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Nuova apertura Penny a Travagliato, è la centesima in Lombardia

Dopo l’apertura di Giussano nel monzese, Penny punta nuovamente sulla Lombardia e apre a Travagliato (Brescia) un nuovo punto vendita. Lo store è il 100° della regione e il 20° della provincia di Brescia, dove l’insegna è già presente con i vicini negozi di Brescia città e di Maclodio.

Il negozio è situato in via Brescia, 155, una delle arterie principali di collegamento con i paesi limitrofi e con il capoluogo. Penny ha scelto di mantenere l’edificio preesistente e di sottoporlo a migliorie per poter fornire ai clienti tutta la qualità, freschezza e convenienza che contraddistinguono il brand. Il punto vendita presenta una superficie totale di circa 1.700 mq, una superficie vendita di circa 1100 mq ed è dotato di un parcheggio provvisto di 100 stalli.

In linea con i nuovi standard di layout, saranno presenti tutti i reparti più richiesti dai clienti Penny: angolo bake-off, gastronomia e punto caldo, macelleria nonché pescheria e reparto pasticceria. Il format dello store prevede un’offerta alimentare e di non-food in linea con la qualità e la convenienza del brand, con un assortimento per il 75% di prodotti italiani, con una particolare attenzione ai regionalismi ed alle produzioni locali. L’apertura del nuovo negozio prevede un organico di 14 collaboratori.

Grande attenzione è rivolta alla sostenibilità all’interno del percorso Viviamo Sostenibile, garantendo in tutti i suoi nuovi punti vendita le attività di lotta allo spreco alimentare, rispetto per l’ambiente e responsabilità sociale con i partner di valore, parte integrante della storia del brand, con un approccio responsabile e innovativo.

Packaging monouso IV Gamma, filiera a rischio per voto UE

Nonostante gli incoraggianti segnali di apertura dimostrati dalla Commissione Agricoltura a luglio, la Commissione Ambiente dell’Europarlamento ha approvato la proposta di regolamento sulla riduzione dei rifiuti da imballaggio vietando, di fatto, l’utilizzo di confezioni monouso per frutta e verdura dal peso inferiore ad 1 kg. Questo voto sta facendo discutere e preoccupa il mondo produttivo dell’agroalimentare e, in particolare, le aziende della filiera di IV Gamma. Il Gruppo IV Gamma di Unione Italiana Food infatti sottolinea come questa proposta potrebbe avere un impatto fortemente negativo su un settore della IV gamma, che nel 2022 in Italia ha registrato un valore complessivo di 982 milioni di euro e dà lavoro a circa 30.000 persone, raggiungendo regolarmente ben 20 milioni di famiglie italiane.

I dati dimostrano il successo di una categoria di prodotti che risponde alle moderne esigenze nutrizionali, facilitando il consumo di frutta e verdura fresca e mettendola facilmente a disposizione dei consumatori e che, pertanto, andrebbe tutelata per la sua importanza nella promozione di abitudini alimentari salutari. Unione Italiana Food ha ripetutamente richiesto, a vari livelli, la modifica della proposta di regolamento, poiché ritiene che essa, chiedendo alle realtà produttive della IV Gamma di rinunciare agli imballaggi monouso dei propri prodotti, non tenga adeguatamente conto delle loro caratteristiche e necessità.

È fondamentale sottolineare che l’imballaggio, per la IV Gamma, svolge un ruolo fondamentale garantendo la sicurezza igienico-sanitaria e la qualità organolettica degli alimenti, preservandone i valori nutrizionali e prolungandone la conservazione e la shelf-life. Inoltre, le confezioni agevolano le operazioni di trasporto, garantendo l’integrità dei prodotti e consentendo una corretta comunicazione verso i consumatori. Infine, gli imballaggi contribuiscono a ridurre gli sprechi alimentari e a garantire un significativo risparmio di risorse, contribuendo anche a mitigare le emissioni di Co2 correlate.

