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Probios acquisisce Biotobio e mira alla leadership europea dell’healthy

Probios, società italiana specializzata nell’alimentazione healthy, ha finalizzato l’acquisizione del 100% del capitale di Biotobio, azienda appartenente all’ecosistema EcorNaturaSì e attiva nella commercializzazione di prodotti agroalimentari, salutistici, free-from e biologici. Il perimetro di marchi acquisiti comprende, tra gli altri, Baule Volante, Finestra sul Cielo, Fior di Loto e Vivibio.

L’operazione, portata avanti col supporto di Agreen Capital e definita “transformational” dal management di Probios, rientra in un piano strategico che mira al consolidamento di un polo leader in Europa nel settore salutistico, free-from e biologico. “Questa acquisizione, che rappresenta la principale operazione M&A dell’anno nel settore Food Health & Wellness, consente a Probios di superare la soglia di euro 100 milioni di fatturato in poco più di un anno e rafforza notevolmente il posizionamento del gruppo all’interno del mercato di riferimento grazie all’integrazione di marchi di grande qualità e potenzialità”, commenta Andrea Rossi, Presidente di Probios e Managing Partner di Agreen Capital. “Lo standing dei partecipanti al progetto e l’elevato interesse riscontrato confermano un’attenzione trasversale verso sostenibilità, ESG e salute del consumatore: elementi cardine della nostra strategia di investimento”.

“Siamo orgogliosi di aver dato vita a un gruppo di dimensione paneuropea che pone al centro della propria mission la nutrizione, il benessere e la sostenibilità”, aggiunge Renato Calabrese, Amministratore Delegato di Probios. “Ci poniamo l’obiettivo di valorizzare un patrimonio di marchi straordinario per qualità, capacità di innovazione e connessione con la filiera agricola e produttiva “made in Italy”. I prossimi mesi ci vedranno fortemente impegnati nella realizzazione del nostro ambizioso piano strategico che prevede il consolidamento della nostra presenza commerciale nazionale e internazionale”.

L’azienda toscana ha da poco rivoluzionato la propria visual identity con nuovo logo e veste grafica, per dare ancora più valore all’esperienza di acquisto delle oltre 850 referenze firmate Probios. Conosciuta per i suoi claim all’avanguardia come il “nichel free” e il “senza zuccheri aggiunti”, le linee low carb “Keto” e “protein” – che si affiancano al “gluten free”, per cui l’azienda vanta la più vasta offerta di referenze sul mercato -, Probios si avvale di materie prime prevalentemente italiane, di una filiera controllata per ottenere referenze di origine vegetale di altissima qualità, basate su un sistema agronomico sostenibile che rispetta suolo e biodiversità.

Sofidel rafforza la presenza negli States e acquisisce CLW Tissue

Sofidel, azienda operativa nella produzione di carta per uso igienico e domestico e nota per il marchio Regina, annuncia l’acquisizione della divisione tissue di Clearwater Paper Corporation, un attore primario nel mercato nordamericano del tissue. La società fornisce prodotti ai principali retailer attivi attraverso vari canali: supermercati, ipermercati e discount.

Con ricavi superiori a un miliardo di dollari, una capacità annua di 340 mila tonnellate e oltre 1.600 dipendenti, CLW Tissue opera tramite una rete integrata di quattro stabilimenti produttivi negli Stati Uniti: a Shelby, in North Carolina, Lewiston, in Idaho, Las Vegas, in Nevada ed Elwood, in Illinois. L’acquisizione rappresenta una tappa significativa nel proseguimento del percorso di crescita di Sofidel in Nord America, un mercato in sviluppo e dalle basi economiche solide, dove Sofidel è presente da più di dieci anni. L’acquisizione permetterà a Sofidel di rafforzare la sua offerta ai clienti del mercato nordamericano, espandere le capacità tecnologiche (inclusa la tecnologia Through Air Drying), e contribuire a ottimizzare la sua rete, consentendole di potenziare ulteriormente gli standard di servizio offerti alla propria clientela.

