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Antica Focacceria San Francesco entra nell’orangerie del Mantova Outlet Village

Antica Focacceria San Francesco porta i colori e i sapori della Sicilia nella orangerie che da oggi arricchisce la piazza del centro del Mantova Outlet Village.

Clienti e visitatori del fashion district possono gustare le ricette originali nate nel cuore della Vuccirìa di Palermo all’interno del nuovo “giardino d’inverno” realizzato per la riqualificazione della piazza centrale dell’outlet mantovano.

“Con l’apertura a Mantova Outlet Village Antica Focacceria San Francesco raggiunge simbolicamente i dieci punti vendita sul territorio nazionale. Dopo Milano, Roma, Bergamo, Brescia siamo soddisfatti di portare il nostro marchio anche all’interno del fashion district mantovano” dichiara Claudio Baitelli, AD di FC Retail. “Il progetto della nuova orangerie nella quale siamo inseriti è per noi un valore aggiunto, capace di esaltare l’immagine del nostro punto vendita. Ci auguriamo che il pubblico del centro possa conoscere e apprezzare fin da subito le ricette di Antica Focacceria: un marchio che propone una cucina unica e popolare, ricca dei gusti e dei sapori appartenenti a una lunga tradizione”, conclude Baitelli.

Il punto vendita si colloca nella nuova oasi di relax e si distingue per lo stile essenziale e contemporaneo che conserva richiami evidenti all’architettura liberty del negozio originale di Palermo, aperto fin dal 1834.

Lo spazio può accogliere la clientela in un’ampia e confortevole sala interna, fornita di oltre 80 posti a sedere, e di un déhors con oltre 65 posti.

Marchio unico nel suo genere con oltre 180 anni di esperienza nella ristorazione, l’Antica Focacceria presenta a Mantova Outlet Village la sua offerta culinaria semplice e accessibile, caratterizzata dal meglio della cucina tradizionale siciliana.

I clienti potranno infatti gustare le specialità del “cibo da strada” siciliano, come arancine, panelle e cazzilli, insieme ai piatti storici come la pasta “chi sardi”, la pasta alla norma, gli anelletti al forno, l’involtino di carne gratinato ai pistacchi, la frittura di pesce con bastoncini di zucchine croccanti. Non possono naturalmente mancare i dolci più caratteristici della pasticceria isolana come i celebri cannoli siciliani, le cassatine e le granite.

Dopo le recenti aperture di CityLife Milano e Franciacorta Outlet, il punto vendita di Mantova Outlet conferma la capacità di Antica Focacceria San Francesco di intercettare e soddisfare la clientela che frequenta le più importanti destinazioni dello shopping contemporaneo.

Anche sui regali di Natale incombe l’incubo contraffazioni

Purtroppo neanch a Natale i contraffattori vanno in vacanza. Stando infatti alla nuova ricerca di MarkMonitor pare che consumatore su tre (30%) abbia inavvertitamente acquistato un prodotto falso, e che il 68% di questi prodotti contraffatti siano stati comprati come regali di Natale.

La paura delle frodi online e dei falsi è sempre presente, in particolare durante la stagione festiva. Il 45% dei consumatori infatti teme di acquistare prodotti falsi come regalo di Natale, il 46% è preoccupato di utilizzare la propria carta di credito online e il 53% non acquista tramite i social media.

 

I risultati della ricerca mostrano che, nonostante non tutti gli acquisti di Natale vengano fatti online, i consumatori spendono la maggior parte del loro denaro in rete (sui marketplace 37% e sui siti ufficiali dei brand 17%), mentre il 38% spende la maggior parte del proprio budget di Natale nei negozi fisici.

I consumatori, inoltre, hanno dimostrato un maggior livello di consapevolezza in termini di sicurezza quando effettuano acquisti sui marketplace online (88%), tramite i link nei risultati di ricerca (63%) e sulle app degli smartphone (59%).

Paradossalmente, i consumatori che acquistano inconsapevolmente prodotti contraffatti lo hanno fatto proprio sui marketplace (26%), tramite app su smartphone (17%), dai risultati dei motori di ricerca (13%) e post sponsorizzati sui social media (11%). Ciò si verifica a dispetto del fatto che molti canali, come ad esempio i marketplace, abbiano in atto programmi per mitigare il rischio di vendita di prodotti contraffatti.

