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Con Magic Code Melinda e Solarelli premiano i dettaglianti (in tutta Italia)

Consegna dello scooter Piaggio presso il punto vendita Giuseppe Lecchi & F.lli di Villa di Serio (Bg).

È giunto alla quinta stagione Magic Code, il concorso promosso da Consorzio Melinda e Solarelli per premiare i dettaglianti. Dedicato finora a un numero limitato di rivenditori in alcune regioni italiane, dall’edizione 2016 dà la possibilità a tutti i fruttivendoli italiani di iscriversi gratuita. E ad oggi sono oltre 1600 i punti vendita aderenti.

«L’entusiasmo riscontrato e i grandi numeri fatti registrare da MagicCode sono stati possibili in primo luogo grazie al duraturo rapporto di fedeltà che da anni lega Solarelli e Melinda ai migliori negozianti di ortofrutta in Italia» spiega Gianluca Casadio, Responsabile Marketing Apofruit.

Giovedì 21 luglio si è svolta la consegna dei primi due premi dell’edizione 2016.

Stefano Giorgetti di Apofruit e Andrea Fedrizzi di Melinda premiano la famiglia Casali di Rovato (Bs).

Il premio di benvenuto è stato consegnato al signor Antonio Lecchi del punto vendita Lecchi Giuseppe & f.lli di Villa di Serio (BG). È lui il fortunato estratto tra tutti i partecipanti a Magic Code che si è aggiudicato uno Scooter Liberty Delivery Piaggio. Uno smartphone è invece il premio della prima estrazione mensile vinto dal signor Luciano Casali di Rovato (BS), titolare del punto vendita Casali Luciano & C.. Presenti al momento della consegna dello scooter anche Fulvio Bosatelli titolare dello stand “BBR” e Marco Fumagalli titolare dello stand “F.F. FUMAGALLI FUNGHI S.R.L” entrambi del mercato ortofrutticolo di Bergamo, nonché fornitori del premiato.

 

Il meccanismo è semplice e immediato: è sufficiente  che i dettaglianti si registrino, scarichino l’app dedicata e inquadrino il QR Code presente su ogni confezione acquistata. Questa modalità interattiva di raccolta punti è possibile solo grazie alla tecnologia messa a punto da Solarelli e Melinda che permette alle due aziende di attribuire ad ogni singola confezione un QR Code univoco. Un esempio tangibile di come, anche nell’ortofrutta, l’utilizzo della tecnologia possa offrire nuove opportunità a tutti gli operatori.

Il premio finale è naturalmente quello più ambito: sarà infatti estratto tra tutti i partecipanti che avranno raggiunto una soglia minima di punti raccolti un Fiorino Fiat.

Paolo Gerevini è il nuovo direttore generale di Melinda

Melinda ha un nuovo direttore generale: si tratta di Paolo Gerevini. Cremonese, 58 anni, Gerevini proviene da importanti esperienze professionali nell’ambito del settore agroalimentare dove ha operato in Barilla e Conserve Italia ed è da tre anni Direttore Generale di Pizzoli. Laureato all’Università Cattolica del Sacro Cuore, sposato con due figlie, svolgerà ufficialmente l’incarico a partire dai primi di settembre 2016. Succede a Luca Granata, che ha lasciato il Consorzio nel marzo 2015 dopo 13 anni di collaborazione

«Non posso che essere felice di poter far parte di un’azienda come Melinda – ha dichiarato Paolo Gerevini -. La sfida sarà quella di rendere ancor più sostenibili le produzioni di Melinda, una sostenibilità che premi il lavoro dei soci frutticoltori dal punto di vista economico e che contemporaneamente consideri sempre più rilevanti gli aspetti ambientali e sociali delle produzioni».

Paolo Gerevini è stato nominato in Consiglio nella sede di Melinda di Cles (Tn), alla presenza del Presidente Michele Odorizzi, il vicepresidente Ennio Magnani e tutti i membri del C.d.A.

«Abbiamo individuato in Paolo Gerevini la figura professionale che cercavamo da tempo – ha detto Michele Odorizzi, Presidente di Melinda –. Oggi una realtà cooperativa come la nostra, che cresce e muta di anno in anno, ha bisogno di un team direttivo esperto e costantemente in contatto con i movimenti del comparto melicolo nazionale ed internazionale. In questo ultimo anno, senza una figura direttiva, abbiamo potuto contare sul lavoro del nostro staff di direzione interno, che ringrazio ufficialmente. Sono certo che una nuova mano esperta possa contribuire al miglioramento organizzativo e strategico generale e sono sicuro che questa nuova presenza saprà inoltre contribuire in termini di performance commerciali, a vantaggio di tutti i soci produttori e di tutto il nostro territorio».