Sofidel e CLW Tissue sono caratterizzate da un alto grado di affinità culturale fondata sul reciproco focus sull’eccellenza operativa, l’etica e l’integrità. Sofidel si impegna a integrare con efficacia i dipendenti di CLW Tissue nelle proprie attività, garantendo continuità e stabilità. L’acquisizione accelererà ancora il percorso di sostenibilità che Sofidel e CLW Tissue hanno intrapreso, facendo leva sul rispettivo impegno di lunga data e i comprovati risultati ottenuti nella gestione ambientale e della sicurezza. Il closing della transazione è atteso entro il 2024 ed è soggetto alle usuali approvazioni regolatorie e alla soddisfazione di altre consuete condizioni al closing.

“Siamo estremamente orgogliosi di questo accordo, che rappresenta una pietra miliare nella nostra storia. Grazie a questa transazione acquisiamo una rete strategica di quattro stabilimenti produttivi che arricchirà il nostro portafoglio prodotti grazie alla tecnologia TAD, e creerà le condizioni per rafforzare e sostenere notevolmente la nostra crescita in Nord America. Diamo quindi il benvenuto ai dipendenti di CLW Tissue in Sofidel: non vediamo l’ora di poter lavorare insieme a loro per migliorare la qualità della proposta per i nostri clienti”, ha dichiarato Luigi Lazzareschi, Amministratore Delegato di Sofidel.

Investindustrial acquisisce il 58,35% del capitale sociale di Piovan

Automation Systems, società il cui capitale sociale è indirettamente detenuto dal fondo Investindustrial, ha sottoscritto con Pentafin un contratto di compravendita per l’acquisto del 58,35% del capitale sociale di Piovan, corrispondente al 61,17% del capitale sociale al netto delle 2.474.475 azioni proprie in portafoglio. Il prezzo per ciascuna azione compravenduta è pari a 14,00 euro, pertanto il corrispettivo complessivo della compravendita è pari a circa 438 milioni di euro. Tale importo sarà pagato dall’acquirente a Pentafin al closing. Il corrispettivo implica una capitalizzazione di mercato dell’Emittente pari a 716 milioni. Pentafin, attualmente il principale azionista di Piovan, reinvestirà le risorse incassate nel capitale dell’acquirente, rilevando una una partecipazione pari al 25%. A seguito del closing, sarà promossa un’OPA obbligatoria sulle azioni Piovan allo stesso prezzo di 14 euro (cum dividendo) per ciascuna azione, con l’obiettivo di arrivare al delisting dell’Emittente dall’Euronext Star Milan. È prevista una stabilità delle cariche sociali dunque Nicola Piovan resterà Presidente Esecutivo e Filippo Zuppichin Amministratore Delegato.

Automation Systems ha inoltre sottoscritto con 7-Industries Holding un contratto di compravendita per l’acquisto di un ulteriore 6,47% del capitale sociale di Piovan, corrispondente al 6,78% del capitale sociale di Piovan al netto delle azioni proprie. Pertanto al Closing l’Acquirente deterrà una partecipazione complessiva pari al 64,82% del capitale sociale di Piovan, corrispondente al 67,96% del capitale sociale di Piovan al netto delle Azioni Proprie.

“Il gruppo Piovan rappresenta una sintesi perfetta della tipologia di investimenti che Investindustrial predilige: azienda familiare in un settore strategico e in forte evoluzione come quello dei sistemi di automazione, dove il gruppo Piovan rappresenta un’eccellenza nel mondo e su cui Investindustrial intende puntare, con un particolare focus sulla globalizzazione organica ed inorganica e sulla sostenibilità, tematiche a cui prestiamo da sempre grande attenzione” ha detto Andrea C. Bonomi, Presidente dell’Industrial Board di Investindustrial.

