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Tigre trasferisce e rinnova il primo punto vendita aperto nel ’78

L’apertura avvenuta in data odierna del nuovo Tigre in via dei Platani rappresenta una tappa significativa per Magazzini Gabrielli, trattandosi del trasferimento del primo supermercato dell’azienda aperto nell’ormai lontano 1978. Lo spazio al piano terra, fino a quel momento utilizzato come deposito, diventava un supermercato stand alone e nasceva il marchio “Tigre”, dall’idea di un format che offrisse servizio e convenienza: ‘Tigre aggredisce i prezzi’, questo il claim. Oggi il marchio è lo stesso seppur con un logo rivisitato.

Il nuovo punto di vendita sorge ad appena 400 metri dal vecchio sito, in un’area più ampia e con una migliore accessibilità. Si sviluppa su una superficie totale di 2.100 metri quadrati, impiegherà una squadra di 38 addetti, composta da tutti collaboratori del vecchio punto di vendita a cui si sono aggiunte quattro nuove unità. In continuità con il passato, vengono confermati alcuni importanti servizi: la possibilità di ordinare la spesa online su www.oasitigre.it in modalità Click&Home per ricevere la spesa a casa o Click&Collect per ritirare la spesa nel punto vendita.

il taglio del nastro

Numerose e importanti le migliorie che fanno del punto vendita una struttura sostenibile , a partire dall’edificio, realizzato con gli accorgimenti necessari per il massimo risparmio energetico, il massimo isolamento delle pareti, della copertura e della base dell’edificio, con infissi a taglio termico e quanto necessario all’ottenimento della massima classe energetica. L’illuminazione diurna avviene, almeno in parte, dalla luce naturale attraverso ampi lucernari, mentre la pensilina posta sulla facciata dell’edificio assolve anche alla funzione di schermatura solare ed è stata oggetto di particolare attenzione : sia per il parcheggio esterno che per  l’illuminazione interna sono stati istallati led di quinta generazione ad alta efficienza. L’intero impianto è gestito con un sistema professionale avanzato basato su tecnologia wifi, a basso consumo energetico e su un controllo dinamico delle luci di tipo intelligente e adattativo. La climatizzazione green sarà garantita dalla presenza di pompa di calore ad alta efficienza estiva ed invernale, impianto freddo alimentare a CO2 e impianti ad altissima efficienza senza dispersioni, garanzia assoluta della catena del freddo con miglioramento della qualità dei prodotti commercializzati. 

Nel punto vendita sarà operativo il “Building Management System” (Bms) che permette la gestione intelligente ed ecologica di refrigerazione, illuminazione interna, impianti di climatizzazione, impianto fotovoltaico e mobilità elettrica, con notevoli benefici in termini di efficienza energetica e risparmio sui consumi di fonti fossili. La classe energetica prevista è A4 e si sono realizzate le vasche di laminazione per avere l’invarianza idraulica prevista dalla normativa al fine di accogliere senza problemi l’acqua piovana.

“Lo spazio del vecchio supermercato farà parte della più ampia ristrutturazione degli uffici della sede della Magazzini Gabrielli per rendere più funzionale e più confortevole il luogo di lavoro dei nostri collaboratori, così come il nuovo punto vendita sarà in grado di accogliere la nostra clientela in un ambiente più moderno ed innovativo, realizzato nel rispetto di tutti i parametri della sostenibilità dal punto di vista ambientale, economico e sociale” commenta il Presidente della Magazzini Gabrielli Luciano Gabrielli.

Showroom Bagno, arriva a Milano il nuovo format di prossimità di Leroy Merlin

Da poche ha inaugurato il nuovo Leroy Merlin Showroom Bagno a Milano, in viale Piave, uno spazio dedicato esclusivamente a uno specifico segmento e specializzato nella progettazione e vendita di prodotti e servizi per il bagno. Gli showroom Leroy Merlin nascono per offrire al pubblico una shopping experience dedicata a un singolo “mondo progetto”, in particolare bagno, pavimenti e finestre. Valore aggiunto di questo format è il servizio proposto: un “chiavi in mano” che segue il cliente dal momento dell’ideazione del progetto fino alla sua messa in opera e realizzazione finale, grazie alla presenza di aree dedicate con esperti e architetti a disposizione della clientela.

