CLOSE
Home Tags Pubblicità

Tag: pubblicità

Il Mosaico, Grandi Stazioni Retail vara a Milano un futuristico impianto pubblicitario

Sono stati attivati pochi giorni fa, presso la Galleria dei Mosaici nella Stazione di Milano Centrale, i 18 maxischermi che compongono il Mosaico, il nuovo impianto pubblicitario di Grandi Stazioni Retail. Un’installazione unica e suggestiva che vede monitor ad alta definizione dialogare con gli spazi della stazione, inserendosi nella Galleria proprio come tessere di un innovativo mosaico: posti a 2.5 metri di altezza, i maxischermi saranno coordinati e programmati in modo da amplificare l’efficacia del messaggio in maniera omogenea e rappresentare nel contempo un intrattenimento spettacolare per viaggiatori e visitatori.

Grazie alla collaborazione col Museo Poldi Pezzoli e al contributo grafico di Experiency, il Mosaico ospiterà, dal prossimo 20 maggio, “Sguardi dal Poldi”, una mostra digitale di tre minuti che esporrà 18 capolavori custoditi nella Casa Museo di Via Manzoni. Grazie all’alta definizione degli schermi, le opere esposte si mostreranno ai visitatori offrendo un inedito sguardo sui dettagli e particolari nascosti. Il nuovo impianto, inoltre, rappresenta per i brand la possibilità di massimizzare e ampliare la potenza del messaggio, raccontando un contenuto in movimento, integrato ed esclusivo per posizionamento. Grazie alle sue 18 tessere, il Mosaico catalizza l’attenzione dei frequentatori e moltiplica l’efficacia comunicativa diventando vero e proprio entertainment.

“Siamo orgogliosi del Mosaico – sottolinea Cesare Salvini, Chief Marketing & Media Officer di Grandi Stazioni Retail – perché rappresenta in pieno l’energia della nostra azienda, la nostra capacità di guardare oltre e la grande cura che poniamo nella gestione dei nostri asset. L’installazione del Mosaico, a zero consumo di suolo grazie alla sua collocazione, ha consentito infatti di eliminare i precedenti banner sospesi restituendo piena visibilità alle architetture e agli arredi come i maestosi lampadari che ora brillano in una nuova prospettiva”.

Ogni schermo, in formato verticale di 2 x 4 metri, pesa soltanto 160 kg per uno spessore di soli 5 centimetri. Invasività minima, dunque, coniugata all’utilizzo di materiali ecosostenibili e riutilizzabili come l’alluminio, da cui è composta la struttura dell’impianto. Ogni tessera è inoltre provvista di sensori per il rilevamento dei flussi così da contribuire alla Total Audience e di sensori di luminosità per gestire al meglio i consumi.

Pubblicità digitale? Vince quella su Tik Tok. Lo studio di Kantar

Come reagiscono i consumtaori alla pubblicità declinata nei vari canali? Ce lo illustra Kantar, el suo primo Global Ad Equity* ranking, disponibile all’interno del report Media Reactions. TikTok, la piattaforma di social media al centro dell’attenzione globale, è in cima alla classifica inaugurale.

Ecco alcune delle principali evidenze dello studio.

Divario online-offline

I consumatori apprezzano i canali offline per la pubblicità, che tendono a considerare di migliore qualità, più affidabili, meno invadenti e privi dell’eccessiva targetizzazione caratteristica dei canali online. Nel complesso, i canali in cui i consumatori dichiarano di preferire la pubblicità, sono:

Canali pubblicitari preferiti dai consumatori a livello globale –

                                                            

– Il Cinema è in cima alla classifica in 4 dei 7 paesi misurati (Australia, Germania, Regno Unito e Stati Uniti), mentre gli Eventi Sponsorizzati guidano la classifica in Brasile e Cina. Anche Stampa ed Annunci Digitali OOH si collocano tra i primi posti per i consumatori, in alcuni Paesi.

– Mentre i formati online sono generalmente meno apprezzati dei formati offline, emergono atteggiamenti più favorevoli nei confronti di attività brandizzata con influencer, annunci nei podcast e all’interno di TV streaming.

