CLOSE
Home Tags Aziende

Tag: Aziende

Natale è dietro l’angolo: il gender gap guida ancora la scelta dei regali

Natale è dietro l’angolo e la corsa ai regali è sul nastro di partenza. Quali le previsioni di acquisto degli italiani? Per dare una risposta al quesito, Toluna, società leader nel digital market research ha condotto uno studio su 1.000 individui in Italia, focalizzandosi sugli acquisti dedicati ai bambini.

Ne è emerso che per la metà dei rispondenti il budget di spesa sarà uguale a quello del 2016, il 25% dichiara che spenderà di più (in particolare il 30% degli uomini contro il 21% delle donne), per il restante 25% invece il budget sarà inferiore. Risulta inoltre che ben il 76% degli intervistati considera l’online come possibile canale di acquisto contro solo il 5% che non inserisce l’eCommerce tra le scelte possibili (non si riscontra alcuna differenza tra i vari livelli di educazione).

Regali: la distinzione di genere detta legge

In ottica socio-culturale, Toluna riscontra la persistenza di atavici tabù collegati al gender gap:  ben il 49% degli intervistati dichiara infatti di essere influenzato dal genere (maschio o femmina), e il 43% dichiara che poterebbe prendere in considerazione di regalare un gioco da femmina a un maschio solo in relazione al tipo di gioco. Emerge dunque una diffusa mentalità stereoptipata che rischia di dare un imprinting obsoleto alle nuove generazioni.

Vediamo nel dettaglio l’indagine Toluna.

Se i bimbi non esprimono un desiderio, gli adulti sono per lo più così orientati: giochi di società ed elettronici per i maschi, bambole e cucine per le femmine.

Davanti a esplicite richieste non “allienate” ecco invece la risposta del mondo “adulto”.

I regali per i maschietti…

Solo il 3% dei genitori sarebbe disposto a regalare ai propri figli maschi dei trucchi (un punto in più per gli zii), sale all’11% chi è propenso a regalare bambole a un maschietto, con oscillazioni geografiche interessanti: il 15% dei rispondenti nel nord ovest la regalerebbe, l’11% al centro, il 10% al sud e solo il 7% al nord est. Regalare una cucina risulta invece più apprezzato (ovvia la complicità di programmi come Masterchef o Cucine da Incubo che hanno sdoganato le attività ai fornelli): infatti il 20% dei genitori è disposto a regalare una cucina ai propri figli maschi, solo il 14% ai figli maschi dei propri amici e il 17% ai propri nipoti. In tutti i casi sono le rispondenti femminili ad alzare sensibilmente la media (25% delle mamme vs i 15% dei papà) e permane tra i genitori dei maschi un’ampia distanza tra nord e sud, nel primo la percentuale sale al 26% al nord ovest, mentre al sud la percentuale crolla al 16%.

… e quelli per le femminucce

D’altro canto, anche fra i genitori delle femmine non si riscontra grande apertura: solo il 7% accetterebbe di regalare un’arma giocattolo e il 20% un dinosauro. Anche in questo caso si possono notare delle differenze territoriali tra i genitori con 8 punti percentuali di differenza tra il nord (qui il 25% dei rispondenti accontenterebbe la richiesta) e il centro sud (che si ferma al 17%).

 

Maffei diventa azienda 100% ad energia pulita

Maffei, pastificio di Barletta (BT) specializzato in pasta fresca di qualità Made in Italy, ha completato il percorso di innovazione sostenibile che l’ha portata a diventare un’azienda 100% a energia pulita e il secondo produttore di pasta fresca non ripiena in Italia.

Con una produzione, in crescita, di 15,5 milioni di kg di pasta fresca nel 2016, un incremento dell’export del 150% e 90 dipendenti, Maffei è riuscita a coniugare la filosofia “di mangiar bene e sano”. Maffei, infatti, nel  2016, si è dotata di un innovativo impianto energetico ad alta efficienza ed emissioni near-zero. Primo sistema energetico in Puglia con tecnologia a turbina oil-free, brevetto di derivazione aerospaziale dell’americana Capstone, ha consentito al pastificio di produrre tutta l’energia elettrica e il vapore necessari allo stabilimento produttivo, facendolo così diventare un’azienda 100% ad energia pulita.

