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Balocco toglie l’olio di palma dai suoi biscotti

Balocco arriva in tavola con una ricetta tutta nuova: non più solo priva di conservanti, coloranti, grassi idrogenati e OGM, ma ora anche senza olio di palma, sostituito dall’olio di girasole,  ingrediente sempre più apprezzato dai consumatori, perché caratterizzato da una bassa percentuale di acidi grassi saturi, che consente di limitare il rischio di innalzamento del livello di colesterolo “cattivo” (LDL).

Grazie a questa nuova formulazione delle ricette, i grassi saturi presenti nei frollini Balocco si riducono quindi in maniera significativa.

Queste e tante altre interessanti informazioni si scoprono grazie alla nuova veste grafica dei Frollini Balocco: l’inconfondibile confezione gialla mette adesso bene in evidenza gli ingredienti e i plus della ricetta, le informazioni nutrizionali e i consigli utili per una vita sana ed equilibrata, e tante altre curiosità sull’impegno di Balocco per la qualità e l’ambiente.

Ancora oggi, alla terza generazione, Balocco fonda la sua relazione con i consumatori sullo stesso confronto trasparente e aperto che caratterizzava nella prima metà del Novecento il rapporto del fondatore con i clienti della sua bottega artigiana.

I frollini Balocco senza olio di palma saranno disponibili a scaffale da luglio 2016.

 

 

Gli italiani e la spesa: la mappa di Nielsen

Una spesa di valore: è così che la definisce Giovanni Fantasia, amministratore delegato di Nielsen Italia. 

Quello che sta accadendo, infatti, è che il consumatore richiede sempre più spesso una shopping experience che permetta di identificare nell’insegna  i fattori che la distinguono dalle altre. Anche grazie “all’impatto del mondo digitale e della Rete sulla compagine dei produttori e retailer – spiega Fantasia – il processo di scelta del prodotto va allungandosi sia prima di entrare nel negozio che dopo, dal punto di vista della relazione che la multicanalità/multimedialità permette di instaurare con il singolo distributore”.

“Ed è per questo – continua l’Ad di Nielsen – che la domanda si stende sempre di più e sempre più spesso, verso servizi aggiuntivi, come uffici postali, luoghi di ristorazione, stazioni di rifornimento si colloca dunque all’interno di un quadro competitivo più ampio, che vede il momento dell’acquisto sempre più costituito da una molteplicità di fattori. Questo è tanto più vero in Italia, rispetto agli altri Paesi europei, visto che il consumatore considera l’andare a fare la spesa come un’opportunità di svago piuttosto che un obbligo da adempiere”.

Un quadro, questo, supportato dalla recente lobal Survey di Nielsen Retail Growth Strategies eseguita su un campione di 30 mila individui distribuiti in 61 Paesi tra i quali l’Italia da cui emerge, infatti,  che al 60% dei consumatori italiani fare la spesa piace, quota di gran lunga superiore a quella osservata in altri Paesi come Francia (42%) o Regno Unito (44%).

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L’italiano, inoltre, è abbastanza soddisfatto dell’offerta: il 61% degli intervistati dichiara che il punto vendita offre tutti i prodotti  di cui  si ha bisogno e il 54% dichiara di trovare offerte interessanti.

Però ci sono ancora margini di miglioramento: infatti, il 55% del campione è dell’idea che i retailers dovrebbero intercettare in forma più puntuale le esigenze del singolo consumatore (il 49% in Germania) e, nello stesso tempo, che il pdv dovrebbe adattare meglio alle proprie esigenze l’attività di comunicazione relativa ai servizi e ai prodotti offerti (58%).

Gli interessi degli italiani
Il 55% del campione riserva particolare attenzione alle informazioni nutrizionali riportate sulle etichette dei prodotti, mentre ben il 65% ammette di ricercare prodotti con  ingredienti salutari.
Sulla scelta del negozio dove fare la spesa, i fattori che influenzano variano in funzione del prodotto che si desidera acquistare. Se per panificati, latticini, carni, frutta e verdura la ricerca degli ingredienti naturali è importante nella scelta per il 20% del campione, la percentuale risulta del 15% per quanto riguarda frutta o verdura BIO.
Nello stesso tempo, risulta elevato il livello di interesse verso nuovi prodotti: il 48% si orienta preferibilmente verso nuovi brand e il 39% intende essere “fra i primi” a testare le novità offerte dalla GDO, a fronte del 29% di Germania e al 33% di quanto avviene in Francia.

