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Calo M&A in Italia: food resta in testa seguito da fashion e prodotti casa e persona

Il mercato italiano dell’M&A nel primo semestre del 2024 si è chiuso con un calo del 18,6% in termini di operazioni annunciate in ambito consumer rispetto al primo semestre del 2023. Il food resta alla guida con 46 operazioni completate su un totale di 179. Resta anche stabile la quota di operazioni sponsorizzate da fondi (c. 43%), che non includono le acquisizioni di piattaforma e gli add-on (classificate tra le operazioni di investitori industriali “corporate”). Le operazioni domestiche (Italia su Italia) rappresentano il 66% del totale in linea con quanto registrato nell’1H23.

Food & beverages
Il settore ha visto 46 operazioni annunciate nel primo semestre 2024, nel mese di febbraio è stata annunciata l’operazione di consolidamento Forno d’Asolo/Sammontana, sotto la regia di Investindustrial (autorizzata dall’Antitrust lo scorso 28 luglio), e l’acquisizione di Dolciaria Acquaviva da parte del gruppo belga Van De Morteele). Il comparto food & beverages all’interno del consumer markets rappresenta il segmento più difensivo, per cui in una situazione di incertezza si prevede un crescente volume di attività M&A sia per le piattaforme sponsorizzate dai fondi di private equity, che per le aziende del comparto italiane ed estere e per i player della Gdo alla ricerca di produttori di private label da integrare. Le operazioni chiuse nel primo semestre, unitamente a quelle in corso e in prospettiva lasciano ipotizzare che sarà un settore molto dinamico. I settori da monitorare con maggiore attenzione saranno ingredienti, ancora nutraceutica, bakery e frozen food.

Fashion
Il primo semestre 2024 ha visto 35 operazioni annunciate, tra cui il delisting di Tod’s ad opera del fondo L Catterton, l’acquisizione del brand di alta gioielleria Vhernier da parte di Richemont, del brand di sneakers Autry da parte di Style Capital, di una quota di Elisabetta Franchi da parte della holding di Marco Bizzarri, di Trussardi da parte di Miroglio, di De Laurentiis da parte di Made in Italy Fund e numerose operazioni di filiera (Florence, Holding Moda ma anche da parte di Capri Holding, OTB, Stefano Ricci). Tuttavia, la situazione di incertezza a livello europeo ha frenato le aspettative di crescita dei brand (solo l’upper luxury si è salvato) e suggerito il rinvio della quotazione ad un player come Golden Goose.

A livello mondiale il settore sta vivendo un momento di difficoltà anche maggiore, con un serio ripensamento del modello di business in funzione dei mutati stili di consumo. Le transazioni non sono mancate, ma in alcuni casi si tratta di operazioni con un taglio di ristrutturazione (tentativo di delisting Macy’s, Nordstrom negli Stati Uniti, acquisizione di Neiman Markus da parte di Sacks Fifth avenue con supporto di Amazon, delisting di Farfetch acquisito da Coupang, Matches in amministrazione controllata dopo pochi mesi dalla sua acquisizione da parte di Fraser Group). Lato aziende, si osserva un crescente interesse dei brand di lusso verso settori diversi, ad esempio immobiliare (acquisizione da parte di Kering di un immobile di pregio in via Montenapoleone e del Castello di Urio da parte di Belmond, controllata di LVMH), hospitality (partnership di Dolce & Gabbana, Bulgari, Etro, Paul & Shark, Alberta Ferretti con vari beach club e hotel in località turistiche), e ristorazione (partnership di Golden Goose con Da Vittorio, Alajmo e Oldani, apertura di un ristorante di LVMH gestito dalla fam. Cerea a Milano), questi ultimi con l’obiettivo di fidelizzare e attrarre clienti attraverso la componente esperienziale e di immagine prima che di prodotto. Per il prossimo semestre PwC si attende un aumento di operazioni di ristrutturazione finanziaria sia per razionalizzare la presenza dei punti vendita fisici, che per ottimizzare ed efficientare il canale online ed ulteriori operazioni su brand. I fondi restano interessati ai brand, ma puntano a quelli più alti e iconici oppure alla supply chain, vista la percezione di maggiore rischiosità complessiva del settore.

Household and personal products
Il settore è stato particolarmente attivo in Italia nei primi mesi del 2024 con un ridotto numero di operazioni, 14, ma di dimensione significativa: Beautynova (cessione a PAI), Dr. Vranjes (ceduta a L’Occitane), Veralab (cessione minoranza a Peninsula), Kiko (investimento di maggioranza di L Catterton), Acqua & Sapone (acquisizione da parte di TDR Capital, che affiancherà il fondo HIG nel piano di crescita della società). Sempre HIG ha annunciato a luglio l’acquisizione di Naturalia Tantum (nutraceutica). Il beauty ha visto inoltre importanti IPO a livello internazionale, tra cui quella di Puig in Spagna, Douglas in Germania, Galderma in Svizzera, così come delisting (L’Occitane da Hong Kong) In questo settore ci aspettiamo in Italia ulteriori volumi di attività, soprattutto nel comparto dei contract manufacturer e ulteriori aggregazioni di catene nel Personal care products.

Pet & vet
Le operazioni più significative del settore sono state la cessione di Arcaplanet a Fressnapf (annunciata a luglio 24), leader europeo del petfood, con contestuale reinvestimento di Cinven in Fressnapf, operazione che permetterà di creare un player da €5 miliardi di fatturato, l’investimento da parte di Charme nella catena di cliniche veterinarie Animalia, e di Mandarin in Camon (entrambe annunciate a luglio). Il settore è ancora potenzialmente molto attivo con altre catene (sia petfood che pet care) a breve sul mercato.

