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Lillo Group raddoppia. Apre a Bricherasio, Torino e il rinnovato store di Melito, Napoli

Due aperture nello stesso giorno per Lillo Group, nel segno del rinnovamento della rete che procede a ritmo spedito.

A Melito (NA) riapre, completamente rinnovato, lo storico punto vendita attivo dal 1997 e nel 2014 il punto vendita con maggiore fatturato del gruppo.

Il negozio si presenta al pubblico con un layout completamente rinnovato dopo sei mesi di lavori che ne hanno totalmente modificato la struttura: 1400 mq di spazio vendita gestiti da 40 dipendenti locali, parcheggio riservato alla clientela. Il punto vendita rispecchia pienamente il nuovo format aziendale sia strutturalmente che commercialmente, con ampie vetrate che ottimizzano la luminosità della struttura, ortofrutta all’ingresso, reparti serviti di gastronomia, macelleria e panetteria ed ampio spazio dedicato al non food. Oltre 2000 le referenze a marchio privato.

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Stesso format di punto vendita anche per la nuova apertura di Bricherasio, (nelle foto) in provincia di Torino, che porta a 35 i punti vendita in Piemonte a insegna MD.

L’azienda ha assunto dodici addetti chiamati a occuparsi dei 1074 metri quadrati del negozio destinati alla vendita di prodotti food e non food. Presente il parcheggio per i clienti.

Debutta a Milano il Simply City per il centro città tra alta gamma e dettagli “smart”

Apre oggi a Milano in via Vincenzo Monti angolo Piazza Virgilio, a 350 metri da piazzale Cadorna, un nuovo punto vendita Simply City che declina il format che ha debuttato un anno fa sempre a Milano, in zona periferica (Bovisa, vd nostra visita), per l’utenza di zona, che cerca una spesa sotto casa con prodotti alto di gamma e un’ampia scelta di freschi.

Oltre ai prodotti freschi, posti all’ingresso del negozio, l’assortimento è ritagliato sul cliente di questo tipo di superficie che, nella maggior parte dei casi, ha più di cinquant’anni, è single oppure appartiene ad un nucleo familiare di due persone.
Elevata la densità di assortimento, circa 6.000 referenze in 260 metri quadri di area vendita, ottenuta grazie all’utilizzo di scaffalature più alte e alla riduzione del numero di facing per referenza. Anche il supermercato di via Monti infine si identifica come un negozio sotto casa con prezzi competitivi tutti i giorni, attraverso la convenienza continuativa declinata su tutti i reparti e una politica promozionale che premia la fedeltà grazie i prodotti a marchio Simply e il programma di loyalty LaTua!Card.

Il nuovo negozio di via Monti si presenta insomma come il capostipite dei Simply City di centro città: un supermercato caratterizzato da un alto contenuto di servizio e da una ricca selezione di prodotti premium. È il 62° supermercato milanese della catena, ha una squadra di 11 collaboratori, di cui 7 donne, compresa la direttrice.

 

C’è anche un caffè per il consumo in loco

Piazza freschi MI MontiGrande attenzione insomma viene posta alla selezione dei prodotti, soprattutto nei reparti freschi, con un assortimento ampio e profondo di elaborati della macelleria e di ricettati ready to eat. Che, seguendo anche qui un trend emergente che è quello del consumo veloce e sul posto, il cliente può consumare anche nel punto vendita, grazie al Simply Café, uno spazio con sgabelli dotato di microonde, macchina del caffè e postazione per la ricarica di cellulari e tablet.
Attraverso la presenza di numerose referenze di nicchia della gastronomia, inoltre, il negozio di via Monti compie un ulteriore passo nel presidio dei nuovi trend di consumo: salutistico, biologico e vegetariano/vegano. Anche le categorie del Grocery, Drogheria e Profumeria sono rivisitate in maniera eccellente, per offrire al cliente di centro città una ricca selezione di prodotti e servizi alto di gamma come, ad esempio, la cantinetta per il vino in temperatura.

