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Bilancio positivo per SES: circa 7 milioni di visitatori fanno segnare +1,3%

È positivo il bilancio del 2023 per il gestore di centri commerciali SES – Spar European Shopping Centers. Il fatturato lordo nei tre centri commerciali SES in Norditalia, fra commercio, ristorazione, e servizi, è cresciuto del 1,3%. Sono stati circa 7 milioni i visitatori che durante l’anno passato hanno frequentato le gallerie e questo ha reso particolarmente attrattivi i centri per i tenants: sono stati stipulati nuovi contratti e prolungati gli esistenti, sia per le ancore che per le piccole superfici.

Come quarta nuova location nel portfolio di SES, a settembre 2023 è arrivato il centro commerciale Il Grifone a Bassano del Grappa (Vicenza): in questo modo, unitamente ad altre dieci strutture minori di prossimità, SES gestisce in Italia una GLA complessiva di 163.000 mq e circa 280 negozi. Inoltre SES Italy continua la propria politica relativa alla sostenibilità avendo realizzato un grande impianto fotovoltaico presso il centro commerciale Le Brentelle. 

“I numeri dell’anno passato ci hanno spinto a seguire la gestione dei centri commerciali come spazi pulsanti di vita. In generale vediamo un consolidamento delle posizioni nel commercio e le nostre location continuano a essere molto richieste grazie all’alta valutazione di merito e alle elevate frequenze” commenta Christoph Andexlinger, Ceo di SES Spar European Shopping Centers.

Sul fronte location, parecchie le richieste avanzate da brand importanti: nei mall de Le Brentelle e Ipercity è iniziata una completa ristrutturazione della food court che nel 2024 è stata completata con l’apertura di due ristoranti Dispensa Emilia e due nuovi Pokè Sun Rice. Media World inoltre, in Ipercity, ha prolungato il contratto di affitto e realizzato una completa ristrutturazione. Altre nuove insegne, fra le altre, sono in Ipercity Anna Virgili, e in Brentelle il jeans shop AKI 017. In totale, nel 2023, non ci sono state vacancies nei centri commerciali di SES Italy.

Accanto allo sviluppo commerciale, SES persegue anche un importante obiettivo legato all’efficienza tecnica di alto livello, in modo da consumare meno energia possibile e aumentare la quota di energia autoprodotta. Per tale ragione SES Italy investe costantemente in manutenzione, provvedimenti per ridurre il consumo di energia, ristrutturazioni e modernizzazioni. Il Centro Le Brentelle in Padova nel 2023 è stato attrezzato con un impianto fotovoltaico da 473 Kwh. I centri commerciali SES utilizzano, in Austria, Slovenia e Italia, un impianto di energy management certificato da TÜV Austria, certificato che è stato nel 2023 riconfermato e prolungato. Partendo da qui, SES si prepara all’introduzione di un sistema di gestione ambientale. I centri italiani gestiti da SES utilizzano 100% di energia da fonti rinnovabili, e dal 2016 utilizzano illuminazione a led.

Casalasco: fatturato in crescita a oltre 630 milioni (+27%). Determinante l’export

Il 2023 è stato un altro anno record per la filiera integrata del pomodoro in Italia specializzata nella trasformazione, confezionamento e commercializzazione dei suoi derivati. A testimoniarlo il bilancio del Gruppo Casalasco che, coi suoi cinque stabilimenti, ha lavorato 800.000 tonnellate di pomodoro fresco nella scorsa campagna consolidando il 7° posto a livello mondiale con un fatturato in crescita del 27% arrivato a superare i 630 milioni e con un EBITDA a 81,1 milioni di euro.

In continua crescita anche i mercati di sbocco finale, oltre 75 nel 2023, raggiunti sia coi marchi propri (Pomì e De Rica) che con le attività di co-packing e private label che coprono tutti i continenti con particolare focus sull’Estremo Oriente tra cui il Giappone dove il Gruppo ha recentemente finalizzato l’acquisizione della De Martino, primario operatore commerciale specializzato in mercati asiatici e scandinavi. La quota di fatturato sui mercati internazionali si conferma l’asset fondamentale per la crescita del Gruppo attestandosi a oltre i due terzi del fatturato complessivo con una quota nel segmento retail al 76% del totale. I derivati del pomodoro guidano le categorie prodotti con l’85% dei ricavi suddividi tra prodotti base, sughi pronti e ketchup.

Filiera, qualità, innovazione, ricerca & sviluppo, persone, ambiente e sicurezza sono i pilastri su cui si basa la strategia sostenibile di Casalasco che adotta un approccio trasparente nel rispetto di tutti i suoi stakeholders con la missione comune di costruire una catena efficiente e solida per la creazione del valore equamente ripartito lungo la filiera. Una grande attenzione è da sempre dedicata alle persone: con un picco pari a 2150 dipendenti nel corso della campagna del pomodoro, nel 2023 il numero di dipendenti a tempo indeterminato è aumentato del 10%. Se ai lavoratori presso gli stabilimenti si somma l’indotto rappresentato dalle aziende agricole socie del Consorzio Casalasco del Pomodoro e tutte le attività di logistica e distribuzione del gruppo, il numero di lavoratori coinvolti nella filiera Casalasco è di circa 10.000 unità, con un’età media intorno ai 40 anni. Il Gruppo ha portato avanti importanti progetti di crescita sul personale con oltre 16.000 ore di formazione specifica e piani di welfare volti a supportare il benessere dei dipendenti.