Le aperture di questi nuovi format urbani – a cui ne seguiranno altre nei mesi a venire – rappresentano un’evoluzione dell’attuale concetto di showroom di Leroy Merlin, già presenti da qualche anno nel milanese (Corsico e Lissone) e in altre geografiche adiacenti i negozi classici su superfici molto ampie: negli showroom di prossimità il cliente è seguito dall’ideazione alla realizzazione finale del progetto e ha la possibilità di trovare ambienti ispirazionali e di maggiore impatto, prodotti in esclusiva e in anteprima, dove scovare l’idea in più per soddisfare al meglio ogni sua esigenza. Il tutto nel cuore della città, nei quartieri più simbolici o, nel caso di Milano, “dentro le mura”.

Lo showroom di viale Piave si presenta ai milanesi con nove vetrine e uno spazio espositivo, completamente ristrutturato, di circa 180 metri quadrati dove gli specialisti di Leroy Merlin offrono consulenza completa su una gamma di prodotti e servizi relativi allo specifico segmento “mondo bagno”. Il cliente sarà supportato dalla scelta dei materiali alla definizione degli interventi, per realizzare un progetto completo e avviare il cantiere in modo da ottimizzare i tempi e ristrutturare con la massima qualità. Il tutto su appuntamento per offrire un servizio ad alto valore aggiunto, su misura e soprattutto “chiavi in mano”. Inoltre, all’interno dello showroom, è presente anche il corner dedicato ad Arky, il servizio di ristrutturazione a 360° che mette a disposizione dei clienti un architetto dedicato per seguire tutte le fasi del progetto, dall’idea alla realizzazione finale. Non solo un luogo di lavoro e progettazione, quindi, ma un punto di incontro fra la figura dell’architetto e il cliente.

Non casuale la scelta della zona: tra Tricolore e Porta Venezia, uno tra i quartieri più in evoluzione e dinamici della città, già coinvolto ogni anno negli eventi del Fuorisalone e della Design Week. Leroy Merlin si avvicina così al consumatore con un format di prossimità inserito in un contesto di quartiere dove sono già presenti altri esercizi commerciali dedicati all’arredo e al miglioramento della casa.

L’EDI cresce nel largo consumo: è adottato da oltre 3500 imprese e più di 300 retailer

L’analisi annuale realizzata da GS1 Italy, in collaborazione con School of Management del Politecnico di Milano, per misurare l’adozione e l’utilizzo dell’ EDI (Electronic Data Interchange) in Italia nella gestione del ciclo dell’ordine tra industria e distribuzione traccia un bilancio positivo.

Arrivano a quota 7.885 (+5,5%) le aziende del largo consumo utilizzatrici dell’EDI secondo gli standard globali GS1. Ad aver adottato questa soluzione, che è la più diffusa in Italia, sono 3.582 imprese, tra cui 3.270 produttori e 309 retailer. È positivo anche il rapporto tra nuovi ingressi e uscite (+68 unità è il rapporto tra nuovi ingressi e uscite) delle aziende attive in Euritmo, così come è alta la fedeltà, attestata dalle 3.287 aziende rimaste attive dall’anno precedente.

Fonte: GS1 Italy “Monitoraggio dell’uso dell’EDI nel largo consumo in Italia” ed. 2023

Nel 2022 le aziende si sono scambiate complessivamente 61,9 milioni di messaggi, di cui 34,9 milioni (56% del totale) sono rimasti all’interno del circuito Euritmo, 14,7 milioni sono stati inviati a utenti esterni e 12,1 milioni sono stati ricevuti da punti di ricezione/invio codificato (Unb1) esterni. Rispetto al 2021, all’interno dell’ecosistema Euritmo le transazioni sono aumentate di +5% e hanno raggiunto quota 47.405, di cui oltre 22 mila interne, quasi 9.800 in ingresso e oltre 14 mila in uscita. Le 3.582 imprese attive hanno sviluppato 13.621 relazioni interne.