 

Mobilità (e consegne) eco

Siamo all’interno dell’area a mobilità controllata, dunque anche a questo si è pensato: non solo presto sarà installata una rastrelliera del servizio di bici a noleggio BikeMi all’esterno del pdv ma le consegne della spesa a domicilio, parte integrante del concept dedicato anche ai clienti “over”, utilizza i “risciò Simply”, biciclette a pedalata assistita ed emissione zero, quindi totalmente eco-compatibili. Per ospitare e dissetare gli amici a quattro zampe poi, all’esterno del nuovo Simply City è presente un’area di sosta con ciotola d’acqua. Grazie alla carta 65+, infine, anche il supermercato di via Monti permette agli ultrasessantacinquenni di usufruire ogni martedì di uno sconto del 10% su tutta la spesa (esclusi superalcolici).

Per agevolare il cliente nella scelta dei prodotti i percorsi d’acquisto sono stati evidenziati con appositi cartellini: Verdenatura Bio raggruppa prodotti biologici per le nuove tendenze di consumo consapevole; Senza glutine, Senza lattosio e Controllo del colesterolo segnalano articoli per particolari necessità salutistiche; Fonte di fibre e Leggerezza più evidenziano particolari ricettazioni per sentirsi in forma; Sapori dal mondo mostra gusti e sapori di altre culture. All’interno del reparto ortofrutta, inoltre, è stata introdotta una comunicazione chiara sulla provenienza autoctona del prodotto attraverso il percorso Prodotto locale, che oltre al risparmio per i clienti garantisce un concreto sostegno alle piccole medie imprese locali: frutta, verdura, gastronomia e formaggi di prima scelta, anche regionali.
L’area di pagamento è dotata di tre casse a muro per ottimizzare l’uso dello spazio ed è stata modernizzata con l’inserimento del servizio di ricariche telefoniche, di carte prepagate e del digitale terrestre.

L’apertura del nuovo Simply City di via Monti è supportata da un’intensa attività di comunicazione, declinata sia attraverso una campagna stampa sulle free press locali e un volantino personalizzato “Qualità e Passione sotto casa”, sia con allestimenti esterni, volantinaggio e affissioni statiche e dinamiche (Tribike e ragazze sandwich).

Esselunga apre ad Appalto di Soliera (Mo) con 100 nuove assunzioni

Su oltre 4300 metri metri quadri di punto vendita e un parcheggio da 700 auto ha aperto ieri ad Appalto di Soliera, in provincia di Modena, un  nuovo superstore di Esselunga. All’interno del nuovo negozio sono impegnati 135 dipendenti; l’apertura del supermercato ha prodotto un importante impatto occupazionale sul territorio, in quanto sono entrate in azienda 100 nuove risorse, 27 delle quali residenti proprio a Soliera.

Nell’ambito dei lavori per la realizzazione del superstore, Esselunga ha riqualificato la Strada Provinciale 413 che collega Carpi a Modena con alcune opere di urbanizzazione e adeguamento alla viabilità nel comune di Soliera. Sesta apertura del Gruppo nel 2015 dopo quelle di Milano e provincia (3), Casale Monferrato (Al) e Sesto Calende (Va), quello di Soliera è il 154° negozio dell’Azienda, 12° dell’Emilia Romagna e terzo in provincia dopo quelli di via Morane a Modena e di Sassuolo che riaprirà all’inizio di dicembre.

Presenti tutti i reparti: Frutta e Verdura sfusa e confezionata con un’offerta di oltre 450 prodotti; Pescheria, con personale dedicato che offre pesce fresco già pulito; Macelleria; Gastronomia e un vasto assortimento di vini con oltre 500 etichette. Nel negozio di Soliera apre anche il 114° forno con i panettieri specializzati formati dalla “scuola dei mestieri” interna, che offriranno ai clienti 18 varietà di pane fresco sfornato durante l’intero arco della giornata.

Non manca il bar Atlantic, realtà consolidata nel campo della ristorazione presente oggi in 77 negozi Esselunga.

Alle casse, la tecnologia di Esselunga per snellire e gestire in autonomia la spesa prevede il self-scanning e self-payment con utilizzo di lettore.

Le dieci cose che non devono mancare in un supermercato secondo Unione nazionale consumatori

«I consumatori vorrebbero maggiori informazioni sull’origine dei prodotti che acquistano, sulla sostenibilità, ma anche sui diritti di garanzia post-vendita, oltre alla possibilità di interagire efficacemente con chi vende, non solo con il classico punto di ascolto presso il supermercato (o il call center), ma anche con app e altri canali digitali come i social network». È quanto dichiara Massimiliano Dona, Segretario generale dell’Unione Nazionale Consumatori(http://www.consumatori.it), lanciando uno dei temi della nona edizione del “Premio Vincenzo Dona- voce dei consumatori” (Roma, 27 Novembre- Teatro Argentina).

