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Ipack Ima porta a Milano le confezioni del futuro

Aprire una bustina di dolcificante con una mano sola è possibile, facile, e soprattutto aiuta anziani e disabili. Anche loro, ma non solo, vorrebbero confezioni del latte più semplici da usare e riciclare. Senza parlare della sicurezza: i farmaci vanno sempre tenuti lontano dai bambini, ma… se ci mettono le mani, la confezione non si lascerà aprire da loro.

A Milano, il prossimo 19 maggio queste ed altre numerose confezioni innovative, provenienti da tutto il mondo, saranno premiate con il World Star Packaging 2015 durante Ipack-Ima e le fiere correlate (tra cui Fruit Innovation), evento di filiera che riunisce oltre 2.000 espositori internazionali e che si terrà tre settimane dopo l’inaugurazione di EXPO 2015, a due passi e con un collegamento diretto tra il quartiere fieristico e il villaggio della grande Esposizione Universale.

“Abbiamo fortemente voluto che la World Packaging Organization, l’associazione mondiale dell’industria del settore, tenesse a Milano il suo premio internazionale – spiega Guido Corbella Amministratore Delegato di Ipack-Ima spa – In questo settore, in cui l’Italia detiene un primato tecnologico ed economico di primo piano, ci sono le risposte alle sfide dei prossimi anni, dalle risorse rinnovabili all’efficienza, dai diritti dei più deboli alle necessità delle PMI”.

Dei 265 candidati, già vincitori nelle rispettive nazioni di un premio locale, sono stati nominati con il prestigioso World Star Packaging Award ben 148 prodotti che saranno premiati in occasione di Ipack-Ima; in più saranno nominati il premio del Presidente, il premio per la Sostenibilità, il premio per il Marketing. In attesa dell’evento, sfogliando il ricco catalogo di novità mondiali, si scoprono confezioni intelligenti capaci di semplificarci la vita, di evitare sprechi, di rendere piacevole il momento del consumo alimentare.

Ecco alcune anticipazioni.

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Gruppo Iperal e Axiante, come la tecnologia aiuta a differenziare l’offerta dei pdv

Una forte attenzione alla clientela locale tramite la differenziazione dell’offerta merceologica in ciascun dei suoi 32 punti vendita (ipermercati, supermercati e iperstore): questa caratteristica, da sempre nel DNA del Gruppo Iperal, ha reso funzionale la partnership con Axiante, system integrator dalla consolidata expertise nel mercato retail. Grazie a soluzioni innovative di space optimization, è stato possibile ottimizzare e velocizzare la personalizzazione dell’assortimento in singolo punto vendita.
Con l’obiettivo di elevare costantemente la qualità della customer experience nei negozi, il Gruppo Iperal aveva l’esigenza di adottare un sistema in grado di generare piani di gestione del merchandising tempestivi ed allineati alle specificità dei singoli punti vendita. Finora sono stati adottati planogrammi clusterizzati: ogni punto vendita riceveva il planogramma relativo al proprio cluster di riferimento, che, tuttavia, non risultava pienamente efficace, in quanto gli assortimenti erano diversi per ogni sito, così come le strutture e le performance dei singoli articoli. Il management Iperal si è posto l’obiettivo di creare planogrammi differenziati a livello di punti vendita in modo da fornire un piano di posizionamento ideale per ogni referenza. Grazie all’infrastruttura tecnologica e al supporto fornito da Axiante, nella sede centrale Iperal si ricevono informazioni rapide e precise sugli assortimenti e sulle performance di vendita di ogni punto periferico, alimentando in modo automatico i dati utili alla creazione dei planogrammi.

Con gli strumenti forniti da Axiante, l’ufficio centrale di space allocation è in grado di ottimizzare tutte le performance chiave in termini di margini, vendite e stoccaggio, riducendo notevolmente rotture ed eccessi di stock. Iperal, inoltre, può creare centralmente planogrammi perfettamente in linea con la struttura di ogni sito periferico, ovvero in base alla quantità di ripiani e spazio disponibile, per un’adeguata allocazione delle singole categorie merceologiche. È possibile pianificare le strategie di category management più adatte a ciascun contesto creando planogrammi che tengono conto del lay out, dei profili e delle abitudini dei consumatori e delle specifiche politiche di merchandising adottate nel negozio. La soluzione adottata da Iperal, infine, si integra perfettamente con la piattaforma gestionale, consentendo un’accurata analisi dei dati a supporto della personalizzazione dello store e della customer loyalty.

