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SMS marketing: come incrementare le vendite anche nel turismo

SMS marketing: può la comunicazione via SMS rivelarsi ottimale anche nel settore turistico?

Secondo SMSAPI, fornitore leader a livello europeo di servizi di SMS di massa (bulk sms), sì: la comunicazione nel turismo può svolgere diversi ruoli ed essere vantaggiosa sia per il mittente che per il destinatario. Vediamo in quali occasioni e con quali obiettivi.

Notifiche immediate

Posti prenotati e annullati allo scadere del tempo, arrivi in ritardo all’aeroporto o mancanza di documenti obbligatori possono facilmente causare frustrazione sia da parte del cliente che dell’organizzatore. Il modo migliore per evitare inconvenienti è quello di inviare notifiche via SMS (alerts) sia in fase di prenotazione che pochi giorni prima del viaggio. Tale messaggio può includere l’ora esatta, il punto di raccolta o l’elenco dei documenti richiesti.

Last minute e remarketing

Gli SMS possono diventare uno strumento molto utile quando si tratta di rinnovare i rapporti con gli ex clienti. Gli SMS di Remarketing possono essere preziosi soprattutto per le aziende che collocano i clienti fidelizzati nella loro strategia preoccupandosi di mantenerli tali.

A volte può capitare che i membri del viaggio disdicano all’ultimo momento lasciando uno spazio libero che potrebbe essere riassegnato. Questa è un’occasione perfetta per inviare ai già clienti degli SMS per offrire la possibilità di acquistare un viaggio all’ultimo minuto ed aumentare così la fidelizzazione.

Indagine sulla soddisfazione

La fidelizzazione e l’acquisizione di nuovi clienti diventa sempre più difficile, soprattutto in un settore come il turismo. Molte aziende utilizzano la comunicazione via SMS per raccogliere feedback tramite l’invio di link a sondaggi. Se un’azienda prende in considerazione le opinioni dei propri clienti e apporta migliorie basate su di esse, può solo creare una forte reputation e brand awarness.

Servizio clienti

Ogni giorno i nostri clienti ci mostrano come un valido servizio clienti durante i viaggi, i voli o i soggiorni sia un indicatore chiave della loro soddisfazione e fidelizzazione. Essi affermano che sia più efficace investire in strumenti di supporto al servizio clienti come gli SMS al fine di acquisire nuovi clienti. In particolare i clienti possono essere interessati alla cucina locale oppure a nuovi luoghi da visitare. Molto probabilmente vorranno essere invitati alle serate organizzate dall’hotel o essere ricordati nei momenti importanti della loro vita (es. compleanno). Inoltre, è possibile informarli sui cambiamenti improvvisi in agenda o ricordare il punto di ritrovo: in questo caso l’SMS è lo strumento più adatto in quanto veloce, affidabile e che non richiede una connessione a internet.

Occhio al Meteo

Un viaggio dovrebbe sempre essere pianificato molto tempo prima della partenza, in modo che ogni partecipante possa essere preparato. Purtroppo, il clima ama giocare brutti scherzi, soprattutto quando manca poco alla partenza! Questo significa che a volte è necessario cambiare immediatamente i propri piani e il modo migliore per informare chi partecipa è quello di inviare un messaggio di testo. Lo stesso accade quando si vogliono apportare delle modifiche volontariamente. Non c’è modo migliore di comunicare le informazioni se non attraverso semplici e veloci SMS.

Nova Coop inaugura a Giaveno un nuovo Superstore

Ha aperto nel complesso dell’ex cartiera Reguzzoni il nuovo Superstore Nova Coop, destinato alla spesa “Presto e Bene”, tra innovazione digitale e attenzione alla sostenibilità.
Si tratta del secondo esempio del nuovo format di punto vendita dopo quello inaugurato a fine 2018 in via Botticelli a Torino.
L’area commerciale, derivante dalla riconversione dell’ex cartiera Reguzzoni – dal 1831 al 2016 polo produttivo e occupazionale di rilievo per la città e la Val Sangone – si estende su una superficie di 3400 mq di cui 2.033 mq destinati alla vendita Coop. Il progetto di riqualificazione urbana ha permesso di realizzare anche un parcheggio prospicente di 240 posti auto a servizio del negozio e una nuova piazza aperta al pubblico a disposizione della cittadinanza. Gli oneri di urbanizzazione a scomputo hanno inoltre permesso di migliorare la viabilità grazie alla realizzazione di una rotatoria all’intersezione con la Strada Provinciale 193. Nova Coop mira a realizzare, nel primo anno di esercizio del Superstore, un obiettivo di vendita di 8,5 milioni di euro.

