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Con Powa Tag anche la Tv diventa protagonista dell’omnichannel

La pubblicità in Tv ha sempre avuto il limite di essere monodirezionale (a parte le televendite), un limite che con il passare degli anni e l’evoluzione tecnologica ha fatto sì che pvc, tablet e smartphone guidassero l’e-commerce. Con la soluzione di mobile commerce Powa Tag, la trasmissione francese di TF1 Teleshopping offre al pubblico la possibilità di acquistare i prodotti pubblicizzati  nel programma televisivo con un semplice touch di smartphone.

Grazie all’integrazione dell’opzione AudioTag che associa ciascun audio a un particolare prodotto o servizio, i telespettatatori potranno acquistare un prodotto, in tempo reale, mentre viene pubblicizzato in televisione. Inoltre sarà loro consentito di effettuare un acquisto online con un semplice touch di smartphone, attraverso l’opzione Touch to Buy, direttamente dal catalogo grazie all’opzione Scan to Buy, oppure dalla newsletter che sarà inviata a tutti gli iscritti. Infine, i negozi di Teleshopping saranno dotati di Beacon Bluetooth che invieranno offerte personalizzate ai consumatori, rendendo interattiva l’esperienza di acquisto.

«La partnership con Powa Technologies è un ulteriore passo in avanti nella strategia di digitalizzazione che abbiamo intrapreso. È una nostra priorità migliorare l’offerta, adattandola  alle esigenze dei consumatori attraverso l’adozione di una strategia multicanale», ha dichiarato l’amministratore delegato di Teleshopping Jerome Dillard.

«PowaTag – ha dichiarato il CEO e fondatore di Powa Technologies, Dan Wagner –  elimina le barriere che rallentano il processo di acquisto con una interazione senza precedenti e partecipa alla rivoluzione del mobile commerce che si sta verificando in tutto il mondo»

Le soluzioni Powa Tag stanno rapidamente guadagnando spazio con accordi con retailer, azienda produttrici e media, come Tesco nel Regno Unito (v. il video qui sotto) e Rai Pubblicità in Italia, che in maggio ha siglato una partnership strategica con Powa Technologies per introdurre la soluzione di mobile commerce PowaTag sui canali di comunicazione targati Rai Pubblicità.

https://youtu.be/kENygBl_IMM

A Biancavilla il Gruppo Abate apre un Famila con tante nuove idee

Cresce il Gruppo Abate, che ieri ha aperto a Biancavilla, in provincia di Catania, un supermercato Famila di 1.640 mq netti alla vendita, in una zona caratterizzata da una continua espansione urbanistica.

Il nuovo Famila, situato tra Biancavilla e Adrano ha un bacino di attrazione che abbraccia anche Santa Maria di Licodia, Centuripe, Regalbuto, per un totale di circa 85.000 abitanti.

Ortofrutta in primo piano. Il formato del Famila è stato concepito con un assortimento di oltre 13.000 referenze, tra le quali più di 1.800 dedicate al fresco e freschissimo, con una selezionata presenza di prodotti tipici e locali.

Particolare attenzione è stata rivolta al reparto ortofrutta con circa 200 referenze presenti a banco tra prodotti convenzionali e biologici. C’è anche il servizio pulisci ananas gratuito per il cliente grazie alla rafforzata partnership con Chiquita Italia, che ha messo a disposizione un apposito macchinario.

Ampio spazio anche a una linea di preparati per vegani e vegetariani contestualizzata accanto ai prodotti di IV e V gamma. Inoltre un layout innovativo, con l’utilizzo di espositori in legno, e porta prezzo digitali che permettono l’aggiornamento automatizzato dei prezzi di vendita.

Sono oltre 7.500 invece le referenze grocery e beverage in assortimento, con mix di grandi marche nazionali ed europee, di prodotti a marca commerciale Selex, di primi prezzi e, in continua crescita, di prodotti biologici e per celiaci. Più di 4.000 invece le referenze non food, con un ampio spazio dedicato sia ai prodotti continuativi che alle stagionalità del mondo casalinghi, bricolage, tessile casa e persona, tempo libero.

