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Il consorzio C3 entra nella centrale Auchan-Sma

Auchan e Sma hanno siglato un accordo di lungo periodo con il consorzio italiano C3, si legge in una nota congiunta.
L’alleanza che ha per oggetto la negoziazione all’acquisto entrerà in vigore da novembre
2015 e riguarderà gli accordi quadro di fornitura decorrenti dal 2016, portando ad acquisti
congiunti di quasi 9 miliardi di euro.
La centrale d’acquisto Auchan-Sma, in forza del mandato all’acquisto già in essere con Crai, Sisa, Coralis e i propri partner, grazie all’alleanza con C3 rafforzerà la sua posizione, affermandosi come una delle maggiori centrali di acquisto italiane.

Il gruppo C3 comprende 18 aziende con 28 centri di distribuzione, 16 cash&carry, 64 ipermercati, 190 supermercati e 164 superette. Auchan Italia è presente in 12 regioni con 60 ipermercati (49 a gestione diretta e 11 in affiliazione) e 10mila collaboratori. Nel 2014 ha registrato un fatturato alle casse di 2,9 miliardi di euro. Sma, presente sul territorio nazionale dal 1961, ha 9.000 collaboratori e 1.500 supermercati a insegna Simply, IperSimply e PuntoSimply, di cui 269 gestiti direttamente e i restanti con la formula dell’affiliazione. Nel 2014 Sma spa ha realizzato un fatturato alle casse di 4 miliardi di euro, Auchan 2,9 miliardi.

I trend della spesa 2015 secondo Waitrose: piccola, frequente, informale e flessibile

Quali sono le tendenze dell’alimentazione e della spesa nel 2015? Come l’anno scorso (vedi anche l’edizione 2014) Waitrose, insegna di supermercati britannica, li raccoglie in un rapporto basato non solo sulle vendite reali (va tenuto conto che la catena è di gamma medio-alta) ma anche su studi di mercato e focus group. Se alcuni risvolti possono essere molto “british”, altri trend si notano già nei nostri supermercati e alcuni, ci scommettiamo, arriveranno a breve.

Ormai abbiamo a disposizione “un campo di scelte illimitate” e disponibili a tutte le ore. Le restrizioni nell’orario di apertura dei negozi e nei tempi del lavoro, ma anche di disponibilità di merci e servizi sono saltate, complice l’e-commerce, le consegne in giornata, le aperture prolungate o addirittura 24 ore su 24. Dunque ecco come sta cambiando il nostro approccio al cibo, il nostro stile di vita, i rapporti di lavoro e di conseguenza anche la nostra spesa.

Il carrello della spesa nel 2015

  • Si fanno acquisti “come in vacanza”, spesso e scegliendo pochi articoli di uso immediato o quasi e con una grande attenzione al fresco.
  • Si fa la spesa in settimana, sempre più tardi. A Londra il 40% delle vendite nei pdv Waitrose ha luogo dopo le 5 del pomeriggio.
  • Due terzi delle persone sono “sopraffatte” dalla infinita possibilità di scelta da tutti i punti di vista e cercano di darsi dei paletti per riottenere il controllo sulle proprie vite (si sta diffondendo ad esempio il “martedì sera senza schermi, in cui si spegne ogni tipo di dispositivo elettronico.
  • L’ora del pranzo e della cena oscillano e il pasto diventa sempre più informale. I programmi tv spesso sono on demand e non hanno più un orario fisso. Una famiglia su 7 dice di usare la sala da pranzo meno, e un quarto mangia fuori casa più spesso che in passato.
  • La salute è un tema importante, ma otto intervistati su dieci non amano farsi dire cosa è salutare e cosa non lo è, e tendono a stabilire da soli le proprie “ricette per la salute”, cercando diete compatibili con il loro stile di vita.
  • Internet è la via maestra per informarsi sull’alimentazione e food blogger, social media e ricettari lanciano in continuazione nuove mode ed alimenti. E questo è vero non solo tra i giovani; anche molti pensionati hanno abbracciato la rete. Tra le ricerche più cliccate avocado, “gluten free” e “senza latticini”.
  • Cucine affollate e conflitti tra chef: se la mamma regina ai fornelli è da tempo un ricordo del passato, tra crisi economica con figli che ritornano in famiglia e famiglie allargate le cucine sono sempre più affollate di aspiranti cuochi, e sorgono attriti. Le ragioni principali? Disordine, prepotenza, lentezza ed “eccesso di sperimentazione”.
  • Nelle bevande il focus e sull’origine e la qualità: crescono le birre artigianali (+34%) e i vini inglesi (+95%) ma continua il successo del Prosecco come alternativa allo Champagne (che però cresce specie nella versione rosé, +46%). In genere si preferisce bere meno e meglio, e bilanciare l’eccesso di alcol, quando si abusa, con alimenti salutari come un’insalata, il giorno dopo. Aumentano le donne che apprezzano il whisky mentre il rum scuro esce dal “ghetto” del Cuba Libre e diventa superalcolico da meditazione. Una persona su 4 nel corso dell’anno ha deciso di evitare gli alcolici durante la settimana.