«Da quanto emerge dalle segnalazioni che arrivano ai nostri sportelli – prosegue Dona – una delle cose che fa più arrabbiare i consumatori sono i cambiamenti della disposizione dei prodotti che disorientano il cliente abituale di un supermercato e lo costringono a peregrinare per le corsie».

Secondo un decalogo stilato dall’Unione Consumatori, ecco le dieci cose che non dovrebbero mancare in un supermercato ideale.

1) Più efficaci strumenti di interazione con la clientela: non solo con il classico punto di ascolto presso il supermercato (o il call center), ma anche App e altri canali digitali come i social network;

2) Maggiori informazioni sulla provenienza dei prodotti, anche oltre le previsioni normative, a cominciare dall’introduzione in etichetta dell’informazione sullo stabilimento di produzione;

3) Non collocare i prodotti per bambini alle casse, così da non sollecitare gli acquisti di impulso dei più piccoli;

4) Ridisegno del layout secondo le esigenze consumatore: quindi prima l’acqua minerale, per evitare che schiacci altri prodotti, poi prodotti in scatola, quindi i freschi come formaggi, frutta e verdura e per ultimo i surgelati vicini alla casse, per non interrompere la catena del freddo;

5) Non cambiare la disposizione dei prodotti per non disorientare il consumatore e costringerlo a peregrinare per le corsie;

6) Indicazione del prodotto più conveniente per facilitare gli acquisti di chi si indirizza ai prezzi più vantaggiosi;

7) Impegno per la sostenibilità ambientale: dall’uso di materiali riciclabili ai contenitori per la raccolta delle batterie esaurite, dal divieto di uso della pellicola pvc per salumi e formaggi alla istallazione di termometri visibili al pubblico nei congelatori, fino alla corretta raccolta del RAEE;

8) Investire sulla formazione degli addetti ai punti vendita anche per introdurre nuove figure di assistenti alla clientela che possano indirizzare il consumatore per trovare i prodotti tra gli scaffali e le notizie necessarie per acquisti con buon rapporto qualità prezzo;

9) Migliorare l’accoglienza per la clientela: dalla disponibilità di cartellonistica sui diritti di garanzia e post-vendita alla presenza di etichette “green” e di prodotti per particolari esigenze dei consumatori, dal contenimento delle file alle casse (offrendo percorsi privilegiati o automatizzati), alla disponibilità di aree wifi o per la ricarica di smartphone o tablet, fino a luoghi attrezzati per i minori o gli anziani;

10) Sistemi di certificazione da parte delle Associazioni dei consumatori sulla qualità dell’informazione, i servizi di ascolto, la sicurezza prodotti (ad esempio tramite ispezioni o attività di mistery shopping che consentano di pervenire al rilascio di un trustmark di fiducia).

Gruppo Végé comunica con Frozen in 500 supermercati

Ha scelto uno dei personaggi più famosi della storia recenti dei film d’animazione, Frozen, il Gruppo VéGé per la campagna di comunicazione in gran stile che, iniziata ieri, si protrarrà fino al 14 febbraio 2016. Le atmosfere di Frozen – Il regno di ghiaccio, il grande successo di animazione Disney, saranno protagoniste della nuova promozione che coinvolge oltre 500 punti vendita del network e sarà sostenuta da una forte campagna di comunicazione su stampa, TV, radio, cinema e social network.

Frutto della collaborazione tra Gruppo VéGé e Disney, la nuova promozione coinvolgerà 17 imprese mandanti di Gruppo VéGé, tra cui Sidis, DiMeglio, Migross, Mersì, Marotta, Gran Risparmio, Eté, e avrà una durata di 13 settimane, più due ulteriori settimane per la richiesta dei premi.

