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Arriva in Italia Best Brands, l’oscar che premia risultati di vendita e awareness

best brands Stephan Nießner , Ferrero 11.02.2015 Foto: Astrid Schmidhuber

Nato in Germania, dove il gruppo di comunicazione Tedesco Serviceplan lo ha creato nel 2004, sbarcato in Cina nel 2014, il premio Best Brands arriva in Italia, per certificare con precisione quale fra tutti i brands del nostro paese è in assoluto il top.

Tutto merito del criterio oggettivo adottato e pserimentato da un decennio: la classifica delle marche italiane verrà stilata non secondo l’opinione (spesso autorevolissima) di una giuria, ma secondo due criteri oggettivi e molto diversi tra loro: il successo economico e l’affetto del pubblico: quindi share of market share of soul.

Per partecipare non serve un’iscrizione al premio: sono candidate d’ufficio tutte le marche rappresentative sia come quota di mercato, sia come capacità di investire in comunicazione, valutata sulla media degli ultimi quattro anni.

Giovanni Ghelardi, Amm. Del. di Serviceplan Italia
Giovanni Ghelardi,, Amm. Del. di Serviceplan Italia

«Best Brands si basa su uno studio estensivo condotto da GFK direttamente su 3.000 persone in Italia – spiega Giovanni Ghelardi AD di Serviceplan Italia che insieme agli altri partner, GFK Italia, RAI Pubblicità, System 24 e ADC Group e con il sostegno di UPA, promuove l’edizione nazionale del premio – con un metodo assolutamente inedito che mette in relazione attraverso un algoritmo esclusivo sia il potenziale economico del brand che il suo legame affettivo con la gente».

Silvio Silprandi, Vice Presidente GfK Eurisko Italia, entra nello specifico della metodologia. «È un processo molto articolato: l’indice finale nasce da due famiglie di indicatori. Da una parte abbiamo il «successo della marca» che comprende la Market Share (cioè la quota di mercato a valore), la Loyalty del consumatore (cioè la fedeltà al brand espressa attraverso l’acquisto più frequente) e il Premium Price (cioè il livello di prezzo su cui si attesta la marca rispetto alla media della competition) e la «share of soul» che comprende la Brand awareness (domande che rilevano il livello di familiarità con la marca), il Brand Potential Index (calcolato su una serie di domande che misurano propensione a spendere di più rispetto alle altre marche, personal relevance, attrattività, distintività e superiorità), il Cross-selling potential (domande che raccolgono il livello di propensione all’acquisto/utilizzo di un nuovo prodotto della marca). In sostanza però l’ingrediente fondamentale di tutto il processo sono i consumatori. Sono loro a determinare sia il successo economico di una marca sia ad esprimere i dati più ‘emozionali’».

In attesa del 28 ottobre quando saranno ufficializzati i Best Brands irtaliani, nell’ultima edizione svoltasi in Germania è stata riconosciuta l’importanza dei brand italiani con l’istituzione della categoria Best International Brand/Corporate Brand Italy vinta da Ferrero, al secondo e terzo posto si sono classificate Tod’s e Luxottica.

In autunno il Retail Tour Virtuale di Kiki Lab

Tendenze e casi di innovazione e successo da New York, Cannes, Stoccolma, Nuova Delhi, Parigi, Barcellona e testimonianze del retail italiano anche quest’anno, tra ottobre e novembre, al centro del Retail Tour Virtuale di Kiki Lab.

In un pomeriggio di lavori Fabrizio Valente, fondatore di Kiki Lab, guiderà i partecipanti attraverso le tendenze del settore, presentando con dati e immagini le aree Retail visitate dal team Kiki Lab nell’ultimo anno: catene e indipendenti; mass-market, discount, lusso; alimentare e non alimentare; servizi e ristorazione rapida; salute e tempo libero.

Due gli appuntamenti: il 28 ottobre a Brescia e il 12 novembre a Milano. I convegni saranno arricchiti da testimonianze aziendali: già confermati per Milano speech di Autogrill e Decathlon e per Brescia di Calze Ileana, Parliamo di thé e Italmark-Gruppo Odolini.