“I consumatori stanno diventando più accorti nel loro comportamento d’acquisto online, tuttavia non è ancora abbastanza. Sono tuttora vittime dei contraffattori, vengono ingannati e indotti a comprare prodotti falsi. Sempre più spesso guardano ai brand come guida e protezione, ed è di fondamentale importanza che i brand si assicurino di fare tutto il possibile per proteggere i consumatori, non solo a Natale ma durante tutto l’anno” afferma Chrissie Jamieson, Vice President Marketing di MarkMonitor.

La ricerca mostra inoltre che la maggioranza (88%) dei consumatori che sono stati truffati dai contraffattori crede che i brand dovrebbero fare di più per proteggerli.

“Gli acquirenti stanno spendendo sempre più soldi online, il che aumenta il rischio di frodi o di comprare inavvertitamente un prodotto contraffatto. Questo mette in evidenza la natura onnicomprensiva della protezione del brand attraverso tutti i canali, anche quelli ritenuti più affidabili dai consumatori. In definitiva, non si tratta solo dei brand e di proteggere la propria reputazione e i propri guadagni, né si tratta di evitare che i consumatori abbiano problemi o perdano il proprio denaro. Molti prodotti contraffatti, di elettronica, cosmetica e perfino giocattoli, rappresentano infatti un enorme rischio per la salute fisica e il benessere dei consumatori.

Il report completo è disponibile qui: www.markmonitor.com/shoppertrust

Nota metodologica

L’indagine è stata commissionata da MarkMonitor e condotta dalla società indipendente specializzata in ricerche di mercato Vitreous World. Il campione intervistato è formato da 2.600 adulti provenienti da cinque Paesi, tra cui Regno Unito, Stati Uniti, Francia, Germania e Italia. Le interviste sono state condotte online durante Novembre 2018.

La ricerca ha coinvolto 2600 consumatori tra Regno Unito, Stati Uniti, Germania, Francia e Italia per valutare il comportamento nei confronti dello shopping online, l’acquisto di prodotti contraffatti e il ruolo dei brand.

 

L’automazione in store: responsabili di negozio, retailer e consumatori a confronto

Un tablet potrebbe essere di grande aiuto nelle vendite. Almeno così la pensa il 66% degli assistenti alle vendite. A dirlo è l’11° edizione annuale del “Global Shopper Study”, realizzato da  Zebra Technologies Corporation.

Ma c’è dell’altro: il 55% degli assistenti alle vendite afferma che la propria azienda è a corto di personale nei propri punti vendita e quasi uno su due – 49% – dice di essere troppo sovraccaricato. Gli addetti alle vendite citano stress e frustrazione rispetto all’incapacità sistematica di non assistere in modo appropriato il cliente ed il 42% sente di avere troppo poco tempo a disposizione per aiutare il cliente avendo molti altri compiti da compiere. Un altro 28% sostiene che sia molto difficile acquisire le informazioni corrette per supportare la clientela. La maggior parte dei decision-maker in ambito retail (83%) e dei responsabili di negozio (74%) sono d’accordo sul fatto che i consumatori potrebbero godere di una migliore esperienza di acquisto se gli addetti alle vendite fossero equipaggiati con la necessaria tecnologia.

E sull’altro versante, qual è l’opinione dei consumatori?

Solo il 13% di loro dice di fidarsi ciecamente dei negozianti per quanto riguarda la protezione dei propri dati personali, il livello di fiducia più basso comparato ad altri 10 differenti settori. Il 73% di coloro che hanno risposto preferisce maggior flessibilità nel controllare come le proprie informazioni personali siano utilizzate.

“Il nostro studio rivela che le aspettative dei clienti stanno crescendo,” ha commentato Jeff Schmitz, Senior Vice President e Chief Marketing Officer di Zebra Technologies. “Mentre i retailer stanno affrontando le sfidanti aspettative dei clienti, dovrebbero anche preoccuparsi di fornire una esperienza di acquisto più fidata e personalizzata, che possa dare al cliente ciò che vuole, quando, dove e come lo vuole.”