Pur condividendo lo spirito e l’intento iniziale della proposta, Unione Italiana Food ricorda come, di fatto, non sia ancora stato ancora individuato un materiale che possa rappresentare una valida alternativa alla plastica per le confezioni di IV Gamma, né in termini di garanzia igieniche, né, tantomeno, in termini economici. Il settore ha investito e investe costantemente nella ricerca delle migliori soluzioni che consentano un effettivo riciclo dell’imballo. Già oggi la maggior parte delle confezioni di IV Gamma sono riciclabili e alcune realizzate con plastica riciclata. La decisione di vietare gli imballaggi monouso in plastica in modo indiscriminato, senza evidenze scientifiche, si tradurrebbe in gravi ripercussioni per tutta la filiera fino comportando da ultimo ulteriori costi per il consumatore in una situazione economica già difficile per le famiglie.

Proprio in considerazione di questi aspetti, l’invito del Gruppo IV Gamma di Unione Italia Food è quello di promuovere un confronto allargato ai diversi settori coinvolti nella decisione, per ottenere un cambio di posizione sul regolamento in vista della prossima votazione plenaria dell’Europarlamento sulla proposta prevista per metà novembre.

Restyling da 10 mln di euro completato per l’Ipercoop di Beinasco (Torino)

Giovedì 26 ottobre ha riaperto, completamente rinnovato, l’Ipercoop di Beinasco presso il Parco Commerciale Le Fornaci con orari che rimangono invariati: dal lunedì alla domenica dalle ore 9.00 alle 21.00. Sono stati completati i lavori di ristrutturazione avviati ad aprile e adattato l’intera superficie commerciale al nuovo format di ipermercato di Nova Coop. L’Ipercoop di Beinasco è uno storico punto di riferimento del commercio torinese dal 1988: è il primo ipermercato del movimento cooperativo piemontese; ha subìto negli anni diversi interventi di restyling ed efficientamento energetico ed è stato sempre protagonista nell’innovazione (ad esempio nel 2017 è stato il primo punto vendita Nova Coop ad offrire la possibilità di fare la spesa on line su CoopShop.it con ritiro al Drive).

Complessivamente l’ipermercato è stato interessato da una razionalizzazione delle superfici di vendita e ora misura 4.500 metri quadrati e si caratterizza per una proposta più ampia di prodotti a marchio Coop. La novità di maggior impatto per il cliente abituale è che il punto vendita appare totalmente rinnovato e “ribaltato” rispetto alla prospettiva precedente. Il nuovo ingresso principale, collocato sull’area sinistra del punto vendita, permette l’accesso all’area non alimentare e promozioni, mentre un secondo ingresso consente l’accesso diretto alla nuova e ampia area freschi che caratterizza la parte destra del negozio.

La nuova collocazione valorizza la Piazza dei Freschi, con l’ortofrutta e i banchi di libero servizio che ospitano piatti freschi pronti, salumi e latticini. Attorno ad essi si affaccia la linea dei reparti serviti: la Forneria/Pasticceria, la Gastronomia, la Macelleria, la Pescheria e il Corner Sushi. Vicino all’ingresso dell’area freschi s’incontra il Fiorfiore Cafè completamente rinnovato, dotato di un’ampia area ristoro dove gustare sfiziose colazioni o le proposte di piatti freddi e caldi, appena cucinati, per la pausa pranzo. Accanto al nuovo ingresso principale è posizionato invece il Corner Servizi Novapoint, lo spazio unificato dedicato all’assistenza, al prestito sociale, al rilascio di informazioni e alle iniziative per i Soci. L’offerta è completata dai Corner Coop Salute e Coop Ottica.

Semplificare e favorire il percorso di acquisto dei consumatori, per una spesa più vicina alle esigenze di tutti i giorni, è la mission di un negozio che ora è dotato di un avanzato sistema di monitor digitali per illustrare informazioni commerciali e di servizio, riducendo fortemente il consumo di carta. Inoltre, è stato arricchito da tecnologie come le postazioni ZeroAttesa Gastronomia, che consentono ai clienti di inviare un ordine digitale per gli acquisti al banco servito della Gastronomia e ritirarlo poco dopo senza fare coda; di nuovi impianti frigo alimentari di ultima generazione e altri apparati di efficientamento energetico per minimizzare i consumi energetici e rendere l’intero negozio sempre più efficiente ed ambientalmente sostenibile.