Il reparto Qualità di Casalasco ha effettuato oltre un milione di analisi qualitative presidiando tutte le fasi della filiera dal campo fino alla distribuzione di ogni singola confezione ed il dipartimento di Ricerca & Sviluppo ha generato oltre 100 nuovi progetti relativi a ricette e packaging innovativi. A tal proposito, nel 2023 sono stati avviati i lavori di riqualificazione dell’immobile in prossimità dello stabilimento di Fontanellato, con l’obiettivo di realizzare il nuovo Innovation Center del Gruppo volto a centralizzare in un unico polo tutte le attività di ricerca del Gruppo; l’inaugurazione è prevista entro il 2024. Lo scorso esercizio Casalasco ha investito circa 30 milioni di euro al fine di migliorare le prestazioni produttive ed ambientali. Il nuovo piano di sviluppo triennale prevede investimenti in asset industriali per un valore complessivo di oltre 50 milioni di euro focalizzati in particolare su efficientamento energetico, miglioramenti qualitativi e autoproduzione di energia. “Ormai da diversi anni la sostenibilità rappresenta per Casalasco un focus primario. Il 2023, oltre alla significativa crescita in termini di mercati, prodotti, ricavi, margini ha confermato anche lo sviluppo concreto della cultura sociale e ambientale che da sempre ci coinvolge e traina la nostra operatività giorno dopo giorno” ha detto Costantino Vaia, CEO di Casalasco SpA.

Laura Gabrielli è il nuovo Presidente della Magazzini Gabrielli SpA

Laura Gabrielli è il nuovo Presidente della Magazzini Gabrielli SpA. Accanto a lei, in Consiglio di Amministrazione, siederanno Luciano, Luca e Roberta Gabrielli e i due consiglieri esterni Roberto Masi (Vice Presidente) e Giuseppe Mondavi. Gabrielli, classe ’73, coniugata col conduttore televisivo Massimiliano Ossini e con tre figli e una laurea in economia aziendale alla Bocconi di Milano, è membro del consiglio di amministrazione della Magazzini Gabrielli dal 2002 e per dieci anni, dal 2014 ad oggi, è stata anche Amministratore Delegato della partecipata FG Gallerie Commerciali Spa.

“Sono onorata di questo nuovo incarico che mi vedrà alla guida dell’azienda di famiglia. Si apre una nuova fase della vita aziendale ma la mia nomina è nel segno della continuità, avendo ricevuto il testimone da mio padre e potendo contare ancora su di lui in consiglio di amministrazione oltre ai due miei cugini e ai due consiglieri esterni che collaborano con il gruppo da anni e che porteranno competenza e visione strategica” ha detto Laura Gabrielli.

Con la nuova governance, la neo presidente continuerà dunque a portare avanti gli obiettivi di consolidamento e di crescita, avendo come driver principale la sostenibilità economica, sociale e ambientale, con un occhio di riguardo alla territorialità. “Abbiamo il dovere di valorizzare il grande patrimonio che abbiamo costruito nel corso degli anni, operando in modo sano per vincere le sfide che il mercato ci pone e continuando a porre le persone al centro di ogni scelta aziendale” prosegue Laura Gabrielli. “I punti vendita sono i luoghi dove possiamo offrire ogni giorno ai nostri clienti assortimenti e servizi per rendere sempre più unica l’esperienza di acquisto. Esaltare i prodotti della nostra terra e offrire qualità e freschezza continueranno a essere quindi tra i nostri principali obiettivi strategici e lo faremo puntando sempre di più sulla nostra marca commerciale Consilia e sulle nostre linee Selezione Qualità e Fatti Buoni. Il mio impegno sarà massimo anche verso tutto ciò che gravita intorno alla Magazzini Gabrielli”.

L’assemblea che ha ratificato la nomina del nuovo vertice dell’azienda ha anche approvato il Bilancio relativo all’esercizio 2023: con un fatturato pari a 1,096 miliardi di euro, Magazzini Gabrielli ha superato, per la prima volta nella storia, la soglia del miliardo di euro, con una crescita del 23,35% rispetto all’anno precedente, con un utile netto che è cresciuto del 53.80% e pari a 34,228 milioni di euro. L’EBITDA ha raggiunto i 77,9 milioni di euro che corrisponde al 7,1% del fatturato. La struttura retail, tra diretti e indiretti, è composta da 320 punti vendita presenti nelle cinque regioni Marche, Abruzzo, Molise, Umbria e Lazio con i marchi Oasi, Tigre e Tigre Amico. Lo sviluppo della rete commerciale, nel corso del 2023, è stato caratterizzato anche dall’acquisizione degli oltre cinquanta punti vendita tra Roma e provincia a marchio Coop. L’ingresso nel Gruppo Selex, prima centrale di acquisto italiana della grande distribuzione, avvenuto tre anni fa, si è rivelato quindi una scelta vincente.

Roncadin chiude il 2023 a 175 milioni. Ora investimenti in welfare e formazione

Il Gruppo Roncadin, attivo nella produzione di pizze surgelate, pinse e prodotti freschi da banco frigo, archivia il 2023 con un fatturato di 175 milioni di euro. “Pur riscontrando una flessione in termini di volumi di produzione, siamo riusciti a mantenere i livelli di fatturato nonostante sul nostro comparto abbiano pesato le dinamiche inflazionistiche che hanno portato i consumatori a essere particolarmente attenti al prezzo” commenta l’Amministratore Delegato Dario Roncadin.