Nell’arco di due mesi, la soluzione di space optimization è stata implementata in tutti i punti vendita del Gruppo Iperal, i quali hanno potuto immediatamente beneficiare di una maggiore semplicità di gestione del merchandising, velocizzando le decisioni su tutti gli aspetti, dal posizionamento a scaffale, fino all’assortimento delle categorie merceologiche e ottenendo un maggior controllo sul flusso dei prodotti a vantaggio delle performance di vendita. I planogrammi sono accessibili via web, consentendo agli addetti di utilizzare, condividere e modificare le informazioni in tempo reale, risparmiando sui processi di stampa e confermando, quindi, l’attenzione di Iperal alla salvaguardia del territorio. Nell’ottica del consumatore, tutto ciò si traduce in una risposta puntuale, tempestiva e coerente alle sue necessità, con l’incremento della sua soddisfazione e il miglioramento della sua esperienza nello store.

Conad Adriatico sceglie JDA per ottimizzare la gestione del magazzino

Con l’obiettivo di ridurre i costi operativi ottimizzando le operazioni di gestione delle scorte e di incrementare il livello di servizio fornito alla base sociale, Conad Adriatico ha scelto la soluzione JDA Advanced Warehouse Replenishment di JDA Software Group, Inc. L’impresa Cooperativa tra dettaglianti che aderisce al Consorzio Nazionale Conad, con 355 punti vendita tra Marche, Abruzzo, Molise, Puglia, Basilicata e, oltrefrontiera, in Albania e Kossovo, vuole in tal modo identificare e rinnovare i processi per ottenere maggiore integrazione su tutta la filiera delle merci, dal punto vendita al produttore, con una conseguente riduzione dei costi legati alla logistica e allo stock e un incremento del livello di servizio erogato.

CONAD Adriatico ha scelto la soluzione JDA per ridurre i costi legati allo stock e alla logistica dei magazzini. JDA Advanced Warehouse Replenishment infatti fornirà un’unica visione d’insieme delle esigenze di rifornimento dei magazzini e dei punti vendita, sulla base di previsioni accurate dei pattern di domanda di ciascuna referenza. Utilizzando queste previsioni come input, la soluzione JDA definirà le policy di stock più redditizie, inclusi nuovi schemi di consegna dal fornitore ai magazzini periferici, che ottimizzano la produttività delle operazioni di magazzino ed il livello di servizio, riducendo allo stesso tempo le spese logistiche e di stock.

“Il nostro obiettivo consiste nell’attuare una trasformazione della supply chain che porti al giusto equilibrio tra proprietà dello stock ed esigenze dei punti vendita – ha spiegato Mirco Papili, Chief Information and Logistics Officer di CONAD Adriatico -. Inoltre, ridurremo al minimo la frammentazione degli ordini, determinando la giusta frequenza di acquisto per ogni prodotto, tenendo allo stesso tempo in considerazione limiti logistici quali l’utilizzo della capacità di carico degli automezzi e le quantità d’ordine minime. Ovviamente tenendo sempre, come riferimento primario, l’aumento del livello di servizio da fornire alla base sociale”.

Anteprima: Soda Stream Mix non gasa solo l’acqua

È già febbre da Salone del Mobile a Milano, che settimana prossima apre i battenti. Tra le centinaia di eventi annunciati, segnaliamo per il momento quello di Soda Stream, perché rappresenta una innovazione che in prospettiva potrà avere delle ricadute nel mercato delle bevande.

Soda Stream è l’inventore dei dispositivi domestici per gasare l’acqua che tanto successo hanno avuto anche nel nostro Paese.

