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Esselunga, spuntano i cinesi di Yida con un’offerta “monstre” da 7,5 miliardi

A meno di due mesi dall’insediamento del nuovo management di Esselunga che vede l’erede Marina Sylvia Caprotti e il marito Francesco Moncada di Paternò affiancare i manager storici, che il quotidiano La Repubblica lancia una bomba: sarebbe arrivata una offerta di acquisto da Yida International Investment, colosso cinese dell’immobiliare e dell’energia. Il gruppo avrebbe fatto pervenire a tutti gli azionisti di Supermarkets Italiani e dell’immobiliare Villata, un’offerta monstre da 7,5 miliardi di euro, sotto forma di manifestazione d’interesse vincolante subordinata ad una due diligence. “il 25% in più del massimo della valutazione offerta lo scorso settembre dai fondi di private equity Blackstone e Cvc – fa rilevare il quotidiano -, che avevano valutato il gruppo, prima che venisse a mancare il fondatore Bernardo Caprotti, tra 4 e 6 miliardi a seconda dell’inclusione o meno delle attività immobiliari da rilevare insieme alla gestione operativa”.

L’offerta avrebbe colto di sorpresa Marina Caprotti, erede insieme alla madre Giuliana Albera del 70% del gruppo e del 55% della società immobiliare che raggruppa alcuni dei centri commerciali affittati alla stessa Esselunga. La sensazione infatti era che la figlia minore del fondatore Bernardo avesse l’intenzione di prendere in mano le redini dell’azienda, contravvenendo alle volontà testamentarie che caldeggiavano la vendita a un gruppo straniero citato anche per nome e cognome: Alho,d Delhaize, mega gruppo belga- olandese che a quanto si sa però non ha mai manifestato l’intenzione di acquistare la più redditizia delle insegne italiane. Esselunga ha chiuso il 2016 con un utile di 7,54 miliardi.

Leggi anche: Esselunga, Caprotti nel testamento caldeggia Ahold, altolà a Coop

Esselunga nel 2016 utile a 7,54 miliardi (+3,1%), il 5 aprile debutto a Roma

Esselunga rinnova i vertici, Marina Sylvia è vicepresidente

Un adeguamento al nuovo assetto societario seguito alla scomparsa del fondatore Bernardo Caprotti nel segno di una sostanziale continuità: questo il senso della nuova governance di Esselunga. 

La novità, inevitabile, è il coinvolgimento di coloro che detengono ad oggi la maggioranza del pacchetto azionario: la figlia minore Marina Sylvia Caprotti, 39 anni che è stata nominata vice presidente (era già consigliere) e la moglie Giuliana Albera, che è ora presidente onorario, mentre nel board è entrato Francesco Moncada di Paternò, marito di Marina Sylvia.

Confermato alla presidenza Vincenzo Mariconda, avvocato da sempre vicino alla famiglia, e la squadra precedente con l’amministratore delegato Carlo Salza, il direttore commerciale Gabriele Villa, il capo dello sviluppo Cesare Baiocchi, Stefano Ciolli che guida la finanza, Luca Lattuada  al personale e Alberto Gaudio  alla direzione legale. 

Il futuro dell’insegna vede un piano di investimenti da 1,8 miliardi entro il 2020, con nuove aperture e un nuovo centro di logistica previsto negli spazi dell’ex acciaieria di Ospitaletto, in provincia di Brescia.

Tra le nuove aperture in vista ci sono il terzo store di Verona e il terzo di Bergamo Celadina, Novara e Varese.

 

Esselunga: donati 22 milioni di euro a 10mila scuole, e a settembre si riparte

Dopo l’iniziativa, i numeri: e quest’anno per la seconda edizione di “Amici di Scuola” di Esselunga è stati pari a oltre 22 milioni di euro il materiale didattico e digitale donato alle scuole italiane. La campagna, che ha preso il via a settembre e si è protratta fino a novembre 2016, ha coinvolto più di 10.000 istituti, dalle scuole materne alle scuole medie superiori. In due anni l’iniziativa ha permesso di regalare materiale scolastico del valore di oltre 40 milioni di euro.

