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Il Bosco Procedo cresce grazie allo scambio elettronico dei dati

Un nuovo bosco vive a Treviso da nove mesi, grazie a Procedo la piattaforma web promossa da Indicod-Ecr Servizi che abilita  lo scambio elettronico di documenti commerciali e amministrativi e che aiuta anche a risparmiare carta. E la Giornata Nazionale degli Alberi del 21 novembre, riconosciuta dalla Legge n.10 del 14 gennaio 2013, sarà un’occasione privilegiata per richiamare attenzione sull’importanza degli alberi nel nostro eco-sistema e per rinnovare l’impegno della Community Procedo in direzione della sostenibilità simboleggiato dai 30 alberi del bosco che Procedo ha piantato a Treviso lo scorso febbraio.

Procedo è la piattaforma web che permette alle aziende del largo consumo di ogni dimensione, siano esse distributori e produttori, lo scambio dei documenti commerciali e amministrativi in formato elettronico, in maniera automatica e standard (EDI, Electonic Data Interchange), minimizzando i costi di gestione e soprattutto gli errori.

Grazie a Procedo, le aziende produttrici possono gestire tutte le insegne dei loro partner commerciali e le loro specificità da un unico punto senza dover accedere a svariati portali e senza doversi preoccupare degli aspetti tecnici che questo comporta.

Gli alberi che costituiscono il bosco, progettato dallo studio di riqualificazione urbana sTreet, rappresentano per Procedo un impegno serio nei confronti dell’ambiente e delle risorse. E un modo per richiamare l’attenzione  sull’uso poco regolato della carta nelle nostre case e soprattutto negli uffici. Basti pensare che gli italiani hanno un consumo di carta pro-capite tra i più alti del mondo: circa 200 kilogrammi all’anno, cioè quasi 80 risme formato A4. Ciò significa che una famiglia di 4 persone “consuma” 2 alberi ogni anno (Fonte: Salvaforeste, Greenpeace, 2010).

Parola d’ordine dunque è eliminare lo spreco di carta. «Sono tempi in cui cresce la sensibilità sui temi ambientali e sulla sostenibilità» dice Massimo Bolchini, Standard Development Director di GS1 Italy | Indicod-Ecr. «Lo scambio di documenti in formato elettronico realizzato con Procedo consente di ridurre considerevolmente lo spreco di carta e di conseguenza la necessità di abbattere alberi.

In particolare, sono interessanti i dati che emergono  dalle stime sul contributo prodotto nella riduzione di CO2 nell’aria delle varie specie del Bosco Procedo: l’acero campestre, ad esempio consente di immagazzinare in 50 anni 3.500 kg di CO2 pari a 4 volte il viaggio in aereo a/r Milano-Parigi; la farnia, la quercia più diffusa in Europa, assorbe nello stesso periodo di tempo 5.500 kg di CO2, l’equivalente di 8 volte il percorso in auto a/r Napoli-Berlino; mentre l’ontano ripulisce l’aria da circa 5 tonnellate di anidride carbonica, pari a 8 volte la tratta aerea a/r Venezia-Londra.

Ipersimply apre a Montecassiano

Convenienza, piazza del fresco e attenzione ai prodotti del territorio e sette percorsi tematici che aiutano il cliente a scegliere: sono queste le caratteristiche del nuovo IperSimply di Montecassiano (MC) che si estende su una superficie di 2.350 metri quadri con un assortimento di oltre 14.000 referenze, un parcheggio con 600 posti auto e 18 nuovi assunti su 48.

casse-MontecassianoPunto di forza del nuovo IperSimply è la piazza dei freschi che propone frutta e verdura di qualità, una gastronomia con ampio assortimento di piatti pronti, la panetteria con pane e focaccia sfornati in giornata, la pasticceria con una vasta gamma di dolci, pesce fresco e servito al banco, carne controllata e garantita, salumi e formaggi di prima scelta, anche regionali. Il tutto all’interno di una strategia di valorizzazione delle produzioni locali, in partnership con produttori della zona. Nel reparto gastronomia, ad esempio, il 10% dei prodotti proviene dal territorio del punto vendita. L’enoteca propone oltre 1.000 etichette di vini da tavola e da degustazione da realtà vitivinicole nazionali e cantine e vitigni locali.

