Solo un anno fa sembravano un po’ fantascientifici i pagamenti person-to-person, ovvero l’invio di denaro tra conoscenti via smartphone, o i piccoli acquisti effettuati con un tap dello schermo: oggi Jiffy, il servizio sviluppato da SIA per inviare e ricevere denaro in tempo reale dallo smartphone, ha superato i 300mila utenti registrati. Il valore medio per transazione è pari a 44 euro, mentre circa il 50% dei trasferimenti è al di sotto dei 25 euro.
Per trasferire denaro, basta selezionare il destinatario dalla rubrica personale dello smartphone, inserire l’importo, un eventuale messaggio e con un click il denaro viene immediatamente inviato e può essere subito utilizzato dal beneficiario. Per attivare Jiffy bisogna registrarsi sul sito della propria Banca e scaricare l’App fornita dalla Banca stessa.
Conforme agli standard dell’European Retail Payment Board (ERPB) e già predisposto per essere integrato con l’infrastruttura pan-europea di instant payments che verrà realizzata da EBA Clearing entro il 2017, oggi Jiffy è il servizio per pagamenti P2P leader nell’area euro con il maggior numero di banche aderenti. Essendo basato su bonifico SEPA, è aperto a tutti gli istituti di credito operanti nell’Area Unica dei Pagamenti in Euro, potenzialmente utilizzabile da oltre 400 milioni di correntisti europei.
Con le ultime quattro entrate nel 2016, salgono a 23 i gruppi bancari che hanno aderito al servizio per pagamenti P2P di SIA da quando è stato lanciato sul mercato italiano. Jiffy è attualmente a disposizione dei correntisti di BNL, Banca Popolare di Milano, Cariparma, Carispezia, Che Banca!, Friuladria, Gruppo Carige, Hello bank!, Intesa Sanpaolo, Banca Mediolanum, Monte dei Paschi di Siena, Banca Popolare di Vicenza, UBI Banca, UniCredit, Webank e Widiba. Prossimamente Jiffy sarà disponibile anche per Banca Popolare di Sondrio, Cassa Centrale Banca, Gruppo Poste Italiane, Raiffeisen, Veneto Banca e Volksbank Banca Popolare. Una volta attivati tutti gli istituti di credito, il servizio sarà, quindi, fruibile da oltre 32 milioni di conti correnti italiani, pari a oltre l’80% del totale.



![GB 3500 banche[2]](https://www.instoremag.it/files/2016/03/GB-3500-banche2.jpg)



La piattaforma che consente ciò si chiama FaceCake e permette di applicare il makeup al viso “seguendo” anche i movimenti (se non sono troppo veloci). L’abbiamo provato e funziona. È in effetti un modo di rendere gli acquisti di make-up online più accattivanti perché, come è accaduto per anni nell’abbigliamento, la possibilità di non poter “toccare con mano” il prodotto, o meglio il risultato su se stessi, può essere respingente. Se in questo caso la texture o la brillantezza sono “fuori portata” la possibilità di testare il colore con il proprio tipo di pelle, praticamente dal vivo grazie alla realtà aumentata, può in effetti rendere più sicuro l’acquisto e aumentare le vendite.

