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Apple Pay arriva in Italia, e Carrefour rende subito disponibili i pagamenti

Apple Pay arriva in Italia e Carrefour offre da subito la possibilità di usare il sistema di pagamento da mobile più famoso al mondo dei suoi punti vendita italiani: un modo per concludere con maggiore velocità ed efficienza i pagamenti. Apple Pay, lanciato due anni fa in USA e disponibile in alcuni Paesi europei come Uk, Svizzera e Francia, funziona sui dispositivi POS che presentano il logo Contactless, e che sono presenti in tutti i punti vendita Carrefour e nella maggior parte degli esercizi commerciali. Per poter utilizzare Apple Pay in Italia non è necessario aprire un nuovo conto in banca: basta richiedere la Carta PASS presso gli sportelli Carrefour Banca o sul sito www.carrefourbanca.it che funziona con tutti i terminali nel mondo del circuito Mastercard. Carrefour Banca è tra le prime banche, insieme a UniCredit e all’app Boon, a essere abilitata ai pagamenti.

Sicurezza e privacy sono assicurati dal fatto che quando si utilizza una carta di credito o di debito tramite Apple Pay il numero della carta non viene registrato né sul dispositivo né sui server di Apple. Viene invece assegnato un codice univoco crittografato chiamato Device Account Number che viene salvato in sicurezza nel Secure Element del proprio dispositivo. Ogni transazione è autorizzata con un codice di sicurezza dinamico univoco. Apple Pay funziona nei punti vendita tramite dispositivi iPhone SE, iPhone6 e versioni seguenti e Apple Watch.

È possibile anche effettuare acquisti online di app e acquisti online su siti internet che accettano Apple Pay: è sufficiente toccare con un dito il sensore Touch ID, non vi è alcuna necessità di completare manualmente lunghi form di pagamento o cliccare ripetutamente sulle informazioni riguardanti la spedizione e la fatturazione. Quando si effettuano pagamenti mentre si è in movimento per beni o servizi in app o su browser Safari, si può utilizzare Apple Pay su dispositivi quali iPhone 6 o seguenti, Apple Watch o sui nuovi MacBook Pro tramite il sensore Touch ID.

Carta PASS oltre a consentire innovativi pagamenti da mobile completa l’ampio portafoglio di vantaggi offerti al cliente, tra i quali PASS Day (10% di sconto un giorno a settimana negli ipermercati e nei supermercati aderenti), la raccolta di punti extra PAYBACK e la possibilità di pagare tutti gli acquisti effettuati in Carrefour tramite tre rate a zero interessi.

 

La linea di salumi Beretta “amica degli animali” in esclusiva da Carrefour

Lorenzo Beretta di Flli Beretta e Lorenza Cortivo di Carrefour Italia.

Tutela del benessere animale: un tema sempre più “caldo” che inizia a farsi strada anche nella Gdo, come nella nuova linea di salumi “Filiera Benessere Animale”, realizzata in esclusiva per Carrefour Italia da Salumificio Fratelli Beretta.

Distribuita in esclusiva presso tutta la rete dei punti vendita Carrefour, è realizzata partendo da allevamenti che tutelano il benessere animale attraverso un’alimentazione vegetale, prevalentemente da erba e foraggi, e certificata NO-OGM. Viene inoltre assicurato il rispetto del ciclo naturale di crescita attraverso allevamenti non intensivi e all’aperto.

Al momento sono quattro le referenze: Prosciutto Cotto Nostrano Alta Qualità, Prosciutto di Parma DOP, Salame Milano e Bresaola. Sono riconoscibili grazie all’indicazione sul packaging “Filiera Benessere Animale”

Frutto della collaborazione tra Carrefour Italia e Salumificio Fratelli Beretta la nuova linea è un esempio di prodotto realizzato con specifici requisiti relativi al benessere animale già rigidamente regolamentati in alcuni Paesi del Nord Europa, e che viene incontro alle nuove richieste dei consumatori.