Ebbene, dopo due anni di sperimentazione, nella settimana milanese del design presenta la Mix Machine, la prima macchina in grado di gasare diverse tipologie di liquidi, oltre a rappresentare la riposta più idonea alla crescente domanda di apparecchiature sempre più avanzate tecnologicamente e allo stesso tempo professionali, rivolte al mercato food & drink domestico.

“Mix apre la strada a una nuova categoria di bevande, grazie all’introduzione di una macchina di nuova generazione. Apprezzabile sia dal punto di vista estetico che a livello digitale, SodaStream Mix rende la tecnologia a portata di mano e dà la possibilità di condividere le proprie creazioni con il resto del mondo, grazie all’apposita App. In fondo, perché desiderare il solito gin tonic se hai a disposizione una nuova alchimia capace di aprire nuovi mondi di sapori gustosi?”  dichiara Yves Béhar, CEO e fondatore di fuseproject.

Due sono le innovazioni sostanziali: un touch screen collegato alla rete e un silenzioso sistema di miscelazione. Lo schermo consente agli utenti di scegliere tra una vasta gamma di ricette, dai succhi di frutta classici ai cocktail artigianali, oltre a garantire la possibilità di personalizzare l’intensità della gasatura e la quantità del liquido in base alle esigenze; in questo modo, ogni bevanda MIX viene prodotta perfettamente nelle modalità e nelle quantità desiderate (300, 500, 1000 ml).

“Grazie alla relativa applicazione – spiega Yaron Kopel, Chief Innovation & Design Officer di SodaStream – SodaStream Mix si collega al cloud che consente di realizzare ricette da condividere con il mondo, o di inviarle direttamente al proprio MIX. Selezionando il tasto ‘Go’ sullo schermo, si dà così il via alla magia. Mix calibra la quantità di bevanda all’interno della bottiglia, anche se questa contiene frutta o polpa e utilizza una nuova tecnologia di gasatura che include: rilascio di CO2 un sistema di regolazione della pressione e della miscelazione e un software che controlla il rilascio della pressione stessa. Il sistema di regolazione della miscelazione aiuta anche nel perfezionare le bolle e a definire il drink finale. Il risultato è qualcosa che oggi non esiste sul mercato”.

Nella settimana del Design, Soda Stream Mix sarà allo Spazio Versace, dove verranno realizzati cocktail in collaborazione con gruppo Campari, che fornirà la propria linea di alcolici, dallo storico Bitter Campari al Rum Appleton.

Contante addio? Bergamo si candida come prima “Cashless City”

Foto Ingenico

Un accordo tra pubblico, privato e cittadini con un obiettivo chiaro e ben definito: digitalizzare i pagamenti liberandosi del contante, che per il nostro Paese inizia a essere un costo davvero pesante. Partirà il 4 maggio da Bergamo e potrà essere in seguito esteso ad altre città Cashless City, il primo progetto nazionale promosso da CartaSì che, con la cooperazione tra Pubblica Amministrazione e tutti i principali attori del mercato dei pagamenti, vuole ridurre l’uso del contante in un’intera città aumentando l’incidenza dei pagamenti elettronici.

Cashless City vuole dimostrare come, con la collaborazione tra Pubblica Amministrazione, sistema bancario e imprese, è possibile rendere i pagamenti elettronici di uso quotidiano, aumentandone sensibilmente l’incidenza che, in Italia, si attesta al 14,3% contro il 31,8% di Germania, Gran Bretagna, Spagna, Francia, con punte del 46,8% per i “top performers”: Norvegia, Svezia e Finlandia. Un obiettivo che, quando raggiunto, garantirà benefici economici concreti per tutto il Paese, agendo su due direttrici: semplificazione della vita e vantaggi per i cittadini (accessibilità ai servizi, sicurezza, miglior controllo delle spese) e tangibile spinta all’economia (eliminazione dei costi di gestione del contante, trasparenza).

Il coinvolgimento attivo dell’intera città di Bergamo avverrà attraverso gare alimentate dagli acquisti con carte di pagamento: potranno parteciparvi tutti i cittadini titolari di una qualsiasi carta di pagamento e tutti gli esercenti dotati di un POS. Sono previsti sia premi individuali (per cittadini ed esercenti) con meccanismi instant win e con estrazioni settimanali, sia premi collettivi come la realizzazione di opere pubbliche di interesse per tutta la città.

