“L’essere in pochi è un punto di forza, perché condividere un progetto diventa più agevole”. Gianni Cavalieri, Presidente di Despar Italia (a sinistra nella foto in alto), capovolge a suo vantaggio uno degli assunti della distribuzione – la massa critica ad ogni costo come criterio principe per le aggregazioni – nella conversazione avuta con InStoreMag, a margine della conferenza stampa tenuta a Milano per presentare i risultati della marca privata e le prospettive del gruppo. E con questa logica spiega anche il recente accordo – estraneo al perimetro di Despar Italia, ma stipulato tra soci della società consortile – che ha portato l’insegna Ard Discount in Sardegna. “Sono convinto che Ard Discount con un totale di 3.000 referenze possa soddisfare tutte le esigenze del consumatore – afferma Cavalieri – ma ho sufficiente esperienza per ricordare che tutti quelli della vecchia Do che si sono avventurati in autonomia in territori sconosciuti non hanno fatto una buona fine. La forza sta nel creare una rete, facendo i passi giusti e consolidandoli uno dopo l’altro. Cosa che in verità noi di Ergon abbiamo contraddetto con riguardo all’insegna Ard Discount, facendo l’operazione con Maiora (che ha portato alla nascita a gennaio di quest’anno della joint venture ARDita, finalizzata a sviluppare la presenza di Ard Discount nelle regioni del Centro-Sud presidiate da Maiora, ndr) e subito dopo quella con la F.lli Ibba, però adesso bisogna appunto consolidare. In Sardegna c’è un programma di aperture importanti, anche perché dobbiamo assicurare l’autonomia logistica”.
Per ricostruire il quadro generale, va ricordato che Ergon e Maiora sono tra i sei soci di Despar Italia, insieme ad Aspiag Service, Fiorino, Gruppo 3A e SCS Supermercati Consorziati Sardegna. F.lli Ibba a marzo 2021 ha acquisto la Supermercati Gieffe, entrando quindi in SCS Supermercati Consorziati Sardegna, ma è al tempo stesso un importante socio Crai, tanto che Giangiacomo Ibba è Amministratore Delegato di Crai. Una coabitazione che secondo Cavalieri non ha comportato particolari problemi: “Giangiacomo Ibba non è nel Cda di Despar Italia e noi lo vediamo solo in occasioni pubbliche. La F.lli Ibba è un’azienda ben strutturata, utilizzano tutto ciò che è utilizzabile in comune e gestiscono in autonomia le loro specificità. Per capirci, loro non conoscono dati sensibili di Despar né noi conosciamo alcunché di Crai, se non attraverso la comune appartenenza a Forum (la supercentrale d’acquisto che raggruppa Crai Secom, C3, Despar Servizi, D.it e Super Drug Italia, ndr). Personalmente ho lavorato sempre per aggregare”. In quest’ottica sarebbe possibile un’aggregazione tra Ergon e Fiorino, i due soci siciliani di Despar Italia? “Io me lo auguro – risponde Cavalieri – ed è uno sviluppo auspicato anche dalla famiglia Fiorino, ma nelle aziende famigliari bisogna saper aspettare la giusta maturazione dei frutti”. Quanto all’espansione della presenza delle insegne di Despar nelle regioni non coperte – Marche, Umbria e soprattutto Toscana, dove un tempo operava il gruppo Cadla-Duegi, travolto nel 2014 dalla crisi finanziaria – al momento non si segnalano novità. “Aspiag Service si è spinta in Emila, Maiora è entrata nel Lazio, ma la Toscana resta un’area non assegnata” dice Cavalieri.
Il 2022 di Despar Italia si è chiuso con 4,1 miliardi di euro di fatturato alle casse, in crescita del +3,4%, mentre i primi 9 mesi del 2023 hanno visto un incremento del +8,3%. “L’anno dovrebbe chiudersi in linea con questa cifra – afferma Filippo Fabbri, Direttore Generale di Despar Italia (a destra nella foto in alto) – mentre a volume dovremmo registrare una flessione tra l’1% e l’1,5%. Al Trimestre anti-inflazione abbiamo aderito con 300 referenze a marchio, rinegoziando l’accordo con i copacker, e il dato di ottobre è superiore alle nostre aspettative, con effetti positivi sulle vendite anche di prodotti non compresi nel carrello. Abbiamo provato a coinvolgere l’industria di marca, ma senza risultato. I listini dei brand per ora sono congelati, ma mi aspetto che saliranno una volta terminato il Trimestre anti-inflazione. Se però l’iniziativa funziona, è prevedibile che possa andare avanti, ferma restando la necessità di dare con la Legge Finanziaria dei vantaggi alle fasce di reddito più basse. Il nostro obiettivo è portare la marca privata al 25% di quota nel 2025 e a perdere spazio saranno soprattutto i follower nazionali, non i prodotti locali, perché siamo molto vicini ai territori”. Rinunciare a dei fornitori industriali vuol dire però rinunciare anche ai loro contributi: con quali conseguenze sui bilanci? “Il tema è appunto quello di analizzare il conto economico della referenza – ribatte Fabbri – esaminando listing fee, contributi extra ma anche le rotazioni, perché magari ci sono follower che occupano spazio da cui si potrebbe ricavare maggiore redditività. Il 25% è un traguardo già superato da Aspiag Service, a dimostrazione che è raggiungibile”.
A crescere, infine, è stata anche la struttura di Despar Italia: “Siamo in 22 persone – racconta Michela Cocchi, Brand Manager Mdd di Despar Italia – di cui otto dedicate agli acquisti, compreso il direttore, tre sulla parte packaging e tre sulla qualità di cui sono responsabile io, il marketing con tre o quattro persone e poi le funzioni amministrative. Lanciamo circa 250 prodotti nuovi ogni anno e rifacciamo il pack di altri 250, senza contare cambi fisiologici o aggiunte di fornitori. Le referenze sono 3.600 in termini di prestazioni, ma in realtà come codici arriviamo a 4.500 perché per alcuni prodotti abbiamo più fornitori. Ad esempio, per acqua, riso e ortofrutta abbiamo fornitori diversi per Nord e Sud per evidenti ragioni logistiche. Stiamo facendo grandi passi in termini di comunicazione proprio per farci conoscere come marca, con più attività a livello centralizzato. Il resto lo fa la qualità che spinge il consumatore a ricomprare un prodotto, dopo averlo provato”.