Fra le tante novità che il Gruppo Abate ha voluto in questo nuovo punto vendita, vi è la presenza di una vasta gamma di preparati di carne e di pesce, che il cliente potrà decidere se comprare crudi o cotti o consumarli all’interno del punto vendita nel punto ristoro con posti a sedere, dove i clienti possono richiedere piatti specifici, carne e pesce compresi, da consumare il loco o da asporto, preparati a vista da chef interni con alimenti acquistati nel superstore.

Un’idea volta a promuovere la freschezza di ortofrutta, carni, pesce, salumi, latticini che ben si armonizza con la scelta di introdurre un caseificio che, due volte a settimana, prepara sotto gli occhi del cliente la filatura delle mozzarelle.

Il risparmio ecologico secondo Famila. Parte proprio con l’apertura del nuovo punto vendita, il test con il quale il Gruppo Abate vuole incentivare la clientela alla raccolta differenziata della plastica e delle lattine.

È stato installato infatti nel parcheggio del punto vendita un eco compattatore Garby in grado di compattare tappi di plastica, bottiglie in Pet (o altri materiali plastici) e alluminio riducendone il volume fino all’80%, che darà ai clienti la possibilità di risparmiare riciclando (a ogni bottiglia o lattina riciclata Famila donerà ai clienti un coupon sconto per la sua spesa in Famila).

Il gruppo Roberto Abate di Catania, associato Selex, è presente nell’area Nielsen 4, con la gestione di 7 Famila, 1 Famila Superstore, 2 Iperfamila, 16 Super A&O, 2 Svelto A&O e oltre 50 discount a marchio Ard fra diretti ed affiliati.

Lo scaffale interattivo incrementa le vendite di bevande all’aeroporto di San Francisco

Attract, Engage, Covert: ovvero attira, coinvolgi e converti in vendita. A questo scopo Pacific Gateway Concessions in partnership con la società di soluzioni hi-tech Float Hybrid ha installato al terminal 4 dell’aeroporto di San Francisco due scaffalature interattive: una per delle cuffie e l’altra per bevande ed energy drinks. Risultato: un aumento delle vendite del 205% per le bevande e del 120% per le cuffie (entrambi marchi del pdv Where Traveller) dichiarati dal PGC.

Quando un cliente si avvicina, si accendono delle luci e appare uno schermo con un messaggio di benvenuto, che incoraggiano ad interagire con il prodotto e ottenere più informazioni, informazioni che compaiono sullo stesso schermo nel momento in cui la persona tocca o prende in mano un prodotto. Oltre alle informazioni di prodotto c’è la possibilità di aggiungere altri contenuti rilevanti come le informazioni sui voli o le previsioni del tempo. La tecnologia, che si chiama Anything Interactive, controllata da una sola telecamera, fornisce però anche al retailer informazioni approfondite (e anonime) sul numero e il comportamento d’acquisto dei visitatori. 

Spesso negli aeroporti, luoghi di passaggio che negli ultimi anni sono diventati sempre più anche luoghi di commercio e interazione con il viaggiatore, ci si trova a sperimentare nuove soluzioni anche perché qui il consumatore è più distratto e di fretta che mai. In realtà una tecnologia simile da noi può esserne sperimentata al Future Food District, il supermercato del futuro di Coop ad Expo. Nel caso di San Francisco però è utilizzata per spingere la vendita di due categorie di prodotti d’impulso, ed è facile prevederne l’uso in un supermercato del futuro per mettere in evidenza promozioni o in partnership con l’industria.

SFO ushers in a new era of retail from Anything Interactive on Vimeo.