La meccanica dell’iniziativa è quella classica della raccolta punti. Per collezionare le due coppie di mug, il plaid, i peluche Olaf e Sven e il set di tovagliette a tema Frozen alla clientela sarà offerta l’alternativa tra la consegna gratuita al raggiungimento del numero di bollini richiesto o metà bollini più un contributo di self-liquidating. L’industria di marca ha aderito all’iniziativa con 150 prodotti “acceleratori”, e alla presenza di ulteriori quattro marchi premium sponsor (Mulino Bianco, Mentadent, Fruttolo Tubetti e Lines).

Végé - locandina FROZEN 2015La promozione sarà sostenuta da una forte campagna di comunicazione che si articolerà in uscite sulla stampa periodica specializzata (Topolino, Frozen, Violetta, Principesse e Sofia), spot TV da 30” in programmazione dal 22 novembre al 5 dicembre su canali in target (Disney Channel, Disney XD, Disney Junior), spot radiofonici di 30” su RadioRai 1 e 2, Radio Italia e Kiss Kiss Network, e promo nei Cinema dal 19 novembre al 2 dicembre (Spazio Disney Preshow).
L’iniziativa, inoltre, potrà contare sul supporto della comunicazione retail sia tramite le radio in-store e il materiale PoP, sia attraverso il magazine Delizie VéGé
Saranno coinvolti anche i principali digital & social touch point come il sito dedicato www.collezionalamagia.it, il sito www.delizievege.it e i canali Facebook, Instagram, Twitter, Delizie VéGé. La promozione avrà anche uno spazio dedicato sul canale Youtube Delizie VéGé in Le Delizie di Leonardo, il programma curato dal critico ed eno-gastronomo Leonardo Romanelli. L’iniziativa sarà comunicata ai clienti all’interno dei PdV anche attraverso l’utilizzo della tecnologia Beacon.
«Grazie alla collaborazione con Disney e al contributo dell’industria di marca abbiamo sviluppato un attività che coinvolge la maggior parte del nostro network nazionale di vendita al dettaglio e si distingue per la combinazione tra una meccanica semplice ed efficace e premi esclusivi, dotati di un appeal assolutamente trasversale” – dichiara Francesca Repossi, Responsabile Marketing Gruppo VéGé -. Non meno importante è il piano di comunicazione a sostegno dell’operazione, che affianca in modo originale e mirato canali off-line e online e l’interattività di Beacon per raggiungere al meglio la clientela».

Eccedenze alimentari, le soluzioni di filiera secondo Ecr

Ogni anno in Italia vengono generate 5,6 milioni di tonnellate di eccedenze alimentari lungo tutta la filiera, dai campi fino alla tavola del consumatore, pari al 16% del consumo annuo. Di questi 5,6 milioni di tonnellate, circa il 20% è prodotto dalle aziende dell’industria e della distribuzione).

Ed è proprio sulla riduzione di questo 20% che le aziende del largo consumo hanno deciso di concentrare il loro impegno e il lavoro di ECR Italia, l’associazione che raggruppa le principali aziende di marca e della distribuzione moderna e che concentra la sua attività nell’identificare innovazioni per migliorare l’efficienza di filiera produttore/distributore/consumatore.

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Se n’è parlato oggi nel corso del convegno “La lotta allo spreco alimentare: soluzioni e approcci di filiera” organizzato da GS1 Italy | Indicod-Ecr

«L’adozione di un approccio collaborativo nella lotta agli sprechi alimentari afferma la responsabilità sociale del sistema, non solo delle singole imprese, che va al di là delle dinamiche competitive e che ha permesso alle aziende attive in ECR Italia di identificare delle soluzioni di filiera efficaci e adottabili da tutti gli attori» ha affermato Silvia Scalia, Coordinatore di ECR Italia. «Ottimizzare la gestione dell’eccedenza alimentare significa lavorare in un’ottica collaborativa in azienda e su tutta la filiera: dal magazzino del produttore allo scaffale del punto vendita, sugli assi della prevenzione, della redistribuzione, del riciclo, del recupero e dell’eliminazione delle eccedenze».

«Il tema della lotta allo spreco è sempre di più da leggersi come un processo che deve essere affrontato in logica di sistema» ha dichiarato Carlo Delmenico, Direttore Responsabilità Sociale d’Impresa di Sma. «La ricerca di sinergie nel triangolo produzione, distribuzione, consumo pone le basi non solo alla ricerca di soluzioni ma soprattutto a quel salto culturale comune che consentirà di raggiungere nuovi equilibri a livello etico ed ambientale migliori».