Partecipare è molto semplice: si effettua un acquisto con carta, si fotografa lo scontrino e si carica la foto sulla APP dedicata al progetto (CashLess City). Titolare della carta ed esercente partecipano così all’estrazione dei premi individuali. Alla vincita dei premi collettivi per la città, invece, concorrono tutti i pagamenti effettuati con carte, anche quelli per i quali non si carica la foto dello scontrino sulla app.

“Siamo fiduciosi che i meccanismi di incentivazione previsti dal progetto avranno un’efficacia reale e concreta tra i titolari di carte Visa e gli esercenti che le accettano. Visa Europe crede fermamente nella possibilità di sviluppo del nostro mercato, ancora fortemente contante-centrico ma con grandi prospettive di cambiamento, e l’annuncio di oggi ne è la prova tangibile” ha commentato Davide Steffanini, Direttore Generale di Visa Europe in Italia.

El Corte Inglés sceglie 3DEXPERIENCE per accelerare il time-to-market delle sue collezioni

Una soluzione per velocizzare il time-to-market delle sue collezioni private-label, ideale per rispondere ai ritmi incalzanti dell’industria del Pronto Moda. È la piattaforma “My Collection for Fashion” di Dassault Systèmes, specialista nel software di progettazione 3D, simulazione avanzata, realtà virtuale e gestione del ciclo di vita del prodotto (PLM), scelta dalla catena internazionale di grandi magazzini El Corte Inglés. Basata sulla piattaforma 3DEXPERIENCE, la soluzione aiuterà El Corte Inglés a trasformare i processi operativi e a rispondere più efficacemente alle richieste della clientela.

Con la soluzione “My Collection for Fashion” El Corte Inglés ha infatti a disposizione un ambiente digitale unificato che collega tutte le figure coinvolte nel processo all’interno e all’esterno dell’organizzazione, integra la supply chain, aumenta la visibilità e la flessibilità, e supporta le decisioni relative a diverse categorie di prodotti. Inoltre, accorcia il time-to-market dei prodotti e riduce il rischio di campioni errati, costi aggiuntivi ed errori o ritardi in produzione.

“Il settore dei prodotti di largo consumo e del commercio al dettaglio è nel pieno di una rivoluzione guidata dai consumatori – spiega Susan Olivier, Vice President, Consumer Goods and Retail Industry, Dassault Systèmes -. I consumatori chiedono nuovi prodotti ed esperienze di acquisto innovative: le nostre soluzioni sono concepite per soddisfare le loro aspettative con un insieme di funzionalità di collaborazione su scala globale e di informazioni in un contesto social; tutto questo con la massima chiarezza, affidabilità e omogeneità.”

La soluzione “My Collection for Fashion” di Dassault Systèmes applica l’innovazione collaborativa allo sviluppo dei prodotti e all’esperienza del consumatore con l’obiettivo di consolidare l’identità del marchio. I marchi della grande distribuzione possono contare su applicativi che coprono tutti i processi di approvvigionamento e collaborazione su scala globale, di design guidato dai consumatori, di prototipazione virtuale, i negozi e canali virtuali, la pianificazione integrata degli assortimenti di merce, di sviluppo di prodotti e i social analytics.

Carrefour testa lo scanner per la spesa (in Belgio)

Dopo Izy, il sistema adottato da Chronidrive/Auchan, Carrefour Belgio testa la sua versione dello scanner per fare la spesa online, da casa, e averla consegnata o ritirarla in store: Connected Kitchen. La “cucina connessa” permette di fare la lista della spesa in tempo reale scansendo il codice a barre o dettando il prodotto al dispositivo. Il data base ha a disposizione 1,3 milioni di codici compresi quelli della “concorrenza”, per i quali verranno proposte delle alternative tra i 17mila articoli presenti nel paniere dell’e-commerce Carrefour. Il dispositivo, in fase di test da aprile, sarà poi messo a disposizione della clientela.