Lo studio evidenzia anche un tema di aspettative divergenti tra retailer e responsabili di negozio sull’impatto dell’automazione. Quasi l’80% dei retailer ritiene che lo staff responsabile dei punti cassa in negozio stia diventando sempre meno necessario a causa delle nuove tecnologie per il checkout automatico. Mentre tra i responsabili di negozio, quelli che condividono questa opinione scendono al 49%. Inoltre, più della metà dei retailer – 52 % – stanno già convergendo sullo spazio point-of-sale (POS) per i check-out automatici ed il 62% lo stanno trasformando per consentire una rapida evasione degli ordini eseguiti online.

Più della metà dei consumatori intervistati (51%) sostiene di essere connesso in modo più efficiente rispetto agli addetti alle vendite. I retailer stanno investendo in tecnologia che possa concedere loro un vantaggio competitivo sufficiente per colmare questo gap. Circa il 60% dei retailer sta pianificando una crescita della spesa di oltre il 6% per computer palmari, e più di un retailer su cinque (21%) ha in progetto di destinare il 10% di tale spesa in tablet robusti nei prossimi tre anni.

 

Panoramica internazionale

 Asia-Pacifico

  • Il 62% dei responsabili di negozio considera il proprio datore di lavoro in modo più positivo se dotato di un dispositivo mobile per le attività lavorative.
  • Quasi un responsabile di negozio su due (circa il 49%) sostiene che un dispositivo per il point-of-sale mobile (mPOS) consenta loro di svolgere un lavoro migliore.

Europa e Medio Oriente

  • Il 74% dei decision-maker nel retail afferma che la crescita dell’e-commerce stia generando maggiore interesse in soluzioni che aiutino a soddisfare le crescenti aspettative del cliente e una focalizzazione negli investimenti in soluzioni logistiche più avanzate.
  • Più dei tre quarti (76%) dei retailer si dice d’accordo sul fatto che la gestione dei resi degli ordini online sia una sfida molto impegnativa.

America Latina

  • Sia i consumatori (59%) sia i responsabili di negozio (67%) credono che i primi abbiano un accesso alle informazioni migliore dei secondi.
  • Il 99% degli IT decision-maker in ambito retail si dicono convinti dell’urgenza di adottare migliori soluzioni per la gestione degli inventari che possano assicurare più accuratezza.

Nord America

  • L’11% dei consumatori si fida ciecamente dei retailer per quanto riguarda la protezione dei propri dati personali, il dato più basso se comparato agli altri comparti inclusi in tale analisi, comprese la sanità, le istituzioni finanziarie e le aziende tecnologiche.
  • Quasi 7 su 10 responsabili di negozio (68%) ha dichiarato che delle etichette elettroniche per gli scaffali avrebbero un impatto positivo sulla customer experience ed il 54% dei clienti intervistati si dice più propenso a leggerle.

 

Nota metodologica

L’11° edizione annuale del “Global Shopper Study” di Zebra ha coinvolto approssimativamente 4,725 consumatori, 1,225 responsabili di negozio e 430 decision-maker. Lo studio è stato condotto in Nord America, America Latina, Asia-Pacifico, Europa e Medio Oriente ed è stato effettuato da Qualtrics nei mesi di Ottobre e Novembre 2018.

Cuki a fianco di Banco Alimentare con l’iniziativa “Solida lei, solidale tu”

Il Natale è alle porte e, come di consueto, il consumo di alimenti e bevande aumenterà notevolmente (stimato un + 3%) per imbandire le nostre tavole per il classico pranzo e cenone di Natale. Ma c’è anche un altro lato della medaglio: lo spreco di cibo.

Consapevole di questo “rischio”, Cuki vuole portare all’attenzione dei consumatori il delicato argomento degli sprechi, dando la possibilità di donare a Banco Alimentare, attraverso l’iniziativa «Solida lei, Solidale tu», una vaschetta per ogni confezione di vaschette acquistata. Tale vaschetta sarà infatti usata da Banco Alimentare per l’attività di recupero del cibo svolta durante tutto l’anno sul territorio nazionale, raccogliendo le eccedenze dalle mense aziendali e dai luoghi di ristorazione collettiva per redistribuirlo alle strutture caritative.

