone prassi, nonché un’attenzione e un impegno costanti volti a offrire ulteriore supporto ai dipendenti.”

Nel corso dell’ultimo anno, CHEP ha incrementato il proprio contributo in materia di diversità e integrazione, portando a 38,9% la percentuale di dipendenti di sesso femminile occupate in ruoli dirigenziali in Europa, sottoscrivendo l’impegno, promosso da LEAD Europe Network (Leading Executives Advancing Diversity), di accelerare l’uguaglianza di genere e promuovere l’integrazione nel settore retail e dei beni di largo consumo in Europa e introducendo varie iniziative fra cui spicca la creazione del network LGBTIQ+ aziendale, mossa riconosciuta dall’assegnazione di un elevato punteggio nel settore cultura.

Thomas Allmark, Director, Inclusion and Diversity, CHEP EMEA, ha affermato: “Consideriamo la diversità un punto di forza fondamentale e riconosciamo la gamma eccezionalmente ampia di talenti, creatività e prospettive da essa offerti. Creando una cultura che permette ai singoli di esprimere la propria autentica personalità e fare buon uso delle proprie esclusive competenze, esperienze e prospettive, stiamo creando un ambiente lavorativo più positivo per tutti i dipendenti”.

 

Cuki Save the Food: 15,5 milioni le porzioni di cibo salvate dallo spreco

Il progetto Cuki Save the Food taglia un importante traguardo. Sono, infatti, oltre 15,5 milioni le porzioni di cibo salvate dallo spreco. Il progetto nasce in collaborazione con la Fondazione Banco Alimentare Onlus.

Cuki e Banco Alimentare hanno unito le loro forze nel 2011, anno in cui inizia il percorso di Cuki Save the Food, un progetto di Responsabilità Sociale che “salva” il cibo non consumato nelle mense aziendali, scolastiche, ospedaliere e alberghiere di tutta Italia.  

Cuki Save the Food sostiene la Onlus donando milioni di vaschette in alluminio e migliaia di casse termiche per conservare, trasportare e ridistribuire gli alimenti.

Il progetto è una delle prime operazioni di charity a lungo termine in Italia.  Può contare ad oggi sulla disponibilità di oltre 200 mense aziendali su tutto il territorio italiano, che hanno aderito all’iniziativa, avviando, in questo modo, un circolo virtuoso per cui le eccedenze alimentari vengono raccolte quotidianamente dai volontari di Siticibo e donate a oltre 8.000 enti caritativi.

La collaborazione tra Cuki e Banco Alimentare si consolida ulteriormente anche grazie ad un altro progetto nato per contrastare un importante settore che incide sullo spreco alimentare: il cibo sprecato nei ristoranti. Nel 2016 nasce Cuki Save Bag, la doggy bag di Cuki, sviluppata in sinergia con 200 studenti del Politecnico di Torino, per portare a casa il cibo non consumato al ristorante, contribuendo in questo modo a combattere lo spreco del cibo anche nei momenti di consumo fuori casa. Hanno aderito al progetto Save Bag i ristoranti Eataly, le osterie Slow Food, il Gruppo CIGIERRE e Just Eat.

Chioschi e device mobili sempre più smart per migliorare la user experience

Il Centro di Ricerca per la Comunicazione Strategica dello IULM, assieme a GreatPixel e a Gamba Bruno S.p.A., hanno messo in cantiere un nuovo progetto destinato al mercato italiano del retail/ristorazione. L’idea è quella di creare una suite di prodotti “smart” che, rispettando sia le esigenze di mobilità che quelle fisico/esperienziali, puntino al miglioramento dell’esperienza di ristorazione sfruttando device mobile e kiosk. Un prodotto modulare e scalabile composto da un intero sistema con diverse App dedicate, studiate con una User Experience ottimizzata per garantire la miglior fruizione e l’efficacia dei servizi in modo da soddisfare sia le esigenze del cliente finale che quello dello stesso esercente in termini di prestazioni di vendita.

Il progetto, che vedrà la luce nei prossimi mesi, si inserisce all’interno di uno dei principali trend a livello internazionale e nazionale: quello della digital transformation coniugata al food, un fenomeno che sta ridisegnando l’intera filiera del settore, cambiando profondamente il volto della ristorazione, ma anche quello dei ristoranti indipendenti

“Questo lavoro ci consentirà di valorizzare le potenzialità della ricerca scientifica applicata alla comunicazione strategica, che è il cuore dell’attività svolta dal Centro”, afferma la professoressa Stefania Romenti, Direttore del Centro di ricerca sulla comunicazione strategica dello Iulm.  