“Oggi si apre un nuovo capitolo per il futuro del gruppo Piovan e i suoi collaboratori che verrà scritto insieme ad Investindustrial, un partner internazionale dal forte spirito imprenditoriale di cui condivido visione, valori e attenzione alla sostenibilità” ha aggiunto Nicola Piovan, Presidente Esecutivo di Piovan.

Unieuro potrebbe diventare francese: Fnac Darty offre 249 milioni di euro

Il gruppo francese Fnac Darty intende consolidare la leadership europea nel retail specializzato con l’acquisizione, attraverso un’Offerta Pubblica di Acquisto e Scambio, di Unieuro, tra i leader italiani nel settore dell’elettronica di consumo e degli elettrodomestici con una quota di mercato pari al 17%. Nel 2023, Unieuro ha raggiunto un fatturato di 2,6 miliardi di euro, con un tasso di crescita annuale composto dell’8% nel periodo 2016/2017 – 2023/20247. Conta su una fitta rete di negozi integrati e affiliati in tutta Italia, con una presenza significativa nel Nord e nel Centro del Paese (71% dei negozi). Inoltre Unieuro sta sviluppando le proprie attività di servizi, tra cui l’integrazione di Covercare, specializzata in servizi di riparazione e assistenza per la casa.

La prevista combinazione tra Fnac Darty e Unieuro è in linea con il piano Everyday. Le due società condividono ambizioni strategiche comuni incentrate sull’omnicanalità, sullo sviluppo di servizi di assistenza per la casa e sull’affiancamento dei clienti nell’adozione di comportamenti più sostenibili e responsabili. La combinazione creerebbe altresì un leader dell’Europa meridionale e occidentale nei settori dell’elettronica di consumo, degli elettrodomestici, dei prodotti editoriali e dei servizi, con oltre 10 miliardi di euro di fatturato, 30.000 dipendenti e più di 1.500 negozi. L’entità combinata avrebbe un solido posizionamento ai primi e ai secondi posti dei suoi mercati principali. La combinazione presenta un potenziale di sinergie operative attese di oltre 20 milioni di euro ante imposte, grazie soprattutto a migliori condizioni di acquisto e all’integrazione delle attività di private label. Dal canto suo, Unieuro potrebbe beneficiare dell’esperienza di Fnac Darty in termini di efficienza operativa.

“Per Fnac Darty questo progetto rappresenta un’opportunità unica per proseguire nella sua ambizione a lungo termine di consolidare i propri mercati e rafforzare il proprio modello di business a livello europeo” afferma Enrique Martinez, CEO di Fnac Darty. “La nostra presenza geografica verrebbe significativamente ampliata e sosterremmo Unieuro nel proseguimento del suo processo di digitalizzazione e trasformazione volto ad ampliare il bacino di servizi offerti, in linea con il nostro piano strategico Everyday. In definitiva, un’operazione che ci permette di perseguire l’ambizione collettiva di essere un alleato fondamentale per i consumatori europei”.

La struttura dell’operazione
L’offerta pubblica includerebbe per ogni azione Unieuro: 9,0 di euro in denaro e 0,10 azioni di nuova emissione di Fnac Darty. L’offerta valuta ogni azione Unieuro a 12,0 euro per azione, presentando quindi un premio del 42% sulla base del prezzo medio ponderato con i volumi al 15 luglio 2024 e un premio del 34% rispetto al prezzo medio di chiusura ponderato con i volumi degli ultimi 3 mesi. Ciò implica un valore del capitale per Unieuro di circa 249 milioni di euro, dei quali Fnac Darty possiede già il 4,4% del capitale di Unieuro. L’offerta consentirebbe agli azionisti di Unieuro di incassare la loro quota e di diventare azionisti dell’entità combinata, con l’opportunità di beneficiare della potenziale creazione di valore.

