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Vestar diventerà l’azionista principale di IRI

New Mountain Capital (“New Mountain”) e Vestar Capital Partners (“Vestar”) annunciano di aver siglato un accordo in base al quale Vestar diventerà l’azionista principale di Information Resources, Inc. (“IRI”). IRI fa parte del portafoglio New Mountain dal 2011. I termini dell’accordo, che si prevede sarà concluso nel corso del quarto trimestre del 2018, non sono stati divulgati.
Jeffrey Ansell, Senior Advisor di Vestar e membro del Consiglio di amministrazione di IRI dal 2011, sarà il nuovo Presidente di IRI. New Mountain manterrà comunque una quota significativa del pacchetto azionario.
“Il board di IRI, diretto dal CEO Andrew Appel, ha costruito una solida relazione con i clienti,
basata su informazioni di mercato, tecnologia e idee all’avanguardia”, ha dichiarato Jeffrey Ansell.
“La collaborazione con Andrew e il board di IRI, oltre che con New Mountain e Vestar, ci
consentirà di continuare a fornire un servizio di grande valore al mercato e di proseguire nel
processo di crescita dell’azienda”.
“Da quando New Mountain è diventato azionista di IRI, abbiamo attivato un processo di
trasformazione aziendale grazie ad investimenti in tecnologie all’avanguardia ed allo sviluppo di un network di partner composto da oltre 100 operatori”, ha commentato Andrew Appel, CEO di IRI.
“Siamo entusiasti del nuovo ingresso nel Gruppo di Vestar, il quale rafforzerà ulteriormente la
capacità di IRI di fornire un servizio eccellente a tutta la Industry. Potremo beneficiare
dell’esperienza di Vestar nel mondo dei consumi, nei servizi informativi e nell’Information
Technology. Avremo a disposizione maggiori risorse per supportare i clienti nella crescita di
fatturato e profitto”.
“I risultati eccellenti di IRI, le solide relazioni di lungo termine con i clienti e i margini stabili, offrono un profilo finanziario altamente appetibile”, ha dichiarato Norm Alpert, Co-presidente di Vestar. “Il portfolio di soluzioni informative e analisi predittive di IRI sono uniche e la capacità di fornire valore ai clienti è assolutamente comprovata”.
“Siamo convinti che questa azienda abbia grandi prospettive di crescita”, ha aggiunto Mat Lori, Amministratore delegato di New Mountain. “IRI sarà un importante riferimento per tutto il mercato nel lungo periodo”.
Kirkland & Ellis ha lavorato in qualità di consulente legale di Vestar. Evercore e Morgan Stanley hanno operato in qualità di consulenti finanziari, mentre Fried Frank ha lavorato come consulente legale di New Mountain e IRI. Jefferies Financial Group, Nomura Securities e Ares Management hanno fornito supporto in termini finanziari per la transazione.

Centromarca: Francesco Mutti alla presidenza dell’Associazione

Centromarca: è Francesco Mutti, Amministratore Delegato di Mutti SpA,  il nuovo Presidente  dell’Associazione Italiana dell’Industria di Marca.  
Cinquant’anni, laurea in Finanza & Management all’Università di Cardiff, Cavaliere del Lavoro, Mutti è dal 1994 alla guida dell’azienda di famiglia (278 milioni di euro di fatturato nel 2017), realtà di punta dell’industria agroalimentare italiana, presente in 96 paesi del mondo e leader nazionale nel comparto del rosso.

«L’Industria di Marca ha un ruolo fondamentale nel sistema economico in termini di investimenti, occupazione e indotto», ha sottolineato il neo Presidente. «Coniuga sviluppo e sostenibilità, etica e mercato, lavoro ed esigenze della persona, presenza sul territorio ed istanze delle popolazioni. Rappresenta per l’opinione pubblica un elemento di rassicurazione e di equilibrio, generatore di valore e di opportunità. Il mio impegno sarà contribuire al consolidamento di questo ruolo, promuovendo il Sistema Marca e i valori su cui si fonda la sua reputazione. Considero importante promuovere rapporti trasparenti e orientati al risultato con tutti i nostri stakeholders, a partire dalle aziende della Moderna Distribuzione con cui condividiamo diverse priorità, tra le quali il ritorno alla crescita economica e il rilancio della domanda interna».

