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Retail Plaza: appuntamento al 15 ottobre con il convegno “Cibo: Territorio, Servizio ed Innovazione”

Retail Plaza by TUTTOFOOD è il progetto dedicato alla Distribuzione Moderna che si articolerà da maggio 2018 a maggio 2019 con una grande storia da raccontare sia per il mondo Consumer che per quello del Trade.
Dopo l’evento di maggio, il prossimo appuntamento è fissato per il prossimo 15 ottobre, alla Cariplo Factory  di Via Bergognone a Milano.

Anche questa volta gli speaker di Retail Plaza si confronteranno su come le loro imprese si stanno organizzando di fronte a 3 grandi sfide: Territorio, Servizi, Innovazione

  • Territorio
    Come è noto il fenomeno dei localismi rimane uno dei punti di forza dell’offerta agroalimentare italiana. Ad oggi come stanno affrontando la selezione degli assortimenti i retailers italiani? Lavorare con il territorio significa solo avere prodotti locali o fare iniziativa indirette a sostegno dell’offerta locale? In che misura oggi la distribuzione moderna può fare sviluppo ed educazione nel territorio?
  • Servizi
    I format commerciali negli ultimi anni hanno subito forti evoluzioni in risposta ai cambiamenti della domanda. La polarizzazione dei consumi ha avuto riflessi anche sul livello di servizio offerto nei negozi. Il trading up dell’offerta ha portato alcune insegne a spingere moltissimo sulla specializzazione e la qualità e contemporaneamente anche le formule discount hanno alzato la qualità dell’offerta. Quali sono le prossime sfide?
  • Innovazione
    I retailer sempre meno sono chiamati a vedere solo merci e sempre di più rappresentano luoghi privilegiati per la relazione e il servizio. Dall’altra parte, forti della loro fisicità, i negozi rappresentano spazi privilegiati per la sfida della omnicanalità. Progettare spazi fisici e digitali che rispondano alla continuità della user experience rappresenta la grande sfida del momento. Ed è proprio la capacità di mantenere il calore della relazione fisica che pone i retailers di fronte a una grande sfida.

CIBO: territorio, servizi ed innovazione –  Lunedì 15 Ottobre 2018: i relatori

 

Romolo de Camillis Dir. Area Retail Nielsen che presenterà 5 spunti di riflessione sulle traiettorie dell’innovazione

Davide Pellegrini Università di Parma Presidente Ubiq

Giorgio Santambrogio Presidente ADM Ceo Vege ADM/Gruppo Végé

Andrea Casalini Ceo Eataly Net

Giulia Polci Senior Business Dev. Manager Amazon Prime Now

Simone Gerola Direttore Digital Coop Italia/Easy Coop

Milvia Panico Dir. Relazioni Esterne Metro

Massimo Baggi Marketing manager Finiper

Il programma

15:30 Registrazione dei Partecipanti

16:00 Apertura dei lavori a cura di Giustina Li Gobbi, Exhibition Director – TUTTOFOOD

16:15 Introduzione alla giornata a cura di Romolo de Camillis, Responsabile GDO – Nielsen sul tema: “Quali le traiettorie dell’innovazione?”

16:30 Il crowdsourcing Retail Plaza powered by Ti Frutta
Davide Pellegrini, Docente, Università di Parma – Presidente Ubiq

16:45 Tavola Rotonda: Cibo: Territorio, Servizio ed Innovazione
La service revolution e il ruolo sociale ed economico delle DMO
La convergenza tra esperienziale e digitale: il caso Eataly
Ultra-fast delivery: Prime Now in Italia
Abitudini d’acquisto, valore del servizio e territorio: il caso Easy Coop
La ristorazione nei grandi format commerciali
Il caso del b2b e il market place nell’horeca

19:00 Q&A

19:30 Conclusioni a cura di
Claudia Maccarini, Project Manager – Light Up

20:00 Chiusura dei Lavori

 

Retail Plaza: la tappa conclusiva

L’evento finale che coronerà questo lungo viaggio nel retail, si svolgerà dal 6 al 9 maggio 2019 durante la Fiera d’eccellenza del Food, luogo ideale per conoscere le ultime tendenze riguardanti i consumi alimentari e testare idee innovative ed esperienze di respiro internazionale.