La maggiore fruibilità nel design del punto vendita si traduce anche in vantaggi per i lavoratori. Ora i locali riservati al personale – uffici, spogliatoi e sale pausa – sono posizionati tutti allo stesso piano e sono state introdotte tecnologie e attrezzature ergonomiche che facilitano il lavoro del personale, come il meccanismo di caduta dall’alto del ghiaccio nel locale Pescheria o un sistema parzialmente meccanizzato per infornare il pane.

“Abbiamo scelto di svolgere i lavori di ammodernamento del punto vendita senza effettuare periodi di chiusura prolungati per poter dare continuità, negli acquisti, ai Soci e clienti che abitualmente ci frequentano, cercando di ridurre al minimo i disagi legati agli interventi” spiega Marco Gasparini, Direttore commerciale Nova Coop. “Ora potranno cogliere il rinnovamento in ogni aspetto, trovando al loro servizio un ipermercato dall’anima contemporanea: con un maggiore assortimento di prodotti freschi e freschissimi nei reparti, ancora più attenzione dedicata al servizio del consumatore e un’offerta sempre più completa di proposte e servizi a marchio che completano e qualificano ulteriormente la peculiarità della nostra offerta commerciale con la qualità e la convenienza di sempre”.

“Quest’anno l’Ipercoop di Beinasco raggiunge un traguardo davvero ragguardevole, trentacinque anni di attività per il negozio che rappresentò il primo ipermercato sviluppato in Piemonte dalle cooperative dei consumatori e una delle prime strutture di questa tipologia e metratura nel torinese” aggiunge Ernesto Dalle Rive, Presidente Nova Coop. “Sono stati investiti 10 milioni di euro nella ristrutturazione del punto vendita per rinnovare il proprio legame con il territorio e restituire un negozio ancora più accogliente, bello, moderno e funzionale. Il modo di fare la spesa è cambiato profondamente in questi anni, anche nelle grandi superfici di vendita, e il nuovo Ipercoop impiega la tecnologia per permettere di farla “presto e bene” ma anche per essere sempre più rispettosi degli impatti ambientali e attenti agli sprechi alimentari. Inoltre, il nuovo format accoglie l’ampliamento nell’assortimento del nostro prodotto a marchio, che sta rappresentando, insieme alle tante iniziative in corso, uno dei punti fondamentali delle strategie commerciali di Coop”.

 

D.IT pianifica il futuro: generare valore condiviso su obiettivi comuni

Il convegno, svoltosi pochi giorni fa e intitolato “D.IT La Nostra Strada – Visioni, Modelli e Percorsi a confronto”, ha proposto una visione del percorso di sviluppo per i prossimi anni attraverso quattro macro-tematiche che impegneranno la Centrale D.IT in maniera sempre più efficace nei confronti di tutti gli stakeholders, all’insegna della molteplicità delle relazioni e delle specificità territoriali. Per l’occasione è stato presentato il nuovo logo che rappresenta una nuova organizzazione valoriale e di relazioni tra la Centrale e i principali stakeholders che le ruotano attorno.

il nuovo logo della Centrale

Il primo elemento chiave di valore è costituito dai prodotti di marca del distributore (MDD), che cresce di oltre il 21% a valore e del 10% a volume, rappresentando l’11% del fatturato complessivo di D.IT. Un pilastro fondamentale per la cooperativa che vanta un rapporto continuativo con circa 220 fornitori. Sempre nel contesto di supporto alle micro-produzioni è stato avviato nel 2018 il progetto congiunto di D.IT e Slow Food con l’intento di costruire una maggiore consapevolezza dei prodotti e delle filiere tra i consumatori e di valorizzare ulteriormente la MDD premium, collaborazione che si è tradotta nella linea Gusto&Passione “Selezione Slow Food Italia”. Si prospetta quindi un potenziamento della quota dei prodotti a marchio, sia investendo sulle persone, con l’inserimento in azienda di nuove competenze dedicate allo sviluppo, sia impiegando la MDD mainstream come garante di scelte di convenienza e qualità. Intenzioni che si concretizzano in azioni come la manovra “Prezzi Bloccati” scattata il primo ottobre e in vigore fino al prossimo 31 dicembre che ferma i rialzi di prezzo sull’intero assortimento dei prodotti a marchio Sigma e Sisa (oltre 1400 referenze), e nel Progetto Ortofrutta, che punta ad uno sviluppo maggiore dei reparti ad alta fidelizzazione.