Ma quali sono stati i premi più richiesti dalle scuole? Innanzitutto le LIM (lavagne interattive multimediali) del valore di 2.700 euro ciascuna, e poi videoproiettori, tablet, computer, ma anche stampanti o materiale di studio, carta fotocopie, pennarelli e vocabolari. Si poteva scegliere tra 83 prodotti.

Quanto a distribuzione geografica, al primo posto c’è naturalmente la Lombardia, con 5.730 scuole coinvolte e oltre 16 milioni di euro donati, seguita da Toscana (1.512 scuole coinvolte, quasi 3 milioni di euro donati), Piemonte (1.386 scuole coinvolte, quasi 2 milioni di euro donati), Emilia Romagna (1.054 scuole coinvolte, più di 1 milione di euro donati), Veneto (218 scuole coinvolte, 170mila euro donati), Liguria (145 scuole coinvolte, 140mila euro donati) e Lazio (56 scuole coinvolte, 40mila euro donati. I dati a livello di comune sui premi e sul valore donato alle scuole sono disponibili sul sito www.esselunga.it.

 

A settembre la terza edizione

Già confermata la terza edizione di “Amici di Scuola”, che si svolgerà dall’11 settembre fino al 5 novembre di quest’anno: presentando la Carta Fìdaty, ogni 25 euro di spesa e/o 50 punti fragola il cliente riceverà un ‘buono scuola’ che dovrà consegnare all’istituto che desidera premiare. Il catalogo dei premi è stato rinnovato e arricchito, in modo da rispondere alle esigenze di tutti gli istituti coinvolti, dagli asili nido alle scuole secondarie di secondo grado. Sarà anche possibile anticipare la raccolta dei buoni scuola con l’acquisto dei testi scolastici e del materiale scolastico, dal 29 giugno al 10 settembre.

Esselunga a Roma: ecco le foto del nuovo store

Occhi puntati sul nuovo superstore Esselunga di via Prenestino a Roma aperto lo scorso 5 aprile (vedi Esselunga conquista la Capitale con un superstore di 4600 metri quadrati). Ecco le foto del nuovo punto vendita. Qualità, convenienza e un occhio particolare sui prodotti locali sono le leve su cui punterà l’insegna milanese per conquistare la capitale.

I freschi

Ampi spazi, format classico.

171 dipendenti.

Casse servite.

Casse self-service.

Il Bar Atlantic.

Ampio parcheggio.

Esselunga conquista la Capitale con un superstore di 4600 metri quadrati

Apre il 5 aprile la prima Esselunga di Roma: già presente in sei regioni, Lombardia, Piemonte, Liguria, Veneto, Emilia Romagna e Toscana, il gruppo della grande distribuzione, dopo avere aperto il negozio di Aprilia nel 2014, arriva nella Capitale.

Il superstore è il 154esimo negozio della catena Esselunga, e vede impegnati complessivamente 171 dipendenti, 134 dei quali neoassunti provenienti dal territorio circostante. Tutto il personale nei mesi scorsi ha seguito un intenso programma di formazione per acquisire esperienza e professionalità.

Il punto vendita

Il negozio (ubicato i via Prenestina, all’angolo con viale Togliatti) si estende su ben 4600 metri quadri di superficie di vendita, ed è dotato di ampi parcheggi, a raso e interrati, in grado di ospitare oltre 800 automobili. L’intervento, nell’ambito del Programma di riqualificazione urbana denominato “Centro servizi Prenestino”, ha permesso di realizzare opere di urbanizzazione per circa 6,5 milioni di euro, conservando i resti di un acquedotto, di un’antica villa romana e di una necropoli ritrovate nel corso dei lavori.

I clienti potranno disporre di tutti i reparti che hanno contribuito al successo del marchio Esselunga: la frutta e verdura sfusa e confezionata con oltre 500 prodotti; la pescheria assistita e il banco del confezionato con il pesce fresco già pulito e non decongelato, e il pesce locale sbarcato ad Anzio e Terracina con la garanzia del marchio “Pescato nel mare Tirreno”; la macelleria con oltre 350 tagli e la gastronomia con più di 400 specialità; l’enoteca, dotata di una selezione di oltre 800 etichette e il non food.