Grazie al nuovo impianto, l’azienda risparmia oggi oltre 600 tonnellate di CO2 all’anno non immesse in atmosfera che equivalgono all’assorbimento di CO2 di 15.000 alberi in un anno e a 350 automobili in meno circolanti all’anno che percorrono mediamente 10.000 km/anno ciascuna.

L’applicazione è stata sviluppata da IBT Group, partner esclusivo dell’americana Capstone, ed è composta da una turbina oil-free da 600 kWe che, tramite la cogenerazione, produce elettricità e, grazie all’impiego di una tecnologia di post-combustione dei fumi della turbina e ad un generatore di vapore produce anche il vapore saturo necessario alle linee di produzione, massimizzando così il recupero termico. Non avendo liquidi lubrificanti al suo interno (oil-free), la turbina genera fumi talmente puliti e ricchi di ossigeno da poter essere utilizzati, infatti, in toto come aria comburente. Il risultato è un’alta efficienza complessiva dell’impianto, oltre l’85%, e quindi di risparmio sia in termici economici che di emissioni nocive.

Il progetto sarà oggetto di una campagna di sensibilizzazione promossa da Maffei che comprenderà anche la veicolazione di strumenti divulgativi, come il nuovo video istituzionale (www.youtube.com/watch?v=Otq6KHuScQI), nonché l’organizzazione di visite in azienda per spiegare cosa significa essere oggi un’azienda sostenibile ed i benefici che si possono ottenere per la collettività ed il territorio.

Gesto Fai Il Tuo, la catena di Tapas Cocktail Bar dalla filosofia green

Gesto Fai Il Tuo, format innovativo ed ecosostenibile ideato dalla giovane Martina Lucattelli, è stato aperto per la prima volta a Perugia nel novembre del 2014 con un investimento iniziale di 11 mila euro. Da allora l’insegna ha conquistato anche Firenze, Milano e Bologna. E ora la catena di green tapas cocktail bar si appresta a sbarcare a Roma.

Martina Lucattelli

Martina Lucattelli, quanti clienti servite mediamente al giorno?

Abbiamo una media di 200 coperti giornalieri.

Quali sono i punti di forza di Gesto Fai Il Tuo?

Le materie prime di altissima qualità selezionate in base a criteri di ecocompatibilità, la filosofia ecosostenibile, l’interazione con i clienti, l’ambiente accogliente e la cura nei det-tagli. Inoltre, siamo un’impresa giovane: lo staff ha un’età media inferiore ai 30 anni e un notevole entusiasmo.

In che modo Gesto Fai Il Tuo è eco-sostenibile?

In moltissimi ambiti. Per esempio, limitiamo i rifiuti trasformando gli scarti in ingredienti per la cucina e il bar ed evitiamo gli sprechi d’acqua grazie a un sistema di scarichi a doppio tasto e riduzioni di flusso ai lavelli.E ancora: forniamo posate biodegradabili e tovaglioli di carta riciclata e, contro il dispendio di carta, per gli ordini usiamo una lavagnetta con i gessetti. Non è tutto: nella progettazione abbiamo prediletto materiali bioe-dili e complementi arredo di recupero che ho riparato con le mie mani, aiutando così a migliorare l’ambiente e tagliando al contempo anche alcune voci di spesa.

Sigari di cioccolato – Foto di Nicole Cavazzuti

In base a quali criteri di ecocompatibilità scegliete le materie prime?

Tendiamo ad acquistare prodotti locali e di stagione realizzati con metodi di coltivazione, tipo di allevamento e condizioni di lavoratori e di animali sostenibili. Per quanto riguarda la carne, per esempio, ci riforniamo da allevamenti di animali allo stato brado, dotati di un proprio macello interno.

Come si fa a ridurre gli sprechi di cibo?

Per limitare gli avanzi e recuperare le materie prime è fondamentale il dialogo tra cucina e cocktail bar.Il mio consiglio è di utilizzare il prodotto nella sua interezza.

Qualche idea?

Noi, per esempio, non buttiamo l’acqua dei ceci, ma la usiamo al posto dell’albume nei cocktail a base sour. Stesso discorso per le bucce, che dopo essere state ben pulite utilizziamo per realizzare infusioni e guarnizioni. Recuperiamo persino la parte amara degli agrumi, quella bianca, per creare spume. Funzionale alla riduzione degli avanzi sono poi le por-zioni piccole: ecco perché ci siamo orientati sulle tapas.