 

Borsino della spesa: cosa va su

  • pasti pronti
  • alternative vegetali al glutine, come gli spaghetti di zucchine e la base della pizza di cavolfiore
  • sostituti del sostituto: il latte di mandorla e cocco crescono più di quello di soia
  • i pasti da mangiucchiare, come tapas o mezes. Piccoli assaggi sfiziosi; si mangia meno e più spesso durante la giornata
  • il nutribullet, una sorta di superfrullatore in grado di sminuzzare semi e bucce che si presenta come “estrattore” di nutrienti ha spinto le vendite di frutta surgelata e pretagliata
  • cibo dal mondo: kimchi (cibo fermentato coreano), semi di chia (dal centro America) e cavolo nero (il nuovo “SuperTuscan”) agganciano i gusti dei consumatori britannici

 

Coopernic alleanza di opportunità, non strategica.

Coop, Leclerc, Delhaize, Rewe. Sono i soci di Coopernic, l’alleanza a quattro che scelgono Expo (ospite Marco Pedroni presidente di Coop Italia) per discutere di valori condivisi: la difesa dei consumatori, la politica dei prodotti Mdd come marche differenzianti e creatori di valore, la muscolosità nella negoziazione con la grande industria, il rapporto da rafforzare con le filiere agricole.

Frans Muller Ceo di Delhaize, Michel Edouard Leclerc, patron del Movimento Leclerc e Marco Pedroni (mancava Rewe) si scambiano opinioni e punti di vista, ma concordano in tutto: nel fatto che il legame con i produttori locali è una leva di costruzione del valore (ma non il localismo, che, soprattutto in Italia, molti rispolverano). «Gli agricoltori devono far parte di noi e noi abbiamo un grande obbligo di trasparenza», afferma Muller.

Concordano sul fatto che la convenienza per i consumatori è un valore e una necessità, ma essere meno costosi è un punto di arrivo, non un punto di partenza. Vale a dire che essere meno cari della concorrenza non deve andare a discapito della qualità dei prodotti («prezzi accessibili per l’alta qualità», è il mantra di Pedroni).

Concordano sul fatto che il prodotto MDD è una marca  e anzi l’impegno di ciascuno, declinato nei rispettivi Paesi, è quello di renderlo sempre più differenziato rispetto ai prodotti di marca, «facendo innovazione e sviluppo», dice Pedroni. «Stiamo imparando a diventare industria», chiosa a sua volta Leclerc.

Concordano, infine sul fatto che Coopernic, che riunisce quattro big europei (per ora: chissà se anche Ahold non ne entrerà a far parte) che insieme valgono 130 miliardi di fatturato è un’alleanza di opportunità. Riassume Leclerc per tutti: «Ognuno di noi mantiene la propria personalità. Insieme cerchiamo le leve per essere i migliori sui rispettivi mercati. Insieme sviluppiamo una capacità di negoziazione nei confronti di 100-130 fornitori internazionali e comuni, ancora una volta secondo una logica opportunistica, non strategica. In fondo le grandi industrie segmentano le loro politiche di prezzo. Dal nostro punto di vista l’unione fa la forza. Non abbiamo quindi progetti per costruire una identità comune, cerchiamo di incrociare gli aspetti migliori delle nostre imprese».

