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Eureweb presenta Eurewi-fi, l’hotspot per un nuovo marketing digitale

Eureweb, digital media agency specializzata nel web marketing, presenta sul mercato Eurewi-fi, una soluzione che integra il servizio hotspot con l’opportunità di erogare campagne pubblicitarie in programmatic. L’obiettivo? Permettere ai brand di raccogliere informazioni sui propri consumatori e comunicare con loro sempre e ovunque e di sviluppare strategie di marketing digitale.

Eurewi-fi non solo permette di garantire ai propri clienti una connessione ad internet gratuita ma soprattutto consente di realizzare in tempi brevi un database ricco e rilevante generato dai dati richiesti in fase di registrazione per la fruizione del servizio. 

Un accesso al web per i clienti finali che si trasforma in un enorme valore aggiunto per il brand, insomma. Da qui l’evoluzione del servizio da semplice hotspot a vero e proprio media.

Questa nuova tecnologia consente infatti ai brand di erogare annunci più mirati e pertinenti a tutti gli utenti che si sono registrati. Un media che interagisce con il consumatore non solo quando è connesso all’Hot Spot locale, sfruttando tutte le opportunità del proximity marketing, ma anche su reti esterne proponendo banner pubblicitari clusterizzati su siti premium. Una comunicazione 1to1 di qualità e successo che incrementa la brand awareness e la fidelizzazione del cliente. 

Una tecnologia sicura al 100% e assolutamente all’avanguardia. Forte di un’assistenza immediata e telegestita, non implica alcuna responsabilità legale sul traffico degli utenti e garantisce un accesso personalizzato senza richiedere il download di un’app o una specifica configurazione.

Eurewi-fi sarà protagonista con Eureweb alla prossima edizione di Netcomm Forum in programma dal 30 al 31 maggio. Stand P1

Retail Plaza: a tu per tu con i nuovi scenari

Non solo supermercati, né centri commerciali e neppure consumo del suolo.

Oggi la Distribuzione Moderna è molto altro.

Parliamo infatti di un vero e proprio moderno sistema paese, di un recinto dove 60 milioni di italiani fanno la spesa ogni settimana.

È vero Retail Pride quello che ha mosso Giorgio Santambrogio, presidente Adm nonché ad del Gruppo Vegè, quando – sul palco di Retail Plaza –  ha raccontato il mondo della distribuzione.

“Un comparto che ha al suo attivo 3 milioni di posti di lavoro e 101 miliardi di valore aggiunto, un comparto che non delocalizza, ma che – piuttosto – sostiene le PMI grazie alla forza crescente delle marche d’insegna”.

Un comparto – quello distributivo – che oggi è direttamente chiamato causa, per dare una risposta convincente alle nuove tendenza di consumo.

Lo scenario nel racconto di Nielsen

Perché i consumi,  ça va sans dire, sono in piena fase di mutamento. Ed è su questo tema che Romolo de Camillis di Nielsen, introducendo l’evento targato TUTTOFOOD, ha individuato ben precisi driver:

  • Trasformazione del carrello
  • Trasformazione dei canali (basti pensare che nei prossimi 5 anni ¼ del mercato del LCC sarà verosimilmente appannaggio del discount e che l’e-commerce svolgerà un ruolo sempre più di spicco)
  • Trasformazione dell’offerta che diviene sempre più frammentata
  • Trasformazione/differenziazione della platea di consumatori, grazie all’ingresso delle nuove generazioni
  • Trasformazione degli stili di consumo: Nielsen individua 5 cluster in base alla disponibilità di spesa: in questo scenario i golden e i low cost giocano la parte del leone, evidenziando – così – l’ampiezza crescente della forbice socio-economica.

Questo lo scenario. È ovvio, quindi, che siamo davanti a una complessità estrema che deve essere gestita senza se e senza ma.

Ma come, visto che i modelli tradizionali non sono più all’altezza della situazione?

Ricorrendo ai nuovi valori emergenti, quegli stessi valori – ha sottolineato de Camillis – che portano i consumatori a compiere delle scelte, imprimendo così una fisionomia ben netta al LCC di oggi.

Trasparenza salute e identità sono i tre termini chiave, dove salute intercetta spesso e volentieri gli altri due termini.

La parola alle insegne

Coop Lombardia, Unes, Carrefour e Esselunga: sono loro i big messi a confronto per dibattere sulle tre parole chiave. Consenso unanime nel ribadirne la priorità. Obiettivo univoco, dunque, diversi, gli approcci.

Chiamati a raccontare qualcosa di sé e della peculiare interpretazione che ciascun insegna fa di questi valori fondanti, dal palco di Retail Plaza i quattro relatori non hanno deluso la (folta) platea di operatori del settore, giornalisti e studenti.

Andrea Colombo ha messo l’accento sull’impegno identitario di Coop a tutela della salute dei consumatori; un impegno declinato negli anni (come ha già dimostrato l’eliminazione dell’olio di palma) e che oggi si conferma alla selezione di animali allevati senza antibiotici.

