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Nel 2015 9 milioni nei Cci gestiti da Promos. Food court e un nuovo design district nel 2016

Chiude un 2015 positivo nonostante le difficoltà del comparto Promos, che gestisce due centri commerciali: Valmontone Outlet (Roma) e Palmanova Outlet Village. In attesa che nel 2016 apra il nuovo Scalo Milano. Da gennaio ad oggi sono stati infatti registrati oltre 9 milioni di visitatori (+3% rispetto al 2014), e un fatturato totale in crescita del 3% rispetto all’anno precedente. Inoltre, sono stati siglati 51 nuovi contratti di leasing con brand di primaria importanza, per 9.650 mq di GLA (Superficie Lorda Affittabile) complessiva. Ben 24 di questi contratti sono relativi a nuove aperture. Tra queste: Manila Grace e Aldo Bruè a Palmanova, Liviana Conti, Braccialini, Jeep, O Bag, Sandro Ferrone, Melluso e Stroili Oro a Valmontone.

 

Valmontone punta sulla food court

A poco meno di un anno dall’inizio della gestione Promos, il Valmontone Outlet conferma la sua leadership di outlet più frequentato d’Italia, con 6,2 milioni di visitatori nei 12 mesi, e picchi di visitatori nel weekend di oltre 50.000 persone al giorno (30.000 persone in 4 ore in occasione del Black Friday del 27 novembre 2015). Nel corso del 2015 è stato avviato un importante piano di restyling, che vedrà il suo completamento nel corso del prossimo anno. Sono state inoltre ideate nuove attività promozionali e occasioni di shopping a prezzi ulteriormente scontati, oltre alla proposta di un ricco calendario di eventi gratuiti e partnership strategiche per favorire l’attrazione di flussi turistici. E il 2016 si apre con importanti novità: l’avvio di iniziative di alto livello nell’ambito dell’incentive travel e la realizzazione del primo esempio di Food Court in un outlet italiano. Occuperà un’area di 3.000 mq, con 10 unità commerciali in cui troverà spazio un’offerta gastronomica di qualità, con caffè, ristoranti, pizzerie e fast food, dai format innovativi, con un alto livello di servizio e fortemente distintiva rispetto alle altre strutture commerciali nel bacino di utenza.

 

Nel 2016 apre Scalo Milano, tra fashion, food e design

Nel 2016 è previsto il debutto di Scalo Milano, l’innovativo City Style ideato e sviluppato da Promos, che aprirà alle porte del capoluogo lombardo. Uno spazio votato all’eccellenza dei mondi Fashion, Food e Design – per la prima volta insieme in un progetto organico.

Elemento di forte distinzione, presentato al recente Mapic 2015, sarà il Design District: un’area di 18mila mq, ispirata ai celebri design district di Miami e New York, che, con circa 40 unità a metratura variabile, ospiterà un’offerta di alto livello, dal mobile ai complementi, con protagonisti gli showroom e le boutique monomarca di tutti i grandi nomi italiani dell’arredo e del lifestyle. Un modello di distribuzione fortemente innovativo e di grande attrattività per il settore casa e arredo, grazie alle sempre più importanti sinergie con le altre categorie merceologiche presenti a Scalo Milano (la moda e l’enogastronomia di alto livello), nonché alle iniziative previste in campo formativo (con la Scuola di Alta Formazione Fondazione Machina Lonati Fashion and Design Institute) e artistico (con il progetto Piazze d’artista avviato ad Artissima 2015).

«In questo particolare momento storico è fondamentale lavorare per potenziare l’attrattività delle strutture – ha commentato Tomaso Maffioli, Amministratore Delegato di Promos -. Per questo abbiamo da tempo avviato un percorso di innovazione, per tutte le strutture del nostro portafoglio, fatto di idee nuove e investimenti concreti. Vogliamo favorire una graduale trasformazione del mercato, convertendo le strutture esistenti in vere e proprie destinazioni per il tempo libero. Gli ottimi risultati del 2015, sia in termini di visitatori che di fatturato, confermano ancora una volta la validità della nostra strategia e ci motivano per le sfide future».

