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Caffè Kimbo debutta nel nuovo terminal T3 di Fiumicino (area extra Schengen)

Nel nuovo terminal T3 di Fiumicino inaugurato nell’area extra Schengen nasce il primo punto in Italia “Caffè Kimbo, Espresso da Napoli”, la vera caffetteria napoletana gestita da Autogrill

Già aperto con grande successo nel 2015 nell’aeroporto di Francoforte, il nuovo concept store si pone in Italia come un vero e proprio flagship per l’azienda di caffè partenopea.

Sono proprio i valori del brand Kimbo – familiarità, convivialità e tradizione – che hanno ispirato la realizzazione di uno spazio moderno e accogliente che al tempo stesso contiene numerosi rimandi alle tradizionali ambientazioni dei bar napoletani e a Napoli. Uno spazio deputato ad accogliere al meglio i passeggeri in transito, ma anche quelli che, appena arrivati, o appena rientrati in Italia, provano il desiderio di uno speciale benvenuto.

Caffè Kimbo Espresso da Napoli racconta dei tre talenti di Kimbo: la selezione delle materie prime e delle migliori origini, la miscelazione dei diversi caffè, e la tostatura, vera e propria arte di cui Kimbo è custode.

Una parete dello store è interamente dedicata al talento della miscelazione e della tostatura, con 7 silos che espongono 7 diversi blend Kimbo, descrivendone le caratteristiche organolettiche e sensoriali, miscele che il consumatore potrà acquistare e portare con sé.

Due saranno le miscele in somministrazione con la macchina Espresso.

E inoltre grande protagonista sarà la Cuccuma, la tradizionale caffettiera napoletana, che tanto successo sta riscuotendo in Italia e all’Estero e con la quale si possono preparare un caffè napoletano tradizionale oppure un black coffee all’Americana.

 

Lo store è stato concepito a misura di viaggiatore e riesce a far coesistere armonicamente la praticità del banco delle caffetterie delle grandi catene internazionali con lo stile tradizionale del bancone classico italiano: il consumatore può optare per un coffee-to-go se ha poco tempo, oppure accomodarsi in uno dei corner della lounge in attesa dell’imbarco.

 

Per garantire al viaggiatore un’immersione completa nella tradizione della caffetteria napoletana, l’offerta dello store è arricchita da una serie di prodotti di pasticceria partenopea: sfogliatelle ricce e frolle, babà, capresine, sciù, e una selezione di prodotti rustici tipici dello street food preparato nei vicoli della città antica.

 

A completare l’atmosfera napoletana dello store, il corner Kimbo Enterteinment, dove sono esposti numerosi oggetti legati al mondo del caffè napoletano: caffettiere, cuccume, tazzine, caffè in latta e tante altre curiose idee dedicate agli amanti della bevanda nera.

 

Voucher e aperture festive, monta la polemica

Puntuale con l’arrivo delle festività natalizia è partita la polemica sulle aperture “forzate” dei supermercati, anche nei giorni canonici di festa quali Santo Stefano e Capodanno. Sotto la lente anche l’uso ormai diffuso nella Gdo di ricorrere ai voucher per utilizzare lavoratori occasionali che vanno a “coprire” i giorni critici (i lavoratori dipendenti possono scegliere volontariamente se lavorare oppure no).

In campo sono scesi i sindacati. Con l’hashtag #LaFestaNonSiVende è in atto la campagna di Filcams Cgil, la quale continua a sostenere la propria contrarietà alle liberalizzazioni degli orari commerciali. “Molti centri commerciali e punti vendita della grande distribuzione organizzata non intendono rispondere all’appello di tanti enti locali a tenere chiusi i propri punti vendita almeno nelle giornate di Natale, Santo Stefano e Capodanno – si legge in una nota – . Contro questa decisione molte sono le iniziative di protesta, a partire dallo sciopero proclamato dalle segreterie regionali della toscana di Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs”.

L’invito al Governo è di arrivare quanto prima a sostituire il decreto “Salva Italia” del Governo Monti sulle Liberalizzazioni con una nuova regolamentazione per il settore commerciale.

