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Verallia: il gruppo diventa totalmente autonomo e inizia una nuova stagione

Intenso. Decisamente.
Per Marco Ravasi, dal 1° gennaio ad di Verallia, il 2015 non è certo stato di tutto riposo.
Proprio quest’anno, infatti, è stata perfezionata la vendita di Verallia ad Apollo Global Management e Bpifrance (detentori, rispettivamente, del 90% e del 10% del capitale).  E le cose da fare, i passi da compiere e le decisioni da prendere sono stati veramente tanti. E il tutto bruciando le tappe…
“Le basti sapere- ci racconta infatti Ravasi- che già il 4 aprile (a soli 3 mesi dal mio insediamento) mi sono trovato a dover presentare la società ai 5 potenziali compratori selezionati.
Dal quel fatidico 4 aprile, poi, nel giro di un mese soltanto si è arrivati all’offerta vincolante che ha condotto all’acquisizione. E a proposito di questo vorrei sottolineare come tutte le società abbiano messo sul tavolo un’offerta vincolante: evidentemente giudicando Verallia meritevole di un investimento importante…”

marco ravasiCi può raccontare la genesi di questa operazione?
Nasce da un cambio di strategia del Gruppo SG, sempre più focalizzato al business dell’edilizia, che nel 2007 aveva messo in vendita Verallia. E già allora si era profilata con chiarezza l’intenzione di Apollo di aggiudicarsi l’acquisizione.  Oggi, grazie al suo grande know how nell’ambito del packaging e del settore produttivo, e alla peculiare caratterizzazione di BPI (50% Stato Francese e per l’altro 50% cassa depositi) non solo viene garantita una continuità culturale all’interno di Verallia, ma si rafforza ulteriormente il focus nell’area industriale. E questo in virtù di un’ampia disponibilità economica, che ci consentire di impegnarci tanto nell’ambito della ricerca, quanto in quello dello sviluppo di nuove linee e di nuove tecnologie.
Criticità e soddisfazioni di questo primo anno?
Il vantaggio di essere diventato uno dei protagonisti di questa successione vorticosa di eventi, è che sono stato rapidamente messo nelle condizioni di conoscere a fondo la mia nuova azienda.  L’aspetto più problematico, sempreché tale lo si voglia e possa definire, è il ritmo serrato con cui si è dovuto lavorare. Oggi sono soddisfatto dei risultati e il mio è un bilancio positivo. Uno dei plus aziendali risiede proprio nel livello delle risorse umane, dei collaboratori con cui mi sono trovato ad operare quotidianamente. Ritengo che a fare la differenza sia l’estrema attenzione che abbiamo sempre dimostrato nei confronti dei nostri dipendenti.
Un requisito che nel 2014-2015 è valso all’azienda il riconoscimento di top employers. Ovviamente la flessibilità deve far parte di una strategia complessa e articolata che coinvolga tutte le funzioni aziendali. E questo senza ovviamente prescindere dagli aspetti prettamente industriali e da elevati standard di sicurezza e qualità, un ambito, quest’ultimo, su cui abbiamo investito 2,5 milioni di euro.

La crisi ha impattato sul vostro comparto?
L’economia globale ha segnato una battuta d’arresto, quantificabile nel biennio 2012-2013 in un –2,5% annuo. Nel 2014 finalmente il recupero. Si parla ancora di un +0,9%, ma il trend si è invertito. In questo contesto, segnato da un- 5/6%, quello del vetro si è comunque rivelato uno dei mercati più stabili, fermo al -0,5%.

Quali le principali iniziative  intraprese per il rilancio del settore?
Verallia ha deciso di muoversi su due asset: da una parte, per garantire i volumi, si è focalizzata sul mass market (va in questa direzione l’investimento di 65 milioni nello stabilimento di Gazzo Veronese). Dall’altra, per dare una valorizzazione maggiore a quei prodotti di alto livello che ne hanno bisogno, lavora costantemente sulla differenziazione, sulla personalizzazione e sul design. Un’operazione più di nicchia, insomma che si esprime al meglio nella nostra Selective Line, la linea di altissima gamma.

Quali scenari si apriranno adesso per l’azienda?  
Ritengo che questa rinnovata autonomia e la ritrovata agilità (siamo più piccoli, ma anche più smart) potranno proiettarci verso ulteriori sviluppi esterni, magari in aree ancora “vergini”. Niente di definito ancora, ma qualcosa è nell’aria.