– Tra tutti i formati, la pubblicità televisiva ed i formati video in generale continuano a dominare i livelli di esposizione. Lo studio ha esplorato una varietà di ambienti evidenziando valutazioni molto diverse tra i formati: alcuni sono considerati divertenti, di buona qualità, pertinenti e affidabili, mentre altri non vengono apprezzati per l’elevato numero di annunci e per la ripetizione.

– Nonostante la preferenza dei consumatori per gli annunci offline, l’attenzione della comunità dei marketer rimane focalizzata sul digital engagement. Le priorità delle piattaforme di marketing sono quindi disallineate rispetto alle preferenze dei consumatori. Le piattaforme pubblicitarie preferite dagli operatori del settore sono (nell’ordine) i video online, gli annunci TV, le pubblicità nei social media, gli annunci TV in streaming e le “stories” sui social media.

Classifica globale delle piattaforme digitali

Kantar ha anche misurato il punto di vista dei consumatori sulla pubblicità nei social media e nelle piattaforme di contenuto digitale. Sulla base di 11 variabili, TikTok ha conquistato la prima posizione nella classifica globale. I primi cinque media brand digitali per la pubblicità sono:

Piattaforme pubblicitarie digitali a livello globale preferite dai consumatori

 

Nel contesto digitale, consumatori e marketer concordano nelle valutazioni di piattaforme digitali consolidate come Google, Instagram e Twitter; i consumatori sono invece generalmente più positivi nei confronti della pubblicità su piattaforme più recenti come TikTok, mentre i marketer preferiscono player più affermati come YouTube.

In contrasto con la classifica generale dei canali, l’ad equity è generalmente più elevata per i media brand digitali globali che per i media brand locali (offline heritage). Sembra che i “limiti” degli annunci online siano meno problematici per la maggior parte degli ecosistemi digitali di elevato profilo inclusi nel nostro studio.

Parlando del successo nella classifica Ad Equity, Jorge Ruiz, responsabile del dipartimento di Marketing Science di TikTok, ha commentato: “Siamo onorati di aver primeggiato in questa nuova classifica sull’ Ad Equity di Kantar, che offre importanti stimoli di riflessione sul contesto media.  Siamo molto orgogliosi di aiutare gli inserzionisti a trasmettere i messaggi del loro brand alla comunità TikTok in un modo coinvolgente ma rispettoso, che riflette l’autentica content experience della nostra piattaforma.  Ci auguriamo che questo riconoscimento contribuisca a dare ulteriore energia ai nostri partner creativi nel percorso  per rendere ancora più sorprendenti i contributi su  TikTok“.

Prospettive per la spesa pubblicitaria

Durante la pandemia COVID-19, il 60% delle aziende dichiara di aver ridotto la propria spesa di marketing, con il 30% che dichiara di averla ridotta addirittura di molto. La pandemia si è tradotta in una maggiore attenzione al Brand Purpose e alla trasformazione digitale. Forse questo porta oggi i marketers a considerare elementi come la coerenza con il messaggio e la predisposizione a ricevere pubblicità (ad receptivity), prima del ROI o dei costi.

Le variazioni negli investimenti sono state in gran parte in linea con i cambiamenti delle fruizioni media dei consumatori, che durante la pandemia hanno apprezzato il canale online più di quanto facessero precedentemente. L’allocazione di budget e risorse ai canali digitali è aumentata a seguito di COVID-19. Gli investimenti nei media offline sono diminuiti in risposta al blocco della maggior parte delle principali aziende. 

I cambiamenti del 2020 sembrano destinati ad accelerare ulteriormente nel 2021, soprattutto per quanto riguarda i video online. Le piattaforme globali che più probabilmente ne trarranno vantaggio sono YouTube, Instagram, TikTok e Google. Si prevede che la TV si riprenderà insieme alle Affissioni Digitali/Schermi OOH. Per la maggior parte degli altri media offline, il difficile contesto economico del 2020 sembra destinato a continuare anche nel 2021.

