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Il Centro: un investimento di oltre 300 milioni cambia faccia all’area dell’ex Alfa Romeo

“Un nome ambizioso?” Può darsi, ammette Francesco Ioppi dirigente Finiper– ma una cosa è certa “il Centro” di Arese è un progetto veramente imponente. E i numeri lo dimostrano:

GLA totale 93.000 mq

GLA piano terra 55.000 mq

GLA piano primo 38.000 mq

Nr 200 insegne complessive

Nr 20 ristoranti/caffetterie

Nr 6.000 posti auto

2 piazze interne: la “piccola” con un diametro di 42 metri, l’altra di ben 72

20 punti di ristorazione/caffetteria;

Investimento complessivo: 300/350 mila euro (50% del Gruppo Finiper, 50% delle banche).

L’idea

Nato 20 anni fa nella fertile mente di Marco Brunelli, da sempre sostenitore di una riqualificazione dell’area dismessa dell’Alfa Romeo, “il nuovo centro, – spiega Ioppi, “vuole rimanere fedele al genius loci di Arese”.

Per questo il progetto ha voluto recuperare e trovare una destinazione congrua alla pista del vecchio stabilimento che oggi, grazie alla partnership con Aci Villalunga, viene dedicata a corsi di guida sicura.alfa

Le aree de “Il Centro”

Spazi tanto ampi potrebbero ingenerare nel visitatore/consumatore un senso di dispersione. Da qui la struttura articolata in percorsi ben distinti, che collegano le sei corti merceologiche: food (2), fashion, green, luxury e children. L’idea (realizzata da Design International, diretto dal suo Chief Executive Davide Padoa) è quindi quella di ricreare una strada cittadina, dedicata allo shopping, al food e al relax. Una strada punteggiata di negozi e arricchita da piante e alberelli.

La vegetazione, infatti, è cifra caratterizzante del progetto, sia negli spazi interni quanto in quelli esterni.

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La Fashion Court

Sono presenti i più importanti brand internazionali, tra cui il primo Primark in Italia, H&M, Zara, Massimo Dutti, Superdry, Mac. In alcuni casi la presenza ad Arese ha consentito il debutto di concept radicalmente rinnovati e inediti, come nel caso di Zara, del Megastore di Mondadori, di Mediaworld, di Mango, di Disney e di Tiger. Per altri marchi (e parliamo di Nespresso, Signorvino, Cioccolati Italiani, Bianchi Biciclette), invece, la piazza di Arese ha costituito un vero e proprio esordio in un centro commerciale.

Ad oggi, spiega Ioppi, la commercializzazione (gestita dalla Tea Spa) è completa e ogni metro quadrato ha trovato una sua destinazione.

oviesse

La via dei negozi, si caratterizza per uno spettacolare edificio denominato il ‘Palazzo dei Profumi’ che ospiterà la Boutique del Regalo, un palazzo di vetro a marchio Swarovski e altri gioielli nel cuore della strada. Progettando l’inserimento di questa isola di vetro, Padoa si è ispirato alla Covent Garden londinese.swarosky

La struttura

Tra le innovazioni strutturali, va ricordata la metodologia utilizzata nella progettazione del tetto, inedita, fino ad oggi, in un centro commerciale: la struttura della copertura è in “gluelam beams” (legno lamellare strutturale realizzato con materiali sostenibili) e, con campate di oltre 40 metri, rappresenta una tra le più grandi strutture in legno mai realizzate in Europa per un centro commerciale. L’intero complesso è stato progettato secondo rigidi criteri di risparmio energetico e bio-sostenibilità, in linea con gli standard promossi dal U.S. Green Building Council per ottenere la prestigiosa certificazione LEED® di livello Gold.

Un vero e proprio “elogio del legno”, secondo la definizione dell’architetto De Lucchi, tra gli artefici del mega progetto.

L’ipermercato

Non è vero che il formato dell’iper sia in difficoltà. È questa la convinzione del direttore dell’iper di Arese. L’importante è avere delle idee nuove. E in questo caso l’idea è stata quella di affiancare alla distribuzione l’attività produttiva: c’è, per esempio, l’angolo in cui si prepara il formaggio, quello dedicato alla pasta fresca, quello per la macelleria e quello per la birra.