Hospitality and leisure
Nel primo semestre 2024 sono state annunciate 36 operazioni in totale di cui 22 in ambito Hotellerie, soprattutto hotel e camping in location turistiche, 6 nella ristorazione e 4 in ambito sportivo, soprattutto calcistico. Il 2024 si è aperto con la cessione di Piadineria da Permira a CVC, che ha stimolato un certo interesse sul settore, pesantemente frenato dalla pandemia. Tra le operazioni annunciate in seguito, abbiamo l’acquisizione di Fra Diavolo da parte di Alto Partners, di Temakinho da parte di Mutares e dell’Harry’s Bar da Villa D’Este. L’andamento dei consumi del primo semestre 2024 (in calo) sta tuttavia rallentando l’orizzonte di alcune operazioni e le preferenze tendono a focalizzarsi su modelli “fast dining”. In ambito hospitality l’operazione più rilevante è quella relativa alla catena di camping Club del Sole (investimento di The Equity Club), seguita nel mese di luglio da quella di Clessidra sul competitor Human Company.

Packaging
Nonostante le incertezze dovute alla continua evoluzione del framework normativo Europeo (e.g. PPWR), il “deal flow” nel settore del packaging rimane dinamico con tante operazioni sia in Italia che all’estero. L’Italia si conferma tra i mercati più rilevanti a livello europeo con eccellenze ad ogni step della catena del valore, dalla produzione dei macchinari e delle materie prime passando dal design ed infine arrivando al packaging primario, secondario e terziario. Una delle operazioni più rilevanti nel 2024 è stata l’acquisizione di Bormioli Pharma da parte del gruppo tedesco Gerresheimer per c. 800 milioni di euro, che va ed evidenziare un crescente consolidamento del settore anche a livello pan-Europeo. Rimangono estremamente attive diverse piattaforme italiane che hanno come focus il consolidamento del mercato italiano – come ad esempio Mosaiq Group, Isem e Pusterla – e internazionale come Fedrigoni ed IMA. Nonostante le tante operazioni di M&A a tutti i livelli della catena del valore degli ultimi anni, il mercato italiano del packaging rimane estremamente attrattivo sia per gli investitori istituzionali che strategici e presenta ancora tante opportunità di consolidamento. Tra gli ambiti dove vediamo spazio per ulteriori aggregazioni, il comparto delle “closures” che ha già visto negli anni scorsi operazioni rilevanti su Guala, Crealis e Tapì.

“Lo scenario è moderatamente positivo, ma con velocità diverse nei vari segmenti e una maggiore attenzione sulla preparazione delle aziende per potenziali operazioni nell’ultima parte dell’anno o nel 2025. Ci attendiamo un crescente interesse sull’Europa da parte di operatori del Middle East, India e Giappone, come riflesso del sempre maggiore peso sui consumatori della classe media in questi paesi e di aziende floride interessate ad investire all’estero” commenta Emanuela Pettenò, Partner PwC Italia, Consumer Markets & Markets Deals Leader.

Risparmio Casa apre a Malta il primo dei 10 punti vendita previsti

Ha aperto mercoledì 31 luglio a Malta in Constitution Street, località Mosta, il nuovo punto vendita di Risparmio Casa, il primo dei dieci annunciati nell’ultimo piano industriale. Prosegue così un’espansione internazionale iniziata in Svizzera dove a Lugano e Locarno operano già due punti vendita Risparmio Casa.

“Dopo la Svizzera, portiamo anche a Malta un modello consolidato e di successo in Italia che siamo certi possa diventare un punto di riferimento in un mercato drugstore e fai-da te come quello dell’isola caratterizzato da piccole realtà locali. I primi 15 nuovi professionisti della squadra Risparmio Casa sull’Isola sono al lavoro ma si tratta solo dell’avvio di un importante piano di assunzioni e aperture che ci vedrà protagonisti: nei prossimi anni prevediamo di ampliare la nostra rete a Malta con l’apertura di circa 10 punti vendita e l’assunzione di circa 250 persone” ha detto Stefano Battistelli, socio fondatore di Risparmio Casa insieme al fratello Fabio.

Il primo punto vendita Risparmio Casa di Malta è un negozio da mille metri quadrati che sarà gestito da 15 nuovi assunti. Il format adottato è quello consolidato nei punti vendita italiani dedicati all’home e personal care e che da sempre punta a dare alla clientela il miglior rapporto qualità prezzo su tutto il mondo che ruota attorno all’universo casa e tempo libero. Il format maltese esprimerà in mille metri quadri il meglio dell’ampio assortimento che nella soluzione più ampia vanta oltre 25 mila referenze di cui più di 3000 articoli sotto la fascia prezzo di 2 euro a cui si aggiungono oltre 8.000 prodotti stagionali e 25 linee a marchio privato per la pulizia e la cura della casa, la bellezza e l’igiene della persona, i casalinghi, il tessile per la casa, i giocattoli, il pet food e i prodotti per animali domestici, i giocattoli, gli accessori auto, i piccoli elettrodomestici.