“È sempre più importante capire dove possono essere valorizzati al meglio i messaggi pubblicitari”, ha commentato Roberto RossiHead of Media, Kantar – Insights Division. “La nostra ricerca evidenzia che i consumatori hanno un diverso grado di receptivity alla pubblicità in funzione dei canali, delle piattaforme e dei formati “. La corsa al digitale è comprensibile per via delle capacità di targeting e di misurazione, ma la saturazione, la ripetizione e l’eccesso di targeting in alcuni ambienti possono rendere queste decisioni poco efficaci. Gli inserzionisti e le agenzie devono sviluppare una comprensione più approfondita del mezzo e dell’impatto che i diversi canali media e le scelte di piattaforma possono avere sui loro obiettivi di branding. Le piattaforme media devono gestire l’equity della loro offerta pubblicitaria tenendo conto sia dei consumatori che dei marketer. Ciò significa offrire un’innovazione continua dei formati pubblicitari per soddisfare le esigenze dei marketer, mantenendo al tempo stesso l’intrattenimento e l’attenzione dei consumatori”.

Per saperne di più, scarica il Report Digitale Media reactions – Where great ads thrive!

 

*L’indice internazionale di ‘Ad Equity’ fornito da Media Reactions combina le risposte dei consumatori sulla receptivitiy all’advertising con dieci metriche diagnostiche. Mette a confronto il numero di persone che hanno un atteggiamento positivo sulla pubblicità in un determinato canale o in un media brand con il numero di persone che sono negative, creando un punteggi di  “Net Promoter” per i diversi media.

 

 

Metodologia

Lo studio Media Reactions, che ha intervistato 4.000 consumatori e oltre 700 esperti di marketing, fornisce una metrica globale di ‘ad equity’ per canali media, social media e media brand basati sui contenuti. Una diagnostica dettagliata permette inoltre agli investitori di comprendere l’impatto che le diverse piattaforme avranno sui loro annunci e sui loro brand.

 

Il Consorzio del Parmigiano Reggiano lancia una campagna in Medio Oriente

Il Consorzio del Parmigiano Reggiano lancia una campagna pubblicitaria su larga scala in Arabia Saudita, Emirati Arabi Uniti e Kuwait. L’iniziativa si inquadra in un piano di investimento pluriennale che punta a sviluppare le potenzialità di mercato nell’area del Golfo.

La campagna, sviluppata da Hirux International (leader nei mercati del Medio Oriente nel settore distribuzione e comunicazione), è basata su uno spot televisivo da diffondere sulle principali emittenti satellitari dei Paesi target. La direzione dello spot, articolato nei format 3, 5, 6, 15 e 30 secondi, è stata affidata al libanese Salim El Turk con il supporto di Pomedia Agency.

La strategia del Consorzio punta a educare i consumatori arabi alle specificità del Parmigiano Reggiano, un formaggio che si distingue per la selezione degli ingredienti migliori e 100% naturali e il rispetto della stessa ricetta da mille anni.

Una ricerca Hirux/Nielsen commissionata ad hoc ha evidenziato come i consumatori confondano il Parmigiano Reggiano con il generico parmesan. Tanto che, se si considera il giro d’affari dei formaggi a pasta dura nei tre Paesi target, solo il 30% del mercato appartiene al Parmigiano Reggiano mentre il restante 70% al parmesan.

Lo story board dello spot mette pertanto in scena la contrapposizione tra i due prodotti: in una tipica famiglia araba, la madre – interpretata da Carol Hannoun – cerca di convincere il figlio a mangiare il generico parmesan. Il bimbo chiama la polizia che, dopo una spettacolare irruzione nella casa, smaschera la donna che si rivela essere una impostora. Lo spot si chiude con l’apparizione del Parmigiano Reggiano.

La campagna televisiva prevede 1886 spot sui canali Pan Arab e 1369 su quelli Pan Asia per un totale di 3.200 GRP sui primi e 3.030 sui secondi. In parallelo sarà avviata anche una campagna web su YouTube, Facebook e Instagram per intercettare quanti più consumatori possibili, inclusi i numerosissimi expat che a Dubai costituiscono oltre il 70% della popolazione.