Per informazioni e iscrizioni: 030.221681 – kiki@kikilab.it

Fabrizio Valente è anche presente al World Retail Congress di Roma (8-10 settembre), dove modererà una delle sessioni parallele dedicate all’innovazione nel retail presentando e discutendo con i protagonisti due casi significativi: l’italiana Mr Fleming, catena di farmacie innovative e l’olandese Bilder & De Clercq, lo store che risponde alla domanda “che cosa preparo per cena?”, fornendo la risposta con cgli esatti ingredienti per comporre il piatto che si è scelto di fare.

In questo video alcune testimonianze di retailer Italiani protagonisti al World retail Congress di Roma

A ottobre la settimana Fairtrade torna a promuovere i prodotti equosolidali

Coinvolgerà centinaia di supermercati, bar e punti vendita di tutta Italia la campagna annuale di promozione del commercio equo Fairtrade, “The power of you – Dipende da te”, prevista dal 10 al 25 ottobre. Promozioni, incontri col pubblico e iniziative speciali in centinaia di negozi saranno l’occasione per diffondere l’idea di una spesa più sostenibile per l’uomo e per l’ambiente, garantita dal Marchio etico più diffuso al mondo.

 

Due testimonial dal mondo sostenibile
Della narrazione sul “potere delle scelte” saranno testimoni due produttori agricoli, ospiti in alcuni incontri col pubblico. Francisco Ramon Rivera Gonzalez, presidente dalla cooperativa Pantasma del Nicaragua, racconterà come avviene la coltivazione del caffè all’ombra nelle comunità della regione montuosa di una riserva naturale a nord della città di Matagalpa. Jocibel Belchior Bezerra invece, presidente della cooperativa di noci di anacardio di Cocajupi, porterà la voce delle comunità del nord-est del Brasile. Qui i raccoglitori, arrivati grazie a programmi di riforma agraria, ricollocamento o occupazioni di terre improduttive poi legalizzate, coltivano senza pesticidi e promuovono la fertilità del terreno, combattendo la siccità che ha colpito la zona.

Durante la campagna, il 14 ottobre è previsto il Fairtrade Day, che sarà celebrato all’interno di Expo con la presenza della presidente di Fairtrade International, Marike De Pena, Ambassador del progetto W.E.-Women for Expo, e della CEO Harriet Lamb. Il circuito Fairtrade è uno dei partner della società civile di Expo.

I finalisti del World Retail Awards 2015

Come ogni anno a compendio del World Retail Congress (Roma, 8-10 settembre) saranno assegnati i prestigiosi World Retail Awards, suddivisi in cinque categoriee nel superpremio Retailer of the Year.

Solo due gli italiani presenti: Yoox Group nella categoria eCommerce retailer of the Year e Coop con ‘Chiedilo alla Coop’ nella categoria Retail Advertising Campaign. Le altre categorie sono: Young Retail Entrepreneur of the Year, Retail transformation and reinvention relativo progetti di reingegnerizzazione e riorganizzazione dell’attività in chiave di crescita sostenibile, e Store Design. Le liste di selezionati per le altre due categorie – Retail Transformation of the Year e Retailer of the Year – saranno rivelate a breve.

Ian McGarrigle, Presidente del World Retail Congress, dichiara: “Siamo molto contenti di vedere così tanti partecipanti in ogni categoria. Ancora una volta il calibro dei finalisti è davvero eccezionale con una rappresentanza variegata del mondo del retail. Sarà difficile stabilire il vincitore finale di ogni categoria; noi siamo comunque molto grati nei confronti di tutti quelli che hanno partecipato.”

Nella categoria Store Design sono sei i finalisti, tutti molto rappresentativi di linee di tendenza nel retail, dal food al lusso, dal gioco allo sport e all’auto. Questi ultimi due (Rockar e Rose Biketown) sono un esempio notevole di multicanalità e di integrazione tra canali online e of line. In particolare Rockar prefigura una possibile rivoluzione nel modo di vendere le auto.