Luca Magnani, direttore qualità di Esselunga, ha affermato con convinzione che la priorità deve essere data alla cura dei  dettagli in nome di elevati standard qualitativi e di sicurezza. Un esempio emblematico è quello del sushi, prodotto direttamente dall’insegna e sottoposto a controlli sistematici nelle varie fasi di preparazione. Una chicca? Per offrire la selezione di riso con la migliore resistenza al freddo, Esselunga ha selezionato un produttore controllato da satellite giapponese!

Stéphane Coum

Sulla trasparenza, dal canto suo, Mario Gasbarrino di Unes ha dimostrato (ancora una volta) di avere le idee ben chiare, tanto da voler realizzare a scaffale una sorta di TripAdvisor dei prodotti. L’idea è semplice: ciascun prodotto sarà corredato dal rating attribuito sul web dai consumatori ed espresso, accanto al cartellino del prezzo, con il simbolo del dollaro: tutto sotto gli occhi di tutti, dunque…

In tema di biologico, categoria sempre più apprezzata e richiesta dai consumatori, Carrefour Italia sta portando avanti una campagna incisiva, con intenti formativi sul consumatore, stimolato ad andare oltre le apparenze. Sulla categoria, Stéphane Coum, Direttore Operations di Carrefour Italia, ha espresso l’auspicio che si possa quanto prima avviare un processo di democratizzazione, per ampliarne progressivamente il ventaglio degli acquirenti.

Strategie diverse, dicevamo, ma obiettivo omogeneo: educare, coinvolgere e informare il consumatore.

E ancora una volta il luogo ideale si conferma il punto vendita che – ha sintetizzato Santambrogio a chiusura dei lavori – oggi deve svolgere il ruolo  di point of meeting, point of education.

Coca-Cola HBC Italia sigla una partnership con Edrington

Coca-Cola HBC Italia amplia la propria offerta di prodotti grazie alla partnership con Edrington, una delle più importanti realtà internazionali nel segmento degli Spirits, divenendone (dal 14 maggio 2018) distributore esclusivo per l’Italia su tutti i canali di vendita dei seguenti prodotti:

  • SNOW LEOPARD, una vodka super premium il cui ricavato, per il 15%, è devoluto alla protezione e la salvaguardia del leopardo delle nevi, un felino in via di estinzione 
  • CUTTY SARK, un blended Scotch whisky ideale per la mixability, fresco e con note di vaniglia e agrumi.

 Il nostro obiettivo è soddisfare le esigenze dei clienti in ogni occasione di consumo, dalla colazione al dopocena presentando un’offerta completa e di qualità anche nel mondo degli Spirits – afferma Vitaliy Novikov General Manager Coca-Cola HBC Italia. La partnership con Edrington è un ulteriore passo nel percorso strategico che mira a fare dell’Azienda una 24/7 Total Beverage Company”.

Massimo Fabris, Area Director Southern & Central Europe di Edrington ha dichiarato: “Siamo lieti di estendere la nostra partnership con Coca-Cola Hellenic Bottling Company anche all’Italia, incrementando gli accordi già esistenti in altri Paesi europei e in Africa. Il trend emergente della mixability con premium Spirits rappresenta una grande opportunità per sviluppare le nostre marche in Italia”.

L’accordo, che fa seguito a quello siglato ad inizio anno con Lucano 1894 srl, consentirà di rafforzare ulteriormente la posizione di Coca-Cola HBC Italia nel mercato nazionale degli Spirits ampliando la propria offerta distributiva.

E il distributore (smart) ora usa i Big Data: l’esperimento di Confida

Nell’era del touch screen, dell’Internet of Things e dei Big Data era inevitabile che le macchinette per distribuire cibo e bevande, oggi comunemente note come vending machine, dovessero evolvere. Uno sguardo sul futuro che è già presente è stato fornito da un esperimento condotto dall’Università Politecnica delle Marche insieme a Confida, l’Associazione Italiana Distribuzione Automatica, che hanno analizzato i comportamenti dei consumatori davanti alle vending machine. 

Il primo esperimento di Shopper Analytics, che è poi un’analisi del comportamento dei consumatori, applicato al settore ha rivelato ad esempio che per acquistare un prodotto alle vending machine ci mettiamo mediamente 14 secondi, e che oltre il minuto si permanenza non si acquista di più.

L’esperimento – che sarà illustrato dal professore dell’università marchigiana Emanuele Frontoni nel workshop Il vending e l’esperienza d’acquisto del consumatore organizzato da Confida presso Confcommercio MIlano, ha utilizzato quattro telecamere RGB puntate su altrettanti distributori automatici, rispettivamente in un’università, un ospedale, un’area self service e un’azienda. È stato monitorato per 12 settimane il comportamento dei consumatori. “L’obiettivo dello studio – spiega Massimo Trapletti, presidente di Confida – è migliorare l’esperienza d’acquisto degli utenti convertendo contemporaneamente i dati in informazioni strategiche per i gestori delle macchine, al fine di migliorare ulteriormente il servizio. Il vending muove così un ulteriore passo nell’era dell’Impresa 4.0”.