Composizione con Tapas- Foto di Nicole Cavazzuti

Uno sguardo alla selezione di vini e distillati.

L’assortimento si articola in marchi noti e prodotti di ricerca di piccole aziende che rispecchiano la nostra filosofia, come Elephant Gin. Composto da 14 botaniche tra cui il frutto del Baobab e il bucco, è prodotto da una distilleria tedesca con un forte legame con l’Africa e un approccio sostenibile. L’azienda devolve infatti il 15% del ricavato a due enti impegnati a favore della salvaguardia dell’elefante africano. 

Com’è articolato il menu?

Per quanto riguarda il food, la carta è la medesima in tutti i locali, con piccole variazioni di prezzo e di proposte. Offriamo circa 25 tapas, dal raviolo Wonton alle verdure in tajine e melograno al mini-burger di manzo, patate chips. Per quanto concerne invece la cocktail list, è firmata dal barmanager Leonardo Cappiello e si compone di 10-14 signature drink a seconda della città. Ovviamente prepariamo anche tutti i drink classici, ma non sono in lista.

Che cosa caratterizza i vostri signature cocktail?

La ricerca di prodotti tradizionali, privi di coloranti e additivi chimici. Penso, per esempio, agli amari tipici locali che oltre a essere più naturali, rappresenta-no pure un elemento di novità e d’attrazione per la clientela perché spesso sono introvabili al di fuori del territorio di produzione. E poi, tra gli ingredienti usia-mo diversi prodotti antiossidanti e ad alto contenuto di fibre e vitamine come il centrifugato di sedano e la polpa di goiaba, un frutto originario del Messico e dell’America Centrale.

Come avviene la formazione?

Ogni locale è supervisionato da un ma-nager e si avvale di un responsabile di cucina e di un responsabile beverage. Il menù di tutti i locali, a rotazione stagiona-le, è studiato dal capo executive Adriano Venturini che è anche responsabile del-la formazione e dell’affiancamento delle nuove risorse, nonché del controllo di tutti i locali. La formazione è abbastanza rapida, perché in sala non abbiamo biso-gno di veri camerieri. Il tipo di servizio ci consente di avvalerci di giovani anche senza esperienza. Per noi è essenziale che siano sorridenti, attenti ai clienti e preparati sul format e sul menu.

Quali sono gli obiettivi di crescita di Gesto Fai Il Tuo?

Innanzitutto consolidare la nostra pre-senza in Italia con un nuovo locale a Roma e poi, in futuro, vorremmo portare il format negli Stati Uniti e in Asia.

Pensate di puntare sul franchising?

Lo escludo perché il format è troppo personale.

di Nicole Cavazzuti

Street Art, street food e servizi; arriva a Milano Nyx, l’hotel smart

NYX Milan, foto Serena Eller.

Alcuni tra i migliori writer ci hanno messo la firma, ma non è solo l’uso intelligente della Street Art a rendere Nyx Milan una delle aperture recenti più interessanti della ormai lanciatissima scena milanese: ai suoi ospiti, giovani (ma non solo assicura la direzione, perché ormai anche le barriere dell’età non bastano a definire i comportamenti delle persone) l’albergo del gruppo israeliano Fattal che ha aperto in Piazza IV Novembre di fianco alla stazione Centrale una agile selezione di Street Food e servizi innovativi quali il barbiere, il tatuatore, il parrucchiere e la truccatrice. Tutti da usufruire comodamente nella propria stanza.

Tante idee da copiare anche per il retail, perché ormai sempre più l’impronta contemporanea vuole spazi che si ibridano e si contaminano, specie nell’accoglienza  e nel food retail, tra settori che si fondono e spazi interni ed esterni che si confondono (il ristorante ad esempio, anche grazie a tipo di ‘offerta, è molto frequentato specie a mezzogiorno da “esterni” che lavorano in zona).