Store Design of the Year

– Rose Biketown, Monaco by Blocher & Blocher
– Markthal, Rotterdam by MVRDV and Designers Winy Maas
– Hamleys World, Mosca by Fitch
– Galeria Melissa, Londra. Architetti: IDL e Melissa’s Muti Randolph
– Mad Cooperativet, Copenhagen by the Inhouse Concept design team e Cada Design
– Rockar, Bluewater, UK

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Questi gli altri finalisti

Young Retail Entrepreneur of the Year
Sponsorizzato da MasterCard
– Kunal Bahl, co-fondatore, Snapdeal Nitin Passi, fondatore, Missguided.com
– John Winning, AD, the Winning Group
-Bahman Nedaei, Zahir Dehnadi, co-fondatori, Navabi
– Gökhan Meriçliler, fondatore, Poi

Retail Advertising Campaign of the Year
– M&S per “Every Milestone”. RKCR/Y&R
– Coop Italia per “Chiedilo alla Coop”. Y&R Italia
– Intel per “Get In The Mix with NE YO”. Arc Worldwide, Chicago
– Continente per “Going to Continente Makes it Worth Your While”. By Fuel
– Watsons Taiwan per “Have a cozy and lazy life with Gudetama”. By Dentsu Taiwan
– M&S Food per “Adventures”. RKCR/Y&R

eCommerce Retailer of the Year
Sponsorizzato da JDA
-Jumia, Nigeria
– Matchesfashion.com, UK
– Michael Hill Jewellery, Australia
– Yoox Group, Italia
– Appliancesonline, Australia
– JD.com, Cina
– Mudo, Turchia

Grosseto e Capalbio prossime tappe del tour Simply di Giorgione

Produttore di olio di alta gamma, oste, cuoco, comunicatore: “Giorgione”, al secolo Giorgio Barchiesi, continua il suo tour “La cucina Simply di Giorgione” nei punti vendita della rete Simply gestiti dalla Cooperativa Etruria, dove prepara alcune delle sue storiche ricette e dà consigli per fare la spesa.

I prossimi appuntamenti, in Maremma, sono per martedì 11 agosto nel Punto Simply di via Origlio a Capalbio Scalo alle ore 11.30 e a Grosseto, in via Scansanese, dalle ore 17.30.

GiorgioneSimply1Classe ’57, romano, veterinario mancato, Giorgio Barchiesi si è occupato di un’azienda a Spello, dove produceva olio di altissima qualità. Oggi cucina con passione nella sua locanda. Nel suo orto coltiva di tutto, alleva animali di ogni tipo e cucina. L’uomo giusto insomma per esaltare le primizie con ricette semplici, gustose, facilmente eseguibili. Nel libro “Giorgione – Orto e Cucina“ ha raccolto “ottanta ricette laide e corrotte” e mette “nero su bianco” la sua passione per la cucina “disinvolta”. Piatti semplici e saporiti che riportano con una buona dose di ironia ai sapori della campagna.

Con Plef e Rondine a Expo è di scena la cittadinanza universale

Nuovo appuntamento con il ciclo di incontri ed eventi Il senso ritrovato a Expo, organizzato da Plef (Planet life economy foundation). Si tratta della performance artistica Dissonanze in accordo (6 agosto, ore 21.00, alla Cascina Triulza al’interno di Expo) curata da Rondine Cittadella della Pace, l’unica associazione italiana candidata ufficialmente al Premio Nobel per la Pace, che propone un nuovo modello di cittadinanza universale che si fonda sulla capacità di nemici di poter vivere in pace e su una premessa essenziale: fermare la guerra è il primo imprescindibile passo per “nutrire il pianeta”.

“Mentre a Milano assistiamo ad un investimento per una bellezza spettacolare che vanifica la coscienza dei confini e si consuma in poco tempo – si legge nella comunicazione che accompagna l’invito – Rondine investe da diciotto anni, ogni giorno, nella forza morale dei giovani, frenati da invalicabili confini, ma pronti a consumarli e distruggerli come un esercito di soldati di pace pronti a partire dalla campagna toscana per abbattere barriere fisiche e mentali che spezzano vite e impediscono la crescita dei popoli.

