Sushi Daily, brand sinonimo di eccellenza e qualità del Gruppo KellyDeli, ha scelto di celebrare il Natale con il concorso “All You Can Watch” che regala agli amanti del sushi un anno di film, serie TV e programmi di intrattenimento su Netflix.
Sushi & Netflix: la combinazione perfetta per le festività
Dal 3 dicembre 2018 al 6 gennaio 2019, acquistando almeno 10€ di prodotti Sushi Daily presso i loro punti vendita, si potrà partecipare al concorso instant win che mette in palio 1 abbonamento annuale a Netflix al giorno (150 € in gift card Netflix con tagli da 50 € e/o 25 €).
Per partecipare è necessario conservare la prova di acquisto, con data di emissione dal 3/12/2018 al 6/1/2019, collegarsi al sito www.concorsosushidaily.it, registrarsi e inserire i dati del proprio scontrino per sapere subito se si ha vinto. Il concorso è aperto a tutti gli utenti web maggiorenni che, dopo essersi registrati, vi potranno partecipare più volte, purché sempre con scontrini diversi.
I fortunati vincitori riceveranno l’abbonamento direttamente a domicilio, mentre coloro che nella fase instant win hanno tentato la sorte senza fortuna avranno una seconda chance: conservando lo scontrino originale, infatti, potranno partecipare all’estrazione finale dei premi non ancora assegnati.
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“All You Can Watch”: al via il concorso natalizio Sushi Daily
Sisa: piena soddisfazione per la nascita del Gruppo Levante
Elpidio Politico, Ad di Distribuzione Sisa Centro Sud e Giuseppe Sammaritano, Ad di Sisa Sicilia esprimono soddisfazione per la nascita della centrale del Gruppo Levante: una forte Centrale, che unisce la DO, è il mi-glior modo per affrontare il mercato.
“Il Gruppo Levante è una grande opportunità per la DO italiana – spiega Elpidio Politico, Ad di Distribuzione Sisa Centro Sud e Consigliere D.iT con delega allo sviluppo del marchio SISA – e Sisa trova in questa organizzazione l’ambiente ideale per sviluppare i propri progetti”.
“Siamo in un processo di evoluzione davvero entusiasmante ma al medesimo tempo estremamente complicato – precisa Politico –. Creare una grande azienda dal nulla ed alimentarla in termini finanziari, senza l’iniziale appoggio del mondo del credito (come capita a tutte le start up, ndr), è una impresa da colossi in-ternazionali o da incoscienti innamorati: noi apparteniamo a questo secondo gruppo di persone, perchè siamo animati dall’amore per questo mestiere e per questa insegna e siamo consapevoli dei grandi sacri-fici soprattutto finanziari che si andava ad affrontare”.
Distribuzione Sisa Centro Sud sta vivendo una fase propulsiva, è nata a metà anno 2016 e solo dallo scorso anno è organizzata e presente sul mercato. La diffidenza dell’industria verso il Marchio per eventi passati dell’insegna non ha fermato la nuova società ed i nuovi amministratori che, caricandosi la responsabilità sulle spalle, hanno alimentato con le loro energie un sistema economico portandolo, in un anno e mezzo, alla quota di 80 supermercati nella sola Regione Campania, e con una mole di richieste di affiliazione sul tavolo dell’ufficio sviluppo davvero sorprendente.
“Ogni sei mesi organizziamo i budget per supportare un determinato tasso di crescita che mettiamo in previsione, e puntualmente questo budget viene disatteso perché le adesioni al progetto Distribuzione Sisa sono molto superiori al previsto. Ogni affiliato in più è una gioia perché è una famiglia che si allarga, ma ogni eccedenza dai fidi va anticipata in termini finanziari. Oramai ci siamo abituati, vediamo la soddisfa-zione dei nuovi soci, vediamo la risposta dei clienti, vediamo il favore con cui l’industria ogni giorno ci con-ferma la nuova fiducia, raccogliamo il coraggio ed andiamo avanti”.