SenzaTempo, la nuova linea di Cantine Riunite & CIV sugli scaffali del Supermercato del Futuro

FotoZil

Passato, presente e futuro, un unicum ininterrotto, senza cesure, senza soluzione di continuità: SenzaTempo, appunto. Proprio come la nuova linea di Cantine Riunite & CIV, lanciata in  occasione dell’Esposizione Universale 2015 e che presenta tre vini frizzanti, con il fondo in bottiglia, preparati- dunque- secondo il metodo ancestrale.

Una scommessa importante, quella della rifermentazione in bottiglia, che mira a recuperare la tradizione vitivinicola locale, secondo un metodo che è sinonimo di una produzione legata alla cultura, all’esperienza tramandata di generazione in generazione, alla semplicità e alla genuinità, alle «cose buone come si facevano una volta», al prodotto non filtrato, crudo e schietto.

Corrado Casoli
Corrado Casoli

«È un progetto cui teniamo molto – racconta Corrado Casoli, presidente del gruppo – perché rispecchia le nostre radici contadine e perché ci ricorda le nostre origini, la nostra infanzia. I nostri vini tradizionali (Lambrusco, Pignoletto e Prosecco), in questa formulazione ci fanno infatti vivere un’esperienza gustativa senza tempo in cui affiorano i ricordi, ma rivisitati in chiave moderna, espressione di un modo di bere e di vivere meno sofisticato, ma di maggior soddisfazione».

 

Ed è proprio il concetto di “recupero delle buone pratiche di una volta” che collega direttamente la linea Senza Tempo” al tema portante di Expo, “Nutrire il Pianeta”, dandole una collocazione privilegiata all’interno dell’Esposizione Universale: negli scaffali del Supermercato del Futuro di Coop, per offrire al consumatore moderno un vino capace di farsi espressione della storia enologica del nostro paese e delle tradizioni proprie della base sociale dell’azienda.

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La linea SenzaTempo comprende il Lambrusco Riunite, il Prosecco Maschio e il Pignoletto Righi: ogni marca interpreta, secondo gli elementi chiave della propria strategia e del proprio posizionamento, il richiamo alla tradizione attraverso il packaging, l’immagine e il prodotto.

Peculiarità comune è la presenza in bottiglia dei lieviti che conferiscono ai tre vini una corposità particolare, dall’indubbio carattere.

Il 25 agosto torna Nergi, il baby kiwi con 300mila vaschette

È piccolo come un frutto di bosco i poco più, ma ha tutte le proprietà, oltre all’aspetto, del kiwi, come la miniera di vitamina C. Nergi, il baby kiwi commercializzato per la prima volta in Italia lo scorso anno, ma originario dell’Asia, dove è presente in natura da secoli, sarà commercializzato a partire dal 25 agosto, fino all’inizio di novembre. con una distribuzione concentrerà nelle maggiori insegne distributive (supermercati e ipermercati) in vaschette da 125 grammi.

NERGI_MISE-EN-SITUNel 2014, in Europa sono stati venduti ai consumatori 600 mila pezzi (vaschette da 125 gr) contro i 150 mila dell’anno precedente. Nel 2015, le previsioni di raccolta sono di circa un milione di pezzi (a livello europeo, mentre 300 mila in Italia) e di 2 milioni per il 2016 (in Europa). In  Italia, la poduzione è concentrata nell’areale cuneese.

 

Campagna pubblicitaria

La “campagna 2015” prevede un ampio dispiego di forze: comunicazione online con banner su siti gourmet e campagna social su facebook, oltre a un evento a Parigi a settembre, l’animazione di un canale YouTube in Italia, un account Instagram in Germania e la partecipazione a importanti kermesse locali sia in Italia, sia in Germania, oltre all’organizzazione di eventi ed happening inediti. Regista è l’azienda francese SOFRUILEG (con sede a Labatut) che dal 2005 commercializza il frutto in Europa.