 

Accoglienza con la Street Art

NYX Milan segue di un anno circa l’inaugurazione del primo hotel – intitolato alla divinità della mitologia greca della notte – a Tel Aviv e, di pochi mesi, l’opening di quello di Praga, sempre nel solco di un legame con l’arte urbana che accomuna queste strutture. È infatti il primo albergo in Italia a ospitare, come in una galleria diffusa, opere di street art di artisti che hanno fatto la storia del writing nazionale e internazionale come Joys, Peeta, Jair Martinez e Yama11. Disseminate in varie parti dell’albergo ma sempre in aree “comuni” (dagli esteri ai piani, alla terrazza all’ultimo piano con spettacolare vista sulla “nuova” skyline milanese), sono stati realizzati appositamente per il luogo, nel corso di un cantiere durato circa tre mesi e in continuo “aggiornamento”. Il grande patio outdoor su cui si facciano un murales di 28 metri di Vesod, le colonne decorate con i classici 45 gradi di Joys, e una parete “affrescata” da Peeta e Yama11, fa da epicentro alla vita dell’hotel ed è stato scelto in questi primissimi mesi apertura dagli ospiti come luogo di lavoro, incontro e relax.

 

Servizi innovativi

Innovativi i servizi offerti ai clienti, volti a semplificare la vita dell’ospite che desidera, ad esempio, usufruire di un servizio di hairstylist o dell’abilità di un contemporary barber senza varcare la soglia della propria camera d’albergo. E ancora il tattoo artist può raggiungere l’ospite in hotel per un decoro sulla pelle, o la guida turistica pronta ad accompagnare in un tour alternativo di Milano, passando da una chiesa di periferia per scoprire le installazioni di uno dei più quotati artisti contemporanei o dal centro sociale per ammirare le più belle opere d’arte “muraria” della città. Anche chi desidera visitare il capoluogo lombardo in un percorso più “tradizionale e turistico” potrà farlo a bordo di una Fiat 500 vintage.  Nei prossimi mesi saranno attivati altri servizi: dal cinema allo yoga in terrazzo ai corsi di cake design. Ma sono anche previsti esposizioni ed eventi guidati dal fil rouge della contemporaneità e dal legame con la città e le sue manifestazioni d’arte più giovani.

I servizi di Beauty & Wellness sono realizzati tramite la società romana di Beauty on Delivery Moovage.

 

Ristorazione (anche) take away

La proposta gastronomica del ristorante Clash è ispirata allo street food,  non dimenticando una grande attenzione alle materie prime, all’originalità della proposta, all’appagamento della vista e ale sempre più richieste opzioni vegetariane. Tutti i piatti (si va dalle panelle siciliane agli arrosticini abruzzesi, dalla carbonara ai cubi di riso ai porcini al salto, all’hamburger, ma ci sono anche proposte più “gourmet” come polipo croccante o shabu shabu di spada) sono confezionabili, su richiesta, in cestini da pic-nic con cui andare alla scoperta della città nella bella stagione.

Il gruppo Fattal – 120 strutture ricettive in 50 paesi all’attivo in tutto il mondo- in Italia ha l’obiettivo di arrivare ad aprire un totale di 10 hotel in tre anni nelle principali città della Penisola (Milano, Roma, Firenze, Venezia e Napoli).

Panettone Muzzi a Ais Lazio

Il 25 novembre il faro di Ais Lazio sarà puntato sul panettone Muzzi, che insieme alle punte di diamante del settore vitivinicolo promuoveranno la cultura enogastronomica locale al “Giro d’Italia Rieti”, l’appuntamento con le migliori proposte alimentari ed enologiche, che si terrà presso il ristorante La Foresta di Rieti.

Trait d’union tra il mondo del vino e la raffinatezza dolciaria, e in qualità di sponsor dell’evento, Antica Pasticceria Muzzi presenterà il premiato Panettone Imbibito al Passito Naturale di Pantelleria in scatola, con uvetta imbevuta nel vino dell’azienda Miceli, storica cantina siciliana. Una specialità recentemente riconosciuta al Superior Taste Award 2017 con l’assegnazione delle Tre Stelle d’oro, che avvalora l’expertise maturata nei laboratori aziendali più avanzati, in grado di combinare con maestria i sapori delle raffinatezze vitivinicole con la magia dolciaria.