Lidl scende nell’arena del talent e coinvolge i clienti con “La ricetta perfetta”

Lidl dà ancora la parola ai clienti coinvolgendoli nell’ideazione di nuovi prodotti, e questa volta fa le cose in grande, con un nuovo format televisivo intitolato “La ricetta perfetta – dal fornello al carrello”, in onda su Canale 5 da domenica 17 aprile i cui protagonisti sono proprio i clienti del supermercato.

Seguendo le leggi del talent, 21 cuochi amatoriali si sfideranno ai fornelli per far vincere la propria ricetta e vederla entrare in assortimento in tutti i punti vendita della catena sotto il marchio “Italiamo”, linea food esclusiva di Lidl dedicata alle eccellenze gastronomiche Made in Italy.

«Siamo orgogliosi di questo progetto, che ci permette di valorizzare l’incredibile patrimonio gastronomico italiano, costituito non solo da materie prime eccellenti, ma da una cultura culinaria fatta di passione, tradizioni e piccoli segreti che si tramandano e arricchiscono di generazione in generazione. Con questa trasmissione, raccontiamo la storia della nostra cucina attraverso le ricette dei nostri clienti, che rappresentano tutte le regioni italiane» spiega Luca Boselli, Amministratore Delegato di Lidl Italia.

Questa innovativa strategia di marketing segue di un anno la campagna social Pizza FANtastica, applicazione con la quale i fan della pagina Facebook di Lidl hanno creato la pizza ideale, entrata poi in assortimento. «”La ricetta perfetta” va oltre il classico product placement. Mettiamo a disposizione dei clienti i nostri scaffali, sui quali vedremo presto la ricetta perfetta» dice Boselli.

La sfida culinaria, condotta da Cristina Chiabotto, vedrà impegnati tre giudici d’eccezione: Davide Scabin, chef stellato, Maurizio Pisani, esperto di marketing, Margherita Contin, brand ambassador di Lidl Italia. Oltre a valutare i concorrenti, aiuteranno a perfezionare le ricette, che potranno trasformarsi in un piatto pronto in vendita in tutti i punti vendita della catena.

La prima puntata di boot camp vedrà impegnati oltre 60 concorrenti nei casting in tre città italiane; Milano per il Nord, Roma per il Centro e Palermo per il Sud. Ad accedere poi alla sfida ai fornelli saranno 21 concorrenti che, in gruppi di tre (uno per zona geografica), si sfideranno in sette puntate a seconda della categoria di ricetta proposta: antipasti, primi, secondi di carne, secondi di pesce, piatti vegetariani, pizze e focacce, torte e dessert.

I vincitori di ogni puntata si sfideranno nella finale, dalla quale uscirà il vincitore assoluto del programma che si aggiudicherà 100.000 Euro in gettoni d’oro e la possibilità di vedere commercializzata all’interno dei punti vendita di Lidl Italia la ricetta creata davanti ai giudici.

“La ricetta perfetta” è un’operazione ideata appositamente per Lidl Italia e realizzata da Publitalia Branded Entertainment, divisione dedicata al BE all’interno del Team CrossmediaBranded parte del Gruppo Mediaset, prodotta da YAM112003 per Mediaset.

HappyorNot? Come ti misuro la customer satisfaction nel punto vendita

Eataly è un esempio, ma si sono viste anche altrove ad esempio al temporary del Viaggiatore Goloso lo scorso dicembre. Le faccine di HappyorNot sono poste nel punto vendita, in genere all’uscita, per “misurare” il grado di soddisfazione, a caldo, del cliente riguardo alla sua shopping experience. Il richiamo alle logiche social con gli emoticons per segnalare il proprio stato d’animo è evidente. Eataly ha scelto di inserire i totem HappyOrNot all’interno delle proprie sedi sul territorio nazionale (da Torino a Genova, da Firenze a Roma) e internazionale (da Monaco di Baviera a Chicago e New York). E ogni giorno 10.000 persone esprimono il loro parere sul servizio all’interno dei “Grocerant” di Eataly tramite i quattro smile colorati che trasmettono i dati alla piattaforma online.