La seconda direttrice è l’introduzione di nuovi strumenti di relazione tra centro di distribuzione, negozi e clienti. In prima linea il progetto CRM, Customer Relationship Management, che permetterà di raccogliere e analizzare nel dettaglio i comportamenti di consumo dei clienti, favorendo di conseguenza azioni più coerenti nel sostegno dei prodotti e delle insegne. Innovazione tecnologica, dunque, ma affiancata da un potenziamento della comunicazione sia con i punti vendita – a partire da gennaio prossimo – in vista di un miglioramento dell’efficienza operativa che punta a favorire il dialogo con il cliente, sia comunicazione valoriale, nel cui ambito nasce il lancio di podcast aziendali: un canale aggiuntivo per raccontare le insegne e i valori che portano con sé.

Terzo elemento di valore è il consolidamento delle relazioni con l’Industria di Marca (IDM), il cui contributo all’innovazione è riconosciuto come fondamentale e con la quale, a partire dal prossimo gennaio, verranno avviati tavoli di lavoro congiunti per dare applicazione al progetto CRM anche con lo scopo di superare questo difficile momento per i consumi. Una condivisione di informazioni e di piani che va nella direzione di costruire congiuntamente nuove attività di marketing a sostegno dei consumi.
 
Il quarto caposaldo della cooperativa va in direzione dell’impegno nella sostenibilità. Si conferma il sostegno a MSF – Medici Senza Frontiere Onlus – la cui preziosa partnership fondata su valori condivisi è ben salda. Ma soprattutto la Centrale si attiva per redigere il rapporto di sostenibilità, un impegno nei confronti dei propri soci e una ferma presa di coscienza nella consapevolezza che il valore di un’azienda è legato anche alla sua capacità di promuovere attraverso il proprio comportamento virtuoso un futuro migliore per tutti.

Inflazione, italiani propensi a spesa più frequente ma con scontrino più basso

A causa della complessa situazione socio-economica, la condizione delle famiglie italiane verte ormai in uno stato di crisi. L’inflazione resta elevata, nonostante il progressivo rallentamento, e l’attenzione dei consumatori continua a concentrarsi nell’attuazione di strategie di scelta per contrastare il carovita, ponderando i prodotti da inserire nel carrello della spesa e tenendo conto anche del luogo dove fare acquisti. Secondo le rilevazioni di NIQ, a metà del 2023 i gruppi familiari in difficoltà in Italia rappresentano 25% della popolazione, ben 15 punti percentuali in più rispetto all’inizio del 2022 (10%). L’aumento è stato progressivo: a metà 2022 gli italiani in sofferenza per il susseguirsi della crisi erano il 17% e il 23% a fine 2022.

La polarizzazione dei consumi nel Bel Paese è ormai tangibile e accelerata dal calo del potere di acquisto degli italiani. Per il settore del largo consumo confezionato, le persone spendono il 16% in più rispetto al 2021 e nelle nuove strategie di risparmio gli italiani adottano dei comportamenti anti-inflazione con l’obiettivo condiviso di cercare convenienza e comprare solo l’indispensabile riducendo gli sprechi. A settembre 2023, l’inflazione teorica nel largo consumo confezionato tocca quota 8,8% con una variazione del mix di spesa ad opera dei consumatori dello 0,9% portando quindi l’inflazione reale al 7,9%.

La famiglia media si scopre meno fedele all’insegna ma non alla Marca Del Distributore (MDD), con una spesa sempre più frequente e scontrini più bassi. Nello specifico, secondo le analisi di NIQ, i negozi frequentati da una famiglia sono in media 6,1, con un aumento delle visite nei punti vendita del 4,8% e il numero dei prodotti nel carrello scende negativamente a -7,9%. Secondo NielsenIQ, in Italia nel perimetro del largo consumo confezionato, la contrazione dei volumi di vendita nel 2023 proseguirà anche nel 2024 con una stima di crescita inferiore e pari al 6,3% (-0,6% vs 2023). Nel mese di agosto, i volumi totali nei diversi canali hanno registrato un calo pari al -2,7% tuttavia la tendenza non può essere generalizzata poiché è necessario prendere in esame ogni punto vendita singolarmente analizzando le caratteristiche peculiari del territorio. Il particolare contesto attuale rende necessario un cambio di paradigma che ponga al centro il consumatore, in un’ottica di “Retail consumerization”, ovvero rivoluzionare la classica categorizzazione dei punti vendita valorizzando le micro-territorialità attraverso un uso strategico dei dati.