“Il progetto – afferma Riccardo Deserti, direttore generale del Consorzio Parmigiano Reggiano – servirà ad aprire una porta sui mercati dell’area del Golfo. Emirati Arabi, Arabia Saudita e Kuwait sono tra i Paesi con i redditi pro capite più alti del mondo: l’obiettivo per i prossimi 3 anni è incrementare lo share del Re dei Formaggi”.

Comunicazione OOH: cresce l’importanza del digital

Italiani sempre più “mobili” e sempre più fuori casa: secondo i dati Audimob, infatti, oggi l’84% della popolazione italiana, cioè circa 43 milioni di individui, è in movimento e pertanto potenzialmente esposta alla pubblicità esterna, e si stima che gli heavy user, ovvero coloro che hanno una frequenza di spostamenti giornalieri pari almeno a 4, siano circa 36 milioni di persone.

Si tratta dunque di una platea privilegiata per la comunicazione OOH: manifesti, insegne, cartelloni, decorazioni sui mezzi di trasporto e anche l’ambient advertising.

Il ruolo del digital advertising

Una ricerca proprietaria di Rapport, l’agenzia OOH specialist del gruppo IPG Mediabrands, indaga il mondo dell’Out of Home anche in relazione alle dinamiche del digital.     
L’Out of Home si conferma un mezzo con grandi potenzialità, dovute principalmente alla netta percezione di miglioramento qualitativo dell’offerta pubblicitaria che lo porta, insieme al web, ad essere considerato il mezzo più recettivo in termini di innovazione e qualità, attuale e futura. Infatti, web e OOH sono i mezzi più ricettivi alla qualità e che andranno incontro ad una forte innovazione nel corso dei prossimi anni.

L’Out of home è migliorato negli ultimi tre anni, più in termini media che creativi. Per il 47,3% dei rispondenti il digital è il miglior “partner” dell’OOH.

L’analisi effettuata su circa 300 professionisti, appartenenti sia al mondo media sia quello creativo, evidenzia che accanto all’Out of Home si è affermato, da qualche tempo, il Digital Out of Home (DOOH), un settore che sta crescendo in modo rilevante soprattutto grazie alla sinergia con i mezzi digitali e all’interattività con l’audience. Le opportunità del DOOH sono presenti sia per chi si occupa di media che per chi si occupa di creatività. Digital OOH e Mobile sono le aree di maggior interazione tra web e affissione.

Dal punto di vista media, la misurazione dell’audience rappresenta ancora un aspetto debole dell’OOH che richiede un maggior sviluppo. Dal punto di vista creativo, l’OOH è considerato come un mezzo stimolante dal 54,8% degli intervistati, ma anche qualitativo e spettacolare. Sulla base di queste evidenze, l’Outdoor può, a buon diritto, essere maggiormente implementato nelle strategie di comunicazione dei clienti.

Inoltre dalla ricerca Rapport si evince che l’integrazione dell’OOH con gli altri mezzi si conferma un tema cruciale che potrebbe dare ancora maggiore impulso alla crescita del Out of Home e questa è la direzione che il mercato di riferimento sembra stare intraprendendo.

Lo spot natalizio di Conad firmato da Gabriele Salvatores entra in una casa italiana

Cambia un po’ rotta Conad con il suo annuncio per il Natale 2018: esce il punto vendita con i suoi protagonisti, gli affiliati Conad, ed entra una tipica famiglia italiana dei nostri tempi, con una storia che parla di lavoro e di attaccamento alla propria terra e alle tradizioni, sapori e prodotti del territorio.

C’è un senso di amarezza legato all’imminenza del Natale, alla necessità di partire con una destinazione lontana, dove la vita sarà comunque diversa. Ma se la valigia è “piccola” per contenere il meglio della cultura gastronomica locale, Conad è il tramite per ritrovare anche lontano da casa l’affetto dei propri cari e il sapore delle buone abitudini.

Cambio della guardia anch alla regia affidata, dopo Pupi Avati, a un altro grande del cinema italiano: Gabriele Salvatores.

