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Il Salumificio Pedrazzoli propone il cotechino bio

È 100% Made in Italy, biologico e Senza Glutine il cotechino precotto bio del Salumificio Pedrazzoli, azienda familiare mantovana nata nel 1951 a San Giovanni del Dosso.
Ottenuto dalla lavorazione di carni di suini italiani allevati nell’area geografica tra Emilia Romagna, Lombardia e Veneto, negli allevamenti Biologici Certificati di proprietà di Salumificio Pedrazzoli, il Cotechino Precotto Bio della Linea Primavera è un insaccato da cuocere, composto da carne magra di suino tritata a grana media. La cotenna viene invece macinata più finemente. La concia di base prevede sale e pepe, a cui è possibile aggiungere vino, acqua, aromi, spezie e piante aromatiche, zucchero, nitrito di sodio e/o potassio.

Il Cotechino Precotto Bio è privo di derivati del latte, di conservanti aggiunti, non contiene zuccheri aggiunti ed è certificato senza glutine ed inserito nel prontuario dei celiaci.

Tutti i prodotti – biologici e tradizionali – del Salumificio Pedrazzoli sono ottenuti dalla lavorazione di carne suina esclusivamente italiana. L’azienda, infatti, macella, seziona e lavora solo suino 100% italiano con l’obiettivo di offrire un prodotto esclusivo, artigianale e tradizionale, riproponendo ricette antiche che hanno l’ambizione di riscoprire sapori ormai dimenticati.

Solo salumi bio nella Linea Primavera
La Linea Primavera è una linea di salumi da agricoltura biologica nata nel 1996 come evoluzione naturale della vocazione dell’azienda di cercare di ridurre l’utilizzo dei conservanti nei prodotti e grazie alla collaborazione con l’Università di Cremona, che ha messo a punto metodi innovativi di fermentazione. Si rivolge ad una clientela esigente, specializzata, che sceglie il prodotto non solo perché è buono ma soprattutto perché è sano e garantisce un sistema di lavorazione senza additivi chimici.

A Le Gru è già Natale con una installazione di suoni e luci

Fiocchi di neve che di giorno brillano al sole e che si illuminano di notte, cavallini in movimento e ingranaggi dorati sono alcuni degli elementi della grande installazione intitolata “La fabbrica della magia del Natale” allo Shoppingville Le Gru di Grugliasco alle porte di Torino: i meccanismi scenici proposti dai designer made in IED prendono spunto dalla “vocazione metalmeccanica” della Città di Torino, per ricreare l’atmosfera di una fucina creativa dove bielle, ruote, pulegge e meccanismi di precisione di chapliniana memoria, si trasformano in un’ esperienza di luci e di festa aperta a tutti.

È ciò che da qualche giorno caratterizza la grande facciata del grande centro commerciale, un progetto frutto di una nuova collaborazione fra Shopville Le Gru e Istituto Europeo di Design, due realtà che lavorano sul territorio con una visione comune sul futuro: esaltare le attività locali, accogliere e amplificare anche nel contesto commerciale opportunità e qualità, parlare di cultura e promuovere un calendario di appuntamenti legati alle eccellenze.

L’installazione è composta da 130.000 lampadine a decoro delle due piazze principali del Centro, 30 alberi di Natale alti 3 metri, un albero da 5 metrie uno da 8, con appesi oltre 2.000 soggetti a specchio e 665 soggetti luminosi. 8 innovativi proiettori 3D show lighting animeranno le facciate esterne, accogliendo il pubblico che entrerà nel Centro. Questi sono alcuni dei magici elementi che coinvolgeranno la struttura di Le Gru in un grandioso esperimento per rendere ancora più speciale l’esperienza del Natale.

Il progetto La Fabbrica della Magia del Natale delle giovani designer Francesca Aghemo eGiulia Vittoria Canova dove meccanismi semplici e complessi si uniscono nella celebrazione del movimento, un invito alla magia dove ognuno di noi trova parte ed è protagonista, con l’augurio che l’essere sempre in movimento, sia un atteggiamento positivo e condiviso per un futuro migliore.

John Lewis, una pubblicità di Natale riuscita

John Lewis, retailer britannico di successo, ci dà una lezione di advertising mostrandoci che anche una pubblicità natalizia può essere riuscita, divertente, perfino commovente, senza essere banale ed evitando di sbattere il grassone dal vestito rosso giù per il camino. Il Natale invero compare solo alla fine, mentre Monty il pinguino, protagonista assoluto dello spot, è già diventato una star virale sui social network (solo su YouTube le visualizzazioni sfiorano gli 11 milioni, e hanno già superato la pubblicità 2013 con la lepre e l’orso). Dopo il “colpo di scena” finale la Call to Action, “Regalate a qualcuno il Natale che ha sognato”, e il richiamo alla ormai irrinunciabile triade multicanale: “John Lewis in negozio – online – su mobile”. Che dire? Una lezione di stile.