Stando alle rilevazioni di NIQ e di GfK Sinottica, prendendo a modello la categoria di consumatori che acquistano prodotti prevalentemente vegetali – circa 9 milioni di italiani – si osserva come all’interno della stessa città la loro concentrazione vari da zona a zona. Per esempio, a Milano l’area di Porta Venezia-Città Studi è tra quelle in cui è maggiore la concentrazione di questo gruppo di consumatori. Situazione simile nei quartieri di altre città d’Italia come la Crocetta a Torino, l’EUR a Roma e l’Arenella a Napoli in cui si individuano molte più similarità, seppur siano luoghi di città distanti tra loro, mentre in zone della stessa città si delineano marcate differenze all’interno dell’area urbana.

Prosegue l’espansione di Babaco Market: raggiunte 12 nuove città

Babaco Market annuncia il suo arrivo in altre 12 città italiane: a Genova in Liguria; a Treviso, Venezia, Rovigo in Veneto; ad Alessandria, Asti, Biella e Cuneo in Piemonte; a Rimini e Forlì – Cesena in Emilia Romagna e a Pisa e Pistoia in Toscana. Con questa espansione, Babaco Market arriva per la prima volta anche in Liguria e consolida la sua presenza in Veneto, Piemonte, Emilia Romagna e Toscana, raggiungendo così 7 regioni (Emilia-Romagna, Lazio, Liguria, Lombardia, Piemonte, Toscana e Veneto) e oltre 2.919 comuni e 45 province.

Secondo i dati dell’Osservatorio sullo spreco alimentare e la spesa sostenibile 2023 commissionato da Babaco Market a BVA-Doxa, risulta una forte consapevolezza degli italiani in merito al tema dello spreco alimentare globale: il 96% dei rispondenti dichiara di averne una chiara percezione e ritiene importante agire come collettività per arginare il fenomeno. È elevata la percezione del legame tra cambiamenti climatici e spreco alimentare: 9 italiani su 10 ritengono che le sempre più frequenti calamità naturali abbiano un impatto sulle produzioni, causando perdite agricole e conseguente spreco alimentare, reso chiaro agli occhi della popolazione a seguito dei recenti disastri avvenuti anche sul territorio italiano. Dall’indagine 2023 emerge infine,un interesse molto positivo nei confronti degli acquisti in grado di facilitare una spesa sostenibile: 2 italiani su 3 gradirebbero particolarmente fare una spesa antispreco e sostenibile.

Babaco Market risponde a questa esigenza offrendo un servizio di spesa sostenibile innovativo e accessibile: si prenota online una consegna programmata con frequenza settimanale o quindicinale di una Babaco Box di frutta e verdura di stagione “fuori dall’ordinario”, salvate dallo spreco poiché per piccoli difetti estetici o sovrapproduzioni non rientrano negli standard dei tradizionali canali di distribuzione. La Babaco Box può essere arricchita anche con prodotti da dispensa, scegliendo tra più di 400 referenze. Il servizio si inserisce così in maniera virtuosa nella filiera produttiva di alimenti, riconoscendo un prezzo equo ai produttori e aiutandoli a dare il giusto valore a quei prodotti che oggi faticano a trovare sbocco commerciale, seppur buonissimi, a causa di difformità estetiche, sovrapproduzioni o perché colture territoriali di nicchia poco conosciute al grande mercato anche se d’eccellenza o perché a ridosso della scadenza o difetti di packaging.

Babaco Market collabora con una selezione di oltre 100 produttori presenti su tutto il territorio nazionale che forniscono quotidianamente Babaco Market di prodotti da dispensa e frutta e verdura provengono da filiere sostenibili e trasparenti e da aziende che generano un impatto positivo sulla società e sull’ambiente (es. Agrivis, cooperativa agricola che si occupa di favorire l’inserimento lavorativo di persone fragili e con disabilità).

