Nuovi stili di spesa: Coop studia due modalità, Social e Last Minute

Si chiamano spesa Social e spesa Last Minute due progetti con cui Coop sta esplorando nuove possibilità di fare la spesa nel futuro. Cambiano vorticosamente gli stili di vita e la spesa come la conosciamo, con la lista spiegazzata, il carrello da spingere e la coda alla cassa, potrebbe essere presto un lontano ricordo. Grazie alle nuove tecnologie ma anche alle modalità social e agli stili di vita frenetici che fanno dell’ottimizzazione dei tempi un mantra dei nostri tempi. Non resta con le mani in mano Coop, che tramite la sua consociata Inres, il Consorzio Nazionale creato dalle Cooperative di Consumatori per la progettazione architettonica impiantistica e per la realizzazione delle strutture commerciali (responsabile tra l’altro della realizzazione del supermercato del futuro), sta studiando due nuove modalità di effettuare la spesa, diverse ma complementari. Obiettivo comune: risparmiare tempo (e pensieri) al consumatore.
Con Spesa Social la logica dell’e-commerce si trasforma in condivisione, relazione e servizio. Attraverso l’uso di una piattaforma software, vengono messi in relazione tre soggetti, punto vendita, consumatore, shopper, per garantire un servizio di prenotazione e ritiro della spesa. L’interazione avviene tra gli appartenenti a una comunità virtuale e secondo una logica social, facendo quindi leva su dinamiche di utilizzo fortemente consolidate.
Funziona così: il cliente virtuale (che non vuole o non può fare la spesa da solo) apre la app Spesa Social e inizia a selezionare i prodotti da acquistare. Sceglie quindi il punto vendita presso il quale passerà a ritirare la spesa. A questo punto, viene coinvolto un assistente cui assegnare la spesa da fare, ovvero una persona che si è resa disponibile, attraverso l’app, sul punto vendita selezionato e nel medesimo orario. L’app consente infine di autorizzare il pagamento virtuale ed eventualmente attivare una chat di supporto tra consumer e shopper. Il sistema è costituito da un e-commerce, accessibile attraverso app; uno stoccaggio della spesa effettuata, rappresentato da locker refrigerati (nel caso di spesa alimentare); un sistema di pagamento online; un sistema di social rating attraverso il quale esprimere un giudizio sul servizio ricevuto. I partner che hanno collaborato con INRES allo sviluppo del progetto sono TIM, CISCO, WIB, RetApps, COLIN & Partners, Movincom.
«La remunerazione avverrà con un gettone indipendente dalla dimensione della spesa – chiarisce Riccardo Olmi, Responsabile Progetti Speciali e Innovazione Digitale Ict di Inres – ma stiamo anche ragionando sulla possibilità di girare questo gettone a enti benefici o iniziative sociali. I locker refrigerati saranno smart, ovvero secondo la composizione della spesa decideranno a che temperatura e dove questa deve essere riposta, stiamo pensando di prevedere anche delle colonne indipendenti per i surgelati, eventualmente alla cassa saranno mandate della informazioni su come dividere la spesa».

Diversa ma simile la logica di spesa Last Minute. Prevede una sorta di vending machine con un mini magazzino interno fatto di prodotti precostituiti pensato per chi vuole organizzare un pasto all’ultimo minuto, anche per più di una persona (la tipica cena tra amici del venerdì ad esempio). L'”automated store” avrà un sistema Touch screen user friendly, ci sarà la possibilità di comprare in remoto, con un più l’immediatezza e facilità di ritirare la spesa, che sarà erogata con una ricetta stampata. I piatti proposti? Ricette facili e veloci, stagionali e per varie occasioni: dalle linguine allo scoglio all’hamburger con cipolle caramellate a un più prosaico prosecco e patatine. «Il progetto è in una fase di sviluppo meno avanzata ma è più semplice da avviare – spiega Olmi -: non è ancora stata decisa alcuna location, ma questi automated store potrebbero essere messi anche non in corrispondenza di un punto vendita, ma in luoghi lontani dai supermercati, ad esempio presso i nostri distributori di carburante, per dare un servizio ancora più “di emergenza” in assenza di altre opportunità di vendita».

Un rendering dell’automated store.