Lo spot andrà in onda su tutte le reti televisive in formato 30” e 45” a partire dal 20 dicembre 2018. Con un investimento in comunicazione salito dai 38 milioni del 2018 ai 40 milioni del 2019 e una strategia che si focalizzerà sulla multicanalità.

Coop con “Coop_70. Valori in scatola” celebra il compleanno dei suoi prodotti a marchio

Una mostra che è un percorso esperienziale per riflettere sulla valenza dell’atto apparentemente semplice e automatico di acquisto di cibo: è il modo scelto da Coop di festeggiare il 70 anni dal debutto delle sue private label. Una realtà da 10 linee dedicate, 2,7 miliardi di fatturato nel 2017 e che coinvolge 500 fornitori. Chiamata “Coop_70. Valori in Scatola”, l’esposizione sarà alla Triennale di Milano dal 16 novembre al 13 gennaio 2019.

Sette stazioni per i settant’anni viene ripercorsa la storia dell’Italia, dal bianco e nero del secondo dopoguerra ai pixel dell’era digitale, attraverso i prodotti a marchio. Curata da Giulio Iacchetti e Francesca Picchi con un progetto di allestimento di Matteo Ragni e Marco Sorrentino e il contributo grafico di Leonardo Sonnoli, la mostra si articola in un racconto esperienziale in cui i visitatori sono chiamati a interagire.

La prima stazione utilizza i numeri per raccontare la storia Coop, accostando i dati ufficiali – 87 cooperative associate ai 1.152 punti vendita – a curiositàcome i circa 151.000 chilometri di scontrini emessi in un anno, quattro volte il giro della Terra.

La seconda stazione, dedicata all’identitàcooperativa, èun’immersione nella progettazione di due maestri della cultura grafica: Albe Steiner che insieme alla moglie Lica fu incaricato di disegnare il logo Coop e di lavorare alla progettazione del primo magazzino cooperativo a libero servizio a Reggio Emilia e Bob Noorda che negli anni Ottanta compie un’importante rivisitazione dell’immagine cooperativa. L’esposizione raccoglie molti materiali dell’epoca tra cui un bellissimo reportage di Paolo Monti, gli studi sul marchio, i primi packaging dei prodotti Coop, il design delle divise dei commessi, i sacchetti della spesa.

Le due installazioni seguenti ruotano attorno al tema del presidio delle filiere di produzioni e al tradursi dei valori in realtàquotidiana. Tre tipici prodotti – pasta, pomodoro, olio – in dimensione oversize aprono al loro interno spazi di visibilitàai volti e alle testimonianze di chi lavora a monte della filiera. Risponde alla stessa necessitàil gioco metaforico della spesa dei valori, ideato dal collettivo di giovani designer Sovrappensiero Design Studio: i visitatori sono chiamati a scegliere e a portare idealmente con sé i valori rappresentati – sicurezza, etica, ecologia, bontà, convenienza, trasparenza – distruggendo nel contempo i disvalori.

Nella quinta stazione un carosello proietta i refrain storici: la proto pubblicitàdi Ugo Gregoretti, l’interpretazione di Peter Falk come Tenente Colombo, gli intellettualismi di Woody Allen, gli spot di Luciana Littizzetto, le strisce recentissime di Makkox; l’ereditàdi Expo nel supermarket del futuro progettato da Carlo Ratti e autentiche raritàcome il progetto di menùspaziale predisposto da Coop nel 2004 per gli astronauti della base orbitale russa Soyuz. A questi si affianca, nella sezione Spot&Slogan, una sequenza di manifesti che sintetizzano le immagini e le parole che hanno rappresentato nelle piazze e alla televisione l’agire del movimento cooperativo dal 1948 al 2018. L’excursus immersivo della cooperazione di consumatori si conclude con la Fattoria Cooperativa, ispirata alle attivitàdi educazione al consumo consapevole che ogni anno coinvolge decine di migliaia di ragazzi e ragazze – 234 mila nel 2017- delle scuole italiane.

Al termine della mostra i visitatori possono prendere parte a un’installazione interattiva scattandosi una fotografia volta a comporre un wall.