L’intenzione dell’azienda friulana di crescere e svilupparsi, mettendo al centro il benessere delle persone che vi lavorano e il rispetto del pianeta, è confermata da numerosi progetti e investimenti. In particolare, per la sostenibilità ambientale Roncadin investe 1,6 milioni di euro all’anno, pari al 34% degli investimenti complessivi annui. Inoltre, pur nello scenario economico complicato, Roncadin continua a investire sulle persone e a consolidare l’occupazione.

“L’obiettivo è garantire alle nostre persone sicurezza, benessere e possibilità di crescita nella nostra realtà. Per questo, negli anni, abbiamo implementato una gestione sempre più orientata sulla conciliazione famiglia-lavoro e sulla flessibilità oraria, sul part-time (adottato dal 71,7% delle nostre persone), nonché su una generale evoluzione dei processi aziendali per puntare al coinvolgimento del team e alla crescita delle professionalità e delle soft skill” aggiunge l’AD dell’azienda.

Il 78,3% della forza lavoro di Roncadin è costituito da donne, l’età media del personale è di 44,5 anni e la fascia under 30 costituisce l’11,45% della popolazione aziendale. Per attrarre e mantenere i talenti, specie in un territorio soggetto a spopolamento come quello di Meduno, Roncadin punta sulla formazione, su un evoluto sistema di welfare aziendale, su un Cral molto attivo, su servizi di supporto alle famiglie come il centro estivo (Grest), su un ambiente di lavoro improntato al benessere organizzativo, alla salute e alla sicurezza, nonché su una generale condivisione di valori e responsabilità sociale.

“Le lavoratrici e i lavoratori di Roncadin sono i nostri primi “ambasciatori” ed è importante per loro la consapevolezza di far parte di un’azienda che è quasi una famiglia, che ha a cuore il territorio e l’ambiente e che vuole giocare un ruolo di primo piano nella comunità locale, operando per il bene comune. Del resto, è questo che abbiamo sancito nel nostro statuto diventando, qualche anno fa, Società Benefit” conclude Dario Roncadin.

Aspiag Service archivia il 2023 a 2,71 miliardi e investe in rete vendita e ambiente

Prosegue la crescita di Aspiag Service, concessionaria del marchio Despar in Triveneto, Emilia-Romagna e Lombardia, che ha chiuso il 2023 con un fatturato pari a 2,71 miliardi di euro, in crescita del 6,3% rispetto all’anno precedente.

Tale sviluppo ha contribuito a un significativo programma di investimenti che l’azienda ha messo in campo pari a circa 68 milioni di euro destinati al consolidamento e all’espansione della rete vendita tra nuove aperture (9) e ristrutturazioni (5) in tutti i territori che l’azienda presidia. Uno sviluppo del network a cui ha corrisposto anche un incremento dei livelli occupazionali con 405 nuove assunzioni che portano a 9.285 il numero di collaboratori nelle cinque regioni di competenza.

“Stiamo proseguendo il percorso di consolidamento del brand dell’abete nelle nostre regioni di riferimento nonostante il fenomeno inflazionistico abbia generato forte incertezza sugli acquisti, incidendo ancora molto sui consumi. Abbiamo proseguito nei nostri programmi di investimento che hanno portato a un ulteriore sviluppo della nostra rete di vendita e a un contestuale incremento dei livelli occupazionali, con oltre 400 nuovi collaboratori assunti. È cresciuto e si sta consolidando sempre più anche il rapporto di partnership con i nostri imprenditori affiliati, così come si potenzia quello con i nostri fornitori all’interno di progetti di valorizzazione delle filiere corte, delle produzioni agroalimentari regionali e dei prodotti micro-locali. In ultima analisi, sicuramente un driver strategico di sviluppo si è dimostrato essere il prodotto a marchio, che ha registrato un’ulteriore crescita nelle vendite rispetto ai dati 2022 e che raccoglie ampio consenso da parte della nostra clientela per l’ottimo rapporto fra qualità e prezzo” ha detto Christof Rissbacher, Presidente del Comitato di Aspiag Service.

Oggi sono 6.659 le referenze a marchio Despar disponibili a scaffale, in grado di soddisfare ogni esigenza di spesa unendo qualità e convenienza. Particolarmente significativo nell’ambito private label è stato l’apporto di S-Budget, il marchio esclusivo che comprende un paniere completo di oltre 700 prodotti alimentari e non come pasta, farina, burro, surgelati, prodotti per l’igiene della casa, capace di garantire un risparmio medio del 30% sul carrello. La linea di prodotti S-Budget, rivolta a un target di clientela che vuole risparmiare scegliendo prodotti con prezzi stabili e bassi, nel 2023 ha registrato una crescita del fatturato del 18% rispetto all’anno precedente.