“Dissonanze in accordo” è un racconto del superamento del conflitto, in un percorso dalla consapevolezza della guerra e alla sua soluzione verso la pace.

Le testimonianze “vere” degli studenti di Rondine Cittadella della Pace narrano di vicende vissute in prima persona, storie di odio che si tramanda di generazione in generazione; spiegano come un “presunto nemico” si possa trasformare in una persona come loro, abbattendo quelle categorie culturali, che costringono molti come dentro a una prigione.

La performance dell’Ensemble Rondinesarà introdotta dagli interventi di Bruno Pasquino, Commissario Generale Expo Milano 2015, Sergio Silvotti, Presidente Fondazione Triulza, Alessandro Curti, AD Curti socio Plef e sponsor del progetto “Il Senso Ritrovato” e Franco Vaccari, Presidente Rondine.

A Roma è di scena il World Retail Congress, 8-10 setttembre. Ecco il programma

Dall’8 al 10 settembrriflettori puntati su Roma per la nona edizione del World Retail Congress, evento internazionale e punto di riferimento per il mondo retail,  quest’anno per la prima volta in Italia, con un programma ricco di spunti.

Scarica qui l’agenda dei lavori

L’Hotel Cavalieri Hilton sarà il palcoscenico per oltre 1000 delegati di tutto il mondo provenienti da aziende leader di settore che si confronteranno sul tema “Trasformazioni nel retail, quali scenari oggi, domani e in futuro”. L’evento, che attrae i player più influenti della distribuzione mondiale, avrà quest’anno come ospite eccezionale Sir Tim Berners-Lee, inventore del World Wide Web, che terrà un particolare speech sui futuri e visionari sviluppi del web. Tra gli speaker, tutti di livello internazionale, citiamo Oscar Farinetti, fondatore di Eataly, Andy Clarke, Ceo di Asda Walmart, Jonathan Alferness, Vicepresident di Google, Julie Hamilton, Vicepresident Coca Cola.

Le tre giornate del World Retail Congress prevedono un fitto programma di eventi, workshop e presentazioni interattive, tavole rotonde e meeting in cui il grande tema sarà proprio il futuro del retail: nuove sfide, soluzioni e prospettive offerte. Inoltre, il programma sarà arricchito da alcune attività collaterali come l’annuale Future Retail Challenge in cui squadre di studenti di tutto il mondo competeranno nel creare un nuovo concept di retail, l’introduzione di tre nuove aziende nella Hall of Fame dei migliori innovatori del settore e la consegna dei prestigiosi World Retail Awards che saranno assegnati a conclusione dell’evento.

L’edizione 2015 del World Retail Congress prevede inoltre alcune importanti nuove iniziative:

  • Il World Retail Congress Innovation Hub, contest che premierà le migliori start-up in ambito retail che avranno l’opportunità di presentare il proprio progetto ad una platea di CEO delle principali aziende presenti. Un’occasione unica per confrontarsi con i player più influenti e all’avanguardia.
  • Future vision, un panel di esperti di diversa provenienza presenterà le linee guida che modelleranno il retail in futuro, in un’ottica unitaria e coesa. Un documento importante e d’ispirazione per tutti gli operatori del settore.
  • CEO Leadership Workshop, un programma nato dalla collaborazione fra la Said Business School Oxford University e WRC per la formazione continua dei CEO.

La Festa della frutta e della verdura a Expo esalta la produzione italiana

Expo Milano 2015 ha celebrato ieri la “Festa della Frutta e della Verdura”, una giornata all’insegna del mangiare sano e dello stile di vita equilibrato, con oltre 12 tonnellate di frutta  distribuite ai visitatori degustazioni, eventi e intrattenimenti organizzati dai partner e dai Paesi partecipanti.