Panettieri professionali, formati dalla “scuola dei mestieri” di Esselunga, offriranno ai clienti pane fresco sfornato per l’intera giornata oltre a una vasta gamma di pizze e focacce: quello di Roma è il 121° forno di Esselunga.

Esselunga a Roma proporrà piatti pronti e prodotti tipici locali, con la produzione di specialità laziali come la rosetta o la pizza alla pala.

Nella stessa area aprirà anche il Bar Atlantic, realtà consolidata nel campo della ristorazione presente già in 84 superstore della catena che offre la possibilità di consumare prime colazioni, pranzi, aperitivi, all’insegna della qualità secondo ricette accurate a base di ingredienti selezionati in vendita nel negozio. La scelta è molto ampia: primi e secondi, piatti di gastronomia, pizze e focacce, panini farciti, insalate, macedonie, torte, spremute di frutta fresca e tante altre specialità preparate al momento.

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Esselunga nel 2016 utile a 7,54 miliardi (+3,1%), il 5 aprile debutto a Roma

Utili in positivo nel 2016 per Esselunga, che ha appena pubblicato il bilancio: le vendite sono cresciute del 3,1% a 7.540 milioni di Euro con prezzi in diminuzione dell’1,1% mentre i clienti sono aumentati del 4,4% grazie anche a quattro nuovi negozi. E per il 2017 l’insegna prevede cinque aperture tra le quali ci sarà l’atteso debutto a Roma il 5 aprile (vedi Esselunga, vendo o non vendo? Gli eredi litigano, a Pasqua lo sbarco a Roma).

Il Risultato Operativo è stato pari a 405 milioni di Euro (431 milioni di Euro nel 2015), l’Utile Netto è invece calato a 262 milioni di Euro (era di 291 milioni di Euro del 2015). Questi andamenti sono stati condizionati, fra l’altro, dalle svalutazioni immobiliari. Il Margine Operativo Lordo è arrivato a 661 milioni di Euro da 626 del 2015. La Posizione Finanziaria netta migliora, passando a 55 milioni di Euro (negativo) dai 116 milioni di Euro (negativo) del 2015. Lo sviluppo della rete di vendita registrato nel 2016 ha consentito la crescita dei clienti, ottenuta anche grazie alla combinazione di contenimento dei prezzi di vendita e attività promozionali sviluppate nell’arco dell’anno. Da sottolineare che l’inflazione ricevuta dai fornitori è stata pari a +0,9%. Gli investimenti hanno raggiunto quota 490 milioni di Euro. Sono stati impiegati 9 milioni di Euro in iniziative di solidarietà sul territorio.

L’organico medio ha raggiunto 22.741 persone, con un incremento di 811 collaboratori. Il 93% del personale ha un contratto a tempo indeterminato, record tra le aziende della grande distribuzione.

 

Quattro nuovi store nel 2017 e quarto polo logistico in provincia di Brescia

Nel maggio 2016 è stato siglato il contratto di acquisto del ramo d’azienda di Ospitaletto dell’acciaieria Stefana SpA, in concordato preventivo, dove è prevista la realizzazione del quarto polo logistico del Gruppo: i lavori per la realizzazione sono in corso d’opera. Nel 2017 sono inoltre previste cinque nuove aperture tra cui Roma Prenestina, il 5 aprile, e Verona Fiera.

Nel corso del 2016 sono stati aperti i negozi di Monza (Viale Libertà), con la contestuale chiusura di quello in via Lecco, Como località Ca’ Merlata, Cusano Milanino (MI) e Prato Viale Galilei con la contestuale chiusura di quello adiacente. Lo storico negozio di Milano Viale Certosa, aperto nel 1968, è stato chiuso.