L’attenzione alle persone, in particolare le donne è un elemento fondativo e identitario del Gruppo Risparmio Casa che si concretizza a livello centrale e nelle scelte di ogni punto vendita: l’impegno di Risparmio Casa è diventato “DoniAmo solidarietà”, un’iniziativa nata per sostenere cause e opere benefiche di enti e associazioni in tutta Italia, attraverso eventi e iniziative dedicate. “Dal sostegno a Komen Italia per la lotta contro il tumore al seno con i prodotti in rosa di ottobre fino alla famosissima Pigiama Run in programma il prossimo settembre a favore della LILT, Risparmio Casa non ha mai messo in secondo piano la vicinanza alle persone che ogni giorno affollano i nostri punti vendite e la lotta attiva e concreta contro le problematiche di tutta la popolazione” ha detto Fabio Battistelli, sottolineando come questo modello dovrebbe essere sempre più diffuso in Italia: “la crescita del business deve essere accompagnata con l’impegno verso il sociale e l’ambiente: in molte occasioni lo portiamo avanti coinvolgendo direttamente i nostri clienti generando così valore, ma anche una vera e propria cultura della solidarietà” ha concluso l’imprenditore.

CraiFutura raccoglie i primi risultati: crescono fatturato ed Ebitda

CraiFutura, il piano avviato a fine 2022 con l’obiettivo di trasformare il Gruppo Crai in un’unica grande azienda, inizia a raccogliere i primi risultati. Si tratta di un piano industriale attraverso cui il Gruppo Crai evolve da Centrale di servizi ad azienda della distribuzione organizzata, rafforzando la capacità operativa della sede centrale di Milano, la Crai Secom, che sta diventando un vero e proprio Hubquarter: punto di incontro e coordinamento strategico dell’intero sistema Crai, in grado di centralizzare le attività chiave, produrre valore e generare fatturato. A fine 2023 la sede Crai Secom ha raggiunto per la prima volta un fatturato di 106 milioni di euro attraverso la nuova gestione centralizzata delle categorie cura casa e cura persona e al consolidamento delle piattaforme surgelati e secco. Numeri che, secondo l’azienda, riflettono la validità del percorso intrapreso, come testimoniato anche dal fatturato del Gruppo Crai, che ha concluso positivamente il 2023 con vendite complessive della rete di circa 3 miliardi di euro.

Questa trasformazione ha consentito anche di capitalizzare e concentrare parte dei risultati dei Centri Distributivi nell’Hubquarter milanese facendole registrare un Ebitda pari a 4 milioni di euro, rispetto ai 2,8 milioni dell’anno precedente, e un utile netto superiore a 1 milione di euro. A ulteriore conferma dell’efficacia del piano di sviluppo, anche i risultati aggregati di Crai Secom insieme alle società Food 5.0 (sviluppo dei prodotti a marchio) e Sinergia 5.0 (sviluppo cura casa e cura persona) mostrano un risultato positivo raggiungendo un Ebitda di circa 8 milioni di euro.

L’azienda sottolinea di credere nell’evoluzione di un modello non più legato al concetto di centrale operativa, ma proiettato verso una nuova organizzazione, che vede sede e Cedi uniti in un’unica azienda con al centro la rete dei negozi. Il piano quinquennale CraiFutura ha, infatti, come priorità il rafforzamento del modello economico e commerciale, con un focus particolare sulla valorizzazione del territorio e del suo posizionamento. L’Hubquarter è impegnato su diversi fronti, tra cui il rafforzamento di un’identità distintiva e riconoscibile, la definizione di una politica commerciale differenziante e attraente per i clienti, e lo sviluppo di modelli di business e format innovativi per migliorare la redditività degli oltre 1.500 negozi presenti in tutta Italia. 

L’evoluzione in corso ha l’obiettivo di efficientare le attività tra la sede, i centri di distribuzione e gli imprenditori, razionalizzare i costi e concentrare gli sforzi su ciò che crea vero valore per il territorio, garantendo ai clienti un’esperienza di acquisto sempre più completa e soddisfacente. “Con CraiFutura stiamo ridisegnando il futuro di Crai, consolidando la sua evoluzione ad azienda distributiva, con la massima attenzione alla profittabilità dei nostri punti vendita e alla soddisfazione dei clienti” spiega l’Amministratore Delegato di Crai, Giangiacomo Ibba. “I nostri obiettivi sono ambiziosi, ma il traguardo conseguito già al termine del primo anno rappresenta una prima importante conferma sulla validità del percorso intrapreso. Per continuare a crescere vogliamo puntare su ciò che ci rende unici: la nostra rete di imprenditori, la loro profonda conoscenza del territorio, della comunità e delle persone che ne fanno parte”.

Vending: tecnologia e innovazione alimentano il fatturato di Fas International

Fas International Spa, azienda vicentina che opera nel mercato dei retail automatico (vending machine), chiude il 2023 con dati in crescita e allarga la compagine direzionale con la nomina del manager Francesco Cantini, a cui è stata affidata l’intera operatività aziendale. Il fatturato 2023 segna 53 milioni di euro, in aumento del 12,5% rispetto ai 48,5 milioni del 2022, con un Ebitda del 19,3% (circa 10,3 milioni di euro, il 77% in più rispetto al 2022), mentre l’utile si attesta sui 4,5 milioni (in aumento di circa il 300% rispetto agli 1,7 milioni del 2022). La ripartizione dei ricavi per aree geografiche di destinazione nel 2023 indica l’Italia come il singolo mercato più importante (37,5%), seguita dai Paesi dell’Unione Europea (51,7%) e quindi dai Paesi extra Ue (10,8%).