«Per quanto riguarda i prodotti MDD – aggiunge Pedroni – sviluppiamo un’attività su base volontaria relativa a segmenti di prodotto dove verifichiamo che esiste una convergenza di obiettivi per attività comuni con i fornitori di tutti i Paesi. Ciò significa che di volta in volta potranno essere coinvolti  solo i soci ai quali lo specifico progetto interessa. Nel corso di quest’anno abbiamo dato il via a una ventina di gare. Nel 2016 potranno essere il triplo o il quadruplo e ciascuno parteciperà in funzione delle necessità. Ma al di là degli aspetti tecnici è fondamentale la sintonia sulla visione del  consumatore e sull’approccio al mercato».

E questa sintonia si potrà alimentare dallo scambio di conoscenze e di esperienze: daquelle che derivano dal Supermercato del Futuro di Coop al modello del Drive di Leclerc all’estensione della vendita online di farmaci che Leclerc ha annunciato partire in Francia tra cinque mesi per farne poi un business che potrà interessare gli altri soci e arrivare, forse, negli Stati Uniti via Delhaize-Ahold. Progetti. Ma viste le persone coinvolte – e le persone sono importanti perché, ha ricordato Leclerc, «le alleanze si fanno con le persone», – progetti di peso.

Motta e Sun co-marketing: con Buondì il latte Consilia costa 1 cent

È piaciuta ai consumatori l’attività di co-marketing tra Motta e Sun – Supermercati Uniti Nazionali, gruppo di acquisto attivo nel nord e nel centro Italia. Semplice ed efficace: acquistando una confezione di Buondì Motta nei punti vendita delle aziende aderenti al Consorzio Sun (Magazzini Gabrielli, Italbrix, Cadoro e Gros) è possibile comperare a solo 1 centesimo un litro di latte Consilia, private label della centrale di acquisto Sun.

«Da sempre il latte rappresenta un alimento indispensabile della nostra dieta Mediterranea – ha dichiarato Sfefano Rango direttore generale Sun – per questo abbiamo voluto andare ancora di più incontro alle esigenze dei nostri consumatori vendendo 1 litro di latte a solo un centesimo grazie a questa attività di co-marketing con un’azienda storica e importante quale Motta».

Riciclare conviene con Conad-Pac2000A e Tetrapack fa tappa in Umbria

“Riciclare Conviene”, campagna ambientale itinerante , torna in Umbria per l’edizione numero 11, dopo aver fatto tappa a Terni nel 2013 e dopo la conclusione della tappa di Arma di Taggia (IM) e per rendere tangibile il risparmio che deriva dalla raccolta differenziata e dal riciclo dei rifiuti, è in funzione nel centro commerciale Quasar Village di Corciano, a pochi chilometri da Perugia, la postazione interattiva dedicata alla raccolta differenziata dei cartoni Tetra Pak. Qui ad ogni conferimento saranno rilasciati gli eco-scontrini, che danno diritto ai buoni sconto sulla spesa nel Conad Ipermercato.

Da sinistra: Luciano Sisani, Direttore di TSA Trasimeno Servizi Ambientali; Danilo Toppetti, Direttore Generale di PAC 2000A; Francesco Di Maria – Coordinatore Progetto Life EMaRES; Lorenzo Nannariello, Responsabile Progetti Ambientali di Tetra Pak Italia; Cristian Betti, Sindaco di Corciano; Massimo Gai, Direttore Marketing & Commerciale Consumer di Lucart)
Da sinistra: Luciano Sisani, Direttore di TSA Trasimeno Servizi Ambientali; Danilo Toppetti, Direttore Generale di PAC 2000A; Francesco Di Maria – Coordinatore Progetto Life EMaRES; Lorenzo Nannariello, Responsabile Progetti Ambientali di Tetra Pak Italia; Cristian Betti, Sindaco di Corciano; Massimo Gai, Direttore Marketing & Commerciale Consumer di Lucart)

L’XI edizione di “Riciclare Conviene” è promossa da PAC 2000A e Tetra Pak Italia in collaborazione con TSA, Trasimeno Servizi Ambientali e con il patrocinio del Comune di Corciano. L’iniziativa, che durerà fino al 10 gennaio 2016, non sostituisce la modalità locale di raccolta dei contenitori Tetra Pak, ma intende dimostrare che l’impegno per l’ambiente riduce costi, sprechi e inquinamento.