Il concept
I Superstore Nova Coop sono progettati secondo il concetto di spesa “Presto e Bene” nei quali l’innovazione tecnologica e il ripensamento di allestimenti e dotazioni sono declinati per offrire ai Soci e ai Consumatori un’esperienza di acquisto semplice, appagante e rispondente alle moderne esigenze, spesso condizionate da un tempo ridotto per fare la spesa. La tecnologia guida e accompagna il consumatore riducendo i tempi morti e le attese in coda, offrendo la possibilità di approfondire le informazioni sui prodotti e quindi di compiere scelte di acquisto sempre più consapevoli.
“Inauguriamo oggi il secondo Superstore del nuovo format della nostra rete vendita, a pochi mesi da quello aperto a Torino, in via Botticelli – dichiara Ernesto Dalle Rive, presidente di Nova Coop – anche in questo caso si tratta di un importante intervento di rigenerazione urbana che restituisce alla cittadinanza un’area industriale dismessa e testimonia ancora una volta la nostra capacità di radicamento e di dialogo con i territori in cui operiamo. Come a Torino vogliamo proporre non soltanto un nuovo modello di vendita, adeguato alle abitudini sempre più evolute dei consumatori, ma un’offerta capace di generare valore condiviso per l’intera comunità, in linea con la nostra visione del ruolo affidato alla grande distribuzione”.

Innovazione
Il fiore all’occhiello è rappresentato dai totem touch screen di ultima generazione “Zero Attesa Gastronomia”, connessi a un dispositivo portatile attraverso il quale il consumatore può selezionare i prodotti messi a disposizione dai banchi serviti e sceglierne la quantità, prenotandoli con un semplice tocco sul display senza dover attendere in coda la consegna: non appena il prodotto prescelto sarà pronto, un messaggio avviserà l’utente che potrà così ritirarlo immediatamente.
Anche la ricerca dei prodotti è stata ripensata completamente grazie alla geolocalizzazione e all’installazione di appositi monitor che attraverso un’interfaccia intuitiva consentono di individuare in pochissimi secondi la corsia o il reparto in cui si trova quanto desiderato.

L’occupazione
L’insediamento del nuovo punto vendita ha prodotto ricadute positive in termini occupazionali grazie alle 75 persone impiegate all’interno della struttura all’apertura. Il personale è composto al 55% da nuove assunzioni, il 45% è rappresentato da trasferimenti di altri punti vendita. La selezione dei candidati si è basata principalmente su criteri di alta professionalità e di trasversalità tra reparti. Il piano occupazionale contempla anche la crescita professionale dei singoli con il passaggio dalla qualifica di addetto a capo o specialista per 6 risorse e 4 prolungamenti orari. Sono quasi 3000 le ore di formazione erogate ante apertura, per rendere la squadra, nella sua totalità, professionalmente preparata acquisendo capacità e competenze trasversali a più reparti nonché una spiccata sensibilità alla relazione col cliente.

La sostenibilità

L’illuminazione del punto vendita, sia per quanto riguarda gli spazi esterni sia per i reparti è stata realizzata con luci a LED che consentono di conseguire un notevole risparmio energetico e ridurre i consumi, grazie alla longevità di questo tipo di lampadine. Il punto vendita, come tutti quelli aperti negli ultimi anni dalla Cooperativa, è stato dotato di sistemi di BMS (Building Management System) che consentono di controllare e monitorare servizi quali l’illuminazione, il freddo alimentare, il riscaldamento, la ventilazione e il condizionamento d’aria garantendo che questi funzionino ai massimi livelli di efficienza e risparmio. Il Superstore è inoltre dotato di economizzatori energetici che consentono di ridurre lo scambio di energia reattiva tra l’utilizzatore finale e la rete di distribuzione. Un’attenzione particolare è stata rivolta alla produzione e allo smaltimento dei rifiuti che, come già accade da diversi anni nella rete vendita Nova Coop, sono ispirati al concetto di differenziazione degli imballaggi e degli scarti, nonché al contenimento: un impegno che nel 2017 ha consentito alla Cooperativa di differenziare 9.098 tonnellate di rifiuti sulle 10.892 complessivamente prodotte. L’impegno per la tutela dell’ambiente di Coop si esprime anche attraverso la riduzione dell’utilizzo della plastica sui prodotti a marchio, Coop infatti è l’unica azienda della Gdo italiana ad avere aderito nel 2018 alla Campagna di impegni su base volontaria della Commissione Europea. Tra le azioni intraprese, anche il percorso per sostituire gradualmente i prodotti monouso in plastica con materiali biodegradabili e compostabili, anticipando al 2022 il raggiungimento degli obiettivi fissati dall’Ue come obbligatori entro il 2030.