A trainare la performance 2023 è stato in particolare l’estero, trend che si conferma anche nel primo semestre del 2024: con ricavi complessivi in crescita del +7% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, i mercati internazionali confermano il momentum positivo con una crescita del +22% sul 2023, e con il peso dell’Italia che passa al 30,6%. A fronte di un calo generalizzato del -1,6% del mercato delle macchine vending nel 2023, Fas International ha registrato una crescita a due cifre grazie soprattutto agli investimenti effettuati in tecnologia e innovazione, e a una maggiore attenzione al settore del retail tech; oggi il 20% delle macchine vending vendute da Fas è destinato a postazioni pubbliche. Si tratta di una percentuale alta, se si considera il fatto che i distributori automatici sono tipicamente posizionati soprattutto all’interno delle aziende.

Il percorso di managerializzazione e valorizzazione voluto dall’amministratore delegato Luca Adriani, figlio del fondatore Antonio e da vent’anni alla guida dell’azienda assieme alla sorella Mariangela, è culminato con l’ingresso ad inizio 2023 di Francesco Cantini in qualità di Direttore Generale e, all’inizio del 2024, alla sua ulteriore ratifica con il conferimento di tutte le deleghe operative. Francesco Cantini, 59 anni, è manager di lunga esperienza: prima di entrare in FAS è stato amministratore delegato di Selecta-Argenta Italia e, precedentemente, ha rivestito ruoli di AD e Direttore Generale in diverse importanti aziende multinazionali, sia in Italia che all’estero. L’ingresso di Cantini ha dato forte impulso all’organizzazione delineando un percorso di strutturazione dell’Azienda, accelerando le metriche chiave del conto economico e contribuendo a formalizzare un piano strategico di sviluppo per i prossimi anni.

“Siamo soddisfatti dei nostri risultati che confermano la solidità della nostra visione e ci spingono a continuare il nostro percorso di crescita e innovazione; l’ingresso di Francesco Cantini, un professionista con una grande esperienza e che stimo molto, ci aiuta a proseguire in questa direzione, ancora con più forza” ha commentato Luca Adriani, Amministratore Delegato di Fas International.

“Abbiamo consolidato il mercato italiano e ora possiamo guardare all’estero, dove continuiamo a crescere. Abbiamo maggiore solidità e una strategia ben definita e possiamo contare su una tecnologia estremamente competitiva, sostenibile e applicabile al mondo del retail. Le soluzioni di Fas sono vere e proprie piattaforme digitali integrate, in grado di sostenere e gestire l’intera filiera, dalla fornitura alle prenotazioni, con diversi benefici per tutti gli attori: un netto miglioramento della qualità e del servizio, un evidente risparmio di tempo e significative riduzioni di consumi energetici” ha aggiunto Francesco Cantini, Direttore Generale di Fas International Spa.

La tendenza del retail tech

Il termine “retail tech” si riferisce all’uso e all’applicazione di tecnologie innovative e digitali nell’ambito del settore del commercio al dettaglio (retail). Tre sono le maggiori tendenze del 2023 per Fas: la prima riguarda molti imprenditori del vending che vedono nel Retail Tech una grande opportunità di ‘reinvenzione’ del modello classico della distribuzione automatica e decidono di dotarsi di infrastrutture tecnologiche su cui innestare il proprio modello di business appunto in ottica retail tech, acquistando macchine connesse e altamente tecnologiche, ad esempio con pagamento esclusivamente digitale, non solo destinate a locazioni private ma anche e soprattutto a luoghi pubblici quali per esempio i negozi automatici o H24, molto frequentati dalla comunità con un target d’elezione 19-29 anni, o dai turisti. La seconda tendenza riguarda la spinta che al retail tech viene data dalla esigenza di sopperire al forte turn-over e alla mancanza di personale nel mondo dell’hotellerie, del bar e della ristorazione, problema molto serio per tutta la industry, ma che vede una soluzione nel punto vendita automatico, anche grazie alla relativa app di prenotazione dedicata. Questa soluzione risolve la mancanza di personale, contribuisce a migliorare la customer experience ed a generare significative efficienze operative per esempio attraverso la ‘relocation’ produttiva nei centri di cottura, consentendo una vera e propria ‘rivoluzione qualitativa’ del modello con prodotti di qualità e pasti freschissimi. Infine, la terza tendenza riguarda le microaziende, ad esempio quelle degli agricoltori e degli allevatori, molto presenti all’estero, in particolare in Francia ma anche in Olanda e in Belgio, il cui sistema di vendita a chilometro zero, per dare un servizio veloce e flessibile ai propri clienti, passa attraverso la vending machine di Fas International.

“L’extra vending si sta espandendo da un lato all’estero, in particolare nei paesi nordici e nel centro Europa, dove vige una tradizione diversa e dove i negozi automatici stanno dando numeri eccezionali, penso, ad esempio, ai fornai in Olanda o in Belgio, dall’altro tra i giovani italiani. Penso, in particolare, a certi giovani imprenditori del Sud Italia che scelgono la distribuzione automatica come loro business. Questo porta gli operatori ad aumentare la propria professionalità e tecnologia, perché se il vending diventa una cosa glamour, la macchina deve essere altamente tecnologica, elegante, funzionale e di design oltre che utile. Le locazioni non hanno successo se metti la macchina vecchia” ha detto in merito Luca Adriani.