Curiosità: Monty non è un pinguino vero ma un’animazione realizzata al computer, lo spot è costato 1 milione di sterline e l’intera campagna 7 milioni con il coinvolgimento dei social, la canzone è “Real Love” di John Lennon cantata da Tom Odell: la stessa che l’anno scorso faceva da colonna sonora allo spot natalizio di Burberry.

L’e-commerce con ritiro in negozio a Natale aiuta a vendere

Già nel 2011 eBay apriva i primi temporary store per Natale: l'integrazione tra pdv digitale e fisico è particolarmente strategica in questo periodo dell'anno. Foto eBay.

Baluardo delle vendite online fin dai loro albori, il Regno Unito è un laboratorio interessante per seguire gli sviluppi dell’e-commerce. Il Natale ad esempio è alle porte: vedremo negozi reali e virtuali affrontarsi per contendersi il portafoglio di distratti clienti in corsa per gli acquisti festivi brandendo smartphone con la lista dei desideri? Non proprio: una ricerca di eBay e Conlumino dimostra quanto ormai le vendite online con ritiro in negozio invece che contrastare, addirittura spingerebbero le vendite tradizionali, grazie agli acquisti di impulso. Che, solo quelli, potrebbero portare nelle casse dei retailer 1,15 miliardi di sterline, in media 27 sterline a visita quest’anno (e solo per ritirare tutti i pacchi degli ordini online si prevede che di visite prenatalizie ce ne vorranno tre).

Non solo: tre quarti dei clienti multicanali acquisteranno, una volta in strada, prodotti o servizi dai negozi circostanti. L’anno scorso, il 25% dei clienti digitali aveva comprato altri prodotti nello stesso punto vendita in cui ritirava il pacco, il 25% in un negozio circostante, mentre uno su cinque si era formato a comprare da bere o da mangiare e il 10% aveva approfittato del ritiro addirittura per andare a pranzo fuori.

Insomma, la realtà è che, a dispetto delle previsioni catastrofiche, le nuove modalità dell’e-commerce stanno facendo tornare i consumatori in strada: magari non necessariamente nei negozi del centro, dove il parcheggio è spesso difficoltoso, ma nelle zone più periferiche o nelle città dell’hinterland. Anche questo è un fattore da tenere in considerazione: per attivare strategie multicanale non è necessario essere posizionati in via Condotti o in Montenapoleone, anzi.

Secondo Susan Connolly, che dirige quattro supermercati Spar nel Wiltshire, “I clienti sono piacevolmente sorpresi nello scoprire che offriamo questo tipo di servizio [il click and pick]: è molto più comodo che stare seduti a casa ad aspettare che arrivi il pacco. E noi ci guadagniamo: le visite sono aumentate e i clienti che vengono a ritirare la spesa spesso comprano una barretta di cioccolato o un giornale”.

Secondo eBay le vendite click and pick quest’anno saliranno nella stagione natalizia del 40% fino a un valore di 3 miliardi di sterline. I retailer ci sperano, anche perché reduci da un inizio di autunno catastrofico a causa delle condizione meteo troppo favorevoli. Nel settembre più caldo dal 1880 che ha rallentato le vendite di prodotti (abbigliamento in particolare) autunnali e invernali anche gli acquisti online si sono leggermente ridimensionati (registrando “solo” un +10,9%).

Vecchio Varzi, il cotechino gourmet

È preparato elusivamente con carni di suini italiani, provenienti da allevamenti ad alimentazione controllata il cotechino Vecchio Varzi. Frutto di un’antica lavorazione, ha poco sale ed è privo di polvere di latte, ingrediente spesso utilizzato nelle produzioni industriali per contrastare il calo di peso, ed è quindi adatto anche a celiaci e persone intolleranti al lattosio.

Figlio dell’antica lavorazione artigianale tipica di Varzi, borgo che sorge tra le colline della Val Staffora nell’Oltrepò Pavese, il cotechino Vecchio Varzi si caratterizza per la qualità dell’impasto – lo stesso del salame Vecchio Varzi D.O.P. – a macinatura grossa, impreziosito con spezie selezionate secondo l’antica tradizione dei salumieri varzesi. La cotica tagliata finemente e aggiunta all’impasto conferisce poi al cotechino la caratteristica consistenza mostosa.

Il cotechino Vecchio Varzi sarà disponibile dal 1° dicembre in confezione sotto vuoto, con e senza astuccio, in selezionati punti vendita al dettaglio e presso le più note catene di supermercati del Nord e Centro Italia.

Lo stabilimento Vecchio Varzi è il maggiore produttore del salame di Varzi, e lavora ogni settimana circa 70 quintali di carne. Il Salame Vecchio Varzi D.O.P. e il Salame Vecchio Varzi Cucito D.O.P hanno ottenuto le Tre Fette nella Guida ai Grandi Salumi 2014 del Gambero Rosso.

Il Pandoro di Verona Bauli si fa mini

L’icona del Natale Bauli, il classico Pandoro di Verona nelle confezione rosa, da quest’anno è disponibile anche nel formato da 100 grammi, adatto in vari momenti della giornata: da tenere in ufficio, da portare ad amici, da gustare a merenda.