L’offerta
L’obiettivo dell’offerta commerciale del Superstore Giaveno è di soddisfare pienamente le esigenze di Soci e Clienti – nel rispetto delle diverse sensibilità e abitudini alimentari – garantendo un’esperienza immersiva e innovativa e un’ampia proposta di prodotti a marchio Coop.
All’interno del Superstore sono presenti un reparto ortofrutta, il banco panetteria con il solo servizio da asporto e i banchi serviti della pescheria, della macelleria e della gastronomia. Questi ultimi offrono anche il servizio take away – ulteriormente facilitato dalla tecnologia “Zero Attesa Gastronomia”.
L’offerta è completata dal Corner Salute – una parafarmacia che offre prodotti da banco a prezzi competitivi e convenienti – e da un Fiorfiore Cafè, con un servizio caffetteria e piatti freddi, che osserva gli stessi orari del punto vendita.

Luca Bernareggi eletto nuovo Presidente dell’Ancc-Coop

 

Luca Bernareggi è stato  eletto nuovo Presidente dell’Ancc-Coop. Contestualmente è stato posto un nuovo organigramma al vertice dell’Associazione Nazionale Cooperative di Consumatori, l’organismo nazionale di rappresentanza istituzionale di Coop. E’ il risultato della due giorni che ha visto a Genova svolgersi la 4ª Assemblea Nazionale dei Delegati Coop: oltre 300 fra rappresentanti dei soci, quadri e dirigenti delle più importanti cooperative di consumatori italiane riunite a Congresso. Obiettivo: procedere al rinnovo degli organismi dirigenti a conclusione del mandato assegnato 4 anni fa a Stefano Bassi e progettare un riposizionamento nazionale della cooperazione di consumatori in un momento complesso.

Luca Bernareggi, 56 anni, milanese, eletto al suo primo mandato nazionale ma con incarichi importanti già ricoperti in altri organi del movimento, è stato Presidente di Legacoop Lombardia e dal 2015 ha ricoperto il ruolo di Vicepresidente Vicario di Legacoop nazionale.

Lo affiancherà in qualità di Vicepresidente Adriano Turrini, Presidente di Coop Alleanza 3.0.

L’Assemblea dell’Associazione Nazionale è il primo momento di una stagione intensa di appuntamenti istituzionali all’interno del movimento cooperativo (ad aprile si svolgerà a Roma il Congresso di Legacoop, a giugno a Bologna l’Assemblea di Coop Italia, l’altro organismo nazionale della cooperazione di consumatori dove si concentra la politica commerciale). Tra i primi impegni per il nuovo Presidente e l’Associazione Nazionale, il compito di potenziare la vocazione di ente di rappresentanza istituzionale, valorizzare le differenti esperienze cooperative puntando a obiettivi comuni e mantenere il presidio a tutela del potere d’acquisto dei cittadini e la loro aspirazione alla sicurezza e alla qualità alimentare.

Parmalat lancia le nuove bottiglie realizzate con il 50% di plastica riciclata

Parte “bottle to bottle”, l’innovativo progetto di Parmalat destinato a dimezzare la quantità di nuova plastica immessa nell’ambiente che vede protagonisti gli storici brand Parmalat Puroblu e Parmalat Zymil microfiltrato in tutte le sue varianti in banco frigo.

Da marzo tutte le bottiglie blu di Parmalat sono realizzate con il 50% di plastica riciclata, il massimo consentito dalla legge per i prodotti alimentari, permettendo così un risparmio all’anno pari a circa 600 tonnellate di nuova plastica.

Parmalat si impegna in un processo virtuoso definito “bottle to bottle”, attraverso il quale le bottiglie usate vengono trasformate in nuove attivando un sistema di economia circolare potenzialmente ripetibile all’infinito.

L’Università di Parma, attraverso un’analisi LCA (Life Cycle Assessment)*, che valuta l’impatto ambientale di un prodotto o di un servizio, ha confermato la natura ecosostenibile delle nuove bottiglie blu realizzate da Parmalat che consentono di risparmiare in un anno circa 18 mila m3 di acqua, l’equivalente di tre volte quella presente nelle vasche dell’Acquario di Genova. L’utilizzo di materia prima riciclata riduce, inoltre, di quasi 1700 tonnellate le emissioni di CO2 prodotte in un anno, una quantità di anidride carbonica che potrebbe essere assorbita da circa 69.000 alberi in un anno.