Prevenzione e gestione nella filiera

Come evitare che le eccedenze di cibo si trasformino in sprechi? La prevenzione è stato il primo ambito di intervento del tavolo di lavoro attivato nel 2013 in ambito ECR Italia, che, con la partecipazione attiva delle aziende dell’industria e della distribuzione, ha prodotto una prima fotografia dell’entità e delle cause del fenomeno, ha identificato alcune strategie di prevenzione e ha stilato delle best practice per la gestione delle eccedenze alimentari.

Sono cinque i principali assi di intervento identificati:

  • – Misurare per intervenire: ovvero misurare l’eccedenza e sviluppare sistemi di allerta che attivino piani di intervento.
  • – Coinvolgere: migliorare la consapevolezza, coinvolgere e motivare i dipendenti.
  • – Prevedere: migliorare l’accuratezza delle previsioni e massimizzare la disponibilità di prodotto.
  • – Disegnare: migliorare la progettazione del prodotto e dell’imballaggio in ottica sostenibile.
  • – Semplificare: effettuare verifiche e revisioni di gamma alla luce dei possibili impatti in termini di creazione di eccedenze.

Schermata 2015-11-17 alle 16.18.19È inoltre emerso che, nella maggior parte dei casi, la mancanza di un processo adeguato di controllo del fenomeno si traduce in basse percentuali di recupero dell’eccedenza. Per le aziende della filiera le attività di prevenzione e di gestione delle eccedenze alimentari diventano in un vero e proprio processo aziendale, costituito da attività amministrative, attività operative e momenti decisionali che coinvolgono molteplici attori all’interno dell’azienda. Tanto più il processo è strutturato, tanto maggiore è la capacità di recupero e quindi minore lo spreco.

Pertanto nel 2014, proseguendo nel percorso iniziato, si è deciso di concentrare i lavori in ambito ECR Italia sui modelli per la gestione strutturata dell’eccedenza alimentare, e, in collaborazione con il Politecnico di Milano, sono stati identificati quattro ambiti di approfondimento, che ha illustrato Marco Melancini, Professore di Logistics e Operations Management del Politecnico di Milano durante il suo intervento:

  • Definizione delle variabili di impostazione del processo di gestione dell’eccedenza.
  • Identificazione di best practice a livello di filiera.
  • Identificazione di aree di collaborazione a livello di filiera nella gestione dell’eccedenza.
  • Formalizzazione delle principali barriere alla riduzione dello spreco alimentare.

Le Linee guida ECR Italia, distribuite al termine del convegno, sono disponibili a questi link:

La soluzione collaborativa guarda ai processi

Un testimonianza sull’applicazione delle linee guida ECR Italia è stato offerto dagli interventi di Renato di Ferdinando, SoE Manager Customer Logistic Development di Mondelez. «I lavori svolti – ha spiegato Renato di Ferdinando – guardano ai processi aziendali, alle soluzioni attivabili per capire cosa significa per le imprese, quali sono le implicazioni di processo nella gestione delle eccedenze, con un occhio rivolto anche agli standard che abilitano la prevenzione dello spreco».

Marco Candiani, Direttore Operativo Logistica di Stef, ha invece offerto il punto di vista dell’operatore logistico, e ha individuato due assi di collaborazione e sviluppo: l’elaborazione di soluzioni per diminuire rotture e danneggiamenti delle merci e l’ottimizzazione della vita utile del prodotto, monitorando la movimentazione grazie a sistemi evoluti che abilitano la trasparenza delle informazioni su tutta la rete di distribuzione e garantiscono la tracciabilità dei lotti e delle singole unità logistiche.

Il contributo degli standard GS1

Valerio Cortese, Direttore Sistemi Informativi di Iper, ha illustrato come l’adozione dello standard GS1 DataBar (un codice a barre di dimensioni ridotte che però contiene informazioni supplementari rispetto al solo identificativo GTIN) per la codifica dei prodotti a peso variabile confezionati nei punti vendita Iper abbia consentito di controllare e di gestire le date di scadenza dei prodotti in vendita e prevenire in questo modo lo spreco alimentare.