Spreco: un terzo dei pacchi spediti viaggia in scatole grandi il doppo del necessario

Una nuova frontiera nella lotta allo spreco guarda sempre più al packaging e alla logistica: oltre un terzo (per la precisione, il 34%) delle grandi aziende di commercio al dettaglio in tutto il mondo ammette che i loro prodotti vengono spediti in pacchi grandi il doppio del necessario. Lo ha rivelato una ricerca di DS Smith, che sottolinea la stupefacente quantità di “vuoto” spedito nel mondo a causa delle confezioni non ottimizzate.

Il rapporto, intitolato The Empty Space Economy (L’economia dello spazio vuoto), mostra che l’impatto ambientale stimato della spedizione di spazi vuoti è significativo, con almeno 122 milioni di tonnellate di CO2 emesse (inutilmente) ogni anno, pari alle emissioni annue di anidride carbonica di Belgio, Pakistan o Argentina.

Nonostante ci sia la possibilità di ridurre significativamente i costi di spedizione e le emissioni di CO2, sembra che i manager non considerino la riduzione gli spazi vuoti nel packaging come una priorità assoluta. Solo il 36% degli interpellati aveva condotto una verifica dello spazio vuoto nella confezione dei propri prodotti, e solo un terzo (34%) aveva preso in considerazione il passaggio a una soluzione di imballaggio più ottimizzata.

“La rimozione di ciò che è effettivamente “spazio vuoto” si tradurrebbe in miliardi di euro di potenziale risparmio nei costi di spedizione, che sono attualmente trasferiti al consumatore – ha dichiarato Alessandro Fulvi, DS Smith Packaging Marketing Director -. Con l’evolversi della maturità dell’acquirente di e-commerce, non è più accettabile limitarsi a consegnare le merci in tempo e senza danni. L’imballaggio in eccesso e lo spazio vuoto all’interno di un cartone consegnato frustrano il consumatore e creano un’esperienza negativa del marchio”.

“La chiave, come tutto ciò che è legato alla catena logistica, è quella di guardare la sfida in modo olistico. È necessario concentrarsi maggiormente sull’ottimizzazione della confezione del prodotto presso la fonte di produzione e, successivamente, a livello di centro di evasione ordini”.

DS Smith ha sviluppato “Made2Fit”, un sistema di confezionamento automatizzato che elimina lo spazio vuoto e riduce significativamente i movimenti del prodotto che possono causare danni.

È possibile scaricare l’intero rapporto a questo indirizzo: https://www.strategic-packaging.com/download-whitepaper-the-empty-space-economy

Franchising giovane che parla ai giovani

Cresce il numero dei giovani, tra i 25 e i 35 anni, che si avvicinano al mondo del franchising (consultando i siti web specializzati, le associazioni di settore, o visitando la fiera SFM): a fine 2017 sono divenuti 162mila, con un aumento dell’8% sull’anno precedente Il 53% di essi è spinto dall’opportunità di divenire imprenditore, il 49% dal desiderio di aumentare il proprio guadagno, il 25% dalle potenzialità della distribuzione moderna e il 6% dalla difficoltà di trovare un posto fisso di lavoro. A dirlo i recenti dati pubblicati dal Centro studi Salone Franchising Milano. Già oggi 12.711 giovani (tra i 25 e i 35 anni) gestiscono un punto vendita in franchising, rappresentando il 24,6% del totale dei 51.671 negozi in affiliazione italiani (dati Assofranchising 2017).

Alla luce di questo scenario è inevitabile che la prossima edizione (la 33°) del Salone del Franchising Milano (da giovedì 25 a sabato 27 ottobre al Gate 5, Reception Teodorico) debba parlare a queste giovani leve.

Dedicato ai giovani

Per questo si proporrà come un evento in cui i giovani avranno la possibilità di confrontare le proposte di affiliazione di oltre 200 catene commerciali, visitando gli stand e facendo colloqui immediati per verificare le condizioni per aprire un’attività commerciale (o visitando gli stand delle Associazioni di settore che, a loro volta, rappresentano anche altre catene). E non basta: ci sarà pure la possibilità di frequentare i corsi gratuiti della Franchising School su come mettersi in proprio con l’affiliazione o come evitare contatti capestro e truffe. O gli incontri riservati con esperti per una consulenza personalizzata su tutti gli step dell’affiliazione (F For You), oppure le testimonianze dei franchisee (gli affiliati) che hanno già avuto successo (Percorsi di Vita).