Come annunciato, gli investimenti sono stati destinati principalmente allo sviluppo e consolidamento sui territori delle cinque regioni di riferimento attraverso nuove aperture e il restyling di punti vendita esistenti. In particolare, nel 2023 sono stati aperti 9 nuovi punti vendita, di cui 2 a gestione diretta a Cremona (CR) e Santarcangelo di Romagna (RN) e 7 negozi di imprenditori affiliati, che portano la rete a 554 punti vendita complessivi (250 diretti e 304 affiliati). Inoltre sono state 5 le ristrutturazioni di negozi tra diretti e affiliati nei diversi territori presidiati dall’azienda, nell’ottica di migliorare l’esperienza di spesa e favorire uno sviluppo del network secondo sempre più elevati standard di sostenibilità e di riduzione dell’impatto ambientale. Lo sviluppo della rete vendita ha interessato tutte le cinque regioni presidiate dall’azienda, sia in una prospettiva di consolidamento nelle regioni più storiche come Veneto, Friuli-Venezia Giulia e Trentino-Alto Adige, sia di ulteriore crescita nelle regioni dove la presenza è più recente come Emilia-Romagna e Lombardia.

Allo sviluppo sul territorio ha corrisposto anche un incremento dei livelli occupazionali che ha portato il totale dei collaboratori a 9.285, di cui il 63,4% è rappresentato da donne. Una grande famiglia in crescita che vuole offrire alle proprie persone stabilità e certezze, come dimostrano il basso livello di turnover in uscita e il fatto che l’88,5% dei contratti è a tempo indeterminato. Centrale nella strategia di sviluppo è la valorizzazione delle filiere corte e dei micro-localismi, un progetto con il quale l’azienda intende evidenziare le produzioni dei piccoli produttori dei territori, portando nei punti vendita anche quelle micro-produzioni a chilometro zero che non potrebbero altrimenti trovare spazio nel canale della Gdo. Testimonianza di questo impegno è rappresentata dal brand “Sapori del Territorio”, il marchio che raccoglie oggi oltre 3.400 referenze a scaffale provenienti da circa 400 produttori locali. Il progetto si traduce nell’impegno a condividere e testimoniare la genuina cultura enogastronomica dei territori e nella possibilità di costruire nuove sinergie con produttori selezionati, non soltanto attraverso la promozione delle loro specialità nei punti vendita, ma portando anche il cliente a contatto diretto con la loro esperienza, organizzando iniziative ed eventi speciali che permettano alle persone di sperimentare in modo concreto la qualità del prodotto. Sempre nella prospettiva di valorizzare le filiere corte e le produzioni agroalimentari regionali, è continuata e si è rafforzata anche nel corso del 2023 la sinergia con le istituzioni locali per l’implementazione di protocolli regionali che puntano a valorizzare i prodotti locali e certificati DOP, IGP e STG e consentono di sostenere i prodotti regionali dalla produzione fino alla commercializzazione, sviluppando una filiera corta “dal campo alla vendita”. I protocolli attivati sono: “Veneto – The Land of Venice” per le denominazioni geografiche del Veneto, “Io sono FVG” per le eccellenze del Friuli-Venezia Giulia, “I love Trentino” per i prodotti trentini e “Qualità Alto Adige” per quelli altoatesini.

Grande impegno ha riguardato anche il fronte della sostenibilità: Aspiag Service è stata la prima azienda della grande distribuzione organizzata a ottenere nel 2013 la certificazione UNI EN ISO 14001 per il proprio sistema di gestione ambientale e nel 2023 ha festeggiato il traguardo dei dieci anni dall’ottenimento della certificazione ambientale, rilasciata da TÜV Italia, che rappresenta il coronamento di una serie di attività che hanno portato il gruppo a gestire le proprie responsabilità ambientali in modo sistematico. Nel tempo l’azienda ha investito oltre 30 milioni di euro per l’efficientamento energetico di sedi e punti vendita e oggi la certificazione UNI EN ISO 14001 riguarda 71 siti che comprendono tutte le diverse tipologie di punti vendita, dagli ipermercati ai supermercati di piccole e medie dimensioni, alle piattaforme logistiche fino al polo agro alimentare Agrologic.

Grande attenzione, infine, è stata posta alla salute e sicurezza sul lavoro: a seguito di verifica svolta da parte dell’ente leader a livello nazionale DNV, nel mese di maggio 2023 è stata rinnovata la certificazione ISO 45001 per tutte le unità operative. Lo standard riguarda il Sistema di Gestione della Salute e della Sicurezza del Lavoro che ha come obiettivo è il continuo miglioramento delle procedure e la definizione, applicazione e condivisione delle migliori pratiche per garantire sicurezza e salute in ogni operazione, in ogni reparto e in tutte le sedi.

Penny: fatturato a 1,619 miliardi in un 2023 ricco di iniziative e crescita

Penny Italia chiude il 2023 con un fatturato di 1,619 miliardi di euro e una rete vendita di 449 negozi in 18 regioni. 70 i milioni investiti per le 34 aperture i 78 ammodernamenti e il lancio della nuova piattaforma logistica a Buti, Toscana, gettando già le basi per il nuovo fresh-hub di Buccinasco. Oltre mille le persone assunte e centinaia le crescite interne anche grazie alle oltre 30.000 ore di formazione erogate. È stato anche un anno record delle operazioni di acquisizione con focus capitale, ma non solo, che in poche settimane ha più che triplicato la presenza del brand a Roma che ora può contare su 25 punti vendita.