Il nuovo formato fa parte della linea “I Piccoli di Natale” che Bauli dedica ai bambini in occasione delle feste natalizie e che comprende anche il MiniPanettone con gocce di cioccolato (privo di canditi e uvette), con la confezione che si trasforma in un micro villaggio di Natale, e il MiniPandoro Babbo Natale. Entrambe le confezioni possono essere riutilizzate e personalizzare con gli stickers contenuti all’interno.

La Vis presenta la Bisciola, il dolce che conquistò Napoleone

La Vis, da oltre 30 anni sinonimo di confetture di qualità, propone la Bisciola, un dolce ricco e genuino che conquistò perfino il grande Bonaparte

Ingredienti sani e golosi, lievitazione naturale e una ricetta antichissima, tramandata da oltre 200 anni: è questo il segreto della Bisciola Vis, l’alternativa valtellinese al tradizionale panettone natalizio. Un dolce davvero unico, capace di conquistare persino il grande Napoleone Bonaparte.

Vis, che da oltre 30 anni propone le migliori confetture e marmellate d’Italia, ha selezionato solo gli ingredienti più pregiati per creare un dolce che ha tutto il gusto e la genuinità della tradizione delle feste: l’occasione per far scoprire a tutti gli italiani il tipico, squisito panettone della Valtellina.

Per realizzarlo Vis segue attentamente la ricetta originale nonché il ricorso alla lievitazione naturale, per rendere l’impasto ancora più soffice. L’uvetta sultanina, i fichi e le noci rendono la Bisciola Vis ricca e golosa: una bontà ideale per le fredde giornate invernali.

Saporita e sostanziosa, la Bisciola Vis mette d’accordo tutti i gusti: sulla tavola delle feste come a colazione con del tè o una tazza di latte, grazie alla sua consistenza morbida e agli ingredienti genuini ed energizzanti, per iniziare la giornata con la giusta carica.

Una leggenda racconta che perfino Napoleone Bonaparte, in una tappa della campagna d’Italia, nel 1797, ne fosse rimasto letteralmente conquistato. Alcuni fanno risalire la sua invenzione allo stesso cuoco del futuro imperatore di Francia, ma su questo le fonti si dividono.

Golosissima da sola, è assolutamente irresistibile se tagliata a fette sottili accompagnata con panna montata o una crema alla vaniglia, e magari con un bicchierino di Braulio, amaro tipico della Valtellina. Per gustarla al meglio, si consiglia di scaldarla leggermente, in modo da sprigionare i deliziosi aromi della frutta secca e del burro: gli avvolgenti sapori della tradizione valtellinese conquisteranno non soltanto i palati di nobili imperatori, ma anche quelli di grandi e piccini.

In vendita nella grande distribuzione, la Bisciola Vis è disponibile sia nella pratica versione family da 400g o 750g, sia nell’elegante astuccio regalo da 750 g a partire da 12,00 €.

 

Il Natale è biologico ed equo con Alce Nero

Anche il Natale può essere biologico: Alce Nero propone la sua linea di cioccolato, creme spalmabili e mieli, tutti bio, coltivati nel rispetto della terra e del lavoro dell’uomo.

Per i pranzi di famiglia o per i regali, la linea dell’azienda bolognese è rivolta a chi – una nicchia se vogliamo, ma in costante crescita negli ultimi anni – è attento alla salubrità degli alimenti ma anche allo loro sostenibilità, ambientale e sociale. La crema spalmabile a base di nocciole e cacao Ciokocrem, ad esempio, è senza olio di palma, coloranti o conservanti

La linea di tavolette di cioccolato Alce Nero, prodotta in Svizzera, fonde il cacao Fairtrade con la dolcezza dello zucchero di canna. È disponibile in varie versioni: cioccolato bianco con fave di cacao, puro extrafondente 71%, extrafondente 80% con fave di cacao, cioccolato al latte semplice o arricchito con nocciole intere.

Provengono dal nostro territorio invece i mieli biologici Alce Nero, coltivati nelle zone più vocate d’Italia: dalle Prealpi per il castagno e l’acacia, fino alla Sicilia e alla Calabria per l’arancio e alla Costa Ionica per l’eucalipto.

Wonderbox per Natale omaggia Lindt

È collaborazione natalizia tra Wonderbox, azienda che opera in Europa nel mercato dei cofanetti regalo, e Lindt, marchio storico della cioccolateria elvetica: i nuovi cofanetti Wonderbox Edizione Golosa oltre all’attività (a scelta tra tante soluzioni diverse, dal weekend rigenerante alla degustazione) sono in vendita accompagnati da una confezione di cioccolatini Lindor.

È questa l’ultima evoluzione nel mondo dei cofanetti regalo: aggiungere alla promessa di un’esperienza futura (che sia una cena o un soggiorno in Spa) qualcosa di tangibile, un gadget o un prodotto da toccare con mano o da consumare subito.

La speciale edizione natalizia Wonderbox & Lindt sarà disponibile dal 15 novembre al 31 dicembre 2014 presso i punti vendita PAM/Panorama, Esselunga, Auchan, La Feltrinelli e Il Gigante che aderiscono all’iniziativa e sul sito Wonderbox.

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