Il recupero e la redistribuzione delle eccedenze

Recuperare le eccedenze alimentari che vengono prodotte è una fase fondamentale per evitare lo spreco. E qui si inserisce l’importante ruolo svolto delle organizzazioni no profit come Fondazione Banco Alimentare, da sempre impegnata su questo fronte e sulla redistribuzione sul territorio. Giuliana Malaguti, Responsabile Approvvigionamenti di Banco Alimentare, ha sottolineato come nonostante il recupero sia l’ultimo anello della filiera di produzione o di distribuzione, vada comunque inserito a pieno titolo nei processi aziendali, con pari dignità delle altre fasi.

Combattere lo spreco partendo dai dipendenti

È anche attraverso i propri dipendenti che le imprese possono combattere lo spreco alimentare: ne sono convinte le imprese che aderiscono a ECR UK – ha raccontato James Northen, Director of Industry Programmes IGD (ECR UK) – che hanno avviato una iniziativa, finalizzata a ridurre lo spreco domestico attraverso campagne di sensibilizzazione congiunte rivolte ai propri dipendenti.

 

 

Nielsen, Q3 positivo per la GDO a +2% ma c’è sofferenza dopo l’Expo

Cresce la fiducia e con lei gli acquisti dei beni di consumo, che nel terzo trimestre 2015 (Q3) in Europa secondo i dati Nielsen sono in aumento per la sesta volta consecutiva. Nella grande distribuzione le vendite a volume hanno fatto registrare un incremento del +1,3% accompagnato da una crescita del +1,7% dei prezzi, con un aumento degli incassi del 3%. In Italia la crescita nominale registrata nel terzo trimestre 2015 è stata del +2% rispetto allo stesso trimestre del 2014 (crescita a volume pari a +0,9%, crescita a valore pari a +1,1%).

Finalmente si tira il fiato dunque? Non proprio, perché i dati, sempre di Nielsen, dell’ultima settimana, quella dal 2 all’8 novembre, segnalano una battuta d’arresto, del -4,05%, con un forte calo nel Nord-Ovest “orfano” dall’effetto “amplificatore” dell’Expo. Certo, l’autunno insolitamente mite potrebbe avere portato le persone a consumare fuoricasa ben più di quanto si faccia normalmente in questa stagione. Non solo: in tutta Italia la Grande distribuzione ha sofferto per l'”allarma Oms” sulla carne (vd nostro articolo) mentre la prossima débacle potrebbe seguire alle inchieste sugli oli di oliva Evo.

Se questi elementi saranno in grado di “bruciare” gli effetti positivi del resto dell’anno lo vedremo al prossimo consuntivo. Per ora però resta un andamento europeo positivo, con alcune differenze nazionali: continua a crescere la Turchia (valore nominale delle vendite pari a +12,4% vs Q3 2014, di gran lunga al di sopra della media UE), seguita da Austria (+5,9%) e Ungheria (+5,8%). Solamente tre dei Paesi rilevati hanno fatto segnare dati negativi a livello nominale: Svizzera (-1,5%), Finlandia (-0,9%) e Regno Unito (-0,3%). Nei cinque maggiori mercati, la Spagna fa rilevare la crescita nominale più alta (+3%), seguita da quelle della Germania (+2,3%) e dell’Italia (+2,0%).

«Anche per l’Italia – ha dichiarato Romolo de Camillis, area retail director di Nielsen Italia – nel terzo trimestre i trend sembrano muoversi nella giusta direzione con una tra le più alte crescite registrate nel corso degli ultimi trimestri. Il dato beneficia anche di effetti stagionali (estate calda) che hanno favorito le vendite di bevande e gelati. Sicuramente l’indice di fiducia che ha iniziato a crescere tra i consumatori, come rilevato dalla survey Nielsen sulla Global Consumer Confidence, è stato il fattore determinante dell’inversione di tendenza osservata nell’andamento delle vendite all’interno della grande distribuzione nel nostro Paese».

Sul fronte delle variazioni a valore (prezzo) è ancora la Turchia (+9,5%) l’unico Paese rilevato che ha prodotto variazioni al di sopra del 3% e solo altri tre mercati (Svezia, Norvegia e Austria) hanno visto i prezzi crescere al di sopra della media dei 21 Paesi oggetto dell’indagine Nielsen (+1,7%). Per contro, solo cinque Paesi hanno riportato fenomeni deflattivi.