E persino il Talent…

Tra le novità di Salone Franchising Milano, “Re.start-smart up your business” un innovativo Talent Show pensato per tutti i giovani che presentano progetti innovativi di nuovi negozi. Un’iniziativa che ha avuto grande successo nella sua prima edizione del 2017, grazie al lavoro di Campus Fandango Club, organizzatore di SFM dalla passata edizione, che ha trasformato l’evento leader in Italia per il mondo del franchising e del retail, proponendo sempre più contenuti di intrattenimento e di formazione.

“La crisi economica e l’evoluzione tecnologica hanno portato ad una diminuzione dell’offerta di posti fissi di lavoro – fa notare Antonio Fossati, Presidente di Salone Franchising Milano – e ad una maggiore ricerca di attività in proprio, di start up e altre forme di autoimprenditorialità. Nel franchising, dove sono richiesti investimenti per l’avviamento e capacità di gestione, quando parliamo di giovani ci rivolgiamo per forza di cose ad una fascia tra 25 e 35 anni. A questi giovani raccomando di non limitare al web la propria ricerca di eventuali affiliazioni, ma di venire in fiera per toccare con mano le proposte, le problematiche e i percorsi che più si adattano alla propria personalità”.

 

www.salonefranchisingmilano.com

Emme Più lancia Magnificard e premia i consumatori

Emme Più (del Gruppo Maiorana) lancia Magnificard®, un’innovativa carta fedeltà in grado di offrire una serie di promozioni e vantaggi esclusivi.

Dal 4 ottobre 2018 al 14 luglio 2019, insieme al lancio della card, partirà l’operazione “Premia la Tua Fedeltà”, una raccolta punti riservata ai possessori di Magnificard®, che metterà a disposizione un ricco catalogo di premi con tante proposte per tutta la tutta la famiglia: dagli accessori per la casa e la cucina alle offerte di viaggi a ingressi gratuiti ai cinema e la possibilità di usufruire di sconti e promozioni esclusive dedicate, sui prodotti delle migliori marche.

Si può aderire al programma Magnificard® in tre modalità: in modo classico, richiedendo ed attivando una card “fisica” presso tutti i punti vendita Emme Più ed Iper Emme Più, accedendo all’area dedicata sul sito www.emmepiu-supermercati.it o attivando una carta virtuale attraverso l’innovativa App Magnificard®, scaricabile gratuitamente da Apple Store o Google Play.

L’applicazione consente, oltre alla registrazione e accredito dei punti, la possibilità di una gestione indipendente e personalizzata di tutti i servizi legati al programma di fidelizzazione.

Successivamente all’inserimento dei propri dati personali, il cliente riceverà all’indirizzo e-mail rilasciato un link per l’attivazione della carta virtuale, che sarà abilitata a tutte le funzionalità. Attraverso l’App il cliente potrà loggarsi con le proprie credenziali ed ottenere la versione digitale della propria Magnificard® con le stesse funzionalità della carta fisica.

Da sempre Emme Più è sinonimo di attenzione e cura del consumatore.  Lo testimoniano l’alta qualità a prezzi competitivi, tanto per prodotti di marche leader quanto per prodotti di primo prezzo, la genuinità e freschezza dei prodotti offerti nei reparti freschi, oltre ad un servizio ed accoglienza propri, che caratterizzano ogni punto vendita Emme Più.

Attraverso Magnificard®, sarà possibile sostenere il progetto Casa di Cristian”, un centro di prima accoglienza della Caritas di Roma per mamme con bambini che si trovano in condizioni di precarietà sociale, alloggiativa, familiare ed economica, devolvendo a tale iniziativa una parte dei punti accumulati.

Per informare il pubblico sull’iniziativa promossa da Emme Più e comunicare il lancio di Magnificard®, il 4 ottobre partirà la campagna di comunicazione “Premia la Tua Fedeltà” che integra i mezzi stampa, web, social network, radio e affissioni, per garantire un’ampia comunicazione mediatica.