Francesco Mutti succede a Luigi Bordoni, che ha guidato l’Associazione nell’ultimo decennio.
A Centromarca fanno riferimento circa 200 tra le più importanti industrie operanti in Italia nel settore dei beni di largo consumo, italiane e multinazionali, alimentari e non alimentari, che complessivamente sviluppano sul territorio nazionale vendite alle aziende distributive (sell-in) per circa 50 miliardi di euro, pari a una quota di mercato a valore nel settore del largo consumo confezionato superiore al 60%.

Nel corso del suo mandato Mutti avrà il supporto di un Comitato di Presidenza costituito da cinque Vice Presidenti: Alessandro d’Este (Presidente e Amministratore Delegato Ferrero Commerciale), Francesco Del Porto (President Region Italy Barilla), Flavio Ferretti (Presidente e Amministratore Delegato Nims/Gruppo Lavazza), Mario Preve (Presidente Riso Gallo), Leo Wencel (Presidente e Amministratore Delegato Nestlé Italiana).
Luigi Bordoni prenderà parte ai lavori del Comitato in veste di Past President.

Del Consiglio Direttivo di Centromarca fanno parte esponenti di primo piano delle più importanti industrie operanti in Italia: Giuseppe Banchini (Managing Director Meals Southern Europe Mondelez International), Caterina Boerci (Presidente Eurofood e D&C), Niccolò Branca di Romanico (Presidente Fratelli Branca Distillerie), Antonio Bulgheroni (Presidente Lindt & Sprüngli Italia), Angelo Colussi (Presidente Colussi), Sascha Cumia (Managing Director Italy Campari), Daniel Frigo (Amministratore Delegato The Walt Disney Company Italia), Franco Giannicchi (Presidente e Amministratore Delegato Procter & Gamble Southern Europe), Fulvio Guarneri (Presidente e Amministratore Delegato Unilever Italia), Filippo Meroni (Presidente S.C. Johnson Italy), Marina Nissim (Vice President Bolton Group), Debora Paglieri (Presidente e Amministratore Delegato Paglieri), Andrea Panzani (Amministratore Delegato Valsoia), Marco Pasetti (Presidente e Amministratore Delegato Farmaceutici Dott. Ciccarelli), Umberto Pasqua (Presidente e Amministratore Delegato Pasqua Vigneti e Cantine), Giovanni Pomella (Direttore Generale Business Unit Italia Parmalat), Ubaldo Traldi (President Perfetti Van Melle), Giovanni Battista Valsecchi (Direttore Generale, Generale Conserve), Stefano Zancan (Amministratore Delegato Bauli).

Miroglio Fashion e Jamilco firmano un accordo di cooperazione

Miroglio Fashion, i cui marchi sono presenti in Russia da oltre dieci anni, ha deciso di rafforzare la propria politica di espansione nel Paese puntando alla penetrazione diretta attraverso una partnership con Jamilco, un distributore con ampio know-how e conoscenza approfondita del mercato.

Jamilco è una delle aziende leader nella distribuzione di abbigliamento e accessori di moda ed è Master Franchise Operator in tutti i canali di attività: Retail, Wholesale & Distribution, E-Com. Jamilco opera da 25 anni sul mercato e ha lanciato e gestito con successo numerosi marchi internazionali di moda. Jamilco ha tutti gli strumenti e le competenze per lanciare, consolidare ed espandere marchi di abbigliamento e calzature di moda in questi territori. Jamilco ha aiutato molte compagnie internazionali a raggiungere e realizzare i loro obiettivi in Russia.

“Siamo molto contenti di avviare questa nuova partnership con Jamilco in Russia, che rappresenta un passo determinante nella strategia di sviluppo internazionale di Miroglio Fashion”, dichiara Hans Hoegstedt, Amministratore Delegato di Miroglio Fashion.