Fonte: GS1 Italy “Monitoraggio dell’uso dell’EDI nel largo consumo in Italia” ed. 2023

L’aumento della diffusione dell’EDI nel largo consumo in Italia si è accompagnato con un utilizzo via via più articolato e completo da parte degli adopter. Lo conferma la crescita delle tipologie di messaggi scambiati. In 8.842 delle 13.621 relazioni realizzate dalle 3.582 imprese dell’ecosistema Euritmo è stato scambiato un solo tipo di documento, perlopiù rappresentato dalla fattura (51% del totale), seguita dall’ordine (33%), dall’avviso di spedizione (9%) e da altri documenti (7%). Ma è tra le restanti 4.779 relazioni che hanno scambiato da due a cinque documenti che sono emersi gli aspetti più interessanti: se quelle più elementari, ossia relative al ciclo dell’ordine, con lo scambio di ordine e fattura (orders & invoice) sono rimaste sostanzialmente stabili 3.226 (+0,3% annuo), al loro interno è aumentata di +36% la quota di quelle che si sono scambiate ordine e avviso di spedizione, che sono state 411 in totale, ed è cresciuta di +3% l’incidenza delle relazioni mature, ossia relative ad almeno tre documenti, arrivate a quota 680.

Le relazioni con scambio dei tre documenti base – la “triade” principale del ciclo dell’ordine, cioè ordine e avviso di spedizione e fattura sono calate numericamente di -12,2%, fermandosi a 259, mentre quelle più complete (ossia che scambiano almeno un quarto documento aggiuntivo) sono aumentate di +15%, arrivando a 421, di cui, in particolare, quelle con un messaggio in più sono passate da 333 a 386 (+16%) e quelle con due messaggi aggiuntivi sono salite da 32 a 33 (+3%).

Fonte: GS1 Italy “Monitoraggio dell’uso dell’EDI nel largo consumo in Italia” ed. 2023

A trainare la crescita annua dell’EDI sono stati soprattutto i retailer, che hanno aumentato la mole di documenti scambiati e le transazioni, perché lo ritengono indispensabile per migliorare l’efficienza interna e i processi collaborativi con i fornitori: rispetto all’anno precedente, gli operatori della Distribuzione hanno aumentato di +27% il numero dei messaggi inviati (24,1 milioni in totale) e ne hanno anche ricevuto l’8% in più (24,4 milioni). Che l’EDI sia giudicato dai retailer uno strumento fondamentale nella ricerca di una maggiore efficienza viene confermato dalla crescita record della conferma d’ordine (Ordrsp), un documento molto importante per la perfetta gestione del ciclo dell’ordine dei prodotti: in soli 12 mesi è passato da 1,5 milioni a 3,9 milioni di invii (+157%). Un altro segnale dell’interesse dei retailer nei confronti dell’EDI è la crescita annua di +12% del documento Orders, arrivato a quasi 8,5 milioni di documenti inviati. Un trend che testimonia maggiori pianificazione e automazione degli ordini. Quanto ai produttori, invece, il trend annuo è stato negativo per i messaggi in uscita (24,7 milioni totali, in calo di -8%) e positivo per quelli in entrata (21,5 milioni, in aumento di +1%).

“La lunga storia dell’EDI ci ha dimostrato che questa tecnologia, essenziale per il miglioramento dello scambio di informazioni e dati del ciclo dell’ordine, ha una grande capacità di adattamento all’evoluzione delle necessità delle imprese, diventata più evidente grazie alla velocità della trasformazione digitale” afferma Andrea Ausili, standard & innovation director di GS1 Italy. “Però ci sono ancora molte barriere, essenzialmente culturali, alla sua diffusione. Dunque, occorre fare di più”.

Largo consumo: inflazione e incertezza rallentano le vendite in tutta Europa

La forbice tra i prezzi e i volumi di vendita continua a espandersi e i consumatori europei riducono gli acquisti: le vendite a volume sono diminuite dell’1,3% nell’ultimo anno. Al contrario, la spesa è aumentata del 10,1%, raggiungendo i 636 miliardi di euro ma questa crescita è dovuta principalmente alla componente inflattiva. I dati emergono da un’analisi semestrale effettuata da Circana che coinvolge i sei principali mercati europei, Francia, Italia, Germania, Spagna, Regno Unito e Paesi Bassi.