Da oltre 80 anni l’azienda vanta l’eccellenza nella produzione grazie all’utilizzo del lievito madre per tutte le preparazioni e di ingredienti di alta qualità, per garantire prodotti artigianali realizzati con l’utilizzo di uova freschissime, consegnate tutti i giorni, le migliori farine, il miglior burro, e l’aggiunta di agrumi calabresi e siciliani e uvetta di prima qualità.

Stuffer Crea… presenta la pasta fillo nel formato da 250 gr

La pasta fillo Stuffer Crea… da oggi è acquistabile anche nel pratico formato da 250 g. Si tratta di una base pronta pensata per adattarsi a qualsiasi tipo di ricetta, dolce o salata, anche light. Il prodotto si contraddistingue da sottili fogli separati, un ottimo alleato per sbizzarrirsi in mille esperimenti sfiziosi e creativi: dagli involtini primavera, ai classici cestini con carne o verdura, fino agli strudel ricchi di gusto.

Le materie prime di alta qualità, senza l’utilizzo di grassi idrogenati, si coniugano a tempi di cottura rapidissimi per offrire un aiuto concreto a chi ama sperimentare il piacere della buona cucina ed ottenere preparazioni sempre creative.

Con la linea Stuffer “Crea..” dall’Alto Adige l’azienda si riolge agli appassionati di cucina con una gamma di prodotti che comprende basi pronte e fresche di tutte le tipologie, dalla pasta sfoglia alle basi per pizza, dalla pasta brisèe alla pasta frolla, fino ai preparati per le torte.

Eridania on air per lanciare il dolcificante liquido Zero

Eridania va on air con una campagna pubblicitaria a sostegno del suo nuovo prodotto Zero, il dolcificante liquido che segna l’inizio di una nuova era nella dolcificazione. Affidato per la prima volta all’agenzia milanese Lorenzo Marini Group, il lancio è declinato su tv ed esterna.
 
Lo spot tv di 30” è pianificato dal 26 novembre al 10 dicembre con una forte copertura delle reti nazionali (Rai, Mediaset, La7). Inoltre, dall’11 al 17 dicembre sarà la volta della campagna affissioni, concentrata su Milano.
 
“Non ti accorgi nemmeno che non è zucchero” è il claim scelto da Lorenzo Marini Group per accompagnare il lancio e definire il posizionamento di Zero Eridania come “il nuovo zucchero” per chi non può o non vuole usare lo zucchero. Il progetto si pone l’obiettivo di comunicare la novità di prodotto e favorire la costruzione di una solida awareness. Partendo dal brand positioning di Eridania, l’agenzia ha sviluppato un percorso strategico e creativo che trasferisce al nuovo dolcificante i valori positivi del mother brand, associandoli a un prodotto autenticamente dolce ma senza calorie.
 
La comunicazione si basa su un concept che punta a insight di occasioni di consumo legandoli a un lifestyle moderno. Zero Eridania entra nella nostra vita quotidiana al punto che la campagna umanizza il prodotto attraverso una figura femminile che accompagna i diversi protagonisti dello spot – tra cui il pubblicitario Lorenzo Marini che appare per la prima volta in un cameo – colti in alcuni momenti della giornata: in cucina, al bar, con gli amici, a colazione, in un centro benessere. Zero Eridania è destinato a diventare di moda attraverso una campagna di forte impatto.

Koch propone gli Spätzle altoatesini, nella pratica confezione surgelata

Koch, azienda specializzata nella produzione di pasta e prodotti surgelati, lancia gli Spätzle (tipico prodotto dell’Alto Adige, realizzato con farina di grano tenero, latte, uova) nella pratica versione surgelata, da assaporare in pochi minuti a casa propria. 

È sufficiente versare gli spätzle ancora surgelati in acqua salata bollente, cuocere fino a quando vengono a galla , scolare e servire con salse di proprio gradimento. Si abbinano molto bene con panna e prosciutto, il loro condimento più tipico, ma anche con burro fuso, olio, tonno, besciamella, verdure o pesce e per una maggiore praticità, possono essere preparati anche nel forno microonde. 

Gli spätzle Koch vengono prodotti con materie prime di alta qualità e vengono surgelati senza l’aggiunta di additivi e conservanti, sulla base della tipica ricetta altoatesina. Sono disponibili nella versione all’uovo e nella versione agli spinaci nella tipica colorazione verde. 