«Carrefour è uno dei pionieri in tema di attenzione riposta nella filiera, per la quale già a partire dal 1991 abbiamo sviluppato un sistema di tracciabilità all’avanguardia che ci permette di dare risposte concrete a ciò che oggi i nostri clienti ci chiedono: attenzione per il rispetto dell’ambiente, per la qualità e genuinità del cibo, per lo spreco alimentare e, in maniera sempre più crescente, per il benessere animale – ha commentato Grégoire Kaufman, Direttore Commerciale e Marketing Carrefour Italia -. Questa collaborazione con il partner Fratelli Beretta ci permette ancora una volta di andare incontro a quanto ci chiedono i nostri clienti: garantire un welfare agli animali durante la loro vita, che non significa per Carrefour solo agire in modo etico avendo rispetto degli animali, ma anche pensare alla salute, al benessere e al futuro dei consumatori finali continuando a presidiare la filiera».

Importante è la collaborazione tra l’azienda e la grande distribuzione come sottolinea Lorenzo Beretta, Direttore Commerciale del Gruppo Fratelli Beretta: «Per la prima volta in Italia intraprendiamo un percorso congiunto con un grande player della grande distribuzione, sulla base di esperienze maturate in altri mercati europei, quale quello inglese, svizzero e scandinavo, dove da tempo i consumatori si sono dimostrati sensibili al tema del benessere animale. È un passo significativo, perché grazie ai nuovi processi di produzione e alle nuove tecniche di allevamento promosse dalla nostra azienda oggi siamo in grado di rispondere alle crescenti richieste dei nostri clienti garantendo il massimo benessere per gli animali».

Maggio mese della donna, Carrefour sostiene UN Women

Ritorna a maggio la vendita di piante nei Carrefour italiani a sostegno di UN Women, l’agenzia delle Nazioni Unite che promuove la parità di genere e la tutela dei diritti delle donne. La nuova edizione del progetto “Carrefour per lei” è attiva nell’intera rete di punti vendita di Carrefour Italia – Iper, Market e Express -, e online sul portale Carrefour.it. Acquistando tre piante floreali – Phalaenopsis, Roselline e Calle – contrassegnati dal cartellino “Carrefour per lei”, una parte del ricavato sarà devoluto a UN Women. I fondi raccolti verranno destinati all’implementazione di progetti a sostegno delle donne e contro la violenza di genere e all’eliminazione di discriminazioni e barriere in campo sociale, economico e politico che oggi penalizzano il mondo femminile.

 «Carrefour per Lei rappresenta per noi di Carrefour Italia un progetto importante che ci dà la possibilità di veicolare anche all’esterno messaggi di uguaglianza e parità di genere che già contraddistinguono i valori alla base delle politiche di gestione delle risorse umane interne al Gruppo. Maggio – ha dichiarato Eric Uzan, CEO Carrefour Italia – è storicamente il mese dedicato alle donna ed è il mese che abbiamo ancora una volta scelto per contribuire allo sviluppo dei progetti di UN Women che hanno l’ambizioso obiettivo di ridurre il gap di genere e rafforzare la tutela della donna».

Simone A. Ovart, Presidentessa UN Women, Comitato Nazionale Italia, ha dichiarato: «UN Women – Comitato Nazionale Italia, entità delle Nazioni Unite per la Parità di Genere e l’Empowerment femminile, è onorato e riconoscente di ricevere il sostegno di Carrefour Italia attraverso questa iniziativa. Il Comitato ha, ormai da molti anni, intrapreso una politica proattiva, volta ad eliminare tutte le forme di discriminazione e a promuovere le carriere delle giovani manager. Oltre ad avere sottoscritto i Women’s Empowerment Principles, documento elaborato dal Global Compact delle Nazioni Unite in collaborazione con UN Women e volto a valorizzare il ruolo della donna nell’impresa a tutti i livelli, è anche promotore dell’innovativo movimento HeForShe, in cui gli uomini e ragazzi vengono finalmente coinvolti in prima linea nel percorso verso la parità di genere».