L’azienda è impegnata nell’ambito della sostenibilità sotto diversi punti di vista, da quello dei consumi energetici alle emissioni di CO2 – ha commentato Giovanni Pomella, Direttore Generale di Parmalat Italia e una delle principali iniziative è quella di utilizzare packaging più rispettosi dell’ambiente, arrivando a ridurre di quasi 1.500 tonnellate l’utilizzo di plastica immessa nell’ambiente negli ultimi 5 anni. In questo contesto – continua Giovanni Pomella – si inserisce la produzione di bottiglie blu con il 50% di PET riciclato per i nostri brand Parmalat Puroblu e Zymil. In questo modo, l’azienda non solo risponde alla nuova Direttiva Europea sulla plastica monouso, che prevede entro il 2030 l’obbligo che tutte le bottiglie contengano il 30% di materiale riciclato, ma ne anticipa i tempi, proponendosi un impegno ben maggiore”.

Inoltre, Parmalat è la prima azienda alimentare italiana ad ottenere il marchio “Plastica Seconda Vita Food” per la sua bottiglia blu, la certificazione ambientale che verifica tutta la filiera produttiva, dalla tracciabilità della materia prima all’imballaggio, per garantire al consumatore origine e sicurezza del packaging. Le attività per l’ottenimento del marchio “Plastica Seconda Vita”, inclusa la verifica e la dichiarazione del contenuto di Plastiche Seconda Vita, sono state effettuate da Istituto Italiano dei Plastici, primo Ente di Certificazione in Italia accreditato per tale schema.

Italiani on line: sono le sneakers il prodotto più ricercato. Parola di idealo

Italiani on line, passioni, tendenze e abitudine: ritorna l’indagine annuale di idealo che comprende statistiche sulle categorie merceologiche più cercate online, indicazioni sui profili demografici degli utenti dati relativi alla rivoluzione mobile innescata da un sempre maggiore utilizzo dello smartphone.

I settori trainanti dell’e-commerce italiano

Secondo un sondaggio condotto a fine 2018 da idealo tramite Bilendi, elettronica, moda e calzature, le sneakers in particolare, sono le categorie merceologiche più desiderate online dagli Italiani (rispettivamente 46,6%, 41,7% e 40,3%). A seguire troviamo i videogiochi e i giocattoli (28,9%) e tutto quanto è necessario per i più piccoli (26,9%). Inoltre, grande rilevanza hanno i prodotti per la cura del corpo così come il design e l’arredamento.

Le abitudini di acquisto nel 2018

Sempre in base ai dati rilevati da Bilendi, il 76% degli acquirenti digitali italiani effettua in media almeno un acquisto online al mese. Il 19% dei consumatori digitali – i cosiddetti consumatori intensivi – acquistano online almeno una volta alla settimana; seguono i consumatori abituali (57%, ovvero coloro che acquistano online almeno una volta al mese) e infine vi sono i consumatori sporadici (24%) che praticano shopping online una volta a trimestre o meno.

Tale divisione mostra come il mercato digitale italiano sia dominato dagli acquirenti abituali: un e-consumer italiano su due acquista online almeno una volta al mese se non di più.  Interessante notare anche come il 35% del campione preso in esame consulti sempre un comparatore di prezzi prima di effettuare un acquisto. Un altro 35% se ne avvale invece spesso.

Il ritratto del consumatore digitale italiano

In tutti i paesi in cui è presente idealo (Germania, Austria, Regno Unito, Francia, Italia, Spagna) la maggior parte delle ricerche online è effettuata da uomini.. Per quanto riguarda l’Italia, il loro peso è pari al 59,2% mentre quello delle donne si attesta sul 40,8%.

Un altro aspetto interessante è quello relativo alle fasce d’età. Nel nostro paese, i consumatori digitali tra i 35 e i 44 anni sono quelli predominanti e rappresentano il 27,0% del totale, seguiti dai 25 – 34enni (22,4%) e dai 45 – 54enni (20,9%). In Germania, Francia e Austria la quota più alta è invece quella dei 25 – 34enni.

La rivoluzione mobile

Un consumatore italiano su due utilizza lo smartphone per lo shopping online e per la comparazione prezzi. In particolare, i dati ricavati dalle intenzioni di acquisto registrate sul portale italiano di idealo mostrano che il 38,9% degli utenti utilizza PC o laptop, il 52,5% predilige lo smartphone e solo l’8,6% il tablet.