L’offerta verrebbe finanziata come segue:
Fnac Darty e Ruby Equity Investment intendono creare un veicolo di investimento congiunto (detenuto rispettivamente al 51% e al 49%) che deterrà la partecipazione in Unieuro. Questa società sarà controllata e consolidata dal Gruppo Fnac Darty. La componente in denaro, che rappresenta circa il 75% dell’importo dell’offerta, verrebbe finanziata da Ruby Equity Investment e Fnac Darty nelle proporzioni rispettivamente di circa 2/3 e circa 1/3. La componente azionaria rappresenta circa il 25% dell’offerta totale e sarebbe finanziata da Fnac Darty attraverso un’emissione azionaria di circa 2,0 milioni di azioni, nei limiti delle attuali autorizzazioni, che rappresenterebbe circa il 6,6% del capitale sociale di Fnac Darty dopo la transazione. L’aumento dell’indebitamento netto del Gruppo sarebbe limitato a circa 56 milioni di euro, consentendo a Fnac Darty di proteggere la sua flessibilità finanziaria e di continuare a perseguire la sua politica di allocazione del capitale.

Il lancio dell’Offerta Pubblica dovrebbe avvenire dopo che saranno state soddisfatte le consuete condizioni preliminari relative alle approvazioni regolamentari italiane. Inoltre l’operazione sarà soggetta a revisione nell’ambito del controllo in materia di concorrenza da parte delle autorità competenti. Il closing dell’offerta è atteso nel corso del quarto trimestre del 2024.

Guala Closures acquisisce il 100% di Guala Closures DGS Poland

Dopo aver acquisito una partecipazione del 70% nel 2011 di di Guala Closures DGS Poland, periodo in cui l’azienda polacca registrava un fatturato di circa 50 milioni di euro, Guala Closures annuncia l’acquisizione della restante quota del 30%. DGS è uno dei maggiori produttori mondiali di tappi in alluminio per liquori, vino e bevande analcoliche e produce circa 4 miliardi di tappi in alluminio all’anno. Fondata nel 1991 da un consorzio di imprenditori guidato da Krzysztof Grzadziel, DGS ha ampliato in modo significativo il proprio business, raggiungendo nel 2023 un fatturato di 126 milioni di euro.

Krzysztof Grzadziel rimarrà in DGS con la carica di Presidente del Consiglio di Amministrazione e sosterrà il processo di integrazione delle due realtà. Dopo dodici mesi, Grzadziel passerà a ricoprire un ruolo non esecutivo all’interno del Supervisory Board. Questa operazione ottimizza la struttura del Gruppo consentendo a Guala Closures di avere pieno accesso ad un business altamente remunerativo.

“L’obiettivo di questo buy-back, è consolidare la nostra leadership e presenza nella produzione di chiusure in alluminio. Siamo grati per la collaborazione e il prezioso contributo di Krzysztof nel corso del nostro comune cammino, che ci ha permesso di far crescere l’azienda, passando da circa 50 milioni di euro a 126 milioni di euro di ricavi nel 2023” ha dichiarato Gabriele Del Torchio, Presidente di Guala Closures.

“Guala Closures DGS rappresenta una vera e propria eccellenza all’interno del nostro Gruppo” ha aggiunto Mauro Caneschi, Amministratore Delegato di Guala Closures. “La decisione di acquisire la quota del 30% del nostro partner di minoranza è perfettamente in linea con gli obiettivi strategici del Gruppo a lungo termine e si inserisce nell’ambizioso percorso di crescita dell’azienda”.

“Insieme e grazie al lavoro di un team di professionisti di grande talento, qualificati e motivati, negli ultimi trent’anni ho guidato un’azienda importante e molto efficiente, in grado di soddisfare le esigenze di tutti i nostri mercati e clienti internazionali. Sono convinto che DGS continuerà nei prossimi anni nel suo importante percorso di crescita sostenibile. Questa è la mia convinzione e speranza” ha concluso infine Krzysztof Grzadziel, Presidente del Consiglio di Amministrazione di Guala Closures DGS.