In tutta Italia i negozi Penny si sono rinnovati e trasformati, diventando più sostenibili ma anche garantendo reparti serviti che celebrano l’italianità, confermando a fine anno 120 macellerie e 117 gastronomie. Ma il 2023 è stato anche l’anno di importanti investimenti in tema di visibilità come il temporary store presso gli I-Days di Milano e la collaborazione con l’Aquafan di Riccione.

Nel 2023 la carta fedeltà di Penny è diventata 100% digitale, integrata nella nuova app, con la garanzia di una serie di vantaggi per i clienti del brand. In un anno difficile per molte famiglie colpite da tassi d’inflazione record, l’insegna ha difeso il potere d’acquisto ripensando il proprio programma fedeltà e introducendo il cash-back, un meccanismo semplice attraverso il quale il cliente può accumulare punti con la spesa e utilizzarli per richiedere prodotti omaggio dell’assortimento, buoni sconto o premi delle collezioni.

A coronare il 2023 di Penny, oltre alle sinergie con Too Good To Go e Banco Alimentare per combattere lo spreco di cibo, sono state le 12 referenze sviluppate con Airc per un’alimentazione che supporta la prevenzione, le 3 referenze da agricoltura aeroponica ricavate dal 95% di acqua risparmiata, e infine la collaborazione con Fondazione Progetto Arca e Croce Rossa Italiana a cui il brand e i suoi clienti sono riusciti a donare un’ambulanza.

Despar chiude il 2023 a 4,4 miliardi grazie a nuove aperture e Mdd

Despar Italia ha chiuso il 2023 con incassi per 4,4 miliardi di euro, in crescita del 5,6% rispetto al 2022. Un risultato a cui hanno contribuito un significativo consolidamento della rete vendita in tutti i territori presidiati dalle aziende socie, tra nuove aperture (56) e restyling di negozi (34) e l’importante apporto del prodotto a marchio, driver strategico di crescita dell’insegna, che ha raggiunto incassi per 1 miliardo di euro e una quota di mercato pari al 22,4%, superiore alla media nazionale. Per il 2024 sono previsti circa 100 milioni di euro di investimenti per 35 nuove aperture e 33 ristrutturazioni e un focus sul prodotto a marchio con più di 200 lanci di nuovi prodotti.

Aperture e restyling
Il 2023 è stato un anno importante per l’espansione e il radicamento dell’insegna nei territori: complessivamente sono state 90 le nuove aperture e i restyling di punti vendita in tutti i mercati serviti: nel dettaglio sono state 56 le nuove aperture e 34 le ristrutturazioni. Oggi Despar Italia conta in totale 1.424 negozi (408 diretti e 1.016 affiliati) per una superficie di vendita complessiva che raggiunge 832.298 metri quadrati. Le nuove aperture hanno riguardato tutte le insegne con cui l’azienda presidia il territorio, nel dettaglio sono stati avviati: 41 Despar, 12 Eurospar e 3 Interspar. Il percorso di sviluppo ha interessato tutti i territori presidiati, rafforzando la presenza del marchio dell’Abete in aree storiche e ampliando la sua influenza in nuove zone.

Mdd, un driver strategico
A ricoprire un ruolo centrale nel percorso di sviluppo, come detto, è stato il prodotto a marchio che ha raggiunto una quota pari al 22,4% in crescita di 1 punto rispetto al 2022 (Fonte Nielsen I+S, AT 2023), registrando performance positive sia a valore che a volume. Le vendite dei prodotti a marchio Despar nel 2023 arrivano al miliardo di euro (999.723.722 euro), registrando un incremento del 12,8% rispetto al 2022, mentre i volumi sono aumentati del 7,1% rispetto all’anno precedente. Nel 2023 Despar Italia ha lanciato 222 nuovi prodotti e realizzato 308 restyling: a questi risultati ha contribuito la continua ricerca e innovazione che negli anni ha permesso all’offerta private label Despar di evolversi e rispondere in modo sempre più puntuale alle esigenze dei clienti, mettendo al centro la qualità e la convenienza. Un percorso di sviluppo raggiunto anche grazie alla partnership con più di 400 fornitori, di cui oltre il 97% sono italiani e contribuiscono al rafforzamento della filiera produttiva nazionale, con cui l’insegna collabora per i prodotti a marchio.

Oggi sono 16 le linee Mdd Despar per un totale di oltre 4.700 referenze, che permettono di soddisfare ogni esigenza di spesa. Le linee di prodotto che hanno registrato le migliori performance sono state la linea mainstream Despar, con una crescita a valore del +16%, la linea Despar Premium, dedicata alle eccellenze gastronomiche, che è crescita del +7% a valore, la linea del food to go, Enjoy, che, grazie anche al lancio di nuove referenze, è cresciuta a valore del +55% e a volume del +83%, infine la linea salutistica Free From, cresciuta del 20% a valore e del 22% a volume. Un percorso di crescita che Despar Italia intende perseguire anche nel 2024 con il lancio di oltre 200 nuove referenze, oltre all’aggiornamento delle linee esistenti, guardando alle nuove tendenze del mercato e a segmenti con spazi di crescita interessanti quali gli assortimenti premium e specializzati, come per esempio il biologico e funzionale, i prodotti a più alto contenuto proteico o l’ambito dei prodotti di fascia medio alta che valorizzano le filiere corte e i prodotti tipici locali che da sempre sono nel dna dell’insegna.

