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Wheat is Wheat is Wheat, cosa succede quando il food si fa brand?

Riflette su food, marketing e design la mostra di “prodotti impossibili” “Wheat is Wheat is Wheat” del designer Peddy Mergui in corso al padiglione Israele a Expo fino al 26 giugno.

Il designer, fondatore dello studio Talking Brands e professore all’Holon Institute of Technology con oltre 20 anni di esperienza in design branding e con all’attiva centinaia di campagne di successo, ha creato dei packaging di prodotti alimentari di tutti i giorni e li ha riadattati all’estetica di noti brandi di lusso: dai limoni di Nike alle uova firmate Versace dell'”iMilk” alle confezioni di pasta Ferrari con cavallino rampante. Mergui esagera l’estetica e i valori che influenzano i “consumer trend” e manipolano la relazione tra un oggetto e un ideale, e commenta: “Che cosa compriamo effettivamente quando siamo disposti a pagare un sovrapprezzo per un BRAND di farina o di sale da cucina? Consideriamo il valore aggiunto in base al packaging o alla qualità del prodotto contenuto?”.

Una riflessione, in fondo, e un richiamo a un consumo alimentare più cosciente e responsabile.

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Nutella in edizione speciale e limitata per Expo

Per gli estimatori di Nutella in arrivo una limited edition in occasione di Expo Milano 2015 caratterizzata da un decoro esclusivo che celebra insieme il ruolo di Nutella come official partner della manifestazione e tutta l’Italia. Il decoro infatti raffigura i principali monumenti e attrazioni artistiche, dalla Mole Antonelliana al Colosseo, dalle Torri di Bologna al FDuomo di Milano alla Torre di Pisa e fa del vasetto di Nutella un oggetto da collezione.

Copia di Nutella_1kg_ExpoDue i formati: il formato “scorta” da un 1 Kg, con i loghi di Nutella e di Expo stampati sulla superficie trasparente e accompagnati dalle architetture del nostro Paese stilizzate graficamente e il vasetto da 200 grammi in diverse versioni cromatiche.

Il  vasetto da 200 g, caratterizzato dalla stessa composizione ma declinata in tante versioni cromatiche.

L’introduzione nella grande distribuzione di queste confezioni speciali è accompagnata dal lancio di una piattaforma web dedicata a Nutella ed Expo.

Tic Tac allarga la gamma con le edizioni limitate per l’estate

Dopo il Tic Tac in edizione speciale per Expo, arrivano altre edizioni limitate che, data la sperimentazione dei gusti, dovranno essere giudicate dai consumatori.

Sì, perché se la gamma di confetti Mixers nei gusti Cherry Cola, Peach Lemonade e Melon Mojito, rientra nella linea dei gusti fruttati già presente nella famiglia tic tac, qui arricchita dai gusti di bevande famose, l’ultimo arrivato al gusto di Pop Corn è una novità assoluta nella categoria dei confettati ma il suo gusto particolare potrebbe trovare qualche difficoltà a trovare fan convinti. Dalla sua ha sicuramente un packaging studiato nei minimi dettagli nel richiamare il classico sacchetto dei pop corn tramandato dall’immaginario cinematografico americano: strisce verticali rosse e bianche.

I nuovi Tic Tac sono disponibili sia nella confezione standard da 18 grammi sia in quella da 100 confetti (il Tic Tac Po Corn anche in quella scorta da 200 pezzi).

Laimon Fresh, arriva dalla Russia il mojito analcolico e naturale

Si chiama Laimon Fresh ed è una bibita rinfrescante leggermente gassata a base di lime, limone e menta, prodotta con il 100% di ingredienti naturali, senza additivi, coloranti o conservanti. Lanciata in Russia nel 2010, è oggi la terza bibita gassata più venduta nel Paese dopo le due cole più diffuse al mondo.

È prodotta dall’azienda GreenMe, fondata da un gruppo di imprenditori russi del settore beverage che hanno costituito in Svizzera una società di marketing commerciale per la creazione di drink innovativi; una delle sedi produttive è in Italia. Dopo essere approdata al mercato inglese e spagnolo arriva ora nel Belpaese.

Disponibile nella lattina da 33 cl e a breve anche nella bottiglia VAP formato horeca da 25 cl, può essere bevuta ghiacciata così com’è oppure venire miscelata con rum, cachaça e vodka per creare un cocktail alcolico.