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La scelta del pdv
Se il prezzo è il driver fondamentale per il 48% di chi varca la soglia del supermercato, indipendentemente dalla superficie del punto vendita, sono il 55% coloro che dichiarano che la componente qualità debba essere declinata simultaneamente con quella del prezzo. Inoltre la componente qualitativa cresce di importanza su alcune categorie merceologiche: è indicata da ben il 52% dei consumatori quando devono acquistare prodotti freschi, mentre scende al 39% per ciò che concerne i reparti delle carni.   Ma anche la raggiungibilità del negozio si colloca tra le prime posizioni nelle motivazioni che spingono verso un determinato pdv, tanto per l’acquisto dei generi alimentari (49%) che non (48%).

Il prezzo
Il 74% del campione, si legge ancora nello studio di Nielsen, dichiara di “prendersi del tempo per valutare l’offerta”, segnale del fatto che la scelta del prodotto si può qualificare “complessa”, in quanto su di essa incidono, insieme al prezzo, una molteplicità di fattori, tra i quali segnatamente il brand e il gusto, per quel che riguarda gli alimentari. In Italia questa propensione a riflettere sulle scelte di acquisto è decisamente più alta di quella rilevata nel Regno Unito (58%) e Francia (60%).
Un’ultima osservazione: la ricerca di Nielsen ha testato come cambierebbe il comportamento d’acquisto in presenza di un aumento del prezzo. Ne è emerso che, a fronte di un incremento pari al 10% del prezzo dei prodotti, le reazioni sarebbero diverse in funzione delle categorie di beni acquistati a seconda che appartengano a prodotti di  prima necessità o a quelli di cui si può fare a meno. Il 56% taglierebbe sulla quantità acquistata nel caso dei latticini, il 52% se ad aumentare di prezzo fossero frutta e verdura. Circa la metà degli intervistati dichiara invece che potrebbe rinunciare all’acquisto se l’aumento interessasse i piatti pronti, frutta e verdura in scatola e le bevande alcoliche, generi di prodotto di cui non viene indicata la primaria necessità. In particolare il 47% potrebbe decidere di rinunciare a parte degli acquisti  di frutta/verdura, il 52% a bevande alcoliche e il 59% ai piatti già preparati.

Pagamenti in ritardo: crescono le difficoltà della gdo

Pagamenti ostici per il settore della grande distribuzione. A fine marzo 2016, infatti, solo il 15,7% delle circa 8.500 imprese analizzate ha saldato i fornitori alla scadenza, il 63,6% ha saldato i debiti entro un mese di ritardo, mentre sono ben il 20,7% i ritardi gravi. A diffondere i dati è lo Studio Pagamenti, aggiornato a fine marzo 2016, realizzato da CRIBIS D&B, la società del Gruppo CRIF specializzata nelle business information.

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Fonte: Cribis D&B

E come se non bastasse ecco un altro dato negativo: le performance del settore GD/DO sono  nettamente inferiori di quelle della media delle imprese italiane, pari al 35,1%, un gap negativo di ben 19,4 punti percentuali. E anche rispetto agli altri comparti del food & beverage, la GD/DO mostra le proprie difficoltà, peggio ha fatto solo l’horeca con un 15,1% di pagamenti alla scadenza.

Emerge quindi chiaramente che rispetto al 2010 i pagamenti puntuali sono calati di 5,6 punti percentuali, mentre i ritardi gravi sono passati dal 16,3% del 2010 all’attuale 20,7% attuale (per fortuna però si nota un lieve miglioramento rispetto ad un anno fa, quando la quota era invece del 23,9%). Rispetto all’anno scorso invece i pagamenti puntuali sono diminuiti del 16,5% e quelli oltre il mese di ritardo aumentati del 2,5%.