La ristorazione collettiva

Un altro comparto in crescita per Fas International nel 2023 è stato quello della ristorazione collettiva, dove Fas collabora con due importanti partner con circa 60 macchine attualmente installate. Alla catena Bar Atlantic, il brand di ristorazione interna di Esselunga che offre un servizio di ristorazione completo ai dipendenti aziendali, Fas fornisce le macchine automatiche e l’app attraverso la quale è possibile prenotare il pasto, preparato con gli ingredienti e l’apporto del personale Esselunga, direttamente dal proprio smartphone. Della stessa tipologia è l’accordo con Serenissima Ristorazione, importante realtà veneta della ristorazione collettiva e commerciale. Attraverso Food24 System, sistema tecnologico realizzato da Fas, si può gestire, tramite una webapp proprietaria del cliente, la prenotazione e la distribuzione 24 ore su 24 di prodotti alimentari in regime refrigerato controllato (+3°).

Esselunga è partner olimpico dell’Italia Team

Esselunga è partner olimpico dell’Italia Team e supplier di Casa Italia a Parigi 2024, confermando ancora una volta il proprio impegno a sostegno dell’Italia dello sport. La partnership nasce nell’ambito del percorso tracciato verso le Olimpiadi e Paralimpiadi Invernali di Milano Cortina 2026 ed è stata raccontata attraverso una campagna di comunicazione multicanale.

Nelle affissioni protagonisti sono i colori rappresentativi dei continenti e gli atleti dell’Italia Team, Nicolò Martinenghi, Mattia Furlani e Paola Egonu. La stessa creatività viene ripresa nei graphic spot e nei contenuti trasmessi a Casa Italia dove è stato creato un ambiente immersivo. La campagna stampa utilizza lo stile caratteristico di Esselunga che fa parlare la frutta e la verdura e ha come soggetto un simbolico radicchio. Nel ruolo di supplier di Casa Italia, Esselunga propone una selezione dei propri prodotti agli ospiti portando così a Parigi il gusto e l’eccellenza del made in Italy.

La partnership inoltre ha visto la realizzazione della docuserie “Super Atleti”, una produzione originale Sky Sport, in 5 episodi disponibili sui canali Sky, che racconta il lungo percorso che ha accompagnato gli atleti dell’Italia Team e dell’Italia Paralympic Team fino all’importante tappa delle Olimpiadi e delle Paralimpiadi di Parigi 2024.

“Siamo orgogliosi di affiancare l’Italia Team nella sfida di Parigi 2024 – commenta Roberto Selva, Direttore Marketing e Comunicazione di Esselunga – lo sport in tutte le sue discipline celebra l’impegno, la passione, la dedizione e la sana competizione, valori nei quali ci identifichiamo e che trovano nelle Olimpiadi la loro espressione più alta. Siamo un’azienda italiana e questa collaborazione conferma la volontà di dare il nostro contributo per sostenere il nostro Paese”.

Esselunga prosegue così il percorso volto a supportare l’Italia dello sport che si concretizza anche attraverso iniziative per le comunità. Tra queste il programma Amici di scuola e dello sport che ha permesso negli anni di donare oltre 135 milioni di euro in strumenti didattici e attrezzature alle scuole, alle società e associazioni sportive dilettantistiche. Il sostegno allo sport nasce dalla condivisione di valori comuni. Lo sport, infatti, evoca da sempre uno stile di vita sano ed equilibrato e l’attenzione per una corretta alimentazione, che Esselunga, produttore oltre che distributore, promuove sia nell’offerta ai propri clienti che nell’ideazione di iniziative speciali.

Maiora cresce (+7,37%), diventa Società Benefit e rinnova il CdA

Maiora, gruppo pugliese operante al Centro-Sud nei canali Gdo e Cash & Carry con le insegne Despar e Altasfera, nel 2023 ha realizzato un incremento dei ricavi del +7,37% rispetto al 2022 (833 milioni). Un bilancio positivo dunque per la giovane azienda nata nel 2012 che però rappresenta l’evoluzione di due storiche imprese del territorio, Cannillo e Ipa Sud, e che ha visto crescere considerevolmente i principali indicatori finanziari, registrando rispettivamente un Ebitda di 54 milioni (+ 39%) e utili di 20 milioni (+ 65% rispetto al 2022).

Raggiunti ottimi risultati anche dal punto di vista del piano di riammodernamento della rete, che a oggi conta la ristrutturazione di oltre 30 punti vendita: il piano industriale 2021/2025 ha puntato essenzialmente su un consistente remodelling, finalizzato al restyling dei principali store della rete (tutti adeguati secondo i canoni del modernissimo “Format 35”), con un investimento di 21,4 milioni nel 2023. Si aggiunge nel 2024 un ulteriore stanziamento di 22 milioni, utili a completare ristrutturazioni e nuove aperture di una rete che arriverà così a contare oltre 550 punti vendita (franchisee inclusi) e 14 Cash & Carry, comportando un incremento di 400 collaboratori e collaboratrici, come previsto dal piano di assunzioni.

Tra le importanti novità che accompagnano il percorso di crescita di Maiora ci sono l’annuncio del passaggio a Società per Azioni Società Benefit, modello ritenuto più adeguato alle dimensioni, ai valori e alle prospettive del gruppo, e il rinnovamento, nel solco della continuità, del Consiglio di Amministrazione. Accanto ai Consiglieri Felicia Ileana Cannillo, Marco Peschechera, Luigi Peschechera, entrano a far parte del principale organo di gestione societario Grazia de Gennaro e Giuseppe Peschechera: ciascuno, anche in virtù delle deleghe conferite, contribuirà a condurre la Maiora verso il raggiungimento degli ambiziosi obiettivi definiti. A Franco Cannillo, patron del Gruppo Cannillo, viene affidato il ruolo di Presidente, mentre Pippo Cannillo manterrà il ruolo di Amministratore Delegato. Nicola Peschechera continuerà ad assicurare il suo prezioso contributo quale Presidente Emerito.

