CLOSE
Home Authors Posts by instore

instore

3869 POSTS 0 COMMENTS

Barbie e Hot Wheels. E il ghiacciolo è servito

Barbie e Hot-Wheels, marchi leader di casa Mattel, insieme alla Sweet Club, storica azienda dolciaria, hanno realizzato per i più piccoli uno snack fresco e gustoso, senza coloranti e senza conservanti.

I ghiaccioli da congelare Barbie e Hot-Wheels sono il momento di pausa perfetto per rinfrescare il palato dei bambini dopo una corsa all’aria aperta o per dare una nota di colore agli afosi pomeriggi d’estate. I ghiaccioli da congelare Barbie e Hot-Wheels si ripongono comodamente nel congelatore e possono essere gustati in qualsiasi momento da soli o in compagnia!

Ogni confezione contiene 10 ghiaccioli al gusto di arancia, limone, amarena e fragola, insieme a una fantastica sorpresa: le bolle di sapone! Il gioco che, da sempre, regala momenti di gioia e divertimento a grandi e piccini, il regalo perfetto da poter condividere con gli amichetti sia in casa, sia all’aperto.

E-commerce: i trend logistici che fanno decollare il comparto

L’e-commerce non può prescindere dalla logistica. Specialmente se vuole sfruttare al massimo le proprie potenzalità e fidelizzare i clienti. È questo l’assunto che ha fornito lo spunto al workshop “Innovazione e customer experience al centro della logistica dell’e-commerce” che si è tenuto alla XII edizione del Netcomm Forum.

Secondo Lorenza Zanardi, Direttore Generale di Rajapack Italia e tra i protagonisti dell’incontro, bisogna puntare su alcuni requisiti specifici: design minimal, ecosostenibilità, personalizzazione e riutilizzo per il reso o in generale.

  1. Minimizzare gli eccessi di cartone e plastica per ridurre i costi di trasporto ma anche mettere i clienti nella condizione di aprire facilmente e velocemente i pacchi, senza gravarli di uno smaltimento impegnativo dell’imballo. Grandi colossi dell’e-commerce sono già stati attaccati sui social media per avere irritato i propri clienti con imballaggi complicati o non necessari.
  2.  Puntare su un packaging eco sostenibile. L’imperativo sono le 3R: RIDURRE, RIUTILIZZARE, RICICLARE. Un recente studio Nielsen afferma che il 52% delle decisioni di acquisto sono influenzate dall’impatto ambientale dell’imballo. Una realtà di cui hanno preso coscienza le aziende che utilizzano l’e-commerce e grandi marchi come Zara. Il famoso marchio di abbigliamento infatti comunica sulle proprie scatole e-commerce che sono fatte al 100% di materiale riciclato (boxes with a past) ed inoltre propone tantissimi tutorial per riciclare gli imballaggi dopo il loro utilizzo (boxes with a future).
  3. Personalizzare, ricorrendo a una brandizzazione significativa che riguarda sia il lato esterno che quello interno per influenzare il cosiddetto effetto WOW nel consumatore online. Un trend che, negli ultimi tre anni, in casa Rajapack è addirittura triplicato, toccando il 13% del fatturato 2016, con percentuali più elevate in settori come il lusso e l’elettronica di consumo.
  4. Riutilizzare: gli e-shoppers danno per scontato di poter rendere i prodotti acquistati nel medesimo imballo che hanno ricevuto. Ecco perché diventa importante nella personalizzazione pensare a soluzioni che permettano al cliente di richiudere e riutilizzare facilmente la propria scatola o la propria busta per la restituzione e al contempo far trovare etichette di reso già pronte all’uso.

D.IT, nasce il nuovo progetto multi insegna e multi servizio di Sisa e Sigma

D.IT: semplice, immediato ed evocativo, ecco il nome scelto per il nuovo progetto Multi-Insegna e Multi-Servizio che vuole essere riferimento nazionale della Distribuzione Organizzata (DO) di qualità. D.IT – DISTRIBUZIONE ITALIANA nasce grazie al coinvolgimento di due marchi storici italiani quali SIGMA e SISA che, pur mantenendo la loro identità di brand, condividono così un progetto comune. Il nuovo Gruppo svilupperà un fatturato alle casse stimato in € 4 MLD con una quota di mercato nazionale del 3% circa.
 