Il continuo impegno per la sostenibilità…
Rilevante anche l’impegno profuso in ottica ambientale: nel 2023 Despar Italia ha infatti presentato il suo Manifesto di Sostenibilità e il brand “Cambiamo il domani”. Con questo manifesto, declinato in dieci punti, Despar intende dimostrare l’impegno costante verso la sostenibilità ponendosi in linea con gli obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030 dell’ONU e a questo abbina il nuovo brand “Cambiamo il domani” che farà da cappello a tutte le iniziative che avranno a cuore ambiente e persone. Nel corso del 2023, inoltre, Despar Italia ha avviato, insieme ai soci, il progetto “Bosco Diffuso Despar” con cui l’insegna ha messo a dimora oltre 1.400 alberi in sette località diverse d’Italia grazie alla collaborazione con associazioni e realtà impegnate nel campo sociale, a conferma della volontà di Despar Italia di ribadire il proprio impegno di azienda socialmente responsabile. Anche nel 2023 è continuato il percorso insieme ai fornitori Mdd per calcolare e ridurre, ove possibile, l’impatto ambientale dei prodotti firmati Despar in termini di Co2. Despar sta infatti collaborando con i propri fornitori al calcolo della CFP (Carbon Footprint) coinvolgendoli nel percorso di transizione climatica che si articola in quattro punti: la dotazione di una politica aziendale attenta al cambiamento climatico, la quantificazione delle emissioni Ghg (gas a effetto serra), la riduzione di queste emissioni e, dove possibile, l’opportuna compensazione.

… e contro gli sprechi alimentari
Despar Italia ha inoltre continuato il suo impegno per la lotta agli sprechi alimentare, dal 2020 collabora infatti con la piattaforma Too Good To Go che ha come obiettivo quello di salvare il cibo invenduto che andrebbe altrimenti sprecato. Alla fine del 2023 sono stati contati 175 punti vendita coinvolti nelle aree di competenza di Despar Nord Ovest, Despar Centro Sud, Despar Sicilia e Despar Sardegna, e sono state ritirate dai clienti 82.058 “Surprise Bag” contenenti alimenti in perfette condizioni ma non più adatti alla vendita. A fine 2023, inoltre, la collaborazione si è ampliata con l’adesione di Despar al progetto “Etichetta Consapevole”, un’iniziativa che mira a educare le persone sulla corretta interpretazione del termine minimo di conservazione di un alimento. Despar ha aderito al progetto “Etichetta Consapevole” con un primo pacchetto di circa 30 prodotti Mdd che saranno ampliati nel prossimo futuro.

“Il nostro Gruppo ha continuato a crescere grazie alla dedizione e al costante impegno di tutte le aziende socie che quotidianamente operano sul territorio per consolidare e promuovere il marchio Despar. Uno sforzo comune che, assieme ai nostri fornitori partner, ci consente di perseguire i nostri obiettivi, innanzitutto quello di ampliare e consolidare sempre più la nostra gamma di prodotti a marchio, cifra distintiva di Despar ed elemento di riconoscibilità della nostra insegna. Un progetto ambizioso che miriamo a realizzare mediante un impegno costante nell’innovazione, nella sostenibilità e nella promozione di sempre maggiori sinergie tra tutti i nostri soci e, soprattutto, con i produttori partner, sia sul piano commerciale che su quello comunicativo e relazionale, valorizzando i principi e i valori che da sempre contraddistinguono Despar” ha commentato Gianni Cavalieri, Presidente di Despar Italia.

“Nel 2023 abbiamo raggiunto gli obiettivi che ci eravamo posti, grazie a un sempre più forte radicamento sui territori e a un solido progetto di sviluppo del prodotto. Un percorso che vogliamo perseguire anche nel 2024: prevediamo di superare i 4,5 miliardi di euro di incassi, con circa 100 milioni di euro di investimenti sull’ampliamento della rete vendita con 35 nuove aperture e più di 30 ristrutturazioni che interesseranno tutti i territori nei quali siamo presenti e dove vogliamo continuare a offrire un servizio di prossimità e qualità ai nostri clienti. Lo sviluppo del prodotto a marchio continuerà ad essere uno dei nostri driver strategici di crescita con l’obiettivo di superare nel 2024 il miliardo di euro di incassi e raggiungere entro il 2025 una quota di mercato dei nostri prodotti Mdd del 25%. Prospettive ambiziose che puntiamo a raggiungere in un contesto di mercato sicuramente sfidante, ma dove siamo certi di poterci affermare con sempre maggiore forza facendo leva sui nostri punti di forza: qualità, convenienza, valorizzazione delle filiere e dei prodotti italiani e un legame sempre più stretto con la clientela e con i territori nei quali ci inseriamo” ha aggiunto Filippo Fabbri, Direttore Generale di Despar Italia.

Salame Felino Igp, Gdo traina il fatturato del 2023 a 87 milioni

Fatturato in leggera crescita che raggiunge quota 87 milioni di euro per il Salame Felino Igp, che conferma così i buoni risultati anche nei dati economici 2023, nonostante l’aumento dei costi relativi alla materia prima. Analizzando i dati, la produzione di carne avviata alla lavorazione l’anno scorso ha sfiorato i 5,5 milioni di chilogrammi mentre per quanto riguarda il prodotto etichettato finale invece, se ne contano 3,5 milioni di chili.