“Il Gruppo Levante – spiega Politico – è prima di tutto una esigenza della modernità: di fronte alla avanzata del Discount dobbiamo unire le forze, ed una DO unita è una garanzia in un Paese così diverso da Regione a Regione come il nostro. Inoltre è un modo per dare più sicurezza alla nostra organizzazione ed ai nostri affiliati: siamo dentro una organizzazione che ci rappresenta pienamente e che è in grado di relazionarsi con i part-ners dell’industria nel modo più strutturato possibile.”
Alla soddisfazione di Elpidio Politico si unisce quella di Giuseppe Sammaritano, patron del nuovo Sisa Sicilia e Consigliere nazionale D.IT. “L’unione fa la forza, non è più possibile pensare che ci sia spazio per tante centrali di acquisto in Italia, il mercato è radicalmente cambiato. Oggi sono rimaste poche aziende nel mondo Retail e se quelle che rappresentano la spina dorsale della storica DO non si uniscono, non si po-trà mai costruire progetti seri ed essere competitivi sul mercato del domani. Il Gruppo Levante unisce molti seri imprenditori della storica DO italiana, grandi professionisti con ottimi manager. I marchi che compon-gono il Gruppo sono la storia del nostro Paese, Sisa è una sicurezza per quel consumatore che sotto casa ha sempre trovato le risposte alle sue esigenze. La crescita del Discount, evidente ed importante, ha in sé degli elementi davvero eccezionali ma è il modello di business che non sarà mai in grado di ascoltare il con-sumatore come invece possiamo farlo noi. Questo è il ruolo di Sisa, è il nostro ruolo, così come lo è di Sigma e di Crai. Ci accomunano dei valori storici ed una relazione con il consumatore fatta di elementi condivisibili: il Gruppo Levante è il futuro della storia della distribuzione italiana”.
La birra crea valore per l’Italia. I dati dell’Osservatorio Birra Moretti
In due anni, dal 2015 al 2017, il contributo della filiera della birra italiana alla crescita della ricchezza e al benessere del nostro Paese – il cosiddetto valore condiviso – è cresciuto di 1 miliardo di euro (+12,9%), passando da 7.834 miliardi a 8.863 miliardi di euro, equivalente allo 0,51% del PIL italiano.
Se la birra è un fenomeno ormai nazionale, la ricerca mostra che il “motore” della sua produzione è in Lombardia, regione che da sola è in grado di assicurare il 25,5% (pari a 2.269 milioni di euro) del totale del valore condiviso della birra in Italia.
I dati sono stati diffusi dall’Osservatorio Birra con la presentazione del 2° Rapporto “La creazione di valore condiviso del settore della birra in Italia” realizzato da Althesys per conto della Fondazione Birra Moretti, Fondazione di partecipazione costituita nel 2015 da HEINEKEN Italia e Partesa al fine di contribuire alla crescita della cultura della birra in Italia.
Per calcolare il valore condiviso, lo studio ha analizzato tutte le fasi della filiera della birra (approvvigionamento materie prime, produzione, logistica, distribuzione e vendita), considerando gli effetti diretti (valore aggiunto, contribuzione fiscale, occupazione, ecc) delle attività dell’industria birraria italiana, quelli indiretti e indotti, le ricadute degli investimenti pubblici.
LOMBARDIA, MOTORE DELLA PRODUZIONE DI BIRRA IN ITALIA
Quasi tutti gli indicatori (produzione, valore condiviso, occupazione, salari, contribuzione fiscale, etc) incoronano la Lombardia cuore pulsante di questo comparto. In questo contesto, la Lombardia acquista una speciale rilevanza perché da sola rappresenta circa un quarto della birra in Italia in termini di valore condiviso, di occupati e contribuzione fiscale). I 2.269 milioni di euro di valore condiviso generato dalla birra in Lombardia rappresentano lo 0,62% del PIL regionale e il 25,5% del totale del valore condiviso della birra in Italia.
Questa regione può contare infatti sulla presenza di importanti aziende internazionali e sul maggior numero di birrifici artigianali del paese (137[1], rispetto agli 80 del Piemonte e, ai 74 del Veneto e ai 63 della Toscana), che nel 2017 hanno prodotto complessivamente quasi 4 milioni di ettolitri di birra.
Analizzando gli oltre 2,2 miliardi di euro di valore condiviso della filiera lombarda della birra, 267,3 milioni fanno capo a ricadute dirette, 131,1 milioni di euro a ricadute indirette e 682,6 milioni a ricadute indotte.