La spesa con gli smartglass, un esperimento Intermarché

Si parla tanto di wearable, i dispositivi che, indossati, promettono di cambiare la nostra vita quotidiana potenziando i nostri sensi e le informazioni che riceviamo dall’esterno. Ma come sarà la tradizionale spesa al supermercato indossando gli smartglasses? Ce lo dimostrano Digitas e l’insegna francese Intermarché in questo video: geolocalizzazione all’interno dello store per segnare un percorso, scanning del prodotto con contenuti vari, evidenziazione delle promozioni, ricette ad hoc e cross-selling. Infine, pagamento tramite smartphone, senza passare dalle casse o estrarre carte o portafogli.

Da Caffè Vergnano la prima linea di capsule compatibili compostabili. Ad aprile sugli scaffali

Dal prossimo primo aprile, Caffè Vergnano sarà presente sugli scaffali con la linea Èspresso1882 di capsule compostabili e compatibili con le macchine a uso domestico a marchio Nespresso e con le macchine Èspresso1882 TRÈ.

Le nuove capsule rappresentano la risposta di Caffè Vergnano al tema della quantità di rifiuti derivante dal consumo crescente di caffè porzionato. Se infatti il mercato del porzionato rappresenta una grande opportunità di sviluppo, è anche vero che l’impatto ambientale che deriva dall’utilizzo di capsule può essere maggiore rispetto al consumo di caffè in moka o cialda.

Le nuove Èspresso 1882 compostabili entreranno a scaffale in sostituzione di gamma: le confezioni attualmente in distribuzione saranno sostituiti progressivamente con la nuova linea compostabile.

Carolina ed Enrico Vergnano
Carolina ed Enrico Vergnano

«Da sempre abbiamo creduto nel segmento delle capsule, anticipando le tendenze e lanciando per primi la capsula compatibile Nespresso, oggi leader di mercato», dichiara Franco Vergnano Amministratore Delegato di Caffè Vergnano, «Sin dalle origini abbiamo puntato sull’innovazione. Oggi ancora di più con un progetto concreto a tutela dell’ambiente».

Le capsule saranno le prime in commercio certificate “OK Compost” da Vinçotte (ente riconosciuto a livello internazionale) e smaltibili nel bidone dell’umido senza bisogno di separare l’involucro dal caffè.

La gamma Èspresso 1882 è disponibile in 4 referenze: Arabica, Cremoso, Intenso e Dec, più la referenza Espresso macchiato.

Plakkontrol fa proximity marketing con App ed e-couponing

Lo smartphone, lo dicono le ricerche, è sempre più utilizzato all’interno del punto vendita dal consumatore. E le aziende si stanno attrezzando per proporre contenuti e promozioni ad hoc, convogliati da un sempre più prezioso e multifunzionale “mobile”. In questo senso va il progetto di proximity marketing di Plakkontrol, brand del gruppo Ideco specializzato in prodotti per l’igiene orale, che ha come obiettivi incentivare il sell out, fidelizzare i clienti e acquisire lead in ottica CRM.

Collutorio protezione totale_AR-01Plakkontrol lancia un’App abbinata alla realtà aumentata (AR) che consente la fruizione di video tutorial che guidano il consumatore nelle scelte d’acquisto già nel punto vendita. Inquadrando un bollino posizionato sul pack dei prodotti top di gamma interessati dall’iniziativa, parte un video che ne descrive le caratteristiche e le modalità di utilizzo. Dalla visione all’interazione, con la possibilità di registrarsi per aderire alla campagna di e-couponing realizzata grazie all’esperienza consolidata di Kiwari BuonMercato. I buoni sconti digitali potranno essere utilizzati per l’acquisto di altre referenze Plakkontrol distribuite nel canale GDO e nelle farmacie, favorendo la fidelizzazione al brand.

I prodotti Plakkontrol interessati dall’iniziativa sono il Collutorio Protezione Totale adatto per tutta la famiglia perché privo di alcool e in grado di inibire la crescita della placca e l’alitosi di origine dentale; il Dentifricio Ionosens studiato per chi soffre di ipersensibilità dentinale; gli Scovolini Brush & Clean e lo Spazzolino Perfetto Carbon.

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