 

Più di sosta, meno si compra

Secondo le rilevazioni, spiega il professor Frontoni, “più tempo si trascorre di fronte ai distributori automatici, meno si compra: il 32% degli acquisti, infatti, avviene nei primi 5 secondi, mentre soltanto il 2% dopo 60 secondi”.

I dati emersi dallo studio dimostrano, inoltre, che solo il 9,9% degli utenti acquista più di un prodotto. e che le interazioni calano drasticamente quando i consumatori si trovano di fronte a scomparti con prodotti esauriti: il numero degli utenti che si ferma al distributore automatico si riduce dell’8%, e la quota degli acquisti scende addirittura del 43%. All’opposto, aumenta sensibilmente l’attrattività dei distributori di nuova generazione, specialmente quelli dotati di sistemi di pagamento cashless, che conquistano l’attenzione del 23% di utenti in più.

 

Sempre più “smart”

“I distributori automatici di nuova generazione anche dette smart vending machine – sottolinea Trapletti – trasformano completamente l’esperienza d’acquisto del consumatore. Questo genere di distributori automatici integra schermi touch che, attraverso il digitale, consentono un’offerta personalizzata mixando gli ingredienti di base come caffè, latte, cacao con granelle e topping creando bevande gourmet, anche nella versione XL con le comode cup-to-go. Inoltre i sistemi di telemetria consentono tramite la rete di controllare la macchina da remoto e accorgersi in tempo reale se mancano prodotti o se c’è un guasto. È possibile fare offerte combinate: un cappuccino, una brioche e una bottiglietta d’acqua. Infine il pagamento mobile, attraverso le App, permette di poter dialogare con il consumatore, analizzando le sue preferenze”.

La nuova tecnologia del vending sarà esposta nella fiera del settore, Venditalia che si terrà presso fieramilanocity dal 6 al 9 giugno prossimi.

Il nuovo vending digitale e il suo rapporto col consumatore è al centro del workshop Il vending e l’esperienza d’acquisto del consumatore organizzato da Confida, nel contesto dell’iniziativa Coffee & the City. Dal 7 al 13 maggio chiunque si presenti nel cortile di Palazzo Bovara, in corso Venezia 51, tutti i giorni dalle 9.30 alle 19.30 può scegliere gratuitamente tra le numerose opzioni consentite dai due distributori smart installati in occasione di Milano Food City, insieme a Confcommercio Milano e Altoga – Associazione Torrefattori e Importatori di Caffè e Grossisti Alimentari.

TUTTOFOOD: i risultati del convegno nell’ambito di Retail Plaza

Esigenti e complessi: i consumatori si sono evoluti e il retail è chiamato a dar risposte adeguate.
Ecco unda delle principali evidenze emerse dal convegno Cibo: trasparenza, salute, identità – Le sfide di un consumo consapevole, organizzato da Fiera Milano in occasione di Milano Food City nell’ambito di Retail Plaza by TUTTOFOOD, l’arena dedicata al retail innovativo che approfondisce le tendenze più promettenti.

Come hanno evidenziato i dati presentati da Nielsen, a fronte di vendite stabili sta cambiando la composizione del carrello. Crescono soprattutto bevande, ortofrutta e largo consumo confezionato e si moltiplicano i canali tra cui scegliere. E se supermercati e superstore rappresentano ancora oltre la metà delle vendite (52%) e l’e-commerce solo l’1,2%, quest’ultimo è il canale che cresce più rapidamente.
La causa del cambiamento nel paniere dei prodotti? L’irruzione sulla scena dei millennial: un consumatore che, rispetto ai baby boomer, è più interessato a conoscere i meccanismi del settore (80% contro 63%) o a capire come è prodotto ciò che mangia (81% contro 65%) e che è disposto a pagare di più per cibi più salutari (81% contro 67% a livello mondiale; 76% contro 70% in Italia).
Nel nostro Paese, in particolare, i consumatori sono disposti a spendere di più per prodotti artigianali o poco industriali (74%), di origine italiana (72%), senza conservanti (70%) o ancora, a km zero (63%) o poco elaborati (63%).
Cambiano quindi anche gli stili di consumo e a crescere di più sono le fasce opposte: da un lato i Golden Shopper (4,3 milioni di famiglie con una spesa media di 3.780 euro) e dall’altro i Low Price (altri 4,3 milioni di famiglie con una spesa media pari a 2.860 euro). Dal 2015 a oggi, nel complesso, queste due categorie sono aumentate di 2 milioni di famiglie, per una spesa aggiuntiva di 6,6 miliardi di euro, e oggi contano ciascuna per il 17,4% sul totale dei consumatori.