La filiera della birra garantisce oltre 1 miliardo (1.062 milioni di euro) di contribuzione fiscale, pari al 5% del gettito tributario regionale.
In Lombardia la birra porta circa 662 milioni di euro di salari a beneficio di quasi 25 mila (24.463) dipendenti lungo tutta la filiera. Oltre 23 posti di lavoro complessivi per ogni addetto alla produzione birraria. Con questi numeri la Lombardia occupa il 26,6% del totale addetti nazionali (92.066).
PRATOLONGO: LA BIRRA CREA VALORE PER L’ITALIA
Secondo Alfredo Pratolongo, Presidente di Fondazione Birra Moretti, “Da anni registriamo l’entusiasmo degli italiani verso il mondo della birra, i suoi stili, le nuove specialità, i suoi abbinamenti. Questo Rapporto aggiunge che quando cresce la conoscenza e della birra cresce anche il mercato e il valore condiviso generato in tutto il mondo “dietro” il bicchiere di birra. Siamo di fronte a una crescita ormai strutturale per un settore sempre più rilevante per la ricchezza del Paese. Se in Italia scomparisse, per un anno, tutto ciò che contribuisce alla produzione, distribuzione e consumo di birra, si creerebbe un “vuoto” in termini di ricchezza generata, per gli agricoltori che coltivano l’orzo, per chi produce il pack e le bottiglie, per chi lavora negli impianti produttivi, per chi la trasporta, immagazzina e vende, dai bar, ai ristoranti ai supermercati. La birra crea valore perché crea figure professionali specializzate, perché genera valore per l’impresa familiare, è un prodotto legato alle marche che si caricano di reputazione e immagine, perché gli investimenti garantiscono qualità del prodotto nel tempo, perché si produce con passione ma anche con ricerca, innovazione e investimenti”.
QUANTO VALE LA BIRRA IN ITALIA
Nel paragone con altri comparti del Made in Italy, la ricchezza generata dalla birra è di poco superiore al fatturato dei salumi (8 miliardi di euro), equivalenti a quello del sistema moda maschile italiano (9,3 miliardi di euro) e di poco inferiori al business della cosmetica in Italia (circa 10 miliardi di euro).
Raffrontato al settore delle bevande in generale (dati Istat), il valore condiviso della birra rappresenta circa la metà (47%) del valore della produzione di bevande nazionale (che ammonta a 18,9 miliardi), è pressoché pari alla produzione vinicola (stimata in 9,5 miliardi nel 2017) e rappresenta il 186% del valore produttivo di soft drink e acque minerali (stimato in 4,8 miliardi).
4,2 MILIARDI DI EURO DI CONTRIBUTO FISCALE
Nel confronto con la prima edizione del rapporto, scopriamo che negli ultimi 2 anni la contribuzione fiscale della filiera della birra in Italia è aumentata ad un ritmo ancora più alto del marcato: +17,7%, passando da 3,6 a 4,2 miliardi di euro (+17,7%).
La filiera della birra è dunque come una grande azienda che distribuisce salari lordi di quasi 2,5 miliardi di euro (2.471 milioni di euro) e paga allo Stato contributi fiscali pari a 4,2 miliardi di euro. Quasi l’1% (0,92%) delle entrate fiscali complessive del nostro Paese.
NUOVI POSTI DI LAVORO COLLEGATI ALLA BIRRA
Dal 2015 al 2017 la filiera della birra è stata in grado di offrire ben 6000 posti di lavoro in più (il numero di dipendenti nel 2015 era infatti di 87.668). in particolare nel 2017 per ogni addetto alla produzione della birra, il settore è riuscito ad assicurare ben 22 occupati complessivi a livello di filiera. In termini di occupazione la birra assicura lavoro a 92.066 dipendenti distribuiti proporzionalmente lungo l’intera filiera.
BIRRA ANTICRISI NELL’HORECA
La birra, dunque, non fa bene e non porta ricchezza solo a chi la produce. Anzi, di questa crescita nel 2017 hanno beneficiato soprattutto le fasi a valle e a monte della filiera.