Ortofrutta bio: le nuove proposte di Alce Nero sugli scaffali della Gdo

Ortofrutta biologica fresca firmata da Alce Nero, marchio in ascesa che continua ad arricchire la propria gamma.
Da oggi, infatti, sugli scaffali della GD italiana ed estera e nei migliori negozi specializzati arrivano tre nuove referenze: le zucchine “Gemelle”, i pomodori “Rustici” e il kiwi “Dorello”, che si aggiungono al peperone italiano biologico “Delicato”, caratterizzato dalla colorazione rossa e gialla e dal gusto dolce più facilmente digeribile, presentato nei mesi scorsi.

Gemelle

Con la “Gemelle”, Alce Nero propone delle zucchine tonde biologiche, dalla tipica forma sferica e dalla buccia liscia di colore verde salvia. Coltivate in Italia, sono meno comuni di quelle tradizionali, allungate, e grazie alla loro grande versatilità possono essere utilizzate in cucina in numerose e gustosissime ricette. Si prestano in particolare ad essere farcite, ma possono essere consumate sia cotte, meglio al vapore o in forno per esaltarne il sapore, sia crude, per gustare appieno la loro polpa rinfrescante.

Non meno interessante è la proposta dei pomodori “Rustici”, un originale assortimento di pomodori di varietà non comuni, tra cui il cuor di bue rosa, i frutti a pera rossi, i ciliegini gialli e neri e una vera rarità come il pomodoro giallo striato di verde, variopinta testimonianza della grande biodiversità colturale italiana.

Dorello - CopiaConcluda la panoramica delle novità, il kiwi giallo “Dorello” che si contraddistingue per il suo colore dorato chiaro luminoso e la buccia vellutata di colore marron brillante. La polpa soda e il suo gusto gradevolmente dolce con una nota tropicale, lo rendono una delizia unica, ancor più buona se gustata appena tolta dal frigo o in una fresca macedonia estiva.

Tutti questi nuovi prodotti sono rigorosamente ottenuti nel rispetto del disciplinare di produzione biologica e appartengono alla linea Top Alce Nero che presenta qualità sensoriali particolarmente distintive. “Il progetto di ortofrutta fresca top è stato sviluppato da BRIO assieme ad Alce Nero di cui è socia dal 2011” – dichiara Andrea Bertoldi, direttore generale dell’azienda veronese, leader nella produzione di ortofrutta fresca bio
Vale la pena infine ricordare che l’offerta Alce Nero comprende anche tutte le altre referenze che, secondo la stagionalità, completano la gamma di ortofrutta, la cui bontà e genuinità sono garantite da molteplici fattori quali il grande amore per la terra, la salvaguardia dell’ambiente, la tutela della biodiversità e il rapporto diretto con gli agricoltori.

Il macellaio del futuro potrebbe essere vegetariano, e Sainsbury’s lo testa a Londra

Ha debuttato nel quartiere chic di Wandsworth il primo “macellaio vegetariano” all’interno di un supermercato: succede da Sainsbury’s, una delle quattro grandi catene della Gdo britannica.

Ma di cosa si tratta? Ispirati dall’abilità al taglio del macellaio tradizionale, il macellaio vegetariano usa diversi modi di trattare la materia prima, rigorosamente veggie, consigliando nuovi modi di cucinarla e presentando specie meno note, come la barbabietola e la pastinaca. I vegetali sono ridotti in nastri, spirali, onde, grattugiati o ridotti a julienne, o anche in succo. I clienti possono acquistare l’ortofrutta sfusa e farsela tagliare gratuitamente, secondo la tecnica più adatta alla ricetta che vogliono preparare.

“Cerchiamo sempre nuove idee per ispirare i nostri clienti, e recentemente abbiamo lanciato dei prodotti innovativi nella IV gamma, come i courgetti (zucchine sotto forma di spaghetti) e il riso di barbabietola che hanno avuto un grande successo” ha spiegato Georgina Lunn, product developer prodotti freschi di Sainsbury’s.

