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Etichette nutrizionali per tutti dal 13 dicembre, istruzioni per l’uso con la guida del Crea

Entrerà in vigore il 13 dicembre del 2016 la nuova normativa europea che obbliga i prodotti alimentari a riportare in etichetta i nutrienti presenti, la loro quantità nonché il loro valore energetico complessivo. Si tratta dell’ultima tranche del regolamento Ue n. 1169/2011 del 25 ottobre 2011 relativo alla fornitura di informazioni sugli alimenti ai consumatori.

Uno strumento in più per favorire una scelta consapevole ai consumatori, nella direzione di un’alimentazione sana ed equilibrata. Che arriva proprio nel momento in cui i consumatori richiedono maggiori informazioni, in particolare sul contenuto in ogni prodotto  di quegli ingredienti ritenuti poco sani quali zuccheri, sale e grassi. Spesso però lo stesso consumatore non possiede le informazioni necessarie per comprendere ciò che legge e per scegliere nel modo giusto.

Proprio in considerazione di ciò, un team multidisciplinare di ricercatori del CREA, Centro di ricerca per gli alimenti e la nutrizione, coordinato dal Gabriella Lo Feudo, ha messo a punto una nuova e ampliata una nuova edizione della Guida dedicata all’etichetta nutrizionale (ce n’erano già state due precedenti).

Lo strumento, di facile consultazione, ha una grafica che riproduce fedelmente le etichette nutrizionali più diffuse di numerose tipologie di prodotto.

«La ricerca è anche questo – spiega Ida Marandola, direttore generale CREA – fornire ai cittadini elementi certi di conoscenza per poter migliorare la qualità della vita di ogni giorno e per diffondere la consapevolezza dell’unicità del nostro patrimonio agroalimentare».

La guida è scarivabile all’indirizzo http://www.crea.gov.it/wp-content/uploads/2016/09/etichette-nutrizionali-on-line.pdf

Avengers: 24 Megapopz in arrivo da Carrefour

Avengers: è questa la sorpresa autunnale che Carrefour Italia, The Walt Disney Company e Marvel Inc. hanno in serbo per divertire grandi e piccini, amanti dei supereroi. Quest’autunno, infatti, presso gli oltre 1.100 punti vendita della rete di Carrefour Italia (Ipermercati, Market e Express), sarà possibile raccogliere i 24 Megapopz, miniature dei personaggi dei Supereroi Avengers, per una collezione senza precedenti.
I Megapopz di Capitan America, Iron Man, Hulk, Thor e di tutti gli altri supereroi, chiamati a combattere contro l’androide Ultron, saranno disponibili dal 12 settembre al 5 novembre, per ogni 20 euro di spesa effettuata dai possessori di carta SpesAmica e delle carte fedeltà del circuito Payback, sia nei punti vendita presenti su tutto il territorio italiano, sia sul sito carrefour.it.

Considerata come la più importante licenza dell’anno, quella tra Carrefour Italia e The Walt Disney Company prevede un piano di comunicazione a 360 gradi, a partire dall’atteso spot, realizzato da Essense (gruppo Saatchi&Saatchi), del supereroe in stile Marvel, che sarà trasmesso sia su tutti i canali Tv, che in tutto il circuito Uci Cinema in pre-show. Lo spot sarà inoltre on line su web e su tutte le piattaforme social di Carrefour Italia con l’hashtag #AvengersMegapopz.