Il valore condiviso relativo alle forniture di materie prime è salito dai 273,3 milioni del 2015, ai 391,3 milioni di euro (+45%). Numeri importanti anche per la fase di distribuzione e vendita, che passa da 6.041 a 6.856 milioni di euro (+13,5%).
In questo contesto va sottolineata la performance dell’Horeca che cresce da 4.859 a 5.661 milioni di euro. Il mondo che ruota attorno ai consumi fuori casa di birra è arrivato a rappresentare il 64% (2 anni fa era il 58,5%) del totale del valore condiviso della filiera birra. I valori dell’off-trade, relativi ai consumi casalinghi, si mantengono stabili (1.907,7 milioni nel 2015 e 1.194,5 milioni nel 2017).
[1] Di cui 105 microbirrifici e 32 brewpub. Fonte: Annual Report 2017 AssoBirra da Unioncamere – Infocamere
Italia Alimentari rileva la Salumi Montagna srl e “conquista” i salumi calabresi
Italia Alimentari, società del gruppo Cremonini specializzata nella produzione e distribuzione di salumi e snack, principalmente a marchio Ibis, ha rilevato le attività della Salumi Montagna Srl di Mandatoriccio (Cs) entrando così nell’interessante comparto dei salumi calabresi.
L’operazione si è realizzata con l’affitto del ramo d’azienda comprendente lo stabilimento in provincia di Cosenza, sulle rive del Mar Ionio e con alle spalle i monti della Sila, in un microclima ideale per la produzione e stagionatura dei salumi calabresi.
“Questa acquisizione – spiega Mauro Fara, Amministratore Delegato di Italia Alimentari – ci permetterà di ampliare notevolmente la gamma delle nostre produzioni di eccellenza e, allo stesso tempo, rappresenta un’opportunità formidabile per la distribuzione in Italia e all’estero di questi prodotti che finora sono rimasti sostanzialmente di nicchia, ma che hanno una grande potenzialità di diffusione”.
Lo stabilimento produce le specialità tipiche della Calabria: la N’duja, pasta spalmabile di salame piccante ormai conosciuta in tutto il mondo, la soppressata dolce e piccante, la salsiccia calabrese e il capocollo. Si trova in area tipica per produrre tutte le specialità che hanno già ottenuto il riconoscimento DOP: Il Capocollo di Calabria DOP, la Pancetta di Calabria DOP, la Salsiccia di Calabria DOP, la Soppressata di Calabria DOP. Inoltre è già attiva una produzione di eccellenza di salumi di Suino Nero di Calabria, una pregiata razza autoctona allevata allo stato brado e alimentata con prodotti naturali come ghiande, castagne, crusca e cereali.
Inoltre, Italia Alimentari potrà produrre e distribuire i prodotti di pregio di Salumi Montagna già affettati, raggiungendo così uno sbocco importante verso i canali commerciali moderni. I salumi continueranno ad essere venduti col marchio Montagna e, in aggiunta, potranno essere realizzate produzioni per il mercato del private label.
Infine, grazie alla rete commerciale di Italia Alimentari in 50 paesi del mondo, e alla presenza stabile in Canada e in Giappone con stabilimenti di affettamento, le specialità calabresi prodotte a Mandatoriccio avranno una adeguata distribuzione a livello internazionale.
Acquisti on line: +15% negli ultimi due anni. E aumentano anche le categorie
Gli acquisti online dei prodotti di largo consumo confezionati e freschi nel mondo sono cresciuti del 15% negli ultimi due anni (2018 vs. 2016),Ecco quanto emerge dal Nielsen Connected Commerce Report.
Il Report 2018, che mette a fuoco le abitudini di consumo online, ha riportato che il 95% dei consumatori globali connessi a Internet ha compiuto almeno un acquisto online, in crescita dell’1% rispetto al 2017 e del 2% rispetto al 2016. La ricerca evidenzia anche che il 26% dei consumatori multicanale ha acquistato prodotti freschi online, con un incremento del 15% rispetto al 2016. Ciò contribuisce alla crescita complessiva del settore eGrocery (largo consumo online), stimata intorno ai +70 miliardi di dollari americani negli ultimi due anni.