Maiora è tra le prime aziende del settore ad adottare questa importante transizione, individuando, attraverso la trasformazione societaria, le principali direttive che affiancheranno la prospettiva economica. Tra queste, l’attenzione alle tematiche ESG, su diversi fronti: riduzione degli effetti negativi sull’ambiente circostante, contenendo gli sprechi e commercializzando prodotti a ridotto impatto ambientale con migliori aspetti nutrizionali, per contribuire alla salute della popolazione; attuazione di un’evoluzione progressiva del modello di business verso un’economia a emissioni ridotte, in linea con gli obiettivi europei di neutralità climatica e quelli nazionali di transizione ecologica; progressiva restituzione al territorio del valore generato, contribuendo allo sviluppo locale attraverso iniziative di salvaguardia del patrimonio culturale e naturale; impegno a rappresentare un punto di riferimento per le proprie persone e per quelle delle comunità locali, favorendo un ambiente di lavoro produttivo, rispettoso, equo e sicuro.

“Dopo un 2023 ricco di soddisfazioni abbiamo intrapreso nel 2024 ambiziosi progetti in merito a vari aspetti, tutti con l’obiettivo di investire nel nostro percorso di crescita. Inoltre, la credibilità del nostro gruppo, che siamo certi aumenterà ulteriormente con il passaggio in Società Benefit, si tradurrà in sempre maggiore responsabilità nei confronti del territorio in cui operiamo” ha commentato Pippo Cannillo, Amministratore Delegato di Maiora.

Riapre C+C Cash&Carry a Lentiai, 3000 mq dedicati al fuori casa

Ha riaperto pochi giorni fa a Lentiai (Belluno), in un ambiente completamente ristrutturato, il C+C Cash&Carry, finalizzato a offrire nuove esperienze di acquisto e opportunità a supporto delle attività commerciali specializzate come bar, ristorazione, hotellerie e banqueting. Con le sue 8.000 referenze a scaffale e una area di prodotti freschi dotata di innovativi impianti di conservazione, C+C Cash&Carry è interamente proiettato a offrire un servizio efficiente e coerente alle tendenze dei consumi alimentari fuori casa. Fiore all’occhiello è la nuova macelleria professionale che serve tagli specifici di carni italiane ed estere, anche comodamente prenotabili al personale qualificato pronto ad accogliere ogni esigenza.

C+C Cash&Carry ha una superficie di vendita di 3.000 metri quadrati arredati con illuminazione led che rende gli ambienti più interessanti e dinamici, oltre a offrire il grande vantaggio dei bassi consumi. Un tema, quello del risparmio energetico, evidente anche nella scelta degli espositori murali refrigerati chiusi, che consentono di non disperdere il freddo, mentre il calore emanato dai motori dei frigo viene recuperato per il riscaldamento in inverno. Il punto vendita è dotato anche di un comodo e ampio parcheggio a disposizione dei clienti che potranno contare sulla presenza di personale preparato tra addetti alle vendite e impiegati.

“Questa ristrutturazione è un chiaro segnale dell’azienda che crede nel territorio bellunese” spiega Marcello Cestaro, Presidente del Gruppo Unicomm a cui fa parte l’insegna C+C Cash&Carry. “Con questo rinnovo, vogliamo essere ancora più vicini ai commercianti e imprenditori locali e diventare il loro punto di riferimento facendoci conoscere per la qualità, la freschezza e la varietà delle nostre proposte”

“Il nostro impegno quotidiano è riuscire a soddisfare, con assortimenti e servizi qualificati, le esigenze degli operatori professionali Horeca e dei dettaglianti alimentari, lavorando fianco a fianco e instaurando con loro un rapporto di fiducia e di reciproco scambio di informazioni” ha aggiunto Giancarlo Paola, Direttore Commerciale del Gruppo Unicomm.

Entro la fine dell’anno la proposta del mercato dei freschi di C+C Cash&Carry verrà completata con la pescheria, supportata da arrivi giornalieri di pesce fresco di stagione pescato nei nostri mari.

Ortofrutta, il caldo non impatta sui costi. Ok per anguria, uva, pesche e pomodori

Nonostante il timore che il forte caldo possa impattare negativamente su alcune produzioni tipiche di questo periodo, sono tanti i prodotti che si difendono bene, conservando la loro qualità e il loro giusto prezzo, in alcuni casi anche al di sotto della media del periodo. Così come evidenziato da La Borsa della Spesa, il servizio di BMTI e Italmercati Rete di Imprese in collaborazione con Consumerismo No Profit, in ambito frutta resta molto consigliata l’anguria che con la sua dolcezza e le sue proprietà aiuta ad affrontare le alte temperature, con prezzi all’ingrosso che vanno da 0,30 a 0,50 euro/Kg, in calo rispetto ad un anno fa grazie all’ampia disponibilità. Inoltre, è entrata nel vivo la produzione dell’uva da tavola che, rispetto alle criticità con cui ha chiuso la scorsa campagna, presenta buoni quantitativi e prezzi convenienti. Nello specifico, tra le varietà presenti nei mercati, per l’uva bianca Vittoria si registra un prezzo medio intorno ai 2,50 euro/kg mentre vanno da 2,50 a 3,00 euro/kg i prezzi dell’uva senza semi. Continuano ad essere di ottima qualità anche le pesche e le nettarine. I grandi quantitativi che presentano, inoltre, continuano a tenere i prezzi bassi. A seconda della loro grandezza, infatti, vanno da 1,20 a 2,00 euro/Kg. Regolari, infine, i prezzi delle susine da 1,30 a 1,50 euro/kg. Nonostante il maltempo che ha colpito l’Emilia-Romagna, infatti, non hanno subito danni e sono abbondanti.