 

“Caccia alle streghe contro i distributori”, EuroCommerce su Ue e pratiche sleali

Da proposta equilibrata a caccia alle streghe contro la distribuzione: questa l’involuzione della politica Ue volta a risolvere il problema delle pratiche commerciali sleali nella filiera alimentare.  Commentando la votazione nella commissione per l’agricoltura e lo sviluppo rurale (AGRI) del Parlamento europeo, il direttore generale di EuroCommerce Christian Verschueren ha avvertito che il dibattito e il voto in Parlamento hanno spostato la discussione verso una caccia alle streghe contro dettaglianti e grossisti:

“La Commissione ha presentato una proposta volta a proteggere gli agricoltori e le PMI di trasformatori. Nel corso delle discussioni parlamentari, guidate da slogan come “Equità per tutti”, la direttiva è stata modificata e ora protegge le multinazionali dell’alimentare, e il dibattito si è trasformato in un attacco mirato e diretto alle legittime negoziazioni tra distributori e fornitori” ha detto Verschueren.

La serie di emendamenti è stata sottoposta stasera dalla commissione AGRI del Parlamento e la scorsa settimana dalla commissione per il mercato interno e la protezione dei consumatori (IMCO) non farà nulla per garantire l’equità nella catena di approvvigionamento. L’imposizione di maggiori restrizioni ai dettaglianti e alla loro capacità di fornire servizi renderà loro più difficile negoziare i prezzi migliori da trasmettere ai consumatori, in particolare quando negoziano con grandi fornitori. Gli agricoltori non otterranno nulla dalla legislazione, che consente alle grandi marche multinazionali di imporre prezzi più elevati a rivenditori e consumatori. Come ha detto alla commissione la settimana scorsa il capo economista della Direzione generale per la concorrenza, una multinazionale che ottiene un prezzo più alto per un gelato non darà da mangiare al produttore di latte, e il latte potrebbe anche non provenire dalla UE.

Verschueren ha concluso: “Come è stata votata oggi, la direttiva finirà per rendere ancora più forti gli attori più forti del mercato e gli attori più deboli – agricoltori, PMI e consumatori – ancora più deboli. Questa direttiva non dovrebbe certo essere una caccia alle streghe nei confronti del commercio al dettaglio e all’ingrosso per riempire le tasche degli azionisti delle multinazionali e non fare nulla per gli agricoltori”.

Un altro punto importante è che la direttiva conferisce diritti ai venditori, ma nessuno agli acquirenti. Questo approccio mette in discussione alcuni dei principi fondamentali dell’UE sulla parità di trattamento e il rispetto della base giuridica. In una lettera alla Presidenza, 22 amministratori delegati al dettaglio e all’ingrosso delle principali insegne europee, da Ahold Delhaize a Auchan Retail, da Carrefour a Lidl, hanno chiesto un parere sulla legalità di queste modifiche (vedi qui).

F.lli Morgese lascia Auchan e torna in Gruppo VéGé

Da VéGé a Auchan e ritorno: Gruppo VéGé rafforza ulteriormente la compagine sociale con l’ingresso dal prossimo 1 gennaio del nuovo socio F.lli Morgese s.r.l., detentore delle insegna Euroesse.

Gruppo VéGé, a pochi giorni dall’entrata di Vega Società Cooperativa (anch’esso operativo da gennaio 2019), fa un ulteriore balzo in avanti, annunciando l’ampliamento del numero delle imprese socie con il ritorno dell’impresa condotta dalla famiglia Morgese, fortemente radicata in Campania attraverso una rete di 22 punti vendita al dettaglio e 1 cash and carry.
F.lli Morgese s.r.l. lascia Auchan e ritorna in Gruppo VéGé, tenendo la propria insegna ed inserendo la Marca del Distributore VéGé sia nei suoi 13 punti vendita di proprietàsia nei nove affiliati.
La politica di alleanze strategiche e commerciali, messa in atto da Gruppo VéGé per il 2018, ha visto la realizzazione di progetti che l’hanno resa protagonista nel mondo della Moderna Distribuzione negli ultimi mesi: la piattaforma comune sud-europea con Grupo IFA, leader della Distribuzione in Spagna e Portogallo, e la nuova Aicube, quarta centrale d’acquisto in Italia per market share, sorta dall’intesa con Gruppo PAM e Carrefour Italia.
Con questo accordo il Gruppo potenzia il proprio presidio confermando la leadership in Campania con le imprese socie giàpresenti sul territorio: Bava S.r.l., Caramico Gaetano & C. S.p.A., Colonial Sud S.p.A., Gambardella S.r.l., Gargiulo & Maiello S.p.A., Moderna S.p.A., Multicedi S.r.l., Nocera Bros S.r.l., S.I.D.I. Piccolo S.r.l. Sistemi Distributivi.
“Siamo molto contenti di accogliere la F.lli Morgese s.r.l., una solida realtàdel commercio associato, che opera da oltre 50 anni, fortemente radicata nel territorio campano. – ha dichiarato Nicola Mastromartino, Presidente di Gruppo VéGé –. Il suo ritorno è la dimostrazione che lavorando con umiltà, competenza e trasparenza, i valori che connotano da sempre il nostro Gruppo, si creano rapporti di fiducia e reciproco rispetto che non si sciolgono mai definitivamente e permettono di lavorare insieme ad un progetto comune anche a distanza di tempo”.
“La nostra impresa, con una storica matrice familiare, ha la volontàdi realizzare un’ulteriore
espansione sul territorio – ha detto Roberto Morgese, amministratore unico della F.lli Morgese -. In Gruppo VéGé abbiamo trovato interlocutori che condividono i nostri valori e un network nazionale dinamico, pronto a sostenere il nostro programma di crescita. Infine èuna sorta di ritorno alle origini, in quanto nostro padre Carlo fu uno dei fondatori della VéGé in Campania, giànegli anni 60”.