“Siamo il piùgrande distributore di cibo in Italia ma siamo anche un’impresa che produce cibo – spiega Marco Pedroni, Presidente Coop Italia -. Questa storia lunga 70 anni lo dimostra; èuna storia che parte dal primo panettone e arriva ai 4.500 prodotti di oggi, si interfaccia con le trasformazioni dei consumatori, con la nascita di nuove esigenze, come il biologico, il no ogm, l’antibiotic free, che in certi casi abbiamo anticipato, in altri assecondato. Ma raccontare i prodotti significa entrare nello spirito della cooperazione. Ciò che ci ha convinto della proposta di Iacchetti  èil fatto che cerca di esprimere un modello di economia che èinclusivo, circolare, condiviso”.

Pubblicità di Natale: Tesco punta all’inclusività, Sainsbury’s “copia”, Iceland censurato

È già partita la battaglia delle pubblicità natalizie tra le insegne della Gdo britannica, con qualche polemica piccola e grande: vediamo come se la sono cavata Sainsbury’s, Tesco e Iceland.

Tesco punta sull’inclusività spiegando che ognuno festeggia il Natale, ma lo fa a modo suo, sprouts (una bizzarra tradizione britannica quella di mangiare i cavoletti di Bruxelles a Natale) o meno. Per scoprire di più su tale diversità, la catena ha anche condotto una ricerca sui suoi clienti per indagare abitudini e tradizioni natalizie. Scoprendo che il 38% ama lo Yorkshire pudding, il 75% inizia la giornata con il salmone affumicato, solo una persona su tre ama il Xmas pudding (sempre più spesso sostituito dal ben più gustoso e sofficie panettone) ma quasi tutti ne comprano uno, e ci sono 1,5 milioni di nuovi vegani quest’anno. L’insegna pensa di istituire mercatini di Natale nei parcheggi dei maggiori punti vendita questa stagione.

La publicità di Sainsbury’s formata dal regista di Hollywood Michael Gracey del musical The Greatest Showman pare invece assomigli un po’ troppo a un recente spot di John Lewis (tradizionalmente asso pigliatutto: la sua pubblicità natalizia, spesso vincitrice nel gradimento, è attesa in settimana) e Waitrose comparsa a settembre, anch’essa rappresentante una recita scolastica. Dall’insegna si dicono non preoccupati:

Sainsbury’s, che lo scorso dicembre ha speso circa 7 milioni di sterline in pubblicità, ha reso la campagna pubblicitaria il fulcro di una più ampia campagna a base di annunci con al centro il prodotto in TV, radio, giornali, pubblicità digitale e cartelloni pubblicitari, manifesti e autobus brandizzati.

Decisamente “politico” e impegnato è invece lo spot che Iceland aveva preparato per la stagione dlele feste: una denuncia della deforestazione causata dalle piantagioni di palma da olio. Con l’annuncio, finale, della decisione di togliere il controverso ingrediente da tutti i prorpio prodotti a marchio.

Ma impegno e politica a Natale non sono evidentemente gradite e stridono: Clearcast, l’agenzia che approva gli annunci per conto di emittenti come Sky, Channel 4 e ITV, non ha approvato l’annuncio. Anche se la Advertising Standards Authority ha affermato di non aver avuto “alcun ruolo” nel caso.

Sta di fatto che lo spot non andrà in onda, anche se l’insegna ha deciso di utilizzarlo nei canali social, invitando i clienti a diffonderlo sul web.

Squadra che vince non si cambia: sei telepromozioni Md a Portobello, con “la Clerici”

Prosegue la collaborazione tra MD e Antonella Clerici che sabato 27 ottobre torna in tv con la prossima edizione di Portobello. Nel corso dello storico programma, in onda su RAI 1, andranno in onda sei telepromozioni da 30” che segnano una nuova tappa della partnership tra l’insegna e una testimonial rivelatasi perfetta per il suo target, iniziata nel gennaio 2017 con il lancio della campagna “Buona Spesa, Italia!” in cui la popolare presentatrice televisiva duettava con il Presidente e fondatore di MD S.p.A., il cavalier Patrizio Podini. In televisione MD ha presenziato nel 2017 anche nei programmi condotti dalla Clerici, con telepromozioni inserite nel corso di “Standing Ovation” e “La prova del Cuoco”. Ora il format si ripropone in uno tra i programmi più attesi del palinsesto televisivo nazionale.