Laimon Fresh è importato e distribuito da D&C, marchio storico della distribuzione italiana, recentemente acquisito dal Gruppo Eurofood.

Bonduelle mette In Pausa sullo scaffale della quarta gamma

Sono studiate specificamente per la pausa pranzo le nuove soluzioni pronte a base di cereali messe a punto da Bonduelle per la linea In Pausa.

La categoria dei piatti pronti freschi durante il pasto fuori casa (e la pausa pranzo è il momento topico) è in crescita (+8,1%), tanto che, secondo Beyond Research International, il 31% degli italiani consuma piatti pronti almeno 2-3 volte la settimana. Tuttavia vi è una domanda relativa al gusto e alla sazietà che le insalate pronte (già proposte da Bonduelle con Agita e Gusta) non soddisfano. Nasce così la gamma Inpausa che accanto alle insalate Agita e Gusta propone ora quattro referenze Cereallegre (Mix di cereali e verdure, Cous cous con polo e verdure, Cous cous delizioso e Insalata di riso con tonno), insalte fresche di cereali già pronte e condite.

I consumatori interpellati hanno una percezione positiva  di questi prodotti e li associano al reparto ortofrutta.

Per il lancio è previsto un cut price fino a fine luglio, materiale Pop ed eventi in store, oltre a una campagna di affissioni, web tv e e-couponing.

 

Neutromed estende il brand ai deodoranti

Neutromed, marchio di Henkel da trent’anni legato all’igiene intima e alla cura del corpo, entra ora anche nel mondo dei deodoranti con la linea  di prodotti Dermo Defense 5, caratterizzata da azione anti-odore, effetto asciutto, extra-delicatezza per ogni tipo di pelle, prevenzione delle irritazioni, naturale equilibrio della pelle con ilmantenimento del pH cutaneo.

I nuovi deodoranti Neutromed sono proposti in quattro fragranze diverse, tutte senza alcol e dermatologicamente testate: Fresh con azione non-stop,  Sensitive ipoallergenico, in tre versioni (roll-on, spray e stick), Invisible anti-macchie e Dry extra-asciutto, in due versioni (roll-on e spray).

 

Il pollo “tutto d’un pezzo” Sadia dopo gli spot tv lancia una nuova referenza

Conquistare anche quei clienti salutisti che guardano con diffidenza li “elaborati di pollo” industriali, surgelati o non, che costituiscono il 70% del mercato potenziale: è questo l’obiettivo primario della linea Premium di Sadia, composta per il 100% da tranci interi di filetto di pollo.
La la gamma dei Premium è costituita, insieme al capofila Cordon Bleu, da Cotoletta e Nuggets e da giugno, arriverà la nuova Cotoletta agli Spinaci, anch’essa totalmente priva di carne separata meccanicamente. La linea Premium è appena stata protagonista di una campagna TV appena conclusasi sulle reti RAI.

Sadia fa parte del gruppo brasiliano BRF, responsabile del 9% del commercio internazionale di proteine e settima azienda alimentare nel mondo per capitalizzazione di mercato. Nel 2014 BRF ha avviato una nuova struttura amministrativa in Brasile e in altri Paesi, per aumentare la flessibilità e il potenziale di crescita. Nel 2014 ha aperto il suo 57esimo stabilimento nel mondo e primo nel Medio Oriente, ad Abu Dhabi. L’azienda dispone anche di 47 stabilimenti in Brasile, 7 in Argentina e due in Europa (nel Regno Unito e nei Paesi Bassi).

Arriva Viviana l’uva italiana, un progetto di valorizzazione che fa cultura di prodotto

È finanziato dall’Unione Europea e promosso da Italia Ortofrutta – Unione Nazionale il progetto di valorizzazione dell’uva da tavola ‘Viviana, l’uva italiana’, presentato a Fruit Innovation, in corso di svolgimento a Fieramilano Rho.

Sono 12 le Organizzazioni di Produttori (OP) che hanno deciso di aderire al progetto, pronte a riconoscersi e farsi conoscere dal mercato tramite un marchio comune, tutte provenienti da territori (Puglia, Sicilia e Basilicata) vocati alla coltivazione di questo prodotto. Le Op aderenti sono. A. Bio.Med, Agricola Hortoitalia, Agritalia, Apoc Salerno, Assofruit Italia, Eredi Pietro Di Donna, Frutta più, Pugliaviva, Ecofarm, Consorzio fonteverde, Opi Sicula, Tarulli.