Robot, app, private room: apre a Milano KikoId, lo store Kiko più grande (e hi-tech)

La personalizzazione di alcuni prodotti Kiko attraverso un servizio di laseratura realizzato in store da un robot che incide dediche, nomi e icone e la prima e unica Private Room Kiko d’Italia per una seduta make up riservata: sono solo alcune delle novità presenti nello store KikoId, che apre oggi a Milano in corso Vittorio Emanuele II 10, cuore dello shopping cittadino. Sviluppato su 200 metri quadri, è lo store di KIKO più grande al mondo, e porta al massimo quelli che sono già tratti distintivi del brand, come l’attenzione per le esigenze dei clienti e l’apertura verso il mondo della tecnologia.

Il suffisso “iD” di KIKOiD sta infatti per “Identity” perché il nuovo store propone servizi e peculiarità che intendono rispondere ai desideri di ognuno nel rispetto delle diverse identità, dell’unicità dei gusti, della fisionomia e del carattere di tutti i suoi clienti.

 

Robot, social, privé

Il nuovo negozio entra ad esempio nel mondo della robotica con un’attrazione che attirerà folle di curiosi: un robot dual-arm studiato e realizzato appositamente per KIKO, in grado di personalizzare una selezione di prodotti con le sue impeccabili incisioni laser. Attraverso una applicazione touch-screen, il robot creerà il prodotto personalizzato in un solo minuto.

Inoltre da KikoId è presente la prima e unica Private Room KIKO d’Italia. Al suo interno, tre postazioni make-up sono dedicate a chi preferisce un trucco realizzato in modo riservato oltre che esclusivo. Il servizio è prenotabile direttamente in negozio. Un modo per vivere un’esperienza one- to-one con professionisti del make up a propria disposizione, che offrono consigli e soluzioni mirate.

La tecnologia nel nuovo KIKOiD è presente anche grazie a una molteplicità di iPad a disposizione dei clienti e dotati di un’applicazione ad hoc che offrirà suggerimenti per individuare il prodotto più adatto alle proprie esigenze. Lo store sarà dotato di una tecnologia smart, orientata a migliorare l’esperienza di tutti gli amanti del brand. A loro, KIKO dedica anche la sua area social all’interno del negozio.

Il nuovo store è stato disegnato dall’architetto giapponese di fama mondiale Kengo Kuma, con cui KIKO collabora dal 2015: in Italia ha realizzato il punto vendita presso il centro commerciale Oriocenter a Bergamo e quello nel cuore di Bologna. All’estero, il concept di Kengo Kuma è già utilizzato in 13 punti vendita situati in grandi città come Madrid, Dubai, Bruxelles e Mosca.

I grandi spazi aperti e moderni, tipici delle opere di Kengo Kuma, sono espressi nello store di Corso Vittorio Emanuele dagli alti soffitti e dalle ampie vetrate, in cui il colore dominante è il bianco, il colore che incorpora tutti gli altri, scelto dall’architetto per il senso di libertà e purezza che richiama. Simbolicamente, il bianco è come KIKO, che da sempre abbraccia una varietà di colori amplissima, come la sua ricca tavolozza di tonalità per il make up.

Il negozio è stato progettato seguendo i principi della sostenibilità, e ha ottenuto la certificazione internazionale LEED, un riconoscimento internazionale riservato solo agli edifici eco-friendly più virtuosi, efficienti dal punto di vista energetico e realizzati con materiali ad alto contenuto di riciclato.

 

Vent’anni di Kiko: tutte le iniziative

Il nuovo, innovativo store festeggia anche la i vent’anni dalla nascita del marchio fondato da Stefano e Antonio Percassi. Il primo punto vendita, aperto il primo settembre 1997, si trovava all’interno dello storico negozio di Fiorucci a Milano. Oggi KIKO è presente in 21 Paesi con più di mille store e on line in ben 35 Paesi con www.kikocosmetics.com.