«L’inserimento costante e capillare dei nostri terminal HappyOrNot sul territorio nazionale ben si combina con il crescente interesse da parte degli imprenditori e delle loro società di ricevere giornalmente l’informazione “vera” che vada ad impattare non solo sulle singole decisioni, ma su interi processi e modelli di business, e nel contempo soddisfi la crescente voglia del cliente di esprimere la propria opinione e di verificare quasi in real time di essere ascoltato – spiega Gianni Betti, direttore commerciale Retail In che ha curato le installazioni da Eataly -. La redemption del nostro servizio è uno dei principali motivi del suo successo, tecnologia e affidabilità caratterizzano, insieme alla sicurezza e alla semplicità del proprio utilizzo, la sostanziale differenza che ha permesso di tramutare la classica “customer satisfaction” nella attuale e più innovativa “customer experience”».

Chiamalo, se vuoi, Gourmet 2.0: a Milano si rinnova il format “premium” di Carrefour

Un mercato del nuovo millennio, con isole “tematiche” che invitano ad acquistare prodotti complementari, tante possibilità di comprare cibo già pronto ma preparato al momento, etnico ma non solo, soluzioni digitali come l’ampio uso di schermi e le proiezioni a pavimento, ma anche le etichette digitali. È il nuovo format di Carrefour Gourmet, rinnovato con tante soluzioni in più rispetto ai 16 aperti in precedenza, che debutta a Milano in viale Bezzi, circonvallazione esterna e zona “di frontiera” tra un quartiere molto borghese e una zona un po’ più popolare. La concorrenza, non dichiarata ma evidente, e con la vicina Esselunga, alla quale si prova a “scippare” un cliente foodie ed altospendente.

I nuovi trend sono tutti coperti: dal free-from al biologico, dall’etnico al dolce che strizza l’occhio al cake design, con una sezione dedicata dove trovare tutto ‘occorrente, dalle basi alle decorazioni, alle teglie. Non manca la possibilità di ordinare online e ritirare la spesa in negozio, ma anche di farsela consegnare a casa. Tra i servizi offerti c’è la lavanderia, ma anche un bar aperto per colazione, pranzo ed aperitivo, dove si possono anche consumare i piatti pronti acquistati nel supermercato, dalle insalate agli udon.

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Pascar (Coralis) apre il suo primo bar nel supermercato

La catena Pascar, consorziato Coralis, guarda al trend dei grocerant e apre, all’interno del supermercato di Grottaglie (TA), il primo bar che in pochissimi giorni sta diventando un punto d’incontro e un’area relax per tutti i clienti che entrano nel punto vendita.

Pascar Food and More, come è stato chiamato il bar, offre vari servizi al suo interno, dalla normale caffetteria alla gastronomia. Qui si possono trovare sfiziosi aperitivi, centrifugati, ed è il luogo ideale dove trascorrere le pause pranzo o concedersi break con golosi dessert, il tutto ispirato alle tradizioni gastronomiche del territorio. Ma il locale ospiterà anche esibizioni musicali, canore, di recitazione e presterà i suoi spazi per esposizioni artistiche che mettano in rilievo il talento di artisti locali. Tutto questo, a titolo gratuito.
Il bar dispone di una saletta semicircolare dal gusto country, molto luminosa grazie alle vetrine di cui dispone e ai lampadari sferici costruiti artigianalmente da una giovane ragazza residente a Grottaglie, la prima ad aver potuto usufruire di questo spazio come vetrina per le sue creazioni.
Pascar Food and MoreUn’ulteriore innovazione per il supermercato Pascar di Grottaglie è l’apertura del punto vendita dalle 8 del mattino alle 10 della sera con orario continuato: questa scelta garantirà maggiore comodità, servizio e occasioni d’incontro a tutti i clienti. Il supermercato è infatti l’unico in tutta la provincia ad avere orari di servizio così prolungati.

il caffè e la pizza«Ritengo che i nostri punti vendita, proprio per la loro identità di negozi di vicinato, debbano sempre più acquisire un ruolo di luogo di condivisione e di scambio – spiega Carmine Passarelli, responsabile marketing di Pascar Srl -. L’idea di dedicare un’area a un bar è nata proprio dal desiderio di dare ai nostri clienti un servizio in più, un’occasione per conoscere e familiarizzare con il nostro personale di vendita, un motivo per considerare il momento della spesa un momento piacevole della giornata».

Pascar Group, azienda tarantina proprietaria di 13 supermercati, è sostenuta da una forte politica aziendale volta al cambiamento. Nel corso del 2016 è prevista la ristrutturazione del punto vendita di Via Fratelli Mellone 10 a Taranto e quello di Grottaglie in via Campitelli 67, per fornire ai propri clienti una gamma di offerte sempre più vasta, un luogo accogliente ed efficiente e un servizio accurato. Il format Pascar Food and More sarà il primo di una lunga serie.