Chi si connette in mobilità preferisce nel 74,6% dei casi un dispositivo Android mentre iOS si attesta sul 23,6%. In Germania e Francia la quota del traffico desktop è più alta di quella mobile, una tendenza diametralmente opposta a quanto accade nel nostro paese, ma anche in Spagna, Regno Unito e Austria.

Il potere delle recensioni

I consumatori digitali italiani sono particolarmente attenti alle recensioni online e alle possibilità di risparmio: il 93% legge spesso test o guide all‘acquisto, mentre il 90% legge spesso recensioni e opinioni di altri utenti.

 

La metodologia

L’indagine demografica di Bilendi ha coinvolto oltre 1000 consumatori digitali italiani. Il campione è rappresentativo unicamente della popolazione attiva sul web – gli italiani digitalizzati sono quasi 55 milioni, ovvero il 92% della popolazione secondo il report Digital in 2019 di We are social e Hootsuite – ed è stratificato in base alle variabili demografiche: età, genere, livello di istruzione e regione.

Oltre al sondaggio condotto da Bilendi per idealo, i dati del presente report derivano dall’analisi delle intenzioni di acquisto di circa 19 milioni di utenti mensili, registrate sui sei portali nazionali di idealo (Italia, Germania, Francia, Spagna, Regno Unito e Austria). Fonte: Google Analytics.

Brand reputation: i tre principali fattori da non trascurare. Mai

Brand reputation? Il prodotto (o servizio) da solo non basta.

La reputazione di un marchio, al contrario, dipende da un mix di fattori: tre essenzialmente i principali: prodotto/ servizio, impatto sociale e comportamento dei vertici aziendali.

E- dettaglio ancora più importante- quando si parla di prodotto/servizio è sempre più importante curare la soddisfazione del cliente. Cosa ancora troppo spesso trascurata da molte aziende.

Ecco in sintesi quanto emerge dallo studio di Omnicom PR Group – società di consulenza strategica in comunicazione con circa 7.000 addetti nel mondo – che per la prima volta ha analizzato 9 settori chiave dell’economia italiana, con 81 brand ad essi associati, attraverso le lenti attente di oltre 1.000 consumatori “esperti

Vediamo allora nel dettaglio i tre fattori e le preferenze espresse dal campione.

 

Benefici per i clienti (Customer Benefits) 50%

● Offrire prodotti e servizi a maggior valore (trasparenza su produzione o erogazione servizio, origini materie prime, affidabilità, trattamento e protezione dei dati del consumatore, esternalità positive create) ● Maggiore attenzione per i clienti (Customer care) ● Innovazione di prodotti e servizi  

Impatto Sociale (Society Outcomes) 29%

● Prendersi cura dei dipendenti ● Contribuire alla comunità in cui si opera ● Rispetto dell’ambiente

 Comportamenti Aziendali (Management Behaviours) 21%

● Fare la cosa giusta (impegno a supportare cambiamenti su etica e trasparenza) ● Performance finanziarie e operative più solide e coerenti ● Comunicare in modo più frequente e credibile

l customer care la sfida del futuro

Come anticipato, il customer care è oggi visto come il fattore prioritario per la reputazione nell’industria retail, ma anche come l’ambito in cui vengono attualmente disattese le aspettative dei segmenti avanzati di consumatori multicanale (-9%). La customizzazione dei servizi post-vendita, elemento fondamentale e decisivo di soddisfazione nella customer experience, diventa quindi l’obiettivo da raggiungere e rappresenta un importante ambito di sviluppo e di crescita per il settore.

L’offerta di prodotti e servizi a maggior valore è la seconda priorità. Bisogni e desideri, materiali e immateriali, dei consumatori esperti, mutano al cambiare degli stili di vita e il retail, per poter colmare il gap di soddisfazione attuale (-2,8%), deve incrementare il passo e la velocità di adattamento al cambiamento sociale e al relativo valore simbolico dei beni e servizi di consumo.  

Rispetto alle tematiche legate all’ambiente, terzo elemento in ordine di priorità, dove le esperienze sono solo leggermente al di sotto delle aspettative (-0,6%), la vera sfida per il retail è quella di non perdere il terreno acquisito e di rispondere in modo sempre più efficace e all’avanguardia alle esigenze del consumatore.

Esperienze al di sopra delle aspettative sono registrate invece su innovazione (+0,4%), performance finanziarie e operative stabili (+4,9%), attenzione nei confronti dei dipendenti (+3,5%) e impatto sociale (+2,0%). Questo accade perché, se da una parte il retail è tra i settori che più sta innovando grazie alla digital transformation – combinando i vantaggi dello smart shopping (online) con l’attrazione emozionale degli spazi fisici – dall’altra ha capito molto bene che il capitale umano rappresenta la vera differenza nel servizio e che, chi sta sul mercato, non ha più l’opzione di scegliere se essere anche un player sociale che redistribuisce valore nelle vite di chi lo aiuta a crearlo: i consumatori.