2019: di che IVA sarà? Le previsioni di IRI

2019 quali saranno gli scenari  possibili? Partendo dalla situazione attuale, IRI, leader mondiale nelle informazioni di mercato per il Largo Consumo, il Retail e lo Shopper, ha elaborato le sue previsioni.

Il 2018
Durante tutto il corso di quest’anno, si è assistito a un deciso rallentamento del trend LCC. Si tratta di un fatto atteso fin dalla fine del 2017: rimbalzi climatici per le categorie stagionali, ripresa dei prezzi e primi segnali di rallentamento dei trend setter indicavano già questa direzione.
Tuttavia l’inaspettato peggioramento del quadro economico internazionale (turbolenza del commercio e speculazione finanziaria) e il ripiegamento della fiducia di famiglie e imprese sul fronte interno hanno complicato la situazione conducendo il Largo Consumo nei canali distributivi moderni in una fase di stagnazione dei volumi.
IRI ha osservato più volte come la domanda LCC sia diventata negli ultimi anni un «early indicator» dello stato di salute e di fiducia del Paese e ancora una volta questo si è puntualmente ripetuto. Inoltre un’eventuale nuova manovra sull’Iva peggiorerebbe lo scenario atteso deprimendo ulteriormente l’andamento del mercato del Largo Consumo.

IVA: scenari possibili
Due gli scenari previsionali sulla base di diverse ipotesi di politica economica.
1) Non sarà modificata l’attuale struttura dell’imposizione Iva.
2) Saranno recuperate risorse attraverso l’intervento sull’imposizione indiretta (Ipotesi di trasferimento di 1 punto percentuale di crescita in media sui prezzi al dettaglio LCC). Questa ipotesi implica un ulteriore deterioramento delle aspettative sul potere d’acquisto nel breve periodo.

Per quanto riguarda i fattori di filiera si prospetta una prosecuzione delle tendenze attuali.
I prezzi, già in evoluzione positiva grazie al comportamento di «trading-up» (aumento del valore del mix dei prodotti acquistati) trovano nuove spinte al rialzo dalle pressioni provenienti dalle cosiddette componenti volatili (costo materie prime, apprezzamento del dollaro, ecc.) frenando lo sviluppo della domanda.
Il quadro generale LCC previsto per il 2019 resta dominato dai fattori di freno delle vendite in volume (prezzi ancora in tensione, stagnazione del potere d’acquisto e minor fiducia delle famiglie sulla propria situazione economica, erosione dei risparmi reali). I volumi LCC nella GDO si evolveranno debolmente in terreno positivo senza tornare però ai livelli del 2017.
Per quanto concerne le vendite in valore è attesa una chiusura 2018 in leggera crescita per finanziare l’aumento dei prezzi e un rimbalzo positivo è previsto nel 2019 sempre sull’onda dell’aumento dei prezzi medi.