Philips Lighting avvia un progetto di indoor positioning in partnership con Aswaaq

Philips Lighting, società di Royal Philips, leader mondiale nel settore dell’illuminazione, annuncia l’avvio del primo progetto di indoor positioning basato sull’illuminazione connessa in Medio Oriente, in collaborazione con il partner Aswaaq, innovativa catena di supermercati e centri commerciali degli Emirati Arabi Uniti. Il nuovo sistema utilizza la luce per trasmettere agli smartphone dei clienti un segnale di localizzazione, fornendo così servizi basati sulla posizione. Al progetto di Philips Lighting collabora Aisle411, azienda leader nel digital mapping dei punti vendita. Grazie a questa collaborazione, Philips Lighting può ampliare la propria offerta di indoor positioning, includendo servizi aggiuntivi quali digital mapping, ricerca di prodotti e analisi dei comportamenti di acquisto all’interno dei punti vendita.

Il sistema fa sì che i singoli punti luce trasmettano la propria posizione attraverso la tecnologia Visible Light Communication, impercettibile all’occhio umano, ma che può essere facilmente rilevata dalla fotocamera di uno smartphone. Una volta scaricata l’app del retailer, il cliente può accedere ai servizi basati sulla localizzazione, ad esempio, individuando i prodotti desiderati con una precisione di 30cm. Il flusso dei dati è unidirezionale e il sistema di illuminazione non raccoglie alcuna informazione personale.

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I vantaggi per Aswaaq
La catena si è concentrata sulla tecnologia per ottenere un vantaggio competitivo. Installando il sistema di indoor positioning di Philips basato sul LED nel supermercato di Al Bada a Dubai, Aswaaq dimezzerà i consumi elettrici, risparmierà sui costi di manutenzione e ridurrà le proprie emissioni di CO2. Allo stesso tempo i clienti potranno muoversi tra gli scaffali con maggiore facilità accedendo a nuovi servizi attraverso i propri smartphone.

In Europa
Se per Aswaaq l’innovativa tecnologia di indoor positioning è al suo esordio, in Europa abbiamo pecedenti eccellenti come quello dell’ipermercato Carrefour di Lille che, per questo progetto, nel febbraio 2016 è stato insignito dall’istituto tedesco EHI del premio Retail Technology Award 2016 nella categoria Best Customer Experience.

Il retail sostiene il vicinato: Starbucks apre a Queens il suo primo community store

Starbucks punta sulla responsabilità sociale d’impresa “locale” e apre nel Queens a New York il suo primo community store, negozio incentrato sulla vita della comunità: ne seguiranno altri 15. È un trend crescente nel retail, inaugurato da Nike a Brooklyn, quello di aprire un punto vendita “localizzato” in zone disagiate della città e che alla comunità offre non solo prodotti ma anche servizi e un luogo di aggregazione che, in qualche modo, ha l’ambizione di porre un argine alle difficoltà economiche e sociali vissute dalla popolazione che orbita nelle vicinanze.

Starbucks-Queens-1Il nuovo Starbucks di Queens, quartiere multietnico di New York noto alle cronache nere negli anni ’90 per lo spaccio di droga, sorge all’angolo tra Sutphin Boulevard e 89th Avenue, ed è solo il primo di una serie di locali che apriranno in varie zone a medio o basso reddito degli Stati Uniti, almeno 15, con l’obiettivo di supportarne lo sviluppo economico e sociale. Ogni caffetteria, oltre ai tradizionali spazi caratteristici della catena, avrà un’aula a disposizione delle organizzazione no-profit locali che lavorano per dare formazione professionale tramite corsi dedicati ai giovani della zona, spesso disoccupati e già fuori dal sistema scolastico.

A Queens i corsi vertono su food, servizio e ristorazione: “Stiamo adattando il nostro know how per dare un’opportunità ai giovani del quartiere. Li formeremo perché possano intraprendere carriere nella ristorazione e nel settore alimentare – spiega Ben Thomases, direttore esecutivo dell’organizzazione Queen’s Community House -. Starbucks è nota per la qualità del suo servizio e sappiamo che queste abilità possono essere trasferite a una serie di posizioni nella ristorazione, ma anche altrove.” Il focus è sulla responsabilità sociale, sull’impiego di mano d’opera locale (che tra l’altro conosce il luogo e ha contatti con i clienti spesso diretti) ma anche sulla personalizzazione del punto vendita che si vuole legato al genius loci, anche se in qualche modo risulta standardizzato per il solo appartenere a una catena. Ci stiamo allontanando anni luce dall’ottica McDonald’s di trovare lo stesso panino (e lo stesso layout) ovunque nel mondo (e lo sta capendo anche McDonald’s).