«Crediamo che le buone pratiche ambientali siano importanti per rafforzare il legame con il territorio», ha dichiarato durante l’inaugurazione il Direttore Generale di PAC 2000A, Danilo Toppetti. «Per la galleria commerciale Quasar, inaugurata lo scorso anno, abbiamo previsto diverse soluzioni tecnologiche per abbattere i consumi energetici, come l’impianto fotovoltaico che produce energia elettrica per la struttura. Inoltre tutti gli impianti di climatizzazione della galleria non utilizzano combustibili fossili. Esempi concreti che rimandano al tema del risparmio ambientale, al centro di questa iniziativa».

«Tetra Pak promuove lo sviluppo sostenibile. In concreto, utilizza le risorse in modo efficiente e promuove la raccolta differenziata e il riciclo dei propri contenitori su tutto il territorio nazionale – ha aggiunto Lorenzo Nannariello, Responsabile Progetti Ambientali di Tetra Pak Italia – grazie al Protocollo d’intesa siglato con Comieco nel luglio 2003. Nel 2014 sono state raccolte e riciclate in Italia oltre 22.700 tonnellate di confezioni Tetra Pak, circa 1,3 miliardi di contenitori».

La campagna ambientale itinerante Riciclare Conviene è stata inaugurata a Modena nel 2011. Fino a oggi sono stati raccolti oltre 180mila cartoni Tetra Pak. Dopo l’edizione di Corciano, Riciclare Conviene proseguirà in altre città italiane per divulgare una sempre più attenta coscienza ambientale.

Pam Panorama aderisce a Stop Foie gras e ne sospende la vendita

“Un’indagine di Essere Animali e Promoviendo el Veganismo negli allevamenti nel sud della Francia, dove viene prodotto oltre il 70% del foie gras distribuito in tutto il mondo, Italia compresa, documenta terribili condizioni di vita per milioni di anatre, ingozzate a forza con un tubo metallico per indurre il loro fegato ad ammalarsi. Ancora vengono utilizzate le gabbie individuali, illegali nell’UE, dove gli animali non possono nemmeno aprire le ali”.

Così comincia la petizione Stopfoiegras.org inviata ad alcune catene della Gdo operanti in Italia (Auchan, Bennet, Conad, Carrefour, Eataly, Esselunga, Pam) con la richiesta di interrompere la vendita di questo prodotto.

La petizione è supportata dal filmato Foie gras-Solo crudeltà che documenta il processo di allevamento con alimentazione forzata degli animali e la loro macellazione per estrare il fegato malato.

 

ATTENZIONE IL FILMATO CONTIENE IMMAGINI FORTI!

Pam Panorama, per ora unica insegna della Gdo italiana, ha aderito a questa campagna di sensibilizzazione lanciata dall’associazione Essere Animali con lo scopo di fermare la distribuzione del foie gras all’interno di supermercati e ipermercati.

Nei 153 punti vendita diretti Pam Panorama a partire dai prossimi giorni non sarà più in vendita il foie gras.

«Siamo molto orgogliosi della nostra scelta  – afferma Michela Airoldi, Direttore Marketing di Pam Panorama –. Abbiamo visionato il materiale mostratoci dall’associazione Essere Animali relativo al trattamento a cui sono sottoposte le oche per la produzione del foie gras e abbiamo preso la decisione, che stavamo già maturando da tempo, di cessare la distribuzione di questo prodotto nei nostri punti vendita. Siamo certi che anche i nostri clienti apprezzeranno questa scelta».

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Perché Mariano’s può insegnare molto al retail alimentare italiano

«Shop well. Eat well. Live well» è lo slogan di Mariano’s Fresh Market, insegna del gruppo Roundy’s Supermarkets che, con i suoi 4 miliardi di fatturato, si colloca al 37esimo posto tra le catene di grocery store americane.

Ne scrive Daniele Tirelli sull’ultimo numero di inStore, tracciando la storia professionale del Ceo Robert “Bob” Mariano, ma soprattutto cogliendo le carateristiche di innovazione che ne fanno una insegna a mezzo tra Safeway e Whole Foods. Secondo Tirelli, che ha visitato lo store di Bucktown, uno dei 32 attivi nell’area di Chicago, sono diversi gli aspetti che fanno di Mariano’s una insegna interessante per i etailer italiani: un ambiente commerciale di vicinato, l’enfasi sulla frechezza, la profondità di assortimento in ogni categoria, e il suo saper essere il risultato di un’audace fuzione tra supermarket e ristorante.