L’apertura ufficiale delle celebrazioni è avvenuta davanti al padiglione “No farmers no party” all’ingresso del Cardo Sud, dove centinaia di agricoltori provenienti da tutta Italia sono stati accolti dal Commissario Unico delegato del Governo per Expo Milano 2015, Giuseppe Sala, dal Ministro per le Politiche Agricole, Alimentari e Forestali, Maurizio Martina, e dal Presidente di Coldiretti, Roberto Moncalvo.

E poi ecco un trionfo di pesche nettarine, ciliegie, albicocche e nespole, angurie e meloni che i visitatori, grazie a Coldiretti e Agrinsieme, hanno potuto degustare lungo il Cardo e il Decumano.[Not a valid template]

Intagliatori hanno realizzato sculture artistiche e quattro piramidi con prodotti naturali hanno decorato il Cardo Sud. «Una festa di grande successo, con una partecipazione dei Paesi e dei partner straordinaria, un’occasione importante – ha sottolineato Giuseppe Sala – per provare frutti esotici e abbinamenti inusuali ma davvero gustosi. In questo senso, possiamo parlare di un Expo dei curiosi. Per il futuro stiamo pensando a nuove iniziative, magari con giornate dedicate alla birra e al vino».

«Dobbiamo valorizzare sempre più le nostre produzioni ortofrutticole – ha ribadito il ministro Martina -, lavorando sull’organizzazione della filiera, promuovendo qualità ed eccellenza. L’Esposizione Universale è il momento per dimostrare ai 140 Paesi presenti la forza della produzione italiana».

Una Festa che ha coinvolto tutti i Paesi partecipanti, a cominciare da quelli presenti nel Cluster Frutta e Legumi, con cocktail al mango, allo zafferano  e succhi di baobab e ibisco. E poi i frutti tropicali del Brasile, la macedonia di frutta con sciroppo di Mezcal del Messico, le degustazioni di anguria e arancia alla cannella del Marocco e di succo di mele e prugne con il cioccolato in Polonia. Al Parco della Biodiversità, a cura del Padiglione del Biologico NaturaSì, ecco centrifugati biologici. Conaf-WAA (World Association of Agronomists), con il supporto dei loro volontari, ha definito un itinerario di visite guidate dei padiglioni, tra Bahrain, Francia e Marocco, sul tema della Frutta e della Verdura. E poi il gelato alla frutta di Rigoletto e le creazioni dei maestri pasticceri e gelatai del Cluster del Cacao e Cioccolato.

L’olio extravergine di oliva? Bisogna assaggiarlo dice l’Onaoo. E a Expo un contest mondiale tra assaggiatori

L’industria olivicola nazionale, alfiere dell’olio extravergine d’oliva (sono oltre 40 gli oli Dop e Igp) sta guardando con una certa apprensione l’evolversi di questa stagione , dopo il disastro della campagna 2014-2015 che si è chiusa con un calo della prduzione del 50%. «La campagna olivicola 2014/2015 – commenta Marcello Scoccia, Capo Panel e Vice Presidente Onaoo –  verrà ricordata come una delle peggiori in Italia sia in termini qualitativi che quantitativi. Basti pensare che la produzione di oli vergini (in cui rientrano gli extra vergini di qualità, i vergini, i lampanti, cioè quelli di categoria inferiore) non ha superato le 200.000 tonnellate, in relazione alla media degli anni precedenti che si aggira sulle 300.000/400.000 tonnellate. Si è addirittura registrato un calo dell’80% in alcune Regioni del centro Italia. La causa principale? Il meteo e l’attacco da parte di parassiti (nel dettaglio, la mosca olearia “Bactrocera Olea”) che quest’anno si è propagata da Nord a Sud condizionando la quantità dell’olio».

Se a questo aggiungiamo chein Italia se ne consumano più di 650 mila tonnellate, si comprende che i ripetuti allarmi contro la presunta invasione di oli “taroccati” lanciate dalle organizzazioni agricole possono apparire strumentali. L’industria olearia ha sviluppato una grande maestria nella creazione di blend (di cui sci instoremag si è già occupato), su cui si è costruito il successo all’estero dell’olio evo italiano. Su un altro versante, l’Onaoo (, l’Organizzazione Nazionale Assaggiatori Olio di Oliva) ha sviluppato da quando è nata nel 1983 a Imperia, una metodologia di assaggio che consente di valutare la qualità dei prodotti. E non è un caso che siano ormai diversi i buyer delle catene distributive che hanno frequentato i suoi corsi.