«La totale liberalizzazione delle aperture domenicali e festive nel commercio introdotte dal Governo Monti – afferma la segretaria generale nazionale Maria Grazia Gabrielli – non ha prodotto, come ipotizzato, risultati positivi né in termini di occupazione né di consumi, ma ha contribuito a complicare la conciliazione dei tempi di vita e di lavoro degli addetti del settore. Eliminare gli ostacoli all’esercizio delle attività economiche e il principio di libera concorrenza tra gli operatori erano i principi ispiratori del Decreto, ma non sono stati realizzati».

Il disegno di legge sulla limitazione delle aperture festive, approvato alla Camera a settembre del 2015, giace abbandonato in Senato. La proposta (parziale e – per la Filcams – insufficiente) prevede la possibilità di aprire le attività commerciali per un massimo di sei festività l’anno, nessun limite per le aperture domenicali, così come per le aperture 24 ore su 24. Restano così in vigore le liberalizzazioni decretate dal governo Monti.

 

Il “caso” Carrefour Venezia

Situazione particolare a Venezia, dove tutti i grandi marchi hanno deciso di tenere chiuso, con l’eccezione di Carrefour che a sorpresa ha informato la clientela di voler rispettare solo la chiusura per Natale, garantendo la spesa di Santo Stefano e Capodanno. “Un caso davvero singolare – afferma la Filcams Cgil – se si considera che il Centro Commerciale Valecenter, che ospita Carrefour, in quelle due giornate rimarrà chiuso”.

Allo sciopero indetto in Toscana potrebbero affiancarsi iniziative di mobilitazione e protesta di molti altri territori, con picchetti e presidi all’esterno di molti centri commerciali “per chiedere il riconoscimento del valore delle festività, per la tradizione del nostro paese, per il rispetto delle lavoratrici e dei lavoratori – conclude la Segretaria Generale – ma anche perché è ormai tempo di ammettere che il sempre aperto è una “tendenza” imposta , che non ha rappresentato una vera strategia per rilanciare consumi e occupazione, capace di arginare la crisi della grande distribuzione, chiusure di negozi, licenziamenti e attacco a salario e diritti”.

 

Voucher, nati per l’agricoltura, finiti nel commercio

Intanto la Coldiretti sottolinea come, nonostante la forma di impiego con voucher sia nata pensando all’agricoltura (in via sperimentale per la vendemmia nel 2008), sulla base dei dati dell’Osservatorio sul lavoro accessorio dell’INPS relativi ai primi sei mesi del 2016 l’impiego dei voucher è sceso nel settore al minimo di appena l’1,09%.

Del totale di voucher venduti nel primo semestre dell’anno, il 14,9% sono stati impiegati nel turismo, il 14% nel commercio, l’11,4% nei servizi, il 42% nel giardinaggio e pulizia, il 4,1% per manifestazioni sportive e culturali e il 47,1% in altre attività.

Il punto di vista di Confimprese nella video-intervista a Mario Resca.

Sushi Daily cucina giapponese personalizzata e take away

Sushi Daily (catena del gruppo KellyDeli) è nata nel 2010 in Francia ed è diventata indiscussa leader del settore in Europa in soli sei anni. Oggi conta 500 fully-serviced stand sushi in sette Paesi del Vecchio Continente. Merito della qualità delle materie prime e del concept originale e accattivante: un corner shop di cucina giapponese con un vasto assortimento di box pronti per la vendita e un servizio di show cooking quotidiano che permette di scegliere tra quasi 150 ricette realizzate al momento e personalizzabili a seconda dei propri gusti.
“L’Italia, dove Sushi Daily opera dal 2013, rappresenta il secondo mercato europeo”, spiega a inStore Vincenzo Vicari country manager di Sushi Daily per l’Italia. Che abbiamo incontrato per conoscere le strategie di sviluppo e le opportunità di business di Sushi Daily.sushisoy-13

Cominciamo dello sviluppo di Sushi Daily in Italia.
Siamo presenti all’interno delle catene Carrefour, Il Gigante, Pam Panorama, Iperal, Conad e Iper e La grande i con 136 chioschi, ma l’obiettivo è arrivare a quota 160 nel 2017. Visto che seguiamo da vicino l’avviamento delle attività, ci siamo dedicati al mercato del Sud solo quando la nostra struttura si è rafforzata e consolidata abbastanza da consentirci un servizio puntuale ovunque. All’inizio abbiamo quindi consolidato la nostra presenza nel Nord e Centro Italia. Tra l’altro, queste sono le regioni dove la cucina giapponese da moda è diventata fenomeno culturale e dove, di conseguenza, è più comune l’abitudine al consumo di sushi e affini. Ecco perché abbiamo aperto il primo corner a Milano, capitale italiana del sushi (al Carrefour di Assago, ndr).