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Fonte: Cribis D&B

Le imprese più virtuose della GD/DO sono localizzate nel Nord Est, dove sono puntuali il 31,8%. Segue il Nord Ovest (15,3%), il Centro (16,4%), chiude il Sud (9,8%).

Fuori dall’Italia

Nel confronto europeo del comparto GD/DO, l’Italia si colloca all’ultima posizione nei ranking dei pagamenti. Performance di pagamento problematiche anche per Regno Unito e Polonia, caratterizzate da concentrazioni superiori al 15% nella classe oltre 30 giorni e con pagamenti puntuali rispettivamente del 19% e del 23%.

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Fonte: Cribis D&B

La best performer di settore è la Germania, in cui il 68,9% delle imprese paga regolarmente e i ritardi gravi restano al di sotto del punto percentuale. Bene anche Olanda (58,7%) e Spagna con il 54,9%.

Negli Stati Uniti le imprese che rispettano i termini concordati rappresentano il 48,5% del totale, mentre in Canada solo il 21,7%. Percentuali di pagatori regolari piuttosto contenute per il comparto GD/DO in Asia con valori inferiori al 9% per Tailandia e Filippine.

 

Eccellenze in festa in Emilia dal 30 settembre al 2 ottobre

Si chiamerà “Piacere … Modena” – Acetaie, caseifici e prosciuttifici aperti e sarà un fine settimana interamente dedicato alle eccellenze gastronomiche del territorio quello che si svolgerà dal 30 settembre al 2 ottobre 2016, un appuntamento che riunirà, in particolare, tre prodotti che sono divenuti ambasciatori del gusto in tutto il mondo: Aceto Balsamico di Modena IGP, Parmigiano Reggiano DOP e Prosciutto di Modena DOP.
Per tutto il week end infatti, riuniti sotto il cappello di Piacere Modena e del Palatipico, questi tre illustri portavoce dell’agroalimentare italiano e prima ancora emiliano, saranno protagonisti di degustazioni, visite guidate direttamente nelle acetaie, nei caseifici in cui si produce il Parmigiano Reggiano e nei prosciuttifici, ma anche momenti di confronto con il convegno inaugurale in programma nella giornata di venerdì 30 settembre ed un talk show il sabato pomeriggio sempre accompagnati da degustazioni ed aperitivi tutti modenesi.
Sabato 1° ottobre il programma si profila intenso già dalla mattina con la visita ai caseifici per vedere trasformare il latte fresco in rotonde forme di Parmigiano Reggiano DOP e per chi vorrà arricchire il proprio bagaglio culturale ci sarà una visita guidata al Duomo di Modena, Patrimonio Unesco. Nel pomeriggio la festa si sposterà in piazza per una performance all’insegna del gusto in attesa di vivere  le visite nelle acetaie, nei  caseifici e  prosciuttifici la giornata della domenica, con iniziative aperte al pubblico.
Una grande festa dunque per tutto il territorio  grazie agli ambasciatori di una regione, l’Emilia Romagna, come l’Aceto Balsamico di Modena IGP con un valore al consumo di un miliardo, al Parmigiano Reggiano DOP con un valore di quasi due miliardi di euro per 3 milioni e 300 mila forme al Prosciutto di Modena DOP con 12 milioni di euro di fatturato al consumo.  

Lavazza lancia Prontissimo! nelle due varianti Classico e Intenso

Lavazza fa il suo ingresso ufficiale nel mercato del caffè solubile e reinventa con italianità un gusto internazionale.

Arriva, infatti, in Italia Prontissimo!: il primo caffè solubile Premium di Lavazza, che unisce la praticità di preparazione all’alta qualità di una miscela 100% Arabica, arricchita con il 10% di caffè tostato e macinato molto finemente, un’unione sorprendente che dà vita ad un caffè ricco e corposo.

Prontissimo! è  in vendita in Italia declinato in due speciali varianti: Classico, una miscela morbida e ben bilanciata, con delicate note di caramello; Intenso, miscela forte e corposa, con note decise di caffè tostato.