L’iniziativa, che è durata qualche giorno come test, incrocia una serie di tendenze alimentari che si stanno consolidando: dall’uso crescente di prodotti a base vegetale in cucina con la corrispondente minore utilizzo di carne (un trend vivo anche da noi, vedi Come cambia la spesa degli italiani: su legumi, quarta gamma e riso, giù carne e uova) alla lotta allo spreco che insegna a utilizzare ogni parte di un vegetale, dalle lavorazioni a vista al servizio a tutto tondo nel punto vendita.

“Da anni cerco di utilizzare i vegetali in modo creativo e originale ma so che la maggior parte delle persone preparano zucchine, carote e broccoli sempre allo steso modo. Mi piace mostrare alle persone quanto possano essere divertenti e buoni i vegetali e soprattutto come possono essere utilizzati in tutte le loro parti, anche quelle che di solito si scartano” ha detto Amber Locke, la “macellaia vegetariana” che ha offerto i suoi servigi.

Sempre più vegetali, sempre diversi

Il 62% dei consumatori inglesi negli ultimi cinque anni ha aumentata la quantità e la varietà di vegetali acquistati. Tra i “best sellers” dei primi acquisti ci sono la patata dolce (40%), il kale (36%), l’avocado (19%) e gli asparagi (19%).

Solo nell’ultimo anno sono aumentata le vendite da Sainsbury’s di avocado  del 147%, asparagi del 118%, broccoli del 40%, zucchine del 30% e barbabietole del 25%.

Due terzi delle famiglie britanniche oggi fanno almeno un pasto vegetariano a settimana anche se mangiano ancora carne, e tende a sostituire i carboidrati con frutta e verdura.

Debutta in Italia la campagna internazionale “Just Smile” di Chiquita

Arriva anche in Italia la campagna di comunicazione “Just Smile” di Chiquita, che nel 2015 ha visto la realizzazione della più grande attività promozionale mai realizzata dal brand, riscuotendo consensi in molti Paesi con azioni nel punto vendita, in Tv, sui canali digitali e con affissioni outdoor (anche in Times Square a New York) .

La campagna Just Smile 2016 si svilupperà con un media mix che includerà TV, canali digitali e attività ATL e, oltre l’Italia, arriverà per la prima volta anche in Grecia, Turchia e Medio Oriente. In Europa, Chiquita proseguirà la propria attività pubblicitarie raddoppiando la pressione sui media ed incrementando il numero di contatti raggiunti: si passerà dai 243 milioni del 2015 agli oltre 500 milioni stimati per il 2016, all’interno dei suoi 9 mercati di riferimento principali.

La campagna 2015, in collaborazione con il campione d’incassi dei botteghini “Minions”, ha ottenuto premi e riconoscimenti, tra cui il Silver “Smarties Mobile Marketing Association Award” per l’integrazione crossmediale, ed una nomination per l’IPM Awards (Institute of Promotional Marketing – UK). Realizzata in 11 Paesi, ha ottenuto 2,5 milioni di persone registrate per ricevere i premi in palio e 840 milioni di bollini personalizzati con i Minions sulle banane Chiquita, all’interno di oltre 19mila negozi.

 

Con Nickelodean parchi divertimento e movimento

Nel 2016 Chiquita è anche partner di Nickelodeon con una campagna che si rivolgerà alle famiglie con uno scopo preciso: incentivarle a divertirsi, stare all’aria aperta e condurre uno stile di vita salutare, rafforzando ancora una volta il messaggio chiave “Just Smile”.
Da maggio a luglio 2016 la promozione “Esci e Gioca” mette in palio, in store e online, giochi per il tempo libero come palloni da calcio, freesbie, corde per saltare, racchette e palline.
Per l’Italia la partnership prevede, oltre ad un piano di comunicazione dedicato a partire da giugno, un concorso on line a giugno e luglio con premi giornalieri e il super premio finale (un viaggio a Madrid nel parco divertimento di Nickeoloden).
Al piano di promozione si aggiungeranno gli eventi di successo “Day of Play” di Nickelodeon previsti in sette Paesi europei (oltre all’Italia, Belgio, Germania, Olanda, Svezia e Svizzera), con tante opportunità di gioco e svago a genitori e figli all’interno degli appositi campi brandizzati Chiquita. Attività che tra le altre comprenderanno la scalata alla Banana Mountain, il Bungee Runs, il Banana Basketball, i Banana Quiz. In Italia gli eventi sono previsti tra maggio e giugno a Roma, Napoli e Milano.
Grazie al network internazionale di Nickeleodeon, Chiquita sarà visibile da circa 700 milioni di famiglie in 36 lingue differenti. Questa grande opportunità di visbilità includerà una campagna di marketing integrata veicolata da un microsito online che conterrà giochi e ricette, social media, attività mobile, annunci online, TV promo, PR e materiali per i punti vendita
Una speciale attività sarà costituita dalla “Just Smile” foto app, che consentirà di scattare immagini personalizzabili con numerosi filtri ed emojii, tra cui diverse Chiquita emoticons.