Per ciascuna delle sei puntate di Portobello, MD ha preparato una telepromozione da 30 secondi programmata nel cuore della trasmissione, oltre a un billboard di presentazione in apertura e chiusura di ciascuna puntata.

In tutti i sei filmati, Antonella Clerici ci fa entrare nella sua cucina per mostrarci le sue specialità, realizzate grazie a MD, e una dispensa ricca di prodotti con linee per tutte le tipologie di consumo. Il messaggio sottolinea anche l’italianità di MD, la sensazione di sentirsi come a casa nei punti vendita e la capillarità dell’insegna sul territorio. La conclusione, ovviamente, è affidata al pay-off “Buona Spesa, Italia!” che ormai tutti gli italiani conoscono bene.

Gli spot sono stati realizzati negli studi Rai di Milano, con la creatività a cura dell’agenzia Deltastudio.com di Ischia, la pianificazione è stata curata dalla Si.Com. di Nello Franco.

Amaro Montenegro con #Humanspirit vuole coniugare tecnologia e tocco umano

Il mixologist robot era alla serata di presentazione del concorso Montenegro: è della società belga Tailor Made Drinks.

Ormai ce ne stiamo sempre più rendendo conto, la tecnologia è bella ma non deve soffocare il tocco umano: è questo il tema della nuova Campagna e del concorso per maker #humanspirit di Amaro Montenegro.

Il nuovo progetto #HUMANSPIRIT, intende esaltare i valori autentici di condivisione, socialità e amicizia nell’era dell’intelligenza artificiale. Con questo obiettivo nasce la collaborazione di Amaro Montenegro con Future Food, un ecosistema internazionale, nato a Bologna, dove l’innovazione alimentare rappresenta uno strumento chiave per affrontare le grandi sfide del futuro, connettendosi con il mondo e promuovendo nel contempo il territorio locale.

“L’impatto della diffusione della tecnologia e delle abitudini digitali sta condizionando profondamente i comportamenti sociali – spiega Sara Roversi, Founder di Future Food –. Assistiamo a una tendenza delle persone a isolarsi, anche nel consumo di alimenti e bevande, e conseguentemente cresce il bisogno di autenticità e convivialità”.  

Per questo motivo Amaro Montenegro rivolge ai giovani innovatori di oggi una sfida: sviluppare intorno agli spirit idee che con l’uso della tecnologia favoriscano l’aggregazione tra le persone, stimolando una condivisione autentica dell’esperienza di degustazione. Il progetto sarà aperto a team multidisciplinari composti da maker, designer, giovani ingegneri, appassionati di robotica, sviluppatori, mixologist e culinary artist, di qualsiasi provenienza geografica. I partecipanti dovranno essere capaci di proporre un’idea rivoluzionaria che guardi al futuro preservando i valori culturali e sociali che contraddistinguono il brand Amaro Montenegro. Il team vincitore, selezionato da una giuria di esperti, riceverà un premio in denaro, che comprende un percorso di fast-prototyping a Bologna, volto a realizzare e testare il prototipo del proprio progetto.

“L’innovazione esiste da sempre nel DNA di Amaro Montenegro: la sua stessa ricetta è il frutto di una ricerca incessante, spinta dalla curiosità geniale e ribelle del suo fondatore Stanislao Cobianchi, che oggi potrebbe benissimo essere un maker. Con l’aiuto di Future Food oggi cerchiamo i suoi eredi morali, i nuovi maker della convivialità” racconta Marco Ferrari, CEO di Gruppo Montenegro.