“Trasparenza, salute e identità sono le parole chiave per gestire questa complessità – ha commentato Romolo de Camillis, Retail Director di Nielsen Italia –. Il cibo risponde sempre più a bisogni esperienziali e sono in ascesa i consumi identitari come il vegetariano-vegano-flexitariano o i consumi halal e kosher. Le performance di vendita dei prodotti sono quindi legate sempre più alla loro capacità di comunicare un messaggio, che coinvolge tutta la filiera”.

Un ruolo “di sistema” sottolineato anche nei dati presentati da Giorgio Santambrogio, AD di Gruppo VéGé e Presidente di ADM – Associazione Distribuzione Moderna: “Ogni settimana 60 milioni di persone acquistano nei punti vendita della distribuzione organizzata, generando 101 miliardi di euro di valore aggiunto, pari al 7% del totale nazionale. Il 91,5% dei fornitori sono imprese italiane e di queste il 78% sono PMI che, grazie alle marche del distributore, hanno la possibilità di entrare in canali e generare volumi a cui difficilmente avrebbero accesso in altro modo”.

“In tema di trasparenza – ha aggiunto Andrea Colombo, Direttore Generale di Coop Lombardia – abbiamo varato ad esempio un progetto per la vendita di uova ottenute senza antibiotici e oggi, insieme con IBM, abbiamo lanciato una call per coinvolgere 70 giovani startup e ricercatori e rendere disponibili in modo affidabile le informazioni lungo tutta la filiera attraverso un’innovativa tecnologia blockchain”.

“Per Esselunga trasparenza, salute e identità significano essere l’unico distributore in Italia con propri impianti di produzione alimentare in gastronomia e pasticceria, con oltre 700 materie prime lavorate e 284 referenze prodotte – ha aggiunto Luca Magnani, Direttore Qualità di Esselunga –. Abbiamo un laboratorio con 47 esperti e sviluppiamo la conoscenza, la ricerca e la cultura di prodotto. Per produrre la paella, ad esempio, abbiamo mandato i nostri esperti per 10 giorni in Spagna a imparare la ricetta originale dagli chef spagnoli”.

Per Stéphane Coum, Direttore Operations di Carrefour Italia, oggi la distribuzione deve cambiare il proprio “centro di gravità”: “I punti vendita devono essere luoghi dove il cliente può non solo acquistare ma anche mangiare, scegliendo tra prodotti che rispondono alle esigenze di target diversi. Non è solo una questione di marketing: la distribuzione deve accompagnare la ‘food transition’, che vede cambiare il ruolo sociale del cibo e per questo noi ci impegniamo, ad esempio, a una ripartizione più equa dei profitti con i produttori, oltre che a valorizzare le eccellenze locali con progetti ad hoc, di cui alcuni anche in Italia”.

“Noi adottiamo da molti anni un approccio molto diretto alla trasparenza – ha concluso Mario Gasbarrino, AD di Unes – ad esempio, abbiamo eliminato le promozioni per sostituirle con prezzi più bassi sempre. Oggi scelte come queste stanno diventando necessità per tutti, perché il cliente, anche grazie a Internet, ha a disposizione sempre più informazioni e le sue richieste crescono. Con il progetto Viaggiatore Goloso il nostro gruppo ha anticipato questa tendenza e oggi la sta accompagnando verso le sue ulteriori evoluzioni esperienziali e identitarie”.

In linea con il format di Milano Food City, Retail Plaza by TUTTOFOOD si rivolge a un duplice target, tanto business quanto consumer, con iniziative che tratteggiano un ideale filo conduttore verso i temi e le tendenze che saranno approfonditi l’anno prossimo in manifestazione. Il dialogo con il consumatore e il cittadino si realizzerà durante la settimana di Milano Food City (8-13 maggio) attraverso diverse attività in-store come esperienze multimediali, viaggi esperienziali, degustazioni, happy hour e personal shopper in collaborazione con le Insegne partner. Il palinsesto completo delle iniziative è disponibile online all’indirizzo http://www.retailplaza.it/Page/14.

Non solo. In occasione di Milano Food City, Retail Plaza by TUTTOFOOD lancia un nuovo concetto di cashback “consapevole”: i consumatori che faranno la spesa utilizzando una delle due app Ti Frutta o ExtraSconti, scattando la foto dello scontrino, otterranno denaro spendibile per acquisti futuri di prodotti basati su trasparenza, salute e identità e potranno partecipare a Retail Plaza.

 

 

Aldi, partiti i lavori del secondo centro logistico a Landriano (PV)

Raggiungerà una dimensione di 52.000 metri quadrati e porterà alla creazione di circa 200 nuovi posti di lavoro: sono i “numeri” del secondo centro di Direzione Regionale di Aldi, i cui lavori sono partiti lo scorso 26 marzo a Landriano (PV).

Prosegue dunque il piano di espansione sul territorio italiano della multinazionale tedesca, con la costruzione di un secondo centro logistico dopo quello di Oppeano (VR) e a due mesi dalle aperture dei primi punti vendita nel BelPaese. Oggi ce ne sono già 25 operativi e in programma c’è un fitto calendario di nuove aperture.