“Il progresso del retail passa attraverso l’esperienza customizzata, la conoscenza e il servizio a valore aggiunto verso il consumatore, l’integrazione tra digitale e fisico e il capitale umano. Solo grazie al bilanciamento perfetto tra questi elementi, nel prossimo futuro, riusciremo a vedere sempre più brand vincenti e clienti soddisfatti”, commenta Laura Meroni, Senior Vice President di Omnicom PR Group Italia.

Performance settore per settore

In questo momento i settori che registrano il miglior rapporto tra aspettative vs. esperienze risultano essere Automotive, Fashion e Technology mentre Energy & Utilities e Farmaceutico quelli con più aree di miglioramento specialmente in considerazione della grande percentuale degli intervistati che non sa decifrare in che direzione si siano mossi questi comparti negli ultimi 6-12 mesi (verso quindi un’offerta migliore o peggiore).

Le fonti di informazione

A chi crediamo di più quando stiamo ricercando informazioni su un brand o un’azienda? In Italia il quadro è molto netto e per certi versi molto diverso dallo scenario internazionale analizzato sempre dallo studio Authenticity Gap. I consumatori si fidano più di un dipendente dell’azienda che del CEO quando si tratta di distinguere tra dichiarazioni ufficiali e fatti concreti. La seconda fonte più autorevole, è la cara e «vecchia» carta stampata, seguita da TV e amici e parenti.

 

Metodologia

I 9 settori analizzati dallo studio Authenticity Gap novembre 2018 sono: Automotive, Fashion, Energy & Utilities, Consumer Retail, Technology – Enterprise Services, Food, Farmaceutico, Design, Insurance & Banking.

Fratelli Polli acquisisce il ramo d’azienda di Valbona

Fratelli Polli S.p.A., società leader in Italia nel settore delle conserve, ha acquisito da Europa Investimenti, operatore specializzato nel mercato distressed italiano, il 100% di una Newco nella quale è stato conferito il ramo d’azienda operativo e commerciale di Valbona, azienda di Lozzo Atestino (PD).  Valbona ha registrato a fine 2018 un fatturato di 30 milioni di Euro e conta 91 dipendenti. Questa acquisizione consente a Polli di passare dagli 80 milioni di Euro di fatturato del 2018 a 110 milioni nel 2019, con una previsione di 130 milioni nel 2021.

L’operazione ha l’obiettivo di accrescere la capacità produttiva di Polli dando avvio al piano triennale 2019-21 che prevede un aumento del fatturato del 63% e dei volumi del 57%. Con l’ingresso nella Newco, Fratelli Polli rileva in particolare l’immobile dello stabilimento produttivo, gli impianti, i macchinari, il magazzino materie prime e prodotti finiti, i contratti commerciali e tutti i 91 dipendenti di Valbona. Al termine del processo i dipendenti del Gruppo saranno complessivamente quasi 300.

Consulenti di Fratelli Polli in questa operazione sono stati : Oaklins-Arietti in qualità di advisor M&A, Evershed Sutherlands e Studio LCA per la consulenza legale, Ethica Debt Advisory per la consulenza finanziaria.

“Con questa operazione– dichiara Manuela Polli – puntiamo a una leadership nel settore delle conserve vegetali attestandoci tra le prime aziende in Italia per fatturato e dipendenti, con un incremento a doppia cifra della capacità produttiva, in particolare quella destinata all’export. L’avvio di un percorso di internazionalizzazione con la costituzione di filiali commerciali in UK, Germania e Francia, e l’apertura di nuovi canali distributivi, insieme a una politica di crescita per linee interne ed esterne, fanno parte del nostro nuovo e ambizioso piano di sviluppo per prossimi anni. In questa fase – conclude Polli – l’azienda sta affrontando un significativo cambio di pelle anche con il recentissimo ingresso del nuovo CEO Marco Fraccaroli”.

Fraccaroli, che vanta una comprovata esperienza nel settore alimentare e una conoscenza approfondita dei mercati internazionali è stato Chairman di Granarolo International e ha diretto all’estero alcune delle principali aziende del gruppo. Ha iniziato la sua carriera in società di consulenza di direzione e organizzazione aziendale, prima di entrare come manager in Pastificio Rana, dove ha avviato la sua esperienza nel settore food. 