 

Campagna ad hoc

#Humanspirit è anche il tema della nuova campagna tv di Amaro Montenegro ideata da Armando Testa, che esalta i valori di amicizia e autenticità nell’epoca dell’intelligenza artificiale. Protagonista del nuovo è un gruppo di amici, che nelle scene iniziali vengono mostrati alle prese con le performance insuperabili di robot dotati dei migliori programmi per affrontare qualunque sfida, da una partita a scacchi a una gara di corsa. Ma se i robot possono contare su sofisticati programmi informatici, lo spot con ironia sottolinea quanto oggi ci siano programmi che rimangono del tutto umani, come i “programmi per la serata”. Ed è così che i cinque amici si ritrovano all’interno di un locale per un momento di condivisione autentica, in cui gustare Amaro Montenegro, liscio e, per la prima volta sullo schermo, mixato in un cocktail.

Come colonna sonora dello spot è stata scelta “Human” di Rag’n’Bone Man, primo successo discografico del cantautore britannico.

La campagna multicanale, ideata dall’agenzia Armando Testa, è partita il 18 ottobre sulle principali emittenti televisive con spot 45”. L’on air proseguirà fino a Natale con anche l’utilizzo dei formati 30” e 15”. Il planning sarà caratterizzato da una massiccia presenza nei programmi più qualitativi del palinsesto TV del periodo. A rafforzare l’alta visibilità della campagna, ci sarà un importante presidio digital dei network.

Crai festeggia i 45 anni con un concorso e una campagna tv

CRAI festeggia i suoi primi 45 anni di attivitàcon una serie di inizitive che culminano nel concorso dedicaro ai clienti dei 3400 punti vendita.

“Per celebrare il suo 45° anniversario – spiega Mario La Viola, direttore Marketing, Format, Rete e Sviluppo – CRAI ha studiato un ricco programma di iniziative tra cui un grande concorso “UN PREMIO OGNI 45 MINUTI” con una campagna pubblicitaria televisiva dedicata: ogni 45 minuti, e per 45 giorni, saràsorteggiato un premio fra tutti i partecipanti, per un totale di 1.440 premi assegnati. Questa importante celebrazione vuole rappresentare il nostro ringraziamento ai clienti che ogni giorno scelgono di fare la spesa nei nostri punti vendita.”

La campagna pubblicitaria si declina su tv, radio e web e la pianificazione prevede di sostenere l’iniziativa concorsuale per tutto il periodo di proposta al pubblico, dal 20 settembre al 3 novembre 2018.

In televisione un nuovo soggetto da 15” lanceràil concorso speciale legato all’evento. In un contesto creativo di grande festa Castel Sant’Angelo, trasformato per l’occasione in una spettacolare torta di compleanno, èl’icona visiva che sigla la campagna, firmata dall’agenzia Mosquito di Roma. Il format segue quello della campagna istituzionale, un viaggio fantastico attraverso l’Italia delle eccellenze alimentari e delle specialitàlegate al proprio territorio di origine. Anche in questo caso il racconto avviene grazie all’animazione e ai personaggi creati dalla casa di produzione Tax Free, con la direzione creativa di Vincenzo Vigo.

Sono previsti oltre 140 passaggi sulle emittenti RAI 1, RAI 2, RAI 3, CANALE 5, RETE 4, ITALIA 1, TG COM, LA7, LA7D.

A supporto di quella televisiva,  èstata prevista anche la campagna radio, suddivisa in due flight (20-27/9 e 13- 21/10), con due soggetti da 30” a rotazione: uno dedicato al concorso e l’altro a un appassionato ringraziamento per i 45 anni di traguardi e successi raggiunti da tutti gli imprenditori del gruppo e da tutte le persone che lavorano o hanno lavorato in Crai, e dai clienti che ogni giorno scelgono l’insegna italiana.

Sono previsti oltre 430 spot sulle emittenti nazionali: RADIO RAI 1, RAI2, RAI 2, RADIO ITALIA SOLO MUSICA ITALIANA, RADIO DEEJAY, RADIO CAPITAL.

Per quanto riguarda la campagna digital,  èprevista un’inserzione pubblicitaria dedicata al concorso sul portale DOVECONVIENE e STOCARD. Dal 20 settembre inoltre èattivo il sito dedicato al concorso www.auguricrai.it e un piano editoriale dedicato sui canali social di CRAI.

BrandContent

Fotogallery

Il database online della Business Community italiana

Cerca con whoswho.it

Diritto alimentare