“Babaco Market è una realtà in continua evoluzione che si posiziona sempre più come game changer dell’e-grocery antispreco. Siamo lieti di annunciare il nostro arrivo in Liguria e in ben 11 nuove province del territorio nazionale: dove offriamo un’opportunità innovativa e pratica per una spesa più sostenibile sia a livello ambientale, sia a livello sociale” commenta Francesco Giberti, CEO e Founder di Babaco Market.

Terzo report di sostenibilità per Lidl, l’impegno per il pianeta resta costante

Nel corso dell’evento “Sulla via del domani: guidare il cambiamento verso consumi sostenibili” tenutosi pochi giorni fa a Milano, Lidl Italia ha diffuso i risultati del terzo Report di Sostenibilità 2021-2022 e illustrato la sua nuova strategia di sostenibilità che rappresenta un’assunzione di responsabilità nei confronti del pianeta e delle persone.

Significativi sono i risultati ottenuti a livello ambientale per la tutela del clima: sono stati risparmiati oltre 5 milioni di kWh in illuminazione e oltre 8 milioni di kWh grazie a più di 7.000 interventi di efficientamento energetico sulle pertinenze. Lidl ha puntato anche sull’energia rinnovabile: 100% del consumo totale di energia deriva da fonti rinnovabili e il 4% dell’energia elettrica utilizzata proviene da autoproduzione attraverso pannelli fotovoltaici. Inoltre, si è registrato un sempre maggiore impiego di gas naturali per il raffreddamento dei prodotti nei centri logistici e nei punti vendita, parallelamente alla progressiva decarbonizzazione della flotta logistica che oggi vanta un terzo di mezzi alimentati a carburanti alternativi al diesel. In un’ottica di conservazione delle risorse, ma anche di contributo alla comunità, dal 2018 ad oggi l’Azienda ha recuperato e donato oltre 33.000 tonnellate di cibo in eccedenza (principalmente pane e prodotti da forno del giorno prima e ortofrutta non più perfetta esteticamente, ma ancora buona e sicura), equivalenti a più di 66.000.000 di pasti. Un aiuto reso possibile dalla proficua collaborazione con la rete Banco Alimentare.

Con l’obiettivo di limitare il riscaldamento globale a 1,5 gradi, così come previsto dall’Accordo di Parigi e COP26, Lidl Italia si impegna a ridurre le proprie emissioni di Scope 1 e Scope 2 del 48% entro il 2030 rispetto al 2019, attraverso azioni concrete orientate nel tempo. Già dal 2022, l’Azienda è clima neutrale.

“Stiamo vivendo un periodo di profondo cambiamento e anche dal punto di vista climatico, assistiamo a fenomeni meteorologici sempre più estremi che mettono in seria difficoltà le produzioni agricole e non solo” commenta Massimiliano Silvestri, Presidente Lidl Italia. “Nonostante questo contesto sempre più complesso e interconnesso, tutti i nostri impegni in ambito di responsabilità sociale non sono cambiati, anzi, sono stati riconfermati con ancora più convinzione. In qualità di catena di supermercati, infatti, abbiamo non solo la facoltà, ma anche il dovere, di esercitare la nostra influenza in ogni ambito del nostro agire quotidiano per dare un contributo concreto all’ambiente e alla società”.

18 referenze per Sapori&Idee, la nuova pasta premium di Conad

Conad presenta la nuova gamma di pasta di semola Sapori&Idee: l’ultima novità a scaffale firmata dal brand premium dell’insegna che offre una nuova idea ed esperienza di gusto. La nuova linea di prodotti Pasta di Semola Sapori&Idee Conad è realizzata con semola 100% di grano duro Italiano della migliore qualità, attraverso una grande cura nei dettagli del processo produttivo.

La lenta essiccazione a bassa temperatura preserva sapori e profumi del grano e il colore naturale della semola. Grazie alla particolare trafilatura la pasta è ruvida e porosa, perfetta per trattenere ogni condimento.

La nuova offerta si compone di 18 referenze: dalla pasta corta, alla pasta lunga e alle specialità come caserecce, fusilloni e pennoni rigati per ricette più elaborate. La confezione presenta una body copy che approfondisce in modo chiaro le caratteristiche vincenti del prodotto e una gustosa ricetta dedicata per ogni tipo di pasta, disponibile alla consultazione anche sul portale di cultura enogastronomica di Conad, Saporie.