La sede di Landriano, nella provincia pavese, poco distante dal capoluogo lombardo, fungerà da centro di direzione e distribuzione regionale per il Nord Ovest. Per la costruzione ALDI si affida a Vailog, società specializzata nello sviluppo logistico. “Questo è il terzo investimento di Vailog sul territorio di Landriano e siamo molto orgogliosi della fiducia di ALDI per averci affidato questo nuovo sviluppo” ha detto Eric Véron, General Manager di Vailog.
Soddisfazione è stata espressa anche dal Sindaco del Comune di Landriano, Maria Ivana Vacchini: “Siamo lieti di accogliere sul nostro territorio ALDI, multinazionale tedesca nonché leader della Grande Distribuzione a livello mondiale, e di poter rafforzare la nostra collaborazione con Vailog che sta sviluppando il terzo immobile dedicato alla logistica nel nostro Comune”.

Su una superficie di quasi 102.000 metri quadrati la nuova piattaforma logistica consterà di 52.000 metri quadrati di deposito merci e circa 3.700 metri qudrati suddivisi tra uffici e un centro di formazione, l’ALDI Accademia. Una volta completato, lo stabilimento permetterà di rifornire più da vicino i punti vendita delle regioni del Nord Ovest e di formare i nuovi collaboratori all’interno di ALDI Accademia.

Il centro di Landriano consentirà ad ALDI di raddoppiare la sua capacità logistica in Italia: il centro di Oppeano infatti, già operativo, ha una superficie totale di oltre 56.000 metri quadrati e al suo interno lavorano oltre 200 collaboratori. 

Le aperture della settimana: Fiemme, Nau, Pam Local, facile.it

Fiemme Store, il flagship-Lab del legno biocompatibile sceglie Milano

Ha debuttato il 18 aprile Milano in via Lanza, all’interno del Brera Design District, il primo showroom monomarca di Fiemme, azienda trentina specializzata in pavimenti, rivestimenti e arredamenti in legno biocompatibile.

Lo store di 300 metri quadrati è disposto su due livelli di un edificio a corte. Il progetto a cura dello studio LDA – Luca Donazzolo architetto è stato realizzato con l’obiettivo di evidenziare il prodotto legno, valorizzando allo stesso tempo gli ambienti che accolgono il nuovo showroom. L’ingresso, concepito come la hall di un hotel, accoglie e avvolge da subito gli ospiti nell’abbraccio salubre del legno “made in Fiemme”. Al piano interrato, in uno spazio con volte a botte realizzate con mattoni a vista, è stata allestita l’intera gamma prodotto, insieme all’esposizione dei profilati biocompatibili del progetto di arredamento personalizzabile DisegnoDilegno. È stato inoltre studiato un percorso fluido attraverso le varie ambientazioni domestiche, ricreando un’area living, una zona notte, un’area bagno e un ambiente cucina,

I prodotti Fiemme 3000 non solo risultano totalmente privi di sostanze nocive, ma emettono VOC (Volatile Organic Compounds) dagli effetti benefici.

“Fiemme Store Milano è il primo flagship store attualmente presente nel nostro circuito distributivo e non poteva che essere a Milano. Ma non sarà solo uno spazio dedicato alla casa – spiega Marco Felicetti, Ad di Fiemme 3000 –: nostro obiettivo, a maggior ragione in un anno speciale come questo del nostro 25esimo compleanno, è quello di farne un Lab, un punto di riferimento in città per il mondo del benessere a 360 gradi, un contenitore di attività legate allo “stare bene” come stile di vita e non solo di arredo”.

 

Pam Local debutta a Parma

Ha debuttato il 3 maggio a Pam il format urbano di Pam Panorama Pam Local, in Strada Garibaldi 22. Situato nel cuore della città, a due passi dal Palazzo Ducale e dal Teatro Regio, lo store darà un significativo contributo all’attrattività di una zona che, negli ultimi tempi, è stata oggetto di un grande piano di riqualificazione e rilancio a favore sia dei cittadini, che dei numerosi turisti che affollano la via. Con il suo servizio di apertura continuata, 7 giorni su 7, dalle 8:00 alle 21:00, gli ingenti investimenti in termini di sicurezza e l’ampia scelta assortimentale, che punta a rispondere alle più disparate esigenze d’acquisto, l’attività si propone, infatti, di dare nuovo impulso alla vita del quartiere.

L’insegna, che a Parma dà lavoro ad una decina di giovani, tutti under 28, si presenta come una rivisitazione, in chiave moderna, delle tradizionali botteghe alimentari del centro: il negozio offre infatti tante eccellenze locali, DOP e IGP, facilmente individuabili in quanto segnalate come “Prodotti del territorio”. Accurata selezione dei fornitori, grande attenzione alla convenienza e ricchezza assortimentale sono d’altronde le cifre che caratterizzano l’intera offerta di Pam local, da sempre attento a soddisfare le necessità di tutti i Clienti, coniugando l’alta qualità dei prodotti alla costante attenzione alle nuove tendenze alimentari.