Carrefour e un anno di Piemunto: +10% per i 170 prodotti a latte “Km zero”

È tempo di bilancio a un anno dal lancio del progetto Piemunto adottato da Carrefour nato su proposta dell’Assessore all’Agricoltura della Regione Piemonte Giorgio Ferrero e finalizzato alla valorizzazione della filiera lattiero casearia Piemontese. Grazie alla riconoscibilità del marchio, posto in oltre 100 punti vendita Carrefour in Piemonte, oltre 170 prodotti “Piemunto” hanno fatto registrare un incremento delle vendite presso i punti vendita Carrefour del 10% in un anno, con un picco del +46% grazie a un’attività promozionale e di comunicazione ad hoc nei primi mesi del 2017.

«Il successo di Piemunto è la dimostrazione di quanto il consumatore moderno sia informato e attento alla valorizzazione della filiera. Come Carrefour Italia crediamo molto nel valore della trasparenza e dell’informazione che, grazie a Piemunto, diventa volano per un fattivo contributo al tessuto economico del territorio che, attraverso la crescita dei produttori locali, ha la possibilità di mantenere vive tradizioni ed eccellenze” dice Marco Selmo, Responsabile Prodotti Libero Servizio, Carrefour Italia.

Giorgio Ferrero, Assessore dell’Agricoltura ha dichiarato: «I risultati raccolti a un anno dal varo ci dicono che Piemunto è una scommessa che stiamo vincendo. Valorizzare il latte piemontese è stato uno dei nostri impegni, i dati ci raccontano che Piemunto sta facendo la sua parte. D’altro»nde l’idea di qualità e trasparenza che è dietro il marchio è la stessa che ha mosso il governo a varare l’etichettatura obbligatoria per i prodotti lattiero-caseari. Piemunto è un po’ l’antesignana della etichettatura: una garanzia dell’origine di un prodotto come il latte piemontese e dei formaggi che da esso derivano, in grado di soddisfare l’esigenza di qualità che sempre più forte emerge tra i consumatori».

Ad oggi sono oltre 170 i prodotti a marchio Piemunto presso la rete di vendita Carrefour nell’area della Regione Piemontese, che spaziano dal latte, allo yogurt, ai formaggi e che continueranno, anche nel 2017, a essere sottoposti a stringenti controlli di qualità da parte degli enti certificatori e della Regione Piemonte stessa.

Metti un robot al supermercato: Pepper in tour nei Carrefour spagnoli

Pepper, il robot interattivo, 28 chili, 1,20 metri di altezza e 17 articolazioni di movimento, è in tournée: da fine marzo sta infatti girando tre punti vendita catalani di Carrefour dove interagisce con i clienti. L’umanoide in grado di “leggere” le variazioni di espressione delle persone (una telecamera 3d gli consente una vista fino a 3 metri) per rapportarsi in maniera più “umana” sarà negli ipermercati di interagire coni clienti e Cabrera, Barberá e Gran Vía. Dopo di che il tour continuerà in 36 punti vendita di 17 province spagnole. Obiettivo, dichiarato: rendere l’esperienza d’acquisto più piacevole ed emozionale attraverso le nuove tecnologie.

 

Vantaggi concreti

Secondo un recente studio di Pwc la robotica instore potrebbe essere quell’elemento distintivo che porta il consumatore a frequentare il punto vendita.  Gli ambiti di applicazione riguardano la descrizione di prodotti pregiati, nuovi o on fase di lancio,, in diverse lingue e con tutto il vantaggio dell’impatto emozionale che deriva dall’interazione con una macchina “intelligente”. e interattiva, che tramite con l’analisi dei big data (nostri precedenti comportamenti d’acquisto ad esempio) è immediatamente in grado di “riconoscerci”. I primi casi di promozioni tramite robot (fatti soprattutto in Estremo Oriente) hanno dato risultati positivi, con un aumento del traffico instore dal 15 al 38% e di vendite di prodotti promozionati del 15% (dati Nestlé che secondo SoftBankRobotics, los sviluppatore di Pepper, ha intenzione di posizionarne mille in punti vendita giapponesi) e del customer satistfaction index del 77%.

Quanto a Pepper, in questa prima fase il suo ruolo sarà di tipo ludico-pedagogico, con due modalità: l’accoglienza dei clienti che vengono informati sulle promozioni e gli sconti in atto e sull’app MiCarrefour. E la possibilità di interagire con i bambini attraverso giochi e danze, realizzazione di selfie e brevi conversazioni.