Insieme hanno fatto una scelta precisa di valorizzazione del settore, che cerca di opporsi con una strategia di inclusività alla forte crisi che da qualche anno lo attraversa. I consumi infatti sono calati senza sosta: solo nel 2010 le famiglie italiane acquistavano annualmente 8.254.164 tonnellate di ortofrutta l’anno, scese a 8.187.742 nel 2011, a 8.023.756 nel 2012 per arrivare alle 7.843.229 tonnellate del 2013 (fonte Ismea). Riassumendo, nell’arco di 13 anni (dal 2000 al 2013) il consumo medio di ortofrutta è calato di 138 chili a famiglia, e gli acquisti sono passati da 461 chili a 323 chili.

«Attraverso un marchio unico in grado di comunicare al consumatore informazioni utili ad accrescere il valore dell’uva da tavola – spiega Vincenzo Falconi, direttore di Italia Ortofrutta – i produttori che hanno deciso di partecipare al progetto ‘Viviana’ immettono sul mercato uva di prima scelta, superando così la criticità legata alla frammentazione dell’offerta. Questo è il modo migliore per uscire dalla crisi che ha colpito tutti: produttori, consumatori e grande distribuzione».

Il marchio Viviana riunisce quindi alcune delle migliori organizzazioni italiane di produttori per sviluppare nuove relazioni con la Gdo in un’ottica di partnership. Le OP coinvolte infatti sono in grado di fornire un approvvigionamento costante sia dal punto di vista temporale che di qualità, valori che certamente possono contribuire alla fidelizzazione del cliente. Ed è proprio questo uno dei punti di forza di ‘Viviana’: portare nei supermercati un prodotto 100% made in Italy e mettere a sistema una serie di plus che le organizzazioni dei produttori coinvolte potevano già vantare, ma che vedranno potenziate grazie al marchio Viviana.

Grazie alle forze in campo – 351 produttori, per 4.656 ettari e 120 mila tonnellate di uva prodotta – il progetto Viviana mette a disposizione della Gdo le principali varietà di uve da tavola italiane con e senza semi per un periodo che va da luglio a dicembre, tutte da filiera controllata e tracciabile.

Asiago Dop: i dati dell’Osservatorio testimoniano un trend positivo

Asiago Dop: ecco cosa ci racconta l’Osservatorio sul mercato lattiero caseario, presentato da Camera di Commercio di Vicenza, Associazione Commercianti di Thiene e Consorzio per la Tutela del Formaggio Asiago.

La ricerca che, ha analizzato l’andamento di mercato nell’anno 2014 e 2015, segnala una significativa crescita sia in volume (+ 7%) che a valore (+ 5,8%) sui dati comparati tra il primo trimestre 2015 e quello del 2014. La spesa media aumenta dell’8,4%, per effetto dell’incremento dell’acquisto medio conseguente all’intensificarsi degli atti d’acquisto per lo stesso nucleo familiare. Interessante anche il dato sugli acquisti: Asiago DOP si conferma particolarmente apprezzato nel Sud Italia e nel Nord Est, dove sono ripartiti rispettivamente il 29,9% ed il 28,9% degli acquirenti totali con una percentuale di penetrazione assoluta del 48,7%. I risultati si riferiscono ad un campione che rappresenta le 24,2 milioni di famiglie consumatrici a livello nazionale.

“Le analisi di mercato dell’Osservatorio e le rilevazioni dei prezzi del formaggio Asiago effettuate dalla Camera di Commercio di Vicenza presso la Sala Contrattazione di Thiene rappresentano una fotografia effettiva dei prezzi all’ingrosso praticati dagli operatori; in questo senso si tratta dell’unica fonte accreditata e attendibile, da noi riconosciuta.” – afferma il Direttore del Consorzio di Tutela Formaggio Asiago, Flavio Innocenzi.