“L’obiettivo di Pam local è sempre stato quello di soddisfare i bisogni di tutti, sia in termini di qualità, che in termini di scelta e di prezzi: dagli studenti universitari ai lavoratori che rientrano tardi la sera, dagli anziani del centro che desiderano trovare tutto ciò di cui hanno bisogno proprio sotto casa, ai turisti alla ricerca di uno snack o di un pasto veloce per poi proseguire con la visita della città”, commenta Renato Mazzucco, Direttore vendite Pam local.

“Con la riapertura di domani vogliamo stringere un rinnovato patto di fiducia con i parmigiani: Pam local rappresenta infatti un servizio di prossimità che, alla comodità e alla praticità, unisce l’esperienza e la grande offerta di convenienza garantite dall’appartenenza a Gruppo Pam, storica realtà italiana del settore della Grande Distribuzione, che proprio quest’anno festeggia i suoi primi 60 anni di attività”, conclude Francesco Mazzucato, Responsabile commerciale Pam local.

 

Dal web alla strada: facile.it apre il quinto store a Monza

Facile.it, il comparatore italiano leader nel confronto di prodotti di finanza personale come assicurazioni, mutui, prestiti e utenze domestiche, continua il suo percorso di espansione territoriale e sceglie Monza per l’apertura del suo quinto Store in Italia. Situato nel cuore della Città, in Piazza Garibaldi 4, il punto vendita offrirà ai monzesi uno spazio dove poter incontrare i consulenti specializzati di Facile.it, che guideranno i cittadini nella comparazione e scelta delle migliori offerte su assicurazioni, prodotti finanziari e luce, gas e Adsl.

Prodotti per i quali le famiglie della provincia di Monza e Brianza spendono quasi 1.000 euro all’anno per il gas, più di 400 per l’energia, fra 350 e 465 euro per assicurare auto e moto

I mutui rappresentano un’altra voce di spesa importante per le famiglie con un importo medio delle richieste nel corso del 2017 pari a 138.662 euro, da restituire in 22 anni; se si guarda alle sole richieste di mutuo per l’acquisto della prima casa, invece, la cifra raggiunge i 147.692,60 euro, da restituire in 24 anni.

Infine, la telefonia fissa (voce e ADSL). Dall’analisi è emerso che, nel 2017, la spesa media annua sostenuta dalle famiglie brianzole è pari a 329 euro.

“Il nuovo Facile.it Store di Monza offrirà ai cittadini un’ulteriore opportunità per risparmiare sulle principali voci di spesa familiare. Grazie ad un team di consulenti dedicati, i clienti potranno analizzare i costi relativi a RC auto, mutui, prestiti, luce, gas e ADSL e scegliere i prodotti migliori disponibili sul mercato – ha detto Mauro Giacobbe, Amministratore delegato di Facile.it -. L’apertura del nuovo punto vendita rientra all’interno di un più ampio percorso di espansione territoriale che portiamo avanti dal 2017 e che ci vede impegnati nello sviluppo di una rete di Store a marchio Facile.it in tutta Italia, con l’obiettivo di comprendere meglio le esigenze dei clienti e dare la possibilità, anche a un pubblico non ancora abituato a usare gli strumenti di comparazione online, di ridurre le spese”.

 

Nau! Apre il primo store di Roma e il 47° lombardo a Gavirate

NAU! festeggia il decimo punto vendita a Roma, grazie all’apertura del nuovo store all’interno del Centro Commerciale Aura, il nuovo polo commerciale situato nel cuore della Capitale, a 500 metri dalle mura di Città del Vaticano. che, con 60 negozi, si pone come uno dei punti di riferimento dello shopping nella Città eterna. Lo spirito NAU! fatto di design di ultima generazione, sfumature multicolori e dettagli di tendenza, senza mai perdere di vista il rispetto dell’ambiente, emerge dall’ampia vetrina, irresistibile attrazione per chi è in cerca di un complemento moda unico, esclusivo e ricercato.

Giungono invece a quota 47 i punti vendita in Lombardia, grazie all’apertura del quarto store in provincia di Varese, a Gavirate, all’interno del Centro Commerciale Campo dei Fiori che, con 50 negozi, rappresenta uno dei punti di riferimento dello shopping varesino. La location del nuovo store di NAU! sottolinea la vocazione glam del brand, che vede l’occhiale, sia esso da vista o da sole, quale accessorio fashion, da abbinare al proprio look quotidiano giocando con forme e colori sempre diversi.

Mapic Italia e Mapic Food & Beverage ai nastri di partenza

Ci siamo quasi: mancano infatti poche settimane alla terza edizione di MAPIC Italy e al lancio di Mapic Food & Beverage, alla sua prima edizione, nuovo evento dedicato al settore F&B.  

Per l’edizione 2018 di Mapic Italy sono attesi oltre 1600 partecipanti, e si registra addirittura un incremento nel numero di brand dei settori più disparati: fashion, lusso, arredamento, food. Sono attesi oltre 600 retailer di diverse nazionalità, tra cui Amazon, Bestseller, Dolce & Gabbana, Salvatore Ferragamo, Gamestop, Kik, Pandora, Scarpe & Scarpe, Sephora e Tigota’.