Dove le prossime aperture?
A Rivarolo Torinese, Bolzano, Roma e Lecco.

E veniamo alla vostra offerta food.
In menu non mancano classici come sushi, maki, nigiri, temaki e sashimi, ma anche molte proposte con pesce cotto e alternative innovative come il California Maki tartufo e rucola, un bocconcino di riso ripieno di salmone, rucola e un bastoncino di tartufo nero prodotto da Urbani Tartufi. Crediamo nell’importanza della varietà dell’assortimento e in certi periodi dell’anno proponiamo delle ricette temporanee. Per questo Natale, per esempio, abbiamo ideato i Vassoi Bento Sushi Celebration, disponibili fino al 10 gennaio in due tipologie, ciascuna con sei ricette esclusive. Oltre a temari con salmone affumicato e semi di sesamo, sushi ebi e il wakame cali roll, la novità sono i roll al mango, declinati nelle versioni salmone e pollo, come anche gli avocado nigiri. sushisoy-19

Chi sono i clienti di Sushi Daily?
Consumatori dalla capacità di spesa media che amano il prodotto fresco, evitano i cibi troppo grassi, sono curiosi e apprezzano le cucine etniche.

Quali sono le vostre strategie di comunicazione?
Puntiamo su assaggi ed eventi che rendano protagonista il cliente, mentre non proponiamo mai sconti diretti sulla merce.

Perché Sushi Daily è un’opportunità di business per gli imprenditori?
Oltre alla qualità e bontà del cibo, a fare la differenza è il format. I nostri punti vendita offrono una food experience che coinvolge, rassicura e fidelizza. Non solo vendiamo prodotti artigianali, seppur standardizzati, sempre freschi di giornata e preparati in loco, ma cuciniamo davanti ai clienti. La clientela può quindi seguire passo per passo la realizzazione delle ricette: dalla cottura del riso al taglio del pesce e delle verdure, fino all’imballaggio. Last but not least, garantiamo un’igiene rigorosa, la tracciabilità totale su tutti i prodotti che sono sottoposti ad analisi microbiologiche periodiche e a controlli costanti per garantirne l’eccellenza, e una formazione seria e approfondita per i gestori imprenditori affiliati.

A proposito, che tipo formazione garantite?
Prepariamo i futuri imprenditori, nonché il personale del corner, attraverso la nostra accademia di sushi dove offriamo corsi della durata di minimo otto settimane articolati in teoria, pratica, management. In seguito, assicuriamo l’affiancamento nella fase di avviamento del chiosco.

L’identikit del vostro gestore ideale?
Imprenditori di origine giapponese o asiatica, motivati, flessibili e appassionati di cucina orientale, con o senza una pregressa esperienza nel settore del food.

A quanto ammonta l’investimento iniziale?
Dipende, comunque è inferiore ai 50 mila euro.

In quanto tempo si raggiunge il break even?
Ogni realtà è diversa, ma generalmente in 18 mesi.

Regole per i corner?
In genere il chiosco nei supermercati è situato nel reparto del fresco, spesso davanti all’ortofrutta. Quanto alle misure, variano dai 12 ai 17 metri quadrati.

Quante risorse sono necessarie nel chiosco?
Dai 3 ai 5 addetti.

 

Nicole Cavazzuti

Fattorie Garofalo apre 2 Mozzarella Bistrot a Roma Ostiense e a Torino Porta Nuova

Fattorie Garofalo va di nuovo a segno con altri due Mozzarella Bistrot. Uno nella nuova galleria della stazione ferroviaria di Roma Ostiense, grazie ad un accordo con Cento Stazioni FS, l’altro nella stazione ferroviaria di Torino Porta Nuova, nel quadro della ristrutturazione della stazione del capoluogo piemontese e in virtù di un accordo con Grandi Stazioni FS.