Carrefour non è nuova a questi progetti: aveva già testato in Spagna nel 2015 il robot NAO per promuovere un programma rivolto a oltre mille bambini sull’alimentazione e l’igiene. Al momento NAO è posizionato su un’unità mobile nella quale vengono organizzati corsi di cucina e di nutrizione dalla quale dispensa consigli ai più piccoli sui corretti stili di vita.

Pepper invece era già stato impiegato “sul campo” lo scorso ottobre all’ipermercato di Claye Souilly, non lontano da Parigi. Nel video si vedono le modalità di interazione di Pepper con la clientela, di bambini e adulti.

La campagna di Carrefour #OreSpeseBene premiata al Milano Marketing festival

Creatività, coinvolgimento social ma anche azioni di guerrilla marketing “sul campo” hanno permesso alla campagna #OreSpeseBene, realizzata da Carrefour Italia e lanciata lo scorso settembre per promuovere i servizi di spesa online su carrefour.it, di ottenere lo Special Marketing Awards nella categoria e-commerce e retail in occasione del primo Milano Marketing Festival.

L’idea che ha improntato la campagna è stata quella di accostare il concetto della spesa online con quello del recupero del proprio tempo libero. La campagna si è sviluppata attraverso un contest che ha dato la possibilità a tutti i clienti carrefour.it di vincere delle vere e proprie esperienze (dal viaggio in elicottero, al total wellness), per valorizzare l’importanza del prendersi cura di se stessi, di ricercare il proprio benessere e dedicarsi ai propri hobby e alle proprie passioni… trascorrendo così #OreSpeseBene.

«Siamo soddisfatti – ha dichiarato Grégoire Kaufman, direttore commerciale e marketing Carrefour Italia – di aver ricevuto questo riconoscimento che premia l’impegno creativo della campagna #OreSpeseBene attraverso cui abbiamo voluto rimarcare l’importanza che ha per noi l’e-commerce, una fondamentale leva di crescita e di innovazione per la nostra strategia omicanale».

Molto apprezzata dalla giuria la tipologia di guerrilla marketing che ha caratterizzato, lo scorso settembre, il lancio del nuovo servizio carrefour.it: in due strade storiche di Milano e Roma, simultaneamente, due installazioni 3D di un centinaio di delivery boy, intenti ad arrampicarsi sugli edifici delle vie per portare la spesa direttamente a casa delle persone, hanno catturato l’attenzione di tutti passanti. I due claim “Ghe pensi mi” per i milanesi e “Nun te scomodà”, per i romani, rilanciati anche sui canali social di Carrefour Italia, hanno permesso di raggiungere 1,4 milioni di impressions, +29% di mention su Facebook, Instagram e Twitter, +22% di ordini online.

Sempre in linea con la strategia di #OreSpeseBene, durante il periodo natalizio, l’insegna francese ha invitato tutti nella speciale “Kiss box nel Christmas Village” della Darsena di Milano, per abbracciarsi e baciarsi ritrovando così il proprio tempo “speso bene”, oltre che ricevere un buono spesa carrefour.it, una foto ricordo e la possibilità di partecipare ad un concorso per poter vincere un romantico weekend.

Carrefour dice stop alle uova da allevamenti in gabbia

Il tema è caldo già da tempo in Nord Europa, ed ora anche Carrefour Italia ha deciso di vietare la vendita di tutte uova prodotte da galline allevate in gabbia, in tutte le sue insegne (Market, Express, Iper, DocksMarket e GrossIper). Il tema è quello del benessere animale, una preoccupazione che coinvolge fasce sempre più ampie di consumatori.

L’insegna francese ha già da tempo adattato la selezione dei fornitori ai più alti standard di sostenibilità e attenzione al benessere animale. Le uova a marchio Carrefour e le uova sfuse del settore PFT (Prodotti Freschi Tradizionali) infatti provengono già tutte da allevamenti a terra, all’aperto o biologici. Ora Carrefour Italia estende l’iniziativa anche ai prodotti a marchio nazionale del reparto PLS (Prodotti Libero Servizio), rendendo così l’offerta di uova completamente sostenibile e attenta alla qualità della vita degli animali.