Steak ‘n Shake arriva in Italia e apre al centro commerciale Bicocca Village

Bel colpo per Cogest Retail, la società che gestisce il Bicocca Village di Milano. Steak ‘n Shake, l’iconica insegna di fast food fondata negli USA nel 1934 e sbarcata quest’anno in Italia, ha aperto nel Bicocca Village il primo ristorante in un centro commerciale europeo. Il brand, sviluppato dal master franchisee per la Lombardia, ha scelto la location di Bicocca per una serie di fattori, tra i quali il target giovane della galleria – che sorge in prossimità di uno dei più importanti poli universitari a livello regionale – e la complementarietà dell’offerta, ben equilibrata tra shopping, entertainment e leisure, anche grazie alla presenza di un multisala e una palestra con la più alta frequentazione d’Italia. Il ristorante è stato posizionato nel corpo antistante il centro, su una superficie di circa 500 mq. A breve nella stessa struttura, che si affaccia direttamente sulla piazza esterna, apriranno altre importanti insegne di ristorazione.

“Grazie a un’offerta ricca e diversificata, il centro si è già affermato come destinazione preferita per i consumi fuori casa di un bacino che somma alla popolazione residente e universitaria anche una forte componente di uffici e terziario,” spiega Roberto Marchetti, direttore commerciale e sviluppo di Cogest Retail, società di gestione di Bicocca Village. “Il successo riscosso dal format nei primi due giorni di apertura conferma l’interesse del pubblico nei confronti di progetti che sappiano conciliare qualità, servizio ed experience, come nel caso di Steak ‘n Shake.”

Lucia Viti e Diana Rusconi, amministratrici di Meneghina Ristorazione Srl, master franchisee di Steak ‘n Shake per la Lombardia, illustrano così le ragioni che le hanno portate a investire sul brand: “Il pubblico italiano, e in particolare quello milanese, è estremamente ricettivo rispetto ai format internazionali, è curioso e ama sperimentare, ma se da un lato è molto attento all’aspetto estetico di un concept, dall’altro è abituato alla qualità, soprattutto quando si parla di alimentazione. Ecco perché riesce ad apprezzare una formula che, da oltre 80 anni, lega la propria notorietà alla genuinità e alla freschezza dei prodotti, preparati al momento dell’ordine. Siamo sicure che Milano saprà riconoscere l’eccellenza del nostro brand.”

Decathlon protegge milioni di articoli con l’RFID di Checkpoint System

Migliorare la disponibilità della merce e prevenire le perdite: con questo obiettivo Decathlon, secondo retailer mondiale per gli articoli sportivi, ha deciso di dotare oltre 400 punti vendita di soluzioni di identificazione a radio frequenza di Checkpoint Systems. Ciò avverrà tramite milioni di etichette RFID che saranno consegnate in Europa ed Asia nei prossimi giorni, e che consentiranno una protezione alla fonte, ovvero i prodotti arriveranno in negozio già protetti e pronti ad essere esposti.

Grazie alla nuova tecnologia Wirama Radar ci sarà la possibilità di localizzare e tracciare il movimento delle etichette all’interno del punto vendita, stabilendo facilmente se un capo d’abbigliamento ad esempio è appeso in un camerino o presso l’uscita o se sia oggetto di furto.

«Ridurre i casi di disassortimento diventa fondamentale per i retailer per competere e nel difficile ambiente retail di oggi. Grazie alle antenne EAS basate su RFID, Decathlon è in grado di ridurre le differenze inventariali e ottenere informazioni in tempo reale sullo stato dei prodotti, permettendo così di prendere decisioni immediate e creare nuove opportunità di vendita» ha spiegato Per Levin, Presidente e Chief Sales Officer delle soluzioni per la gestione delle differenze inventariali e la visibilità della merce di Checkpoint Systems.

Checkpoint's RFID labels on Decathlon's Bags

Shopper trying sports shoes protected with Alpha Cable Lok by Decathlon

Simply City apre a Palermo: focus su prossimità, freschi e convenienza

Prezzi bassi tutto l’anno oltre le promozioni, ma anche un’ampia scelta di freschi: i punti di forza del format Simply City di Simply Italia, catena di Auchan Retail informano il punto vendita che ha aperto oggi in via Giuseppe Sciuti 110 a Palermo.