 

I rincari dei prezzi dominano lo scenario dei ricavi LCC quest’anno e le prospettive del 2019. La moderata crescita delle vendite a valore del 2018 (concentrata sull’Alimentare) è infatti causata per la quasi totalità dal «finanziamento» degli aumenti dei prodotti Freschi.
In controtendenza ancora i comparti Chimici cronicamente in deflazione, anche se nel Cura Persona si colgono primi segnali di stabilizzazione dei prezzi.
Per il 2019 si attende la permanenza di spinte al rialzo sul fronte dei prezzi, una tendenza che è destinata ad accentuarsi nel caso di interventi sulle aliquote IVA. Ciononostante l’eventuale intervento fiscale non aumenterebbe in misura significativa le vendite in valore, perché sarebbe in parte compensato da un calo degli acquisti reali. Ne consegue che il gettito aggiuntivo per le casse dell’erario sarebbe più alto di circa 640 milioni € mentre i ricavi al netto IVA per la filiera LCC si ridurrebbero di oltre 400 milioni rispetto al regime di imposizione diretta attuale.
Questi scenari previsionali non considerano però l’effetto di una eventuale nuova regolamentazione delle aperture domenicali annunciato nel DEF 2019. La domenica rappresenta circa il 11,4% delle vendite settimanali in Iper e Supermercati. La limitazione delle aperture domenicali da un lato stravolgerebbe l’attuale “agenda della spesa” delle famiglie italiane, e dall’altro potrebbe influenzare negativamente le vendite effettuate nei punti di vendita della distribuzione moderna dando nuovo impulso a canali alternativi di acquisto come e-commerce e food-service.

 

Nota metodologica – Le previsioni IRI sono aggiornate a settembre 2018 e sono realizzate considerando il Totale Largo Consumo Confezionato in Italia nei seguenti canali di vendita: Ipermercati + Supermercati + Libero Servizio Piccolo + Drugstore + Discount.

D.IT: obiettivi, prospettive, strategie e piani di crescita per il futuro

A poco più di un anno dalla nascita di D.IT – Distribuzione Italiana, il progetto multi insegna e multibrand lanciato da Sigma, Sisa e Coal – il Gruppo si appresta a chiudere l’anno con un bilancio positivo, con una previsione di fatturato alle casse di 4,1 miliardi di euro e una nuova campagna di comunicazione a sostegno delle insegne e dei brand della Mdd.

Lo scenario distributivo

In un contesto distributivo che, dopo il buon andamento del 2017, quest’anno torna a mostrare segni di debolezza, D.IT ha messo a segno una crescita a rete costante dello 0,4% sul progressivo 2018, che la colloca al sesto posto nel ranking delle imprese retail (Fonte Nielsen Like4Like 10000 – Iper+Super+Libero Servizio). 

Gli obiettivi e le strategie

D.IT è nata con obiettivi e strategie ben definiti: creare benefici per le imprese della Distribuzione Organizzata di qualità, sviluppare sinergie tra gli associati sostenendo la loro identità di insegna, valorizzare il legame con i clienti e i territori nei quali operano, attraverso un percorso condiviso di innovazione e trasparenza. Al centro si conferma il valore della prossimità, nel Dna delle imprese distributive che costituiscono D.IT.

La Mdd

Un ruolo centrale nello sviluppo di D.IT è destinato a giocarlo la Mdd, oggetto di un articolato progetto di rilancio che mira, da un lato, a rafforzare la brand awareness delle insegne del Gruppo e, dall’altro, a valorizzare un’attenta segmentazione dei prodotti, in linea con gli attuali trend di consumo. Il tutto attraverso una scrupolosa selezione di circa 200 fornitori (spesso piccoli produttori) accomunati da doti di flessibilità e capacità produttiva tale da poter rispondere efficacemente alle necessità dell’insegna, sempre con una forte attenzione alla qualità. Valori tradotti in una revisione qualitativa e nel restyling grafico teso proprio a comunicare il nuovo posizionamento.

E così le linee mainstream, un ampio assortimento di prodotti food e non food con un eccellente rapporto qualità/prezzo, mettono in evidenza i loghi delle insegne Sigma, Sisa e Coal, protagoniste della comunicazione on pack. Negli obiettivi di D.IT le linee mainstream conteranno complessivamente per tutte le insegne circa 2.000 referenze. Sulla scia del trend di crescita di tutti i segmenti specialistici della Mdd, D.IT propone tre linee trasversali alle insegne del Gruppo: Equilibrio & Piacere, per chi vuole mangiare sano senza rinunciare al gusto, coniugando bontà e benessere (circa 80 prodotti); VerdeMio, una proposta consapevole per un target sensibile ai temi legati al rispetto dell’ambiente (circa 100 referenze); Gusto & Passione, la linea premium che propone una selezione di eccellenze e tipicità del territorio (150 prodotti).