L’utilizzo di gabbie nell’allevamento di galline ovaiole, seppur consentito dalla legge, non è ritenuto da Carrefour un sistema in linea con gli standard di qualità della vita animale in quanto spazi ridotti, costrizione fisica e strutture metalliche non permettono agli animali compiere movimenti e adottare comportamenti naturali.

Secondo Assoavi la produzione italiana di uova è di 850mila tonnellate l’anno generate da oltre 42 milioni di galline, presenti in 3.400 allevamenti, di cui circa 1000 con capacità superiore a 1000 capi. Il fatturato di vendite del prodotto finito di 1,5 miliardi di Euro. Il 45% delle uova prodotte è indirizzato all’industria alimentare.

Il consumo italiano pro-capite di uova è pari a 12,6 chili, contro i 14,2 chili nella UE a 25 Paesi.

La metà delle uova italiane proviene dal Nord Italia: 17% in Lombardia e 16% rispettivamente in Veneto e Romagna.

Leggo anche: Dansk Supermarked eliminerà le uova da allevamenti in batteria

Gli obiettivi “green” di Carrefour – 30% energia entro il 2020 e zero waste

Recuperare il 100% dei rifiuti prodotti nei punti vendita e ridurre del 30% i consumi energetici entro il 2020 rispetto al 2004: è l’obiettivo che si è posto il gruppo Carrefour. Ce lo dice Grégoire Kaufman, Direttore Commerciale e Marketing Carrefour Italia. «È un obiettivo che condividiamo con il gruppo. Abbiamo molti progetti per l’impostazione del layout dei punti vendita, il tipo di pavimento, l’ammodernamento tecnologico e l’ottimizzazione degli impianti d’illuminazione, la chiusura dei banchi frigo e il recupero dell’energia termica dalle centrali frigorifere; la riduzione dei metri cubi di acqua utilizzata e l’utilizzo di energia prodotta da fonti rinnovabili. Siamo i primi in Italia ad avere tutti i mobili del fresco chiusi con le porte chiuse: è vero, ha un impatto negativo sulla vendita, però ogni volta che rinnoviamo un punto vendita o ne facciamo uno nuovo introduciamo questo tipo di soluzioni, che a lungo termine sono vincenti».
«Abbiamo programmi interni per la riduzione dei rifiuti organici. Poi c’è tutto un ecosistema che abbiamo messo in piedi con il Banco Alimentare per recuperare il cibo in sovrastock prima che scada in tutti i punti vendita in Italia. Con loro organizziamo anche giornate dedicate dove invitiamo i nostri clienti a fare la spesa e a donare al Banco Alimentare. La riduzione del 30% è un obiettivo sfidante. Però ci interessa moltissimo il lavoro di educazione pedagogica che facciamo con i nostri clienti, per spiegare loro come funzionano le cose e questo lo possiamo fare in maniera ideale tramite accordi di partnership come quello che abbiamo fatto con l’Istituto Italiano di imballaggio, il Moige e L’Oréal; è fondamentale cambiare l’impostazione dei nostri clienti». Il Comitato Anti Demarque Carrefour Italia è dedicato alla revisione e al miglioramento dei flussi aziendali per combattere lo spreco del cibo che hanno portato a una riduzione progressiva degli sprechi: durante il primo semestre 2016 rispetto a quello del 2015 sono state recuperate oltre 180 tonnellate di prodotti freschi. I fornitori di prodotti a marchio sono stati coinvolti con il progetto “La Grande Sfida dei Fornitori” che premia le più efficaci politiche aziendali in materia di prevenzione, riutilizzo, recupero e ridistribuzione dei prodotti alimentari.
Ci sono nuove soluzioni di packaging che possono andare verso per il futuro?
Per noi il futuro è nel no packaging, la vendita sfusa, il cliente dovrebbe prendere l’abitudine di arrivare nel punto vendita con le sue borse e sacchetti. È l’unico modo per cambiare realmente le cose. A Carugate abbiamo messo il contenitore di detergenti dove fare il refill.
Funzionano? «Se guardo i numeri direi che non funziona ma devo cominciare devo abituare e prendere tempo non si cambiano le abitudini da un giorno all’altro. Se mi fermo alla vendita alla prima settimana chiudo subito e non faccio più tempo, devo lasciare il tempo alle persone che di organizzino, che si accorgano del risparmio che possono ottenere. Se c’è l’opportunità poi diventa moda. Se vedo com’era il biologico solo sei o sette anni fa, non si vendeva, guardiamo dove è arrivato oggi. Bisogna insistere e avere una prospettiva di medio o lungo termine».