L’obiettivo del progetto è quello di creare una Centrale efficiente ed efficace, al servizio dei Clienti e dei punti vendita: da un lato massimizzando i vantaggi della contrattazione unica con l’Industria di Marca, dall’altro attraverso lo sviluppo di nuove progettualità condivise sulle attività promozionali e marketing di Centrale per soddisfare al meglio le peculiarità di mercato e il legame con il territorio.
 
D.IT concentrerà dunque il massimo delle energie nella progettazione di strategie di vendita differenzianti, coerenti con le diverse esigenze dei consumatori e con particolare riferimento alle strategie di CRM, loyalty e di posizionamento del Prodotto a Marchio. Verranno condivisi i volumi di acquisto, mentre ciascun Brand (SIGMA e SISA) declinerà il pack, le attività di sviluppo, di comunicazione e promozione in maniera indipendente.
 
Sono già state costituite per le aree 3 e 4 Nielsen due NewCo: Distribuzione Sisa Centro Sud con centro distributivo in Campania e Distribuzione Sisa Sud, con centro distributivo in Puglia. Le nuove società nascono fortemente patrimonializzate, con la partecipazione degli imprenditori SISA storici presenti nelle aree geografiche di competenza e dei Cedi SIGMA attivi in tali aree (Cedi Sigma Campania SPA e Tatò Paride SPA). Si tratta di realtà con una specifica struttura logistica, commerciale ed organizzativa che si dedicheranno allo sviluppo dell’insegna SISA nei territori del centro-sud, e che partecipano a D.IT. – DISTRIBUZIONE ITALIANA.
 

“Il rilancio del Brand all’interno di un progetto di Centrale forte e al servizio di

Elpidio Politico

Clienti e rete è il nostro obiettivo – afferma Elpidio Politico Amministratore Delegato di Distribuzione Sisa Centro Sud – DISTRIBUZIONE  ITALIANA è lo strumento che ci consentirà di offrire assistenza e servizi efficaci e competitivi ai

Riccardo Leonetti

punti vendita”. Continua poi Riccardo Leonetti, Amministratore Delegato di Distribuzione Sisa Sud – “con SIGMA abbiamo affrontato una sfida vincente che sono certo avrà uno sviluppo molto importante nei prossimi anni”.
 

 

 

Francesco Del Prete

“Siamo molto soddisfatti – sottolinea il Presidente di SIGMA Francesco Del Prete – della nascita di D.IT – DISTRIBUZIONE ITALIANA, frutto del lavoro assiduo di un gruppo affiatato composto dai manager e dai Soci di SIGMA e SISA, che da mesi sono impegnati nel progetto. La squadra che oggi scende in campo prevede la partecipazione di tutti i soci SIGMA e delle nuove strutture SISA, ma siamo certi che il progetto accoglierà nei prossimi mesi l’interesse di altre importanti realtà della DO, che potranno così avvalersi dei benefici e dei vantaggi competitivi che Distribuzione Italiana saprà offrire”.

Alto Adige, quando il territorio parla di qualità

L’Alto Adige con i suoi masi e le sue malghe rappresenta una risorsa importante per l’eccellenza alimentare italiana.

Nel 1941 a Bolzano viene fondata la Federazione Latterie Alto Adige, cooperativa che da allora riunisce le 10 latterie sociali altoatesine con lo scopo di promuovere le attività dei soci e di farsi garante davanti ai consumatori – con il Marchio di Qualità Alto Adige che si trova sulle confezioni di latte, yogurt, mozzarella, burro e formaggio altoatesini – della qualità dei prodotti lattiero-caseari del territorio.

Il marchio di qualità

Oltre al latte, l’assortimento di prodotti lattiero-caseari con il marchio di qualità Alto Adige include yogurt, formaggio, mozzarella, mascarpone, ricotta, burro, panna e latte UHT. C’è inoltre il formaggio Stelvio, l’unico formaggio altoatesino con una denominazione di origine protetta a livello europeo (DOP).