Da parte sua il Centro di ricerca dello IULM metterà a disposizione le attività di valutazione e progettazione della customer experience svolte attraverso alcuni test che hanno coinvolto anche gli studenti, mentre GreatPixel, come agenzia specializzata in design dei servizi e User Experience (quest’ultima basata su tecniche avanzate di computational design e Neuromarketing), farà leva sull’expertise maturata sul terreno del digital food con l’articolato progetto portato a termine per la catena di ristorazione Soulgreen, realizzato in collaborazione proprio con Gamba Bruno, una delle società leader in Italia per quanto riguarda gli strumenti di gestione per il retail, un’azienda estremamente avanzata sia per i software che per i processi che implementa e che, tra le altre cose, collabora con la grande multinazionale del software NCR.  

 “Vogliamo progettare un ecosistema composto da funzionalità avanzate – spiega Giovanni Pola, founder e Ceo di GretPixel – come GreatPixel il nostro contributo specifico sarà sul versante del design dell’esperienza utente sul media Kiosk, già ampiamente utilizzato dalle grandi catene americane e portato in Italia proprio per la facilità e la semplicità di navigazione del menù e delle operazioni di acquisto da parte del cliente finale”. Aggiunge Alfredo Fabbri, general manager di Gamba Bruno: “Questo gruppo di lavoro farà tesoro della profonda competenza di Gamba Bruno nel mercato retail e della ristorazione. L’obiettivo è valorizzare il viaggio emozionale del cliente tenendosi ancorati ad una visione centralizzata del dato relativo al prodotto e al cliente. Con questo progetto mettiamo le basi per riempire un vuoto di mercato con una tecnologia che sia per ristoratori e clienti un’esperienza davvero innovativa e di facile fruizione”. 

HEINEKEN Italia: doppia Certificazione Top Employers Italia e Europe 2020

Anche quest’anno HEINEKEN Italia, ottiene la doppia Certificazione Top Employers Italia e Top Employers Europe 2020. L’azienda ha ottenuto il prestigioso riconoscimento a livello nazionale ed europeo per il sesto anno consecutivo.

La Certificazione riconosce l’eccellenza di HEINEKEN Italia, che si conferma un’azienda leader nell’ambito HR: Top Employers Institute, infatti, certifica le aziende che si sono distinte nell’impegno a fornire le migliori condizioni di lavoro ai propri dipendenti e nell’attuazione di Best Practice focalizzate sullo sviluppo e sul benessere delle persone.

Il benessere delle persone, il loro sviluppo professionale e la crescita personale rappresentano i pilastri di HEINEKEN Italia e proprio per questo, con l’obiettivo di attrarre e valorizzare i giovani talenti, l’azienda ha intrapreso un percorso strutturato, composto da programmi che si muovono in due direzioni: da un lato verso l’esterno, per attrarre nuovi professionisti all’interno della realtà aziendale, dall’altro verso l’interno, attraverso un programma di formazione e valorizzazione del personale che fa già parte del mondo HEINEKEN.

Il programma Talent Management, che prevede un percorso personalizzato sviluppato sulla base delle caratteristiche individuali di ciascuna persona, nasce infatti proprio con l’obiettivo di valorizzare chi è già parte dell’azienda, perché possa accrescere le proprie competenze e svilupparne sempre di nuove.

HEINEKEN Italia è inoltre sempre alla ricerca di nuovi talenti e per farlo si avvale di approcci innovativi, tra cui il TAP, Talent Acceleration Program, dedicato ai giovani neolaureati al loro primo ingresso nel mondo del lavoro.

Accanto ai numerosi progetti concreti volti a valorizzare le persone, rispettando aspirazioni e motivazioni di ciascuno, HEINEKEN Italia promuove programmi orientati alla promozione della salute e della sicurezza nell’ambiente di lavoro confermano la grande attenzione dell’azienda per la qualità dell’ambiente lavorativo.

Roberto Grasso nuovo amministratore delegato di Kimbo

Cambio al vertice per la Kimbo S.p.A., azienda italiana leader nella produzione di caffè: il Consiglio di Amministrazione ha nominato all’unanimità Roberto Grasso nuovo Amministratore Delegato del Gruppo.

Il nuovo Amministratore Delegato è stato fortemente voluto da tutta la famiglia Rubino che intende in tal modo dare ulteriore forza all’azienda attraverso un manager che ha una consolidata esperienza nel mondo.

Grasso, che ha avuto ampie deleghe nella gestione dell’azienda, potrà contribuire al programma di accelerazione dello sviluppo in Italia e all’estero della Kimbo. Infatti, è soprattutto sui mercati internazionali che il contributo del nuovo A.D. sarà determinante, in ottica di nuove acquisizioni sia nel settore sia attraverso l’intera value chain, offrendo così al Gruppo, già presente in circa 80 Paesi nel mondo, una ulteriore e brillante opportunità di crescita.

Roberto Grasso, che condivide con Kimbo le origini partenopee, vanta una lunga carriera internazionale da top manager in Ferrero, eccellenza italiana nel food a livello mondiale. Durante il suo percorso professionale, Grasso ha ricoperto la carica di CEO in diversi Paesi, fra cui Sud America, Svizzera, Scandinavia, India, Australia e Nuova Zelanda.