Tra i key player del settore vi saranno CBRE, Cushman & Wakefield, JLL, Aedes, Ece, Eurocommercial, IGD, Svicom, Sonae Sierra, Klépierre, Falcon Malls, Westfield, Altarea solo per citarne alcuni.

In apertura dei lavori, una sessione dedicata ad una selezione di retailer internazionali che stanno gurdando con interesse all’Italia con ambiziosi programmi di sviluppo. Herve Montaner, Director of Expansion, Europe and Middle East di Sephora, marchio francese leader a livello internazionale, parlerà dei piani di espansione del brand in Italia.

Grande protagonista di quest’anno è il mondo Digital, una novità per MAPIC Italy: se ne parlerà nel panel della prima giornata, intitolato “Big Data: nuovi modelli di collaborazione tra shopping malls e retailer”, nel corso del quale si affronteranno tematiche quali Data-management, CRM & loyalty, modalità per far aumentare con successo l’engagement del cliente, oltre alle procedure per gestire e condividere correttamente i dati sensibili.

Tra gli interventi segnaliamo il contributo di Alessia De Col, Business Developement Lockers & PickUp Points Amazon; l’intervento di Massimiliano Pozzi Real Estate & Tech Services Development di Kiabi che illustrerà la strategia omnicanale del brand che festeggia quest’anno i 40 anni di esistenza.  

La seconda giornata si aprirà con la tavola rotonda organizzata da CNCC Consiglio Nazionale dei Centri Commerciali che analizzerà la situazione attuale e le prospettive del mercato immobiliare commerciale italiano: interverranno gli amministratori delegati delle tre più importanti società di consulenza internazionali – JLL, Cushman & Wakefield, CBRE. Seguirà la presentazione dei principali trend di sviluppo sul territorio nazionale. Questa sessione vedrà, tra gli altri, gli interventi di Luc Lescault, Marketing & Communication Director di FALCON MALLS e di Nicola Conti, Director of Developement & Property Management di SCARPE & SCARPE.

La novità del 2018

Questa terza edizione di MAPIC Italy si svolgerà in concomitanza con il lancio di MAPIC Food & Beverage, che offrirà ai marchi del settore F&B (sia nuovi che consolidati) grandi opportunità di incontrare i più importanti sviluppatori, master franchisee ed operatori del settore travel e F&B in grado di assisterli nel far crescere le relative attività su scala internazionale.

Tra gli operatori internazionali vi saranno Amrest (leader nei paesi dell’est Europa con un portafoglio che include KFC, Burger King e Starbucks), gli operatori mediorientali Azadea, Blackwood, gli inglesi di Harper Dennis Hobbs (con un portafoglio che include Fortnum & Mason, Hotel Chocolat, Waitrose, Whole Foods e Millie’s Cookies), i sudamericani Civitano e Multifranquicias e dal Far East Valiram Group, East West Hospitality Group e CAA Global Brands (con un portafoglio che include Coca-Cola, Hershey’s, Stella Artois e The Cheesecake Factory). 

Tutte le più importanti proprietà immobiliari a livello internazionale saranno della partita. Tra i partecipanti confermati vi sono non solo i player leader in Europa (Union Investment, Westfield, INTU, Unibail Rodamco) ma anche property company in arrivo dal Medio Oriente (United Developers/Place Vendome), Iran (Iran Mall), India (Allied Investments and Housing Private Limited), Asia (CP Group, Capitaland, CITIC Capital Holdings) e America Latina (Inmuebles Panamericana S.A).

Tra gli operatori del settore travel che hanno già confermato la loro presenza al MAPIC Food & Beverage a maggio si annoverano gli Aeroporti di Londra Standsted, Manchester, Ginevra, Roma e Milano, oltre a Retail & Connections SNCF e Grandi Stazioni.

Insegne italiane

Tra i numerosi concept italiani presenti in fiera vi sarà Doppio Malto – Brewery & Restaurant, il format retail food del birrificio Doppio Malto: una delle esperienze italiane più significative nel modo della birra artigianale. Il concept, che prevede la cucina al centro del birrificio ed un allestimento accattivante, permette al cliente di assaporare carni alla griglia, deliziosi hamburger e birra artigianale. 

Caffetterie e gelaterie sono concept F&B ben noti, ma MAPIC Food & Beverage ospiterà anche un concept italiano di toasteria: Capatoast. Il brand italiano, che ha rivitalizzato il trend dei toast, ha una strategia semplice ma vincente: ingredienti di alta qualità, ed in particolare il protagonista indiscusso, il pane, che viene prodotto rigorosamente senza alcol etilico. Per gli amanti del pesce, Nordsee promette di soddisfare tutti gli appassionati. L’azienda tedesca offre prodotti ittici freschissimi e deliziosi in un contesto artigianale e moderno.