 

 

TUTTOFOOD 2019 conferma la sua vocazione di hub internazionale

TUTTOFOOD 2019, la fiera internazionale dedicata al food&beverage organizzata da Fiera Milano, dal 6 al 9 maggio a fieramilano (Rho),si conferma hub internazionale del sistema agroalimentare e del cibo di qualità. Ad oggi sono già 32 i Paesi confermati, con importanti e numerose collettive provenienti da Spagna, Grecia, Portogallo, USA, Regno Unito e Cina.

Novità di quest’anno sarà l’Evolution Plaza, area dove aziende e centri di ricerca potranno sperimentare e dialogare tra loro per analizzare le tecnologie 4.0. Dalla tracciabilità del prodotto, all’Intelligenza artificiale, passando per l’accounting (pagamenti) e il delivery (consegne), queste innovazioni digitali potranno aiutare la crescita dell’intero comparto. In quest’ottica anche Netcomm, il Consorzio del Commercio Elettronico Italiano, presenterà in quest’area l’eCommerce Food Lab, che affronterà le tematiche legate al digital retail agroalimentare.

Molte novità riguardano i settori tematici della manifestazione. In questa edizione debutta TUTTOWINE, lo spazio dedicato al vino in collaborazione con UIV- Unione Italiana Vini, che consente ai buyer di accostare al food un elemento imprescindibile come il beverage di qualità. Nuove anche le aree dedicate alle tradizioni nutrizionali di culture differenti come TUTTOKOSHER e TUTTOHALAL che apportano ulteriore valore al carattere internazionale della manifestazione.

La crescente rilevanza del comparto è confermata anche dalle ricerche in collaborazione tra TUTTOFOOD e analisti di settore, presentate oggi. L’indagine condotta dall’istituto di ricerca IRI rileva che nel 2018 le vendite nella GDO segnano una sostanziale stabilità (+0,1% in valore), per un totale di 65,6 miliardi di euro (rispetto ai 65,5 miliardi nel 2017) e un -0,6% in volume (contro +2% nel 2017), mentre l’incremento dei prezzi è stato dello 0,7%. A gennaio 2019 l’alimentare ha fatto segnare uno spunto molto positivo (+4,6% in valore e +4,8% in volume). Un dato confermato anche dall’Istat che a gennaio rileva le vendite al dettaglio in aumento dello 0,5% su dicembre e dell’1,3% rispetto a inizio 2018.

Sempre secondo i dati di IRI, tra il 2009 e il 2018, il consumatore italiano ha cambiato le priorità di spesa privilegiando sempre più il Food & Beverage. Preso come indice 100 la spesa del consumatore nel 2009, a distanza di dieci anni, il dato di spesa per gli alimenti ha raggiunto quota 110, mentre 102 quello per le bevande. Si ferma invece a quota 98 la cura della persone e scende a 87 la cura per la casa.

Rispetto allo sviluppo del settore agroalimentare, dati interessanti arrivano dalla ricerca commissionata da Fiera Milano e TUTTOFOOD e condotta da Labcom – Laboratorio di Ricerche sulla Comunicazione Aziendale dell’Università Cattolica, dedicata a innovazione, tecnologia e trend del cibo tra produzione e consumo. Dalle indagini condotte su aziende e start-up italiane del settore agroalimentare è emerso che le nuove aree di innovazione nell’industria si stanno sviluppando attorno a tecniche di coltivazione più sostenibili come ad esempio vertical farm e acqua coltura.

TUTTOFOOD non si fermerà all’esposizione di Fiera Milano ma sarà anche partner della Milano Food City dal 3 al 9 maggio 2019, la settimana del cibo di qualità che si svolgerà in contemporanea alla manifestazione. Questa edizione si ispira al genio creativo e alla capacità di innovazione di Leonardo da Vinci: genio e creatività trovano infatti nel cibo una loro naturale forma di espressione. Per una settimana Milano si animerà con talk, percorsi, eventi, incontri, degustazioni ed esperienze cultural-gastronomiche in una grande festa del food e della cultura alimentare.

Made in Italy: arriva l’app di Realia per guidare i consumatori

Made in Italy oppure Italian sounding? Questo è (troppo spesso) il dilemma.

Ergo diviene dempre più importante tutelare e promuovere i prodotti italiani. E la realtà aumentata può essere d’aiuto. Come nel caso di Realia, il servizio per le aziende italiane del settore agroalimentare e dei beni di consumo che permette ai consumatori di riconoscere l’autenticità dei prodotti rispetto alle imitazioni, contrastando così il fenomeno dell’italian sounding.