Clessidra acquisisce Molino Nicoli per accelerare lo sviluppo all’estero

Clessidra Private Equity SGR annuncia l’acquisizione di Molino Nicoli, azienda attiva nel segmento dei prodotti a base di cereali “better for you” e “free from” (cereali, snack babyfood, barrette a base di cereali, ecc.) per insegne nel mondo della Gdo e dell’industria in Italia e all’estero. A seguito del completamento dell’operazione la famiglia Nicoli manterrà una quota di minoranza della società e continuerà a supportare insieme a Clessidra lo sviluppo dell’azienda.

Fondata nel 1869, Molino Nicoli offre una vasta gamma di cereali per la prima colazione, barrette a base di cereali e snack babyfood, con un portafoglio prodotti di elevata distintività per quanto concerne i prodotti senza glutine, senza allergeni e biologici (che rappresentano oltre il 50% del fatturato) e forte enfasi sulla sostenibilità. Grazie a una catena di approvvigionamento integrata la società fornisce ai propri clienti qualità, innovazione e tracciabilità del prodotto unici. Con sede a Costa di Mezzate (in provincia di Bergamo), Molino Nicoli conta due stabilimenti produttivi esclusivamente dedicati ai prodotti senza glutine e senza allergeni, per garantire l’assenza di contaminazioni e il rispetto di rigorosi standard di qualità, oltre un impianto dedicato ai prodotti convenzionali. La società ha inoltre una succursale commerciale negli Stati Uniti.

Molino Nicoli – che ha costruito un rapporto di collaborazione di lunga data con i suoi clienti sia nazionali che internazionali – ha raggiunto nell’ultimo anno un fatturato di circa 60 milioni di euro, di cui metà realizzato all’estero, con un tasso medio di crescita a doppia cifra negli ultimi 20 anni. L’investimento in Molino Nicoli sarà effettuato dal fondo Clessidra Capital Partners 4 e consentirà alla Società di perseguire futuri ambiziosi piani di crescita. L’operazione vedrà inoltre la famiglia Nicoli reinvestire nell’azienda con una quota del 30%, assicurando così la continuità aziendale. Il team di investimento di Clessidra guidato dal Managing Director Francesco Colli, ha visto coinvolti Mario Balestrazzi, Investment Director, Carlo Antonio Rubini, Associate, e Luca Vallini, Analyst.

“Siamo entusiasti di collaborare con Molino Nicoli, azienda che negli ultimi anni si è affermata come partner privilegiato per i principali operatori della distribuzione moderna, sia in Italia che all’estero e di primari brand nel canale industria e babyfood – commenta Andrea Ottaviano, CEO di Clessidra Private Equity SGR. Molino Nicoli ha costantemente ampliato i suoi mercati di riferimento generando per 20 anni una crescita dei ricavi a doppia cifra. Non vediamo l’ora di iniziare a lavorare a fianco della famiglia Nicoli e al resto del management team per supportare il continuo successo di Molino Nicoli e perseguire gli ambiziosi piani di crescita condivisi”.

“Molino Nicoli rappresenta una piattaforma eccellente su cui costruire un progetto di crescita ambizioso e sostenibile – aggiunge Francesco Colli, Managing Director di Clessidra. Siamo lieti di avere l’opportunità di affiancare l’azienda nell’ulteriore crescita della sua leadership nel mercato di riferimento in Europa e negli Stati Uniti, e sulla base del successo attuale individueremo adeguati target nei mercati principali per accelerare il percorso di espansione già delineato, che ha l’obbiettivo di costruire una piattaforma leader nel crescente mercato dei prodotti salutistici, con forte enfasi su qualità, tracciabilità e clean label”.

“L’esperienza di Clessidra nella creazione di gruppi leader e sostenibili attraverso progetti di aggregazione, unita alla profonda conoscenza del mercato di riferimento, la rendono il partner ideale di Molino Nicoli – conclude Giovanni Nicoli. Clessidra ha apprezzato in particolare il nostro assoluto impegno nell’innovazione di prodotto e la nostra attenzione alla qualità e alla tracciabilità, per offrire prodotti buoni e salutari ai nostri clienti e ai consumatori finali. L’esperienza finanziaria e industriale di Clessidra sarà fondamentale per la prossima fase di crescita e siamo molto felici di proseguire insieme il percorso di espansione restando fedeli ai valori che ci contraddistinguono da oltre 150 anni e che ci hanno permesso di raggiungere l’attuale posizionamento”.