Sul fronte della gestione dei rifiuti prodotti internamente nei punti vendita l’obiettivo è la zero waste, il recupero totale. Per raggiungerlo, i vari team hanno il compito di ridurre prioritariamente le quantità generate, ottimizzare la selezione ed il recupero dei rifiuti prodotti, di compattarne i volumi per ottimizzare i trasporti, e cercare in modo continuativo nuove soluzioni e partner innovativi. La gestione ottimale dei rifiuti, che cambia di pese in paese a causa delle diverse leggi di riferimento, ma che segue una condivisione globale delle best practice che incoraggiano un numero maggiore di iniziative a livello locale, è un obiettivo di primario interesse per il Gruppo. Grazie alla vendita di prodotti recuperati, è infatti possibile ridurre e contenere i costi globali di smaltimento.

La performance del gruppo
Nel 2016, il 68,7% dei rifiuti è stato recuperato, in aumento di 2,1 punti rispetto al 2015.

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Un progresso che deriva dalla crescente implementazione delle buone pratiche aziendali contro qualsiasi generazione di spreco, dalla donazione ad enti o associazione dei prodotti non vendibili ma ancora consumabili (es. prossimi alla scadenza) e da una miglior e più efficiente separazione e raccolta dei vari materiali riciclabili (carta, cartone, plastica, legno ferro, etc.) al fine della loro valorizzazione economica. I prodotti alimentari che non possono essere venduti né donati si trasformano in rifiuti organici.
Per facilitare i consumatori nella selezione e nel riciclo dei prodotti, il Gruppo ha organizzato diversi punti di raccolta (come le batterie).

Dalla scelta del fornitore allo smaltimento i numeri in Italia
Nei punti vendita, gli incaricati si occupano di effettuare un’accurata separazione dei materiali, che successivamente vengo ritirati dal fornitore di servizio o dalla società municipalizzata.
La carta, il cartone e gli imballaggi prima di essere ritirati vengono pressati o compattati direttamente dagli addetti nei punti di vendita.
Carrefour Italia sta ampliando i progetti di raccolta, smaltimento e valorizzazione di quei materiali che possono essere trasportati direttamente dai mezzi Carrefour di ritorno al deposito (progetto Reverse Logistic). Questo permette un duplice beneficio: gestione centralizzata e diretta nelle nostre isole ecologiche dei materiali da smaltire e valorizzare e riduzione dei viaggi a vuoto dei mezzi. Il progetto Reverse Logistic riguarda, infatti, il ritiro da parte della logistica di imballaggi nei punti vendita (già ridotti di volume attraverso specifiche presse), che vengono trasportati nel deposito di Rivalta, nel quale è presente un’isola ecologica debitamente autorizzata, che gestisce questa tipologia di rifiuti.
Per la raccolta, lo smaltimento e la valorizzazione dei rifiuti speciali pericolosi (come batterie auto, olii minerali, lampade al neon o RAEE), Carrefour ha incaricato diversi fornitori di servizio in base al loro know-how, alle specifiche attrezzature, alle tecnologie e alle autorizzazioni di cui dispongono per assicurare la corretta gestione di questi rifiuti.
Carrefour, insieme ai sui fornitori e alle società municipalizzate incaricate al ritiro, valorizza al 100% i rifiuti organici. Essi vengono destinati a impianti di compostaggio o a impianti di recupero per la produzione di biogas. Anche i rifiuti indifferenziati sono valorizzati, infatti con oltre l’80% di essi è possibile produrre CDR (Combustibile Derivato da Rifiuti). Tutto questo all’insegna dell’economia circolare.
Carrefour, in merito ai RAEE (Rifiuti di Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche), permette ai consumatori di consegnare i propri dispositivi che intendono sostituire; inoltre, ogni punto vendita dispone di contenitori dedicati alla raccolta delle pile esauste.
Infine a partire dal 2016 abbiamo iniziato a riportare sulle etichette dei prodotti a marchio Carrefour alcune informazioni destinate a facilitare ai nostri clienti la raccolta differenziata delle varie parti dell’imballo.
Carrefour, che è partner della United Nations Conference on Climate Change (COP21) tenutasi a Parigi nel 2015, ha l’obiettivo di ridurre le emissioni di CO2 del 40% entro il 2025, e del 70% entro il 2050 (rispetto alle emissioni del 2010). Ad esempio, l’insegna sta ampliando la flotta di veicoli 100% elettrici per la consegna della spesa. Nel 2016, il parco automezzi conta oltre 20 veicoli appositamente adibiti al trasporto alimentare per le consegne a domicilio a Milano, Roma, Torino, Firenze e Lucca. L’obiettivo è di superare i 40 veicoli su tutto il territorio nazionale entro il 2017.