Flavio Innocenzi, Elisabetta Boscolo, Franco Benvegnù
Flavio Innocenzi, Elisabetta Boscolo, Franco Benvegnù

Per Elisabetta Boscolo, Segretario Generale della Camera di Commercio di Vicenza “L’Osservatorio valorizza il ruolo storico della piazza thienese mettendo a disposizione degli operatori dati concreti, oggettivi. Ciò è il risultato di una profiqua attività realizzata in collaborazione con le Associazioni di categoria e il Consorzio di Tutela con l’obiettivo di fornire al mercato elementi di valutazione utili alla programmazione dei prossimi anni”. Una valutazione condivisa anche da Franco Benvegnù, direttore Confcommercio di Thiene, il quale riscontra come “incrociando i dati della produzione con quelli dei consumi, si ottiene uno stimolo chiaro che permette di tracciare con maggiore incisività la strada da percorrere insieme, operatori del territorio e istituzioni. Una strada che va diretta verso il sostegno alle produzioni di qualità, patrimonio unico da promuovere e valorizzare”.

 

Dalter porta a PLMA eccellenza e innovazione italiane nella marca privata

Dalter Alimentari è ad Amsterdam per partecipare a PLMA, la fiera dedicata al mondo della marca privata organizzata dalla Private Label Manufacturers Association, che riunisce oltre 3.500 produttori nel mondo. Una vetrina ideale per l’azienda italiana, che realizza in questo canale di vendita il 21% del proprio fatturato. L’azienda reggiana, specializzata nel confezionamento dei formaggi grattugiati e porzionati freschi, torna ad Amsterdam dopo cinque anni di assenza, come spiega il presidente Stefano Ricotti: «Dopo l’industria alimentare e il mondo horeca, la private label rappresenta per noi il terzo canale di vendita. Partecipare a PLMA significa poter incontrare oltre 11.000 professionisti provenienti da tutto il mondo, a cui mostrare i nostri punti di forza, che si possono sintetizzare in due concetti: ampiezza di gamma e flessibilità, intesa come capacità di tradurre in un prodotto unico e specifico le aspettative dei buyer».

Al mondo della marca privata Dalter Alimentari propone una selezione dei migliori formaggi italiani DOP, come Parmigiano Reggiano, Grana Padano e Pecorino Romano, e di alcuni formaggi esteri, tra cui Doronico, Emmenthal ed Edamer. I vari formaggi si possono realizzare in numerose tipologie di taglio, dal grattugiato alle pepite, dalle monoporzioni ai filetti, e confezionare in vari pack, tutti innovativi, dal flow pack alle bustine monodose, passando per grattugie ricaricabili e sacchetti. Il risultato è un prodotto creato su misura per ciascun cliente.
Un discorso a parte merita il Parmigiano Reggiano. «Nel caso del Re dei Formaggi – afferma il dr. Ricotti – abbiamo implementato un processo che prevede il controllo dell’intera filiera: dalla raccolta del latte alla produzione del Parmigiano Reggiano, dalla stagionatura al confezionamento del prodotto finito. Grazie a questo modello Dalter Alimentari è in grado di offrire alle catene GDO e ai loro clienti un prodotto che non solo è di qualità superiore ma che è anche di qualità costante nel tempo. Ed è proprio questo tipo di approccio, che ci differenzia dai competitor del settore, ad averci permesso di siglare un accordo pluriennale di fornitura con una delle più importanti catene britanniche».
Il Regno Unito è, con la Germania, il Paese dove Dalter Alimentari può vantare le più solide partnership con le insegne GDO. Per il futuro, l’obiettivo è quello di sviluppare ulteriormente questo canale di vendita, non soltanto limitandosi all’Europa ma focalizzando l’attenzione sui nuovi mercati extraeuropei.

Ad Amsterdam, Dalter Alimentari presenta alcune novità di prodotto per il canale della marca privata. Come i tranci da 200 gr di Parmigiano Reggiano in flow pack: rispetto a quella classica, la forma in cui il Re dei Formaggi si presenta è molto più accattivante dal punto di vista estetico, con vantaggi anche in termini di praticità di taglio. Pensando ai mercati esteri, poi, al PLMA Dalter Alimentari presenta nuove referenze premium: grattugiato di sola polpa di Parmigiano Reggiano DOP stagionato 30 mesi e scaglie di Parmigiano Reggiano DOP stagionato 30 mesi. Una novità assoluta: la stagionatura elevata infatti compromette solitamente l’integrità di questo taglio. Un problema che l’azienda italiana ha saputo ovviare grazie al suo know-how derivato da una lunga esperienza nel taglio e nella porzionatura del Parmigiano.

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