In quanto alle variazioni a volume (quantità vendute) per la prima volta nell’anno, la Turchia non ha fatto registrare la crescita più elevata a volume ed è stata superata dalla Polonia (+5%), seguita da Ungheria (+4,3%) e Austria (+3,9%). Regno Unito e Finlandia (entrambi a -0,5%) sono state le uniche due realtà a risultare in decrescita.

«L’ultimo anno è stato caratterizzato – ha detto Jean-Jacques Vandenheede, area retail director di Nielsen Europa – da una costante evoluzione positiva dei prezzi e da volumi in sensibile crescita, quindi le cose stanno procedendo nel senso giusto nella maggior parte dei Paesi. L’unico segnale allarmante, al contrario, è quello proveniente dal Regno Unito, dove i supermercati hanno condotto una pesante guerra dei prezzi per controbilanciare l’ascesa dei discount. Questa situazione ha avuto come conseguenza quella di una contrazione degli incassi. Il fenomeno tuttavia mostra segnali di contenimento, così che ci sono buone prospettive per il 2016».

 

Sapori&Dintorni approda a Parma con un punto vendita in centro di 1000 metri quadrati

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Apre oggi a Parma il nuovo store Sapori&Dintorni, che occupa una superficie di vendita di 973 mq, su due piani, puntando sulla diversificazione dei prodotti e sul concetto di ristorazione veloce. Altri 60 mq sono riservati ad area relax. 38 gli addetti impiegati nel punto di vendita, aperto tutti i giorni dalle ore 8.30 alle 20.30.

Schermata 2015-11-15 alle 09.12.49sveva.scazzina@hominapdc.itIl nuovo puto vendita si trova nel centro storico, in piazza Ghiaia, per secoli è stata destinata a mercato coperto e sottoposta nel 2012 a un rifacimento radicale progettato all’architetto Paolo Portoghesi.

L’intervento di Conad Centro Nord, al cquale hanno collaborato l’amministrazione comunale, i fornitori, i soci e i dipendenti Conad, è una scommessa sul rilancio imprenditoriale e commerciale della zona che fino a oggi ha visto la fuga di molt operatori.

«Con questo store contribuiamo alla riqualificazione di un’area collocata nel cuore della città reinterpretando il concetto di negozio di vicinato, enfatizzando l’offerta di prodotti che i cittadini di Parma sono abituati a portare in tavola, integrando la spesa con servizi innovativi, anche di ristorazione, che si avvantaggiano dell’orario di apertura continuato fino alle 20.30», sottolinea il direttore generale di Conad Centro Nord Ivano Ferrarini. «Puntare sulla qualità è un’esigenza sempre più sentita dai consumatori, a cui diamo risposta proponendo il gusto della buone cose, per valorizzare i localismi, così come fare crescere anche la cultura delle genuinità e il rispetto delle tradizioni che sono il migliore fattore di promozione dei prodotti autenticamente italiani. Il socio imprenditore nel punto di vendita e la nostra offerta sono le leve che utilizziamo per creare valore e generare una crescita costante con ricadute significative nei territori e nelle comunità in seno alle quali operiamo».

L’offerta complessiva è di 6 mila prodotti – tra cui biologico, senza glutine, commercio equosolidale, specialità del territorio e vini di alta gamma – un migliaio dei quali con etichette Conad, Conad Percorso Qualità e Conad il biologico. Genuinità e qualità si coniugano con la tradizione di prodotti caratterizzati da un solido legame con il territorio – parmense, nello specifico – che esprimono appieno la cultura enogastronomica tipica del luogo di provenienza.

150 i prodotti della linea Sapori&Dintorni Conad, con prevalenza di certificazioni Dop, Doc e Igp, che rappresentano l’eccellenza tipica regionale opera di piccoli e medi produttori locali.

Nello store sono presenti i banchi gastronomia calda e fredda, salumi e latticini, la panetteria, la pasticceria, la macelleria e la pescheria. Tra i murali, bevande, carni, ortofrutta, panetteria, pescheria, salumi e latticini, surgelati.

Ampi spazi sono riservati a un’enoteca assistita con 200 etichette di alta gamma provenienti da tutte le regioni italiane e dalle zone vitivinicole più prestigiose del mondo; al Sushi Daily, per degustare questo e altre specialità giapponesi preparate al momento da maestri del sushi; al benessere, con centrifugati naturali e freschi preparati anch’essi al momento.