Esselunga lancia il click and collect Clicca e Vai, e parte da Varedo

Dopo anni di consegne a domicilio, Esselunga lancia una nuova modalità di spesa online, il click and collect: il primo centro di raccolta è a Varedo.

Clicca e Vai è il nuovo canale di vendita attraverso il quale il cliente effettua la spesa on line e la ritira in giornata con l’automobile, per ora presso un unico centro, quello di Varedo, situato sulla superstrada che collega Milano con la Brianza. Un’offerta che si somma all’altra tipologia di e-commerce, il servizio Esselunga a Casa, nato nel 2001 e cresciuto a tal punto che nel 2016 ha consegnato 1.350.000 spese ai propri clienti ed ha fatturato 158 milioni di euro. Il servizio oggi copre 1.115 comuni in 5 regioni (Lombardia, Veneto, Emilia Romagna, Toscana e Piemonte), utilizza due magazzini dedicati (uno a Milano e l’altro a Firenze), e si appoggia a diversi Superstore nelle zone in cui è presente. Vastissimo l’assortimento, composto da circa 13mila articoli che spaziano dagli oltre 2.500 superfreschi (frutta, verdura, carne, pesce, latticini e prodotti gastronomici), ai prodotti surgelati fino ad articoli di grocery tradizionale (pane, pasta, pelati, detersivi, eccetera). Ogni prodotto in assortimento è accompagnato da una scheda informativa che contiene varie indicazioni: caratteristiche, ingredienti, valori nutrizionali, origine per la frutta e verdura, tracciabilità per la carne e il pesce e presenza di eventuali allergeni. Il cliente e-commerce, prima di acquistare il prodotto, ha a disposizione tutte le informazioni presenti in etichetta.

Ma quali sono le differenza tra i due servizi? Con Esselunga a Casa i clienti, previa registrazione sul sito Esselungaacasa.it, effettuano la spesa navigando nel negozio virtuale oppure sfruttando il motore di ricerca e scelgono il giorno e l’orario più comodo per ricevere la spesa direttamente a casa a partire dal giorno successivo all’ordine e fino a 20 giorni dopo l’inoltro dello stesso. La consegna è a pagamento e l’ordine minimo di 40 euro. Attraverso il sito dedicato Cliccaevai.esselunga.it, invece, il cliente effettua la spesa e la ritira a Varedo, presso il centro di Via Terni 20 – sulla superstrada Milano/Meda – già in giornata dopo sole 2 ore dall’invio dell’ordine e fino ai due giorni successivi. Il servizio è completamente gratuito, non sono previsti costi aggiuntivi né limiti minimi di spesa. Entrambi i servizi beneficiano delle stesse promozioni dei supermercati Esselunga.

Sembra dunque che dopo l’arrivo di Amazon la situazione dell’e-commerce nel grocery si stia finalmente sbloccando, tanto che si moltiplicano le iniziative, da Coop a Iper a Auchan e Carrefour, “tutti lo fanno”.  Ma addirittura un “veterano” come Esselunga, che per anni è stato di fatto monopolista sul canale online,  deve aver pensato che ormai una modalità di ritiro al cliente ormai evoluto non basta più, ed è necessario diversificare.

 

Vedi anche le nostre interviste sull’e-commerce grocery a due esperti.

Il lungo viaggio della Gdo verso l’esperienza mobile intervista a Marta Valsecchi dell’Osservayorio Mobile B2C Strategy del  Politecnico di Milano.

Food & Grocery, la rivoluzione passa per l’e-commerce intervista a Roberto Liscia di Netcomm.

Tra tradizione e innovazione, Frantoio Bonamini apre alla GDO con Iper ed Esselunga

olio di oliva

In uno dei periodi più critici per il settore oleario italiano, Frantoio Bonamini è pronto al rilancio ed inaugura il canale della Grande Distribuzione Organizzata, attraverso partnership di eccellenza. Prime fra tutte, quelle con Iper ed Esselunga, importanti gruppi italiani che si occupano di vendita alimentare al dettaglio da oltre 40 anni.