Le categorie merceologiche
Quelle che maggiormente sostengono l’eCommerce in Italia sono viaggi, libri e musica, e moda (abbigliamento/accessori), che continuano a occupare la quota più ampia delle transazioni online (rispettivamente il 61%, 56% e 56% dei consumatori hanno acquistato queste tipologie di beni almeno una volta nell’ultimo anno). Al contempo, le classi di prodotto che hanno fatto segnare la crescita più significativa appartengono al largo consumo e riguardano il mondo del cura persona (+12%). Crescita notevole anche per moda, arredamento, viaggi, elettronica di consumo, cura casa e alimenti confezionati e food delivery (cibi pronti consegnati a domicilio da ristoranti).
Chi e quanto di più
Ma vediamo adesso le percentuali di consumatori italiani che hanno acquistato le seguenti categorie di prodotto online e incrementi 2018 vs. 2017: viaggi 61% (+9%); libri e musica 56% (+5%); moda 56% (+11%); biglietti per eventi 46% (+9%); bellezza e cura persona 40% (+12%); elettronica di consumo 40% (+7%); smartphone e PC 37% (+6%); videogame 27% (+7%); arredamento 26% (+11%); pet food 21% (+5%); cura casa 21% (+7%); medicinali e dispositivi medici 20% (+5%); alimenti confezionati 18% (+7%); bevande alcoliche 16% (+6%); ordini a ristoranti 16% (+7%); prodotti per l’infanzia 12% (+2%); fiori o set regalo 8% (+1%); alimenti freschi 7%.– vedi grafico 1.
“Dal monitoraggio dell’evoluzione dell’eCommerce in mercati innovativi come la Corea del Sud, dove le vendite online pesano attualmente ben il 20% del comparto LCC (Largo Consumo Confezionato), sappiamo che i consumatori multicanale seguono alcuni schemi di comportamento” osserva Christian Centonze, FMCG Solutions Leader di Nielsen in Italia. “Viaggi, moda e libri sono le tipiche categorie del primo acquisto online ma, nella misura in cui si consolidano familiarità, abitudine e fiducia, le categorie di acquisto si ampliano a comparti come il cura persona e i prodotti baby, fino ad arrivare a comprendere i cibi confezionati e freschi. Ciò si evidenzia nel salto significativo degli acquisti online nel largo consumo e nel recapito a casa dei cibi pronti (food delivery).”
Il report rivela anche che i consumatori globali sono più inclini all’acquisto online di prodotti confezionati e freschi in presenza di più opzioni e garanzie di qualità. Quasi la metà dei consumatori (49%) dichiara che la possibilità della restituzione del denaro in caso di acquisti non conformi all’ordine potrebbe incoraggiarli a comprare online. Un altro 45% è attirato dalla sostituzione in giornata in caso di prodotti non disponibili, mentre il 44% sta richiedendo servizi di spedizione gratuiti per acquisti superiori a una certa cifra.
“Con la diffusione dei consumi online, la costante evoluzione degli spazi occupati dall’eCommerce ha assottigliato i confini tra il canale di vendita fisico e quello virtuale” sottolinea Centonze. “Alcuni anni fa l’eCommerce era incentrato sull’acquisto di servizi e beni non deperibili, come i viaggi, la moda e i libri. Oggi stiamo assistendo all’aumento degli acquisti in nuove categorie merceologiche. In prospettiva, i comportamenti di acquisto online saranno guidati da innovazioni digitali
Citterio presenta i suoi snack on the go
Citterio lancia i suoi snack “on the go”, capaci di conservarsi fuori dal frigorifero. I nuovi prodotti nelle versioni ambient fanno parte della linea “Gli Irresistibili”, e sono perfetti da consumare in qualunque momento della giornata e situazione in modo facile e veloce.
Diverse le proposte disponibili sia nella classica vaschetta che nella nuova confezione flowpack. Gli Irresistibili sono fatti con carne 100% italiana, senza glutine e senza lattosio. Bastoncini di salame nella versione sia classica sia piccante, salamini e fettine di salame, si presentano in vaschette perfette per un rapido “spuntino”, a casa o in ufficio, con una grafica completamente rinnovata e colorata. La linea Snack, invece, vede l’utilizzo di un nuovo e moderno sacchetto di carta con la combinazione di bastoncini di salame o salamini e grissini. Anche questi ultimi si conservano fuori dal frigor e possono essere mangiati come uno sfizioso “rompi fame”, un vero e proprio snack on the go da consumare in qualunque momento della giornata.