Occhi puntati anche sulla convenienza grazie a un’ampia offerta ampia di prodotti a marchio Simply, che garantiscono mediamente un risparmio del 30% rispetto ai leader, dalle promozioni quindicinali sui prodotti delle Grandi Marche e dall’Operazione Salvaspesa che blocca i prezzi di 300 prodotti di uso quotidiano fino al 31 dicembre.

Sette percorsi a tema

Per fare più velocemente e più semplicemente i propri acquisti, i clienti sono facilitati da sette percorsi specifici: Verdenatura Bio, Verdenatura Eco e Equo e solidale raggruppano prodotti biologici e a ridotto impatto ambientale per scelte di consumo consapevole; Senza glutine e Senza lattosio segnalano articoli per particolari necessità salutistiche; Benessere più e Leggerezza più evidenziano particolari ricettazioni per sentirsi in forma rinunciando al superfluo e rafforzando le proprie difese. Infine, all’interno del percorso Prodotto locale si potranno trovare i sapori e tradizioni del territorio.

C’è anche la salute

La parafarmacia interna contiene circa 500 referenze di farmaci da banco e prodotti omeopatici, e circa 2.800 prodotti di erboristeria, dermocosmetici, integratori dietetici, integratori per sportivi e prodotti di veterinaria.

Fino al 31 dicembre anche il nuovo Ipersimply di Montecassiano partecipa alla raccolta fondi a favore Telethon, che Simply sostiene per il tredicesimo anno e che ha permesso di donare dal 2002 oltre 13 milioni di euro. Per dare un contributo alla ricerca scientifica di Telethon, si può donare direttamente in cassa aggiungendo un contributo di 1 o 5 euro alla spesa oppure acquistare un prodotto solidale.

Simply, insegna del gruppo Auchan, occupa in Italia circa 9.000 dipendenti ed è presente sul territorio nazionale in 19 regioni con oltre 1.500 punti  vendita, di cui 269 gestiti direttamente e i restanti gestiti con la formula dell’affiliazione.

Differenze inventariali, cosa succede in Italia

Differenze inventariali, una piaga di dimensioni internazionali che affligge un po’ tutti i paesi e che a livello globale nel 2014 ha avuto un costo di 96 miliardi di euro. Sono questi i dati più eclatanti che emergono dall’edizione 2014 del Barometro Mondiale dei Furti nel Retail, promosso da un fondo indipendente di Checkpoint Systems.

In Italia le differenze inventariali, in calo all’anno scorso, si attestano all’1,09% delle vendite, per un valore pari a 3,1 miliardi di euro di perdite annue per gli esercenti e una maggiore spesa, di circa 94 euro a persona.

Oltre il 75 % delle differenze inventariali sono imputabili ai furti, compiuti dai clienti per un 53,4% e dai dipendenti per il 22%. Seguono gli errori amministrativi (16,3%) e le frodi da parte dei fornitori (8,3%).

Quasi il 65 % dei taccheggiatori ha un’età compresa tra i 18 e 45 anni a livello mondo, mentre in Italia la fascia si concentra tra i 30 e 45 anni. Infine, evidenzia che i furti da parte dei clienti sono effettuati soprattutto nei negozi specializzati in prodotti di bellezza ed alimentari, principalmente superstore e discount, mentre quelli ad opera dei dipendenti si verificano soprattutto nei negozi di elettronica e di articoli sportivi.

Gli articoli più rubati, in Italia e in Europa, sono quelli più facili da nascondere e da rivendere; i settori maggiormente colpiti sono l’Alimentare, con vini e superalcolici al primo posto, seguiti da carne fresca e formaggi, il Fashion, dove i prodotti più a rischio sono giubbotti in pelle, calzature ed accessori moda, mentre per l’Health&Beauty, sono, in ordine, i prodotti per il trucco, le creme per il viso e le lamette. Infine gli I-Phone, smartphone e videogames continuano ad essere tra i prodotti globalmente più rubati.

Il nostro Paese è una delle Nazioni in cui gli investimenti in prevenzione sono aumentati, arrivando a oltre 2,5 miliardi di euro nell’ultimo anno.

In specifico, in Italia è cresciuta molto anche l’etichettatura alla fonte, in particolare tra i Retailer del settore alimentare, generando un risparmio considerevole e, inoltre, il 42% degli intervistati dichiara di avere in programma l’aumento del numero di referenze (SKU) protette.