Per quanto riguarda gli ortaggi, continuano ad essere molti e decisamente convenienti i pomodori, soprattutto quelli piccoli, nonostante la siccità che sta colpendo la Sicilia, principale zona di produzione. Alle varietà già presenti, tra cui il Ciliegino, con prezzi da 1,70 a 2,00 euro/kg e i Datterino, intorno ai 2,30 euro/kg, si stanno aggiungendo le varietà dei pomodori verdi, come Cuori di bue e i Tondi lisci, con prezzi in calo che vanno da 1,30 a 1,50 euro/kg. Ancora salve dal forte caldo le melanzane per le quali, nei mercati all’ingrosso nazionali, si rilevano prezzi che vanno da 1,00 a 1,20 euro/kg. Tra i prodotti consigliati, non può mancare il radicchio che, nell’ultimo mese, ha subito un ribasso notevole del prezzo, passando dai 4,00 euro/kg di giugno a prezzi che vanno da 1,70 a 2,00 euro per la varietà Lunga Precoce e da 1,50 a 1,70 euro/kg per il Tondo Rosso. Tale calo è da attribuirsi all’arrivo delle produzioni del centro Italia, in particolare quella abruzzese, che hanno preso il posto della produzione veneta, colpita il mese scorso dal maltempo.

Buone notizie anche per il comparto ittico poiché il maltempo di qualche giorno fa non ha limitato le attività di pesca che, invece, si sono rilevate molto positive soprattutto per il pesce azzurro, tipico di questa stagione e con prezzi molto bassi grazie all’abbondanza dei quantitativi. In particolare, si consiglia il consumo di tonnetto alletterato ad un prezzo medio intorno ai 3,50 euro/Kg, del suro intorno a 2,50 euro/kg e del lanzardo intorno ai 3,00 euro/Kg. Abbondante e tipica di questo periodo è anche la pesca di pesce spada del Mediterraneo, disponibile all’ingrosso intorno ai 14,00 euro/Kg. Infine, favorita dal fattore ambientale, continua la buona produzione delle cozze, di ottima qualità e con prezzi in netto calo rispetto a dodici mesi fa, intorno ai 3,00 euro/Kg. Per quanto riguarda le carni infine, continua il calo dei prezzi all’ingrosso dei tagli del quarto anteriore della scottona e del vitellone, i tagli utilizzati principalmente per la preparazione di stufati o brasati, che questa settimana vanno rispettivamente da 4,13 – 4,33 €/kg e da 4,19 – 4,29 €/kg.

La Doria acquisisce il 100% di Clas e rafforza la presenza nel settore dei sughi pronti

La Doria, gruppo che opera nella produzione di derivati del pomodoro, sughi, legumi e succhi di frutta a marchio della grande distribuzione, ha sottoscritto con Equinox – fondo di Private Equity di diritto lussemburghese che investe nel capitale delle medie imprese italiane, e Cominter, società di trading nel settore agroalimentare, il contratto di compravendita per l’acquisizione del 100% del capitale sociale di Clas S.p.A., azienda attiva nella produzione di sughi e pesti ambient per i principali marchi dell’industria e le principali insegne della grande distribuzione organizzata in Italia e all’estero.

Fondata nel 1989 a Chiusanico (Imperia), nel 2023 Clas ha generato un fatturato di oltre 75 milioni di euro. Il portfolio prodotti dell’azienda si compone della categoria pesti lavorati con basilico 100% italiano che nel 2023 ha rappresentato quasi il 90% dei ricavi, di sughi pronti per pasta (8%) e altri condimenti vari. Clas, che oggi gestisce un sito produttivo e conta quasi 150 dipendenti – tra assunti a tempo indeterminato e stagionali – vanta una consolidata presenza commerciale all’estero, principalmente in Germania, Francia e Regno Unito, con le vendite internazionali che rappresentano circa il 90% del totale e una produzione complessiva di quasi 90 milioni di vasi nel 2023. I ricavi dell’azienda sono equamente divisi tra private label e co-packing.

“L’acquisizione di Clas rappresenta un passo significativo nella strategia di espansione in settori sinergici e strategici per la nostra crescita. L’operazione ci permetterà di orientare ulteriormente la nostra offerta verso prodotti a più alto valore aggiunto e contenuto di servizio. Clas rispecchia inoltre i valori fondamentali de La Doria: unire tradizione e innovazione, mettendo sempre al centro il cliente, la qualità e la sostenibilità. Per questo, siamo certi che l’acquisizione consentirà al Gruppo La Doria di porre solide premesse per una futura ulteriore espansione nel mercato del pesto ambient a marchio private label e nel settore del co-packing” ha commentato Antonio Ferraioli, CEO e Presidente del Gruppo La Doria.

Il mercato dei sughi pronti, compreso il pesto ambient, sta registrando tassi di crescita significativi sia in Italia sia all’estero e, grazie all’ingresso di Clas nel Gruppo, La Doria potrà espandere ancora di più la sua presenza nel settore dei sughi pronti, in cui opera già da molti anni, e il cui fatturato ha fatto registrare nel 2023 un +26,2% rispetto all’anno precedente. “Siamo orgogliosi di aver contribuito negli ultimi tre anni e mezzo alla crescita dell’azienda e siamo contenti che il progetto industriale impostato insieme al management team di Clas – a cui vanno i nostri ringraziamenti e la nostra stima – sia stato validato e condiviso da un primario operatore mondiale come La Doria. Sono fiducioso che Clas proseguirà nel suo percorso di creazione di valore e rafforzamento della sua posizione di leadership” ha aggiunto Massimiliano Monti, Partner di Equinox.