Per Tirelli, la tumultuosa avanzata dei grocerant (v. articolo) è uno degli aspetti che più sfuggono ai retailer nostrani e “il caso di Mriano’s costituisce un riferimento obbligato per il retail Italiano che appare, al momento, ancora titubante nell’intraprendere la strada della specializzazione alimentare e della ibridazione con business collaterali”.

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Selex pubblica il Bilancio Sociale 2014

cover bilancioLa raccolta nazionale Metti in tavola la solidarietà in collaborazione con Croce Rossa Italiana (2 milioni di pasti per le famiglie in difficoltà) e la campagna Tutti per la scuola per fornire materiale didattico alle scuole con la donazione dei punti fedeltà. Sono solo due delle iniziative in ambito sociale e ambientale realizzate localmente o su base nazionale nel corso del 2014 dal Gruppo Commerciale Selex e contenute nella seconda edizione del Bilancio di sostenibilità appena pubblicato.

Il Bilancio sociale è suddiviso in tre parti. La prima è dedicata alla presentazione della realtà Selex e delle sue caratteristiche di Gruppo associativo, formato da Imprese profondamente legate al territorio, e mette l’accento sul contributo all’occupazione. Negli ultimi tre anni le imprese che fanno capo a Selex hanno assunto migliaia di nuovi lavoratori e su 31 mila dipendenti, più del 93% ha un contratto a tempo indeterminato.

Nella seconda parte si considerano i clienti, la loro soddisfazione attraverso un’offerta basata su qualità, sicurezza e convenenza, e la difesa del loro potere d’acquisto, che nel 2014 si è tradotto, attraverso le attività promozionali, in un risparmio di 447 milioni di euro per le famiglie. 

Nella terza parte del Bilancio sono esposte le principali iniziative avviate a livello nazionale e locale. La versione integrale del Bilancio sociale si può consultare qui 

 

Coop oltre Kyoto premia la sostenibilità di cinque fornitori di prodotti a marchio

Sono 302 le imprese coinvolte e 352 gli stabilimenti totali all’interno dei quali sono stati effettuati importanti interventi volti a migliorare le proprie prestazioni a favore della sostenibilità. “Coop oltre Kyoto” è il nuovo volto di un progetto voluto da Coop e partito nel 2006 quando aveva invitato i fornitori di prodotto a marchio a adottare azioni mirate alla riduzione dei consumi energetici in linea con gli obiettivi di riduzione delle emissioni di gas serra sancite dal Protocollo di Kyoto, prevedendo la collaborazione per la verifica dei dati di Bureau Veritas Italia (organizzazione internazionale che si occupa di certificazione).

Nove anni dopo, Coop guarda avanti ed amplia il contesto di riferimento includendo nell’analisi non solo le azioni volte a diminuire le emissioni di anidride carbonica, ma anche tutto ciò che incide sull’impatto ambientale: l’energia certo ma anche i consumi idrici, i rifiuti, l’utilizzo di materiali riciclati, le certificazioni adottate, etc. Una sorta di “radiografia” complessiva sulla sostenibilità partendo dal presupposto che molte azioni, oltre a portare ad un beneficio per l’ambiente, possono generare contemporaneamente un beneficio economico, grazie al risparmio sui singoli costi.

Nell’arco di tempo esaminato, ovvero l’ultimo triennio (2012-2014), le imprese si sono cimentate in differenti campi di intervento, spesso con molteplici azioni: dalle centrali termiche ai sistemi di filtraggio delle acque, all’utilizzo di materiale riciclato per imballi, etc.

Le prime 5 imprese che si sono distinte nei diversi settori e che hanno ottenuto il riconoscimento durante una cerimonia in Expo sono Amadori, Apofruit, Delicarta, Feger e Orogel.

Amadori (carni) ha investito ad esempio molto sul versante sostenibilità dei propri impianti realizzando a Cesena un polo energetico (una centrale termica integrata a due impianti di cogenerazione a gas metano) in grado di generare un risparmio stimabile in circa 3000 TEP/anno. A questo si aggiungono gli impianti di digestione anaerobica che consentono di produrre biogas a partire dalle biomasse e producendo di conseguenza una riduzione dei rifiuti prodotti di oltre il 95%.