Earth Day: in Italia in 15 anni resta un albero da frutto su tre, a rischio l’agroalimentare italiano

Negli ultimi 15 anni secondo Coldiretti nelle campagne si è salvata una pianta da frutto su tre, con la scomparsa di oltre 140mila ettari di meli, peri, peschi, aranci, albicocchi e altre piante da frutto, con il serio rischio di far perdere all’Italia il primato europeo nella produzione di una delle componenti base della dieta mediterranea.

Non solo: in Italia negli ultimi 25 anni si è persa il 28 per cento della terra coltivata. Le cause? Cementificazione e abbandono delle campagne, provocati da un modello di sviluppo che ha ridotto la superficie agricola utilizzabile oggi a 12,8 milioni di ettari. L’allarme è lanciato dalla Coldiretti in occasione della 46esima edizione dell’Earth Day, la Giornata Mondiale della Terra che si celebra in tutto il mondo il 22 aprile con appuntamento centrale a New York dove Ban Ki Moon e i leader mondiali ratificheranno lo storico accordo sul Clima siglato lo scorso dicembre a Parigi.

La situazione – continua la Coldiretti – non è migliore per le fattorie da dove sono scomparsi 2 milioni di animali tra mucche, maiali e pecore negli ultimi dieci anni con il pericolo di estinzione per le razze storiche e lo spopolamento delle aree interne e montane, ma a rischio c’è anche il primato dell’enogastronomia Made in Italy con la dipendenza dall’estero che per carne, salumi, latte formaggi che è vicina al 40%. E sono 130 le razze minacciate di estinzione tra cui 38 razze di pecore, 24 di bovini, 22 di capre, 19 di equini, 10 di maiali, 10 di avicoli e 7 di asini, sulla base dei Piani di Sviluppo Rurale della precedente programmazione.

Su un territorio meno ricco e più fragile per il consumo di suolo si abbattono i cambiamenti climatici con le precipitazioni sempre più intense e frequenti con vere e proprie bombe d’acqua che il terreno non riesce ad assorbire. Il risultato è che sono saliti a 7.145 i comuni italiani, ovvero l’88,3% del totale, che sono a rischio frane e/o alluvioni secondo le elaborazioni Coldiretti su dati Ispra.

Secondo Coldiretti “occorre combattere concretamente i due furti ai quali è sottoposta giornalmente l’agricoltura: da una parte il furto di identità e di immagine che vede sfacciatamente immesso in commercio cibo proveniente da chissà quale parte del mondo come italiano; dall’altra il furto di valore aggiunto che vede sottopagati i prodotti agricoli senza alcun beneficio per i consumatori per colpa di una filiera inefficiente”.

Insal’Arte OrtoRomi in pausa pranzo va a braccetto con Auricchio

Due marchi si mettono insieme per abbordare il segmento interessante dei consumi “in mobilità” e nasce Pausa Pranzo Insal’Arte con Auricchio.
Dall’incontro tra le due aziende nasce un’insalata italiana nella freschezza e nei sapori, per la pausa pranzo o la cena light a casa.
La base vegetale, composta da un mix di insalatine fresche e selezionate (indivia scarola, lattughino rosso e valerianella), è firmata OrtoRomi. L’azienda, cooperativa di 11 soci, è costituita da una trentina di aziende agricole sparse sul territorio nazionale, il che garantisce una filiera cortissima e un approvvigionamento di materia prima 365 giorni all’anno. A questa si aggiungono i cubetti di Provolone piccante, un formaggio saporito e dal gusto deciso, perfetto nell’abbinata con l’insalata fresca.

La nuova proposta Pausa Pranzo Insal’Arte con Auricchio si inserisce nella linea delle Pausa Pranzo, con la ciotola ready-to-eat che contiene il kit per condire e gustare l’insalata ovunque si voglia.
La collaborazione tra OrtoRomi e Auricchio S.p.A. è nata dalla comunanza di alcuni valori e principi cardine alla base delle mission delle due realtà come l’artigianalità e la passione..
“Questa importante attività di co-marketing con OrtoRomi rappresenta per noi l’occasione per valorizzare la versatilità del nostro provolone che ben sposa anche la praticità della linea Pausa Pranzo, sinonimo soprattutto di selezione e qualità. Ci accomunano ad OrtoRomi la scelte delle materie prime e la cura nell’offrire al consumatore solo prodotti di alta qualità“ dice Enza Bassini, responsabile marketing di Auricchio.