“Nella società di oggi, dominata dalla mancanza di tempo, un caffè come Prontissimo! apre prospettive di enorme interesse a livello globale, in tutti i mercati. Ci permette di offrire una risposta a un pubblico esigente, che vive velocemente nelle nostre città, apprezza la praticità del solubile, ma reclama il gusto di un caffè di qualità superiore. Lavazza entra quindi per la prima volta in un mercato nuovo, e lo fa con un prodotto di eccellente qualità e altamente innovativo, che sarà lanciato nei prossimi mesi in diversi Paesi in tutto il mondo”, dichiara Mauro Mantovani, Chief Commercial Officer del Gruppo Lavazza.

“Da settembre faremo assaggiare Prontissimo! nelle maggiori piazze e strade italiane: vogliamo così far provare il prodotto sia a possibili nuovi consumatori che ai connazionali che già lo consumano – più di 1 famiglia su 10 – e ne apprezzano la velocità e la facilità di preparazione. Siamo fiduciosi che Prontissimo!, grazie al suo gusto moderno, conquisterà gli italiani e permetterà loro di apprezzare un caffè di qualità superiore, garantita Lavazza. Si tratta di un prodotto nuovo per l’azienda, che consentirà ai cosiddetti ‘urban professional’ di vivere velocemente, senza dover rinunciare al meglio”, commenta Chiara Ferrua Magliani, Head of Marketing Italia di Lavazza.

Una delle tante iniziative pianificate dall’azienda a supporto del lancio di Prontissimo! sul mercato per far provare e testare il prodotto ai consumatori, prevede un road-show itinerante nelle maggiori piazze, stazioni, vie dello shopping e università d’Italia.

Inoltre, grazie alla prestigiosa partnership triennale con Alitalia, Prontissimo! prende il volo ed è a disposizione dei viaggiatori di tutte le classi di viaggio delle 147 rotte internazionali della Compagnia aerea, portando la qualità e l’autenticità Italiana di Lavazza intorno al mondo.

PetStore Conad, un format in espansione, supportato dalle soluzioni tecniche di Cefla

PetStore Conad: un format che ha da poco debutato, ma che ha già al suo attivo quattro aperture, l’ultima delle quali ad Arma di Taggia (a “La Riviera Shopville”), mentre altre sono in programma nei prossimi mesi. L’obiettivo per il 2016 sarebbe di 15 aperture, per arrivare poi a un centinaio entro il 2019. I PetStore di Conad (format di superfici comprese tra i 250 e i 500 mq e concepiti per ospitare fino a 5.000 referenze) hanno una loro collocazione autonoma, ad esempio nelle gallerie dei centri commerciali, proprio per sottolinearne la specializzazione.

Layout e esposizione
A fornire a Conad le strutture espositive per i suoi PetStore, curandone il layout-tipo, l’organizzazione del negozio e la comunicazione al cliente è stata, fin dallo scorso anno è Cefla Shopfitting che ha utilizzato il proprio prodotto in una logica di massima ottimizzazione per l’esposizione della merce.PetStore1

Cefla è infatti ricorsa a schienali in filo e schienale unico EvoUp, in lamiera, bancarelle in filo e ripiani System10: le scaffalature ultra sottili progettate per soddisfare tutte le esigenze del visual merchandising che, a fronte di uno spessore ridottissimo, garantiscono portate analoghe a quelle degli scaffali tradizionali, necessarie per sostenere il peso delle confezioni di cibo, secco o umido, per gli animali domestici.
Spiccano, nei nuovi PetStore Conad, le innovative casse Futura Proxi Compact, i cui ingombri consentono, nelle metrature più contenute, di disporre di più punti per il pagamento, che avviene in modalità frontale, tra cliente e operatore di cassa.

petStore Andrea Ventura  2“Anche nei PetStore Conad – commenta Andrea Ventura, managing director di Cefla Shopfitting –  abbiamo espresso la nostra competenza nello studio di format personalizzati e per un completo allestimento merceologico. La lunga esperienza e la competenza dei nostri progettisti e le caratteristiche dimensionali ed ergonomiche del nostro prodotto, studiate per l’ottimizzazione degli spazi nelle grandi aree di vendita diventano punti di forza anche quando, nelle superfici ridotte, c’è la necessità di sopperire al minore spazio massimizzando l’esposizione della merce”.