A queste si affianca il rilancio di Primo, lo storico brand primo prezzo, che diventa trasversale a tutte le insegne della Centrale, proponendo un centinaio di prodotti.

La comunicazione

Per le campagne di comunicazione istituzionale, D.IT ha messo al centro da subito i valori di fiducia, familiarità, vicinanza, relazione, del tutto coerenti con il proprio posizionamento, scommettendo sulle potenzialità del digital e pianificando quindi siti web legati alla cucina e al mondo femminile e implementando un sistema ad hoc attraverso una piattaforma di acquisto spazi in programmatic, che in real time propone offerte nel mercato globale del web, in base alla profilazione richiesta.

Per l’ultimo bimestre del 2018, il Gruppo ha deciso di intensificare la propria presenza sui media tradizionali, ovvero radio, tv e materiali in store che illustrano le nuove linee di prodotto a marchio. Nel frattempo, sono stati completamente ripensati i portali www.supersigma.com e www.supersisa.com che, attraverso una nuova veste grafica, contenuti originali e di forte impatto, pongono al centro il punto vendita. Rilanciati infine anche i magazine Prèmiaty e Sorrisi, che si propongono ai “navigatori” anche in una versione digitale disponibile online.

“Gli obiettivi per il prossimo anno – commenta Alessandro Camattari, Direttore Commerciale e Marketing di D.IT – vanno ricercati innanzitutto nel consolidamento della base sociale attorno a valori, vision e progetti comuni. Stiamo infatti organizzando i servizi di Centrale per sviluppare progetti di valore, che andranno dal rafforzamento della Mdd alla start-up del progetto di CRM, dalla nuova immagine dei pdv al coinvolgimento della Idm in nuove iniziative. Il tutto senza dimenticare il costante supporto ai soci nello sviluppare sinergie a livello locale. Ne parleremo nell’evento B2B rivolto ai nostri stakeholder, al momento in preparazione e in programma entro fine anno”.

Amazon punta sulla rete fisica di prossimità, con 3000 punti vendita senza casse negli USA

Amazon punta dritto alla rete fisica: dopo l’acquisizione l’anno scorso di Whole Foods, secondo Bloomberg è pronto a lanciare una rete di punti vendita che puntano su tecnologia senza casse ma, soprattutto, sulla prossimità, e potrebbero arrivare a 3000  entro il 2021 e potrebbero partire già entro la fine dell’anno in tutti gli Stati Uniti.

Bloomberg che ha sentito le solite “persone bene informate”, parla di “un’espansione aggressiva e costosa che potrebbe minacciare catene di negozi come 7-Eleven [piccoli convenicence store, tipo superette che vendono articoli di uso quoridiano, pasti prtiyi, panini e snack, ndr}, servizi di paninoteca come Subway e Panera Bread, e pizzerie e food truck”.

I luoghi ideali dove nascerà questa rete saranno i grandi agglomerati urbano, e l’idea di Jeff Bezos sarebbe appunto quella di limitare gli spostamenti nelle ore di punta come all’ora di pranzo, portando i negozi più vicini possibuili al consumatore (che è un po’ il cuore del concetto dell’e-commerce, se vogliamo). Del rresto, come la prima e maggiore delle dotcomormaia, la maggiro parte delle transazioni avviene proprio nella rete fisica, ancora.

Il format che sarà scelto è ancora incerto: potrebbe essere un minimarket o un fast food del tipo della alla catena britannica Pret a Manger.

Quanto alla tecnologia senza casse, ha debuttato nel primo negozio senza casse vicino alla sua sede a Seattle nel 2016 e da allora ha annunciato l’apertura di altri due siti a Seattle e uno a Chicago, inaugurato quattro giorni fa. Due dei nuovi negozi offrono solo una selezione limitata di insalate, panini e snack, segno che Amazon sta testando l’idea di vendere pasti fast. Altri due negozi, tra cui l’originale AmazonGo, hanno anche una piccola selezione di generi alimentari, e sono più simile a un minimarket.

Gli acquirenti usano un’app per smartphone per entrare nel negozio. Una volta che scansionano i loro telefoni su un tornello, possono prendere ciò che vogliono e uscire senza alcun tipo di ulteriore scansione o registrazione o cassa. I sensori e le telecamere rilevano ciò che gli acquirenti prendono e li fatturano automaticamente sul conto amazon del cliente.