Il Presidente Lucio Carli afferma che «Insegnare l’assaggio dell’olio di oliva è indispensabile affinché ogni individuo sappia utilizzare al meglio le proprie capacità di valutazione organolettica del prodotto e diventi così lui stesso il primo valutatore. Ma prima di difenderne la qualità è necessario conoscerne l’incredibile biodiversità: avere più di 40 DOP è straordinario, purtroppo nessuno le apprezza».

La figura dell’assaggiatore, spiega il responsabile scientifico di Onaoo Mauro Amelio, ha un ruolo fondamentale per le aziende, nella valutazione del prodotto finale, ma anche durante tutto il processo della filiera produttiva, importante nell’individuare gli eventuali “difetti dell’olio” che possono verificarsi prima o dopo la trasformazione delle olive. In tal modo, i produttori possono intervenire, risalendo all’origine del difetto e preservando le annate successive.

I corsi si tengono abitualmente presso la sede centrale di Imperia ma, vista la richiesta sempre più intensa, sono attivi anche i corsi online. Onaoo invia una campionatura di oli da analizzare col docente in una seduta telematica. Un servizio perfetto anche per i residenti all’estero o per gli stranieri, con lezioni in lingua. La scuola organizza, inoltre, corsi negli Stati Uniti, Sud Africa, Taiwan, Turchia, Tunisia e Marocco, intervallati da viaggi annuali in Spagna, Grecia, Marocco e Portogallo.

A Expo l’associazione sta preparando  la “Sfida Mondiale Assaggiatori Olio d’Oliva Onaoo (The Worldwide Olive Oil Tasters’Challenge by Onaoo)”. Il 13 Settembre presso il Padiglione Italia,  cinquanta concorrenti di tutto il mondo si sfideranno in due prove: una di assaggio e una teorica, con test di valutazione degli attributi organolettici positivi e negativi, individuazione e riconoscimento delle origini, ed un test sulle cultivar, le tecniche di coltivazione, produzione e trasformazione, l’analisi sensoriale, la legislazione, il mercato. In palio il trofeo di miglior assaggiatore mondiale di olio d’oliva.

Al Senso ritrovato di Plef in Expo è di scena il lavoro per la sostenibilità

Proseguono gli appuntamento della serie il Senso ritrovato  in Expo 2015 organizzati da Plef – Planet life economy foundation, fondazione senza scopo di lucro che si occupa di dare concretezza ai principi della Sostenibilità promuovendo la realizzazione di un nuovo modello economico e sociale in grado di creare vero “Valore” (economico, sociale, ambientale, umano) superando le tesi contrapposte della “Crescita” o della “Decrescita”.

Il 7 luglio sempre alla Cascina Triulza, lo spazio della società civile all’Esposizione universale, è la volta del workshop dedicato a Il lavoro dell’uomo, il lavoro del consulente di management per la sostenibilità.

La sostenibilità dell’azione economica dell’uomo e del suo stile di vita sono la vera sfida dell’oggi e dei decenni a venire, si legge nella presentazione del workshop. In questa sfida essenziale è l’apporto dei consulenti di management che, con le loro competenze, sono i naturali portatori d’innovazione e cambiamento.

L’evento promosso da Apco, Associazione italiana dei consulenti di management, assieme al proprio network internazionale, ICMCI, vuole portare su questa sfida i professionisti italiani e i loro colleghi di ben 54 Paesi, affinché le eccellenze non rimangano sconosciute o isolate, ma costituiscano radice e stimolo all’ulteriore divulgazione di una cultura della sostenibilità, consapevole sintesi di idealità e convenienze.

Qui il programma. Per iscrizioni e informazioni rivolgersi ad Apco (02 7750449).

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