“La collaborazione con The Walt Disney Company – ha dichiarato Grégoire Kaufman, Direttore Commerciale e Marketing di Carrefour Italia –  posiziona Carrefour Italia in pole position in termini di innovazione nella meccanica di ingaggio e capacità di raggiungere un target di pubblico trasversale, sia femminile che maschile, fatto di Kids e Young Adults, sull’intero territorio nazionale. Inoltre – aggiunge Kaufman – strategico è anche il tempismo con cui questa campagna si inserisce all’interno del filone cinematografico di Marvel che ha toccato il suo apice negli ultimi anni con il ciclo degli Avengers”.
Attività correlate
Per rinforzare l’ingaggio verso gli appassionati collezionisti, Carrefour Italia lancerà un contest on line, attivo dal 12 settembre sul sito dedicato alla iniziativa megapopz  che prevede sia un instant win, che l’assegnazione di un premio finale al miglior selfie scattato presso un punto vendita Carrefour, con uno dei cartonati raffiguranti i Supereroi degli Avengers. Il vincitore riceverà 4 biglietti di ingresso per assistere allo spettacolo a tema Avengers “Marvel Universe Live!” prodotto dalla Feld Entertainment Inc presso il Forum di Assago (Milano) valido per 4 persone, che si svolgerà nel periodo dal 2 al 4 dicembre 2016. Il premio è comprensivo anche di trasferta e pernottamento per 4 persone.
“Da sempre Marvel appassiona e unisce più generazioni grazie a personaggi iconici che fanno ormai parte dell’immaginario collettivo. Siamo sicuri che i fan degli Avengers apprezzeranno questa iniziativa con Carrefour grazie alla quale avranno la possibilità di collezionare i loro Supereroi preferiti e partecipare ad attività divertenti dedicate.” – ha dichiarato Monica Astuti, Vice President, Head of Disney Media+ e Head of Marketing Healthy Living Business di The Walt Disney Company Italia – “Carrefour è partner di molte iniziative di successo per Disney Italia e siamo certi che anche quest’ultima sarà in grado di coinvolgere ed entusiasmare il nostro pubblico.”

Italiani poveri ma belli, o quanto meno tecnologici ed ecologici

Web e crisi hanno cambiato gli italiani, sempre più lontani dallo stereotipo degli istrioni naif e arretrati, abbracciano le nuove tecnologie con entusiasmo (uno su 10 ad esempio ha al polso un dispositivo wearable, e in questo siamo secondi solo agli americani) e risparmiano grazie alla sharing economy, sono tra i più magri d’Europa e sensibili alla tematiche ambientali, sprecano meno. Il quadro emerge dal Rapporto Coop 2016, che presenta però anche un Paese fermo, invecchiato, con famiglie disgregate e più nuclei famigliari singoli, dalla crescita economica infima, dove l’attenzione si è spostata dall’economia e la politica alla geopolitica (Brexit, migranti, terrorismo).

Sul fronte dei consumi, gli italiani, per affrontare il nuovo scenario, si attrezzano mutando il pantheon dei propri valori che ormai esclude la politica e accoglie la tecnologia, l’ambiente, la meritocrazia e la lotta alle diseguaglianze. Ad esempio il Rapporto ha calcolato che grazie alla sharing economy e ai consumi gratuiti su web si è dissolto circa il 2% della spesa ovvero 20 miliardi di euro, e una famiglia può arrivare a risparmiare fino a 1400 euro all’anno. «Dei vecchi valori l’unico che sembra reggere è la famiglia, che però diventa liquida – spiega Albino Russo, responsabile dell’Ufficio Studi Ancc-Coop -evolve, ha meno figlia ma dai giovani, anche quelli che non hanno figli né legami stabili, è vista come un punto di riferimento».

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La tecnologia sembra poi essere entrata nel Dna degli italiani, specie da quando internet dal computer è passata al telefonino, da sempre grande passione tricolore (15 milioni venduti nell’ultimo anno, +16%).

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Tanto che cambiano i consumi. La “ripresina” e i guadagni extra sono stati impiegati per coprire grosse spese rimandate negli anni della crisi (arredamento, automobile), in tecnologia, divertimenti, cultura e viaggi. Non nei consumi alimentari che infatti calano costantemente. Salute, benessere ed ecologia sono i nuovi valori che guidano i consumi dei nostri connazionali. Ma anche voglia di provare e sperimentare, i cibi etnici ad esempio che registrano un + 8% nel primo semestre 2016. In su nel borsino della spesa i cibi sono light e uno stile alimentare “clean”. Recta il rapporto: “Ripulirsi è il mantra a tavola dei nuovi italiani e da qui la riscoperta di ingredienti “antichi” diventati i “superfood” di oggi: lo zenzero, la quinoa, la curcuma parole cercate ossessivamente in rete ma anche fonte di un segmento di fatturato in crescita (il giro d’affari dello zenzero anno su anno fa registrare un +141% e la curcuma supera il 93%). O il ricorso all’ “altro cibo”: pillole, integratori, beveroni generano in Italia un mercato che ci fa primeggiare in Europa (2,5 miliardi il giro d’affari e un +7,7% anno su anno)”.