Un semplice gesto diventa così un grande contributo: con «Solida lei, Solidale tu» chi deciderà di scegliere una delle confezioni che riportano la dicitura «Solida lei, Solidale tu», potrà quindi contribuire efficacemente alla redistribuzione della « ricchezza alimentare », impegno che Cuki e Banco Alimentare portano avanti dal 2011 con il progetto Cuki Save the Food.

Nato nel 2011, in collaborazione con la Fondazione Banco Alimentare, la Onlus che ogni giorno dal 1989 recupera le eccedenze della produzione agroalimentare e le redistribuisce a circa 8.000 strutture caritative, Cuki Save the Food, sostiene il lavoro della Fondazione fornendo centinaia di migliaia di vaschette in alluminio e di casse termiche per conservare, trasportare e redistribuire il cibo. Dal 2011 ad oggi sono quasi 9.000.000 le porzioni di cibo pronto recuperate.

«In linea con i nostri principi e il progetto di Responsabilità Sociale questa iniziativa ci vede ancora una volta al fianco del Banco Alimentare, ha spiegato Carlo Bertolino, Direttore Marketing Cuki. Grazie alla Social Special Edition « Solida lei, solidale tu », doniamo alla Fondazione 260.000 vaschette in alluminio, strumento fondamentale per l’azione di recupero e ridistribuzione del cibo non consumato. Con le vaschette che partecipano alla promozione « Solida Lei, solidale tu », il consumatore potrà aiutare, con la sua scelta, Banco Alimentare e contribuire alla riduzione dello spreco alimentare, che nel nostro Paese è ancora molto alto. Ammonta, infatti a 76 kg la quantità di cibo annualmente sprecato in media da ogni italiano, con un valore economico che in Italia supera i 12 miliardi di euro*».

« Cuki è ogni giorno sempre di più un partner strategico per Banco Alimentare perché, grazie anche a questo prezioso contributo, siamo riusciti in questi anni ad aumentare di circa il 20% i volumi del cibo che facciamo arrivare sulle tavole di chi ha bisogno, 1 milione e 500 mila persone in tutta Italia – dichiara Andrea Giussani – Presidente della Fondazione Banco Alimentare Onlus. I contenitori Cuki sono infatti perfetti per recuperare alimenti freschi e cucinati, che hanno bisogno di essere recuperati, conservati e trasportati in maniera corretta, secondo i disciplinari di igiene e sicurezza che Banco Alimentare ha adottato»

 

Fonte “Surplus Food Management. Against Food Waste. Il recupero delle eccedenze alimentari. Dalle parole ai fatti.” Paola Garrone, Marco Melacini, Alessandro Perego

 

Mantova Outlet Village inaugura la sua Orangerie in ferro battuto

Ancora novità al Mantova Outlet Village. Da oggi infatti i suoi clienti potranno concedersi un po’ di relax in una vera e propria Orangerie (realizzata da Officina dei Giardini), costruita in vetro e ferro battuto, che ospita due innovative attività food, una dedicata ad Aromatica Café con la sua offerta di prodotti dolci e salati per i diversi momenti di consumo, dalla colazione all’aperitivo, e una dedicata all’Antica Focacceria San Francesco, marchio di ristorazione che dal 1834 propone i piatti e i sapori tipici della tradizione Siciliana.

“Grazie a questo bellissimo progetto dell’Orangerie è stata ultimata anche la Piazza centrale nello spirito lifestyle ricercato fin dall’inizio della riqualificazione del Village con la realizzazione delle due fontane a spirale, collocate in un ampio prato, caratterizzate da giochi d’acqua ad altezze diverse ed illuminate”, ha dichiarato Federica Sala, Direttrice del Village.