I consumatori europei restano ancora molto sensibili ai prezzi: si è registrato un moderato calo dell’inflazione, migliorando la propensione alla spesa di alcune fasce di consumatori, ma l’incertezza continua a rendere le famiglie estremamente sensibili ai rincari. Rispetto allo scorso anno, i prezzi sono aumentati in media dell’11,6%, causando un calo delle vendite pari all’1,3%. Negli ultimi sei mesi, i prezzi medi dei beni di Largo Consumo sono aumentati di un altro punto percentuale, passando dall’11,6% al 12,9%. Può sembrare un aumento di leggera entità, eppure ha colpito duramente i consumatori, soprattutto perché il rincaro si è concentrato sui generi alimentari di uso quotidiano. Di conseguenza, le vendite sono diminuite notevolmente, con un calo che è passato dall’1,3% al 2,4%.

Dallo studio emerge anche la carenza di innovazione in molte categorie di prodotto. Meno dell’1% dei nuovi prodotti sviluppati rappresenta innovazioni rivoluzionarie, novità disruptive a livello generale o di categoria. Nella stragrande maggioranza dei casi, si tratta di prodotti esistenti che sono stati rinnovati, riformulati o riconfezionati, oppure, come avviene sempre più di frequente, la confezione e il peso del prodotto vengono ridotti. Nel contempo l’industria di Marca sta perdendo terreno a vantaggio della Marca del Distributore: oggi la Private Label rappresenta il 39% di tutte le vendite di generi alimentari nei sei maggiori mercati europei e vale 246 miliardi di euro, con un’ulteriore crescita di valore pari al 2,2% nell’ultimo anno (fino a giugno 2023). Due anni fa, tale quota era pari al 35%.

La richiesta di prodotti in commercio che puntano sulla sostenibilità ha faticato a tenere il passo dalla metà del 2022. Nonostante i consumatori dal budget limitato desiderino acquistare prodotti green, gli stessi devono fare delle scelte. Per questo, la domanda è calata. Nel breve termine, la richiesta di prodotti più sostenibili sarà sostenuta dai distributori, soprattutto in virtù di normative quali l’Ecodesign for Sustainable Products Regulation (ESPR) della Commissione Europea, che obbligherà i retailer a indagare più approfonditamente sulla sostenibilità dei marchi commercializzati.

“Il settore dei beni di Largo Consumo è ancora molto lontano dal ritorno alla normalità pre pandemica” commenta Ananda Roy, Global SVP, Strategic Growth Insights di Circana. “La domanda non si è ancora totalmente ripresa e sempre più prodotti di uso quotidiano non vengono inseriti nel carrello della spesa dei consumatori, intenti a salvaguardare il portafoglio. I prodotti a Marchio del Distributore continuano a guadagnare quota di mercato a discapito dei prodotti di Marca e gli shopper, sopraffatti dall’inflazione, ricercano referenze in offerta e frequentano il canale discount. L’attuale scenario economico e politico e l’incertezza che sta caratterizzando tutti i mercati, fanno si che l’andamento della domanda di beni di Largo Consumo probabilmente si riprenderà nella seconda metà del 2024. I brand che vogliono continuare a essere acquistati dovranno dimostrare di prendere sul serio il tema della sostenibilità. La combinazione di sostenibilità e aumento delle vendite sottende un impegno genuino di tutti gli operatori del settore”.

Best Wine Stars 2024, aperte le selezioni per la quinta edizione

Best Wine Stars è l’evento dedicato al settore enogastronomico e dei distillati che avrà luogo presso Palazzo del Ghiaccio, a Milano, con l’obiettivo di celebrare e promuovere la cultura del vino tramite il racconto di ogni singolo prodotto e azienda, presentata al grande pubblico e a tutti gli addetti al settore attraverso numerosi e coinvolgenti momenti di approfondimento.

Pilastro della manifestazione saranno le masterclass, organizzate in collaborazione con la sommelier e winewriter Adua Villa, affiancata da un team di relatori di eccellenza come Valentina Vercelli, giornalista professionista che scrive per La Cucina Italiana, Condé Nast Traveller, Slowine e Civiltà del Bere, Stefania Vinciguerra, Caporedattore di DoctorWine e lo speaker e vignaiolo di Radio Deejay, Francesco Quarna.