“Siamo onorati ed entusiasti di collaborare con Miroglio Fashion per sviluppare Elena Mirò in Russia. Questo segna l’ingresso di Jamilco nel segmento della moda curvy, che ancora non era presente nel nostro portfolio” commenta Kira Balashova, Direttore Generale di Jamilco.

Miroglio Fashion e Jamilco hanno stretto un accordo valido per 10 anni per sviluppare Elena Mirò in Russia, Kazakistan, Bielorussia e Armenia. Grazie alla partnership con Jamilco, Miroglio Fashion espanderà la presenza del brand nei territori sopra citati, con l’obiettivo di raggiungere oltre 10 negozi monomarca Elena Mirò entro la fine del 2022.

“Questo accordo costituisce un passaggio importante per la crescita di Elena Mirò nel mercato russo” commenta Martino Boselli, Brand Director di Elena Mirò.

“Vediamo un buon potenziale di crescita per Elena Mirò nel mercato russo e siamo fiduciosi di poterlo sviluppare con successo” conclude Olga Prokhorova, Brand Director per Jamilco.

Corvo “scintillerà” a Natale nella sua esclusiva Limited Edition dedicata alla GDO

Corvo, che dal 1824 accompagna i momenti speciali della vita, a Natale ha scelto di scintillare grazie all’esclusiva confezione in Limited Edition, dedicata alla GDO, da regale e regalarsi nel periodo in cui è tradizione decorare la tavola di famiglia in modo ricco e sorprendente.
Per festeggiare questo momento magico i sapori e i profumi inconfondibili di Corvo Bianco e Corvo Rosso sono stati racchiusi in due raffinate bottiglie di vetro, finemente lavorato a rilievo con un motivo geometrico che ricorda le sfaccettature di un diamante e che renderanno preziose le tavole delle feste, accompagnando con eleganza le ricette della tradizione e non solo.
La perfetta trasparenza del vetro, le linee armoniche e il design slanciato e originale delle bottiglie catturano la purezza della luce e le rendono perfette per una mise en place classica ma con untocco di glamour in più, mentre il nuovo Corvo, più fresco e piacevole, adatto non solo al consumo quotidiano ma ideale anche come vino da aperitivo e da condividere con gli amici nei momenti di relax, renderà ancor più accoglienti e piacevoli le case illuminate per le feste di fine anno. Un regalo unico per un Natale pieno di luce e calore, in famiglia e con gli amici, che potrà essere utilizzato anche successivamente per portare in tavola con stile il vino Corvo preferito

Al via un nuovo forum sull’Intelligenza Artificiale

Artificial Intelligence/Expo of Applications è il nuovo forum dedicato alle applicazioni pratiche dell’Intelligenza Artificiale: uno spazio dedicato all’innovazione nella progettazione, nella produzione e distribuzione, dove l’AI è da tempo incorporata ed evolve a ritmi impressionanti. Il progetto di Fiera Milano Media e Business International, in coproduzione con MiCo, si compone di una serie di eventi B2B che ha l’obiettivo di esplorare le diverse applicazioni dell’Intelligenza Artificiale sull’intero ciclo produttivo e del business..

Secondo un recente studio di Mc Kinsey Global Institute ‘Notes from the frontier: Modeling the impact of AI on the world economy’ entro il 2030 l’adozione diffusa dell’Intelligenza Artificiale potrebbe contribuire a una crescita del PIL a livello globale pari a 13.000 miliardi di dollari. Le aziende che assorbiranno completamente le tecnologie IA entro i prossimi 5-7 anni e che si caratterizzano per una forte conoscenza digitale, e per una maggiore propensione a investire in IA, potrebbero raddoppiare il proprio flusso di cassa entro il 2030. Al contrario, le aziende che non adotteranno tecnologie di questo tipo o che non le avranno completamente assorbite nelle loro imprese entro il 2030 potrebbero subire un calo del 20% circa del loro flusso di cassa.