“Abbiamo deciso di aprire Aromatica Cafè e Antica Focacceria San Francesco al Mantova Outlet Village perché crediamo siano in linea con la tipologia di clientela, variegata e numericamente importante, che arriva sia dall’Italia sia dall’estero, e che si aspetta sempre più di trovare in contesti fashion un’offerta food qualitativa e con prodotti tipici del territorio. La nostra proposta sarà in grado di soddisfare diverse categorie di visitatori, in diversi momenti della giornata, con un’offerta come sempre incentrata sulle materie prime, ma anche sul look&feel degli ambienti e su un servizio attento e cordiale, caratteristiche imprescindibili dei nostri format”, ha aggiunto Emilio Fiorani, Retail Food Service Executive Director di CIRFOOD.

“Con l’apertura a Mantova Outlet Village Antica Focacceria San Francesco raggiunge simbolicamente i dieci punti vendita sul territorio nazionale. Dopo Milano, Roma, Bergamo, Brescia siamo soddisfatti di portare il nostro marchio anche all’interno del fashion district mantovano” dichiara Claudio Baitelli, AD di FC Retail. “Il progetto della nuova orangerie nella quale siamo inseriti è per noi un valore aggiunto, capace di esaltare l’immagine del nostro punto vendita. Ci auguriamo che il pubblico del centro possa conoscere e apprezzare fin da subito le ricette di Antica Focacceria: un marchio che propone una cucina unica e popolare, ricca dei gusti e dei sapori appartenenti a una lunga tradizione”, conclude Baitelli.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Cirio propone le Salse Pronte da Pelato di Puglia

È un omaggio alle eccellenze regionali italiane la novità che Cirio propone con le Salse Pronte da Pelato di Puglia, un’esclusiva gamma dedicata al pomodoro della linea “Le Selezioni” che valorizza la qualità e l’origine della materia prima.

Le nuove Salse Pronte da Pelato di Puglia sono realizzate esclusivamente con i migliori pomodori pelati ‘lunghi’ 100% pugliesi, raccolti da Cirio al giusto grado di maturazione e subito lavorati in poche ore per garantirne il sapore fresco e la genuinità. Inoltre, tutti i pomodori derivano da produzioni integrate certificate e da coltivazioni eco-compatibili che salvaguardano l’ambiente.

Tre ricette originali

La nuova gamma si compone di tre ricette Vegan OK, semplici e ricche di gusto, ma al tempo stesso innovative e stuzzicanti, aromatizzate con ingredienti in linea con i trend del momento:

  • Classica, una passata corposa, appena condita e più “pomodorosa”, insaporita con origano e olio extravergine di oliva;
  • Goji e Menta, una proposta originale e accattivante, ideale per ogni piatto di pasta grazie all’equilibrio perfetto generato dalla freschezza della menta e dalla delicatezza delle bacche di Goji;
  • Maggiorana e Pepe Rosa, un mix di erbe aromatiche ricche e profumate, che regalano alla passata un tocco particolarmente fresco, dolce e speziato.

 

Le Salse Pronte da Pelato di Puglia sono ideali come rapido condimento per la pasta o per essere rielaborate in ricette creative e si differenziano a scaffale a partire dal packaging premium. Si rivolgono ai consumatori che ricercano l’autenticità della materia prima, la genuinità e la comodità di una salsa gustosa pronta all’uso, arricchita con ingredienti particolari e che solleticano il palato e la curiosità.

La linea “Le Selezioni Cirio” punta ad innalzare il valore qualitativo dell’offerta a scaffale, cogliendone le opportunità di crescita e rispondendo all’esigenza crescente di un consumatore sempre più attento alla qualità e all’origine del pomodoro. Negli ultimi anni, infatti, all’interno del mercato dei sughi rossi, si è aperto un nuovo segmento a cavallo tra le conserve di pomodoro e i condimenti pronti, quello delle salse pronte, a conferma della ricerca da parte del consumatore di semplicità, autenticità delle materie prime e alto contenuto di servizio.

Le Salse Pronte Cirio da Pelato di Puglia sono proposte in bottiglia di vetro singola da 350 g. e al prezzo al pubblico consigliato di 1,59 euro per ogni referenza.

Le Salse Pronte Cirio da Pelato di Puglia sono disponibili nei punti vendita della Distribuzione Moderna e della Distribuzione Organizzata.