Apofruit (prodotti ortofrutticoli freschi) ha sfruttato al meglio il proprio impianto fotovoltaico per quanto concerne la risorsa energetica e a fine 2014 ha inoltre adottato luci a LED per l’impianto di illuminazione dello stabilimento di Longiano, mentre i sistemi di filtraggio hanno permesso di utilizzare più a lungo le acque.

Anche Delicarta (prodotti a base cellulosa) ha investito molto sulla riduzione dei consumi energetici e idrici; sul primo versante, utilizzando gas naturale in modo più efficiente (la riduzione di emissioni è pari a 4.300 t di CO2) e sul versante acqua attraverso una riduzione nell’ultimo quinquennio di circa il 22% del consumo in litri acqua/kg carta prodotta. Per gli anni a venire, grazie ad un recente investimento in un impianto di “Water Reuse”, tale livello di consumo è destinato ad abbassarsi ulteriormente. A Delicarta si deve inoltre la progettazione della prima carta igienica senza rotolo (“Zero Tubo” prodotto in esclusiva per Coop) che permette un risparmio annuo di cellulosa di circa 8 tonnellate di carta.

Orogel (prodotti surgelati e vegetali conservati) da parte sua si è distinta per la riduzione del consumo di acqua a scopi non alimentari per oltre 36.000 m3, per la maggiore efficienza ed il minore scarto di prodotto finito e l’invio di sottoprodotti a impianti di digestione per la produzione di biogas.

Feger (prodotti derivati dal pomodoro) ha adottato compattatori per ridurre il volume degli scarti, invia sottoprodotti ad impianti di digestione per produrre biogas , dispone di numerosi prodotti da agricoltura biologica e da filiera controllata nonché si è distinta per un sistema di recupero vapore.

Terzo trimestre “eccellente” per Carrefour. Anche in Italia

Carrefour ha diffuso oggi i dati di vendita consolidati del terzo trimestre e dei primi nove mesi del 2015, che la nota del retailer definisce eccellente, con una crescita organica del 4,2% nel terzo trimestre. Ci soffermiamo però sul periodo più lungo.

Il gruppo ha registrato vendite nei primi nove mesi pari a 63.864 milioni di euro, di cui 33.926 all’internazionale, che cresce più della Francia (a variazione organica: +4,5% contro 1,7%). Nel complesso la crescita delle vendite del gruppo nei nove mesi si assesta su +3,4%. Sfavorevole è l’impatto dell’evoluzione del prezzo dei carburanti: le vendite dei punti vendita con distributore, infatti, registrano risultati inferiori al resto della rete.

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In particolare la Francia nei nove mesi consolida la crescita già positiva nel 2012 e 2013 in tutti i formati (ipermercati compresi): +1,7% la variazione organica e +1,6 a rete confrontabile. Consistenti le performance dei punti vendita di prossimità, anche se, ovviamente, pesano meno del 20% del giro d’affari totale.

Con 33.926 milioni di vedite, l’internazionale fa segnare una crescita organica nei nove mesi del 4,5% e a rete confrontabile del 3,2%, più rallentata in Europa, che vale circa il 50% delle vendita (+1,4 e +1,6 rispettivamente), in forte crescita in America Latina (+15,7% quella organica e +11,6% a rete confrontabile). In asia le vendite in organica sono in discesa dell’8,8%, ma quelle totali rescono dell’8,6% grazie all’impatti favorevole dei cambi.

In Italia si torna a crescere

Per quanto riguarda l’Italia, il terzo trimestre segna una svolta e una forte accelerazione delle vendite: +5,9% a rete confrontabile: 5,6% coprendendo anche la vendita di benzina. Ma le vendite totali crescono del +11,4%. Nei nove mesi il trend è sempre positivo per quanto riguarda le vendite totali (+6%), ma a rete confrontabile hanno ancora il segno meno davanti: -0,2%. La ripresa dei consumi nel terzo trimestre si fa quindi sentire sui conti del colosso d’oltralpe, dopo gli ultimi anni difficili.

Qui potete scaricare il comunicato originale

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