I Fattorie Garofalo Mozzarella Bistrot di Roma Ostiense e Torino Porta Nuova, offriranno l’ormai consueto mix di prodotti bufalini da consumare freddi, in abbinamento ad insalate e contorni fantasia, seguiti da gustose macedonie di frutta. Il tutto abbinato a vini di qualità e con la possibilità di gustare un assortimento di alta gastronomia rigorosamente Made in Italy.

“Valorizzare la Mozzarella di bufala campana, arrivare direttamente al consumatore, sono questi gli obiettivi del gruppo – afferma il presidente Raffaele Garofalo, che spiega – per fare questo stiamo sviluppando una strategia che è partita con il travel retail, localizzando nostri ristoranti e caffetterie in importanti luoghi di transito in Italia, nelle stazioni ferroviarie di Napoli Centrale (Fattorie Garofalo Mozzarella to Go) e Roma Termini (Fattorie Garofalo Mozzarella Bistrot) ed in importanti aeroporti come Napoli Capodichino e Torino Sandro Pertini, dove ormai stiamo consolidando una numerosa clientela”.

“Ora puntiamo anche ad insediarci in luoghi significativi di grandi città e centri commerciali seguendo lo sviluppo di un progetto di espansione di respiro internazionale – conclude Garofalo – con le apertura di Milano nel Megastore di Mondadori e di Parigi, nel centro commerciale di Évry 2, uno dei più grandi di Francia”.

Nel 2017…

Le prossime localizzazioni – nel quadro dello sviluppo di un progetto internazionale del retail diretto che prevede investimenti per 6 milioni di euro l’anno – sono a Milano, nel Megastore Mondadori di via Marghera 28, al Centro commerciale Fiumara di Genova e nella stazione FS di Napoli Piazza Garibaldi.

Per il 2017 è prevista anche l’inaugurazione di un mozzarella bar nel centro commerciale Évry 2 a Parigi.

Chef Express apre a Fiumicino “Attimi by Heinz Beck”, il ristorante “a tempo”

Chef Express, società del Gruppo Cremonini, ha aperto il nuovo ristorante “Attimi by Heinz Beck” realizzato nell’aeroporto di Fiumicino. Nei nuovi spazi, all’interno della food court, Aeroporti di Roma aveva previsto anche un ristorante di alto livello con servizio al tavolo, e Chef Express ha risposto alla sfida coinvolgendo uno chef pluristellato di fama internazionale come Heinz Beck.

Il nuovo ristorante è situato nella food court del nuovo Molo E (imbarchi extra Schengen), al livello superiore nell’area partenze dopo i controlli di sicurezza. Occupa una superficie totale di 260 mq e ha 70 posti a sedere. Vi lavoreranno circa 50 persone. Ideazione, immagine architettonica e progettazione sono dell’arch. Massimo Iosa Ghini.

L’offerta del nuovo ristorante si basa sui “menu a tempo”, ovvero menu  adeguati al tempo che il cliente può passare in attesa della partenza (30-45-60 minuti). Con la possibilità di prendere anche un solo piatto in pochi minuti, o addirittura ordinare un take away.

Secondo Cristian Biasoni, AD di Chef Express, “la realizzazione di Attimi rappresenta la dimostrazione che anche nei luoghi di viaggio si può trovare un’esperienza food di ottima qualità a prezzi medi paragonabili ad un comune ristorante cittadino”.

Chef Express a Fiumicino    

Il brand è presente nello scalo romano dal 1996 e oggi conta all’interno del principale scalo romano circa 300 dipendenti per 21 punti di vendita, tra cui 8 bar/snack Mokà, 5 ristoranti, un emporio, 2 pizzerie RossoSapore, 2 gelaterie, 2 Bagel Factory, un Wine Bar. Sempre a Roma, è presente anche nell’aeroporto di Ciampino, con 4 bar Mokà, una pizzeria RossoSapore, un Ristorante Gusto. In Italia è presente in altri 8 aeroporti italiani, oltre Fiumicino e Ciampino: Trieste, Milano Linate, Milano Malpensa, Genova, Bergamo Orio al Serio, Parma, Pisa, e Cagliari.