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Il “Rapporto Coop 2016” è redatto dall’Ufficio Studi di Ancc-Coop (Associazione Nazionale Cooperative di Consumatori) con la collaborazione scientifica di Ref. Ricerche, il supporto d’analisi di Nielsen e i contributi originali di Iri Information Resources, GFK, Demos, Nomisma e Ufficio Studi Mediobanca. Il Rapporto è scaricabile a questo indirizzo.

Gli italiani cambiano, Coop si attiva per affrontare il futuro

Gli italiani cambiano: più tecnologici, attenti alla salute e alle esigenze dell’ambiente e del benessere, mangiano meno ma meglio e riempiono il carrello della spesa con prodotti diversi dal passato. Meno carne e latticini, più frutta, fresca e secca, verdura e in generale alimenti considerati salutari, come i cosiddetti “superfood”: questo emerge dal Rapporto Coop 2016.

«La cultura e le abitudini degli italiani stanno mutando più velocemente di quanto stiano cambiando le imprese – ha detto alla presentazione del Rapporto il presidente di Coop Marco Pedroni -; alcuni trend riteniamo siano passeggeri, altri invece resteranno. Soffre anche il sacro Graal della dieta mediterranea, la pasta. Coop, di fronte a questi profondi mutamenti della società, ha ritenuto che fosse il momento di cambiare e provare non solo a incontrare i nuovi bisogni, ma anche a immaginare il futuro».

Da qui il completo ripensamento della marca commerciale (vedi Coop, restyling su 4000 referenze private label, al via due nuove linee), con cinque nuove linee in preparazione “ma in seguito ne entreranno altre”, 400 nuove referenze e un obiettivo di vendite a 18/24 mesi del +4% a valore e del +7% a quantità.

Ma non si gioca solo sulla marca commerciale la partita di Coop, come ci spiega Pedroni nella video intervista. La prima insegna italiana infatti soffre “come tutta la grande distribuzione” ma investe “650 milioni nel biennio 2015/16 nel rinnovo della rete”. Mantenendo i propri valori: evitando i licenziamenti e continuando a investire anche nelle aree più deboli e difficili del Paese.

Selex porta l’arcobaleno sulla tavola dei più piccini

Selex rinnova anche quest’anno il suo impegno verso le nuove generazioni, promuovendo un progetto educativo sul tema delle corrette abitudini alimentari.

Debutta infatti la nuova campagna “Un arcobaleno a tavola – frutta e verdura da scoprire”, sostenuta dalla gran parte delle insegne del Gruppo Selex e rivolta a tutte le scuole  dell’infanzia del territorio nazionale per l’anno scolastico 2016/2017.

Obiettivi
Il progetto è destinato a sensibilizzare i giovanissimi al consumo di frutta e verdura attraverso un approccio ludico e sensoriale studiato specificamente per loro, attuato con la collaborazione editoriale di Giunti progetti educativi, che da più di  vent’anni realizza campagne per il mondo della scuola italiana, e illustrato da Agnese Baruzzi, nota disegnatrice di libri per bambini.
Dal 5 settembre, le scuole che aderiscono all’iniziativa, iscrivendosi sul sito http://www.tuttiperlascuola.it/ riceveranno gratuitamente un kit didattico per lavorare in classe e condurre i bambini a scoprire i segreti di frutti e ortaggi, a conoscere i loro colori e le loro forme,  l’importanza della stagionalità e il viaggio che compiono per giungere sulle nostre tavole.Schermata 2016-09-06 a 11.59.56