Visita con gli smartglass al cluster caffè di Expo con illycaffè

Doveva essere la Next Big Thing, la wearable tecnhology: dispositivi indossabili che consentono di ampliare la realtà offrendo contenuti digitali aggiuntivi a ciò che si vede o sperimenta. Gli smart watch, in particolare sembravano pronti ad invadere il mondo. Poi, la battuta d’arresto dei Google Glass. Ma c’è chi continua a sperimentare, come ha scelto di fare al Cluster Caffè di Expo Milano 2015 illycaffè, Official Coffee Partner della manifestazione e curatore dei contenuti e delle attività del padiglione. Grazie agli occhiali intelligenti Moverio di Epson al pubblico, guidato da un animatore scientifico e dopo aver indossato gli smartglass, viene proposto un viaggio nel mondo del caffè, attraverso contenuti audio e video e illustrazioni animate che permettono un continuo passaggio fra l’ambiente del Cluster, in cui si possono sperimentare in concreto alcuni dei passaggi fondamentali della storia del caffè (dalla pianta alla tostatura fino alla tazzina), alle storie delle persone che, dalle piantagioni ai laboratori, fanno in modo che arrivi sino a noi la bevanda che conosciamo. Non solo: il visitatore può registrare la visita realizzando dei video per rivivere la propria “Coffee Experience” una volta tornato a casa.

Epson Moverio al Cluster Caffè Expo 2015 300dpi 8cm“Abbiamo voluto fortemente lavorare alla versione digitale del Cluster del Caffè per offrire a un pubblico sempre più vasto la possibilità di prendere parte alla più grande celebrazione del caffè nella storia”, dichiara Roberto Morelli, Direttore del Cluster Caffè. “Continueremo ad arricchire e a far vivere con contenuti innovativi il Digital Coffee Cluster per trasformarlo in un vero e proprio lascito sul mondo del caffè al termine dell’Esposizione Universale”.

Le visite con i Moverio si tengono ogni giorno alle 12.30, alle 15.00 e alle 17.30. È necessario prenotare presso la reception del Cluster Caffè di Expo 2015 oppure collegandosi al link http://www.expo2015.illy.com/

Gli smartglass Moverio di Epson sono un dispositivo indossabile che pesa 88 grammi dotato di fotocamera frontale, giroscopio, GPS, bussola e accelerometro, per permettere di rilevare con precisione i movimenti di chi li indossa; di conseguenza, le persone hanno sempre la piena consapevolezza di ciò che le circonda e possono spostarsi liberamente e con sicurezza nello spazio. Basati su tecnologia Android, sono usati in diversi settori: entertainment, business, lifestyle ma anche nell’industria e nella logistica.

Visa: superano il miliardo i pagamenti contactless in Europa nell’ultimo anno

Oltre un miliardo, per la precisione 1,1 miliardi: sono i pagamento contactless effettuata in Europa negli ultimi 12 mesi su prodotti Visa. A riprova della crescente diffusione di questo mezzo di pagamento, ormai diffuso – come opportunità più che come utilizzo invero – anche in molti punti vendita della grande distribuzione.

I dati più recenti di Visa Europe confermano questa tendenza, evidenziando come ad esempio i volumi di spesa con pagamenti contactless abbiano raggiunto un totale di 1,6 miliardi di Euro nel solo mese di marzo 2015, un incremento a tripla cifra rispetto allo stesso periodo nel 2014.

Il Regno Unito è il paese leader in Europa per numero di carte contactless Visa, ve ne sono 49,6 milioni in circolazione, seguito dalla Francia, con un bacino di 20,3 milioni di carte; mentre la Spagna è leader nel continente per numero di terminali di accettazione di pagamenti contactless con un totale di 593mila dispositivi. Indietro l’Italia, che soffre un grave ritardo quanto a diffusione di pagamenti digitali rispetto al resto del Continente, ma che comunque ha in circolazione oltre 4 milioni di carte contactless Visa, con un network di accettazione di pagamenti contactless di oltre 300mila terminali abilitati, che portano il nostro Paese (potenzialmente quanto meno) al livello di un mercato maturo come quello polacco che comprende 354mila terminali e 14,5 milioni di carte contactless.