 

Da ultimo, tutta la struttura di vendita è all’insegna del risparmio energetico e massima attenzione è stata posta all’impatto ambientale con l’adozione dell’illuminazione a led per tutti i locali. I banchi refrigerati sono all’avanguardia e utilizzano un sistema innovativo ed eco-sostenibile: i consumi energetici si riducono del 25 per cento, nonostante risulti potenziata l’efficienza di refrigerazione, l’effetto serra prodotto dalle macchine frigorifere diminuisce del 40 per cento e la carica di gas refrigerante del 75 per cento. Anche i consumi idrici sono inferiori.

Sempre in materia di attenzione all’ambiente, le consegne della spesa a domicilio avverranno utilizzando un’auto elettrica.

Riapre il Conad di Basa (Olbia) con il format Superstore

Riapre sabato 14 novembre “trasformato” secondo i dettami del nuovo format Superstore il supermercato Conad all’interno del Centro Commerciale Terranova, in Località Basa presso Olbia.

Nato per incontrare i nuovi bisogni del consumatore, il format Superstore si caratterizza per una ampia profondità assortimentale che prevede anche prodotti freschissimi ed eccellenze del territorio, e anche ad Olbia lo spazio è stato ripensato proprio per ampliare l’assortimento dei freschi: più carne, pesce, frutta e verdura. Grande attenzione è riservata ai piccoli e medi produttori locali con un’ampia offerta di prodotti sardi.
Presenti anche la Parafarmacia e l’area Benessere, con una vasta scelta di prodotti dedicati alla cosmesi e alla cura della persona, prodotti naturali e biologici, dall’estetica al benessere quotidiano. Con la ristrutturazione, l’area di vendita è passata da 4.300 mq a 3.300 mq; i restanti 1.000 mq sono occupati all’insegna Unieuro, gestita in franchising dalla società Sardagest srl – la stessa del Superstore – che ha permesso di inserire altre sei persone nel personale.

Altra innovazione presente nel pdv ristrutturato, all’interno del reparto extralimentare, è il nuovo totem touch screen Digital Conad su cui il cliente può ordinare prodotti tecnologici e non, ampliando l’offerta di qualità e servizio del reparto. Dal totem si accede infatti all’area dedicata per trovare quei prodotti non presenti nel punto vendita, come elettrodomestici e televisori, tutti delle migliori marche. Il cliente potrà così consultare, scegliere e pianificare la consegna in modo semplice e veloce.
Attivo anche il servizio Spesa al volo: attraverso il quale i titolari di Carta Insieme potranno fare la spesa scannerizzando i prodotti su un apposito terminalino e concludendo gli acquisti in modo semplice e veloce.

Il Superstore sarà aperto tutti i giorni, da lunedì alla domenica dalle 8.30 alle 21.

Apre a Roma il nono Pam Local

E sono nove: come da programma annunciato, ha debuttato oggi in via Boncompagni 95, a pochi passi da Villa Borghese, un nuovo Pam Local romano. Un convenience store, pensato per una spesa facile e veloce, che da lavoro a una decina di persone tutte sotto i 30 anni come da filosofia Pam local, da sempre attenta nel puntare sui giovani.

Pensati per la spesa di tutti i giorni, i Pam local garantiscono la qualità e la convenienza dei più grandi supermercati Pam, in un ambiente moderno, pulito e ordinato.
Generalmente posizionati all’interno dei centri cittadini o nel cuore dei quartieri, questi negozi offrono infatti, grazie all’orario di apertura continuato fino alle 21 (ed in alcune zone anche fino alle 22), un servizio comodo sia per i lavoratori che rientrano tardi la sera, sia per le persone anziane della zona, che trovano tutto ciò che serve per la spesa quotidiana vicino a casa.

In primo piano nell’assortimento soluzioni facili e veloci pensate per chi ha poco tempo in cucina, alimenti gluten-free e per intolleranti e, soprattutto nei reparti freschi, confezioni monoporzione che consentono di risparmiare, riducendo al minimo gli sprechi alimentari. Numerose anche le referenze Dop ed Igp a testimonianza della grande attenzione alla qualità e al legame con il territorio.

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