“È per me un vero onore accogliere questo nuovo incarico alla guida di un’eccellenza come Kimbo, che ha contribuito a scrivere la storia della torrefazione in Italia ed è ora riconosciuto all’estero come ambasciatore del vero caffè napoletano.” Commenta Roberto Grasso: “La mia sfida sarà quella di continuare a far crescere il marchio senza mai dimenticare i valori che da sempre lo contraddistinguono: la qualità, il rispetto per la tradizione e la capacità di saper innovare e portare la cultura del caffè nel mondo.”

Le 5 E del luxury, così la digitalizzazione ottimizza il processo d’acquisto

Il punto vendita fisica rimane il touch pont fondamentale. Anche (forse soprattutto) in ambito luxury.

Questo l’assunto di Davide Turatti, Direttore Marketing Gruppo Masserdotti e Dominodisplay, in occasione dei Digital Talks organizzati da Federpreziosi Confcommercio a VicenzaOro January 2020.

Curioso, esigente, impaziente: il consumatore di oggi è sempre più connesso e informato, ma cerca ancora una relazione fisica con il brand, l’esperienza nel punto vendita continua ad essere riconosciuta dagli esperti come parte centrale dell’intero processo, anche se inserita in un percorso d’acquisto più articolato e meno prevedibile rispetto al passato, soprattutto nei mercati verticali, come la jewellery. Ispirandosi alle recenti analisi di autorevoli istituti svolte in diversi ambiti merceologici*, oggi la customer journey nel mondo del luxury si può dunque suddividere in 5 step: dall’Entice, ovvero la nascita del desiderio, all’Enter in cui l’utente individua un luogo dove poterlo soddisfare. Ma ormai è abituato all’immediatezza del web (dove abbandona un e-shop in 3 secondi se non si carica velocemente). Quando l’utente entra nello store cerca subito una relazione che si traduce nell’Engage: deve essere coinvolto emotivamente. Un coinvolgimento che va oltre il vero e proprio acquisto (Exit) e prosegue nell’esperienza di utilizzo e nell’interazione con la marca sui social (Extend). “È necessario delineare gli obiettivi e focalizzare le azioni per perseguirli”, spiega Turatti. “Con la digitalizzazione del retail è possibile mettere a punto strategie mirate per ciascuno dei 5 step, attraverso l’implementazione di strumenti digitali specifici capaci di interagire con il consumatore”. A partire dalla vetrina, che comunica anche quando il negozio è chiuso, ma che spesso nel caso delle gioiellerie viene “spogliata” per questioni di sicurezza. Qui, un totem multimediale che trasmette non stop immagini accattivanti può attrarre, stimolando il desiderio. E ancora, monitor che intrattengono il cliente mentre il personale è impegnato a servire, veicolando video impattanti sulla storia della marca, sulla creazione dei prodotti, sulle referenze a catalogo, fino alle tecnologie interattive che, attraverso il barcode, personalizzano l’informazione in base ai singoli bisogni.

*Fonte Deloitte Digital “The restaurant of the future”

Lidl Italia è “Top Employer” per il quarto anno consecutivo

Lidl Italia ha ottenuto per il quarto anno consecutivo la certificazione di “Top Employer”,attribuita dal Top Employers Institute, ente internazionale di certificazione delle eccellenze HR, a seguito di un rigoroso iter di validazione, che ha visto l’inserimento dell’Azienda tra i “Top Employers Italia” e “Top Employers Europe” anche per il 2020.

Anche quest’anno la certificazione si è svolta mediante un’analisi dettagliata che prevede oltre 100 domande in 10 ambiti HR. Lidl Italia ha fornito i dati relativi a 600 best practice attuate nella gestione delle risorse umane. Tutte le informazioni sono state sottoposte ad un’attenta revisione del Top Employers Institute, che ha esaminato accuratamente tutti i passaggi della loro implementazione. Dallo studio sono quindi emerse le virtuose politiche di gestione del personale messe in atto dall’Azienda. Un risultato positivo che ha permesso a Lidl Italia di aggiudicarsi nuovamente l’autorevole riconoscimento sia a livello italiano sia europeo.

“In un contesto sempre più dinamico e in evoluzione come il mondo del lavoro di oggi, la capacità di attrarre e trattenere talenti è un fattore strategico per tutte le aziende. Proprio per questo motivo le realtà più lungimiranti sono perfettamente consapevoli dell’importanza di investire sui propri professionisti e creare un ambiente lavorativo in grado di valorizzarne il percorso e supportarne la crescita. Ecco perché siamo molto orgogliosi di ricevere per il quarto anno consecutivo il premio Top Employer, che testimonia il nostro impegno verso gli oltre 16.500 collaboratori che compongono la nostra grande squadra.” – Ha dichiarato Roberto Eretta, Amministratore Delegato Risorse Umane di Lidl Italia “Questa certificazione testimonia che siamo sulla strada giusta e ci sprona a migliorarci ancora per far sì che lavorare in una realtà importante come quella di Lidl Italia rappresenti un valore aggiunto per tutti.”

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