La Federazione

La cooperativa oggi vanta una produzione di circa 392 milioni di kg di latte all’anno, pari al 3,5% della produzione italiana di latte e allo 0,3% della produzione europea, impiega 940 addetti e ha al suo attivo un fatturato di 461 milioni di euro. Con la quantità di latte a disposizione vengono realizzati i seguenti prodotti:

Latte Fresco21,5 milioni di kg, di cui latte fresco biologico 1,2 milioni di kg
Latte UHT29,2 milioni di kg
Yogurt135,4 milioni di kg, di cui yogurt biologico 5,0 milioni di kg
Formaggio20,4 milioni di kg, di cui 14 milioni di kg di Mozzarella
Burro3,2 milioni di kg
Panna2,6 milioni di kg
Mascarpone, Ricotta9,5 milioni di kg

Le novità dei soci

L’impegno della Federazione è quello di promuovere il “gusto” dell’Alto Adige e in quest’ottica l’innovazione diventa prioritaria.

Tante le nuove proposte dedicate ai consumatori e alle loro esigenze si spazia dai nuovi imballaggi sempre più green alle referenze free from, per arrivare a sapori nuovi e inediti in grado di esaltare una materia prima naturale come il latte.

Vediamo insieme una rapida carrellata delle proposte più recenti, presentate a Milano nella cornice del IN KITCHEN LOFT.

Latteria Merano presenta:

  • due nuove referenze per la linea Bellavita Free – cocco e caffè zero.
  • il maxi formato da 400 grammi senza lattosio, sia nella versione classica che con zero grassi.
  • lo yogurt da bere nel formato eco pack.

 

Latteria Tre Cime presenta:

  • il formaggio Montagna Alto Adige Superior a pasta semidura, di forma rotonda con un diametro di 38 cm e un’altezza di 10 cm e al taglio si evidenzia una pasta semidura di un bel giallo oro e dall’occhiatura scarsa a forma di noce.
  • il formaggio Originale Dobbiaco, il prodotto più tradizionale e più noto della Latteria Tre Cime. La particolare forma a stanga, lunga 35 cm e con un’altezza e una larghezza di 13 cm, lo rende un formaggio dal formato originale e inconfondibile.
  • Il formaggio Inticina, nome ladino della città di San Candido, un formaggio da tavola a pasta semidura prodotto con latte vaccino intero proveniente dagli alpeggi dell’Alta Pusteria.

Brimi presenta:

  • la nuova Mozzarella Latte Fieno 125gr.
  • Mozzarella Brimi Senza Lattosio è prodotta solo con latte vaccino pastorizzato delattosato che ha un contenuto inferiore allo 0,01% di lattosio.
  • la ricotta monoporzione di Brimi con il suo nuovo e pratico formato da 100 grammi

Latteria Vipiteno presenta:

  • tre nuove referenze della gamma Sapori di Vipiteno Pera e camomilla, Miele e melissa, Mirtillo rosso.

Mila presenta:

  • il nuovo yogurt da bere Fiori di Sambuco e Lime di Mila, nella bottiglietta richiudibile
  • lo yogurt bicomparto Gusto + Gusto nella versione senza lattosio.
  • Il nuovo gusto della linea “Gli speciali” Mango maracuja e kiwi
  • la variante Benessere Zero Grassi Frutto del Drago – Guaranà.

Apple Pay disponibile ora anche per i clienti di Supermercato24

Anche Supermercato24 da oggi mette a disposizione dei suoi clienti Apple Pay: in questo modo basterà un semplice tocco per pagare la spesa con la propria carta di credito. Supermercato24 estende così i metodi di pagamento a vantaggio dei suoi clienti, che vanno ad aggiungersi a quelli già in uso, dalla carta di credito sino al pagamento in contanti alla consegna della spesa.

“Supermercato24, è nato dall’esigenza sempre più forte nella nostra società contemporanea di un servizio in grado di offrire uno dei valori più preziosi, il tempo – ha dichiarato Federico Sargenti, Amministratore Delegato di Supermercato 24 – Attraverso il sito www.supermercato24.it, è possibile scegliere il proprio supermercato di fiducia, selezionare i prodotti in pochi minuti, e farsi consegnare la spesa all’indirizzo desiderato in giornata e anche in un’ora, dal personal shopper che l’ha realizzata. Siamo molto orgogliosi di essere una delle prime realtà italiane a poter offrire ai nostri clienti la possibilità di pagare anche con l’innovativo sistema Apple Pay in totale sicurezza”.