Rinnovata anche la presenza delle Tasting Room che attraverso una degustazione guidata racconteranno le diverse sfumature dei distillati iniziando dalle materie prime e dalle differenti tecniche di produzione. Infine, intervallato alle diverse degustazioni, ci sarà un programma speciale di conferenze e talk sui temi più attuali che darà la possibilità a importanti protagonisti del settore, come consorzi, aziende e istituti, di presentare i loro innovativi progetti.

Il parterre di oltre 2400 metri quadrati verrà suddiviso in varie aree tematiche: l’Area Vino Italia ospiterà tutte le realtà del nostro territorio; nell’Area Vino Internazionale sarà possibile scoprire i prodotti delle aziende estere, l’Area Spirits offrirà una speciale selezione di distillati sempre molto apprezzati dai consumatori, l’Area Food accompagnerà la degustazione con selezionate eccellenze gastronomiche e l’Area Bio, che sarà interamente dedicata alle realtà che puntano all’alta qualità a basso impatto ambientale, tematica sempre più apprezzata dal pubblico che ogni anno visita la manifestazione.

Novità assoluta di quest’edizione è rappresentata dal BWS Village, uno spazio che accoglierà addetti al settore e giornalisti durante la giornata del lunedì. Posizionato sulla Balconata di Palazzo Del Ghiaccio, il Village, sarà un’ottima occasione di visibilità e networking. In esposizione ci saranno le etichette delle aziende presenti nel parterre come ultima fase del wine tour durante il quale si è potuto degustare e scoprire le storie delle cantine e le peculiarità dei diversi vini, che omaggeranno buyer e giornalisti, salutandoli con un bel ricordo di ciò che hanno scoperto durante la loro visita.

Domenica 19 maggio si svolgerà la cerimonia di assegnazione dei Best Wine Stars Awards e saranno svelati i vincitori delle categorie: Best Sparkling Wine, Best White Wine, Best Red Wine, Best Rosè Wine, Best Spirit, Best Herbal Liqueur, Best Logo e Best Label. In particolare, i premi Best Spirit e Best Herbal Liqueur verranno assegnati da Fabio Bacchi, founder dell’autorevole magazine BarTales. Importanti riconoscimenti saranno conferiti ai vincitori dei premi Best Sparkling Wine, Best White Wine, Best Red Wine, Best Rosè Wine, Best Spirits e Best Herbal Liqueurs che riceveranno un buono da 1000 euro per la partecipazione a Best Wine Stars 2025, mentre le cantine che si aggiudicheranno Best Logo e Best Label avranno l’opportunità di essere coinvolte come Wine Sponsor in eventi internazionali organizzati da Prodes Italia. A seguito dell’evento le etichette delle aziende partecipanti saranno in vendita sulla piattaforma e-commerce www.bestwinestars.com

Federica Bruno entra in D.it come Category Manager Industria di Marca

D.it, la centrale di servizi per le insegne Sigma e Sisa, annuncia l’ingresso di Federica Bruno col ruolo di Category Manager Industria di Marca.

Federica Bruno vanta un’esperienza pluriennale in ambito marketing e trade marketing dell’IDM, con un background consolidato sia a livello nazionale che internazionale. Nel corso degli anni ha gestito il processo di distribuzione dei prodotti dell’industria di marca, collaborando alla definizione e implementazione dei piani marketing commerciali, promuovendo le politiche assortimentali, di pricing e promozionali delle varie categorie merceologiche, in sinergia con i principali player della GDO. Grazie alla sua expertise ha sviluppato una conoscenza approfondita del mercato LCC e dei principali canali di distribuzione, affinando competenze specifiche di analisi dei trend, dei comportamenti di acquisto del consumatore e di monitoraggio dei principali KPI qualitativi e quantitativi.

“Rendere sempre più solida l’intera organizzazione è uno dei nostri obiettivi e per questo puntiamo al rafforzamento di tutta la squadra” afferma Alessandro Camattari, Direttore commerciale e marketing D.it. “La crescita dei rapporti con l’Industria di Marca rappresenta un elemento altrettanto importante nello sviluppo di D.it e l’ingresso di Federica Bruno senza dubbio darà un contributo importante in questa direzione”.