Nell’operazione Clessidra è stata assistita da Vitale & Co ed Equita, in qualità di M&A advisors, PwC Debt Advisory (debt advisor), A&O Shearman (ambito legale), Eversheds Sutherland (ambito legale debt finance), EY (ambito contabile), Bain (ambito commerciale), Bonfiglioli Consulting (ambito operations), ERM (ambito ESG) e Studio Alonzo Committeri & Partners (ambito fiscale e di struttura dell’operazione).

Lineage si espande in Italia e acquisisce l’abruzzese Eurofrigor

Il fondo di investimento immobiliare di magazzini a temperatura controllata Lineage ha completato le operazioni di acquisizione di Eurofrigor, azienda che opera nei servizi di stoccaggio a freddo situata a Controguerra (Teramo). L’acquisizione arriva dopo l’ingresso di Lineage nel mercato italiano nel 2021 sottolineandone l’attenzione alla rete europea e al miglioramento dell’offerta di servizi.
 
Eurofrigor gestisce una struttura di oltre 24.000 metri quadrati, un’area equivalente a quasi cinque campi da calcio. L’impianto offre servizi come lo stoccaggio, il congelamento a tunnel e la gestione completa di dogana e IVA, oltre ad altri servizi a valore aggiunto. Attualmente l’impianto è in grado di gestire un mix diversificato di prodotti, composto prevalentemente da pesce, proteine e verdure.
 
“L’integrazione di Eurofrigor nella rete di Lineage non solo espande la nostra presenza in Italia, ma rafforza anche le nostre capacità e la nostra offerta di servizi in tutta Europa. La posizione strategica è in linea con la nostra visione di innovare il modo in cui il mondo conserva e protegge la qualità degli alimenti” ha commentato Harld Peters, Presidente di Lineage per l’Europa.

L’acquisizione conferma l’impegno di Lineage nel supportare i settori globali dell’alimentazione e della vendita al dettaglio, sfruttando una rete che comprende più di 480 strutture in tutto il mondo.
 

Cisalfa acquisisce SportScheck per rafforzare la sua presenza in Germania

Cisalfa Group ha completato l’acquisizione di SportScheck GmbH attraverso la sua controllata Sport Voswinkel GmbH. A soli tre mesi dall’apertura della procedura di insolvenza da parte del Tribunale di Monaco di Baviera, SportScheck ora inizia una nuova fase sotto la guida del più grande rivenditore italiano di articoli sportivi. Il Gruppo non rende noti i dettagli dell’accordo e il prezzo concordato. Si sa che SportScheck manterrà il marchio e il suo posizionamento di rivenditore di articoli sportivi premium con sede a Monaco di Baviera, ma saranno sviluppate forti sinergie tra i marchi del Gruppo e Intersport. Non sono invece previste aperture di negozi Cisalfa Sport in Germania.

Per rendere SportScheck più efficiente, il Gruppo “eleverà” i negozi attuali introducendo marchi privati e marchi in licenza, anche con collezioni lifestyle, e aprirà nuovi flagship store entro la fine del 2025. Sarà anche adottata una strategia omnichannel per migliorare i servizi ai clienti e aumentare il traffico verso i negozi. Inoltre le aziende tedesche faranno leva su una piattaforma logistica comune. “Diamo il benvenuto a tutti i dipendenti di SportScheck nella nostra grande famiglia e siamo orgogliosi di avere questo marchio di valore nel nostro portafoglio. Gli ultimi mesi sono stati molto intensi dopo essere stati preferiti a diversi candidati internazionali, ma vogliamo offrire a SportScheck interessanti opportunità di crescita”, ha dichiarato Boris Zanoletti, Direttore Generale di Cisalfa Group. “Attraverso le acquisizioni di SportScheck e Sport Voswinkel abbiamo ulteriormente ampliato la nostra presenza in questo Paese e abbiamo pianificato di investire oltre 50 milioni di euro per sviluppare ulteriormente la nostra presenza in Germania e raggiungere oltre 80 negozi entro la fine del 2025.”