Come funziona

La campagna “Un arcobaleno a tavola” (la seconda campagna del Gruppo Selex in tema di educazione alimentare, dopo quella del 2014 “Giochiamo a conoscere il cibo”) fa parte del più ampio progetto Selex “Tutti per la scuola!” che da anni sostiene le scuole primarie e dell’infanzia pubbliche e paritarie di tutta Italia, coinvolgendo insegnanti e genitori  nel raggiungimento di un unico scopo: quello di fornire ai piccoli scolari materiali e strumenti didattici e, da  quest’anno, di permettere loro di usufruire di tante interessanti proposte educative e ludiche.

Il tutto in forma gratuita. Ogni consumatore, infatti, facendo la spesa nei supermercati e ipermercati del Gruppo Selex aderenti all’iniziativa, può donare al proprio Istituto scolastico i punti fedeltà tramite uno speciale coupon da 250 punti. Il coupon permetterà alla scuola di scegliere gratuitamente materiale didattico e di consumo o ingressi per gite a scopo didattico, attraverso un catalogo dedicato, disponibile on-line: giochi in scatola sull’educazione stradale, sull’ecosistema, sulla meccanica; pastelli, mappamondo, tablet, stampante, lavagna interattiva; buoni per l’ ingresso di gruppi scolastici (20 alunni) all’ Acquario di Cattolica, a Italia in miniatura, al parco Oltremare di Riccione,  a Mirabilandia, oppure biglietti d’ ingresso per  Leolandia.

Sul sito www.tuttiperlascuola.it sono presenti gli elenchi delle scuole che partecipano all’iniziativa e i punti di vendita aderenti, nonché tutte le indicazioni utili per iscrivere la scuola, per donare i punti e per scoprire i tanti premi del catalogo.

PiantaNatura porta i micro ortaggi in grande distribuzione

Si chiama MicroLab ed è l’originale palestra professionale di due giovani imprenditori, Marta Crippa e William Thake, che qui coltivano oltre 25 varietà di micro ortaggi, raccolti prima del loro sviluppo completo.

Da questo laboratorio botanico è nata la start up PiantaNatura, che con il suo progetto di agricoltura urbana – dopo aver conquistato il mondo della ristorazione – è pronta a portare i micro ortaggi al grande pubblico, attraverso la grande distribuzione.
PiantaNatura è, infatti, la prima azienda italiana a vendere i micro ortaggi attraverso il canale della
grande distribuzione: dallo scorso agosto, quattro varietà di micro ortaggi (SENAPE, CRESCIONE,
RAVANELLO E RUCOLA), sono venduti ancora VIVI, pronti da recidere ed assaporare.

Ma cosa sono i micro ortaggi?

Nati negli Stati Uniti, dove vengono utilizzati in cucina da molti anni, i microgreens o micro ortaggi
sono le parti verdi edibili che germogliano dai semi di ortaggi, piante aromatiche e spontanee,
raccolte prima del loro completo sviluppo, dopo la formazione delle prime due foglioline. Si
differenziano dai germogli tradizionali sia per le modalità di coltivazione (luci, percentuale di
umidità molto più bassa) sia per l’intensità di sapore.

Perché piacciono?
“I micro ortaggi piacciono perché aiutano non solo a decorare i piatti in modo scenografico, ma
grazie al sapore intenso e all’odore evocativo aggiungono carattere alle preparazioni”  – commenta
William, statunitense ed ideatore del progetto. “Sono facili da usare: basta tagliare e guarnire
qualsiasi tipo di piatto, dal semplice panino, alle pizze, agli aperitivi, alle zuppe; inoltre hanno
ottime qualità nutrizionali”.
Secondo alcuni recenti studi, effettuati dal Dipartimento dell’Agricoltura statunitense, infatti, i micro
ortaggi contengono in media livelli 5 volte più elevati di vitamine e carotenoidi rispetto alle rispettive
piante adulte. Rappresentano quindi un prodotto molto interessante, non solo per le caratteristiche
organolettiche, bensì anche da un punto di vista nutrizionale.