Trimestre anti inflazione: la Mdd sale al 33,1%

Dopo un anno cominciano a crescere nuovamente i volumi per il Largo Consumo Confezionato. Il merito è riconducibile all’iniziativa varata dal Governo del trimestre anti inflazione, che resterà attiva sino al prossimo 31 dicembre, volta a favorire il contenimento dei prezzi e tutelare il potere d’acquisto dei consumatori.

Secondo l’analisi mensile di NielsenIQ, confrontando i mesi di settembre e ottobre, si registra un +1,7% per il mese di ottobre (vs -0,1% di settembre). Analizzando le singole settimane del primo mese del trimestre anti inflazione, il picco dei volumi cade nella seconda settimana con un +2,8%. Inoltre, l’indice dei prezzi varia di 2 p.p. tra settembre ed ottobre, passando da un 7% a un 5%.

In merito ai prodotti dell’Industria di Marca (IDM), nonostante le adesioni in occasione dell’iniziativa, secondo NIQ i volumi restano di segno negativo anche se in risalita. A ottobre infatti, i volumi dell’IDM si attestano al -0,5% rispetto al -1,6% di settembre ma con un indice di crescita dei prezzi sulla categoria in discesa fino a 6,2% (-1,4 p.p. vs settembre). La quota di mercato della IDM ad ottobre cala dello 0,5% attestandosi al 67,1% a totale Italia.

Risultati decisamente più rilevanti per quanto riguarda i prodotti a Marchio del Distributore (Mdd). A livello di volumi, nel primo mese del trimestre anti inflazione NielsenIQ registra un +5,4% rispetto al +2,5% segnalato a settembre ed un indice dei prezzi del 3,4%, valore decisamente in discesa rispetto a settembre (6,5%). Infine, la quota di mercato segna un valore eccezionale con il 32,9% a totale Italia per tutti i canali distributivi e proprio nell’ultima settimana del mese di ottobre, le rilevazioni di NielsenIQ registrano una quota inedita per la Mdd, pari al 33,1%.

Sul fronte delle vendite in promozione a totale Italia, per tutti i canali distributivi della GDO del comparto dei beni di largo consumo, il mese di ottobre segna un aumento delle promozioni del +1,2% rispetto allo 0,9% di settembre. La crescita si conferma anche per la Mdd con +2,9% ad ottobre, più 1,5% rispetto a settembre, mentre per i marchi dell’industria l’indice delle promozioni cala da +0,9 punti di settembre a +0,5 di ottobre.

17 chef alla corte degli Anelli più preziosi di Calabria

Sono diciassette i Cavalieri della cucina alla corte della più goduriosa, saporita, profumata, salutare regina del paniere alimentare calabrese. Sono loro gli chef che hanno firmato le ricette a base di Cipolla Rossa di Tropea contenute nel manuale Gli Anelli più preziosi di Calabria. Un vero e proprio scrigno che mette insieme le diverse declinazioni del prodotto agroalimentare Made in Calabria per eccellenza. Un percorso del gusto che svela, una ad una, le diverse declinazioni del tubero color porpora più famoso al mondo, i suoi usi, le sue proprietà e suoi mille e uno modi di impiegarlo tra i fornelli.

Il volume edito da Rubbettino nasce da una nuova idea di editor marketing messa in piedi dal Consorzio per la Tutela della Cipolla Rossa di Tropea IGP, presieduto da Giuseppe Laria, con il coordinamento editoriale di Daniele Cipollina e dello studio Adv Maiora. I numeri e i contenuti del libro parlano chiaro e celebrano l’ortaggio cardine del Made in Calabria. 252 papers impaginati in un formato originale ed eccentrico, colorato e coinvolgente, foto e logotipi ad accompagnare facilmente il lettore in un viaggio meraviglioso di conoscenza. Una raccolta di esperienze e approfondimenti dal sapore deciso e croccante composta dai contributi di dieci esperti che hanno metaforicamente affettato il bulbo tropeano togliendone fuori storia, proprietà, pregi e virtù.