Bicocca Village: crescita a doppia cifra grazie a un lavoro di squadra

Benché il contesto economico che caratterizza il settore dei centri commerciali registri in Italia fatturati ed affluenze in diminuzione, qualche interessante eccezione c’è. Come quella rappresentata dal  Bicocca Village. Inaugurato nel 2005 (39.862 mq di GLA), con un format all’avanguardia, dal 2015  il Centro ha registrato incrementi di fatturato  a doppia cifra: a settembre 2018 rispetto al medesimo periodo del 2017 la crescita era pari al 15% circa. Anche l’affluenza è costantemente aumentata negli anni: nel 2017 l’incremento è stato superiore del 15% rispetto al 2016, mentre nel 2018 l’incremento rispetto al 2017 dovrebbe attestarsi intorno al 2.7%.

Il successo di Bicocca Village è il risultato di un lavoro di squadra che ha visto il coinvolgimento di numerosi professionisti e manager nel percorso di riposizionamento di Bicocca Village.

Tra questi:

– DEA Real Estate Advisor dapprima coinvolta come consulente strategico della Proprietà ed a supporto dell’Asset Manager, passando poi nel novembre 2017 a svolgere direttamente l’attività di Asset Management.

– Cushman & Wakefield, società di gestione del Centro dal 2015 ed attiva anche nella commercializzazione degli spazi del Centro stesso.

In particolare il processo di valorizzazione si è realizzato su più livelli come:

  • restyling e ottimizzazione del layout
  • aggiornamento dell’offerta
  • miglioramento dell’accessibilità (supporto allo sviluppo del Parco della Torre)
  • upgrading tecnologico
  • marketing
  • piena integrazione e relazioni con il territorio

Dal 2015 è stato registrato un incremento dell’occupancy che partendo dal 80% si attesta adesso al 93% della GLA globale.

Food ed entertainment costituiscono i due assi fondamentali alla base del successo di Bicocca Village attraverso 60 esercizi commerciali di cui 23 attività di ristorazione e diversi servizi. 

Altrettanto determinante è il contesto in cui il Centro è inserito: Il tessuto urbano del quartiere Bicocca, in continua crescita ed evoluzione, con un’offerta diversificata di servizi al cittadino: l’Università, che rappresenta una delle realtà accademiche all’avanguardia sull’intero territorio nazionale; diverse aziende del settore terziario, finanziario e industriale che hanno deciso di trasferire in quest’area il loro headquarter; numerosi sviluppi immobiliari di carattere residenziale in atto e appena completati.

 

Cittadini di tutta Italia uniti nel nome della bellezza. Il sondaggio di Toluna

Bello e buono come nell’antica Grecia?

Buono non è dato saperlo, ma bello sì. All’unanimità. La bellezza e tutte le pratiche per esaltarla, sembrano infatti divenute dei must per tutti gli italiani. Non a caso 7 italiani su 10 amano prendersi cura di se stessi usando i prodotti del settore giornalmente, percentuale che supera l’80% se si tratta dei Baby Boomers (+55 anni). È quanto emerge da un recente sondaggio di Toluna, società leader nel digital market research e nel fornire in tempo reale insights sui consumatori, per indagare i comportamenti di acquisto e le preferenze delle diverse Generazioni nel mondo beauty.

I target

Il sondaggio rivela innanzitutto differenti tipologie di consumatori con una generazione più pratica e ponderata rispetto alle altre. Oltre il 60% della Generazione Z (16-23 anni) dichiara infatti di raccogliere più informazioni e valutare i pro e i contro prima di procedere all’acquisto finale (Early Majority) mentre quasi 1 italiano su 3 di età compresa tra i 24 e i 54 anni (Generazioni Y e X) afferma di essere il primo tra amici e parenti a comprare un prodotto appena viene introdotto nel mercato (Innovator).

I canali di informazione

Tra i canali d’informazione primeggiano i siti dei brand per ben tre Generazioni: Z (34%), Y (32%) e X (33%). Ma non mancano gli influencer fondamentali per il 32% della Generazione Z e le riviste femminili considerate ancora il consulente principale in materia beauty per il 29% dei Baby Boomers.