Il Consorzio, che raggruppa nel territorio di Parma 14 aziende produttrici con circa 500 addetti tra lavoratori diretti e legati all’indotto, ha confermato la Gdo come principale canale di commercializzazione. Ottimi riscontri sono stati registrati dal banco taglio grazie al ritorno dei consumatori al mercato assistito, ma anche il preaffettato, seppur in fisiologico calo rispetto ai numeri record dell’anno scorso, si mantiene ben al di sopra dei livelli pre-Covid. Nel 2019 erano stati 526mila i chilogrammi destinati all’affettato; nel 2023 invece la quota è salita fino a 573mila chilogrammi (+9%). Infine l’export si attesta a circa il 3%, con l’Europa come principale mercato di riferimento, ma il Consorzio ha registrato un ulteriore interesse in particolare nei mercati extra Unione Europea e negli Stati Uniti.

Per Umberto Boschi, Presidente del Consorzio di Tutela del Salame Felino Igp, i numeri del 2023 sono positivi: “Siamo soddisfatti della tenuta registrata dal comparto, con una produzione stabile per quanto riguarda i volumi complessivi. Inoltre il dato del preaffettato, ben superiore a quello registrato nel 2019, conferma il gradimento del consumatore per la specifica modalità di vendita, per la facilità di utilizzo, la comodità e la disponibilità”. A preoccupare restano i rincari della materia prima: “Il 2023 è stato un anno caratterizzato dall’aumento delle carni a livelli mai visti prima. I produttori hanno fatto fronte ad aumenti medi, rispetto al 2022, del 20%. Un trend in crescita che va necessariamente arginato” conclude Boschi.

Cash & carry pugliese al diapason: Altasfera supera i 100 milioni di fatturato

Altasfera, insegna cash & carry di Maiora S.r.l. nata per soddisfare le esigenze degli operatori Horeca nel centro-sud Italia, ha superato i 100 milioni di euro di fatturato. Questo traguardo rappresenta una pietra miliare nella storia di Maiora per quanto concerne la divisione Altasfera e testimonia la validità della strategia aziendale e la fiducia riposta dai clienti nell’insegna.

Maiora ha consolidato la sua crescita nel settore del cash & carry con un costante percorso di sviluppo negli anni su tre direttrici fondamentali: il potenziamento e riammodernamento della rete, le nuove aperture e l’investimento nelle risorse umane. Oggi la rete Altasfera conta otto punti vendita, caratterizzati da servizi di alta qualità, focalizzati su innovazione ed eccellenza operativa, orientati a soddisfare tempestivamente i bisogni di tutti i clienti professionali, con particolare attenzione agli specialisti del fuori casa.

A partire dal primo cash & carry inaugurato a Corato (Bari) nel 1991, che proprio quest’anno ha visto l’importante rinnovamento dei reparti freschi, durante questi 33 anni l’insegna ha ampliato la propria rete nei territori di Molfetta nel 2007, Laterza nel 2014, Manfredonia nel 2016, Crotone nel 2017, Monopoli e Lecce nel 2020 e Reggio Calabria lo scorso giugno. Nel tempo, il crescente investimento da parte di Maiora ha portato alla definizione di un team Altasfera, dedicato esclusivamente a questa unità di business nelle aree acquisti, vendite e marketing. Grandissima attenzione è riservata alle risorse umane: rispetto a due anni fa c’è stato un incremento del personale di oltre il 52%, arrivando a un numero pari a oltre 190 collaboratrici e collaboratori sempre più preparati grazie alla continua formazione che viene svolta sia in accademia che in store.

“Possiamo affermare con orgoglio che questo traguardo è frutto di un percorso intrapreso da anni, con impegno e dedizione di tutto il team Altasfera” ha dichiarato Francesco Di Nardo, Direttore Vendite Ingrosso e Franchising, che aggiunge: “Maiora continuerà a investire in questo mercato, perseguendo risultati ancora più ambiziosi con l’obiettivo di migliorare costantemente il modello Altasfera affinché diventi il riferimento italiano per gli specialisti dell’Horeca”.

Mondelēz e Italia, un legame stretto che genera un valore di oltre 500 milioni

Nel 2022 Mondelēz International ha creato in Italia un valore di 514 milioni di euro. Alla sede di Milano si sommano due stabilimenti produttivi in Piemonte attraverso cui l’azienda ha generato un valore economico pari a 96 milioni di euro, con un impatto occupazionale complessivo di 1.359 posti di lavoro di cui 449 diretti e 910 indiretti.

A evidenziare i dati è il recente studio realizzato da Ref Ricerche intitolato “Il Gruppo Mondelēz International in Italia: impatto economico e sociale”, dal quale si apprende come nell’ultimo decennio il gruppo abbia investito 62,1 milioni di euro per lo sviluppo dei propri stabilimenti produttivi piemontesi nelle aree di qualità, sicurezza, innovazione e sostenibilità. Presso lo stabilimento di Capriata d’Orba (Al) vengono sfornati quotidianamente più di 16 milioni di biscotti a marchio Oro Saiwa – oltre a Tuc Cracker e a Tuc Sfoglie – utilizzando grano 100% italiano coltivato in oltre 5.000 ettari di campi di più di 450 aziende agricole distribuite sul territorio nazionale. Nel caseificio di Caramagna Piemonte (Cn), casa di Fattorie Osella, invece ogni giorno vengono lavorate 80 tonnellate di latte piemontese – proveniente da circa 20 allevamenti selezionati nelle province di Cuneo e Torino – per un totale di circa 28.530.000 litri di latte lavorati all’anno.