Focus sull’industria manifatturiera

Si comincia con una preview il 25 ottobre – a Milano presso la Fabbrica del Vapore – con il Connected Manufacturing Forum, l’evento dedicato al mondo dell’industria italiana, alla manifattura Made in Italy, ai nuovi modelli di business, al capitale umano, alla sicurezza dei nuovi ecosistemi digitali. Circa 200 C-level della filiera si incontreranno per fare networking, condividere idee e best practice, ricevere suggestioni, analizzare opportunità a minacce dei principali sviluppi dell’Industria 4.0. Oltre alle tavole rotonde sulle diverse applicazioni tecnologiche, che metteranno a confronto i protagonisti del settore, ci saranno anche la diciassettenne Valeria Cagnina (Maker and Robotics Teacher, già speaker a 14 anni al TEDxMilanoWomen, al CNR di Pisa, al Senato della Repubblica, all’opening conference della Maker Faire Rome 2015 e Senior Tester, a 15 anni, al MIT di Boston presso il dipartimento di Robotica) e il ventiseienne Francesco Baldassarre (esperto di Blockchain, IA e Machine Learning): i due ragazzi intratterranno la  platea con un laboratorio interattivo sulla prototipazione e lo sviluppo del pensiero laterale.

Cybersycurezza e retail

Seconda tappa di questo forum sarà il 6 novembre in programma a MiCo Milano Congressi.

L’appuntamento si aprirà la mattina con un focus sulla cybersecurity nell’impresa interconnessa con Intelligence in Security. Interverranno sul tema, tra gli altri: Andrea Rigoni (Deloitte Italy ed esperto internazionale di cyber security) e Gabriele Faggioli (presidente del Clusit, Associazione Italiana per la Sicurezza Informatica).

In parallelo, avrà luogo una sessione dedicata al ruolo delle tecnologie moderne nella trasformazione digitale del mondo retail. L’intelligenza artificiale si sta rapidamente dimostrando il punto di svolta per l’industria retail, introducendo un completo cambio di paradigma, spostando il focus dall’utilizzo dei big data al mercato del singolo consumatore, dal mondo delle ‘Intelligent Things’ alla presenza dei robot in negozio. La sessione, dal titolo InTAIL – International B2B Conference + Expo, ospiterà interventi di best practices italiane come Mondadori Retail, Auchan, Leroy Merlin, esperti internazionali di IA e startup innovative. A chiusura della giornata il keynote di Eddie Choi (digital marketer, precursore dello sviluppo di nuove tecnologie e strategie di marketing anche per il settore fieristico e relatore di ‘Exhibitionist’, il ciclo di incontri progettato da Fondazione Fiera Milano, per avvicinare ai nuovi linguaggi della tecnologia e della comunicazione). Nel 2000 Choi ha sviluppato il primo portale online B2B in Cina per la seconda fiera più grande al mondo delle materie plastiche e della gomma.

Intelligenza Artificiale e marketing

Infine, dal 7 all’8 novembre – presso MiCo Milano Congressi – il connubio tra Intelligenza Artificiale e marketing sarà tra i temi della due giorni di SMXL Milan – Search &Social media marketing Conference + Expo, blockbuster internazionale nel digital marketing con sei sessioni parallele, cinquanta track session e oltre cento speaker che rappresentano le migliori realtà digitali mondiali. Tra questi: Linkedin (Jason Miller, Head of Content and Social); Facebook (Paolo Picazio, Global Marketing Partnership); Unbounce  (Oli Gardner, co-founder e tra i massimi esperti al mondo di conversion e digital marketing). E ancora Aleyda Solis, inserita da Forbes e da Entrepreneur tra le prime 10 specialiste di web marketing e online marketing influencer.

 

Per maggiori informazioni: info@businessinternational.it (Tel. 06 845411)

Pesce surgelato: crescono i consumi. Premiati qualità e servizio

Ben 28 kg a testa e forse anche qualcosina di più. A tanto è ammontato nel 2017 in consumo di pesce pro capite (dati FAO). Secondo  ISMEA, lo mangiamo soprattutto fresco e decongelato, ma 1 volta su 5 lo scegliamo surgelato (17% dei consumi). Un trend, questo, che si attesta in continua crescita. L’IIAS – Istituto Italiano Alimenti Surgelati – ricorda che nel 2017 ne sono state consumate 113.400 tonnellate, con un aumento del +5% rispetto all’anno precedente. Insomma, gli italiani amano il pesce, indipendentemente che sia fresco o surgelato, e iniziano a mangiarlo già in tenera età.