PAYBACK tifa per la Nazionale Italiana e rimborsa il 100% dei punti

PAYBACK tifa per la Nazionale Italiana di calcio agli Europei 2016 e lancia una propozione all’insegna del tricolore.

Semplice la dinamica: i clienti PAYBACK che, nei giorni precedenti a ciascuna partita del girone eliminatorio contro Belgio, Irlanda e Svezia,  richiedono un premio del catalogo tra quelli contrassegnati riceveranno, in caso di vittoria dell’Italia, il rimborso del 100% dei punti utilizzati per richiedere il premio.
Accedere alla promozione è facile e conveniente: basta richiedere, nei giorni che precedono l’impegno della Nazionale, un premio del catalogo PAYBACK tra quelli contrassegnati con il bollone “Il premio partecipa alla Promo Europei”. Se l’Italia vince, PAYBACK restituirà entro 48 ore dal termine della partita due codici promozionali, ciascuno del valore del 50% dei punti utilizzati, che potranno essere utilizzati per richiedere uno dei “Premi Sponsor” nel periodo 27 giugno – 6 luglio.
E in caso di sconfitta o pareggio?
PAYBACK premia i suoi clienti anche in questi casi: se l’Italia non dovesse vincere, coloro che hanno preso parte alla promozione verranno infatti ricompensati con un voucher “Ristorante X2” utilizzabile entro il 30/04/2017.

Le tre partite decisive per l’Italia:
·        Italia – Belgio 13 giugno
·        Italia – Svezia 17 giugno
·        Italia – Irlanda 22 giugno

Facebook: Spuma di Sciampagna “re” delle interazioni, Dash spopola per numero di fan

Facebook, Facebook delle mie brame, chi è – nell’Home Care – il migliore del reame?

Secondo l’indagine Top Brands di Blogmeter di maggio, le performances migliori (in termini di numero interazioni) sono quelle di Spuma di Sciampagna, che conquista gli utenti con contest e iniziative promozionali. Segue al secondo posto Perlanache cattura l’attenzione degli utenti, per l’80% donne, mentre in terza posizione troviamo Chanteclair.

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Il quarto brand più coinvolgente di maggio su Facebook è Dash, leader tra l’altro della classifica per nuovi fan (mentre qui è seconda Chanteclair e Spuma di Sciampagna terza), che, grazie all’iniziativa a sostegno di Banco Alimentare Onlus supportata da volti dello spettacolo come Caterina Balivo e Alessia Marcuzzi, raggiunge il picco di interazioni. Chiude la classifica per engagement Coloreria Italiana che appassiona gli utenti con post colorati e divertenti. Tra i brand che più accrescono la loro community, oltre ai già citati Dash, Chanteclair e Spuma di Sciampagna, trova posto in classifica anche Scotch-Brite, il prodotto di 3M dedicato alla cura della casa, che colleziona un boom di interazioni in occasione della Festa della Mamma. Chiude la Top 5 relativa ai nuovi fan, la pagina di Winni’s cha assiste ad una crescita costante della sua fan-base durante tutto il mese.

 

 

 

 

San Benedetto: arriva a Milano la mostra che celebra i suoi 60 anni

Dopo il successo di Venezia presso gli spazi espositivi dell’Università Cà Foscari, la mostra “Un futuro che nasce da una grande storia”, con cui San Benedetto celebra il suo 60° compleanno, è approdata a Milano al Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia Leonardo da Vinci (dall’11 al 19 Giugno). In occasione dell’inaugurazione della mostra, il giornalista Nicola Porro ha “duettato” sul palco con Enrico Zoppas, Presidente e Amministratore Delegato di San Benedetto, alla presenza di Fiorenzo Galli, Direttore Generale del Museo della Scienza e della Tecnologia, Stefano Peccatori, Direttore di Mondadori Electa e Luca Masia autore del libro “Un lungo sorso di freschezza”, presentato per l’occasione.