 

 

iBeacon anche in Mondadori Store con Checkbonus

Mondadori Store, il più esteso network di librerie italiano presente sul territorio con oltre 600 punti vendita, innova la shopping experience offerta ai propri clienti con un nuovo servizio che permette ai visitatori del megastore di piazza Duomo a Milano di usufruire di vantaggi sugli acquisti attraverso l’app CheckBonus

CheckBonus è l’applicazione per smartphone (disponibile su dispositivi iOS e dal 19 novembre anche su Android) che informa in tempo reale sulle promozioni in corso nello store, consentendo di raccogliere punti e ottenere sconti fin dall’ingresso nel negozio. Fino ad oggi Checkbonus è presente negli store Coin, Hoepli, Brico Sport, Marco Polo Expert, Strobili e Parashop.

Grazie alla tecnologia iBeacon – attiva per la prima volta in Italia in modalità multipiano – sarà possibile ottenere vantaggi anche spostandosi da un piano all’altro del punto vendita. CheckBonus utilizza la tecnologia Bluetooth low Energy, in sperimentazione fino a gennaio 2015 nello store Mondadori, per poter fornire ai clienti che avranno scaricato l’app messaggi mirati a seconda del piano. 

In questo modo l’esperienza di acquisto diventa ancora più interattiva e premiante. È sufficiente infatti entrare nel negozio con l’applicazione CheckBonus accesa e il Bluetooth attivo (fare walkin) per guadagnare i primi 100 punti utili a conquistare i premi presenti sul catalogo Checkbonus. 

In più, spostandosi all’interno dello store sarà possibile sbloccare promozioni esclusive riservate ai visitatori ad ogni piano del Mondadori Megastore e ottenere immediatamente uno sconto sui propri acquisti esibendo la schermata dello smartphone al personale di vendita.  

Conad sponsorizza lo sport del territorio, “sano” e locale

L'Ad di Conad, Francesco Pugliese con il Presidente CONI Giovanni Malagò e il Presidente Federazione Italiana Scherma Giorgio Scarso al convegno "Imprese e sport: cooperazione vincente" a Roma al Salone d'Onore del CONI.

Salute, corretta alimentazione, sport: sono i capisaldi del vivere bene sposati da Conad, che non a caso lo sport, da anni, sostiene. Tra le catene della GDO più attive, nel 2013 Conad ha impiegato 5,9 milioni euro, 4 dei quali destinati ai settori e alle squadre giovanili degli sport “Cenerentola” quali beach volley, calcio a 5, canottaggio, golf, karate, mountain bike, pallamano, pattinaggio, vela e judo, coinvolgendo, insieme alle più “gettonate” atletica leggera, calcio, ciclismo, motociclismo, pallacanestro, pallavolo, rugby e tennis, oltre 71.500 atleti di 1.022 società sportive.

Per lo più non si tratta di grandi sponsorizzazioni dunque ma piuttosto dell’impegno a sostenere realtà locali fatte di giovani e di appassionati. Piccola grande “eccezione alla regola” è la Scherma Modica, di cui Conad è title sponsor da quasi 20 anni e che annovera tra i propri allievi campioni olimpionici del calibro di Giorgio Avola, medaglia d’oro a squadre alle Olimpiadi del 2012 e medaglia d’oro a squadre e di bronzo individuale ai Campionati Mondiali.

“Abbiamo a cuore l’impegno di motivare tanti potenziali protagonisti ad una sana pratica sportiva – ha fatto notare l’amministratore delegato di Conad Francesco Pugliese -. Lo sport aggrega, educa alla convivenza civile e alla tolleranza, contribuisce ad avvicinare le persone. Per questo sosteniamo tante associazioni sportive presenti nei territori in cui operano le insegne e i soci Conad sponsorizzando squadre, eventi e manifestazioni che avvicinano i giovani ai sani principi dello sport praticato. Un ulteriore modo per restituire al territorio quanto il territorio ci dà”.

E un impegno per gli imprenditori dettaglianti dei 3.019 punti di vendita associati alle catena, sparsi in 108 province italiane.

Etichette alimentari, tra un mese si parte e solo il 43% è pronto

Fonte Indicod-Ecr

C’è consapevolezza diffusa delle aziende sull’attuazione del Reg. UE 1169 sulle etichette alimentari, la cui attuazione partirà il 14 dicembre, ma anche incertezza sulla effettiva compatibilità dei prodotti etichettati.