Iper distribuirà in tutto il Nord e il Centro Italia, il Veneto Valpolicella D.O.P. Passioni di Verona, fiore allʼocchiello del Frantoio veronese, che presenta un colore giallo dorato e sentori finemente fruttati, dolci e delicati, facilmente adattabili alla cucina mediterranea. Esselunga, invece, presenterà il pluripremiato olio extravergine dʼoliva Veneto Valpolicella D.O.P., un prodotto amabile dedicato a palati fini che sono alla ricerca di un condimento eccellente per la quotidianità, in un formato creato ad hoc: 0,75 lt.

“Siamo stati scelti dalla GDO e abbiamo deciso di aprire un nuovo capitolo della nostra storia aziendale proprio per ridare valore ad un prodotto così prezioso per le eccellenze italiane, lʼolio dʼoliva – ha affermato Giancarlo Bonamini -. La nostra è una politica attenta alla customer experience, evidenziando la passione che mettiamo in ogni passaggio, dalla coltivazione alla raccolta delle olive, fino ad arrivare alla tavola dei nostri consumatori. La nostra vuole essere unʼazienda che non dimentica il profondo legame con le tradizioni locali, ma che vuole portare avanti un forte senso di sperimentazione ed innovazione: solo così il risultato finale può rivelarsi in continuo miglioramento” ha concluso il titolare.

Esselunga, vendo o non vendo? Gli eredi litigano, a Pasqua lo sbarco a Roma

Per Esselunga il dopo-Caprotti è fatto di litigi sull’eredità e di importanti novità. Prima tra tutte la storica apertura del primo store a Roma, ormai imminente malgrado i tanti problemi che hanno contrassegnato il progetto. Rallentato anche dai conflitti tra gli eredi del fondatore del marchio della grande esse, scomparso nell’ottobre dello scorso anno. Sullo sfondo, il futuro e la continuità del più importante marchio privato della grande distribuzione italiana, che vanta 153 punti vendita, 22mila dipendenti e 7,3 miliardi di ricavi.

Se il fondatore nel testamento era stato categorico circa la vendita a un soggetto internazionale (vedi Esselunga, Caprotti nel testamento caldeggia Ahold, altolà a Coop), secondo Repubblica, “Marina Caprotti, erede universale insieme alla madre del 70% di Supermarket Italiani, sembrerebbe determinata a proseguire l’attività di famiglia col marito Francesco Moncada. Al suo fianco ci sarebbero l’ad Carlo Salza e Germana Chiodi, storica dirigente diventata milionaria, grazie ai lasciti di Caprotti. Sembra invece di diverso avviso la moglie Giuliana Albera che, seguendo alla lettera il testamento del marito, sembrerebbe orientata a intraprendere per gradi un processo di valorizzazione, magari con un disimpegno parziale della famiglia, per affidare la gestione a un altro colosso del settore”.

Le notizie di questi giorni poi vedono gli eredi scontrarsi a colpi di carte da bollo sul patrimonio di Caprotti, malgrado il testamento del fondatore di Esselunga intendesse evitare questa faida. I legali dei due figli di Bernardo avuti dalla prima moglie, Giuseppe e Violetta, con i quali l’imprenditore ebbe per tutta la vita rapporti controversi e che egli non avrebbe ritenuto idonei a prendere in mano il suo impero, puntano a mettere le mani su un patrimonio del valore di alcune centinaia di milioni costituiti da una barca, da alcuni quadri, da immobili e da altri oggetti donati da Caprotti. In particolare nel mirino ci sarebbero alcuni edifici esclusi dall’eredità legittima spettante ai figli di primo letto: quelli di proprietà della Dom 2000, una dozzina in affitto a Esselunga, e lo storico palazzo di famiglia in via del Lauro a Milano, controllato dalla Edilizia del Lauro srl. Immobili che secondo i legali di Violetta e Giuseppe Caprotti sarebbe stati sottostimati rispetto al valore di mercato. Insomma, il testamento di Caprotti senior trascurerebbe molti immobili e i figli di primo letto si riterrebbero danneggiati e potrebbero impugnarlo. Presto un incontro potrebbe porre le basi per un accordo tra Violetta e Giuseppe e la vedova Giuliana Albera e la figlia di secondo letto Marina Sylvia.