Ittico surgelato

Nel canale retail, il “pesce naturale” ha registrato un incremento del +7% negli acquisti, seguito a breve distanza da mollane e crostacei (+ 6,7%); ma anche le versioni panate e pastellate hanno chiuso l’anno con risultati lusinghieri (+3%). I consumatori premiano la qualità e soprattutto il “servizio” di questi prodotti – già puliti e pronti al consumo – consapevoli anche delle tecniche di lavorazione ottimali messe in atto dalle aziende produttrici e della sostenibilità della produzione garantita dalla certificazione MSC (Marine Stewardship Council), di cui molte aziende del settore si sono dotate.

Le ragioni del successo

Ma perché il pesce surgelato riscuote così tanti consensi sulle tavole degli italiani? L’IIAS lo illustra in 5 punti:

 1) il pesce surgelato mantiene inalterate le sue caratteristiche organolettiche più a lungo. Mentre i prodotti ittici “freschi” possono essere venduti anche dopo diversi giorni dall’effettivo approvvigionamento (ovvero quando è iniziato il naturale processo di degradazione), quelli surgelati sono portati a bassissime temperature subito dopo la cattura, bloccando così ogni eventuale processo di alterazione;

2) i prodotti ittici surgelati sono pratici e fanno risparmiare tempo: i consumatori sono liberi di preparare i propri piatti preferiti quando vogliono, senza limiti dovuti alla stagionalità o alla lontananza dal mare. Inoltre, poiché non si devono pulire, eviscerare, squamare, spinare e sfilettare, i tempi di preparazione si riducono drasticamente;

3) il pesce surgelato è sicuro: la surgelazione a bassissime temperature frena la proliferazione batterica insita naturalmente in ogni alimento, garantendo l’integrità del cibo. Inoltre, prima di essere messo in commercio, il pesce surgelato è controllato in ogni fase di lavorazione e trasformazione, nonché dotato di un’etichettatura chiara, che specifica il luogo in cui è stato pescato, la specie ittica, la data di scadenza e le indicazioni per una corretta conservazione;

4) i prodotti ittici surgelati sono versatili: oltre ad essere un ingrediente fondamentale per tantissime ricette diverse, il pesce surgelato si presta a molteplici modalità di cottura: rosolato in padella o gratinato al forno, fritto o al cartoccio, le preparazioni possibili sono le stesse del pesce fresco;

5) il pesce surgelato, infine, è sempre disponibile e consente di rispettare una dieta bilanciata e salutare e di ridurre gli sprechi in cucina: anche quando non si ha il tempo per andare in pescheria, rappresenta una valida alternativa al pesce fresco ed è sempre “a portata di mano”, nel freezer delle nostre case. Inoltre, non dovendo essere pulito e spinato, con il pesce surgelato si mangia il 100% di quello che si compra, senza ulteriori sprechi alimentari.

 

 

Autogrill lancia SMART, l’Autobar del futuro, modulato sulle esigenze degli utenti

Autogrill presenta SMART, l’Autobar del futuro, realizzato presso l’area di servizio Brughiera Ovest – sul tratto autostradale che collega Varese a Milano, sulla A8.

L’innovativo Autobar è il risultato della collaborazione tra Autogrill e Accenture, azienda globale leader nel settore dei servizi professionali.

Il progetto è modulato in una variegata alternanza di aree di consumo, che presentano un’offerta diversificata in base alle esigenze degli utenti.