Europan Sud è un’azienda di Taranto specializzata nella produzione di pane e panificati precotti non surgelati da materie prime di altissima qualità esclusivamente italiane e con l’utilizzo del lievito madre nella realizzazione di tutte le linee di produzione. I prodotti, distribuiti ad un’ampia rete di grossisti che riforniscono i canali Horeca e Gdo, variano dalle classiche tipologie di pane alle tipicità regionali pugliesi e comprendono linee ad indirizzo salutistico e nutraceutico. Caratteristica distintiva di Europan Sud è lo stretto rapporto tra produzione e ricerca, per garantire al consumatore finale un prodotto salutare, genuino e ricco di fragranze. Il fatturato, con un EBITDA margin superiore al 20%, di Europan Sud nel 2022 è stato pari a 10,6 milioni di euro, in crescita rispetto al fatturato di 8,5 milioni di euro fatto registrare nel 2021, mentre nel 2023 si prevede un fatturato di oltre 13 milioni di euro.
Il prodotto a marchio driver di crescita strategico per Despar Italia
“I risultati già ottenuti nel corso 2023, nonostante il contesto economico caratterizzato da una forte spinta inflattiva – ha sottolineato Filippo Fabbri, Direttore Generale di Despar Italia – sono la dimostrazione tangibile del radicamento dell’Insegna sui territori e della bontà della nostra strategia di sviluppo del prodotto a marchio che rappresenta un asset su cui crediamo fortemente perché difende il potere d’acquisto dei nostri clienti, contribuisce a creare un circolo virtuoso e sostenere le realtà economiche dei nostri partner industriali ed è un driver strategico e un elemento differenziante della nostra Insegna. Con i risultati positivi già raggiunti fino a qui, puntiamo a chiudere l’anno con il segno positivo continuando a investire nella private label, lanciando nuovi prodotti, lavorando sull’innovazione e attivando collaborazioni con nuovi fornitori, con l’obiettivo per il 2025 di arrivare con i nostri prodotti MDD a una quota di mercato del 25%. Un percorso che porteremo avanti guardando alla sostenibilità e al legame con i territori in cui ci inseriamo, per far conoscere sempre di più i valori e i tratti distintivi del brand Despar”.



Grande attesa per il workshop del 26 ottobre condotto da Itamar Gilad, che ha ricoperto ruoli senior in aziende come Google, Microsoft e numerose startup di successo, per la prima volta in Italia con un evento in presenza. Nella giornata del 27 ottobre si terranno una serie di talk e Tavole Rotonde con relatori come Pawel Huryn di Regiondo, Susanna Ferrario, Product Coach & Senior Product Manager di Product Studio; Luca Malandrino e Francesca Tiso, Product Marketing Manager & Senior Product Manager di The Fork; Andrea Giannangelo, Founder & CEO di Iubenda; Farbod Saraf, Product Lead di Miro; Federica Brancale, Data & CRO Strategist di Marketing Freaks; Virginia Capoluongo, UX/UI Designer di 20tab; Costanza Mosi, Head of Product di Treedom; Timoté Geimer, CEO di Dualoop; Luca Barboni, Founder & CMO di 247x; Noemi Taccarelli, Founder & Growth Hacker presso blank growth agency; Felice Pescatore, Business Agility Coach di Inspearit e Francesco Corti, Principal Product Manager di Docker Inc.

“Siamo felici di accogliere Coralis tra le nostre aziende associate” ha dichiarato Carlo Alberto Buttarelli, Presidente di Federdistribuzione. “Questa nuova adesione evidenzia l’importanza di portare avanti insieme le istanze del commercio moderno, con lo sguardo rivolto al futuro. Rappresenta inoltre un ulteriore stimolo alla nostra attività quotidiana di sostegno allo sviluppo e alla crescita delle imprese distributive, che nell’attuale contesto economico sono chiamate ad affrontare sfide sempre più complesse”.
I nuovi Ard Discount avranno tutto ciò che serve per la spesa conveniente e completa: grocery, freschi e surgelati, carni e preparati di qualità, frutta fresca e verdura e un’area dedicata a casalinghi ed elettrodomestici. Il tutto all’interno di strutture accoglienti, dotate di moderne attrezzature e pensate con il preciso obiettivo di soddisfare il cliente.