Gastronomia Simply City PA SciutiIl nuovo Simply City gioca sull’essenzialità e sulla luminosità per amplificare le sensazioni dimensionali. Dotato di un parcheggio di 24 posti auto, ha un’area vendita di 600 metri quadri e un assortimento di oltre 6.000 referenze, con un’offerta ampia e profonda di prodotti a marchio Simply. Si avvale di una squadra di 20 collaboratori. Le operazioni di pagamento sono agevolate da tre casse tradizionali poste in barriera. La nuova politica di convenienza è stata anche declinata sui reparti freschi, con un abbassamento importante del costo al chilo della frutta e verdura, della carne e della gastronomia. Inoltre, il 20% dei prodotti provengono da aziende siciliane. .

Enoteca Simply City PA SciutiEntrando nel punto vendita, il cliente viene accolto in una spaziosa piazza dei freschi con un ampio mercato di frutta e verdura, anche biologica, un reparto gastronomia arricchito da salumi e formaggi di alta gamma e da piatti pronti, una panetteria valorizzata da dolci e biscotti tipici e tante varietà di pane sfornato in giornata. Completano l’offerta il pesce e la carne a libero servizio e il banco servito della macelleria, con un ricco assortimento di elaborati pronti da cuocere. In tutti i reparti sono presenti specialità IGP e DOP locali, nazionali ed internazionali.

Fino al 31 dicembre, al supermercato di via Sciuti sarà possibile partecipare alla raccolta fondi a favore Telethon, che Simply sostiene per il quattordicesimo anno e che ha permesso di donare dal 2002 circa 15 milioni di euro. Per dare un contributo alla ricerca scientifica, si può donare direttamente in cassa aggiungendo un contributo alla spesa o acquistando un prodotto solidale, tra cui l’edizione speciale per Telethon delle shopper Milano City Bag di Cruciani.

Simply apre un nuovo punto vendita a Bolgare (BG)

La piazza dei freschi.

Simply Italia amplia la sua rete e apre un supermercato di via delle Rose 2 sulla provinciale 89 a Bolgare, comune a 15 chilometri dal capoluogo orobico. Il nuovo Simply si avvale di una squadra di 23 collaboratori, tra cui 13 neoassunti.

Dotato di parcheggio con 78 posti auto, il supermercato ha una superficie di vendita di 1.300 mq con un assortimento di oltre 11.000 referenze. Grazie alle vetrate perimetrali, dall’esterno è visibile l’ampia piazza di freschi, punto di forza dell’insegna, ribassata con travi di legno: ortofrutta della migliore qualità, gastronomia dotata di Punto Caldo con gustosi piatti pronti e ricettati ready to eat, pane e focacce sfornate in giornata, pesce freschissimo, carne controllata e garantita, salumi e formaggi di prima scelta, con una particolare attenzione alla valorizzazione delle produzioni locali, grazie a partnership con produttori della zona. All’interno del reparto ortofrutta ad esempio è stata introdotta una comunicazione chiara sulla provenienza autoctona del prodotto attraverso il percorso Prodotto locale, che oltre al risparmio per i clienti garantisce un concreto sostegno alle piccole medie imprese locali. Presidiati inoltre i nuovi trend di consumo grazie all’inserimento in assortimento di numerosi prodotti salutistici, bio, vegetariani e vegani.

In quanto a servizi, il supermercato di via Nazionale è dotato di colonnina per la ricarica dei cellulari, di rastrelliera per le biciclette e di un’area di sosta esterna per ospitare gli amici a quattro zampe.

Il Simply di Bolgare è dotato di 6 casse tradizionali, tra cui una prioritaria per disabili e donne in gravidanza. In linea con i nuovi negozi, anche il nuovo Simply è stato soggetto a interventi tecnici per ridurre il consumo energetico: ampie lucernari su tutta l’area grocery, ante in vetro per i lineari dei Salumi e formaggi a libero servizio, vetri a scorrimento per i banchi surgelati e corpi illuminanti a led.

In occasione dell’apertura, il Simply di Bolgare organizza numerosi intrattenimenti per grandi e piccini. I primi eventi natalizi in programma sono: giovedì 10 gonfiabili e giocolieri, venerdì 11 arriva Babbo Natale e gli alpini offrono vin brulè, sabato 12 arriva Santa Lucia e domenica 13 Gran Concerto di Natale con la Fanfara Trapulì di Covo.