Ma non solo. L’informazione si ricerca in prima persona anche in negozio, considerato ancora lo spazio di acquisto privilegiato dal 70% degli intervistati. A dimostrazione di quanto sia estremamente rilevante toccare con mano il prodotto, provarlo e ricevere una consulenza personalizzata prima di mettere mano al portafoglio. Gli acquisti online, che si tratti dell’e-commerce del brand o di marketplace come Amazon, vengono invece preferiti solo dal 10% dei rispondenti.

A prescindere dai canali di acquisto, l’economia del settore non conosce crisi. L’80% degli intervistati dichiara infatti di aver acquistato almeno un prodotto beauty nell’ultimo mese. Tra le categorie sul podio si trovano la cosmetica (make-up, smalti etc…) scelta dal 51% della Generazione Z, profumi e fragranze comprati dal 48% dei Baby Boomers e i prodotti per la pelle preferiti dal 27% della Generazione X.

La realtà aumentata

Un’ulteriore evidenza emersa dal sondaggio è l’apertura più che positiva all’introduzione di soluzioni sviluppate con la realtà aumentata. Il 70% dei consumatori intervistati, che hanno dichiarato di aver utilizzato la tecnologia AR per testare i prodotti di bellezza, afferma che l’esperienza virtuale l’ha poi portato a concludere l’acquisto, mentre sul panel complessivo sempre 7 italiani su 10 confermano che potrebbe essere davvero un valido alleato nella scelta del prodotto finale. Un entusiasmo che si riflette soprattutto tra i giovanissimi (Generazione Z): il 48% del target risponde infatti che l’AR sarebbe molto utile nel prendere decisioni di acquisto, dato che rimarca il loro essere nativi digitali.

Nell’industria del beauty, il settore più all’avanguardia è sicuramente quello della cosmetica intesa come prodotti per il make-up. Oltre il 60% degli intervistati di età compresa tra i 16 e i 38 anni afferma di aver provato l’AR su articoli per il trucco, ma molti italiani si aspettano, anzi desiderano, prossime contaminazioni anche su altri prodotti. Un Baby Boomers su 3 afferma che vorrebbe testare con la realtà aumentata un prodotto per la cura della pelle, mentre il 30% della generazione Y la vorrebbe per i prodotti dedicati ai capelli.

Sostenibilità e personalizzazione

Investigando invece gli aspetti più apprezzati nell’offerta beauty, risultano evidenti due tendenze: eco-sostenibilità e personalizzazione. Nel primo caso gli italiani valutano positivamente l’approccio green del brand declinato sia nel packaging che nell’utilizzo di ingredienti naturali. 7 intervistati su 10 cercano di acquistare da brand che offrono confezioni riciclabili ed eco-friendly, con una percentuale che raggiunge l’80% nei giovanissimi e nei Baby Boomers. Alla domanda invece “utilizzi prodotti che offrono ingredienti completamente naturali?” risponde sempre positivamente la Generazione Z (82%) e in generale 8 italiani su 10 affermano che probabilmente se potessero scegliere, sceglierebbero un prodotto naturale.

Anche la personalizzazione è un elemento molto ricercato dai consumatori. Il 69% degli intervistati dichiara di aver acquistato o essere in procinto di farlo da un brand che offre soluzioni personalizzabili con una preferenza per gli articoli dedicati alla cura della pelle (42%) seguita dalla cosmetica (27%) e dai prodotti per i capelli (24%). Inoltre il 40% dei Baby Boomers esprime anche un interessamento in tal senso per profumi e fragranze.

Friggitrici, estrattori e integratori: ecco i regali più gettonati secondo qualscegliere.it

Friggitrici ad aria ed estrattori di succo: sono queste le due grandi new entry tra le passioni delle donne italiane. Almeno, quando parliamo di regali di Natale. Ce lo racconta Qualescegliere.it il sito web punto di riferimento per tutti coloro che non sanno quale prodotto scegliere.