La sicurezza
Dal punto di vista di sicurezza e privacy gli utenti sono tutelati dal sistema: quando si utilizza una carta di credito o di debito con Apple Pay, infatti,i numeri di carta effettivi non vengono memorizzati sul dispositivo né sui server Apple. Viene assegnato, invece, un unico Device Account Number criptato e salvato in sicurezza nel Secure Element del proprio dispositivo. Ogni transazione è autorizzata con un codice di sicurezza dinamico, che viene cioè creato appositamente per l’operazione e non più utilizzabile in seguito.

I dispositivi
Per pagamenti di beni o servizi con app o con Safari, Apple Pay funziona con: iPhone 6 e versioni più recenti, iPhone SE, iPad Pro, iPad Air 2 e iPad mini 3 o versioni successive. È possibile inoltre utilizzare Apple Pay con Safari su tutti i Mac introdotti sul mercato dal 2012 in poi che supportano il sistema operativo macOS Sierra e confermare il pagamento con iPhone6 o versioni più recenti, Apple Watch o con il Touch ID del nuovo MacBook Pro.

 

Correlati: Apple Pay  sbarca in Italia e Carrefour rende subito disponibili i pagamenti

Ferrero domina i social: ad aprile Fb e Instagram “parlano” piemontese

Ferrero spopola sia su Facebook che su Instagram: questa la principale evidenza emersa da Top Brands, l’osservatorio di Blogmeter, che nel mese di aprile ha indagato l’andamento dei marchi food sul mercato italiano.

In linea generale si può comunque dire che, a ridosso delle festività pasquali, l’andamento positivo ha riguardato un po’ tutte le aziende affrenti al comparto del cioccolato.

La top 5 di Facebook
Su Facebook è la pagina corporate di Kinder,  che  grazie alle  137.153 mila interazioni, conquista la medaglia d’oro sia per engagement che per nuovi fan (quasi 35 mila). In particolare, a generare la maggior parte delle interazioni è il prodotto #KinderGranSorpresa, che risulta il più coinvolgente tra tutti i prodotti che il brand promuove sulla propria pagina. In seconda posizione, ma per una manciata di voti (137.035), si colloca la pagina Galbani, Ricette di Casa Mia. Sul terzo gradino del podio, infine  (con 122 mila tra reactions, commenti e share) torna di nuovo Ferrero con la pagina Facebook di Mon Chéri che punta su una comunicazione emozionale ed ispirazionale, mediante anche l’uso di hashtag dedicati come #lasciatistupire. Ferrero conferma la sua presenza anche in quarta posizione, con  Kinder Bueno (circa 118 mila interazioni) che coinvolge con post molto interattivi e divertenti, in cui le confezioni Kinder Bueno vengono posizionate nei posti più improbabili. Infine chiude la Top 5 Facebook relativa al total engagement, Parmalat con post dedicati alla Pasqua e alla Festa della Liberazione. Tra le pagine che incrementano maggiormente la propria fan-base ad aprile, spicca al secondo posto subito dopo Kinder, la pagina di Ferrero Rocher (20 mila nuovi fan) seguita da Pringles (17 mila) la cui partnership con Casa Surace per il lancio delle #nuovepringlestortilla sta generando grandi consensi sui social. In quarta posizione Lindt con i suoi Gold Bunny (16 mila nuovi fan) e infine la già citata Kinder Bueno (14 mila). 