Il nuovo Consiglio di amministrazione di SporScheck GmbH è composto da sette persone: Volfango Bondi, con la responsabilità della strategia e di PMO; Marcus Neul, con la responsabilità delle Vendite, Real Estate, Logistica e Procurement; Ralf Lehmkuhl, con la responsabilità dell’ambito legale, Finance, Controlling e delle HR; Anna Rusche, con la responsabilità del Purchasing e del Marketing; Christine Wurm, con la responsabilità degli ambiti IT e Digital. Bondi, Neul e Lehmkuhl sono anche membri del Consiglio di amministrazione di Sport Voswinkel GmbH. Boris Zanoletti e Marco Pochetti hanno un ruolo in entrambe le società come parte del comitato direttivo per le operazioni di M&A e sono membri del Consiglio di amministrazione di Cisalfa Sport S.p.A.

Newlat Food acquisisce Princes Limited: nasce New Princes Group

Newlat Food annuncia l’acquisizione del 100% del capitale sociale di Princes Limited, gruppo alimentare con sede nel Regno Unito attualmente di proprietà di Mitsubishi Corporation, che consentirà sia di raggiungere un fatturato consolidato di circa 3 miliardi di euro, sia di rinforzare la posizione in nuove categorie nel mercato britannico. Il Gruppo raddoppierà così l’offerta di categorie di prodotti verso i propri clienti, diventando una delle principali aziende multimarca e multiprodotto del settore alimentare in Europa, grazie a un know-how industriale sempre più esclusivo e a una capacità produttiva che conta su 31 stabilimenti.

Il valore dell’operazione, pari a 700 milioni di sterline (circa 822 milioni di euro al cambio attuale), sarà pagato in contanti: 650 milioni finanziati dalle risorse esistenti di Newlat Food mentre i restanti 50 utilizzando i proventi che Newlat Group S.A. riceverà per la vendita di azioni Newlat Food a Mitsubishi Corporation. Il closing dell’operazione, subordinato all’ottenimento delle autorizzazioni antitrust da parte delle autorità competenti e alla consultazione del comitato aziendale europeo e olandese all’interno del gruppo Princes, è previsto entro la fine del prossimo mese di luglio.

L’obiettivo strategico di Newlat Food è costruire una piattaforma multi-brand, multi-prodotto e multi-paese che permetta al Gruppo di crescere e sviluppare il proprio know-how industriale. Dopo l’acquisizione della Centrale del Latte d’Italia, di grande importanza per consolidare una posizione di leadership nel segmento del latte e derivati in Italia, Newlat Food è entrata nel mercato obbligazionario con l’emissione di un bond da 200 milioni di euro, confermando gli obiettivi strategici. Da allora ha confermato, prima con l’acquisizione di Symington’s e il suo ingresso nel mercato britannico, poi con l’acquisizione di EM Foods in Francia e, infine, con la prevista acquisizione di Princes Limited, una costante attenzione al perseguimento degli obiettivi strategici e alla creazione di valore per tutti gli stakeholder.