A ogni ora il suo cibo

Il punto vendita SMART ospita al centro del punto vendita ospita una cooking station che varia il proprio assortimento di prodotti in base agli orari della giornata. La mattina si trovano i croissant con diversi impasti per soddisfare tutti i palati e farciti al momento, il pranzo è dedicato alla pasta con Shakerami, nuova soluzione sviluppata in collaborazione con lo chef stellato Andrea Ribaldone in cui per la prima volta all’interno di un Autobar la pasta viene preparata espressa, offrendo un’alternativa sfiziosa ai tradizionali panini.

Divertente la modalità di preparazione: i tre diversi formati di pasta disponibili sono vigorosamente shakerati con le rispettive salse in un moderno contenitore e serviti all’interno dello stesso sia per un consumo in store che da asporto. Le salse, appositamente sviluppate dallo chef, ci guidano in un viaggio nella tradizionale gastronomica italiana. Dalla gustosa salsa zafferano e ragù di ossobuco, alla delicata crema al basilico fino ad una saporita pomodoro e mozzarella di bufala. Altrettanto unica la tempistica di preparazione della pasta, dal momento dell’ordine passa infatti circa un minuto di cottura per un primo ’smart’ e sempre al dente.

La notte, infine, la station si trasforma per farcire bomboloni, crepes, maxi croissant e pancakes.

 

L’area Grab&Go è stata invece ideata per rispondere alle esigenze dei clienti con meno tempo a disposizione e presenta un’ampia gamma di prodotti sia food che beverage adatti per tutto l’arco della giornata, da asporto o da consumare in loco.

L’offerta varia dai panini classici di Autogrill come Camogli&Friends in versione ‘Tostami’, ovvero prelevabili direttamente dal cliente e portati al banco per la tostatura, ai prodotti vegetariani e bio, come macedonie, yogurt con la frutta e insalatone. Nella stessa zona il ‘Frullami’, nuovo concetto che propone un gustoso bicchiere di frutta a pezzi e succo di mela proposto in quattro ricettazioni e pronto per essere frullato al banco. Infine il Grab&Go caldo, dove Autogrill evolve la tradizionale rosticceria italiana ampliando l’offerta con piatti unici pronti per il consumo.

Con le A-Box si fa esperienza di ‘mobile ordering’ cambiando radicalmente la modalità di acquisto in autostrada: i menù si possono infatti preordinare e acquistare tramite l’app MyAutogrill e ritirare presso i locker dedicati permettendo così ai clienti di pagare in anticipo. Due delle tre diverse A-Box sono state ideate dal nutrizionista Mauro Mario Mariani (Super Menu e Menu Vegan), completa l’offerta la A box Cosmopolitan by Autogrill.

Le A-Box sono perfette combinazioni per un pasto all’insegna del benessere e del gusto: dall’insalatona con carote, arance e, germogli di soia della ‘Vegana’ all’insalata greca e cous cous mediteranneo della ‘Cosmopolitan’ – solo per fare due esempi – il tutto accompagnato da pane integrale e da un dolce per box.

Infine l’area Market di Smart presenta una selezione di prodotti e snack salutari, dalla frutta secca alle barrette proteiche e funzionali. Anche qui le casse ‘selfpermettono ai clienti di risparmiare tempo pagando i propri acquisti velocemente e in autonomia.

Il punto vendita, con un layout rinnovato, presenta, per la prima volta, un bancone centrale ad ellisse, che favorisce un percorso organico, ed è suddiviso in aree che rispondono a diverse esigenze di consumo.

Il design

SMART è ben riconoscibile per il design che cattura l’attenzione, grazie a un orologio digitale gigante posizionato all’esterno accompagnato dal nome del locale, dalle indicazioni sulla temperatura e da 6 icone che permettono di identificare la gamma di servizi presenti all’interno.

All’interno del nuovo Autobar sono inoltre presenti delle piastrelle in ceramica che purificano l’aria in modo naturale dall’inquinamento e dai batteri.

Tra i nuovi servizi premium si distingue l’area business lounge dove chi ha la necessità di lavorare anche in viaggio troverà, Wi-Fi, stampanti e postazioni per ricaricare pc e smartphone. Mentre un ambiente del locale è dedicato all’area kids, con servizi per i più piccoli che rendono la sosta più piacevole anche per le famiglie.