Gdo e mobile: siamo alla fase di avvio, ma cresce la consapevolezza

Marta Valsecchi, direttore dell’Osservatorio Mobile B2C Strategy del Politecnico di Milano, che oggi a Milano ha presentato i risultati della ricerca 2015, ci parla di come la Gdo, dopo anni di “arretratezza digitale”, si stia finalmente avvicinando a una strategia mobile. Se il 2015 è stato l’anno della consapevolezza, molto resta ancora da fare a livello di organizzazione e cultura aziendale. Sono necessari il ripensamento dei processi del back-end e l’integrazione con gli altri punti di contatto, che il mobile potenzia in quanto unico dispositivo che si ha sempre con sé, anche nel punto vendita. Che la strategia mobile debba assumere un ruolo di guida lo si capisce dai numeri dell’Osservatorio e dalla ricerca effettuata da Doxa: 3 italiani su 4 utilizzano lo smartphone nel processo d’acquisto, il 27% lo uso per la spesa alimentare e il 44% ha un’app di un’insegna della GDO sullo smartphone.

Smaterializzazione della carta fedeltà come prima fase ma anche couponing, gamification, lista della spesa, mobile commerce e click and collect sono le direzioni prese dalle insegne nazionali. Che si stanno impegnando sempre di più: perché il futuro, ormai ci sono pochi dubbi, è qui.

Il totem va in esterno senza problemi con ouTon di Dominodisplay

Attivo 24 ore su 24 e 7 giorni su 7, con qualsiasi condizione atmosferica, perché resiste a temperature che vanno dai -30 ai +50°C:  il totem multimediale ouTon per esterni di DominoDisplay.com, società del Gruppo Masserdotti, garantisce resistenza e visibilità anche fuori dal punto vendita. Consentendo tra l’altro di essere sempre “presenti” (come lo sono i siti di e-commerce in fondo) con i propri clienti.

ouTon_DominoDisplay_300dpiUn sistema di raffreddamento stabile permette infatti al dispositivo di adattarsi a ogni temperatura senza l’ausilio di condizionatori o ventole di raffreddamento. Una novità che, tra l’altro, abbatte i costi di esercizio e di manutenzione. Il monitor integrato Samsung, nelle due versioni da 46 e 55 pollici che raggiunge i 3000 nit (10 volte più dei monitor da interno), il vetro polarizzato e la regolazione automatica giorno/notte assicurano immagini vivide e precise e una visualizzazione dei contenuti chiara e leggibile in ogni momento, anche con l’esposizione solare diretta.

Ideato dal reparto R&D di Domino Sistemi – società del Gruppo Masserdotti – ouTon è costituito da una struttura monolitica composta da un’anima in alluminio e una base in ferro e vetro anti vandalismo per una maggiore solidità e sicurezza. Come vuole lo spirito dei tempi è anche personalizzabile, tramite pellicole adesive e pannelli che possono essere progettati ad hoc, il che consente di adattare il totem a ogni esigenza di comunicazione, con risultati di grande impatto visivo.

L’hardware interno è garantito da Samsung, ma ouTon può essere equipaggiato con Palinsesto, il software proprietario per la gestione, la programmazione e il controllo diretto di contenuti via Internet di Masserdotti che permette anche agli utenti meno evoluti di pianificare messaggi da remoto in tempo reale dando vita a vere e proprie reti di Digital Signage. E-Lab, il customer service 2.0 di DominoDisplay.com. assicura formazione, consulenza e assistenza in tempo reale grazie a canali e dipositivi evoluti.

 

 

San Carlo premia i consumatori con “Crea il tuo gusto”

San Carlo lancia la seconda edizione del concorsoCrea Il Tuo Gusto”, che ancora una volta coinvolgerà i consumatori nella creazione di un nuovo gusto di patatine attraverso un “Giro del Mondo in 80 Ingredienti” (80 come i giorni del capolavoro letterario di Jules Verne).

I consumatori italiani saranno coinvolti in un viaggio esplorativo tra ben 80 ingredienti distribuiti in 6 Paesi:

Europa: i sapori di casa nostra, il punto fermo per chi ama la buona tavola;

Oceania: gli ingredienti più esotici, il gusto più insolito;

Africa: un trionfo di sapori delicati e suadenti, inconfondibile magia

Sud America: una terra che sa regalare gioie infinite agli occhi e non solo;

Nord America: una tavola energica ricca di carni e verdure piccanti;

Asia: le spezie più raffinate e affascinanti, per valorizzare qualsiasi ricetta.