Secondo l’Osservatorio GS1 Italy | Indicod-Ecr 9 aziende alimentari su 10 sono a conoscenza dell’imminente entrata in vigore del Reg. UE 1169/2011 sull’etichettatura dei prodotti alimentari e in linea di massima ne conoscono i contenuti (così dichiara l’81,2%). E infatti praticamente tutte le aziende dichiarano di stare lavorando per mettere in regola le etichette dei prodotti ma, al momento, solo due su 10 pensano che i loro prodotti siano conformi alla normativa, la maggior parte ci sta lavorando e un modesto 43% ritiene che i propri prodotti abbiano raggiunto una “buona” compatibilità con i requisiti richiesti.

Il regolamento mira ad uniformare le informazioni presenti sulle etichette in 27 nazioni europee, stabilendo anche criteri di leggibilità, ed ha lo scopo di garantire che i consumatori effettuino decisioni di acquisto informate sulla base di dati come, ad esempio, la tabella nutrizionale, gli ingredienti, gli eventuali allergeni e le istruzioni per l’uso.

Fiducia delle aziende in calo, GDO la più ottimista

Alto e bassi nella percezione dell'andamento della GDO negli ultimi otto anni: il settore per il prossimo semestre è tra i più ottimisti.

L’Osservatorio economico GS1 Italy | Indicod-Ecr, che ogni sei mesi dal 2005 rileva il sentiment delle imprese del largo consumo associate, giunto alla XIX edizione, registra un clima di fiducia in discesa (da 69 della precedente edizione a 64) e così le aspettative per il futuro (da 83 a 76). Ciò è dovuto a vari fattori: la situazione economica (percezioni che da 45 scendono a 39 e aspettative che da 68 arrivano a 49) e il giro di affari (ancora in flessione, ormai da sette edizioni).

girodaffariTra tutte le imprese coinvolte nella rilevazione (imprese del largo consumo, grande distribuzione organizzata, aziende manufatturiere e dell’ingrosso) c’è da dire che la GDO resta la più ottimista, con un’attesa per il prossimo semestre di un leggero rialzo del giro d’affari (+0,3, in calo però rispetto al semestre precedente) e un clima di fiducia generale superiore alla media (73).

Mentre per tutte le categorie percepiscono un andamento dei prezzi rallentato nel loro settore. Non solo: nel prossimo futuro si attende un ulteriore ritocco verso il basso.

“Le aziende rispondono ad una situazione economica ancora incerta – commenta Marco Cuppini, direttore del Centro Studi di GS1 Italy | Indicod-Ecr – e procedono un po’ a singhiozzo: la fiducia prosegue nel suo andamento altalenante influenzata da timidi segnali di ripresa e previsioni di instabilità, ancora non superata definitivamente”.

In controtendenza ma non sufficienti a influenzare il dato medio sulla fiducia sono infine i numeri relativi a investimenti e occupazione, che crescono in termini di percezioni, e per quanto riguarda la seconda, anche in termini di attese (frutto probabilmente delle aspettative legate alla nuova legge sul lavoro).

John Lewis, una pubblicità di Natale riuscita

John Lewis, retailer britannico di successo, ci dà una lezione di advertising mostrandoci che anche una pubblicità natalizia può essere riuscita, divertente, perfino commovente, senza essere banale ed evitando di sbattere il grassone dal vestito rosso giù per il camino. Il Natale invero compare solo alla fine, mentre Monty il pinguino, protagonista assoluto dello spot, è già diventato una star virale sui social network (solo su YouTube le visualizzazioni sfiorano gli 11 milioni, e hanno già superato la pubblicità 2013 con la lepre e l’orso). Dopo il “colpo di scena” finale la Call to Action, “Regalate a qualcuno il Natale che ha sognato”, e il richiamo alla ormai irrinunciabile triade multicanale: “John Lewis in negozio – online – su mobile”. Che dire? Una lezione di stile.

Curiosità: Monty non è un pinguino vero ma un’animazione realizzata al computer, lo spot è costato 1 milione di sterline e l’intera campagna 7 milioni con il coinvolgimento dei social, la canzone è “Real Love” di John Lennon cantata da Tom Odell: la stessa che l’anno scorso faceva da colonna sonora allo spot natalizio di Burberry.