Fino al 31 dicembre, anche nel nuovo supermercato sarà attiva la raccolta fondi a favore di Telethon, che Simply sostiene per il quattordicesimo anno e che ha permesso di donare dal 2002 circa 15 milioni di euro. Per dare un contributo alla ricerca scientifica, si può donare direttamente in cassa aggiungendo un contributo alla spesa o acquistando un prodotto solidale, tra cui l’edizione speciale per Telethon delle famose shopper Milano City Bag di Cruciani. In alternativa, si può contribuire alla raccolta fondi interagendo con la fan page di Facebook “Simply per Telethon” e partecipando ai numerosi eventi locali che i collaboratori del Simply di Bolgare organizzano per sostenere la ricerca scientifica di Telethon.

VéGé si rafforza nel cura persona e casa con l’ingresso della campana Bava

Gruppo VéGé incrementa ulteriormente la propria presenza nel settore per la pulizia della casa e l’igiene della persona con l’ingresso tra le imprese socie di Bava Srl, ufficializzato in questi giorni ed effettivo dal prossimo 1 gennaio.

Bava Srl, con sede a Carinaro (Caserta), rappresenta uno degli operatori di maggior peso nella distribuzione all’ingrosso e al dettaglio di prodotti per l’Home e Personal Care, potendo contare su una rete commerciale articolata su 7 Pdv di proprietà a insegna FirstPoint, situati nel napoletano, e 60 in affiliazione con insegna Opportunity Shop, nonché su una rete vendita composta da 20 agenti che curano la distribuzione delle merci su circa il 70% del territorio nazionale, servendo i canali tradizionale e moderno e gli specializzati drug; il tutto supportato da un moderno polo logistico da 6.000 mq.

A ciò si è aggiunto, a fine 2014, l’ingresso nel canale e-commerce con il lancio dello shop online Spesa facile sito che riceve più di 5.000 visite giornaliere e conta su circa 1.000 contatti al giorno.

Azienda a conduzione familiare, Bava Srl è nata nel 1993 come grossista specializzato in prodotti per la pulizia della casa e l’igiene della persona. Il business aziendale ha poi conosciuto una crescita esponenziale sia in termini di espansione territoriale sia di giro d’affari, evolvendosi nella vendita all’ingrosso e al dettaglio, grazie all’esperienza nel settore della famiglia Bava e a format di vendita concepiti per garantire alla clientela un’esperienza di acquisto veloce, assistita e sempre di qualità in virtù di un grande assortimento proposto a prezzi competitivi. Oggi, infatti, l’Azienda tratta oltre 6.000 referenze delle migliori marche nelle categorie Home Care, Personal Care, Tissue e Pet-food.

Rapporto Censis, che cosa resta dell’Italia

Un’Italia nel limbo a mezze tite, senza progettazione per il futuro, con la cultura collettiva prigioniera della cronaca e del consenso d’opinione. Famiglie e imprese restano in un recinto securizzante, ma inerziale.

Così il Rapporto Censis, giunto alla 49esima edizione, dipinge l’Italia del 2015. Nell’indifferenza del dibattito socio-politico, si va costruendo, secondo l’istituto di ricerca, uno sviluppo fatto di basi storiche, capacità inventiva e naturalezza dei processi oggi vincenti.

Ne sono esempio i giovani che vanno a lavorare all’estero o tentano la strada delle start up, le famiglie che accrescono il proprio patrimonio e lo mettono a reddito (con l’enorme incremento, ad esempio, dei bed & breakfast), le imprese che investono in innovazione continuata e green economy, i territori che diventano hub di relazionalità (la Milano dell’Expo come le città e i borghi turistici), la silenziosa integrazione degli stranieri nella nostra quotidianità.

A ciò si accompagna anche un’evoluzione più strutturata, con il nuovo made in Italy che si va formando nell’intreccio tra successo gastronomico e filiera agroalimentare, nell’integrazione crescente tra agricoltura e turismo (con l’implicito ruolo del patrimonio paesaggistico e culturale), nel settore dei «macchinari che fanno macchinari» (la vera punta di diamante della manifattura italiana).

La crisi della rappresentanza sociale

Nelle fasi di sviluppo precedenti, ampiamente studiate dal Censis, la domanda di riconoscimento della società era rivolta al mondo della rappresentanza sociale, alla dialettica socio-politica e al potere statuale. Ma oggi sono tre chiamate in causa cui è difficile dare seguito, perché sono tre realtà in crisi profonda. E anche perché la società appare ormai poco propensa a esprimersi come soggetto di domanda.

Si esprime invece in quella dinamica spontanea descritta sopra, che però è considerata residuale: un «resto» rispetto ai grandi temi che occupano la comunicazione di massa.