“Lo stretto legame tra Mondelēz e l’Italia si basa su un impegno costante verso il territorio e le filiere locali che si traduce in un impatto positivo sulle comunità e sull’ambiente in cui operiamo” afferma Silvia Bagliani, Presidente e Amministratore delegato di Mondelēz International Italia. “I continui investimenti volti a sviluppare le filiere italiane del grano e del latte per i nostri stabilimenti piemontesi rappresentano un esempio virtuoso di partnership tra i diversi attori coinvolti nella catena di fornitura e sono una testimonianza significativa del nostro impegno a creare valore condiviso per il Paese”.

L’impegno del Gruppo verso la sostenibilità
Nell’ambito della strategia del Gruppo “Snacking Made Right”, Mondelēz si pone l’obiettivo di guidare il cambiamento laddove può esercitare una maggiore influenza, ovvero lungo la catena di fornitura con programmi dedicati alle filiere di grano, latte e cacao, e su temi prioritari come packaging e clima. In Europa, Mondelēz International sta guidando la transizione verso un modello più sostenibile della filiera del grano con il programma “Harmony”. Nel 2022 in Italia il progetto ha coinvolto oltre 255 agricoltori partner, circa 3.760 ettari di campi grano, 130 ettari riservati a prati melliferi dedicati alla biodiversità, nei quali si sono osservate circa 615.000 api e 11 specie di farfalle. L’obiettivo di Mondelēz International è coltivare – entro il 2030 – il 100% del grano necessario per la produzione di biscotti in Europa secondo i principi della Carta Harmony Regenerative.

Per quanto riguarda la filiera del latte, lo stabilimento di Caramagna Piemonte (Cn) è impegnato in prima linea per il benessere animale. Dal 2016, infatti, il caseificio ha avviato un progetto volto alla valutazione del benessere delle vacche da latte secondo quanto previsto dal Disciplinare del Centro di Riferimento Nazionale del Benessere Animale dell’Istituto Zooprofilattico di Brescia (CReNBA) ed è stato il primo in Italia ad aver concluso questo programma strutturato e ad avere ottenuto l’idoneità alla certificazione del benessere animale del 100% degli allevamenti che conferiscono il latte. Sui temi prioritari di clima e packaging, gli obiettivi di Mondelēz International sono quelli di azzerare le emissioni di Co2 entro il 2050 lungo tutta la filiera (Net Zero) e di rendere, entro il 2025, il 100% dei propri packaging disegnati per essere riciclati, ridurre la plastica vergine di almeno il 25% negli imballaggi in plastica rigida e del 5% in tutti i packaging (vs 2020).

L’attenzione per le persone e le comunità
Da sempre il Gruppo Mondelēz International in Italia mette al centro le proprie persone, impegnandosi a costruire un ambiente di lavoro inclusivo e diversificato, che favorisca un autentico senso di appartenenza e valorizzi il talento di ciascuno. A conferma di ciò, nel 2024, il Gruppo si è posizionato tra le migliori 10 grandi aziende con oltre 500 dipendenti nella classifica ‘Best Workplaces Italia 2024’ di Great Place to Work. Nel 2023, sia gli stabilimenti in Piemonte che la sede di Milano hanno raggiunto un importante traguardo nell’ambito della parità di genere, conseguendo la certificazione di conformità alla norma UNI/PdR 125:2022. Più in generale, l’attenzione al benessere delle persone è sempre stata al centro della cultura aziendale di Mondelēz. ​Dal 2022, l’azienda ha introdotto “Workplace of the Future”, un nuovo approccio al lavoro basato sulla fiducia e la responsabilità delle persone e la flessibilità dei luoghi e tempi di lavoro, attraverso l’introduzione della settimana corta.

L’azienda si impegna inoltre a sostenere la genitorialità condivisa attraverso misure concrete in termini di flessibilità, permessi aggiuntivi rispetto a quanto previsto dalla legge e il riconoscimento di un congedo extra di due settimane per i neopapà, per un totale di quattro settimane complessive. A conferma del percorso intrapreso, Mondelēz ha sottoscritto il “Codice di autodisciplina di imprese responsabili in favore della maternità”, lanciato dalla Ministra per la Famiglia, la Natalità e le Pari Opportunità, Eugenia Roccella. L’attenzione dell’azienda verso le persone si estende anche a livello di comunità, dove Mondelez International si impegna a contribuire a uno sviluppo più sostenibile e inclusivo della società nel suo complesso. Attraverso il programma Changemakers, i collaboratori del Gruppo mettono a disposizione il loro tempo ed il loro talento in attività di volontariato scendendo in campo a fianco di diverse realtà no profit con cui l’azienda collabora. Il Gruppo vanta inoltre importanti collaborazioni sul territorio italiano con Ngo impegnate nel sostegno delle persone in condizioni di fragilità. In particolare, da anni si impegna a promuovere l’inclusione sociale al fianco di Next, l’Associazione che aiuta persone in difficoltà ad uscire dallo stato di fragilità attraverso il lavoro e supporta l’iniziativa Sos Spesa promossa da Fondazione Francesca Rava.

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