Con l’ausilio dell’app gratuita “Realia | Made in Italy Experience” i consumatori di tutto il mondo potranno individuare i prodotti Made in Italy pubblicati sulla piattaforma dalle aziende italiane. Gli articoli vengono riconosciuti sulla base di elementi come la confezione, il packaging, l’etichetta o tramite codici a barre o QRcode.

Nei negozi e supermercati è sufficiente, tramite l’app, inquadrare le confezioni sugli scaffali per vedere contenuti dinamici e video che certificano l’origine Made in Italy del bene e ne illustrano le peculiarità anche con vere e proprie animazioni in 3D. La particolarità dell’app consiste nella capacità di riconoscere e “animare” anche più prodotti simultaneamente su una stessa area espositiva per agevolare il consumatore nella scelta di prodotti Made in Italy autentici.

Il progetto Realia è stato avviato alla fine del 2018 e vi hanno aderito già oltre 50 aziende e diversi consorzi di tutela convenzionati, sul territorio nazionale. Inoltre il programma tributo “Realia Selection”, una selezione di prodotti che meglio rappresentano il Made in Italy a livello internazionale, conta già oltre 1.000 prodotti pubblicati che si trovano nella grande distribuzione organizzata italiana, prevalentemente nei supermercati Esselunga.

Per le aziende, che hanno la possibilità di aderire al sistema Realia senza dover modificare il loro packaging, l’opportunità è comunicare e difendere l’autenticità del proprio brand e della propria produzione contrastando concretamente la concorrenza sleale delle aziende straniere che producono imitazioni. Ma non solo: Realia consente di comunicare attivamente e in modo innovativo con il consumatore proprio mentre sta scegliendo quale prodotto acquistare e, attraverso la “Made in Italy Experience” in realtà aumentata, lo si guida verso la scelta di prodotti italiani.

Pubblicare i prodotti su Realia è semplice: con le proprie credenziali l’azienda accede ad un portale web intuitivo e crea la pagina di prodotto personalizzando le informazioni che saranno visibili poi dal consumatore. I piani partono da circa 1€ al mese per ogni prodotto tutelato. 

Realia è attualmente utilizzata da oltre 100 mila consumatori esteri in Europa e USA e da oltre 1 milione di utenti in Cina. L’obiettivo più ambizioso ora è conquistare la fiducia delle oltre 120 mila imprese italiane che esportano prodotti finiti nei settori agroalimentare e beni di consumo.

L’App è gratuita ed è distribuita in tutto il mondo, disponibile anche su Google Play Store e App Store.

Carrefour Italia sceglie Join Tag per dialogare con i clienti

Carrefour Italia investe nell’innovazione digitale e si appoggia a JoinTag per catturare l’attenzione dei propri clienti. E’ di questi giorni la notizia dell’accordo tra Carrefour Italia e la milanese JoinTag, leader nel settore del proximity marketing e prima scelta dei brand più noti grazie all’innovativa piattaforma di proximity advertising Kariboo. Attraverso questo accordo in oltre 200 Carrefour Market e all’interno di 40 centri Iper verrà abilitata l’innovativa tecnologia proximity di JoinTag che consentirà di intercettare e dialogare con l’utente nei diversi micro-momenti: near store, in store e near product – cioè vicino al punto vendita, dentro al punto vendita e direttamente davanti al prodotto. La sofisticata piattaforma di Kariboo – che unisce strumenti di localizzazione, un vasto network di app e una rete fisica di i-beacon – intercetta infatti l’utente nella sua customer journey quotidiana ed è in grado di attivare notifiche push mirate, comunicandogli messaggi nei momenti fondamentali della decisione d’acquisto.

Contemporaneamente la tecnologia di JoinTag consente di profilare i clienti di Carrefour Italia tracciandone gli spostamenti all’interno dello store e diventando quindi fondamentale strumento per generare analytics e ottimizzare i processi di vendita.

 Marco Brandstetter, CEO di JoinTag ha dichiarato: “Grazie alla partnership con Carrefour Italia consolidiamo la presenza di Kariboo e il suo innovativo format delle notifiche push Real Time nel circuito della GDO, diventando strumento fondamentale per l’esperienza del cliente in store. “

Carrefour Italia è impegnata in prima linea nella ricerca di modi innovativi per migliorare la customer experience. Cerchiamo a questo scopo partner di eccellenza come JoinTag che, attraverso soluzioni tecnologiche all’avanguardia, ci permettono di anticipare e rispondere alle richieste in continua evoluzione dei nostri consumatori.”- commenta Pierre Queau, Direttore Marketing, Clienti, Servizi e Trasformazione Digitale Carrefour Italia.

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