Ancora un format per Carrefour, al via l’Express “Urban Life”

Nasce un nuovo concept di supermercato firmato Carrefour Express. Spiccatamente metropolitano, che unisce stile, gusto e praticità. E non poteva che nascere a Milano. È l’Express “Urban Life”, il cui primo punto vendita ha aperto pochi giorni fa in Corso Garibaldi 49, nel cuore della movida meneghina.

Un punto vendita decisamente innovativo. Non più soltanto un supermercato di prossimità ma anche un’area ristoro in cui fare colazione, fermarsi a pranzo, prendere piatti pronti da portare a casa o in ufficio, un lounge bar per gustarsi l’aperitivo anche bevendo una delle oltre 200 etichette di birre artigianali italiane e internazionali, perfino uno spazio co-working dove lavorare in tutta comodità (ma anche riposarsi durante lo shopping). L’Express “Urban Life” di Corso Garibaldi si sviluppa su oltre 120 metri quadri su due piani e soddisfa le esigenze sempre più complesse di clienti di città adrenaliniche e vitali come Milano, dove è sempre più spiccata la necessità di coniugare piacere, lavoro e momenti di socializzazione.

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Il supermercato secondo Carrefour Express è stato in questo caso totalmente trasformato: nuove aree come la caffetteria con un’ampia selezioni di dolci da accompagnare a merenda o colazione; un reparto gastronomia con la possibilità di ordinare la pizza; l’area Tokio Street dove il sushi viene preparato fresco ogni giorno; il banco dedicato al gelato artigianale; un salad bar in cui il cliente ha la possibilità di crearsi la propria insalata personale; un juice corner dove ogni giorno vengono preparati con i migliori prodotti di stagione macedonie, yogurt, insalate, zuppe, spremute e centrifughe. Insomma, una vera e propria food hall in uno spazio ridotto ma estremamente stimolante. Si supera così il semplice concetto di proporre piatti pronti take away, grazie a una offerta gastronomica ricca e varia che valorizza il territorio grazie agli oltre cento prodotti Terre d’Italia messi a disposizione dei clienti per gustare il meglio del made in Italy alimentare. Una proposta adatta a ogni gusto, a ogni filosofia e a ogni regime alimentare e in un ambiente stimolante e spiccatamente metropolitano. Il cui punto forte è certamente il nuovo lounge bar con divanetti dove ogni sera dalle ore 18 fino alle 21 sarà servito l’happy hour come da vera tradizione milanese.

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«Il nuovo concept Urban Life – dice Gabriele Di Teodoro, direttore prossimità Carrefour Italia – è una significativa evoluzione per i negozi di prossimità di Carrefour. Abbiamo ripensato e trasformato il negozio di vicinato guardandolo da una prospettiva diversa, un posto dove poter acquistare soluzioni pasto per un consumo immediato o successivo ma anche un posto dove poter lavorare, socializzare o più semplicemente prendersi una pausa all’insegna del gusto e della qualità. In questo negozio offriamo nuovi servizi che pensiamo possano completare l’offerta di questa viva e dinamica città».

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Coop Alleanza 3.0 investe in Puglia: inaugurata l’Ipercoop al Cc GrandApulia di Foggia

Punta sulla Puglia la strategia di Coop Alleanza 3.0: ha aperto oggi l’ipercoop Borgo Incoronata, all’interno del centro commerciale GrandApulia di Foggia. Nella regione la cooperativinaugurata raggiunge dunque quota 13 negozi, di cui 11 ipercoop – tra i quali anche l’ipercoop via degli Aviatori di Foggia – e due supermercati, quasi 300.000 soci e circa 1.800 lavoratori.

Il nuovo ipercoop, che è stato realizzato con investimenti per 4,5 milioni di euro, si sviluppa su una superficie di 4 mila metri quadrati, dà lavoro a 80 persone e si inserisce nell’ambito del progetto di riqualificazione e rivitalizzazione dell’ex area industriale e di tutta la zona in cui sorge il centro commerciale. Nel nuovo negozio viene applicato il modello commerciale più innovativo della Cooperativa sul fronte dell’assortimento, delle promozioni e dei servizi.