L’e-commerce con ritiro in negozio a Natale aiuta a vendere

Già nel 2011 eBay apriva i primi temporary store per Natale: l'integrazione tra pdv digitale e fisico è particolarmente strategica in questo periodo dell'anno. Foto eBay.

Baluardo delle vendite online fin dai loro albori, il Regno Unito è un laboratorio interessante per seguire gli sviluppi dell’e-commerce. Il Natale ad esempio è alle porte: vedremo negozi reali e virtuali affrontarsi per contendersi il portafoglio di distratti clienti in corsa per gli acquisti festivi brandendo smartphone con la lista dei desideri? Non proprio: una ricerca di eBay e Conlumino dimostra quanto ormai le vendite online con ritiro in negozio invece che contrastare, addirittura spingerebbero le vendite tradizionali, grazie agli acquisti di impulso. Che, solo quelli, potrebbero portare nelle casse dei retailer 1,15 miliardi di sterline, in media 27 sterline a visita quest’anno (e solo per ritirare tutti i pacchi degli ordini online si prevede che di visite prenatalizie ce ne vorranno tre).

Non solo: tre quarti dei clienti multicanali acquisteranno, una volta in strada, prodotti o servizi dai negozi circostanti. L’anno scorso, il 25% dei clienti digitali aveva comprato altri prodotti nello stesso punto vendita in cui ritirava il pacco, il 25% in un negozio circostante, mentre uno su cinque si era formato a comprare da bere o da mangiare e il 10% aveva approfittato del ritiro addirittura per andare a pranzo fuori.

Insomma, la realtà è che, a dispetto delle previsioni catastrofiche, le nuove modalità dell’e-commerce stanno facendo tornare i consumatori in strada: magari non necessariamente nei negozi del centro, dove il parcheggio è spesso difficoltoso, ma nelle zone più periferiche o nelle città dell’hinterland. Anche questo è un fattore da tenere in considerazione: per attivare strategie multicanale non è necessario essere posizionati in via Condotti o in Montenapoleone, anzi.

Secondo Susan Connolly, che dirige quattro supermercati Spar nel Wiltshire, “I clienti sono piacevolmente sorpresi nello scoprire che offriamo questo tipo di servizio [il click and pick]: è molto più comodo che stare seduti a casa ad aspettare che arrivi il pacco. E noi ci guadagniamo: le visite sono aumentate e i clienti che vengono a ritirare la spesa spesso comprano una barretta di cioccolato o un giornale”.

Secondo eBay le vendite click and pick quest’anno saliranno nella stagione natalizia del 40% fino a un valore di 3 miliardi di sterline. I retailer ci sperano, anche perché reduci da un inizio di autunno catastrofico a causa delle condizione meteo troppo favorevoli. Nel settembre più caldo dal 1880 che ha rallentato le vendite di prodotti (abbigliamento in particolare) autunnali e invernali anche gli acquisti online si sono leggermente ridimensionati (registrando “solo” un +10,9%).

Granarolo punta all’estero con la certificazione BRC

Il pecorino sta iniziando ad essere conosciuto anche sui mercati esteri. L'azienda Podda produce il Pecorino Sardo e Romano DOP.

Per vendere anche sui mercati esteri è ormai necessario avere una certificazione riconosciuta. È questa la strada intrapresa da Granarolo che ha ottenuto la Certificazione BRC anche per lo stabilimento Casearia Podda s.r.l. di Sestu (CA).

Il BRC (British Retail Consortium) è uno standard igienico-qualitativo che riguarda la sicurezza dei prodotti agroalimentari, ed è da tempo richiesto dai retailer europei per accedere alla catena distributiva, a garanzia della sicurezza dei prodotti forniti e della messa in opera di tutte le precauzioni necessarie da parte del fornitore. Obiettivo della norma è fare in modo che i fornitori e i rivenditori della Gdo siano in grado di assicurare la qualità e la sicurezza dei prodotti alimentari proposti ai consumatori.

L’azienda Casearia Podda, fondata da Ferruccio Podda e oggi controllata da Granarolo, produce da oltre mezzo secolo latte, yogurt e formaggi stagionati di qualità. Il fiore all’occhiello dell’azienda sono però i pecorini romani e sardi DOP: un prodotto che incomincia ad essere conosciuto e apprezzato anche sui mercati esteri.

Gli altri stabilimenti produttivi Granarolo in possesso di certificazione BRC sono quelli di Bologna, Usmate Velate (MB) e Castrovillari (CS).

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