Anche in questa edizione gli italiani sono chiamati a proporre originali abbinamenti per dar vita ad un nuovo prodotto della gamma Più Gusto, che verrà lanciato nel mese di maggio in edizione speciale. In palio 25.000 euro per l’autore del gusto vincitore, 10 premi settimanali del valore di 80,00 euro in buoni spesa e 350 premi instant-win in forniture di prodotto nell’intero periodo di gioco.

L’operazione a premi, della durata di tre mesi (18 gennaio-27 marzo 2016), sarà promossa attraverso i canali social dell’Azienda – Facebook, Twitter, YouTube, Instagram – e comunicata attraverso una forte campagna adv sul web.

Per aumentare la visibilità e l’impatto sul consumatore, San Carlo ha previsto diversi materiali espositivi, tra cui un Trovaspazio adatto a ogni tipo di punto vendita, e un’isola personalizzata per una comunicazione che non potrà di certo passare inosservata.

Facile partecipare attraverso la pagina Facebook di San Carlo o attraverso il minisito del concorso creailtuogusto.com (accessibile anche da mobile), sul quale è anche consultabile il regolamento completo dell’operazione.

Yogurt bicomparto senza lattosio: la novità firmata Mila

Yogurt bicomparto senza lattosio? Ora c’è. A lanciare la novità è la cooperativa Mila
– Latte Montagna Alto Adige – tra i leader italiani nella produzione di yogurt di alta qualità,
che propone il suo bicomparto Gusto + Gusto nella versione per intolleranti al lattosio.
Uno yogurt che racchiude tutte le caratteristiche fondamentali con cui l’azienda firma i suoi
prodotti: la ricerca di un alimento sano, naturale e genuino, l’alta qualità garantita dall’utilizzo di
latte 100% Alto Adige, il gusto sfizioso garantito dall’abbinamento con frutta o cereali e
l’attenzione per tutti coloro che sono intolleranti al lattosio o che sono alla ricerca di un prodotto ad alta digeribilità. Lo yogurt Mila bicomparto Gusto + Gusto contiene infatti meno dello 0,01% di
lattosio e va ad ampliare la gamma già esistente dei prodotti senza lattosio di Mila, prima ed unica
azienda a proporre un prodotto bicomparto senza lattosio.
Mila Gusto + Gusto senza lattosio è disponibile in due gustose varianti: yogurt alla vaniglia con
confettura di lampone e yogurt al fior di latte con cereali croccanti e biscotti al cioccolato fondente.
Mila Gusto + Gusto senza lattosio è lo snack ideale per una pausa nutriente, sana e golosa: è
fresco e leggero come uno yogurt ed è buono come un dessert!

Spontex lancia i nuovi guanti colorati e social, creati insieme agli utenti

Spontex presenta i nuovi guanti Style Collection, perché la moda è importante a prescindere: manica più lunga, felpatura in seta e cotone e soprattutto un look unico, scelto dagli utenti Facebook.

Extra protezione ed extra glamour per guanti al passo con la moda e con i social. A scegliere il motivo della decorazione sono stati chiamati infatti i numerosi fan della pagina FB di Spontex: a colpi di “mi piace” e hashtag, la scelta è caduta su un design “pop-art” del riccio, il famoso testimonial dell’azienda, come perfetto per dare un tocco glam ed ironico al guanto. Il tono fucsia del guanto sposa alla perfezione le tonalità del verde, del viola e dell’azzurro che, su sfondo bianco, colorano la figura del riccio stilizzato.

Realizzati in lattice di gomma naturale e con esclusiva felpatura in seta e cotone, i guanti Style Collection sono delicatissimi sulla pelle e garantiscono una protezione superlativa: la manica extra lunga, del 25% in più rispetto ai guanti standard del mercato, permette di effettuare i servizi domestici con più confort e senza paura degli schizzi di acqua che spesso entrano dalla manica. La felpatura invece, assicura mani fresche e asciutte anche dopo un periodo prolungato di utilizzo.