Per celebrare questo traguardo, KIKO ha organizzato e sostenuto una serie di eventi tra cui viaggi con influencer internazionali, esclusivi appuntamenti in store e attività legate al mondo moda. Oltre ad aver sponsorizzato alcuni designer delle Fashion Week 2017, KIKO ha selezionato in occasione dei vent’anni sette brand internazionali legati a stilisti emergenti, che hanno celebrato l’essenza stessa del brand attraverso capsule collection in edizione limitata in grado di esprimere i valori fondanti di KIKO: il colore, la creatività, il talento e lo stile made in Italy.

Il Gruppo Arcaplanet aggrega la Mondial Pet Distribution, toccando quota 280 pdv

Il Gruppo Arcaplanet, partecipato dai Fondi Permira e dal management, annuncia di aver raggiunto un accordo per l’aggregazione di Mondial Pet Distribution, società di proprietà della famiglia Pautassi e di Edmond de Rothschild Investment Partners, cui fa capo Fortesan, catena specializzata operante nello stesso settore.

Il progetto industriale di integrazione con Fortesan permette di rafforzare a livello nazionale la presenza del Gruppo Arcaplanet che disporrà di circa 280 negozi in 15 regioni italiane e potrà continuare nell’ambizioso percorso di crescita previsto nel proprio piano industriale. L’operazione è soggetta al vaglio dell’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato

“Siamo soddisfatti del nostro percorso di sviluppo – ha dichiarato Michele Foppiani, fondatore e Amministratore Delegato di Arcaplanet – e l’importante accordo raggiunto con Fortesan ci permette di rafforzare ulteriormente la nostra presenza sul mercato; siamo la terza forza nel settore a livello europeo”

“Siamo orgogliosi di aver raggiunto un accordo con Arcaplanet – ha commentato Vittorio Pautassi, fondatore e Presidente di Mondial Pet Distribution – e l’integrazione delle due catene darà ulteriore impulso alla crescita, in un mercato nel quale la forza per sostenere gli investimenti per lo sviluppo si rivelerà decisiva”

“Siamo molto fieri di avere contribuito, in partnership con Michele Foppiani ed il team di Arcaplanet, ad accelerare lo sviluppo del Gruppo. Dall’ingresso dei Fondi Permira nel giugno 2016 – ha dichiarato Fabrizio Carretti, Partner e responsabile di Permira in Italia – il Gruppo Arcaplanet ha realizzato tre importanti progetti di crescita esterna: Zoomarketshop (Sardegna), Country Shop (Torino e provincia) e ora Fortesan”

“Crediamo molto in questo progetto di integrazione – hanno commentato Massimo Massari e Luca Ravano, Partner di Edmond de Rothschild Investment Partners – e nelle ulteriori possibilità di sviluppo del Gruppo Arcaplanet. Pertanto, abbiamo deciso di reinvestire nel progetto insieme a Michele Foppiani, al suo team e ai Fondi Permira. Un particolare ringraziamento va a Vittorio Pautassi, alla sua famiglia e al suo team per il grande lavoro svolto fin qui nello sviluppo dell’azienda”.

 

I protagonisti

Il Gruppo Arcaplanet, fondato nel 1995 da Michele Foppiani, che ricopre il ruolo di Amministratore Delegato, gestisce una catena di 210 punti vendita con un assortimento di oltre 10.000 referenze, dal cibo agli accessori fino ai prodotti per la salute degli animali. Il Gruppo ha sviluppato una gamma proprietaria di prodotti, con i seguenti principali brand: Start, Expecial, Next, HiFish e, recentemente, Virtus. Dal 2014, Arcaplanet opera anche attraverso il proprio sito di e-commerce. Il Gruppo ha chiuso il 2016 con un fatturato pari a €169 milioni (+23% rispetto al 2015), con oltre 1.000 dipendenti.

 

Fortesan, fondata alla fine degli anni 90 da parte di Vittorio Pautassi, conta ad oggi, oltre al proprio canale e-commerce, 69 punti vendita, declinati in format adatti a circuiti commerciali diversi. Negli anni, la società ha sviluppato un’ampia offerta di prodotti a marchio proprio, avendo saputo intercettare al meglio le esigenze dei consumatori che dedicano agli animali domestici un trattamento sempre più attento e responsabile. Fortesan ha chiuso il 2016 con un fatturato pari a €50 milioni (+19% rispetto al 2015)

BrandContent

Fotogallery

Il database online della Business Community italiana

Cerca con whoswho.it

Diritto alimentare