Servizi innovativi, dalla ristorazione all’ottico

Hanno un affaccio in galleria il punto ristoro “Buona pausa Coop”, caratterizzato sia dal servizio bar sia dal servizio self-service, per la prima colazione o uno spuntino veloce.

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Presente nel punto vendita anche il corner gioielleria; l’ottica Coop, in cui è possibile trovare un vasto assortimento di occhiali, servito da ottici professionisti che, grazie ad attrezzature specializzate, eseguiranno test visivi gratuiti.

ottica

A guidare i clienti all’interno dell’ipercoop è un percorso di spesa semplice e funzionale agli acquisti, con una comunicazione chiara e efficace. Immediatamente vicino all’entrata è collocato il Coop Salute, dove i clienti possono contare sulla professionalità di farmacisti pronti a offrire supporto e consiglio per scegliere tra oltre 2.000 prodotti, tra cui farmaci senza obbligo di ricetta e parafarmaci, inclusi quelli a marchio Coop.

coop_salute

Altri prodotti per la cura della persona si trovano nel reparto Benessere e salute. Di fronte si collocano le aree dedicate ai prodotti multimediali, dalla telefonia agli elettrodomestici e, a completare l’assortimento dei generi non alimentari, i clienti trovano anche le aree dei casalinghi, degli articoli tessili, dei prodotti per l’auto e il bricolage.

Sul fronte alimentare, il punto vendita propone i banchi assistiti della macelleria, della pescheria, gastronomia e panetteria, che offrono le eccellenze del territorio. Per una maggiore comodità di spesa tutti i reparti sono dotati anche di confezioni take-away.

pescheria

Ampio spazio ai reparti freschi e freschissimi, come nel caso della piazza dell’ortofrutta, che valorizza i prodotti di stagione legati al territorio. Presente pure la cantinetta dei vini che dà particolare risalto alle produzioni enologiche locali e alle birre artigianali.

L’ipercoop offre tutto l’assortimento dei prodotti a marchio Coop, compresi quelli della linea d’eccellenza Fior Fiore e quella biologica Vivi Verde, oltre ai prodotti salutistici e agli integratori alimentari. 

Il nuovo ipercoop è anche “amico dell’ambiente”, grazie all’illuminazione con luci a led, e a frigo e freezer chiusi che consentono un notevole risparmio energetico, così come una migliore conservazione degli alimenti.

I clienti possono pagare la spesa in 12 casse tradizionali, una fai-da-te, o nelle due casse dedicate al “Salvatempo”. 

casse

Fino al 31 gennaio, chi deciderà di diventare socio di Coop Alleanza 3.0 nel nuovo punto vendita riceverà un buono spesa di 25 euro – pari al valore della quota associativa – utilizzabile fino al 28 febbraio all’ipercoop Borgo Incoronata.

Lo staff dell'Ipercoop Borgo Incoronata
Lo staff dell’Ipercoop Borgo Incoronata

Sfida multicanalità: Lidl testa un format a Berlino, Carrefour consegna in un’ora a Parigi

Dopo l’entrata di Amazon, la Gdo è sempre più multicanale: Lidl testa un format per il click and collect a Berlino e Carrefour consegna in un’ora a Parigi.

La notizia è succosa: secondo il settimanale tedesco Lebensmittel Zeitung Lidl starebbe testando a Berlino nel quartiere di Schöneberg un nuovo format Express votato alla multicanalità. Qui si possono infatti ritirare gli acquisti anche freschi fatti online, velocemente grazie alle casse dedicate al click and collect. L’assortimento di prodotti sarà invece limitato e punterà su convenienza e largo consumo. Lidl in Germania opera con il click and collect per la sua offerta non food, ma aveva già annunciato che a dicembre sarebbe partito con un test nel fresco e surgelato. Colpisce il fatto che anche una catena discount come Lidl stia approcciando la strategia multicanale, consapevole di quanto le richieste della clientela si stiano spostando verso questa direzione, complice la propensione e l’abitudine sempre più frequente all’e-commerce o al click and collect della clientela.