La mostra

Il percorso espositivo è stato declinato in aree tematiche, sviluppate attraverso documenti, immagini e contributi video, che raccontano le vicende dell’Azienda veneta sin dalla sua nascita, a metà degli anni ‘50. Dall’innovazione intesa come valore alle grandi partnership internazionali che hanno resoCopertinaLibro San Benedetto player in tutto il mondo. Il materiale di repertorio in esposizione evidenzia l’impegno che da sempre l’Azienda mostra su più fronti: l’ambiente, l’innovazione, l’espansione internazionale, la comunicazione, l’attenzione continua per il consumatore.

Il libro

Durante l’evento inaugurale è stato riproposto agli ospiti milanesi il libro “Un lungo sorso di freschezza” edito da Mondadori, con testi di Luca Masia e prefazione di Ferruccio De Bortoli, che descrive la storia del più grande Gruppo Italiano nel settore delle bevande analcoliche.  Il libro valorizza documenti d’epoca alternandoli a immagini di attualità: segno di un’attitudine dell’Azienda ad essere sempre all’avanguardia nei sistemi di produzione e dei prodotti. Il concetto di lavoro, raccontato nei testi e nelle fotografie raccolte, viene esplicitato sottolineando in particolare il valore, l’impegno e la qualità delle persone che hanno fatto diventare San Benedetto l’Azienda di oggi.

Gourmé&Bottega ibrida market, food e vino

Gourmé & Bottega: questo il nome del primo ristorante (inaugurato l`8 giugno nel Terminal 1 area arrivi, land side, dell’aeroporto di Malpensa) il cui concept rappresenta l`unione dei due format sviluppati in questi ultimi due anni, rispettivamente, da Chef Express e dal produttore di vino e distillatore trevigiano Bottega spa.

L`offerta, che come spiega l`AD di Chef Express Christian Biasoni: «Rappresenta un perfect match tra food and wine», sotto il profilo gastronomico riprende il menu del ristorante Gourmé, già presente in stazioni ferroviarie e autostrade, con primi tipici regionali e soprattutto i salumi più pregiati del catalogo di Italia Alimentari (Mortadella Grand Ducato e Salame di Felino igp e Culatello dop eccetera) del gruppo Cremonini cui fa capo anche Chef Express.

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La lista enologica invece annovera una ventina di etichette tra le quali non potevano mancare i best seller di Bottega Spa: dalla linea Il Vino dei Poeti (prosecco superiore docg Extra Dry o l`uvaggio rose pinot nero e Raboso Brut) alle altre denominazioni tipicamente venete come il Ripasso Valpolicella Superiore doc o il Soave Classico DOC. Un`articolata selezione sperimentata nei tre locali Prosecco Bar aperti da Bottega a partire dal 2014 sulla nave da crociera Cinderella del gruppo norvegese Viking, nel Resort World Birmingham in UK, nel dehor dell`hotel Intercontinental ad Abu Dabhi. A proposito di questo format che si ispira ai tradizionali “bacari” veneziani dove si servono i “cicheti” (una sorta finger food ante litteram da consumare al bancone), dice Sandro Bottega, titolare della cantina che esporta vini e liquori in 130 Paesi:

«Non esiste un wine bar senza il ristorante collegato per cui riteniamo che un abbinamento come questo -con Gourmé- sia fondamentale».

Tra le novità introdotte anche il market che offre sconti del 20% sulle bottiglie, qualora il cliente ordini un calice di vino al ristorante per assaggiare una bottiglia in lista. Conclude il Direttore commerciale Non Aviation di Sea aeroporti Luigi Battuello:

«Siamo in presenza di uno showcase di quel filone aurifero che è il prodotto della tradizione italiana. I passeggeri extra UE che sbarcano proprio in questa zona si troveranno di fronte il meglio del gourmet italiano». Per Sea si tratta di un altro tassello aggiunto alla road map che entro l`anno porterà a compimento il progetto di restyling del Terminal 1 di Malpensa.

 di Marco Oltrona Visconti

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