Carrefour e Garnier insegnano ai bambini a sprecare di meno

Si chiama “Insieme rendiamo il mondo più bello” il progetto che impegnerà Garnier (gruppo l’Oréal) per tre anni in 500 scuole elementari d’Italia coinvolgendo 150.000 bambini per sensibilizzare i cittadini di domani sul tema della raccolta differenziata e del riciclo. Tra i partner dell’iniziativa c’è Carrefour, nei cui punti vendita dal 1 al 30 Marzo per ogni prodotto acquistato, Garnier devolverà 50 centesimi al Moige a sostegno dell’attività di formazione nelle Scuole.

Moige, Movimento Italiano Genitori, si è occupato del con il coinvolgimento diretto del corpo docenti delle Scuole, che sarà formato con il materiale redatto a cura dell’Istituto Italiano Imballaggio che ha donato il proprio patrocinio all’iniziativa.

L’impianto del progetto si articola nel corso del triennio 2017-2019, periodo durante il quale verranno coinvolti 500 plessi scolastici: nel primo anno 200 Scuole, a seguire rispettivamente 150 nel 2° e 150 nel terzo anno.

«Ormai un’azienda non più più solo realizzare un buon prodotto accessibile nel prezzi, ma deve anche impegnarsi e mettersi al servizio della causa della comunità e dell’ambiente» ha detto Paola Gilardi, responsabile Responsabile Comunicazione e Relazioni Esterne Garnier.

Per Grégoire Kaufman, Direttore Commerciale e Marketing Carrefour Italia “L’importanza del progetto sta nel fatto che coinvolge tutta la filiera”,  e ci spiega i programmi interni dell’insegna che si è posta un obiettivo ambizioso: ridurre del 30% i consumi energetici del punti vendita entro il 2020.

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“Le iniziative aziendali che promuovono una maggiore coscienza ambientale attraverso i saperi tecnico-scientifici sono sempre molto apprezzate e supportate dall’Istituto Italiano Imballaggio” –ha sottolineato Marco Sachet, direttore dell’Istituto -. “Questa lo è in modo particolare perché offre al pubblico che gestirà il mondo di domani le informazioni più attuali che riguardano il ruolo degli imballaggi (o packaging), la loro raccolta differenziata quando diventano rifiuti e il loro successivo riciclo come nuove risorse. Per la salvaguardia dell’Ambiente, i piccoli attori comprenderanno facilmente l’importanza dei loro comportamenti e di quelli della loro famiglia”.

Gdo in crisi: Carrefour annuncia 3 chiusure, UniCoop Tirreno “taglia” in Toscana

Aprono nuovi format e il supermercato si rinnova, ma allo stesso tempo ne chiudono altri, e a soffrire di più sono gli ipermercati: Carrefour ha annunciato la chiusura dei punti vendita di Borgomanero, Trofarello e Pontecagnano come conseguenza di una ristrutturazione che coinvolgerà 500 lavoratori dichiarati in esubero. I sindacali di categoria Filcams Cgil, Fisascat Cisl e UILTuCS hanno proclamato lo stato di agitazione e l’astensione dal lavoro per i lavoratori di tutto il gruppo per venerdì 27 e sabato 28 gennaio.