Altri brand F&B che hanno confermato la partecipazione all’edizione inaugurale di MAPIC Food & Beverage sono: Starbucks e Jamie Oliver Group (Regno Unito), Delifrance e Le Duff Group (Francia), Coffee Fellows e What’s Beef (Germania), UBER Eats, Foodation, Rinaldini pastry, Caffè Napoli e Dante’s (Italia), Pink Fish (Norvegia), Five Guys (Paesi Bassi), Local Market Group (Svezia), CKE Restaurants (USA) e Aura Lifestyle Group (Medio Oriente).

 

 

Visite al buio nei negozi Ikea, con l’Unione italiana ciechi e ipovedenti

È possibile fare shopping anche se non si vede? Sì e lo dimostra l’iniziativa “Vieni all’Ikea… a occhi chiusi”, voluta dal colosso svedese in collaborazione con l’Unione italiana ciechi e ipovedenti. Fino a domenica 6 maggio in molti negozi dell’azienda leader dell’arredamento di design “democratico” si svolgeranno visite guidate dai volontari delle sezioni locali dell’Unione italiana ciechi e ipovedenti. Potranno partecipare ciechi, ipovedenti ma anche vedenti che potranno quindi fare l’esperienza di rinunciare alla vista per alcune ore per apprezzare meglio gli altri sensi spesso “dormienti”. Lo scopo delle visite sarà infatti quello di dimostrare che anche un magazzino sterminato come Ikea è fruibile da persone non vedenti, grazie alle possibilità offerte dal tatto, dall’udito e perfino dall’olfatto e dal gusto. Un’occasione per comprendere le difficoltà che le persone cieche o ipovedenti affrontano tutti i giorni dentro e fuori casa, ma anche per scoprire le nostre risorse e dare valore a ciò che abbiamo senza darlo per scontato, come facciamo spesso.

L’iniziativa si svolgerà in 18 dei 21 store Ikea da mercoledì 2 a domenica 6 maggio, con orari diversi a seconda delle regioni e dei negozi. Nei due negozi romani di Anagnina e Porta di Roma, ad esempio, le visite sensoriali si svolgeranno per tutto il giorno nella sola giornata di venerdì, mentre nel negozio di Genova l’appuntamento è per venerdì dalle 10 alle 16 e per sabato e domenica dalle 12 alle 18 e a Roncadelle (Brescia) le visite sono dal 2 al 4 maggio dalle 15 alle 18.

Ikea non è nuova a iniziative a favore di associazioni che operano sul territorio per aiutare le fasce deboli della società. In particolare diversi sono stati i progetti in tema di diversità, “Nella nostra filosofia aziendale – spiega Stefano Brown, sustainability manager di Ikea Italia – la diversità non rappresenta un problema, ma piuttosto una ricchezza da valorizzare: un messaggio che vogliamo e dobbiamo condividere anche all’esterno, coinvolgendo tutti i nostri clienti”.

Un’esperienza che si nutre di empatia e curiosità ma che ha anche un risvolto pratico. Per tutto il periodo dell’attività, infatti, sarà possibile donare con la propria spesa da Ikea un euro all’Unione italiana ciechi e ipovedenti.

Retail Plaza By TUTTOFOOD: l’appuntamento dell’8 maggio

Trasparenza, salute e identità:  è questo il titolo del primo appuntamento del progetto Retail Plaza By TUTTOFOOD che si svolgerà il prossimo 8 maggio a Milano negli spazi del MiCo (gate 3).

Il cibo nelle sue più attuali declinazioni, sarà il tema portante su cui la distribuzione si confronterà in un dibattito pensato per coinvolgere anche il pubblico, in nome di una vera e propria cultura del cibo che  – oggi più che mai – merita di essere spiegata, narrata e diffusa.

Nel corso dell’evento verrà presentata una ricerca Nielsen che farà il punto sui trend emergenti nell’ambito del Largo Consumo Confezionato e sul ruolo che oggi il Retail è chiamato a sostenere. 

Il programma

16:00 – Apertura dell’evento e presentazione progetto Retail Plaza

16:15 – Scenario introduttivo

16:30 – Tavola Rotonda sul tema Cibo: Trasparenza, Salute, Identità. Le sfide di un consumo consapevole

18:10 – Q&A dal pubblico

18:45 – Chiusura dei lavori

I relatori

Ad animare il dibattito della tavola rotonda (moderata dal professore Davide Pellegrini), si confronteranno sul palco noti rappresentatnti del mondo distributivo, dell’Università, del marketing e della ricerca.

Andrea Colombo

Direttore Generale Coop Lombardia 

 

Stéphane Coum

Direttore Operations Carrefour Italia 

 

Romolo de Camillis

Responsabile GDO Nielsen 

 

 

Mario Gasbarrino

AD Unes

 

Claudia Maccarini

Project Manager Light Up 

 

Davide Pellegrini

Docente Università di Parma 

 

Giorgio Santambrogio

Amministratore Delegato Gruppo VéGé 

 

 

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