La ricerca ha mostrato che nella scelta dei regali i settori più apprezzati sono la cucina, il benessere e la casa. I primi posti in classifica sono appunto occupati dalle friggitrici ad aria, che consentono di friggere in modo sano senza rinunciare al gusto e dagli estrattori di succo, che rispetto allo scorso anno hanno visto una crescita rispettivamente del 51% e del 37%. A seguire la classifica anche gli integratori alimentari. Da questi dati emerge un’attenzione sempre crescente verso scelte “healthy”, un atteggiamento che sta diventando sempre più di tendenza sia tra i millennials che tra gli over 65.

Se le donne amano tutto ciò che afferisce al food e alla sua preparazione, gli uomini prediligono nettamente i tools utili alla cura della casa. Un esempio? La scopa elettrica senza fili che conquista il podio come prodotto più gettonato dagli uomini italiani. Un altro ambito che ha suscitato interesse è il mondo del benessere, con l’epilatore a luce pulsata, il massaggiatore cervicale e il misuratore di pressione preferito soprattutto dagli over 65.

Come da previsione i giovanissimi (18-24) invece si lasciano conquistare da acquisti “tech”, con una grande preferenza di cuffie bluetooth e tablet.

Qual è il budget a disposizione? Secondo la ricerca di Qualescegliere.it gli Italiani spenderanno in media 87 euro dedicandosi ai regali di Natale durante le ore serali, tra le 18 e le 23.

Quali sono le differenze tra nord e sud? Milano, Torino, Firenze e Roma le città più healthy che scelgono le friggitrici ad aria e gli estrattori di succo. Al sud (Napoli, Palermo e Bari) trionfano il tech con una grande maggioranza di tablet e la cura della casa con la scopa elettrica senza fili.

Caselle Open Mall, un progetto inclusivo con un suo inedito percorso olfattivo

Si svilupperà su oltre 114.000 mq di GLA,  al suo interno sono previsti lo shopping tradizionale, con oltre 220 negozi; 9.200 mq dedicati al food & beverage; 18.700 mq dedicati al leisure e 8.000 posti auto. E c’è di più: ospiterà, infatti, anche un Family Edutainment Centre, il primo in Europa, che opererà con il prestigioso brand National Geographic al fine di proporre attività a tema ispirate alla natura e al mondo scientifico. La location? Vicino all’Aeroporto “Sandro Pertini” di Caselle Torinese.

Per chi avsse ancora dei dubbi ecco un aiutino: stiamo parlando di COM, il Caselle Open Mall, il nuovo centro commerciale (posseduto al 100% da Aedes SIIQ ), che per dare una risposta razionale ai cambiamenti in atto nelle dinamiche di consumo, sarà composto da isolati indipendenti, affacciati su vie pedonali e disposti attorno a un nucleo centrale ispirato alle grandi gallerie commerciali urbane delle città europee.

E proprio in nome di queste sue peculiarità se ne è voluto curare anche un inedito percorso esperienziale che ha previsto il coinvolgimento di Antonella Bondi, designer olfattiva tra le più note del settore.

Un blend personalizzato

La maestra nell’arte della creazione di fragranze e oli essenziali ha realizzato la brand identity olfattiva di Caselle Open Mall “COM ESSENCE”, un blend frutto delle singole note scelte per descrivere i principali valori che caratterizzano il nuovo mall: SHOPPING, FOOD, GREEN, EDUTAINMENT. Quattro dimensioni che l’utente può vivere singolarmente e nella loro totalità, come luoghi di aggregazione in cui trascorrere il tempo piacevolmente, anche senza l’obiettivo di un acquisto predefinito.
COM Essence è una profumazione depositata, risultato dell’armonico assemblaggio delle 4 fragranze ottenute dalla distillazione a vapore: un processo che preserva la naturalità del prodotto finale e mantiene intatte e riconoscibili le note della materia prima di partenza.
• Per l’area Shopping è stata individuata la fragranza arancio dolce: energetica, positiva, adrenalinica
• L’area Food è caratterizzata dalla nota invitante e dolce della salvia scalea
• Per il mood Green la nota olfattiva prescelta è quella dell’abete bianco che ispira, pulizia, freschezza, stabilità
• Lo spazio Edutainment è definito dalla nota olfattiva energizzante, elegante e discreta del bergamotto.

 

 

 

 

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