È una tecnologia estremamente costosa (secondo Bloomberg il primo AmazonGo nel centro di Seattle è costato più di un milione di dollari solo in hardware). Limitare l’offerta al cibo pronto avrebbe un doppio vantaggio: limiterebbe il numero di telecamere necessarie alla scansione e assicurerebbe anche un margine più alto rispetto agli articoli del supermercato.

Le notizie sulle potenziali ambizioni della compagnia per AmazonGo hanno spinto al ribasso le quote dei venditori di generi alimentari e della vendita al dettaglio. Walmart è diminuita fino allo 0,6 %, invertendo un precedente guadagno, mentre Target Corp. ha perso circa l’1,5 % e Kroger Co. ha perso addirittura il 3,1 %.

L’azienda per ora non commenta, ma l’Ad Jeff Bezos in occasione di un evento a Washington D.C. recentemente si è detto “molto interessato” ai negozi fisici, ma solo se hanno qualcosa di nuovo da offrire. perché “se offriamo un prodotto che hanno già altri, non funzionerà”.

Amazon è stato il primo a lanciare un supermercamrcto senza vasse. Ma l momento si stanno moltiplicando le iniziative per ridurre al minimo il tempo dei pagamenti, grzie a tecnologie quali la biometria.

Tra experience e servizi Nike apre a Milano il più grande store d’Italia

Foto: albertofeltrin.com

È il più grande d’Italia: 1.343 metri quadri su tre piani, lo store Nike inaugurato sabato scorso a Milano, in Corso Vittorio Emanuele II angolo Via Agnello. L’evento di inaugurazione ha visto la partecipazione degli atleti Andrea Pirlo e Marco Belinelli, che hanno accolto i propri fan nel nuovo store.

All’interno, un assortimento ampio di prodotti innovativi e servizi ad alto contenuto digitale, che intendono portare velocità e comoditàai consumatori di Milano.
Le collezioni da uomo Running e Sportswear sono esposte al pian terreno, mentre il primo piano ètotalmente dedicato a Nike Women e il piano inferiore ospita Nike Football, Young Athletes, Basketball, Jordan e Nike Training Uomo.

“Continua la nostra strategia di trasformazione del Retail dedicato allo sport con l’offerta dei migliori prodotti, servizi ed experience di Nike in un unico posto; creando una nuova realtàper tutti gli amanti dello sport e dello stile nel centro di Milano – ha affermato Felix Muenich, Direttore Nike EMEA South -. Con questo nuovo negozio, la promessa di performance personalizzate diventa realtà”.

Si tratta per Percassi della sedicesima apertura in Italia di uno store Nike, dopo i negozi dell’area metropolitana di Milano e di Bologna, Napoli, Roma, Chieti, Rimini, Reggio Emilia e Marcianise. Lo store impiega circa 50 addetti.

 

Multicanalità e personalizazione

Pensato come hub per presentare tutto il meglio del marchio americano, il nuovo negozio punta sullo shopping multicanale, grazie a una serie di servizi:
– Click and collect per acquistare online e ritirare direttamente in negozio;
– Buy online return in store: per cambiare in negozio un articolo acquistato online;
– Concierge service: offre la possibilitàai Nike members e ai clienti di acquistare tutto quello che desiderano, senza preoccuparsi della quantità, usufruendo poi del servizio di consegna a casa in un’ora su Milano.

Ci sono poi servizi di consulenza e personalizzazione:
– Nike shopping with: con l’aiuto di atleti e amici della Nike Family, lo store da accesso a prodotti, servizi, experience e opportunitàdi customizzazione esclusivi, oltre a utili consigli per ogni tipo di obiettivo sportivo e di necessitàdi prodotto;
– Bra fitting: servizio di prova e supporto alla scelta del reggiseno piùadeguato per il proprio allenamento e per il proprio sport.
– Jersey customization: un’area dedicata consente la personalizzazione della maglie jersey da calcio.
– Tech Pack customization: a partire dal 15 settembre, un servizio premium permette ai clienti di
personalizzare le ultime novitàdi prodotto con patches e con le proprie iniziali.

Il 19 settembre dallo store partirà una run con Foorban, una corsa di 5 km che animeràle vie della città.

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