Ma il «resto», che finora non è entrato nella cronaca e nel dibattito socio-politico, comincia ad affermare una sua autoconsistenza. Nei movimenti tettonici che ci portano avanti «vince il resto»: quel che non accede al proscenio e alle luci della visibilità. È proprio dal «grande resto» che può cominciare a partire la riappropriazione della nostra identità collettiva.

«Cosa resta oggi del grande processo di globalizzazione vista come occidentalizzazione del mondo? Il policentrismo di tanti diversi sviluppi e la crescita faticosa di una poliarchia», ha detto Giuseppe De Rita, presidente del Censis, illustrando il Rapporto annuale dell’istituto.

«Nella nostra storia, il resto del mito della grande industria e dei settori avanzati è stata l’economia sommersa e lo sviluppo del lavoro autonomo. Il resto del mito dell’organizzazione complessa e del fordismo è stata la piccola impresa e la professionalizzazione molecolare. Il resto della lotta di classe nella grande fabbrica è stata la lunga deriva della cetomedizzazione. Il resto dell’attenzione all’egemonia della classe dirigente è stata la fungaia dei soggetti intermedi e la cultura dell’accompagnamento. Il resto del primato della metropoli è stato il localismo dei distretti e dei borghi. Il resto della spensierata stagione del consumismo (del consumo come status e della ricercatezza dei consumi) è la medietà del consumatore sobrio. Il resto della lunga stagione del primato delle ideologie è oggi l’empirismo continuato della società che evolve. E i processi di sviluppo reale del Paese qui descritti sono il resto delle tante discussioni sulla guerra degli ultimi giorni».

Ciminiera decorata per i 170 anni di Fratelli Branca Distillerie

Ci sono anche le 27 erbe e la celebre aquila di Fernet-Branca a colorare la skyline di Milano insieme alle luci dei grattacieli e alla Torre Branca. L’azienda milanese Fratelli Branca Distillerie, nell’anno dei suoi 170 anni, ha inaugurato una straordinaria opera di street art sulla ciminiera dello storico stabilimento di Milano, con il murale d’autore del collettivo artistico milanese Orticanoodles. La nuova ciminiera decorata richiama l’alchimia di erbe che hanno reso Fernet-Branca famoso in tutto il mondo e con i suoi 55 metri sarà il murale più alto d’Italia e uno dei più alti d’Europa.

Il progetto consolida il profondo legame di Branca con la città di Milano, rimasto immutato nonostante la vocazione globale dell’azienda e dei suoi prodotti esportati in tutto il mondo.

CiminieraBranca_03Anche l’opera di Orticanoodles (duo di streetartist conosciuti a livello internazionale) guarda sia alla tradizione, riprendendo elementi storici della comunicazione Branca, sia all’innovazione con l’utilizzo di colori accesi che ne accentuano lo stile contemporaneo.

«Fin dalla fondazione, Branca è stata pioniera dell’internazionalizzazione ma ha sempre conservato le proprie radici e il forte legame con Milano. Siamo infatti una delle poche aziende ad avere ancora uno stabilimento produttivo in città», ha commentato Niccolò Branca, Presidente e Ad di Fratelli Branca Distillerie. «Per questo, per i nostri 170 anni e in un importante momento di rinnovamento per Milano, abbiamo voluto promuovere un progetto artistico che arricchisse la città e chi la vive ogni giorno. Branca è stata pioniera nel campo della creatività fin dalla fondazione, e abbiamo voluto riaffermare questa nostra caratteristica distintiva rinnovando un elemento simbolo dell’architettura industriale per eccellenza, la ciminiera, usando uno dei linguaggi artistici simbolo della contemporaneità, la street art».

Gruppo Alì apre a Limena e Marcon e raggiunge quota 108 punti vendita

A pochi giorni dall’acquisizione (dalla CoopCa, “Società Anonima Cooperativa di Consumo Carnica” di Tolmezzo (Ud) attualmente in liquidazione), Il Gruppo Alì (associato Selex) ha aperto due nuovi punti vendita, a  Limena (PD) e a Marcon (VE). Giusto il tempo di fare l’inventario e di presentare a tutti i 41 nuovi dipendenti l’azienda, i suoi valori e le sue politiche.

alimarcon«Abbiamo deciso di aprire subito dall’acquisizione per garantire una continuità di servizio a tutti quei clienti che frequentavano i due punti vendita, ma soprattutto per garantire una continuità lavorativa ai 41 ex dipendenti Coopca – ha dichiarato Francesco Canella, Presidente dei supermercati Alì – Rimandiamo alla prossima primavera le ristrutturazioni complete».