E veniamo a Roma. Ci siamo, o quasi. Per la Pasqua 2017 ci sarà finalmente il taglio del nastro del primo ipermercato Esselunga nella capitale, in zona Prenestino. L’inaugurazione sarebbe dovuta avvenire prima dello scorso Natale, ma problemi burocratici e la morte di Caprotti hanno rallentato l’impresa. La struttura, che sorgerà alla periferia Est della metropoli, nella popolosa area tra Via Prenestina e viale Palmiro Togliatti (ironia della sorte vuole che il primo store del marchio fondato da un anticomunista e avversario storico delle coop avvenga proprio nella grande arteria dedicata al leader del Pci…), si estenderà su oltre 8mila mq. L’edificio, ormai completato (si stanno ultimando le infrastrutture esterne come la viabilità e i parcheggi), sorge all’interno del complesso Centro Servizi Prenestino, previsto da un accordo di programma che risale addirittura al 2003 e ratificato nel 2010 dalla Regione Lazio. Nell’area dovrebbero sorgere anche un centro sportivo, un centro direzionale e un edificio per servizi pubblici per un totale di altri 30mila metri quadri di superficie. Un grande progetto in mano alla famiglia di costruttori Mezzaroma, del quale l’ipermercato Esselunga costituisce quindi un’appetitosa anticipazione.

Ipermercati Iper, Esselunga e Decathlon, le migliori performance online nel 2016 sono loro

Dopo essere stato sul gradino più alto del podio per molti mesi, si conferma Ipermercati Iper il brand della Gdo con la migliore performance sul web nel 2016 in base alla classifica stilata da BEM Research. La catena di supermercati del gruppo Finiper insieme ai marchi La grande i e supermercati UNES, ha registrato un punteggio medio del BEM Rank nel corso del 2016 pari a 53,6 punti. Con un distacco di circa 7 punti si posiziona in seconda posizione Esselunga, al terzo posto si piazza invece la francese Decathlon. Chiudono la Top 5 Coop e Bricocenter. Tra i primi 10 brand si trovano poi Bennet, Carrefour, Auchan, Gamestop ed Euronics.

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Nel complesso, la media del BEM Rank nel 2016 per i circa 25 brand del settore GDO considerati è pari a 33 punti.

Quali le ragioni del successo online? Ipermercati Iper ha mostrato una maggiore capacità di essere rintracciato sul web (visibilità online), seguito da Esselunga e Coop. Riguardo alle prestazioni dell’homepage, ovvero alla velocità di caricamento e all’usabilità, è in prima posizione invece Bricocenter, seguito da Decathlon e dalla catena di supermercati Bennet.

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«Concentrandosi solo sui principali gruppi (italiani e non) della GDO alimentare, e guardando alla relazione tra le performance sul web e la dinamica del fatturato degli ultimi anni, – commenta Mariachiara Marsella, web marketing manager di BEM Research – si riscontra un legame strettamente positivo. In altri termini, chi ad oggi fa meglio sul web è riuscito negli ultimi anni ad avere un miglior rapporto con la clientela, soprattutto attraverso i tradizionali canali di vendita, e quindi a vendere di più. Ciò evidenzia l’importanza del phygital, parola che nasce dall’unione di physical e digital, ovvero quanto sia cruciale interagire con gli utenti con strumenti digitali anche quando le vendite avvengano prevalentemente attraverso i canali fisici (o analogici)».

Un’eccezione a questa regola c’è, e sono le catene di discount, che pur avendo ottime performance in termini di vendite, non rientrano tra i migliori brand della classifica. «Il target di clientela, meno digitalizzata, può spiegare questo risultato. Tra non molto tempo, quando i nativi digitali saranno più attivi sul mercato, si può facilmente prevedere che anche questi distributori dovranno porre più attenzione al web» conclude Marsella.

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