 

Salame, crudo e cotto sempre al top. Cresce l’attenzione per i più leggeri

In varie lingue straniere il termine “salumi” identifica insaccati e prosciutti prodotti in Italia; i salumi sono uno dei prodotti che connotano il Made in Italy e il mercato estero continua a premiarli, mentre nel mercato domestico, a causa della crisi economica e della conseguente riduzione della spesa alimentare, gli ultimi anni hanno fatto registrare una contrazione delle vendite.

 

Wikipedia.it elenca ben 311 differenti tipi di salumi italiani così ripartiti:

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Vediamo ora quanto emerso dalla nostra web research di sentiment analysys, riguardo a salumi e prosciutti della tradizione italiana, lasciati nella rete domestica da privati che scrivono in social, blog e forum.

I più menzionati

Quando i naviganti scrivono nella rete domestica pareri e commenti sui salumi menzionano (citazioni multiple):

Tipologie

tipologie

Gli “arrosti affettati da carni bianche” e la bresaola, vengono spesso accomunati in quanto rappresentano un sotto segmento che potremo definire “dietetico”, o “salute/benessere” e complessivamente totalizzano il 40% dei pareri intercettati, se considerati come un unico segmento scalzerebbero dal primato della popolarità il cotto (31%).

A sua volta, se considerassimo l’accoppiata “cotto + crudo” come un unico segmento totalizzerebbe il 56%.

Infine, se considerassimo la terna “storica” della tradizione dei salumi “cotto, crudo, salame” come un unico segmento, totalizzerebbe il 78%.

A titolo di curiosità segnaliamo alcune citazioni, statisticamente irrilevanti, riguardanti salame di selvaggina e di pesce sia di mare sia di acqua dolce.

Pur riguardando i salumi della tradizione italiana è stato inevitabile intercettare anche citazioni su salumi di produzione straniera: nel 6% dei pareri della categoria “altri”, tra i salumi d’importazione primeggiano gli spagnoli serrano e pata negra e nella categoria “esotici” quelli di struzzo (sebbene molti prosciutti di struzzo siano prodotti domestici).

 

Formati distributivi

Stando ai pareri (multipli) intercettati, questa la ripartizione delle tipologie di store dove vengono maggiormente acquistati salumi e prosciutti:

Formati distributivi

formati distributivi

Il mercato domestico dei salumi è estremamente segmentato per brand, linee e referenze, stilare una classifica per singolo prodotto menzionato avrebbe avuto una significatività estremamente ridotta anche a causa delle citazioni multiple. Abbiamo così optato per una riclassificazione delle referenze menzionate, accorpandole secondo le holding di appartenenza.

 

La top ten dei produttori

Questa la classifica per produttore (primi dieci, citazioni multiple):

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Tale classifica può essere interpretata come una web brand awaraness.

Le citazioni per i salumi a marca privata (del distributore, non del produttore) sono il 20%

I momenti di consumo sono equamente distribuiti e trasversali a tutta la giornata e a tutte le occasioni (menzioni multiple):

Momenti di consumo

momenti di consumo

 

Sottolineiamo che in quasi un caso su tre (18% + 12%) i salumi vengono acquistati per essere consumati fuori casa ; in quasi un caso su due sono consumati come ingredienti del classico “panino”.

Abitudini di consumo

Dal punto di vista delle abitudini di consumo è da segnalare che quando si hanno ospiti sia per pranzo che per cena e/o aperitivo gli affettati non mancano (quasi) mai: sono presenti nel 90% dei pareri riguardanti il menù degli inviti.

I temi più trattati in rete, quando i netsurfer nazionali scrivono riguardo l’argomento salumi, sono (citazioni multiple):

  • dietetico / salute e benessere (46%)
  • naturale (preparazione) (38%)
  • italianità (del prodotto) (32%)
  • territorialità (specialità regionale; produzione locale) (27%)
  • formati / packaging (24%)
  • DOP & IGP (21%)

Questa classifica può essere interpretata anche come quella dei principali driver di acquisto da parte del popolo della rete nazionale.