“È stato un privilegio lavorare con Equinox e il team di Clas per raggiungere gli obiettivi di crescita che ci eravamo posti quando l’abbiamo acquisita, a fine del 2020. L’azienda è ora pronta per la prossima fase di espansione del business” ha concluso Ilario Iannone, Partner di Cominter.

Il perfezionamento dell’operazione è soggetto all’avveramento di talune condizioni sospensive, tra cui l’ottenimento delle necessarie autorizzazioni antitrust. Si prevede che tale perfezionamento avvenga entro la fine del mese di settembre 2024. Per l’operazione La Doria è stata assistita da KPMG Advisory S.p.A per gli aspetti di due diligence contabile e finanziaria e dallo Studio Legale Chiomenti in qualità di consulente legale. Per Equinox, l’operazione è stata seguita da Massimiliano Monti, Partner, e da Veronica Tognoli Investment Director. Equinox e Cominter SpA si sono avvalse del supporto di Vitale&Co (Alberto Gennarini, Valentina Salari ed Azzurra Bisogno) in qualità di financial advisor e di ADVANT Nctm (Pietro Zanoni, Alessia Trevisan, Francesca Pittau, Manfredi Luongo e Lorenzo Foot) per gli aspetti legali e fiscali.

Pasta Venere, la nuova campagna promozionale sarà on air sino a settembre

La nuova campagna che Riso Scotti dedica a Pasta Venere ha l’obiettivo di evidenziarne le caratteristiche di gusto e benessere: una pasta integrale, dal sapore unico e dal colore inconfondibile, che in più aiuta a sentirsi leggeri perché ha il 30% di glutine in meno rispetto alle paste tradizionali di semola integrale, dal momento che la lista ingredienti è composta per il 30% da farina di riso Venere, naturalmente priva di glutine.

Un prodotto capace di conquistare le cucine anche più esigenti con ricettazioni talmente varie da poter cambiare ogni giorno. Pasta Venere consente infatti di creare e sperimentare con i sapori e con i colori, grazie al nero che dona quel tocco in più, al profumo, alla consistenza e al gusto unici. Ideale per tutti i piatti, dai più semplici con pomodoro e basilico o con gamberetti e zucchine, ai gustosi e ghiotti classici regionali, ai sofisticati accompagnamenti con pesce e crostacei, oppure con un semplice filo d’olio e parmigiano: ogni condimento è perfetto, grazie alla speciale ruvidità #prendisugo, esclusiva del metodo di lavorazione Riso Scotti. Il tempo di cottura è un alleato: si può sperimentare in base alle proprie preferenze, grazie all’eccezionale consistenza che accontenta sia chi predilige la pasta al dente sia chi la ama più morbida.

“Si tratta di una pasta unica sul mercato, lavorata e confezionata in Italia, ma con un respiro internazionale e una versatilità che la rende davvero per tutti. Il gusto di Pasta Venere è esclusivo e non replicabile, è integrale per natura e, come racconta la sua promessa in pubblicità e sul packaging, con Pasta Venere ti senti leggero” commenta Raimondo Sciarrillo, Direttore Creativo di Testa e Cuore, l’Agenzia che affianca Riso Scotti nelle scelte di comunicazione e che in quest’occasione ha seguito la direzione creativa dello Spot con il suo team di lavoro.

“Riso Scotti è l’unica azienda a commercializzare la varietà Venere avendo siglato un accordo di licenza esclusiva con Sa.Pi.Se, la Cooperativa Sardo Piemontese Sementi che detiene la proprietà del marchio e controlla la filiera agricola” aggiunge Umberto Rovati, Marketing Manager Riso Scotti. “Alla base di tale accordo c’è un progetto di valorizzazione sui mercati nazionali ed esteri. Venere infatti concilia i valori dell’italianità con la perfetta multifunzionalità: è adatto a primi piatti, contorni, piatti unici; risponde perfettamente alle esigenze di consumo del riso più diffuse nei cinque continenti. Con Pasta Venere abbiamo un’occasione in più: all’italianità della materia prima, uniamo il piatto italiano per eccellenza più conosciuto al mondo e lo raccontiamo, valorizzandone le caratteristiche distintive”.

Lo spot parla sia agli esperti gourmet che ricercano raffinatezza ed esclusività, sia agli amanti della tradizione che non vogliono rinunciare alla qualità made in Italy e all’esperienza Riso Scotti nella creazione di prodotti unici. Allo stesso modo, si rivolge ai più curiosi che amano sperimentare in cucina, così come agli affezionati a uno stile di vita sano e bilanciato, oltre che innovativo, che trovano in Pasta Venere la soluzione ideale per inserire un healthy food all’interno della loro alimentazione. La campagna è partita ufficialmente domenica 28 luglio e sarà on air fino a metà settembre sui principali canali nazionali, con oltre 3.000 passaggi (2.000 GRP), con più di 1000 spot in fascia prime time (1.000 GRP). Pasta Venere sarà inoltre protagonista della trasmissione preserale di Gerry Scotti “The Wall” con una telepromozione, per due settimane. La campagna si completa con un mix di passaggi radio, presenze su stampa quotidiana e periodica, oltre che una pianificazione digital e presenza social.

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