Gruppo Levante: nasce la nuova organizzazione distributiva della DO italiana
Nasce il Gruppo Levante, la nuova organizzazione distributiva del panorama italiano. Ad annunciarlo sono stati Piero Boccalatte e Francesco Del Prete (foto d’apertura), rispettivamente presidenti di Crai Secom e D.IT – Distribuzione Italiana,
“Con la nascita di Gruppo Levante si concretizza un nuovo progetto di riferimento per tutta la DO italiana, una nuova Centrale in grado di sommare e sviluppare insieme le eccellenze che contraddistinguono i due grandi gruppi italiani” – racconta Piero Boccalatte. “La nuova centrale, nella quale i due soci fondatori detengono partecipazioni paritetiche, rappresenterà nel 2019 una quota di mercato superiore al 5%, vantando una presenza capillare su tutto il territorio italiano, con Crai Secom presente in 19 regioni e 85 province, e D.IT in 17 regioni e 80 province”.
“Il progetto ha forti ambizioni ed una strategia molto chiara che, partendo dai rapporti con la grande industria, consentirà di mettere a fattor comune tutte le sinergie possibili in termini di Prodotto a Marchio e Servizi alla rete, con l’obiettivo di trasferire ai punti vendita il massimo valore aggiunto. Le potenzialità di Gruppo Levante sono enormi “, prosegue Francesco Del Prete. “Oggi nasce un nuovo punto di aggregazione per tutte le imprese di qualità che vorranno aderire ad un progetto innovativo e vincente finalizzato alla valorizzazione della rete sul territorio. Vogliamo consolidare e sviluppare una prossimità di qualità che utilizza brand importanti riconosciuti dal cliente finale”.
La nuova struttura si avvarrà delle risorse di entrambe le società, con l’obiettivo di sviluppare congiuntamente progetti di interesse comune in innumerevoli ambiti: dal rapporto con l’industria di marca, alle attività di sviluppo del prodotto a marchio, per arrivare ai progetti in ambito promozionale, tecnologico, di marketing e, in particolare, dei servizi per i punti vendita, elemento fondamentale per la competitività della DO.
“Il nostro impegno – afferma Marco Bordoli, Amministratore del Gruppo Levante – è di rafforzare ulteriormente le nostre organizzazioni per essere ancora di più al passo con i tempi e l’evoluzione del mercato, dove velocità di esecuzione ed innovazione saranno sempre più importanti. La sfida inizia con una nuova organizzazione che raccoglie e mette a fattor comune esperienze e professionalità già attive nelle singole imprese. Sono sicuro che la collaborazione tra i due gruppi – Crai e D.IT – genererà ulteriore valore per i propri associati”.
Per quanto riguarda la collocazione all’interno delle Supercentrali, Gruppo Levante ha definito un accordo con la Centrale Auchan Italia, che proietterà la Centrale ad una quota nazionale di poco superiore al 14%, collocandosi in una posizione di forte rilievo nel mercato italiano.
Con la nascita del Gruppo Levante, la Centrale Auchan Italia rafforza ulteriormente il suo importante ruolo nel panorama della distribuzione in Italia, ruolo che le consentirà di crescere ulteriormente e sviluppare progetti strategici di valore per le organizzazioni che ne fanno parte.
Sushi Daily presenta “Eat-in”, il rinnovato store con sedute all’interno degli Iper
Sushi Daily ha da poco presentato “Eat-in”, il rinnovato store con sedute, presente in alcuni punti vendita Finiper, Iperal e Poli che offre in esclusiva ai propri clienti le gustose Bento Sushi Daily.
L’innovativo store di ispirazione asiatica permette ai clienti di usufruire della consueta formula take-away oppure di gustare i piatti tipici della cucina giapponese comodamente seduti al tavolo nel corner adibito all’interno del locale. La nuova formula di shop è attualmente presente nei punti vendita: Iperal – Adamello, Finiper – Montebello, Poli – Rovereto e prossimamente arriverà anche nei Finiper –Busnago e Grandate e da dicembre all’Oriocenter di Orio al Serio.