La classifica su Instagram

Qui a spopolare è Nutella che risulta il migliore sia per engagement che per nuovi follower. Nonostante ad aprile abbia pubblicato solo 10 post, conquista ben 52 mila interazioni, merito soprattutto di una content strategy basata sulla condivisione di foto di dolci deliziosi ed invitanti a base di Nutella. Conquista la medaglia d’argento (sia per engagement che per follower) il profilo di Kinder Italia (12 mila interazioni e più di 5 mila nuovi seguaci) che su Instagram condivide le foto di utenti che ritraggono i suoi prodotti, in particolare le uova Kinder Gran Sorpresa. Nelle successive posizioni per entrambe le metriche, troviamo due profili del gruppo Barilla: il brand Mulino Bianco, la cui campagna #unmondobuono riscuote un gran successo (8,5 mila interazioni) e il prodotto Pan di Stelle che riposta le foto degli utenti con le #ricettedistelle, ottenendo quasi 8 mila interazioni. Ottime performance ancora per Parmigiano Reggiano che ad aprile spopola con l’inziativa “Caseifici aperti” (più di 6 mila interazioni) e Kinder Bueno che guadagna 1,8 mila followers durante il mese.

Autogrill apre il Bistrot Bologna Cantagallo, evoluzione dello storico Mottagrill

Autogrill apre a Casalecchio sul Reno, nel tratto appenninico dell’Autosole, il Bistrot Bologna Cantagallo,  il suo secondo Bistrot in autostrada. Il concept realizzato da Autogrill in collaborazione con l’Università degli Studi di Scienze Gastronomiche (Unisg) di Pollenzo offre ai viaggiatori una pausa all’insegna dell’eccellenza, della qualità e del benessere.
Il Bistrot, infatti, lavora, come tutti i concept Bistrot, con produttori locali in un’ottica di stagionalità e territorialità, proponendo un’offerta in linea con le esigenze della cultura alimentare contemporanea sempre più attenta alla qualità, alle proprietà nutritive e alla territorialità dei cibi.

“Siamo particolarmente orgogliosi di testimoniare l’evoluzione di questo storico ristorante: dalla sua inaugurazione nel 1961 questo edificio, con la sua struttura caratteristica sospesa a 5,5 metri di altezza sull’autostrada, è stata un’icona della modernizzazione italiana negli anni del boom economico e ha sempre rappresentato un’idea di qualità della produzione alimentare in questa terra – l’Emilia Romagna – così ricca di tradizione culinaria. Bistrot fa della valorizzazione del territorio la sua principale mission e si propone di diventare un vero punto di riferimento per le nuove abitudini alimentari dei consumatori ‘on the move’ – ha commentato Ezio Balarini, Chief Marketing Officer di Autogrill – Tutto questo è possibile grazie alla preziosa collaborazione con i nostri fornitori partner, selezionati con l’UNISG, grazie a cui possiamo offrire ogni giorno ai nostri clienti tutto il meglio delle ricette del territorio”.

L’offerta
Tra i tanti prodotti ricordiamo quelli del SALUMIFICIO ROMAGNOLO DEL VECCHIO, che opera dal 1968 secondo le ricette della tradizione della norcineria di Romagna lavorando solo carni suine selezionate provenienti esclusivamente dal territorio Italiano, lavorate a Cesena e stagionate nel territorio romagnolo. Il particolare microclima di questa terra, permette a questi salumi di offrire il sapore gustoso e gioioso della Romagna più vera: suoi prodotti di punta sono la Finocchiona e la Pancetta di Mora Romagnola presidio slow food.
 
Un altro partner d’eccellenza è l’AZIENDA AGRICOLA BORDONA –  azienda biologica situata nell’alta valle del Santerno ai confini con la Toscana che certifica in tutto il processo produttivo la trasformazione del latte di propria produzione, proveniente da mucche di razza pezzata rossa, in formaggi e latticini di vario genere: mozzarella, casatella, tomino primo sale, ricotta e yogurt. Vale la visita il caseificio Bordona per assaggiare i suoi squisiti formaggi naturali per poter osservare il ciclo completo di produzione biologica, dal pascolo al caseificio.
 
A fornire i dolci sarà la pasticceria romana di Marco Rinella CRISTALLI DI ZUCCHERO: un laboratorio di pasticceria sul modello delle botteghe artigiane del Rinascimento Italiano. Tra l’offerta presente a Bistrot, i viaggiatori potranno gustare la Torta Tenerina, una specialità emiliana tutta di cioccolato che parla d’amore, oppure la Pinza Bolognese, un dolce tradizionale contadino a base di farina e uova fresche, caratterizzato dalla presenza di un ripieno di mostarda.