 

Sia acquisisce T-Frutta, l’app che fa guadagnare sulla spesa

Un incontro del destino quello tra Sia, società europea attiva nel campo dei pagamenti digitali, e Ubiq, la start-up che nel 2012 ha lanciato T-Frutta, l’app ideata da un team dell’Università di Parma e che trasferisce al consumatore gli sconti offerti dalle marche trasformandoli in denaro che viene accreditato sul conto corrente dopo che ha effettuato l’acquisto di prodotti in promozione, presso qualsiasi negozio. Sia ha rilevato il 69% (51% acquisito più aumento di capitale) di Ubiq, ed entra dunque nel mercato del couponing. La start-up parmigiana nel 2015, dopo sette mesi di attività, ha fatturato circa 800mila euro, ha 35.000 utenti attivi, e ha gestito più di 112mila scontrini erogando un cash-back ai consumatori di oltre 300.000 euro.

 

Couponing, un mercato da 70 milioni di euro e cresce il digital

Nata nel maggio 2015 e attiva in quattro province italiane (Milano, Modena, Roma e dall’inizio del 2016 Monza-Brianza) T-Frutta è la prima app in Italia che consente ai consumatori di guadagnare denaro quando acquistano prodotti delle marche in promozione, semplicemente fotografando lo scontrino. L’App legge le informazioni contenute nella ricevuta e consente di accumulare un credito che viene versato su conto corrente bancario, PayPal o tramite assegno e può essere quindi speso liberamente, senza alcun vincolo o obbligo di nuova spesa o conversione in buoni. A seguito dell’acquisizione, il servizio sarà estesa progressivamente a tutto il territorio nazionale entro l’estate.

Grazie a questa acquisizione Sia si rivolge da un lato ai consumatori più orientati all’uso di strumenti digitali (come app, wallet e mobile payment) e interessati alle promozioni personalizzate, dall’altro alle industrie di marca che cercano nuove modalità di contatto e di fidelizzazione della clientela. Con il sistema T-Frutta infatti le aziende di marca possono raggiungere direttamente il consumatore finale, promuovendo i prodotti in modo innovativo e su target specifici di clienti.

Il mercato italiano dei coupon cartacei ammonta a circa 70 milioni di euro. Le industrie di marca stanno mostrando una crescente attenzione verso lo strumento del coupon digitale, che presenta un tasso di redemption superiore (35%) rispetto a quello cartaceo (13%).

Schermata 2016-01-26 alle 23.07.22Tra le aziende del largo consumo che hanno già inserito i loro prodotti su T-Frutta figurano Procter & Gamble, Unilever, Bolton Food, San Pellegrino, Lavazza, Ferrero, Barilla, Grandi Salumifici Italiani, Heineken, Nivea Beiersdorf, Conserve Italia, ParmaReggio, Monini, Ponti, Auricchio, Branca, Campari, Parmalat, Fater, Rana, Alpro e Auricchio.

Findus on air con lo spot sulla linea di secondi di pesce “Gratinati”

Findus va on air con il nuovo spot dedicato all’unicità dei “Gratinati”, la linea di secondi di pesce che unisce alla qualità degli ingredienti, la praticità e un pizzico di fantasia, garanzia di un risultato insuperabile.


Lo spot tv di 15’’ racconta il gusto unico del Gratinato al Pomodoro e Basilico di Findus attraverso una semplice e spontanea scena di vita quotidiana. In una casa calda e accogliente, una giovane coppia trasforma il momento della cena in un “momento speciale” fatto di complicità e spensieratezza, grazie ai Gratinati Findus, gli unici che combinano perfettamente succulenti filetti di merluzzo a delle gratinature incredibilmente croccanti per darti un gusto insuperabile.

Il megastore di Mango a Barcellona punta sul digital signage

Foto: Bianca Mantegazza.

Schermi ovunque, di grandi dimensioni, soluzioni di design, assortimento ampio su tutte le linee donna, uomo e bambino e ampi spazi, su una superficie di 2500 mq: è d’impatto il flagship che Mango ha aperto di recente nel cuore di Barcellona, sulle Ramblas.

Proprio nella città che l’ha visto nascere e dove nel 1984 ha aperto il primo negozio, il marchio di abbigliamento spagnolo ha evidenziato la sua nuova strategia fatta di punti vendita grandi (dagli 800 mq in su) dove mostrare tutte le sue collezioni. Una strategia partita nel 2013 e che ha già portato all’apertura di 150 megastore. Lo store occupa un edificio storico d’angolo e lotta per accaparrarsi l’attenzione del turista con 8 vetrine su strada. Realizzato con una ristrutturazione durata due anni e un investimento di 25 milioni di euro, impiega 60 persone. È ancora un work in progress: il piano dedicato ai bambini infatti dovrebbe aprire a febbraio.