Starbucks-Queens-2Chissà se il concept sarà riprodotto anche in Italia, magari in zone notoriamente disagiate come Scampia, dove da due anni Conad è intervenuta presso l’Istituto tecnico industriale G. Ferraris con il progetto Resto al Sud Academy, la scuola online rivolta a giovani talenti digitali nata con il contributo di Conad, della scuola di formazione di Ninja Marketing e di Tiscali. Sicuramente non lo farà nel primo punto vendita, previsto in centro a Milano nel 2017. Ma in seguito, chissà.

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Vallelata attiva per l’ambiente, compensa la produzione di CO2

Gruppo Lactalis Italia, con la marca premium Vallelata,  ha sottoscritto un accordo volontario con il Ministero dell’Ambiente  per la realizzazione di un piano di analisi, misurazione e compensazione dell’impronta di carbonio (carbon footprint) dei due prodotti più venduti, Mozzarella 125 gr e Ricotta 250 gr.

Logo_attivaDa qui nasce il progetto Vallelata “Attiva per l’ambiente” con il quale la Mozzarella e la Ricotta possono vantare una produzione che riduce l’impatto ambientale grazie alla completa compensazione di emissioni di CO2 con il sostegno di progetti eco-sostenibili.

La carbon footprint dei due prodotti Vallelata di maggior successo è stata calcolata prendendo in considerazione tutta la filiera produttiva, ovvero sia la CO2 diretta, generata dai processi produttivi in azienda, sia quella indiretta, legata alla coltivazione e all’ acquisto delle materie prime.

A seguito di una prima fase di calcolo delle emissioni, Gruppo Lactalis Italia ha compensato 34.690 CO2e ton relativamente alla produzione 2015 dei principali formati di Mozzarella Vallelata 125g e al formato da 250g di Ricotta Vallelata.

Vallelata ha quindi neutralizzato completamente le emissioni di CO2 in atmosfera per la produzione dei due prodotti certificati, grazie all’acquisto e al ritiro di crediti di CO2 derivanti da un progetto di biogas localizzato a Belo Horizonte in Brasile.

Inoltre Vallelata ha voluto dare un segno tangibile del suo impegno anche sul territorio italiano: è nato così il progetto a sostegno del Consorzio Forestale di Pavia, con il quale Vallelata si prenderà cura di un’area boschiva di 30 ettari con oltre 50.000 alberi proprio nelle aree di Belgioioso e Travacò (PV), in prossimità dello stabilimento di produzione di Corteolona dove la mozzarella e la ricotta Vallelata vengono prodotte.

 

Market Gourmet: debutta a Milano un nuovo format. Regale e dedicato ai food lovers

Market Gourmet: Carrefour lancia a Milano un format totalmente innovativo rispetto al modello già  diffuso nel resto d’Italia. Nasce così uno store inedito, che qualcuno ha definito il “Re dei Gourmet”, pensato per andare incontro alle esigenze dei “food lovers” e allo stile di vita di chi vive nel grandi città.
Le caratteristiche del nuovo format sono: l’esclusività dei prodotti offerti,  un ambiente rilassante e piacevole, l’attenzione a chi vive di gusto senza rinunciare alla convenienza.

Gli spazi dello store

Il punto vendita, circa 3200 mq con oltre 20.000 varietà di prodotti, è stato  riprogettato per “Mondi concettuali”, rinunciando all’impostazione strutturale classica della GDO, invitando il cliente ad un percorso attraverso aree tematiche con prodotti ricercati e di alta qualità.
Prodotti di eccellenza sia del territorio italiano che internazionale con piatti tipici della cucina asiatica (ad esempio: Thai, Vietnamita, Cambogiana e di Laos), affiancheranno la ricca e prestigiosa gastronomia ittica con proposte uniche per il settore della GDO.