La storia

ll Mottagrill di Cantagallo (nome originario dello store) venne inaugurato il 29 aprile del 1961 nell’area autostradale di Casalecchio di Reno a soli cinque mesi dall’apertura del tratto appenninico dell’Autosole ad opera dell’allora Presidente del Consiglio Amintore Fanfani. L’edificio dalla struttura avveniristica, lungo 70 metri e alto 13 metri con una parte centrale sospesa a 5,5 metri di altezza sull’autostrada, progettato dall’architetto Melchiorre Bega, rappresentava l’Autogrill a ponte “maggiore d’Italia e il più grosso d’Europa”. Nei momenti di maggior affluenza della sua storia nei laboratori di Cantagallo si registrarono le cifre record di circa 40.000 torte e oltre 60.000 pizze prodotte in un mese, mentre al ristorante con servizio al tavolo si servirono in un solo giorno circa 1.100 coperti.

Molti i personaggi illustri che vi facevano regolarmente sosta, tra questi Ugo Tognazzi, Silvana Mangano, Renzo Montagnani e Nino Manfredi, ma personalità appartenenti alla classe politica come Enrico Berlinguer, Giovanni Spadolini e Ugo La Malfa.

Una curiosità: il primo gennaio 2001 Cantagallo ritornò tra le pagine di cronaca poiché, al preciso scoccare della mezzanotte, in questo punto vendita venne effettuato il primo acquisto (ed emesso il primo scontrino) italiano in euro.
 

 

Asiago, positivo il bilancio 2016 approvato dai soci del Consorzio

Bilancio 2016 positivo quello approvato dai soci del Consorzio di Tutela Formaggio Asiago.

I punti clou:  grazie al piano di crescita programmata, le produzioni sono state ridotte del 3,35% rispetto all’anno precedente, mentre i consumi hanno registrato una crescita  sia presso le famiglie (+ 2,1%, dati GFK-Eurisko) sia nella Grande Distribuzione (+2,3%, dati Iri-Infoscan). Risultati in netta controtendenza rispetto al comparto dei formaggi semiduri che, nello stesso anno, ha segnato un doppio calo dei volumi del 1,3% e del valore del 1,7% (dati GFK-Eurisko).

Un segnale positivo arriva anche dal calo, a fine 2016, dello stock aggregato di prodotto, rispetto a fine 2015; aspetto che ha consentito di iniziare il 2017 con premesse migliori rispetto allo scorso anno.

La produzione

Nel 2016, sono state prodotte 1.365.597 forme di Asiago Fresco e 221.772 di Asiago Stagionato, per un totale di 1.587.369 forme; produzioni che, nel contesto del piano di regolazione 2017-2019, continueranno a garantire un equilibrio tra domanda ed offerta, proseguendo nella valorizzazione della denominazione e puntando a rafforzare l’orientamento al mercato a fianco dei produttori impegnati ad esportare Asiago DOP nel mondo.

L’export

Il 2016 è stato anche l’anno nel quale si è proseguito nel rafforzamento del mercato estero con un +6,5% di export rispetto al 2014 ed una performance pari a +66% negli ultimi sei anni. Le esportazioni di formaggio Asiago hanno superato per la prima volta le 1700 tonnellate, raggiungendo il massimo volume storico. Tra i principali acquirenti della specialità veneto-trentina, Svizzera (+12%) e Australia (+16%) risultano in testa, entrambi in aumento per il terzo anno consecutivo. L’Australia, in particolare, si impone per la prima volta come terzo mercato di destinazione delle esportazioni, dopo USA e Svizzera, superando la Germania, che, nel 2016, ha realizzato un positivo +4% di crescita. A riprova dell’impegno profuso, il Consorzio di Tutela, nel 2016, ha rafforzato l’attività di promozione avviando due progetti cofinanziati dall’Unione Europea, per un valore complessivo pari a 5,5 milioni di euro: il primo negli Stati Uniti e in Canada, in partnership con i consorzi del Pecorino Romano e dello speck Alto-Adige; il secondo “Cheese It’s Europe”, insieme ai Consorzi di Tutela Parmigiano Reggiano e Gorgonzola, mirato al rafforzamento e al consolidamento delle esportazioni in Austria, Repubblica Ceca, Ungheria e Polonia

E-Marco Polo, l’e-shop di Alibaba porta in Cina il Made in Italy

Diverse migliaia di prodotti venduti, oltre 100 referenze disponibili di food&beverage, 11.000 follower, 150.000 visitatori unici mensili: sono alcuni numeri dei primi tre mesi di operatività di E-Marco Polo, l’e-shop B2C  di Alibaba, che opera su su Tmall Global (la piattaforma e-commerce cross-border dedicata esclusivamente ai prodotti/brand stranieri e non presenti in Cina) e si rivolge  alle aziende che intendono operare nel mercato cinese.  