Nel suo concept SMART, Autogrill con l’aiuto di Accenture, è riuscita a sintetizzare visione, tecnologie digitali e attenzione al cliente, inserendosi perfettamente nel più ampio programma di rinnovo dell’offerta su tutta la rete autostradale italiana avviato nella primavera di quest’anno.

Il convegno Retail Plaza rileva i nuovi comportamenti di consumo

Retail Plaza: interessante e stimolante incontro, quello che si è tenuto ieri presso la Cariplo Factory di Milano, organizzato da Fiera Milano e TUTTOFOOD, sul tema “Cibo: territorio, servizi ed innovazione”. Diversi gli spunti emersi, alla luce da case histories e strategie raccontate dai responsabili di Finiper, Eataly Net, Coop Italia – Easy Coop, Metro, Ubiq, Amazon Prime Now e Gruppo VéGé. Nel corso del convegno una ricerca Nielsen ha evidenziato che cresce esponenzialmente il numero delle famiglie italiane che effettua acquisti alimentari on-line; determinanti risultano essere i baby boomers, che si affidano per più del 50% al web per le loro scelte. Le motivazioni più rilevanti sono principalmente legate a vicinanza e velocità, insieme a facilità ed efficienza. E’ tuttavia interessante notare che il negozio fisico rimane comunque un punto chiave nella decisione e nell’acquisto: più del 60% delle scelte di prodotto e di brand viene effettuato all’interno degli shop stessi. Clienti, quindi, informati e consapevoli e sempre più parte attiva nel processo di scelta e acquisto, che apprezzano l’innovazione a patto che sia finalizzata a tangibili benefici e che non dimenticano il negozio fisico, magari integrato con soluzioni di realtà virtuale.

di Andrea Matteucci

e-commerce: sempre più un affare da donne. Ed è boom per il cura persona

Entro il 2022 varranno circa 400 miliardi di dollari gli acquisti globali efefttuati on line. Ecco la prima evidenza del rapporto Nielsen sull’ecommerce mondiale.

Sempre secondo Nielsen, l’Italia è tra i primi 5 paesi europei per vendite telematiche; al primo posto vi è Regno Unito, seguito da Francia, Svezia e Russia. Idealo, portale internazionale di comparazione prezzi,  ha voluto approfondire l’argomento, scoprendo che nel corso dell’ultimo anno l’e-commerce è decisamente stato nelle mani delle donne.

Tra le categorie di prodotto maggiormente in crescita legate al mondo femminile e con una crescita pari ad almeno il 200% rispetto al 2017, idealo segnala i prodotti di make up, quelli per la cura del viso, i solari, i prodotti per la cura del corpo, quelli per la cura dei capelli, phoen e profumi.

Tra le categorie merceologiche più strettamente legate ad un pubblico femminile, come ad esempio i trattamenti per il viso o per il corpo, le donne maggiormente coinvolte sono quelle che appartengono alla fascia di età tra i 35 e i 44 anni,  nel primo caso corrispondono infatti al 25,0% delle ricerche, nel secondo caso al 27,8%. Unica eccezione la fanno i prodotti per la cura dei capelli e per il make up, settori che coinvolgono anche un pubblico più giovane tra i 25 e i 34 anni, nel primo caso con una percentuale che corrisponde al 29,7%, nel secondo caso al 31,6%.

Beverage

Ma on line performa bene anche il settore food & beverage, con i vini bianchi che hanno registrato la crescita di interesse più elevata rispetto all’anno precedente. E non basta: ottimi risultati, con almeno il +200%, hanno riscosso anche i vini rossi e  le bottiglie di champagne, spumante e prosecco,.

Per quanto riguarda questi ultimi, il boom è stato registrato principalmente ad aprile e a settembre 2018 ed ha coinvolto in particolar modo i giovani tra i 25 e i 34 anni (28,5%). In questo caso i più interessati sono i ragazzi (62,9%) mentre le donne hanno effettuato il 37,1% delle ricerche. Tra i prodotti più cercati in assoluto Moët & Chandon Brut Impérial, Veuve Clicquot Brut, Pommery Brut Royal, Ferrari Brut e Moët & Chandon Rosé Impérial.