Le nuove Bento Sushi Daily
Solo i punti vendita “Eat-in” offrono ai clienti un nuovo menù costituito dalle esclusive Bento, comodi vassoi contenitori tipici della cucina giapponese e caratterizzati da divisori interni che consentono di servire singole porzioni di cibi differenti in un’unica portata. Si tratta di un comodo formato studiato per permettere alla clientela di assaporare abbinamenti e creazioni originali senza rinunciare alla praticità.
Innovazione per il futuro
L’apertura del nuovo store rispecchia la vision del Gruppo KellyDeli che prevede una prospettiva di espansione in nuovi mercati e lo sviluppo di una strategia omnicanale per offrire ai consumatori un’esperienza del marchio coerente a 360°. L’originale formula “Eat-in” pensata per gli shop, contribuisce a perseguire l’obiettivo del Gruppo per il 2019 che consiste nel raggiungere i consumatori in maniera continuativa e costante.
La realizzazione di tale mission permetterà a Sushi Daily di consolidare il suo core business rafforzando la partnership con la GDO e affermando nuovamente la sua posizione di leader nell’offerta di sushi di qualità.
Sperlari cresce del 20% e traina la “carica” del torrone
Sperlari ha rafforzato la sua posizione di leader nel mercato del torrone, trainandolo in una crescita che non si registrava da anni: ben oltre la metà dell’incremento è stato generato da Sperlari, cresciuta di circa il 20% rispetto all’anno precedente, soprattutto grazie ai torroncini.
Oltre 3 milioni di famiglie (dati Nielsen Homescan 2017) hanno scelto il torrone Sperlari, come prima marca: un prodotto sempre più amato dal consumatore italiano che riconosce l’eccellenza e la qualità dei torroni e torroncini Sperlari, buoni, unici e prodotti da sempre in Italia.
Quest’anno Sperlari è partita proprio dai brillanti risultati della scorsa campagna, per puntare a risultati ancora più ambiziosi. Alla base della nuova campagna Natale 2018 ci sono importanti investimenti pubblicitari e il lancio di nuovi prodotti, dedicati anche al canale Out of Home, che potenzieranno e diversificheranno le occasioni di consumo del prodotto e coinvolgeranno anche nuovi e più giovani consumatori.
Infatti, dopo anni di silenzio, Sperlari torna in TV con uno spot coinvolgente, ambientato a New York, dove i torroncini Sperlari saranno i protagonisti di una emozionante storia firmata Leo Burnett, in onda dal 25 novembre al 24 dicembre.
Ma gli investimenti pubblicitari non finiscono qui: la metropolitana Duomo di Milano, linea gialla, sarà completamente vestita di rosso per tutto il mese di dicembre e jumbo bus a Roma e Milano porteranno a spasso, per le vie del centro, i nostri torroncini e i nostri Zanzibar per un mese intero.
Cushman & Wakefield advisor nella compravendita di un hub logistico a Parma
Cushman & Wakefield ha agito come advisor nell’operazione che ha visto Investitori SGR S.p.A., società di gestione del risparmio del gruppo Allianz, nel set-up del fondo comune di investimento immobiliare di tipo chiuso riservato ad investitori professionali denominato “Investitori Logistic Fund”, effettuare la prima acquisizione che ha riguardato un hub logistico di 55.000 mq ubicato a Parma e utilizzato da Ferrero per lo stoccaggio di prodotti alimentari.
Carlo Vanini, Head of Capital Markets Italia, commenta: “La domanda di immobili ad uso logistico continua ad essere elevata ed il nord Italia rappresenta la location target da parte della maggioranza degli investitori. Se da un lato il mercato immobiliare italiano sta vivendo un momento di riflessione con volumi in riduzione, dall’altro gli investitori stanno implementando un processo di diversificazione che vede l’asset class logistica come quella più dinamica”.
Carlo Walder Head of Capital Markets Industrial & Logistics Italia, conclude: “Siamo molto orgogliosi di aver contribuito a questo primo investimento del gruppo Allianz nel settore logistico che testimonia come questa asset class sia ormai diventata un punto fermo nell’asset allocation degli investitori”.