Insal’Arte (OrtoRomi) lancia una nuova linea bio

È nata una nuova linea Bio di insalate nel paniere di Insal’Arte, marchio d’eccellenza di OrtoRomi. Si tratta di insalate biologiche, coltivate e raccolte con metodi di produzione agricola che rispettano l’ambiente, i cicli naturali e le rotazioni delle culture.

La nuova linea va ad intercettare una delle tendenze più interessanti del momento, quella verso il benessere perseguita da consumatori esigenti, attenti, informati, che adottano specifiche diete salutari, o particolarmente attenti all’aspetto ecologico. E del resto il segmento del Bio negli ultimi anni ha aumentando notevolmente le vendite, non solo nei negozi specializzati ma anche nella GDO.

Insal’Arte amplia quindi la gamma di insalate di IV gamma con la linea Bio che comprende monoreferenze come il lattughino e la rucola, e mix di baby leaf (misticanza) e di insalate adulte (la classica mista). Presentate in una pratica vaschetta impreziosita da un caldo oro che richiama i colori della terra, dove sono presenti, in doppia lingua italiano e inglese, tutte le info necessarie al consumatore, e il riconoscibile logo Bio.

Con la nuova linea Insal’Arte Bio, OrtoRomi riconferma i propri concetti di filiera corta, di tracciabilità e sostenibilità: una Cooperativa presente su tutto il territorio nazionale, pronta a selezionare e garantire insalate fresche, di prima qualità e certificate, 365 giorni all’anno, per rispondere in modo tempestivo alle richieste di una clientela esigente e attenta alle nuove tendenze.

Coop preme l’acceleratore sulla filiera pulita con “Buoni e Giusti”. E gli altri?

Per avere un controllo ancora maggiore sulla filiera dell’ortofrutta, Coop ha avviato la campagna “Buoni e Giusti Coop”. Coinvolti tutti gli 832 fornitori che operano con oltre 70.000 aziende agricole. Le 7.200 aziende agricole all’origine delle filiere dei prodotti a marchio Coop invitate a aderire alla Rete del Lavoro Agricolo di Qualità.

Le notizie di episodi di caporalato e di condizioni di lavoro inaccettabili nei campi italiani, specie durante la raccolta, hanno fatto notizia la scorsa estate fino ad arrivare agli episodi di cronaca con persone, italiane e straniere, decedute nei campi. Un duro colpo anche per l’agroalimentare in genere, che ha avuto ripercussioni anche all’estero. La Gdo, coinvolta in prima persona, non si era ancora impegnata in controlli di questa portata, ritenuti troppo difficili e dispendiosi. Anche la politica si era mossa per affrontare il problema delle agromafie con una proposta di legge presentata dall’ex procuratore Gian Carlo Caselli. Secondo l’ultimo Rapporto Agromafie elaborato da Coldiretti ed Eurispes, solo nel 2015 il business delle agromafie avrebbe ammassato 16 miliardi di Euro.

In realtà l’impegno di Coop sulla questione è decennale, con l’insegna tra le prime in Europa a certificarsi secondo lo standard etico SA8000 “ma – si legge in un comunicato -, a fronte di una situazione critica e drammatica che getta sempre più ombre sul cibo che arriva sulle nostre tavole, vogliamo rilanciare. Il rischio è che l’impresa “cattiva” scacci quella buona e che la ricerca del prezzo più basso possibile faccia a pugni con i diritti delle persone”.

“Noi ci siamo. Ci aspettiamo un grande e più forte impegno da parte degli organi ispettivi e di controllo e del Governo nella lotta all’illegalità, al lavoro nero, al caporalato e alle truffe alimentari. Allo stesso tempo ci auguriamo che le associazioni dei produttori agricoli operino affinché le proprie imprese aderiscano alla Rete del Lavoro Agricolo di Qualità il cui accesso deve essere reso più semplice”.