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Moda fast e strategie digital

L’utilizzo ampio del digital signage ha lo scopo non solo di fornire una shopping experience più coinvolgente, ma risponde alla nuova strategia del marchio spagnolo e che partirà a febbraio con la collezione primaverile: presentazione di nuovi articoli ogni 15 giorni distribuiti in tutti i negozi “per rispondere alle esigenze del mercato” e dunque cambio della comunicazione in tempo reale, che si concretizzerà con una nuova campagna lanciata ogni mese con un diverso testimonial (a febbraio la prima sarà la top model americana Kendall Jenner). Di conseguenza non sarà più stampato il catalogo cartaceo, che veniva diffuso in 22 milioni di copie. Occhi puntati invece sull’e-commerce, che oggi risponde per il 10% delle vendite.

Mango ha oltre 2.700 punti vendita in 109 Paesi, e ha chiuso l’anno finanziario 2014 con un fatturato di 2,017 miliardi di euro, + 9.3% sul 2013, e un EBITDA di 223 milioni di euro.

DeltaPo Outlet: il nuovo concept dove il consumo è esperienza a 360 gradi

DeltaPo Outlet: debutta il nuovo concept del “RETAILTAINMENT” una innovativa filosofia di commercio in cui il consumo diventa esperienza da vivere a 360 gradi. Si tratta del primo “destination outlet” ovvero un luogo pensato non solo per la visita ma soprattutto per la permanenza, che dedica ampio spazio a intrattenimento, ristorazione e ospitalità, inserito in un contesto di intrattenimento volto a valorizzare le risorse territoriali; in questo caso la vicinanza al Grande Fiume Po. Tutto il fascino del territorio viene proposto in una destinazione “slow” e alternativa, in cui lo shopping si coniuga con attività culturali e a contatto con la natura.

Contaminazioni storiche, naturalistiche e geografiche ben rappresentate dall’operazione di rebranding, che valorizzano il Grande Fiume Po anche nel nuovo naming e logo del polo commerciale.

L’outlet, inoltre, è inserito in un contesto dinamico e di forte appeal, consolidato dalla presenza delle “brand extension” DeltaPo: Museum, Wellness, Entertainment, Hotel, Arena, Festival, Fitness, Cinema ed Educational, per sviluppare un’offerta unica nel suo genere, un’esperienza di consumo senza precedenti.

Il concept architettonico si ispira alla tradizione urbanistica dei centri storici delle province di Rovigo e Ferrara: lunghi viali pedonali e ampi porticati che valorizzano i 74 store di innovativa funzionalità. La progettazione del nuovo polo commerciale è stata pensata per rispettare proprio l’habitat naturale e l’identità storica dell’area geografica del Delta del grande fiume, in modo da essere facilmente riconoscibile non solo dai residenti, ma anche a livello nazionale e internazionale. Grazie all’utilizzo di tecnologie ecocompatibili come l’energia fotovoltaica e un design ispirato all’architettura del territorio, l’ambiente risulta accogliente e raffinato.

Master plan

Particolare attenzione è stata rivolta alla ristorazione, con proposte attente alle specialità enogastronomiche tipiche del territorio. Competano l’offerta un’area giochi attrezzata, con uno spazio a misura di bambino con servizi di intrattenimento, 3.100 mq di ampi porticati lungo i negozi e aree verdi attrezzate, un centro espositivo di promozione e valorizzazione del territorio. E ancora: una pista ciclabile – DeltaPo Outlet sarà una delle tappe principali della pista di 80 km che va da Melara a Papozze; noleggio bici con ampio parco e fruizione gratuita riservata a quanti effettuino acquisti all’interno dell’Outlet. L’immediata adiacenza al fiume Po permette l’utilizzo dell’attracco di battelli, con ingresso immediato al centro Outlet per il collegamento navale diretto con il Parco del Delta. Nel contempo consentirà l’approdo delle imbarcazioni provenienti da Locarno a Venezia.

DeltaPo Outlet mira a diventare il punto di riferimento per il territorio non solo per le nuove opportunità di shopping e di servizi offerti alla cittadinanza, ma anche per l’occupazione e lo sviluppo economico. Infatti la struttura garantirà oltre 300 nuovi posti di lavoro nell’anno e ulteriori incrementi nel futuro prossimo.

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