La società è una delle più importanti iniziative strategiche di “sistema Paese” ed è nata in seguito al Memorandum di Intesa siglato tra il Governo Italiano e il Gruppo Alibaba.  Ha come partner industriali il Gruppo Cremonini, leader nella produzione e distribuzione di prodotti del food&beverage, la società di consulenza strategica specializzata su innovazione e internazionalizzazione delle imprese The Cambridge Management Consulting Labs (CMC Labs), e come partner finanziari Intesa Sanpaolo e Unicredit.

Le opportunità

I vantaggi per le aziende offerti da E-Marco Polo si possono riassumere nella semplificazione di accesso al mercato cinese; nell’opportunità di dare grande visibilità ai prodotti presso il pubblico cinese grazie alla vetrina dedicata al Made in Italy su Tmall Global e al supporto di campagne marketing; l’ottimizzazione dei costi operativi e i risparmi sui costi fissi; la gestione completa della supply chain con servizi garantiti dai partner di Alibaba.

Le opinioni

“E-Marco Polo – ha spiegato il CEO Stefano Scarsciotti – è una vetrina B2C che funge da “general contractor” e permette di vendere i prodotti direttamente con un servizio “end-to-end”, con le attività di logistica a supporto dei processi di export/import, marketing, customer care, oltre alle strategie e alle azioni di brand-marketing. Grazie alla nostra piattaforma flessibile e modulare, copriamo l’intera “value chain” dell’export in Cina”.

Augusto Cremonini, Presidente di E-Marco Polo, ha ricordato che la società “capitalizza l’enorme esperienza nella distribuzione internazionale del Gruppo Cremonini e il mercato cinese rappresenta una grande opportunità per l’e-commerce di prodotti alimentari. Alibaba è il leader mondiale coprendo il 54,2% del mercato online cinese B2C e la sua piattaforma Tmall Global conta migliaia di vetrine. Considerando che la cucina italiana è la più apprezzata a livello mondiale, riteniamo che E-Marco Polo possa dare enormi vantaggi alle esportazioni dei produttori del nostro paese, soprattutto a quelli di piccole e medie dimensioni”.

Mind the Step: appuntamento il 7 giugno con la terza edizione

Mind the Step, l’evento b2b indirizzato a chi decide le strategie digitali dei Brand del Retail e aiuta le aziende a non “inciampare” negli ostacoli che si trovano lungo il cammino della  trasformazione  digitale, torna a Milano il prossimo 7 giugno.

Organizzato da Theoria con il supporto di Epson, Mapp Digital, MobileBridge e SAP Hybris,  l’evento intende individuare i segnali di futuro nel Customer Journey.

I 100 rappresentanti di grandi brand attesi all’evento,  insieme agli esperti e alle aziende di punta del tech & digital, tracceranno la mappa per i prossimi 2 anni del Digitale in Italia.

L’evento è volutamente ristretto, per favorire  la discussione libera tra decisori, esperti e rappresentanti delle aziende tech/digital. La partecipazione – gratuita – è rigorosamente riservata a rappresentanti di aziende utenti finali, previa accettazione della registrazione da parte degli organizzatori.

I temi
I segnali di futuro che verranno esplorati a Mind  the Step includono:
– Robot:  la nuova frontiera dell’interazione tra azienda e consumatore
– Intelligenza Artificiale  applicata alla produzione e vendita nel Fashion & Luxury
– Nuovi modelli organizzativi  richiesti dalla trasformazione digitale

 

Per informazioni: www.mindthestep.eu

BrandContent

Fotogallery

Il database online della Business Community italiana

Cerca con whoswho.it

Diritto alimentare