Da Gaetano Alia a Enzo Barbieri che di ricette a base di Cipolla Rossa ne ha firmate addirittura 5 l’una più originale dell’altra, da Simone Cantafio a Igles Corelli, da Paolo Dodaro a Antonino Esposito, e poi ancora Luigi Ferraro, Antonio Franzè, Vincenzo Grisolia, Francesca Manis, Massimo Olivadoti, Luigi Quintieri, Giuseppe Romano, Andrea Ruisi, Antonio Torchia, Pierluigi Vacca ed Ercole Villirillo. Sono loro i veri signori degli anelli. Loro i custodi dei sapori della tradizione che si rinnovano. Dai primi al dolce, dagli antipasti ai secondi, 85 modi di preparare e cucinare la Cipolla Rossa di Tropea in un ricettario che rappresenta un forziere preziosissimo di promozione, idee, fantasia e bontà, tutta a portata di mano e di fornelli.

Cipolla D’Argento a Pippo Caffo, ambasciatore della Calabria

“La Calabria e i calabresi dovrebbero essere grati a imprenditori illuminati e generosi come Don Pippo Caffo, ambasciatore nel mondo di un’immagine positiva e traino prezioso per l’intero paniere agroalimentare di questa terra”: a dichiararlo è Giuseppe Laria, il Presidente del Consorzio di Tutela della Cipolla Rossa di Tropea Calabria Igp che insieme al direttore marketing Daniele Cipollina ha consegnato all’imprenditore vibonese la Cipolla d’Argento, opera scultorea realizzata dal maestro orafo calabrese Michele Affidato.

Ospitato presso la sede della Distilleria, all’incontro di venerdì scorso, 17 novembre, era presente anche Sebastiano Caffo al quale è stato consegnato il volume Gli anelli più preziosi di Calabria.

“Si tratta di un riconoscimento che abbiamo voluto tributare alla prestigiosa ed ultracentenaria esperienza familiare Caffo per il suo essere da sempre vicina al territorio e, in particolare, alle iniziative promosse dal Consorzio come la Tropea Experience” ha sottolineato Cipollina.

Dr. Max acquisisce Neo Apotek e consolida il ruolo nel comparto farmaceutico

Dr. Max Group, tra gli operatori specializzati nella gestione di farmacie in Europa, acquisisce Neo Apotek: con tale operazione, il numero totale delle farmacie di proprietà di Dr. Max in Italia sale a oltre 200 facendone uno dei principali operatori del settore.

Leonardo Ferrandino

“Questa acquisizione strategica ci consente di unire il meglio di entrambe le realtà, contribuendo a valorizzare l’esperienza e la struttura consolidata di Dr. Max e l’attenzione all’eccellenza e all’innovazione per cui Dr. Max è conosciuta in Europa” commenta Leonardo Ferrandino, President & CEO Dr. Max Group. “Con l’acquisizione di Neo Apotek, consolidiamo il nostro impegno verso un percorso di rapido sviluppo anche in Italia, sviluppo intrapreso a partire dall’apertura della prima farmacia Dr. Max nel 2018”.

“Con questa operazione entriamo in una nuova fase” aggiunge Andrea Riva, CEO di Neo Apotek. “Con Dr. Max condividiamo valori simili e una visione comune di crescita a lungo termine, siamo quindi fiduciosi di fare squadra con uno dei principali attori internazionali del settore, che valorizzerà il talento delle persone di Neo Apotek continuando il percorso di sviluppo intrapreso negli anni scorsi. Questa unione di intenti farà sicuramente la differenza nel traguardare gli ambiziosi obiettivi di leadership nel mercato italiano”.

Per Dr. Max il 2023 ha visto una crescita degli investimenti in diverse aree che proseguiranno anche nel corso del 2024, in ottica di innovazione e miglioramento continuo. Il nuovo centro di distribuzione centralizzato a Telgate, che vanta oltre 14.000 mq di superficie, vedrà a inizio anno nuovi investimenti in automazione, per migliorare l’efficienza e ottimizzare i processi, garantendo una catena di distribuzione fluida e affidabile. Inoltre gli investimenti saranno diretti a potenziare anche i servizi omnicanale e la piattaforma di e-commerce drmax.it, che attrae già oggi oltre un milione di clienti ogni mese.

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