In tutto il continente sono ora in circolazione 131 milioni di carte Visa contactless che vengono utilizzate regolarmente in oltre 2,6 milioni di punti di accettazione, ed entro il 2020 la totalità dei terminali POS Visa in Europa accetteranno pagamenti in modalità contactless. Attualmente sono 240 le banche che in tutta Europa già emettono carte Visa contactless e la stragrande maggioranza dei titolari di un prodotto Visa avranno accesso a un dispositivo di pagamento contactless entro il 2020.

I dati di Visa Europe mostrano che i consumatori europei pagano contactless le spese quotidiane presso i negozi di alimentari e le drogherie, e per i pasti al ristorante. La modalità di pagamento contactless viene invece usata per pagare acquisti di importo superiore, quale per esempio la spesa alimentare settimanale, in paesi come la Repubblica Ceca, la Polonia e la Spagna, dove i titolari possono effettuare il pagamento avvicinando la carta al terminale e digitando il PIN sul display.

“I dati confermano che i consumatori europei sono sempre più consapevoli della comodità e della rapidità di questa tecnologia per pagare le spese di ogni giorno, e ne sono sempre più conquistati avendo effettuato ben oltre un miliardo di transazioni contactless nei soli ultimi 12 mesi. La popolarità di questo tipo di pagamenti sarà destinata a crescere ulteriormente con l’arrivo deila nuova generazione di pagamenti digitali, dove la comodità e la rapidità dei pagamenti contactless è estesa a soluzioni NFC mobile e wearable” ha commentato Sandra Alzetta, Executive Director Core Products di Visa Europe.

Polimi e IIT brevettano l’Etichetta dinamica, “parlante”, economica e sostenibile

Ha tutto le qualifiche per diventare l’etichetta per imballaggi del futuro: è parlante, ovvero riporta su un display tutta una serie di informazioni utili. È sostenibile, cioè riciclabile perché interamente realizzata con materiali recuperabili: tutti i componenti elettronici sono plastici o facilmente separabili dalla plastica e tutti i materiali elettronici della componentistica sono caratterizzati da una bassa temperatura di fusione che permette il recupero di metalli o ossidi di metallo tramite filtraggio. Inoltre, il display che si autoalimenta con energia solare. Infine, è economicamente sostenibile.

Denominata “Etichetta Dinamica, è un brevetto di IIT, Istituto Italiano di Tecnologia e PoliMi – Politecnico di Milano. Può essere stampata o integrata sulla confezione di carta o plastica.

L’etichetta è dotata di una sorgente energetica fotovoltaica che autoalimenta un modulo di controllo (transistor a film sottile organico a bassa tensione di alimentazione) e un display di visualizzazione (realizzato nella forma di uno strato di materiale elettro-cromico). Il modulo di controllo è predisposto per inviare al display i messaggi desiderati.
L’etichetta, infine, è compatibile con gli attuali processi di produzione degli imballaggi, aggiungendo un costo trascurabile.

The Mad Box esplora le potenzialità del digital signage nella Milano di Expo

Effetti sempre più stupefacenti e d’impatto, grazie alle grandi superfici e alla tecnologia LEd: questo offre il digital signage oggi, grazie a installazioni sempre più d’impatto volte a stupire e attirare un’attenzione sempre più difficile da ottenere da parte del consumatore del Terzo Millennio. Ci si cimenta dunque The Mad Box, società con una consolidata esperienza nel campo del digital signage e focalizzata sui mercati del digital out of home, retail media e delle web platform, scegliendo la Milano in gran fermento per l’Expo per ampliare il suo portfolio di spazi in città.