“Questa transazione segna una tappa fondamentale nella nostra strategia di crescita, Princes Limited è un’azienda prestigiosa e l’integrazione delle sue attività con Newlat Food ci permetterà di consolidare ulteriormente la nostra posizione di leader nel settore alimentare” ha commentato Angelo Mastrolia, Presidente di Newlat Food. Che aggiunge: “al termine dell’acquisizione, Newlat Food diventerà una delle più grandi aziende alimentari quotate alla Borsa di Milano, rafforzando il ruolo di protagonista internazionale. Il nuovo gruppo offrirà un’ampia gamma di prodotti di alta qualità, rispondendo alle esigenze di un mercato globale sempre più esigente e diversificato. Questa transazione inoltre ci permetterà di entrare in nuovi segmenti di mercato e di servire meglio i nostri clienti con un’offerta di prodotti più completa, innovativa e unica. L’integrazione tra Newlat Food e Princes Limited, che prenderà il nome di New Princes Group, rappresenta un’opportunità significativa per entrambe le aziende di condividere competenze, risorse e sinergie, contribuendo a un futuro di successo e reciprocamente vantaggioso. La missione del nuovo gruppo rimane  garantire l’eccellenza e l’innovazione continue, mantenendo in primo piano la soddisfazione dei clienti e la sostenibilità”.

Sabelli acquisisce Stella Bianca ed entra nel mercato dei freschi spalmabili

Sabelli e Mila – Latte Montagna Alto Adige hanno firmato un accordo vincolante per la cessione di Stella Bianca, azienda specializzata nella produzione di stracchino, robiola, caprino, formaggi spalmabili freschi e solo da latte 100% italiano. Il closing dell’operazione è previsto entro il prossimo mese di giugno.

L’acquisizione di Stella Bianca rientra in un processo di ampliamento del gruppo Sabelli su segmenti adiacenti rispetto al core business principale. L’investimento inoltre ha come obiettivo l’ulteriore accelerazione del progetto di sviluppo del gruppo con un ingresso importante nella divisione formaggi freschi spalmabili, in grado di permettere a Sabelli di diventare un punto di riferimento sul versante della produzione conto terzi, e fornendo al contempo dello spazio ulteriore di visibilità e costruzione della marca Sabelli. A seguito dell’operazione, il fatturato del gruppo Sabelli si attesterà a oltre i 320 milioni di euro con un ebitda di oltre 41 milioni di euro. L’operazione rappresenta una grande opportunità anche per tutti i collaboratori e gli stakeholder di entrambe le società, in virtù della forte complementarità e delle numerose opportunità congiunte di sviluppo nell’ambito della distribuzione e nei piani di ricerca & sviluppo di lungo periodo.

Simone Mariani e Angelo Davide Galeati

“L’acquisizione di Stella Bianca fa parte di un ampliamento su segmenti adiacenti rispetto al business delle paste filate, processo che ha visto un’importante accelerazione già nel 2016, con l’acquisizione dell’azienda Trevisanalat che ha permesso a Sabelli di diventare il secondo polo in Italia per la produzione di mozzarella. Analogamente, l’operazione Stella Bianca si pone come obiettivo l’ingresso nel mercato dei freschi spalmabili, guadagnando una posizione di leadership sul versante della produzione conto terzi e fornendo spazio ulteriore di visibilità e costruzione della marca Sabelli” commenta Simone Mariani, CEO di Sabelli.

Gli fa eco Angelo Davide Galeati, CEO di Sabelli: “L’acquisizione di Stella Bianca intende consolidare la reputazione del Gruppo come fornitore di prodotti di alta qualità per la marca privata e al tempo stesso apre l’opportunità per Sabelli di guadagnare spazio in uno scaffale adiacente, ove possibile presentarsi come il brand specialista del fresco. Questi scaffali si caratterizzano per una forte specializzazione verticale di prodotto da cui i marchi difficilmente riescono a discostarsi, evolvendo in nuove categorie. Con questa acquisizione Sabelli, forte della credibilità assunta negli anni sulle mozzarelle prima e su burrate e stracciatelle poi, punterà a diventare il brand affidabile di riferimento anche per tali categorie”.

Sabelli è stata affiancata da BPER Corporate & Investment Banking con un team guidato da Luca Accerenzi e Matteo Riboldi (M&A Advisor) coadiuvato da Antonio De Luca (Investment Banking Coverage), Studio Legale Giovanardi con Prof. Paolo Benazzo e Avv. Marco Sola, Fava e associati con Avv. Sonia di Lorenzo, LDL Law con Avv. Loredana di Lorenzo.

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