Novità assolute saranno presenti anche nella “cantina vini” dedicata alle degustazioni e nell’area dello Champagne Experience, cosi come il mondo del cioccolato, del caffè con la torrefazione in loco, l’area bevande calde con the prestigiosi provenienti dal tutto il mondo. Pioniere nel settore anche l’area special juices con un muro di 5 metri bevande salutistiche, vintage e particolari come quelle al baobab.

Ampio spazio anche alla cosmesi in un’area stile duty free con una costante assistenza al cliente: specchi per truccarsi, e prodotti dedicati a coloro che vogliono prodotti “natural green” per la cura del corpo.
L’area speciale dedicata ai prodotti wellness, bio&vegan, rispecchia il concept del gourmet, ovvero uno stile di vita sano senza rinunciare al gusto, enfatizzato anche dalla nuova area del “super food” con prodotti composti con la giusta dose di proteine, carboidrati e verdura.IMG_0942

Un percorso decisamente esperenziale, dunque, che si snoda attraverso questa teoria di “mondi”, e si conclude (e si completa) nel bar: qui è possibile gustare cspecialità dolci e salate, sfornate costantemente, a partire da due ore prima dell’apertura del punto vendita fino a chiusura. Per l’ora dell’aperitivo sarà inoltre proposta un’amplia gamma di cocktails preparati da barman appositamente formati.

“Questo rinnovato Market Gourmet di viale Bezzi  – ha spiegato Stéphane Coum, Direttore Supermercati Carrefour Italia –  rispecchia del tutto la visione e la mission di Carrefour. Vogliamo trasformare infatti la spesa quotidiana dei nostri clienti in una esperienza unica e piacevole, offrire loro l’opportunità di accedere a prodotti ricercati e particolari a prezzi convenienti senza rinunciare al gusto. Per noi il cibo diventa cultura, conoscenza e sensazioni, e con il nuovo format vogliamo celebrare l’autenticità del sapore e rispondere a tutte le esigenze dei nostri clienti offrendo loro uno shopping experience in store unico. Per noi questo nuovo format non è un punto di arrivo, bensì un punto di partenza”.

I pagamenti via smartphone con Jiffy raggiungono i 300mila utenti

Solo un anno fa sembravano un po’ fantascientifici i pagamenti person-to-person, ovvero l’invio di denaro tra conoscenti via smartphone, o i piccoli acquisti effettuati con un tap dello schermo: oggi Jiffy, il servizio sviluppato da SIA per inviare e ricevere denaro in tempo reale dallo smartphone, ha superato i 300mila utenti registrati. Il valore medio per transazione è pari a 44 euro, mentre circa il 50% dei trasferimenti è al di sotto dei 25 euro.

Per trasferire denaro, basta selezionare il destinatario dalla rubrica personale dello smartphone, inserire l’importo, un eventuale messaggio e con un click il denaro viene immediatamente inviato e può essere subito utilizzato dal beneficiario. Per attivare Jiffy bisogna registrarsi sul sito della propria Banca e scaricare l’App fornita dalla Banca stessa.

Conforme agli standard dell’European Retail Payment Board (ERPB) e già predisposto per essere integrato con l’infrastruttura pan-europea di instant payments che verrà realizzata da EBA Clearing entro il 2017, oggi Jiffy è il servizio per pagamenti P2P leader nell’area euro con il maggior numero di banche aderenti. Essendo basato su bonifico SEPA, è aperto a tutti gli istituti di credito operanti nell’Area Unica dei Pagamenti in Euro, potenzialmente utilizzabile da oltre 400 milioni di correntisti europei.

Con le ultime quattro entrate nel 2016, salgono a 23 i gruppi bancari che hanno aderito al servizio per pagamenti P2P di SIA da quando è stato lanciato sul mercato italiano. Jiffy è attualmente a disposizione dei correntisti di BNL, Banca Popolare di Milano, Cariparma, Carispezia, Che Banca!, Friuladria, Gruppo Carige, Hello bank!, Intesa Sanpaolo, Banca Mediolanum, Monte dei Paschi di Siena, Banca Popolare di Vicenza, UBI Banca, UniCredit, Webank e Widiba. Prossimamente Jiffy sarà disponibile anche per Banca Popolare di Sondrio, Cassa Centrale Banca, Gruppo Poste Italiane, Raiffeisen, Veneto Banca e Volksbank Banca Popolare. Una volta attivati tutti gli istituti di credito, il servizio sarà, quindi, fruibile da oltre 32 milioni di conti correnti italiani, pari a oltre l’80% del totale.

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