Ci ha stupito trovare con bassa frequenza pareri su:

  • fresco (8%)
  • prezzo (7%)
  • gastronomia (4%)

I pareri negativi

I pareri negativi, fatto 100 il numero delle opinioni intercettate ed analizzate, sono il 19% e sono ripartiti in tre argomenti :

  • conservanti (9%)
  • allevamento intensivo (5%)
  • componenti e valori nutrizionali (4%)
  • altro (1%)

Analizziamo ora il profilo socio demografico di chi ha lasciato i propri mood riguardo salumi e prosciutti nel web domestico.

Più uomini: 54%, di età compresa tra i 35 ed i 55 anni (51%), di cultura media (58%).

Distribuita uniformemente la provenienza dei pareri in base all’area geografica: Nord (35%), seguiti da quelli provenienti dal Centro (33%), quindi quelli digitati dal Sud e Isole (32).SALUMI 1

Questa la provenienza delle opinioni rispetto all’urbanizzazione: da aree metropolitane nel 31%, da zone urbane nel 30%, da aree suburbane nel 28%, da piccoli insediamenti / zone rurali 11%.

Utilizzo uniforme degli ambienti web : Social Media (51%), seguiti da Blog e Forum (49%).

Ricordiamo che i pareri lasciati in ambiti dedicati come Blog e Forum sono maggiormente approfonditi e competenti, mentre quelli provenienti dai Social sono più superficiali.

Provengono da influencer il 26% delle opinioni intercettate.

CONCLUSIONI  

Le maggiori menzioni sono per la terna “cotto, crudo, salame”, da tenere sotto controllo “arrosti affettati da carni bianche, bresaola” per la connotazione light e fitness; in 3 casi su 4 salumi e prosciutti vengono acquistati presso i supermercati; in un terzo dei casi vengono consumati a cena ed in un altro terzo “fuori casa” come colazione “al sacco”; gli argomenti maggiormente trattati sono ascrivibili alla sfera della salute e del benessere; i pareri negativi, meno di uno ogni 5, si concentrano principalmente sui conservanti.

 

di Gian Marco Stefanini

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È un istituto di ricerche di mercato e consulenze di marketing che offre servizi rivolti ad aziende e multinazionali presenti nel mercato domestico.

Ha portato tra i primi in Italia una nuova metodologia di ricerche ed analisi di mercato: Web listening – Web research – Web monitoring. Utilizzando software di intelligenza artificiale che emulano il funzionamento delle reti neurali effettua un’analisi semantica e psicometrica dei testi presenti nel Web attribuendo loro personalità e punteggi. www.web-research.it ascolta il Web per scoprire, analizzare, razionalizzare cosa i clienti reali e potenziali pensano e dicono oggi e indietro nel tempo fino agli ultimi tre anni. E’ il partner ideale di aziende, marchi, prodotti, servizi e personaggi pubblici con esposizione mediatica significativa.

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Lindt propone tre nuove specialità, star la nocciola del Piemonte

Lindt e i suoi Maîtres Chocolatiers, per l’autunno 2016, hanno declinato la loro arte in tre straordinarie ricette nate dall’incontro tra il cioccolato Lindt e la pregiata “Nocciola Piemonte IGP”, la cui denominazione garantisce l’elevata qualità e l’autenticità del prodotto.
Questo rinomato frutto, che proviene direttamente dai celebri noccioleti della regione piemontese, si distingue per l’unicità del suo gusto e per la freschezza del suo aroma.
Lindt_Maitre_Chocolatier_NoccioleUtilizzata sin dall’antichità per le sue proprietà organolettiche, la nocciola del Consorzio di Tutela è una vera eccellenza dell’agroalimentare italiano, simbolo della tradizione secolare che trova la sua massima espressione tra le colline delle Langhe, del Roero e del Monferrato.
Dalla grande esperienza e dedizione dei Maîtres Chocolatiers Lindt, che con passione e rigore
selezionano sempre i migliori ingredienti, nascono così Excellence Fondente Nocciola, dedicata
agli amanti della texture croccante della granetta di nocciole abbinata al finissimo cioccolato
Lindt, e le Tavolette Latte e Fondente con nocciole intere gentilmente tostate per chi desidera
essere conquistato dal contrasto tra la morbidezza del goloso cioccolato Lindt e l’extra croccantezza
del frutto piemontese.