Coop ha individuato 13 filiere ortofrutticole più esposte ai rischi di illegalità e dove più frequentemente emergono episodi di sfruttamento dei lavoratori. Con una pianificazione degli interventi che tiene conto della stagionalità si attueranno controlli sulla filiera degli agrumi, per proseguire con le fragole, i pomodori, i meloni, le angurie, l’uva, le patate novelle e altri 5 ortaggi di largo consumo. Saranno coinvolti non più soltanto gli 80 fornitori ortofrutticoli di prodotto a marchio Coop (per 7.200 aziende agricole), ma tutti gli 832 fornitori nazionali e locali di ortofrutta (per oltre 70.000 aziende agricole). A tutti i fornitori Coop ha chiesto di sottoscrivere l’adesione ai principi del Codice Etico che contempla una serie di impegni per il rispetto dei diritti dei lavoratori e prevede l’esecuzione di un piano di controlli a cui non si può venir meno, pena in caso di non-adesione l’esclusione dal circuito.

Dai primi dati che hanno coinvolto la filiera degli agrumi coinvolgendo tutti i fornitori Coop e un terzo delle aziende agricole in tre regioni – Calabria, Sicilia e Puglia – non è emersa alcuna segnalazione di gravi non conformità (caporalato, lavoro nero o casi di discriminazione). Le problematiche emerse riguardano norme di sicurezza disattese su cui è stato chiesto un pronto intervento. I prossimi controlli riguarderanno le fragole e il pomodoro ciliegino.

L’altro binario su cui si muove la campagna “Buoni e Giusti Coop” è la Rete del Lavoro Agricolo di Qualità. Non un semplice invito, ma l’impegno ad iscriversi allìl’organismo autonomo nato sotto l’egida del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali “per rafforzare le iniziative di contrasto dei fenomeni di irregolarità e delle criticità che caratterizzano le condizioni di lavoro nel settore agricolo” e rivolto alle 7.200 aziende agricole dei prodotti a marchio Coop e che attesta di essere un’azienda pulita, in regola con le leggi e i contratti di lavoro, non aver riportato condanne penali e non avere procedimenti in corso. La complessità della procedura sta però ostacolando un’adesione massiccia.

 

Prezzo basso filiera a rischio

È chiaro che i prezzi troppo bassi e le promozioni eccessive possono rivelare un sistema di forniture agricole non trasparente. “Accanto al contrasto al lavoro nero e alle frodi alimentari, vogliamo affrontare anche il tema dei prezzi nel settore ortofrutticolo, perché spesso è lì che si trova un indicatore dell’illegalità. La volatilità dei mercati è elevata, ma si possono e si debbono trovare le soluzioni affinché sia i consumatori sia i produttori abbiano il giusto prezzo. Come Coop siamo attenti a riconoscere ai produttori agricoli prezzi equi, non il prezzo più basso del mercato che in certe filiere nasconde l’illegalità. Va segnalato che problemi importanti nella formazione del valore dei prodotti ortofrutticoli sono sia quello dei costi intermedi e logistici (che pesano quasi il 40% sul prezzo finale) che quelli di una migliore organizzazione e aggregazione dei produttori; se ne avvantaggerebbero sia i consumatori che gli agricoltori” conclude Marco Pedroni, Presidente Coop Italia.

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Auchan in Francia lancia l’e-commerce del fresco

Non solo prodotti freschi, dall’ortofrutta al pesce alla gastronomia, ma anche gourmandise come il manzo Wagyu o il caviale: sono disponibili dal 7 marzo sul nuovo sito frais.auchan.fr con il quale Auchan Francia intende completare la sua offerta di e-commerce.

Cc-SH9tWEAUWgu5L’insegna francese è già infatti uno dei maggiori attori della spesa online grazie alla fitta rete di drive (Auchan Drive e Chronodrive) per il click and collect ma anche per le consegne a casa (Auchan Direct), o con ritiro all’interno del punto vendita (Auchan Traiteur).
Con il nuovo sito l’offerta viene completata con 300 prodotti freschi selezionati dai reparti salumi, formaggi, pesce, carne, panetteria e pasticceria, e punta a coprire le esigenze di una spesa quotidiana.
Oltre ai prodotti che presenteranno anche promozioni dedicate, non manca il lato servizio, con la possibilità di ordinare vassoi di salumi o formaggi, ma anche di avere il pesce deliscato o le scritte personalizzate sulle torte.  Auchan promette nei prossimi mesi di arricchire l’offerta di prodotti locali e “servizi innovativi”.

Il pagamento avviene online, dopo aver selezionato l’ipermercato e la data di ritiro della spesa.

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