Insomma, l’accelerazione causata dall’ingresso a gamba tesa di Amazon sui mercati europei si sta facendo decisamente sentire. Dopo Sainsbury’s a Londra, ora anche Carrefour è partita con la consegna della spesa in un’ora in Francia. Livraison express è per ora limitata a Parigi e Neully-sur-Seine. Su una selezionata gamma di prodotti, per ora 2000, prevede una finestra di consegna di mezz’ora, dà la possibilità di tracciare la consegna, costa 4,90 euro e viene effettuata in bicicletta grazie all’accordo con la start-up Stuart Delivery.

In Italia la consegna in un’ora della spesa anche di prodotti freschi ad oggi è disponibile solo nell’area milanese grazie ad Amazon Prime Now, che ha attivato partnership con U2 Supermercati e Natura Sì, oppure con il servizio di Supermercato24.

Natale sotto l’albero: ecco i regali degli italiani

Natale è alle porte: e gli italiani come gestiscono i loro acquisti, con quali tempistiche, con quali modalità?  DoveConviene, la piattaforma digitale sulla quale oltre dieci milioni di italiani si informano e pianificano il proprio shopping, ha condotto un’indagine per approfondire le tendenze in atto in prossimità delle prossime feste. Ne è emerso che il 25% dichiara di acquistare solitamente i regali di Natale circa una settimana prima quasi a pari merito con chi dichiara di farlo anche un mese prima (20%). I ritardatari, invece, sono il 13%; la discriminante che influenza maggiormente il momento d’acquisto sono le offerte (40%).
E lo dimostra il fatto che solo l’8% acquista d’impulso: ben il 92%, invece, consulta molte offerte, sia per risparmiare tempo (20%) sia per risparmiare denaro (72%).
La ricerca di informazioni avviene per lo più sull’online: 71% contro il 29% in offline. Tuttavia l’acquisto vero e proprio continuerà ad essere effettuato essenzialmente nel negozio fisico. Un dato che conferma il trend in atto e che vede il 94% degli acquisti avvenire ancora in negozio (Fonte: eMarketer 2016).

Il budget e la tipologia di regali

Il budget medio destinato ai regali di Natale oscilla tra i 100 e i 300 euro (66%), mentre solo un 23% dichiara di volere spendere meno di 50 euro. Un 11% dichiara invece di essere disposta a spendere oltre 300 euro. Tra gli articoli più ricercati svettano quelli appartenenti all’elettronica (26%) seguiti dai capi d’abbigliamento (24%), dagli accessori (13%) e dagli articoli per la casa (11%). Sorprende invece il poco interesse nel regalare libri (2%) o viaggi e week end (0,4%).

Gennaio 2017, Seattle: parte Amazon Go, il primo supermercato Amazon, senza casse

Come sarà il supermercato di Amazon? Perché che un supermercato Amazon lo facesse, dopo che già con il suo (ex) core business, le librerie, aveva iniziato ad aprire negozi in USA, ce lo si poteva aspettare. Ora però è arrivato l’annuncio: il primo Amazon Go (così si chiamerà) è in fase di sperimentazione (con i dipendenti a fare da “cavia”) nella casa madre di Seattle.

Grazie alla tecnologia sarà un supermercato totalmente hassle-free, in cui l’esperienza di fare la spesa è totalmente fluida e libera anche dalal minima seccatura: senza casse e senza scansioni per registrare gli articoli acquistati. Grazie a sensori piazzati sugli scaffali e telecamere che registrano quali prodotti vengono presi dai clienti e messi in borsa. I sensori sono anche in grado di registrare se un prodotto viene preso e poi rimesso a posto, come si vede dal video. Una volta finita la spesa, il conto arriva direttamente sull’app e viene pagato dalla carta di credito collegata all’account.

Il supermercato aprirà al pubblico a gennaio 2017, e non solo rivoluziona completamente la filosofia dell’acquisto per il cliente, ma anche per il venditore: Amazon così sarà in grado di conoscere perfettamente le preferenze d’acquisto, anche offline (come già fa online).

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