Nonno Nanni premiato agli International Cheese Awards

Nonno Nanni  con il suo Fresco Spalmabile senza lattosio si è aggiudicato due medaglie agli International Cheese Awards, uno dei più importanti e storici eventi mondiali del settore caseario, svoltosi questa settimana a Nantwich, UK.

La giuria, composta da oltre 200 esperti internazionali, ha assegnato al Fresco Spalmabile senza lattosio Nonno Nanni la medaglia d’argento nella categoria “Cheese spread” e la medaglia di bronzo nella categoria “Soft, semi soft cream cheese” tra i 5000 prodotti provenienti da 27 paesi candidati al premio.

Gustoso, cremoso e realizzato con i migliori ingredienti, Il Fresco Spalmabile Nonno Nanni senza lattosio regala, a chi non tollera il lattosio e ai consumatori che richiedono alimenti più digeribili, tutta l’irresistibile bontà del Fresco Spalmabile classico Nonno Nanni che ha già conquistato migliaia di consumatori.

Gruppo Acqua Minerale San Benedetto leader nel mercato italiano del beverage

Gruppo Acqua Minerale San Benedetto è  leader assoluto del mercato Italiano del beverage analcolico nel 2015 con una quota a volume del 15,1% e la migliore performance in termini di guadagno di quota (+1.1 % Vs 2014). A certificarlo è Canadean, prestigiosa società internazionale di ricerca e consulenza di mercato, con sede principale a Londra, accreditata come “specialista”  per lo studio e l’analisi dei mercati globali relativi all’industria delle bevande.

Si consolida, dunque, il ruolo di San Benedetto quale azienda “totale” in grado di presidiare con successo tutti i comparti che compongono il beverage analcolico. Il lungo lavoro d’innovazione e differenziazione svolto dall’Azienda le ha permesso di offrire  un ventaglio di brand, prodotti e formati specifici attraverso i quali coprire tutti i diversi segmenti del mercato, rispondendo alle esigenze in continua evoluzione del consumatore e del trade, sia a livello di prodotti che di formato.

Oltre alla leadership di Gruppo,  Canadean certifica San Benedetto come:

·       Brand più venduto nell’intero mercato delle bevande analcoliche in Italia con una quota a volume del 15%;

·       Brand più venduto nel mercato delle acque minerali con il 10,7% di quota a volume;

·       Brand più venduto nel mercato del thè freddo con il 28,9% di quota a volume;

·       Leading Group nel segmento delle bibite gassate senza zuccheri aggiunti con una quota a volume del 30,5%;

·       Energade, marchio prodotto e distribuito in Italia da San Benedetto su autorizzazione di Schweppes Int. Limited, è il primo brand nel mercato degli sport drinks con una quota a volume del 34,5%.

“La leadership di mercato è il frutto di anni di sacrificio, di impegno e di assoluta dedizione al lavoro di tutto il Gruppo e delle sue maestranze”  – ha dichiarato Enrico Zoppas, Presidente e Amministratore Delegato del  Gruppo Acqua Minerale San Benedetto S.p.A. –  “Questo risultato ci riempie d’orgoglio ma, nel contempo, ci rende ancora più consapevoli che non è affatto un punto di arrivo ma solo un punto di partenza, stimolandoci e responsabilizzandoci a fare ancora meglio sapendo di dover affrontare nuove sfide e nuovi contesti sempre più complessi e difficili.” .

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