Sport

Sul fronte sportivo crescono gli pneumatici per le moto, seguiti dagli stivali da moto, dagli pneumatici estivi e dai prodotti per lo sci alpino.

Design

Interessanti, infine, le performance degli oggetti di design, delle lampade in particolare. Coinvolte dal boom sono state in particolar modo quelle dei grandi marchi di design come Kartell, Flos e Artemide, che hanno vissuto un picco di interesse proprio nello scorso mese di Settembre 2018. Anche in questo caso la maggior parte delle ricerche viene effettuata da donne (56,7%) di una fascia di età compresa tra i 35 e i 44 anni (31,2%). Anche gli uomini, comunque, nutrono un discreto interesse con il 43,3% delle ricerche.

 “Secondo Nielsen – ha commentato Fabio Plebani, Country Manager per l’Italia di idealo – il canale e-commerce nei prossimi anni si espanderà con una crescita media del 18,4% all’anno, una cifra considerevole che dovrebbe spronare le aziende ad investire sempre di più nel commercio digitale e nelle sue potenzialità.Dato che le donne mostrano sempre più interesse e disponibilità all’acquisto nelle piattaforme online, per gli shop online sarà molto importante curare al meglio tutte quelle categorie di prodotti utilizzate particolarmente dal pubblico femminile e che sicuramente non passeranno mai di moda, come trucchi, creme e prodotti di bellezza. Interessante notare, inoltre, come anche il settore food & beverage sia ormai grande protagonista del mondo digitale, sintomo che davvero tutti i settori della vita quotidiana passano per l’e-commerce.”

                                                    

GDPR e il suo impatto sul consumatore finale. I risultati della ricerca Toluna

Toluna, leader nel digital market research e nel fornire insights on demand in tempo reale sul consumatore, presenta i risultati di una ricerca realizzata in Italia per analizzare l’impatto del GDPR sul consumatore finale. In termini di notorietà, il sondaggio, condotto a settembre su 500 consumatori rappresentativi della popolazione italiana,  non ha un esito negativo: a quattro mesi dall’entrata in vigore del regolamento europeo, infatti, solo 1 intervistato su 4 dichiara di non conoscerlo.  Inoltre i consumatori sentono di avere una migliore comprensione (54%) di come le aziende utilizzano i propri dati. Invece sul piano dei risultati pratici, le cose stanno un po’ diversamente dal momento che la maggior parte (64%) non ha visto alcun cambiamento nell’esperienza complessiva con i brand. Nonostante lo sforzo delle aziende, solo il 26% dei consumatori ritiene, infatti, che la propria esperienza complessiva con i marchi sia migliorata, mentre il 10% rivela che è addirittura peggiorata.

In termini di protezione dati, oltre il 44% dei consumatori ritiene invece che le aziende abbiano utilizzato i loro dati personali senza averne avuto il consenso, inviando ad esempio e-mail per le quali non si erano registrati. Il 15% degli intervistati dichiara persino che alcune società stiano operando illegalmente, anche se al momento non è stata ancora trovata alcuna attività che violi la nuova direttiva europea.

Questo dovrebbe comunque suonare come un campanello d’allarme per quei brand che non comprendono appieno il regolamento o scelgono di ignorarlo, perché la stragrande maggioranza dei consumatori (90%) ha dichiarato di fidarsi meno di queste aziende e un terzo ha persino affermato che non acquisterà più prodotti e servizi da quei brand.

Tra le note positive, oltre il 30% dei consumatori intervistati dichiara che, dopo l’introduzione del GDPR, è più facile capire come le aziende utilizzino i loro dati, ovvero tramite la disattivazione delle email o la modifica delle impostazioni relative ai cookie. Uno strumento quest’ultimo considerato positivamente dai consumatori (32%) perché capace di migliorare l’esperienza online ricordando le loro preferenze.

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