“Sono state anticipate dall’azienda una serie di esigenze organizzative che implicherebbero un ulteriore e grave peggioramento delle condizioni di lavoro per i dipendenti della società”, scrivono le sigle in un comunicato congiunto. “Le argomentazioni dell’impresa hanno portato ad evidenziare rilevanti problematiche sugli andamenti aziendali, quali il fatturato, il costo del lavoro e la redditività dell’anno. Gli ipermercati risultano particolarmente penalizzati”. Argomentazioni che, concludono i sindacati “sono risultate generiche e improvvisate”.

Carrefour “è conscia della difficile situazione e delle ricadute” del proprio piano riorganizzativo e “dichiara fin d’ora la propria disponibilità a valutare il ricorso a strumenti in grado di minimizzare l’impatto di tale piano sui lavoratori coinvolti, sulle loro famiglie e sulle comunità locali. A tal fine, auspica una rapida ripresa del tavolo negoziale”, scrive dal canto suo il gruppo in una nota, nella quale precisa che attraverso il piano saranno coinvolti nella riorganizzazione 32 punti vendita del formato Ipermercati in Italia ed è prevista la chiusura dei punti vendita di Borgomanero, in provincia di Novara e Trofarello, in provincia di Torino, con una revisione del modello organizzativo di altri 30 ipermercati identificati sul territorio nazionale, “di cui è stato dichiarato il relativo impatto occupazionale”. Impatto che secondo i sindacati ammonta a circa 500 posti di lavoro in esubero. La riorganizzazione, spiega ancora Carrefour, “è motivata dalla perdurante difficoltà e dal calo di vendite registrato nel formato Ipermercati, generalizzato nel mercato italiano, che rende necessaria un’azione strutturale per recuperare un equilibrio economico sostenibile, quale unica opzione possibile”.

 

UniCoop Tirreno chiude 12 pdv

Ma non si ferma qui, purtroppo, la mappa della Gdo in crisi, che copre tutto il Paese da Nord a Sud, passando per il Centro. Potrebbe essere ancora più pesante la situazione di UniCoop Tirreno che a metà gennaio ha annunciato un “piano di rilancio” che prevederebbe otto cessioni, 12 chiusure di punti vendita, 481 esuberi full time che potrebbero coinvolgere più di 600 addetti, dato il diffuso uso del part time da parte della cooperativa.

Una manovra “di sola retroguardia che fa pagare ai soli lavoratori il prezzo della crisi – secondo i sindacati – a maggior ragione pensando che tutto ciò avviene nonostante il prestito da 170 milioni di euro avuto da Unicoop Firenze e da Coop Alleanza 3.0”, come ha sottolineato il segretario generale Uiltucs Toscana Marco Conficconi. Confermata la chiusura a Livorno della Coop di via Mastacchi, (13 addetti), e a Piombino Vignale (160 persone). “Se il bilancio di UniCoop Tirreno è stato segnato da forti perdite per troppo tempo – sottolinea la segretaria Filcams – la responsabilità non è dei lavoratori e gli sprechi non sono da ricercarsi nel costo del lavoro, non possono essere quindi i soli dipendenti a pagare le conseguenze di una cattiva gestione della cooperativa”.

 

Conad licenzia in Puglia

Aria pesante anche in Puglia dove Conad lo scorso 4 gennaio ha annunciato un piano di licenziamenti che coinvolgerebbe 55 dei 133 dipendenti dell’ipermercato Conad di Cavallino, gestito dalla società Zeus srl. La comunicazione di avvio della procedura di mobilità – inviata alle segreterie sindacali a due mesi dalla scadenza del contratto di solidarietà vigente in tutte le strutture individuate dal 2013 – non riguarda anche altri 81 addetti (tutti “area vendita”) distribuiti tra il centro commerciale Conforama di Fasano (21 su 58 sono indicati in esubero), e di 30 addetti di San Severo e Monte Sant’Angelo, nel Foggiano.
In totale 136 su 367 posti di lavoro a rischio in Puglia. Le motivazioni? Sempre le stesse: “Calo di vendite e fatturato conseguente al calo dei consumi”.

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