Il progetto “Road to Expo” è un viaggio ideale verso la fiera che comprende tre installazioni principali: DIGIMAXI VISION DUOMO, oltre 180 mq espositivi che interessano l’intera superficie del palazzo storico situato tra via Torino e via Mazzini, che affaccia direttamente su Piazza Duomo, THE CUBE, un cubo galleggiante di 8m di lato posizionato nella Darsena fresca di restyling che ospita le creatività di diversi brand e WELCOME TO EXPO, un impianto di 100 mq che amplifica il circuito di Digital Signage in partnership con Fiera Milano e che, grazie alla sua posizione strategica, garantirà una copertura mediatica straordinaria dei visitatori diretti verso Expo.

“Nell’era della digitalizzazione i ledwall stanno conquistando sempre nuovi spazi nelle nostre città e The Mad Box è in prima linea con la sua tecnologia per offrire ai propri clienti la massima visibilità e agli utenti innovative soluzioni di mobile infotainment”, ha commentato Alessio Abbateianni, CEO di The Mad Box.
TMB non è solo concessionaria media ma anche digital service per l’ideazione e lo sviluppo di piattaforme tecnologiche integrate di entertainment marketing e interazione mobile. I suoi oltre 2000 mq di impianti DOOH e le 3500 installazioni Led nel mondo lo rendono il gruppo leader di mercato in Italia nella raccolta di digital e media retail.

L’avanzata dei “Grocerant”: John Lewis apre altri ristoranti Rossopomodoro

Il ristorante Rossopomodoro all'interno del flagship John Lewis di Oxford Street, a Londra.

Risparmio di tempo, qualità, salute ma anche convenienza: sono questi i fattori che spingono l’avanzata dei “Grocerant”, ovvero i ristoranti (restaurant), aree ristoro, bar aperti all’interno di un supermercato (Grocery stores, da qui la “parola macedonia”). Un trend che in Paesi come Canada, Usa e UK è in forte espansione. E che piace molto ai Millennials: foodie, vanno di fretta e spesso saltano il pasto pur di stare dietro ai loro impegni, sociali o lavorativi, e apprezzano i punti vendita in grado di avere un “approccio olistico” al cibo. Soprattutto, apprezzano l’opportunità di risparmiare tempo mangiando un boccone mentre fanno la spesa.

L’ultima conferma viene da John Lewis, insegna britannica di alta gamma, che ha deciso di introdurre entro il prossimo anno altri dieci ristoranti Rossopomodoro e caffè Joe & The Juice nei suoi punti vendita del Regno Unito. Le due catene sono inoltre presenti con locali temporary sulla terrazza estiva del flagship John Lewis di Oxford Street a Londra, che già ospita al suo interno due ristoranti Ham Holy Burger e Rossopomodoro.

Secondo Carman Allison, VP of consumer insights di Nielsen, la presenza di ingredienti freschi e sani è una delle chiavi del successo, insieme a una proposta diversificata atta a incontrare i gusti di clienti foodie sempre più esigenti e curiosi. “Le vendite nei supermercati sono statiche e le persone tendono a spendere di più per mangiare fuori casa. I retailer stanno cercando di intercettare questo mercato”.

La proposta ideale è quella che passa per alimenti freschi, sushi e insalate, ma i retailer più accorti stanno iniziando a “creare ambientazioni”, magari con uno “spazio caminetto” che faccia sentire i clienti “al ristorante”, ma anche a consentire loro di bere solamente un bicchiere di vino o una birra come aperitivo, come succede già ad Eataly Smeraldo. 

Le strategie sono varie: l’insegna può siglare una partnership con vere e proprie catene già strutturate, come ha fatto John Lewis con Rossopomodoro, ma anche “rifornire” l’area ristorazione con l’offerta del punto vendita, offrendo ad esempio un sushi presso il banco pesce o addirittura cucinando il pesce acquistato dal cliente, che si può sedere e consumarlo sul posto. In ascesa ci sono anche gli spazi mutifunzionali, come il nuovo Sapori&Dintorni di Napoli che nell’area Gourmeet opera a fianco di un bistrot e a “Bombe”, locale ideato dal tre stelle Michelin Niko Romito e gestito dagli allievi della sua scuola di cucina, dove si può acquistare il suo famoso street food.

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