Cipolla Rossa di Tropea, arriva il volume con 85 ricette firmate da 17 chef

Sono diciassette gli chef che hanno firmato le ricette a base di Cipolla Rossa di Tropea contenute nel manuale Gli Anelli più preziosi di Calabria. Un vero e proprio scrigno che mette insieme le diverse declinazioni del prodotto agroalimentare Made in Calabria. Si tratta di un percorso del gusto che svela le diverse declinazioni del tubero color porpora più famoso al mondo, i suoi usi, le sue proprietà e suoi mille e uno modi di impiegarlo tra i fornelli.

Edito da Rubbettino, il volume nasce da una nuova idea di editor marketing messa in piedi dal Consorzio per la Tutela della Cipolla Rossa di Tropea IGP, presieduto da Giuseppe Laria, con il coordinamento editoriale di Daniele Cipollina e dello studio Adv Maiora. I numeri e i contenuti del libro parlano chiaro e celebrano l’ortaggio cardine del Made in Calabria. 252 pagine impaginate in un formato originale ed eccentrico, colorato e coinvolgente, foto e logotipi ad accompagnare facilmente il lettore in un viaggio meraviglioso di conoscenza. Una raccolta di esperienze e approfondimenti dal sapore deciso e croccante composta dai contributi di dieci esperti che hanno metaforicamente affettato il bulbo tropeano togliendone fuori storia, proprietà, pregi e virtù.

Da Gaetano Alia a Enzo Barbieri che di ricette a base di Cipolla Rossa ne ha firmate addirittura 5 l’una più originale dell’altra, da Simone Cantafio a Igles Corelli, da Paolo Dodaro a Antonino Esposito, e poi ancora Luigi Ferraro, Antonio Franzè, Vincenzo Grisolia, Francesca Manis, Massimo Olivadoti, Luigi Quintieri, Giuseppe Romano, Andrea Ruisi, Antonio Torchia, Pierluigi Vacca ed Ercole Villirillo. Sono loro i veri signori degli anelli, i custodi dei sapori della tradizione che si rinnovano. Dai primi al dolce, dagli antipasti ai secondi, 85 modi di preparare e cucinare la Cipolla Rossa di Tropea in un ricettario che rappresenta un forziere preziosissimo di promozione, idee, fantasia e bontà, tutta a portata di mano e di fornelli.

Continua lo sviluppo estero di Risparmio Casa, 10 aperture previste a Malta

Prosegue l’espansione all’estero di Risparmio Casa, gruppo italiano specializzato nella distribuzione di prodotti per la cura della casa e della persona, che dopo la Svizzera sbarcherà a Malta con un piano da dieci nuove aperture, di cui tre già nel 2024. Il Gruppo romano, fondato dai fratelli Battistelli, prevede di completare il suo piano nell’isola nei prossimi cinque anni presidiando le principali località dell’isola e generando circa 150 nuovi posti lavoro. Sono ormai oltre 150 i punti vendita in Italia e uno in Svizzera, con un fatturato complessivo ormai prossimo al miliardo di euro.

“Arriviamo a Malta esportando un modello di vendita e di sviluppo consolidato da molti anni in Italia” afferma Stefano Battistelli, socio fondatore di Risparmio Casa insieme al fratello Fabio. “A Malta abbiamo la possibilità di presidiare il mercato drug store e del fai-da te oggi presente sull’Isola solo con piccole realtà locali. Malta è vicina al nostro Paese, ha importanti prospettive di crescita economica che già diversi retailer internazionali hanno intercettato”.

“Nei prossimi cinque anni oltre 150 persone entreranno a far parte della squadra di Risparmio Casa a Malta, un grande valore aggiunto per il nostro Gruppo, ma anche per il tessuto economico e sociale dell’Isola” aggiunge Fabio Battistelli.

Il primo punto vendita Risparmio Casa a Malta, di circa 1.000 metri quadrati, aprirà al pubblico presso la località “Mosta” e impiegherà 15 persone. I clienti, come negli store italiani, potranno scegliere tra un vasto assortimento di prodotti per la pulizia e cura della casa, bellezza e cura della persona, fino a prodotti per animali domestici, ma anche giocattoli, cartoleria e fai da te. Accanto ai grandi marchi, saranno presenti anche 25 marchi propri che uniscono la qualità alla grande convenienza.

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