I due pdv diventano così il 107° e il 108° del Gruppo presente in Veneto e in Emilia Romagna con due canali: Alì Supermercati, negozi di quartiere e superfici fino a 1.500 mq e Alìper con punti vendita tra 2.000 e 5.000 mq.

Il superstore Conad di Licciana Nardi (MS) riapre con una filosofia green

Riapre sabato 5 dicembre, dopo oltre un mese di chiusura, completamente rinnovato all’insegna dell’efficientamento energetico e del contenimento dell’impatto ambientale il superstore Conad in località Masero Terrarossa di Licciana Nardi (MS).

Questa di Licciana Nardi è l’undicesima tappa del progetto che prevede la riqualificazione energetica di 20 punti vendita Conad del Tirreno fra Toscana, Lazio e Sardegna per un investimento complessivo di 33 milioni di euro, realizzato attraverso l’utilizzo di una formula innovativa di project financing, in partnership con Officinae Verdi e WWF, Unicredit e Arpinge. Il fine, in linea con i nuovi obiettivi comunitari proposti dalla Commissione UE, è quello di ridurre le emissioni di CO2 del 40 per cento entro il 2020. Un piano concreto per dare il proprio contributo alla lotta ai cambiamenti climatici.

Licciana NardiIl punto di vendita, che occupa oltre 60 addetti, si presenta rinnovato in senso green grazie a dotazioni tecnologiche innovative e sostenibili: centrali frigorifere e nuovi banchi refrigerati ad alta efficienza, lampade a led per il sistema di illuminazione, tecnologie automatizzate per il sistema di climatizzazione e la catena del freddo, sistema di metering per il monitoraggio e la gestione dei consumi h24. L’efficienza energetica risulta ottimizzata rispetto al passato e il consumo di energia è ridotto del 40 per cento rispetto a una struttura equivalente realizzata con tecnologie tradizionali.

La ristrutturazione ha interessato anche i reparti freschi della panetteria, gastronomia, pescheria e macelleria. Grande attenzione è stata riservata a tutto il fresco e freschissimo, alla valorizzazione del prodotto del territorio e all’assortimento per una offerta commerciale e un servizio ancora più interessante e efficiente per tutta la zona della Lunigiana. Fra le innovazioni del punto vendita c’è Spesa al volo, un servizio dedicato ai titolari di Carta Insieme Conad. L’attivazione è gratuita ed immediata e permette ai clienti di concludere gli acquisti in modo semplice e veloce tramite la scannerizzazione con un apposito terminalino. Un modo pratico di fare la spesa che si rinnova con tantissimi vantaggi in più. All’interno è presente anche il nuovo totem touch screen Digital Conad su cui il cliente può ordinare prodotti tecnologici e non, ampliando così l’offerta di qualità e servizio del negozio. Navigando sull’apposito totem si accede all’area dedicata per trovare quei prodotti non presenti nel punto di vendita, come elettrodomestici, televisori e tanto altro, delle migliori marche. Il cliente potrà così consultare, scegliere e pianificare la consegna in modo semplice e veloce.

«Con questo negozio per me comincia una nuova sfida qui in Lunigiana – ha sottolineato Andrea Musso, socio Conad del Tirreno che rilancia il rinnovato Superstore – . Con questa ristrutturazione l’obiettivo, se possibile, è di servire ancora meglio i nostri affezionati clienti, attraverso il consueto stile Conad in un punto di vendita ancora più funzionale, realizzato con la massima attenzione al risparmio energetico, come problemi ambientali e minaccia climatica ci impongono di fare, moderno con tanti servizi e tanta convenienza per soddisfare le esigenze di spesa dei cittadini».

Secondo Conad “Il nuovo Superstore rappresenta un’altra tappa verso la “full energy efficiency”. La gravità dei problemi ambientali in generale e la minaccia climatica in particolare, al centro anche del COP21, il vertice sul clima dei 150 capi di stati riuniti a Parigi, impongono di integrare la dimensione ambientale nelle strategie di business, promuovendo innanzitutto l’utilizzo di fonti rinnovabili e lo sviluppo di efficienza energetica”.

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